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Subject: Alitaglia.....
" Un paese è veramente un paese quando ha una compagnia aerea e una birra. E alla fine è di una bella birra che si ha più bisogno" - Frank Zappa
si ma frank zappa sta in america e li si bevono la D & G qui da noi ci si becca la peronazza ^____^
edit: stava..... in america
(edited)
edit: stava..... in america
(edited)
si ma frank zappa sta in america e li si bevono la D & G qui da noi ci si becca la peronazza ^____^
lasciamo fuori il discorso tipo di birra..
che poi divento un vulcano.. :)
lasciamo fuori il discorso tipo di birra..
che poi divento un vulcano.. :)
non solo, ricordiamo anche che il governo prodi era sfiduciato e non aveva certo il potere di fare alcunchè se non una proposta che sarebbe potuta andare in porto solo con l'appoggio dell'opposizione
di appoggio in appoggio... :D
di appoggio in appoggio... :D
MAMMA, SARO' CAPITANO: SOTTOSCRIZIONE PER L'ACQUISTO DI ALITALIA
Vuoi toglierti lo sfizio di camminare in salita lungo il corridoio mentre si decolla? Sei convinto di saper pilotare un aereo anche senza il milione di sbattimenti per ottenere il diplomino? Vuoi fare un rastafari-ganja-party a 10.000 metri, tutti appoggiati ai portelloni di sicurezza? Vuoi ripetere 8.000 volte "Assistenti, armare gli scivoli" oppure "Cristo, non esce il carrello" durante il Milano-Londra per angosciare i passeggeri? E allora: vieni con noi a comprarti una linea area. Sottoscrizione di interistiorg per l'affarissimo: la tua offerta andrà a cumulo per Alitalia e il commissario Fantozzi.
Vuoi toglierti lo sfizio di camminare in salita lungo il corridoio mentre si decolla? Sei convinto di saper pilotare un aereo anche senza il milione di sbattimenti per ottenere il diplomino? Vuoi fare un rastafari-ganja-party a 10.000 metri, tutti appoggiati ai portelloni di sicurezza? Vuoi ripetere 8.000 volte "Assistenti, armare gli scivoli" oppure "Cristo, non esce il carrello" durante il Milano-Londra per angosciare i passeggeri? E allora: vieni con noi a comprarti una linea area. Sottoscrizione di interistiorg per l'affarissimo: la tua offerta andrà a cumulo per Alitalia e il commissario Fantozzi.
Ora d'aria
di Marco Travaglio, 20 settembre 2008
Siccome è una splendida notizia, sperando che sia definitiva, la ritirata dei 18 furbetti della Cai che volevano papparsi Alitalia a spese nostre e dei lavoratori è stata accolta dai nove decimi della stampa italiana come una rovinosa jattura. S’è listato a lutto persino il Tg1 di Johnny Raiotta, che non prenderebbe posizione contro il governo nemmeno se ripristinasse il rogo (“Il Consiglio dei ministri vara il nuovo pacchetto sicurezza per difendere i cittadini dalle streghe e dagli eretici ereditati dal precedente governo: soddisfazione nella maggioranza, possibilista l’opposizione”). Infatti s’è schierato a favore del governo contro i dipendenti Alitalia che si oppongono allo scippo di stipendi e posti di lavoro per ingrassare i compari del Cainano, dunque il cosiddetto servizio pubblico li ha dipinti come figure “bizzarre” che “festeggiano mentre il Titanic affonda”.
E dire che di occasioni per schierarsi sul caso Alitalia, in questi mesi, Raiotta ne avrebbe avute parecchie. Poteva definire “bizzarro” il niet di Al Tappone all’Air France che,grazie a Prodi e Padoa-Schioppa, era pronta a comprarsi Alitalia con dentro tutti i debiti e i tre quarti degli attuali esuberi. Poteva definire “bizzarro” il salvataggio dell’AirOne di Carlo Toto, il patriota dell’italianità che, fra il lusco e il brusco, regalava all’Alitalia, cioè a noi, il suo miliardo di italianissimi debiti. Poteva definire “bizzarri” i conflitti d’interessi di Colaninno, Benetton, Marcegaglia, Gavio, Ligresti, Passera, Tronchetti Dov'Era e compagnia volante. Poteva definire “bizzarro” che il governo cambiasse tre leggi e abolisse l’antitrust per i porci comodi di lorsignori. Poteva definire “bizzarra” la buonuscita di 8 milioni di euro donata al terz’ultimo presidente, Giancarlo Cimoli, nominato dal governo Berlusconi2. Poteva definire “bizzarre” le accuse del governo e dei suoi house-organ alla terribile lobby dei piloti, colpevoli di tutto, anche del buco dell’ozono, visto che un pilota Alitalia costa il 25-30% in meno di un collega di Air France, Lufthansa, British e Iberia e che comunque gli stipendi del personale viaggiante incidono pochissimo sulle spese d’esercizio. Poteva definire “bizzarre” le accuse alla Cgil che, contrariamente a quel che si racconta, ha firmato l’accordo con la Cai per il personale di terra, ma non poteva farlo per i piloti visto che in maggioranza non aderiscono alla triade confederale.
Poteva definire “bizzarra” la latitanza dei politici i quali, dopo aver divorato letteralmente Alitalia per 15 anni, hanno accuratamente evitato - Di Pietro a parte - di portare la loro solidarietà alle migliaia di lavoratori in ansia. Poteva definire “bizzarra” la trattativa clandestina e parallela avviata dal solito Gianni Letta con Lufthansa (tanto più bizzarra in quanto Al Tappone aveva sempre parlato di “cordata italiana”, mentre pare che Lufthansa sia leggerissimamente tedesca, comunque non più di quanto Air France fosse francese). Poteva definire “bizzarra” la minaccia del Cainano ai sindacati di negare cassintegrazione e mobilità lunga ai dipendenti Alitalia in esubero se fosse stata respinta l’offerta dei suoi 18 amichetti, una sorta di estorsione con mezzi pubblici per fini privati. Poteva definire “bizzarra” la rinuncia del governo e del commissario Fantozzi a cercare sul mercato acquirenti alternativi per una compagnia che - come notava ieri Boeri su Repubblica - ne aveva trovato uno anche quand’era piena di debiti e non dovrebbe faticare a trovarne oggi che non ne ha più (perché li paghiamo noi).
Volendo poi esagerare, Johhny Raiotta e il suo tiggì potevano definire “bizzarra” la malagestione partitocratica dell’Alitalia negli ultimi 15 anni, facendo nomi e cognomi dei manager, anzi dei magnager, che l’hanno spolpata, ciascuno col suo sponsor politico in sovrimpressione. E potevano definire “bizzarre” certe rotte aeree imposte alla compagnia di bandiera da ministri della prima e della seconda Repubblica, ansiosi di atterrare nel cortile di casa propria (il volo Treviso-Roma per far contento il dc Bernini, il volo Crotone-Roma perché l’Udc Tassone ci teneva tanto, il volo Albenga-Roma per recapitare a domicilio il ministro forzista Scajola). Ma, come diceva Victor Hugo, c’è gente che pagherebbe per vendersi. Figurarsi il partigiano Johnny, per giunta alla vigilia dell’annunciato ribaltone alla Rai e, si spera, anche al Tg1. Così ha buttato il cuore oltre l'ostacolo e ha definito “bizzarri” i lavoratori che osano financo difendere lo stipendio e il posto di lavoro. Come sempre, dalla parte dei più deboli.
mamma mia come lo quoto Travaglio... la situazione è esattamente così, come sempre in questo paese, colletti bianchi protetti che si fanno gli affaracci loro magnando finchè ce n'è, poi le grane ce le hanno i poveracci che lavorano che, grazie al regime mediatico in cui viviamo, riescono addirittura a fare loro la parte dei cattivi, che manco se la scrivesse stephen King sarebbe così surreale come storia.
ma la cosa ancora più incredible è leggere e sentire gente che dice.... "sisi è colpa dei sindacati" "sisi ora li voglio vedere quei pezzenti che bloccano l'alitalia" (loro?????????) "sisi se lo meritano quei lavoratori scansafatiche".............. ma io domando, a coloro che se la ragionano così: ma ci siete o ci fate?
di Marco Travaglio, 20 settembre 2008
Siccome è una splendida notizia, sperando che sia definitiva, la ritirata dei 18 furbetti della Cai che volevano papparsi Alitalia a spese nostre e dei lavoratori è stata accolta dai nove decimi della stampa italiana come una rovinosa jattura. S’è listato a lutto persino il Tg1 di Johnny Raiotta, che non prenderebbe posizione contro il governo nemmeno se ripristinasse il rogo (“Il Consiglio dei ministri vara il nuovo pacchetto sicurezza per difendere i cittadini dalle streghe e dagli eretici ereditati dal precedente governo: soddisfazione nella maggioranza, possibilista l’opposizione”). Infatti s’è schierato a favore del governo contro i dipendenti Alitalia che si oppongono allo scippo di stipendi e posti di lavoro per ingrassare i compari del Cainano, dunque il cosiddetto servizio pubblico li ha dipinti come figure “bizzarre” che “festeggiano mentre il Titanic affonda”.
E dire che di occasioni per schierarsi sul caso Alitalia, in questi mesi, Raiotta ne avrebbe avute parecchie. Poteva definire “bizzarro” il niet di Al Tappone all’Air France che,grazie a Prodi e Padoa-Schioppa, era pronta a comprarsi Alitalia con dentro tutti i debiti e i tre quarti degli attuali esuberi. Poteva definire “bizzarro” il salvataggio dell’AirOne di Carlo Toto, il patriota dell’italianità che, fra il lusco e il brusco, regalava all’Alitalia, cioè a noi, il suo miliardo di italianissimi debiti. Poteva definire “bizzarri” i conflitti d’interessi di Colaninno, Benetton, Marcegaglia, Gavio, Ligresti, Passera, Tronchetti Dov'Era e compagnia volante. Poteva definire “bizzarro” che il governo cambiasse tre leggi e abolisse l’antitrust per i porci comodi di lorsignori. Poteva definire “bizzarra” la buonuscita di 8 milioni di euro donata al terz’ultimo presidente, Giancarlo Cimoli, nominato dal governo Berlusconi2. Poteva definire “bizzarre” le accuse del governo e dei suoi house-organ alla terribile lobby dei piloti, colpevoli di tutto, anche del buco dell’ozono, visto che un pilota Alitalia costa il 25-30% in meno di un collega di Air France, Lufthansa, British e Iberia e che comunque gli stipendi del personale viaggiante incidono pochissimo sulle spese d’esercizio. Poteva definire “bizzarre” le accuse alla Cgil che, contrariamente a quel che si racconta, ha firmato l’accordo con la Cai per il personale di terra, ma non poteva farlo per i piloti visto che in maggioranza non aderiscono alla triade confederale.
Poteva definire “bizzarra” la latitanza dei politici i quali, dopo aver divorato letteralmente Alitalia per 15 anni, hanno accuratamente evitato - Di Pietro a parte - di portare la loro solidarietà alle migliaia di lavoratori in ansia. Poteva definire “bizzarra” la trattativa clandestina e parallela avviata dal solito Gianni Letta con Lufthansa (tanto più bizzarra in quanto Al Tappone aveva sempre parlato di “cordata italiana”, mentre pare che Lufthansa sia leggerissimamente tedesca, comunque non più di quanto Air France fosse francese). Poteva definire “bizzarra” la minaccia del Cainano ai sindacati di negare cassintegrazione e mobilità lunga ai dipendenti Alitalia in esubero se fosse stata respinta l’offerta dei suoi 18 amichetti, una sorta di estorsione con mezzi pubblici per fini privati. Poteva definire “bizzarra” la rinuncia del governo e del commissario Fantozzi a cercare sul mercato acquirenti alternativi per una compagnia che - come notava ieri Boeri su Repubblica - ne aveva trovato uno anche quand’era piena di debiti e non dovrebbe faticare a trovarne oggi che non ne ha più (perché li paghiamo noi).
Volendo poi esagerare, Johhny Raiotta e il suo tiggì potevano definire “bizzarra” la malagestione partitocratica dell’Alitalia negli ultimi 15 anni, facendo nomi e cognomi dei manager, anzi dei magnager, che l’hanno spolpata, ciascuno col suo sponsor politico in sovrimpressione. E potevano definire “bizzarre” certe rotte aeree imposte alla compagnia di bandiera da ministri della prima e della seconda Repubblica, ansiosi di atterrare nel cortile di casa propria (il volo Treviso-Roma per far contento il dc Bernini, il volo Crotone-Roma perché l’Udc Tassone ci teneva tanto, il volo Albenga-Roma per recapitare a domicilio il ministro forzista Scajola). Ma, come diceva Victor Hugo, c’è gente che pagherebbe per vendersi. Figurarsi il partigiano Johnny, per giunta alla vigilia dell’annunciato ribaltone alla Rai e, si spera, anche al Tg1. Così ha buttato il cuore oltre l'ostacolo e ha definito “bizzarri” i lavoratori che osano financo difendere lo stipendio e il posto di lavoro. Come sempre, dalla parte dei più deboli.
mamma mia come lo quoto Travaglio... la situazione è esattamente così, come sempre in questo paese, colletti bianchi protetti che si fanno gli affaracci loro magnando finchè ce n'è, poi le grane ce le hanno i poveracci che lavorano che, grazie al regime mediatico in cui viviamo, riescono addirittura a fare loro la parte dei cattivi, che manco se la scrivesse stephen King sarebbe così surreale come storia.
ma la cosa ancora più incredible è leggere e sentire gente che dice.... "sisi è colpa dei sindacati" "sisi ora li voglio vedere quei pezzenti che bloccano l'alitalia" (loro?????????) "sisi se lo meritano quei lavoratori scansafatiche".............. ma io domando, a coloro che se la ragionano così: ma ci siete o ci fate?
Lasciamola fallire che la svendano se la inciulino ma chi se ne frega per 4 piloti. NON è strategica. Faremo coi low cost, il mercato farà il suo corso.
il mercato farà il suo corso
Sì come no, quello di rovinare migliaia di persone per poi chiedere aiuto al borsellino della mamma Stato?
Ma ci siete o ci fate, liberisti col culo degli altri?
Sì come no, quello di rovinare migliaia di persone per poi chiedere aiuto al borsellino della mamma Stato?
Ma ci siete o ci fate, liberisti col culo degli altri?
algir, sempre in quel posto la prendiamo.
Se fallisce la collettività paga tfr, contributi ed altre competenze (ed a catena per i fallimenti delle società dell'indotto)
Se viene svenduta alla CAI SPA la collettività paga i debiti di Altitalia (tutti) e la cassa integrazione degli "esuberi"
Scegliere il male minore? Secondo me quello del fallimento. Anche perchè così fanno in giro per il mondo. E per evitare precedenti, altrimenti alla prossima grande impresa che sta male (magari un male pilotato...) paghiamo sempre noi i debiti?
E sinceramente: di avere una compagnia di bandiera frega qualcosa a qualcuno?
Viaggio spesso in aereo: negli ultimi tre anni l'unica volta che ho viaggiato con Alitalia ho viaggiato a spese vostre (pagava la RAI), le altre volte quando dovevo pagare io ho sempre scelto compagnie diverse perchè economicamente più vantaggiose. Quindi se fallisce l'Alitalia non è che non ci muoviamo più ... Anzi, le altre compagnie aeree faranno a gara per incentivare la fidelizzazione con loro ...
Se fallisce la collettività paga tfr, contributi ed altre competenze (ed a catena per i fallimenti delle società dell'indotto)
Se viene svenduta alla CAI SPA la collettività paga i debiti di Altitalia (tutti) e la cassa integrazione degli "esuberi"
Scegliere il male minore? Secondo me quello del fallimento. Anche perchè così fanno in giro per il mondo. E per evitare precedenti, altrimenti alla prossima grande impresa che sta male (magari un male pilotato...) paghiamo sempre noi i debiti?
E sinceramente: di avere una compagnia di bandiera frega qualcosa a qualcuno?
Viaggio spesso in aereo: negli ultimi tre anni l'unica volta che ho viaggiato con Alitalia ho viaggiato a spese vostre (pagava la RAI), le altre volte quando dovevo pagare io ho sempre scelto compagnie diverse perchè economicamente più vantaggiose. Quindi se fallisce l'Alitalia non è che non ci muoviamo più ... Anzi, le altre compagnie aeree faranno a gara per incentivare la fidelizzazione con loro ...
ma io sono propenso a lasciarla fallire. Però ero più propenso all'ottimo accordo con AIR France, affossato da berlusconi per motivi loschissimi.
Però ero più propenso all'ottimo accordo con AIR France....
l'accordo non era ottimo, era pessimo
ma era anche l'unica via d'uscita
(edited)
l'accordo non era ottimo, era pessimo
ma era anche l'unica via d'uscita
(edited)
l'accordo non era ottimo, era pessimo
ma era anche l'unica via d'uscita
era ottimo paragonato alle altre ipotesi.
Se l'ipotesi A è il gorilla e la B è un calcio in culo, fidati che il calcio in culo diventa ottimo.... :)
era ottimo paragonato alle altre ipotesi.
sai che sono pignolo su queste cose ;)
l'accordo non si poteva paragonare a nulla, dato che non c'era nulla a cui paragonarlo
detto questo l'accordo era davvero pessimo, un accordo capestro che aveva l'unico pregio di far risparmiare soldi allo stato italiano (un risultato importante!)
chiaramente qualunque persona di buon senso avrebbe comunque accettato la sola via d'uscita disponibile, tuttalpiù cercando di strappare qualcosina al ricatto (perchè era un ricatto bello e buono di Air France) ma così non è stato
sai che sono pignolo su queste cose ;)
l'accordo non si poteva paragonare a nulla, dato che non c'era nulla a cui paragonarlo
detto questo l'accordo era davvero pessimo, un accordo capestro che aveva l'unico pregio di far risparmiare soldi allo stato italiano (un risultato importante!)
chiaramente qualunque persona di buon senso avrebbe comunque accettato la sola via d'uscita disponibile, tuttalpiù cercando di strappare qualcosina al ricatto (perchè era un ricatto bello e buono di Air France) ma così non è stato