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Subject: formula 1

2009-09-16 15:43:59
i motori erano renault, allora tutte le macchine che montano ferrari sono di proprieta' ferrari?
2009-09-16 15:50:08
no, ma lo staff era comunque supportato renault, era stato acquisito dalla renault, gestito per tot anni dalla benetton e riceduto alla renault. i dirigenti erano bene o male gli stessi.

insomma, principalmente cambia il nome ma la scuderia sempre quella è stata.
2009-09-16 15:55:24
eh ma infatti il nome e' tutto nel marketing poi che le persone a lavorarcia sino le stesse chissene' ;)
2009-09-17 23:56:37
Singapore, scandalo di 59 pagine
Documenti riservati in mano alla stampa
F1, scandalo di 59 pagine

Siamo alle prese con uno scandalo nello scandalo. Si perché già alla vigilia del Gran Premio d'Italia dagli uffici della FIA era stato spedito ad alcuni giornali inglesi un documento di 59 pagine, cioè l'intero risultato dell'inchiesta del caso Singapore. A conoscenza degli atti sarebbero dovuti essere i membri del consiglio mondiale e le parti in causa, invece la documentazione confidenziale era tranquillamente a disposizione della stampa specializzata, amplificatore da sempre delle esternazioni di Max Mosley.

Si parte dal 26 luglio quando Nelson Piquet padre telefona alla Federazione per denunciare quanto accaduto a Singapore, poi la testimonianza del figlio. La prima rilasciata a Parigi il 30 luglio, la seconda a Londra, il 17 agosto, ai funzionari dell'agenzia investigativa Quest, organo di consulenza scelto direttamente da Mosley per la FIA. Si passa poi al Gran Premio del Belgio, quando, tra il 27 e il 29 agosto sono stati acsoltati Pat Symonds, Fernando Alonso e Flavio Briatore.

Sempre a Spa la Renault aveva consegnato la documentazione richiesta dai commissari. Le 59 pagine contengono la versione integrale delle conversazioni via radio, i dati telemetrici, peraltro già diffusi. A pagina 53 compare la lettera personale e riservata spedita da Flavio Briatore a Nelson Piquet nella quale il manager italiano parla di ricatto, la missiva porta la data del 28 luglio, due giorni prima della deposizione del pilota a Parigi. Il 4 settembre Flavio Briatore riceve la lettera di convocazione per il 21 settembre di fronte al consiglio mondiale. Le conclusioni degli inquirenti inchiodano Pat Symonds, ma parlano di apparente estraneità alla vicenda di Briatore, che nel frattempo ha lasciato la Renault.

Di Luca Budel
17 settembre 2009



Adesso leggete aldilà di quello che già sappiamo:

il punto 35 a pagina 10, dove Briatore dice che per un favore ricevuto da Piquet è strano che gli si taglia il contratto da 1,5 del 2008 a 1 milione di dollari del 2009

punti 45, 46, 47, 48, 49, 53, 67

Io ho visto un po' tutto.
A me sinceramente mi pare tutto un casotto, nel senso che è frutto del rancore di Piquet.
Al massimo, ma non credo nemmeno, se si è messo d'accordo lo ha fatto con symonds, non con Briatore. In ogni caso a vedere la telemetria, mi sembra che due giri prima ha avuto bene o male le stesse reazioni, quelle definite anormali.

Insomma, per me mente alla grandissima.
2009-09-18 00:38:55
Magari Mosley voleva trascinare via con sè qualcuno.. e direi che è riuscito nell'intento..
2009-09-18 08:57:49
infatti.
2009-09-18 09:37:49
"Non ho prove. A meno che..."
Mosley e l'interrogatorio di Piquet Sr: i conti non tornano


di Giorgio Terruzzi

L'interrogatorio di Nelson Piquet senior, avvenuto a Londra negli uffici dell'agenzia investigativa Quest (che lavora per la Fia sui fatti di Singapore) il 17 agosto scorso, è tutt'ora rimasto segreto. In questo interrogatorio il padre di Nelsinho svela alcuni elementi importanti e contraddittori. Dichiara di aver raccontato la supposta frode a Charlie Whiting, braccio destro di Mosley, due mesi dopo i fatti, in Brasile, lo scorso anno, e di aver ricevuto questa risposta: "Mi disse che non si poteva provare nulla".

Piquet racconta di aver chiesto consiglio a Bernie Ecclestone in Ungheria lo scorso agosto, quando Briatore aveva già deciso di lasciare a piedi Nelsinho: "Cosa devo fare?" Bernie rispose: "Fottilo". Poi Piquet senior racconta di aver posto il dilemma anche a Mosley, il quale rispose di essere a conoscenza da tempo della cosa, avvisato da Whiting, appunto, ma di non avere alcuna prova: "...A meno che non arrivi qualcuno a dirmi come stanno i fatti".

Non siamo qui a decidere cosa accadde a Singapore ma è evidente che qualcosa non quadra. Proprio sul fronte della ricerca della verità che invece sembra strumentale per altro. Qualche dato per riflettere:

1 - La Fia era a conoscenza della cosa dal novembre 2008. Come mai non ha fatto nulla sino all'estate 2009?

2 - Mosley ed Ecclestone hanno un conto aperto con Briatore in quanto personaggio di spicco della Fota, destinato a curarne i rapporti commerciali. Denaro, in sostanza. Da destinare alla Fota e non ad altri.

3 - Il GP di Singapore venne disputato il 28 settembre 2008. Il 30, due giorni dopo scadeva l'opzione di Piquet con la Renault. Opzione che Briatore non rinnovò. Una porta in faccia al pilota che aveva appena preso un muro per il bene della squadra. Possibile?

4 - Il 2 novembre 2008 Briatore rinnovò il contratto di Piquet jr riducendo l'ingaggio da 1,5 milioni di dollari a 1 milione e inserendo una clausola basata sul rendimento. E' questo il trattamento adatto ad un pilota che può produrre un tale ricatto?


5- La Fia ha squalificato la Renault per una gara a causa della ruota persa da Alonso a Budapest quest'anno. Una squalifica annullata in appello senza nemmeno la presenza dei commissari ungheresi. Sembra un avvertimento. Anche perché gli stessi commissari ungheresi e la stessa Fia non hanno ritenuto compiere alcuna investigazione per la molla persa dalla Brawn di Barrichello, molla finita contro Felipe Massa in prova.

6 - Le trascrizioni delle comunicazioni radio di Singapore evidenziano che Piquet jr. ha mentito (una sola richiesta circa il numero dei giri e non ripetute richieste come afferma il pilota) e non evidenziano alcuna responsabilità di Briatore.

Ora, perché la Renault invece di affrontare il processo ha comunicato l'uscita di scena di Briatore e Symonds e, in aggiunta, la rinuncia a difendersi? Perché ha capito di trovarsi di fronte a qualcosa che non somiglia per nulla ad un normale tribunale ma ad un consiglio mondiale che decide in base alla volontà del presidente. Mosley, appunto. La rinuncia a combattere della Renault, visto il panorama, indica la consapevolezza di non passare attraverso un giudizio in base ai fatti. Meglio chinare il capo offrendo la testa del proprio vertice e sperando così di essere risparmiata.

18 settembre 2009
2009-09-18 09:41:32
Beh sembra una conferma questa. Però spiace quando una persona, qualunque essa sia, viene accusata ingiustamente.
2009-09-18 09:42:46
ma vedrai che briatore non si arrende, per me a stretto giro gli manda un siluro a entrambi quei 2 zombi.
2009-09-18 09:47:58
Beh lo spero. A me Mosley non sta per nulla simpatico.. anzi.. Poi i tiri mancini che gioca alle squadre ancora meno. Un padre padrone non serve...
2009-09-18 10:13:34
e se pensi che ce ne sono due qui....
2009-09-18 10:23:04
Ora vediamo che combinano. Anche se Briatore non penso si farà buttare troppo fango sopra.. sta rischiando di essere cacciato anche dal calcio inglese...
2009-09-18 10:29:49
Si ma l'unico modo che hanno per calare l'attenzione d questo sport sono gli scandali continui... Sulla vicenda beh, si capisce ad occhi chiusi che è stata tutta una manovra di Mosley, stiamo a vedere come finisce, ma ripeto l'ennesimo scandalo di un mondo che non ha più nulla da dare almeno per ora in pista :-((
2009-09-20 09:40:16
Singapore 2008, la ricostruzione
Giro dopo giro, ecco cosa accadde

Dietro alle idee diaboliche c'è sempre una mente straordinaria. Sì perché, ammettiamo che sia tutto vero, che l'incidente di Singapore 2008 sia stato progettato ad arte, dato supportato dall'atteggiamento della Renault che non contesta le accuse, va detto che il piano non è per nulla banale. Sulla slealtà, sul comportamento antisportivo, sui rischi connessi siamo tutti d'accordo, ma preme qui analizzare come una domenica di grigiore certo sia stata trasformata in un trionfo. Prima fila in griglia: Massa-Hamilton. Piloti Renault: fila otto, con Alonso davanti a Piquet Jr.

Alla partenza le prime 4 posizioni rimangono invariate, nell'ordine: Massa, Hamilton, Raikkonen e Kubica. Alonso scatta bene, è più leggero degli altri e in nove giri se ne beve 4. E' undicesimo quando, al giro dodici decidono di richiamarlo ai box, a sorpresa, per la prima sosta. Motivazione? Un cambiamento di strategia in corsa (nell'ambito di una pianificazione già piuttosto aggressiva), in più conviene cambiare le morbide subito per l'eccessivo deterioramento. Al rientro lo spagnolo finisce a remare a fondo gruppo.

Al giro 14, curva 17 Piquet va a sbattere. In quel momento davanti c'è sempre Massa, seguito da Hamilton e Raikkonen. Entra la safety car e - da regolamento - si chiude la pit lane. Rosberg e Kubica riforniscono a pit lane chiusa. Tutti gli altri attendono il cartello pit lane open, che arriva al giro 17. Al primo pit si verificano due fatti: 1. il bocchettone di Massa rimane inserito (rientrerà diciottesimo) 2. il traffico in pit lane sconvolge un ordine che viene cristallizzato dalla safety car per altri due giri.

Quando la gara riprende la classifica dice: Rosberg, Trulli, Fisichella, Kubica e Alonso. La direzione di gara infligge 10 secondi di 'stop and go' a Rosberg e Kubica per aver rifornito contro il regolamento con la pit lane chiusa. Fisichella si ferma per la sua sosta unica al giro 29 e Trulli, stessa tattica, al 34. Fernando Alonso è il leader della gara e invariata rimane la sua posizione anche dopo la seconda e ultima sosta. Ha margine. Entra e esce primo e rimane davanti anche quando la safety car esce per una seconda volta, al giro 50, a causa dell'incidente di Sutil.

Si sarebbe potuta programmare la vittoria di Alonso a tavolino? Certamente no, poiché è evidente che si sono verificate circostanze imponderabili a priori. Senza dubbio l'idea di avvalersi dell'ingresso di una safety car, dato il regolamento 2008, ha permesso ad Alonso di guadagnare posizioni. E questo doveva essere l'obiettivo, secondo la ricostruzione di Piquet Jr. Senza errori e penalizzazioni degli altri magari lo spagnolo non avrebbe vinto ma, fatti due calcoli, avrebbe comunque chiuso a podio. Tutto sta a capire se un podio per una squadra valga davvero così tanto.
2009-09-21 14:42:30
Briatore radiato dalla F.1
Renault sospesa, ma corre
È arrivata la sentenza della Fia sulla vicenda del falso incidente di Piquet jr al GP di Singapore 2008: il manager italiano estromesso da ogni attività, il team squalificato per 2 anni (ma con la condizionale potrà gareggiare), Symonds squalificato 5 anni


PARIGI, 21 settembre 2009 - Il Consiglio Mondiale della Fia riunitosi oggi a Parigi ha deciso di sospendere per due anni con la condizionale la scuderia Renault e di radiare l'ex team manager Flavio Briatore per il caso del falso incidente a Piquet jr. al GP di Singapore 2008. Squalifica di cinque anni invece per il direttore tecnico Pat Symonds, anche lui già dimessosi dall'incarico. Fernando Alonso, l'altro pilota Renault che "beneficiò" del falso incidente, è stato prosciolto da qualsiasi accusa.
2009-09-21 14:50:14
si dovrebbero semplicemente vergognare Mosley e soci.