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Subject: Alitaglia.....
Ma lol :))
Prima dici:
Dappertutto è il capo che decide chi resta e chi va e che si prende la responsabilità quando le cose vanno male.
Il che tradotto in soldoni vuol dire: il management di alitalia doveva prendere le sue decisioni e applicarle unilateralmente, senza contrattare con i sindacati, prendendosi le sue responsabilità. Quindi tagliare gli esuberi, e applicare la propria politica di rilancio (qualsiasi piano di un'azienda normale in un momento di difficoltà parte dal taglio dei costi, lo ripeto).
Poi dopo dici che non è vero che i sindacati italiani sono una anomalia, quando invece è chiaro che sia così se si è sentito il bisogno di interpellarli (e non un solo managment, ma è la storia di alitalia che è piena di contrattazioni coi sindacati, con managment diversi).
Qui nessuno parla di abolire i sindacati, ma di limitarli a quello che devono fare, che non include assolutamente le politiche di rilancio di un'azienda, le scelte su chi, cosa e quanto tagliare, e qualsiasi altra cosa che che come hai sostenuto stesso tu fanno capo alle responsabilità del managment.
In italia invece i sindacati sono tuttofare, hanno il naso e la bocca d'appertutto, e questo non va affatto bene.
(edited)
Prima dici:
Dappertutto è il capo che decide chi resta e chi va e che si prende la responsabilità quando le cose vanno male.
Il che tradotto in soldoni vuol dire: il management di alitalia doveva prendere le sue decisioni e applicarle unilateralmente, senza contrattare con i sindacati, prendendosi le sue responsabilità. Quindi tagliare gli esuberi, e applicare la propria politica di rilancio (qualsiasi piano di un'azienda normale in un momento di difficoltà parte dal taglio dei costi, lo ripeto).
Poi dopo dici che non è vero che i sindacati italiani sono una anomalia, quando invece è chiaro che sia così se si è sentito il bisogno di interpellarli (e non un solo managment, ma è la storia di alitalia che è piena di contrattazioni coi sindacati, con managment diversi).
Qui nessuno parla di abolire i sindacati, ma di limitarli a quello che devono fare, che non include assolutamente le politiche di rilancio di un'azienda, le scelte su chi, cosa e quanto tagliare, e qualsiasi altra cosa che che come hai sostenuto stesso tu fanno capo alle responsabilità del managment.
In italia invece i sindacati sono tuttofare, hanno il naso e la bocca d'appertutto, e questo non va affatto bene.
(edited)
a me l'anomalia italiana sembra un'altra: cioè scaricare la colpa del fallimento di una azienda di trasporti aerei a partecipazione statale sulle spalle dei sindacati.
Va bene, allora diciamo che alitalia è fallita per colpa dei lavoratori e delle loro rappresentanze. E' più comodo, facile ed economico.
E' proprio come quando la squadra che perde continuamente dà la colpa all'arbitro, alla pioggia, alla sfortuna. puro e semplice Italian style
Va bene, allora diciamo che alitalia è fallita per colpa dei lavoratori e delle loro rappresentanze. E' più comodo, facile ed economico.
E' proprio come quando la squadra che perde continuamente dà la colpa all'arbitro, alla pioggia, alla sfortuna. puro e semplice Italian style
si è sentito il bisogno di interpellarli
Ma non vedi che l'anomalia è proprio lì, e non nel sindacato.
La consultazione delle organizzazioni dei lavoratori è del tutto normale.
E' anomalo che la CAI si candidi a prendersi alitalia e subordini la sua accettazione a quella del sindacato.
Ma non vedi che l'anomalia è proprio lì, e non nel sindacato.
La consultazione delle organizzazioni dei lavoratori è del tutto normale.
E' anomalo che la CAI si candidi a prendersi alitalia e subordini la sua accettazione a quella del sindacato.
Ma non vedi che l'anomalia è proprio lì, e non nel sindacato.
La consultazione delle organizzazioni dei lavoratori è del tutto normale.
Quindi secondo te i managment che in tutti questi anni hanno dovuto fare i conti con i no dei sindacanti, erano tutti managment ignoranti, che non sapevano che potevano (e dovevano, forse) applicare le proprie decisioni col pugno duro fregandosene dei no di questi ultimi ?!? O la decisione di consultarsi con i sindacati è forse dettata da un qualche tipo di vantaggio...indiretto...di una certa classe politica che faceva pressione sui managment stessi ?!? E nell'ipotesi appena citata, non ci vedi una distorsione evidente del rapporto che il sindacato dovrebbe avere con la classe politica? Il sindacato non dovrebbe affatto fare politica, né interessarsi alla stessa direttamente. Dovrebbe difendere solo i diritti dei propri lavoratori, e basta.
E' anomalo che la CAI si candidi a prendersi alitalia e subordini la sua accettazione a quella del sindacato.
Ancora con sta CAI...abbiamo detto più e più volte che la questione sindacati e alitalia è vecchia quanto matusa...
La consultazione delle organizzazioni dei lavoratori è del tutto normale.
Quindi secondo te i managment che in tutti questi anni hanno dovuto fare i conti con i no dei sindacanti, erano tutti managment ignoranti, che non sapevano che potevano (e dovevano, forse) applicare le proprie decisioni col pugno duro fregandosene dei no di questi ultimi ?!? O la decisione di consultarsi con i sindacati è forse dettata da un qualche tipo di vantaggio...indiretto...di una certa classe politica che faceva pressione sui managment stessi ?!? E nell'ipotesi appena citata, non ci vedi una distorsione evidente del rapporto che il sindacato dovrebbe avere con la classe politica? Il sindacato non dovrebbe affatto fare politica, né interessarsi alla stessa direttamente. Dovrebbe difendere solo i diritti dei propri lavoratori, e basta.
E' anomalo che la CAI si candidi a prendersi alitalia e subordini la sua accettazione a quella del sindacato.
Ancora con sta CAI...abbiamo detto più e più volte che la questione sindacati e alitalia è vecchia quanto matusa...
A me invece pare più comodo non ricercare le responsabilità tutte ma scaricare i barili su un solo soggetto (o un numero ristretto, i managment che si sono susseguiti negli anni). E' ancora più facile, comodo e economico. Purtroppo qui si parla di responsabilità ANCHE dei sindacati, ma voi fate finta di sostituire l'anche con il SOLO...non è colpa mia!
va che è un ricatto eh...
non ho tempo materiale di leggere 14 pagine e non so se qualcuno l'ha già fatto presente ma
la Cai andandosene e tenendo la porta aperta ha tirato la corda al collo dell'impiccato
e giù tutti hanno abboccato, firmate che siete falliti
non ho tempo materiale di leggere 14 pagine e non so se qualcuno l'ha già fatto presente ma
la Cai andandosene e tenendo la porta aperta ha tirato la corda al collo dell'impiccato
e giù tutti hanno abboccato, firmate che siete falliti
Comunque, a titolo informativo, ecco i libro a cui mi riferivo. Mi sono sbagliato a dire che era di Rizzo, non è lui l'autore:
L'altra casta: l'inchiesta sul sindacato
I contenuti
Un libro che farà molto arrabbiare la Destra e la Sinistra, il Governo e l'opposizione, ma soprattutto: i sindacati.
"Le allegre finanze del sindacato: la sola Cgil ha un giro d'affari valutato in un miliardo di euro. I delegati delle tre centrali sindacali sono 700 mila, sei volte più dei carabinieri. I loro permessi equivalgono a un milione di giornate lavorative al mese. E costano al sistema-paese un miliardo e 854 milioni di euro l'anno."
I sindacati sono oggi nel pieno di una profonda crisi di legittimità, che rischia di cancellare anche i loro meriti storici. Lo strapotere e l'invadenza delle tre grandi centrali confederali, e le sempre più scoperte ambizioni politiche dei loro leader, hanno prodotto nel paese un senso di rigetto. Lo documentano tutti i più recenti sondaggi d'opinione: solo un italiano su venti si sente pienamente rappresentato dalle sigle sindacali e meno di uno su dieci dichiara di averne fiducia. L'immagine del sindacato come di un soggetto responsabile, capace di interpretare gli interessi generali, si è dunque dissolta. E ha lasciato il posto a quella di una casta iperburocratizzata e autoreferenziale che ha perso via via il contatto con il paese reale, quello delle buste paga sempre più leggere e delle fabbriche dove si muore troppo spesso. Un apparato che, in nome di una concertazione degenerata in diritto di veto, pretende di avere l'ultima parola sempre e su ogni cosa. Che si presenta come il legittimo rappresentante di tutti i lavoratori. Ma bada in realtà solo agli interessi dei suoi iscritti, che valgono ormai meno di un quarto dell'intero sistema produttivo nazionale. E perciò si mette puntualmente di traverso a qualunque riforma in grado di mettere in discussione uno 'status quo' fatto di privilegi.
L'altra casta: l'inchiesta sul sindacato
I contenuti
Un libro che farà molto arrabbiare la Destra e la Sinistra, il Governo e l'opposizione, ma soprattutto: i sindacati.
"Le allegre finanze del sindacato: la sola Cgil ha un giro d'affari valutato in un miliardo di euro. I delegati delle tre centrali sindacali sono 700 mila, sei volte più dei carabinieri. I loro permessi equivalgono a un milione di giornate lavorative al mese. E costano al sistema-paese un miliardo e 854 milioni di euro l'anno."
I sindacati sono oggi nel pieno di una profonda crisi di legittimità, che rischia di cancellare anche i loro meriti storici. Lo strapotere e l'invadenza delle tre grandi centrali confederali, e le sempre più scoperte ambizioni politiche dei loro leader, hanno prodotto nel paese un senso di rigetto. Lo documentano tutti i più recenti sondaggi d'opinione: solo un italiano su venti si sente pienamente rappresentato dalle sigle sindacali e meno di uno su dieci dichiara di averne fiducia. L'immagine del sindacato come di un soggetto responsabile, capace di interpretare gli interessi generali, si è dunque dissolta. E ha lasciato il posto a quella di una casta iperburocratizzata e autoreferenziale che ha perso via via il contatto con il paese reale, quello delle buste paga sempre più leggere e delle fabbriche dove si muore troppo spesso. Un apparato che, in nome di una concertazione degenerata in diritto di veto, pretende di avere l'ultima parola sempre e su ogni cosa. Che si presenta come il legittimo rappresentante di tutti i lavoratori. Ma bada in realtà solo agli interessi dei suoi iscritti, che valgono ormai meno di un quarto dell'intero sistema produttivo nazionale. E perciò si mette puntualmente di traverso a qualunque riforma in grado di mettere in discussione uno 'status quo' fatto di privilegi.
Il sindacato non dovrebbe affatto fare politica, né interessarsi alla stessa direttamente. Dovrebbe difendere solo i diritti dei propri lavoratori, e basta.
Ed è quello che ieri han fatto. Gli han fatto vedere una bozza di contratto condensata in una pagina e loro gli han risposto mettendogli sotto il naso il contratto di lufthansa. Dov'è la politica?
Ed è quello che ieri han fatto. Gli han fatto vedere una bozza di contratto condensata in una pagina e loro gli han risposto mettendogli sotto il naso il contratto di lufthansa. Dov'è la politica?
Ed è quello che ieri han fatto. Gli han fatto vedere una bozza di contratto condensata in una pagina e loro gli han risposto mettendogli sotto il naso il contratto di lufthansa. Dov'è la politica?
Argh...non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. Ti ripeto per la millesima volta che non si parla di ieri, né della CAI in questo momento. Si sta parlando del perché alitalia è arrivata nella condizioni in cui versa oggi. E alla domanda: dov'è la politica nell'operato dei sindacati, ti rimando al libro che ti ho postato poco sopra. Non si può giudicare qualcuno o qualcosa senza conoscerne la storia che lo ha portato a fare quel che ha fatto.
(edited)
Argh...non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. Ti ripeto per la millesima volta che non si parla di ieri, né della CAI in questo momento. Si sta parlando del perché alitalia è arrivata nella condizioni in cui versa oggi. E alla domanda: dov'è la politica nell'operato dei sindacati, ti rimando al libro che ti ho postato poco sopra. Non si può giudicare qualcuno o qualcosa senza conoscerne la storia che lo ha portato a fare quel che ha fatto.
(edited)
Drag lo conosco molto bene quel libro solo che non centra niente con questo 3D
Non c'entra niente ? Insomma si vuole giudicare il sindacato (o meglio, i sindacati) senza conoscerne un minimo di realtà e di storia ?
drag, questo non è "il processo al sindacato"
questo è un 3d in cui si discute della situazione di alitalia, quindi si può e si deve parlare del ruolo dei sindacati dei piloti, assistenti di volo e di terra nelle vicende recenti e passate, ma se ti sta tanto a cuore, facciamo un 3d a parte x discutere del ruolo dei sindacati nella società italiana, che è quello che stai facendo.
tra l'altro, questa tua insistenza sull'argomento, glissando su tutto il resto, fa pensare che x te la colpa sia TUTTA e SOLO dei sindacati. anche se dici di non pensarlo, l'impressione che si ha dei tuoi discorsi è diversa
questo è un 3d in cui si discute della situazione di alitalia, quindi si può e si deve parlare del ruolo dei sindacati dei piloti, assistenti di volo e di terra nelle vicende recenti e passate, ma se ti sta tanto a cuore, facciamo un 3d a parte x discutere del ruolo dei sindacati nella società italiana, che è quello che stai facendo.
tra l'altro, questa tua insistenza sull'argomento, glissando su tutto il resto, fa pensare che x te la colpa sia TUTTA e SOLO dei sindacati. anche se dici di non pensarlo, l'impressione che si ha dei tuoi discorsi è diversa
questo è un 3d in cui si discute della situazione di alitalia, quindi si può e si deve parlare del ruolo dei sindacati dei piloti, assistenti di volo e di terra nelle vicende recenti e passate, ma se ti sta tanto a cuore, facciamo un 3d a parte x discutere del ruolo dei sindacati nella società italiana, che è quello che stai facendo.
Infatti si stava proprio discutendo del ruolo dei sindacati nella storia alitalia, da quello è partito il ragionamento. Non da altro :))
tra l'altro, questa tua insistenza sull'argomento, glissando su tutto il resto, fa pensare che x te la colpa sia TUTTA e SOLO dei sindacati. anche se dici di non pensarlo, l'impressione che si ha dei tuoi discorsi è diversa
Ah beh, se dico una cosa e te pensi che io invece penso l'esatto opposto, non so su che base puoi sperare di affrontare un discorso serio. Problemi tuoi, non miei.
(edited)
Infatti si stava proprio discutendo del ruolo dei sindacati nella storia alitalia, da quello è partito il ragionamento. Non da altro :))
tra l'altro, questa tua insistenza sull'argomento, glissando su tutto il resto, fa pensare che x te la colpa sia TUTTA e SOLO dei sindacati. anche se dici di non pensarlo, l'impressione che si ha dei tuoi discorsi è diversa
Ah beh, se dico una cosa e te pensi che io invece penso l'esatto opposto, non so su che base puoi sperare di affrontare un discorso serio. Problemi tuoi, non miei.
(edited)
però ha ragione Condor: vuoi prendere una società? la prendi. Che c'entra il preventivo ok del sindacato? Per dire poi ai dipendneti: prenditela col sindacato e non rompere le scatole a me?
Così alla fine sempre colpa del sindacato ...
Così alla fine sempre colpa del sindacato ...
la Cai andandosene e tenendo la porta aperta ha tirato la corda al collo dell'impiccato
e giù tutti hanno abboccato, firmate che siete falliti
Ho avuto anch'io l'impressione che la mossa di Colaninno fosse un colpo di teatro per far respirare ai piloti l'aria del "day after" e raffreddarli un po'.
e giù tutti hanno abboccato, firmate che siete falliti
Ho avuto anch'io l'impressione che la mossa di Colaninno fosse un colpo di teatro per far respirare ai piloti l'aria del "day after" e raffreddarli un po'.
a me l'anomalia italiana sembra un'altra: cioè scaricare la colpa del fallimento di una azienda di trasporti aerei a partecipazione statale sulle spalle dei sindacati.
Va bene, allora diciamo che alitalia è fallita per colpa dei lavoratori e delle loro rappresentanze. E' più comodo, facile ed economico.
E' proprio come quando la squadra che perde continuamente dà la colpa all'arbitro, alla pioggia, alla sfortuna. puro e semplice Italian style
straquoto.
la colpa è di manager incompetenti, di politiche aziendali disastrose... non certo di lavoratori e sindacati. Però in sto paese rigirare la frittata è sport comune e che quando a farlo è gente importante con le spalle ben coperte dagli amichetti, risulta ai meno informati quasi credibile.
Va bene, allora diciamo che alitalia è fallita per colpa dei lavoratori e delle loro rappresentanze. E' più comodo, facile ed economico.
E' proprio come quando la squadra che perde continuamente dà la colpa all'arbitro, alla pioggia, alla sfortuna. puro e semplice Italian style
straquoto.
la colpa è di manager incompetenti, di politiche aziendali disastrose... non certo di lavoratori e sindacati. Però in sto paese rigirare la frittata è sport comune e che quando a farlo è gente importante con le spalle ben coperte dagli amichetti, risulta ai meno informati quasi credibile.