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Subject: Giro d'Italia
concordo
semmai significa che il giro sa fare differenza tra chi è in forma e chi no...
i tour si vincono resistendo due tappe di montagna e vincendo le crono, il giro intanto devi arrivarci in fondo...
semmai significa che il giro sa fare differenza tra chi è in forma e chi no...
i tour si vincono resistendo due tappe di montagna e vincendo le crono, il giro intanto devi arrivarci in fondo...
e aggiungo, tecnicamente al TOUR manca un vincitore da una dozzina d'anni
Il Tour è più facile da controllare vuoi un po' per il percorso standardizzato e molto prevedibile (raramente son state programmate tappe tipo quella di Pescara), vuoi un po' per il tempo sempre clemente. Nibali prima del ritiro di Wiggo, è riuscito a limitare i danni nella cronosquadre, ha guadagnato nella tappa di Serra San Bruno e in quella di Pescara (entrambe caratterizzate da un tempo poco clemente) e ha nuovamente limitato i danni nella crono di Gabicce.
Poi il ritiro di Wiggo è stato giustificato come infezione polmonare ma almeno non si potrà dire che Nibali vincerà (nel caso) questo Giro per mancanza di avversari validi.
Comunque ci sono in gara ancora tanti mastini della montagna a partire da Evans fino a Scarponi, passando per Uran e la coppia Betancourt e Pozzovivo (forza Domenico!!).
Poi il ritiro di Wiggo è stato giustificato come infezione polmonare ma almeno non si potrà dire che Nibali vincerà (nel caso) questo Giro per mancanza di avversari validi.
Comunque ci sono in gara ancora tanti mastini della montagna a partire da Evans fino a Scarponi, passando per Uran e la coppia Betancourt e Pozzovivo (forza Domenico!!).
e aggiungo, tecnicamente al TOUR manca un vincitore da una dozzina d'anni
Ah giusto per rimanere in tema, ieri hanno acchiappato, proprio al Giro, un altro coglione (e lasciatemi passare il termine) positivo a qualche stimolante.. Mi sembra si chiami Georges.
Ah giusto per rimanere in tema, ieri hanno acchiappato, proprio al Giro, un altro coglione (e lasciatemi passare il termine) positivo a qualche stimolante.. Mi sembra si chiami Georges.
speriamo che Nibali vinca almeno una tappa perchè altrimenti sarà una vittoria del piffero :/
dovrebbe essere messa la regola che il primo in generale debba anche vincere un numero prestabilito di tappe (1 o 2) perchè se no è una corsa per ragionieri
dovrebbe essere messa la regola che il primo in generale debba anche vincere un numero prestabilito di tappe (1 o 2) perchè se no è una corsa per ragionieri
beh ne ha fatta vincere una a santambrogio che altrimenti vinceva tranquillo....................Indurain non vinceva mai una tappa...........però dargli del ragioniere è un pò eccessivo..........
Il giro è molto più emozionante del tour...........ci sono molte più salite e il percorso varia ogni anno.
Al tour i primi 10 giorni sono sempre inutili...............basta non cadere..............le tappe di salita, molto belle, ma sono poche e sempre le stesse..............
Il giro è molto più emozionante del tour...........ci sono molte più salite e il percorso varia ogni anno.
Al tour i primi 10 giorni sono sempre inutili...............basta non cadere..............le tappe di salita, molto belle, ma sono poche e sempre le stesse..............
a volte per crearsi delle alleanze utili in gara,chi vuol vincere la classifica finale,qualche tappa che potrebbe essere sua,la lascia agli avversari,sono tattiche giuste e che alla fine pagano,Indurain come detto sopra,era un maestro in questo,se voleva di tappe ne avrebbe vinte una marea in più
Io mi chiedo come possano salire su Gavia e Stelvio se ci sara' la neve sopra i 1200 metri...
Peccato.
Peccato.
sono contrario a imporre al vincitore di vincere delle tappe, per alleanze e motivi espressi già da altri qui.
Se lo vinci sei andato più forte di tutti dove serviva... poco da dire :D
Se lo vinci sei andato più forte di tutti dove serviva... poco da dire :D
Io mi chiedo come possano salire su Gavia e Stelvio se ci sara' la neve sopra i 1200 metri...
Peccato.
Dieci anni fa, infatti, il giro partiva intorno al quindici Maggio.. Infatti le grandi montagne si scalavano a Giugno.
Peccato.
Dieci anni fa, infatti, il giro partiva intorno al quindici Maggio.. Infatti le grandi montagne si scalavano a Giugno.
Firuli firula...
ROMA - Danilo Di Luca è risultato positivo all'Epo a seguito di un controllo antidoping a sorpresa effettuato il 29 aprile a casa sua. L'abruzzese, che stava correndo il 96esimo Giro d'Italia, vinse l'edizione 2007 della corsa rosa. Anche in quell'anno ci furono delle ombre: nel mese di ottobre fu infatti squalificato tre mesi nell'ambito dell'operazione 'Oil for drugs' a causa della frequentazione con il discusso dottor Carlo Santuccione.
Successivamente Di Luca fu trovato positivo al Cera in due occasioni, anche durante l'edizione 2009 del Giro d'Italia. Il tribunale nazionale antidoping del Coni gli aveva inflitto una squalifica di due anni, poi ridotta di nove mesi. "Non me l'aspettavo, è stata una sorpresa per me: sono deluso. Ora chiederò le controanalisi, e poi riparleremo di questa vicenda".
L'Unione ciclistica internazionale ha sospeso in via provvisoria Di Luca, positivo all'Epo dopo un test a sorpresa durante la 96esima edizione del Giro d'Italia. Il corridore abruzzese ha la possibilità di richiedere e attendere l'esito delle controanalisi.
Dura la reazione di Luca Scinto, direttore sportivo della Vini Fantini-Selle Italia, squadra che a pochi giorni dall'inizio del Giro 2013 aveva ingaggiato il corridore abruzzese: "È un cretino. Deve farsi curare. Non l'avevo mai voluto. L'ha scelto lo sponsor e adesso se ne assuma la responsabilità. Cosa avrei dovuto fare? L'ho licenziato. Con me ha chiuso. Sono distrutto".
Sulla stessa lunghezza d'onda
anche il team manager della squadra, Angelo Citracca: "Danilo Di Luca è stato inserito in organico per volontà del nostro main sponsor, Valentino Sciotti, che per amicizia e vicinanza territoriale all'atleta abruzzese ha insistito perchè gli concedessimo un'altra occasione. Di Luca ha ricambiato la fiducia di un amico e grande imprenditore con l'ennesimo sbaglio, le cui conseguenze colpiscono tutta la squadra. Un corridore così non rientrava nella nostra filosofia di ciclismo. Da anni siamo impegnati nella scoperta e formazione di giovani atleti".
Che dire?
ROMA - Danilo Di Luca è risultato positivo all'Epo a seguito di un controllo antidoping a sorpresa effettuato il 29 aprile a casa sua. L'abruzzese, che stava correndo il 96esimo Giro d'Italia, vinse l'edizione 2007 della corsa rosa. Anche in quell'anno ci furono delle ombre: nel mese di ottobre fu infatti squalificato tre mesi nell'ambito dell'operazione 'Oil for drugs' a causa della frequentazione con il discusso dottor Carlo Santuccione.
Successivamente Di Luca fu trovato positivo al Cera in due occasioni, anche durante l'edizione 2009 del Giro d'Italia. Il tribunale nazionale antidoping del Coni gli aveva inflitto una squalifica di due anni, poi ridotta di nove mesi. "Non me l'aspettavo, è stata una sorpresa per me: sono deluso. Ora chiederò le controanalisi, e poi riparleremo di questa vicenda".
L'Unione ciclistica internazionale ha sospeso in via provvisoria Di Luca, positivo all'Epo dopo un test a sorpresa durante la 96esima edizione del Giro d'Italia. Il corridore abruzzese ha la possibilità di richiedere e attendere l'esito delle controanalisi.
Dura la reazione di Luca Scinto, direttore sportivo della Vini Fantini-Selle Italia, squadra che a pochi giorni dall'inizio del Giro 2013 aveva ingaggiato il corridore abruzzese: "È un cretino. Deve farsi curare. Non l'avevo mai voluto. L'ha scelto lo sponsor e adesso se ne assuma la responsabilità. Cosa avrei dovuto fare? L'ho licenziato. Con me ha chiuso. Sono distrutto".
Sulla stessa lunghezza d'onda
anche il team manager della squadra, Angelo Citracca: "Danilo Di Luca è stato inserito in organico per volontà del nostro main sponsor, Valentino Sciotti, che per amicizia e vicinanza territoriale all'atleta abruzzese ha insistito perchè gli concedessimo un'altra occasione. Di Luca ha ricambiato la fiducia di un amico e grande imprenditore con l'ennesimo sbaglio, le cui conseguenze colpiscono tutta la squadra. Un corridore così non rientrava nella nostra filosofia di ciclismo. Da anni siamo impegnati nella scoperta e formazione di giovani atleti".
Che dire?
Mercoledi ha detto questa frase: 'Quando si ha voglia di vincere a tutti i costi, spesso si fanno errori che ti fanno perdere.'
Non è la sua prima squalifica, abbiamo un altro Riccò.
Non è la sua prima squalifica, abbiamo un altro Riccò.
si aspettano le controanalisi, se saranno positive mi aspetto che sia radiato a vita... anche se ormai la sua vita ciclistica era comunque al termine...
La tappa di oggi e' stata veramente epica. Peccato per ieri, ma oggi sono proprio contento di averla vista.
e io che per qualche goccia di pioggia mi sono fermato al distibutore :-)