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Subject: Ciclismo
deve essere davvero emozionante; io li vidi l'anno scorso a Roma sulla via Colombo a pochi km dalla partenza ma era l'ultima tappa e praticamente fu solo una passerella eppure l'emozione nell'attesa e al loro passaggio era altissima... immagino in una tappa ed in un momento come quello di Oropa !!!
Con Tadej in Rosa sto Giro sarà monotematico... vedremo se uscirà qualcuno in grado di impensierirlo almeno un poco... ;-)
Con Tadej in Rosa sto Giro sarà monotematico... vedremo se uscirà qualcuno in grado di impensierirlo almeno un poco... ;-)
È una esperienza da fare anche se non si è appassionati. Il ciclismo in tv non rende affatto. L'atmosfera di festa con tanta gente senza contrapposizioni da tifo, l'attesa.. poi il turbine di colori che vola via in poco. Io sto aspettando martedì per andare a Bocca della selva
(edited)
(edited)
Il ciclismo in tv non rende affatto
Soprattutto, non da percezione al telespettatore dei rischi che corrono, anche semplicente a stare in gruppo, della velocità e di quanto possa essere duro col maltempo.
un amico toscano mi ha inviato dei video, girati da lui dal vivo, delle Strade Bianche di quest'anno, ove ci fu un bel accquazzone, e in TV non dava minimamente l'idea di quel che poteva essere...
Soprattutto, non da percezione al telespettatore dei rischi che corrono, anche semplicente a stare in gruppo, della velocità e di quanto possa essere duro col maltempo.
un amico toscano mi ha inviato dei video, girati da lui dal vivo, delle Strade Bianche di quest'anno, ove ci fu un bel accquazzone, e in TV non dava minimamente l'idea di quel che poteva essere...
a me ha fatto rabbrividire vedere che tutti i ciclisti arrivati in cima sono immediatamente scesi a valle (dove avevano pullman e strutture), a velocità folle, passando tra la gente ancora in modalità "torcida" e sfiorando i colleghi che venivano su, semplicemente con un fischietto rosa in bocca.
pazzi
pazzi
Di solito dalle mie parti sono sempre di passaggio
L'anno scorso sono passati per Viggiano e mi sono posizionato su un tratto al 16%
Da appassionato mi è quasi venuto da piangere, fantastico
P.s. pogacar ingiocabile. Ieri nella salita di perugia ha dimostrato di essere un alieno
L'anno scorso sono passati per Viggiano e mi sono posizionato su un tratto al 16%
Da appassionato mi è quasi venuto da piangere, fantastico
P.s. pogacar ingiocabile. Ieri nella salita di perugia ha dimostrato di essere un alieno
Il 23 maggio passano per il paesello in cui vivo, poi ci sarà arrivo a Padova. In pianura non è emozionante come nelle tappe di montagna ma sicuramente da non perdere
...vero, ma ci vole un gran fegato a fare le volate! sembra un'arena negli ultimi km per stare davanti e non perdere la scia buona...
ha perso solo la prima, tra quelle alla sua portata, per un errore di valutazione della squadra
ma c'è da dire che c'è il nulla in questo giro
ma c'è da dire che c'è il nulla in questo giro
non sto seguendo a parte video e commenti qua e là....ma sto Tiberi com'è? ho letto che se non avesse fatto una doppia foratura ad Oropa sarebbe probabilmente secondo.
Sfortunatissimo ad Oropa dove ha avuto una prima foratura proprio all'inizio della salita (mi pare) e dopo dall'ammiraglia gli hanno "rifilato" una bici con l'anteriore sgonfio (no comment) e non è riuscito a rientrare e il tutto gli è cosato oltre 2 minuti in quella sola tappa
Promette bene e per ora sembra mantenere le promesse
Si difende molto bene a crono (È stato campione del mondo a cronometro Juniors nel 2019), in cui ha preso "solo" 1.21 da Tadej, ma arrivando 6 di tappa mettendosi dietro molti rivali per la top10
in salita va forte, l'altro giorno, quando Tadej ha vinto in volata, ha provato un paio di allunghi negli ultimi due km per provare ad andare via lui...
e poi, oh, è un 2001 !
(anche se ormai sono fenomeni già a 22 anni nel ciclismo modermo !!! :-O )
vediamo che succederà alla terza settimana ma c'è da ben sperare...
Promette bene e per ora sembra mantenere le promesse
Si difende molto bene a crono (È stato campione del mondo a cronometro Juniors nel 2019), in cui ha preso "solo" 1.21 da Tadej, ma arrivando 6 di tappa mettendosi dietro molti rivali per la top10
in salita va forte, l'altro giorno, quando Tadej ha vinto in volata, ha provato un paio di allunghi negli ultimi due km per provare ad andare via lui...
e poi, oh, è un 2001 !
(anche se ormai sono fenomeni già a 22 anni nel ciclismo modermo !!! :-O )
vediamo che succederà alla terza settimana ma c'è da ben sperare...
karlacci
ha perso solo la prima, tra quelle alla sua portata, per un errore di valutazione della squadra
ma c'è da dire che c'è il nulla in questo giro
difatti nei giorni prima del giro volevo vedere se quotavano tadej in rosa per tutto il giro, poi non ho avuto tempo (avrei perso di un pelo per ora... ) però credo che sarà dura ora tolgliergliela salvo imprevisti clamorosi...
ha perso solo la prima, tra quelle alla sua portata, per un errore di valutazione della squadra
ma c'è da dire che c'è il nulla in questo giro
difatti nei giorni prima del giro volevo vedere se quotavano tadej in rosa per tutto il giro, poi non ho avuto tempo (avrei perso di un pelo per ora... ) però credo che sarà dura ora tolgliergliela salvo imprevisti clamorosi...
dura presuppone qualche possibilità, che per me non esiste :)
dovrebbe sentirsi male o essere squalificato
dovrebbe sentirsi male o essere squalificato
"Ero strafatto di Epo, fino al midollo. Ma non me ne vergogno, a quei tempi si faceva così". A dichiararlo è Bjarne Riis, vincitore del Tour de France 1996, che a distanza di quasi trent'anni, ha ripercorso l'impresa a Hautacam. Noto per molti come "Monsieur 60%" per i valori di ematocrito raggiunti in gara, l'ex corridore danese ha ripercorso una delle salite più veloci della storia avendo superato i 17,3 chilometri in programma con una pendenza media al 6,8% e dislivello di 1.170 metri in soli 34’40”.
"Ero completamente dopato e sapevo perfettamente quello che facevo - ha raccontato Riis -. Ero strafatto fino al midollo, ma non ho rimpianti perché faceva parte di quel periodo e di un sistema che tutti noi avevamo accettato silenziosamente". Una rivelazione che conferma quanto detto in passato dall'ex portacolori della Telekom che strappò a Miguel Indurain il sesto successo consecutivo al Tour de France e che si disse disponibile anche a restituire la maglia gialla, tuttavia l'UCI ritenne l'infrazione in prescrizione consegnandola alla storia.
"Ero completamente dopato e sapevo perfettamente quello che facevo - ha raccontato Riis -. Ero strafatto fino al midollo, ma non ho rimpianti perché faceva parte di quel periodo e di un sistema che tutti noi avevamo accettato silenziosamente". Una rivelazione che conferma quanto detto in passato dall'ex portacolori della Telekom che strappò a Miguel Indurain il sesto successo consecutivo al Tour de France e che si disse disponibile anche a restituire la maglia gialla, tuttavia l'UCI ritenne l'infrazione in prescrizione consegnandola alla storia.