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Subject: L'Alieno che ha sfidato Sokker
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L’Alieno che ha sfidato Sokker (1ª puntata)
In esclusiva assoluta si rivelerà per la prima volta in ogni dettaglio, in tutto il suo folle splendore, la storia ed il fine ultimo di una compagine e di un presidente che non ha eguali in tutto l'universo sokkeriano.
Onorato di essere colui attraverso il quale si mostrerà agli utenti italiani, non dileguerò la straordinaria sostanza di quanto accade oggi sotto i nostri occhi tra file di minuscole parole.
Domanderemo a Lui, al Folle, all'Illuminato, quali siano i come ed i perché di un'impresa che ha poco di umano e nulla di razionale.
L'impresa sarà scalare le classifiche di Sokker.
Comune a tutti, mi si risponderà.
Affatto. E per il Dio Random, oltre ogni immaginazione.
Chi mai imboccherebbe la via della vittoria più definitiva a partire da condizioni del tutto inumane?
Chi ripudierebbe il mercato, gli sponsor, i migliori allenatori, i migliori giocatori e perfino i suoi stessi tifosi, incurante di qualsivoglia economia, sperando di sopravvivere e al fin di prosperare e vincere?
Lasciate che ve lo presenti.
Lui è Alienomo.
La sua squadra è l'Aliumana Fenikso.
Ed è qui oggi per illuminare con la sua lucida follia scettici, increduli e futuri seguaci.
Maestro, innanzitutto, perché questo nome?
Dunque. Prima di iniziare, c’è bisogno di precisare un paio di cose. Il fatto che io sia un alieno è una diceria priva di fondamento che circola da tempo su Sokker per spaventare le masse e screditarmi, cavalcando l’opinione comune che gli alieni sono cattivi in quanto diversi da noi. In realtà sono un terrestre che ha scelto pacificamente di andare a vivere su Giove: per questo un vecchio sciamano randomante mio amico mi ha dato il nome di Alienomo, prima di spedirmi con la forza del pensiero all’altro mondo. I motivi di tale scelta? Ho capito che dall’interno è praticamente impossibile fermare la distruzione provocata dalla società umana anche ai danni degli altri esseri con-viventi. L’unica soluzione è creare una comunità su un pianeta disabitato come Giove, fondata su valori come il rispetto per gli altri e la solidarietà. Ragione per cui l’unico nome da dare alla mia squadra non poteva che essere Aliumana Fenikso (in sanscrito Fenice Aliumana), volatile mitologico che simboleggia la rinascita e l’immortalità dei sani principi di cui voglio che si cibi quotidianamente la Comunità Giovanile.
Quali sono le folli regole della Vittoria per Assurdo?
1) Io sono il Ra’Ndom Dio tuo, sempre imparziale, e non bestemmierai mai contro di me.
2) Distruggerai lo stadio, tempio del calcio pagano: l’ingresso sarà gratuito per tutti, e tutti potranno entrare perché su Giove c’è posto abbastanza.
3) Mai avrai più di 18 giocatori in rosa.
4) Non venderai né acquisterai giocatori: agire sul mercato è peccato.
5) La tua unica risorsa saranno i 30 posti delle giovanili, trattabili in caso di difficoltà finanziarie.
6) Acquisterai un allenatore, con ricerca senza parametri, al sorgere di ogni stagione e subito dopo potrai licenziarne al massimo uno.
7) Allenerai solo Resistenza e accetterai ogni scatto mandato dal Dio Ra’Ndom come un dono.
8) Non disputerai partite non ufficiali, perché è peccato di golosità.
9) Non cambierai mai le 7 tattiche di base esistenti dalla creazione della Comunità Giovanile.
10) Rispetterai sempre le regole di Sokker.
Quando è iniziato tutto ciò e perché?
Fin da bambino mi è sempre piaciuto mettermi degli ostacoli per rendere la vittoria più divertente, interessante e gloriosa. Ero un pupetto, quando sulla mia monoposto mi facevo doppiare da tutti gli avversari e cercavo di recuperarli con la quinta marcia inserita da inizio a fine gara, con chiare difficoltà sulle ripartenze; e quando cercavo di vincere campionati di calcio con giocatori decisamente scarsi, pur se risoluti. Bei tempi, quelli. E anche questi lo saranno: certo, ora non scendo più in campo e sono solo un dirigente, ma ho sempre voglia di lottare nel fango perché so che è lì che ci si diverte.
Siamo alla sesta di campionato ed il tabellone per adesso sembra essere impietoso nei suoi riguardi, visto che l'Aliumana ha collezionato cinque sconfitte ed un solo pareggio.
È soddisfatto dell'andamento di questo campionato?
E cosa spera di ottenere da questa stagione se la sua squadra non riesce a segnare nemmeno un goal?
Ad essere sinceri, un punto in sei giornate è più di quanto mi aspettassi di raccogliere. Sono sempre stato perfettamente conscio delle difficoltà che avremmo incontrato soprattutto all'inizio del nostro percorso sportirituale: nel discorso pre-campionato avevo infatti chiesto ai ragazzi l'unico favore di gonfiare la rete avversaria almeno una volta in tutta la stagione. Ebbene: il gol per ora non è arrivato, ma abbiamo ottenuto un pareggio che vale molto di più e sconfitte pesanti non ne abbiamo subite. Ciò non significa che potremo permetterci di dormire sugli allori. Intendo lavorare molto sulla personalità dei miei due attaccanti Pino e Margheritoni, apparsi ancora troppo fragili emotivamente soprattutto nella partita in cui l'Aliumana è riuscita a dare il meglio di sé: quella persa 1-0 contro l'U.S. Alessandria. Sono fiducioso, il girone di ritorno riserverà sicuramente qualche sorpresa.
La Sua "dottrina" ha il sapore di un'assurda sfida al mondo.
Come tuffarsi nel cupo oceano e prendere lo slancio dal più profondo degli abissi per raggiungere la vetta più alta.
C'è un qualche significato nascosto, simbolico, in un’impresa di tal fatta?
Le rispondo così: nel 1845 Thoreau, per sperimentare una vita semplice e per protesta contro il governo, si stabilì in una piccola capanna da lui stesso costruita presso il lago di Walden. Fu una prova di sopravvivenza ed insieme una testimonianza all'umanità: l'uomo riesce a vivere anche in condizioni di povertà materiale e anzi da queste può trarre una maggior felicità nel saper apprezzare maggiormente le piccole cose.
Cosa significherebbe fallire o riuscire?
Il mio esperimento è già riuscito: io e i miei ragazzi abbiamo fatto il salto ed ora siamo nel pieno dell’avventura. Come diceva il saggio Osho, è inutile crearsi delle aspettative: sarebbe un po’ come costruire castelli di sabbia, che prima o poi crollerebbero e ci procurerebbero solo amare delusioni.
Ecco. Ora potrete dire, io so chi è costui.
Potrete ammirarlo o dileggiarlo.
Potrete dargli del pazzo o dell'eroe.
Potrete seguirlo da vicino, o rimanergli lontano.
Potrete anche sconfiggerlo, se avrete la fortuna di incontrarlo.
Ma una cosa non potrete fare...
Fermarlo.
Gacswanderer Production
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L’Alieno che ha sfidato Sokker (2ª puntata)
Buonasera, Maestro.
Innanzitutto la ringrazio per aver nuovamente permesso udienza ad un servo indegno qual io sono.
Solamente pochi giorni orsono avete concesso al mondo l'onore della Vostra epifania e già si moltiplica il numero di coloro che ambiscono a diventare vostri umili seguaci.
Lasciate che io sia ancora una volta l'inadeguato tramite tra voi, l'Illuminato, ed il mondo sokkeriano.
Non sia timido. Lei ormai è parte del mio progetto: non può che essere immensamente bravo.
Infinite grazie, o Sommo. Ardisco domandare, dunque.
Molte voci già si levano riguardo a quanto accaduto domenica, il giorno dedicato al Dio Ra'Ndom, quando l'Aliumana Fenikso ha vinto per 5 a 0 per la mancata discesa in campo del Restina.
Si odono seguaci giurare che lo stesso Dio Ra'Ndom abbia mischiato i ruoli della squadra avversaria, come fece il Dio d'Israele con le lingue dei costruttori della Torre di Babele, facendo schierare a Restina 10 difensori.
Altri parlano di una folgore che ha trasformato il proprietario della squadra in un bot incapace di settare una tattica.
Illuminateci con la Verità.
I miei seguaci sanno benissimo che il Dio Ra’Ndom non ha un popolo eletto e che le sue scelte sono assolutamente casuali e non mirate. Evidentemente è una specie di regola non scritta che tra i discepoli di un Messia ci debba essere per forza un traditore. Comunque la spiegazione del 5-0 a tavolino è in realtà molto più semplice di quanto si sia ipotizzato: l'avversario, dopo aver appreso la biografia e il sokkerpensiero del sottoscritto, ha spontaneamente deciso di farsi da parte in segno di rispetto e di stima. Mi permetta di affermare che mai una vittoria a tavolino ha avuto una tale risonanza nella storia di Sokker.
Questo evento ha un significato particolare per il vostro illuminatissimo intendimento?
È chiaro che lo abbia. Il massimo risultato col minimo sforzo: il nostro lavoro di squadra è stato finalmente premiato. Oserei dire che potrebbe essere l’inizio di una fase ascendente per l’Aliumana. Prevedo un girone di ritorno strepitoso.
Proseguo timoroso nel mio questionare, Maestro.
Cosa è successo giovedì scorso? Il Dio Ra'Ndom vi ha concesso i suoi favori o sta mettendo alla prova il suo più nobile devoto?
Effettivamente qualcosa di nuovo è accaduto: dopo tanta attesa, la rosa dell’Aliumana ha raggiunto il tanto sospirato numero di 18 elementi. Ciò significa, però, che settimanalmente dovranno essere fatte dure scelte su chi potrà rimanere in squadra e chi no. Vorrei tuttavia tranquillizzare i lettori più impressionabili: quelli dell’Aliumana Fenikso non sono giocatori professionisti. Sono tutti perfettamente inseriti nella Comunità Giovanile ed hanno tutti un ruolo più o meno specifico all’interno di essa. Per loro il calcio è solo un divertimento, come è giusto che sia. Per il resto, sul fronte degli arrivi posso segnalare Livio Balestra, un diciannovenne molto promettente che almeno inizialmente andrà a ricoprire l’importantissimo e delicato ruolo di mediano.
In molti si pongono l'impura domanda. Il vile denaro li attira e li incuriosisce. Guardatemi con occhio benevolo mentre vi riporto l'indegna questione. Il vostro bilancio, o Sommo, soffre delle stesse dinamiche che affliggono gli umani giocatori oppure è lo stesso Dio Ra'Ndom ad intervenire in vostro aiuto con una benedizione come la manna che a suo tempo cadde dal cielo nel deserto?
Sì, lo so, pure io sono a conoscenza dell’effetto che fanno i soldi su gran parte di voi umani rimasti sulla Terra. Vi fanno perdere la testa così tanto da farvi dimenticare spesso i sani principi di buona convivenza con gli altri. Per questo non abbiamo problemi su Giove: quassù tutto è di tutti, non esiste la proprietà privata. Ciò non significa che nessuno possegga oggetti, ma alle cose materiali non si dà così tanta importanza come sulla Terra. Per quanto riguarda la domanda che mi ha appena posto, come detto più volte il Dio Ra’Ndom non guarda in faccia nessuno. Tratta tutti allo stesso modo e non mi stancherò mai di ripeterlo. Il vile denaro rappresenta una seria minaccia per l’esistenza dell’Aliumana come per tutte le altre squadre sokkeriane. A fine stagione quasi sicuramente andremo in rosso e solo a quel punto si deciderà se bloccare l’afflusso di nuovi giocatori nella squadra giovanile, ovviamente senza licenziare alcun giovane allenando.
Grazie, o grande Illuminato, in nome mio ed in nome di tutti coloro che hanno compreso ed apprezzato la qualità dell'impresa e di colui che con ferrea volontà senza tema la persegue.
Gacswanderer Production
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L’Alieno che ha sfidato Sokker (3ª puntata)
Cari lettori, per questa settimana dovrò sbrigarmela da solo: la leggiadra penna alata del nostro Gacswanderer è uscita dalla gabbia ed è volata via per chissà quali mete sconosciute. Un imprevisto prevedibile che prima o poi sarebbe successo, perciò colgo l’occasione per lanciare una proposta a chiunque voglia raccoglierla. Ogni settimana, chi vorrà, potrà chiedermi che gli sia concessa un’intervista e, a seconda che Gacswanderer sia disponibile o meno, deciderò cosa fare. Naturalmente la precedenza andrà sempre al mio intervistatore di fiducia, quello ufficiale.
Ma raccontiamo un po’ la settimana sokkeriana appena trascorsa.
Giovedì scorso sono usciti due giovani che hanno subito trovato spazio nella squadra titolare che avrebbe giocato contro il Restina, se non fosse che la squadra avversaria ha gentilmente dato forfait. La quantità ha dunque superato il numero di 18 elementi e per la prima volta ho dovuto licenziare due giocatori dell’Aliumana.
Crescenzo “Tragicomìx” Modeo, 19 anni
Tremenda Res – Tragica Vel – Tragica Tec – Tragico Pas
Tragico Par – Tragico Dif – Tragico Reg – Tragico Att
1 presenza, 0 gol, 0 assist, 0 scatti
Unica punta nella gloriosa partita d’esordio di un’Aliumana Fenikso completamente priva di panchinari persa 19-0 contro la Sudden Death pluricampione nel primo turno di Coppa Italia. In quell’epico match Crescenzo osò addirittura avvicinarsi una volta all’area avversaria per inseguire un pallone. Il giovedì successivo il difensore Moreno Maggioni gli spazzò il posto e Modeo finì col fare il portiere di riserva e vedere le partite solo col binocolo.
“Tragicomìx” è un simbolo: lo stesso del piccolo villaggio gallico debole ma unito nella lotta contro l’invadente potenza imperialista di Roma. Sempre con la battuta pronta, il primo a prendersi in giro per le scarse qualità calcistiche, è un po’ la mascotte dell’Aliumana e il suo tifoso numero uno. Se il gruppo di giocatori è così unito e sereno lo si deve anche a lui. Non appena entra un giocatore nuovo in prima squadra, Crescenzo gli appioppa un soprannome sempre azzeccato che lo accompagnerà per tutta la vita. Ora che è fuori dalla rosa, può supportare la squadra come spettatore: “Che cce frega der Cileno, noi c'avemo l'Omo Alieno...”
Aldo Maria “A’tardo!” Attardo, 19 anni
Insoddisfacente Res – Tremenda Vel – Tragica Tec – Tremendo Pas
Tragico Par – Tragico Dif – Tremendo Reg – Tragico Att
5 presenze, 0 gol, 0 assist, 1 scatto
Uno degli undici mitici giocatori che hanno avuto il coraggio di affrontare la Sudden Death a viso aperto. A parte questo, c’è poco da dire su di lui: ha sempre giocato come centrocampista laterale senza mai impressionare, se non negativamente. Nonostante ciò la squadra gli è sempre stata vicina e gli ha dimostrato più volte il suo affetto, conscia che ognuno cerca di dare il meglio che può e che le possibilità di “A’tardo!”, come veniva simpaticamente soprannominato per la sua lentezza nel correre e nel pensare, non erano certo eccelse.
Per quanto riguarda invece il rapporto dei tifosi terrestri con l’Alienomo, dopo la prima vittoria hanno iniziato a minacciare di sfregiargli la macchina (non una gran minaccia, considerando che la macchina è ormai priva di carrozzeria a furia di sfregiarla) ed alla seconda vittoria sono tornati in casa un po’ giù di morale (forse anche perché hanno capito che probabilmente l’Alienomo, della macchina, non se ne fa nulla su Giove visto che l’ha lasciata da tempo immemorabile sulla Terra).
Per finire, una curiosità: perché ho chiamato il luogo dove gioca l’Aliumana Fenikso (che non è uno stadio vero e proprio) “Culaudacia Giuvan”?
1- In linguaggio giovane “La fortuna aiuta gli audaci”, principio in cui credo fermamente;
2- Collaudo di giovani, punto fermo della squadra;
3- Giuvan Culaudacia, il nome dello sciamano randomante che mi ha mandato su Giove.
Alienomo Produzioni
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L’Alieno che ha sfidato Sokker (4ª puntata)
Cari amici, anche questa settimana mi dà spunti interessanti per raccontare qualcosa. Prima di tutto sono lieto di comunicare l’arrivo di altri tre giovani, due dei quali hanno già trovato spazio nella squadra titolare. Questi i profili dei giocatori licenziati per far posto ai nuovi:
Athos “Gasp!” Gaspa, 17 anni
Insoddisfacente Res – Tremenda Vel – Tremenda Tec – Tragico Pas
Tragico Par – Tragico Dif – Tremendo Reg – Tremendo Att
5 presenze, 0 gol, 0 assist, 0 scatti
Attaccante sterile, ma anche centrocampista laterale come nella gara d’esordio contro la Sudden Death, si distingue per il coraggio con cui cerca di farsi valere nonostante le bassissime qualità tecniche. Da ciò il soprannome, che indica la reazione spontanea degli spettatori quando lo vedevano proteggere miracolosamente la palla e inventare un paio di normalissimi tiri. Nella giornata in cui Gaspa ha esordito in panchina, l’Aliumana ha festeggiato il primo punto in classifica.
Reginaldo “Borlotto” Bortolotto, 17 anni
Scarsa Res – Tremenda Vel – Insoddisfacente Tec – Tremendo Pas
Tragico Par – Insoddisfacente Dif – Tragico Reg – Tragico Att
6 presenze, 0 gol, 0 assist, 1 scatto
Centrocampista centrale per esigenze tattiche, non ha sfigurato contro la Sudden Death. Dalla seconda partita invece “Borlotto” è stato spostato nel suo ruolo naturale, quello di terzino capace di improvvise accelerazioni a tutto gas (a dirla tutta, più gas che accelerazioni), e sono cominciati a volare i cartellini gialli: tre in sei partite. La squalifica è stata un duro colpo per lui. È stato difficile fargli capire che avrebbe dovuto assistere alla partita successiva dalla tribuna, a lui che ha sempre giocato con un paio di grosse scarpe da agricoltore. Da lì ha deciso che il calcio non lo diverte poi così tanto: “Sono solo degli scemi che rincorrono uno stupido pallone.” Questo ha detto prima di scoppiare in lacrime; ma io l’ho visto già questa domenica, mentre travestito da ballerina brasiliana faceva un gran tifo per la piccola grande Aliumana.
Folco “Bifolco” Caliò, 17 anni
Insoddisfacente Res – Insoddisfacente Vel – Tremenda Tec – Insoddisfacente Pas
Tragico Par – Tragico Dif – Tragico Reg – Scarso Att
0 presenze, 0 gol, 0 assist, 0 scatti
Arrivato il giovedì prima dell’ultima gara del girone di andata, avrebbe dovuto entrare negli ultimi quindici minuti di entrambe le partite vinte a tavolino contro il Restina, sempre in attacco al posto di Margheritoni. È uscito dalla squadra appena in tempo per non rovinare il suo splendido record di due vittorie in due partite non giocate: se nei libri di storia troverete scritto “Bifolco Caliò” non preoccupatevi, non è un errore di battitura.
Questa domenica, contro la Salentomania, l’Aliumana Fenikso ha giocato meglio che all’andata. Difetti su cui lavorare: troppe palle perse, uomini di fascia poco sfruttati e attacco sterile.
I MIGLIORI:
CEN Appollonio 8
Finalmente una partita all’altezza delle aspettative. Forse anche perché gli arrivano tanti palloni, che sa sempre smistare con sapienza.
MED Balestra 6½
Non male, il ragazzo. Non si è visto moltissimo, ma ha corso parecchio, tappando qualche buco in difesa e fornendo qualche spunto sulla tre quarti avversaria.
ALA Carcassi 6½
Purtroppo le fasce non sono state cercate abbastanza e non sempre è riuscito a controllare i palloni che gli sono arrivati, ma se gli viene un’idea può anche darsi che si segni.
I PEGGIORI:
DIF Vatinno 5
Molti aspettavano di vederlo all’opera quando è arrivato questo giovedì, e di sicuro è bravo, ma troppi sono stati i palloni persi all’altezza di centrocampo: il primo gol è colpa sua, anche se il portiere Usai avrebbe certamente potuto fare di più sul tiro non irresistibile di Nesti.
ATT Pino 4½
Ha paura di tirare e quindi non tira. Se la cava leggermente meglio nella costruzione del gioco.
ATT Margheritoni 4½
Sostituisce Pino e riesce a tirare una volta, ma quando si mette a pensare lo fregano sempre.
Mi raccomando, domenica prossima tutti al Real Rigigliott Arena a tifare Aliumana!!!
Alienomo Produzioni
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L’Alieno che ha sfidato Sokker (5ª puntata)
Missione compiuta!!!
Per la precisione, il miracolo è avvenuto all’87° minuto della terza partita di ritorno di questa fantastica prima stagione aliuman-sokkeriana. Il difensore centrale Vatinno passa il pallone al vicino Risi, che taglia il campo con un preciso passaggio orizzontale per Balestra, il quale subito effettua un bellissimo lancio rasoterra per il libero Dalmazzi che con un bolide stampa la figura del pallone sulla faccia del difensore avversario Cerbone. La palla schizza in mezzo all’area, Pino e Buccino ingaggiano una gara di lentezza che vince il secondo. Pino si gira e liberandosi dalla marcatura asfissiante dell’avversario si avvicina all’area piccola. Esce il portiere. Pino tira! Il portiere si tuffa, ma le sue mani osteoporotiche si spezzano e non riescono a fermare la corsa del pallone, che oltrepassa la linea. GOOOOOLLL!!!
Partita persa 3-1, ma poco importa. L’obiettivo stagionale è stato raggiunto.
In questi giorni ho parlato coi giocatori e gli ho detto che tutto ciò che arriverà adesso sarà un di più: lo sfizio che dovremo toglierci sarà la prima vittoria sul campo, possibilmente domenica prossima contro l’U.S. Alessandria.
Ma parliamo della settimana appena passata. Giovedì sono arrivati due giovani e, per la prima volta nella storia dell’Aliumana, ne ho dovuto rimbalzare uno. Non ci è rimasto male: sapeva di non essere una cima, ma almeno ha tentato e non rimpiangerà mai di non averlo fatto. Bisogna sempre provarci, nella vita. Il giusto premio per tanto coraggio è l’ingresso nella Comunità Giovanile, dove si integrerà e non verrà mai lasciato solo.
Artemio “Tribuna” Antonucci, 16 anni
Insoddisfacente Res – Scarsa Vel – Tremenda Tec – Tremendo Pas
Tragico Par – Insoddisfacente Dif – Tremendo Reg – Insoddisfacente Att
0 presenze, 0 gol, 0 assist, 0 scatti
Tipo abbastanza riservato, è entrato in squadra in punta di piedi e ne è uscito la settimana dopo senza lamentarsi. Tragicomìx ha seguito di fianco a lui la partita persa al ritorno contro la Salentomania e ne è rimasto sorpreso: lo ha descritto come un “animale da tribuna”, che quando tifa perde il senso della misura e si trasforma in un pazzo furioso. Da lì il soprannome.
Tornando alla partita sono molto soddisfatto del reparto difensivo, un po’ meno del centrocampo, mentre ho notato un netto miglioramento in attacco e questo mi fa ben sperare per il futuro. Partita meritatamente vinta dal Real Rigigliott, peccato solo per la distrazione generale sul primo gol.
I MIGLIORI:
ATT Dalmazzi 7½
Riesce più volte ad evitare la marcatura stretta del difensore e a liberarsi per il tiro come in occasione del gol di Pino, quando spara sulla faccia del suo marcatore la palla che poco dopo varcherà la linea della porta avversaria.
ATT Pino 7
Entra in campo al 55°, studia l’avversario, prende le misure e dopo trenta minuti compie il miracolo: supera in velocità il suo marcatore, si impossessa del pallone, spiazza il difensore con un colpo di tacco che gli passa sotto le gambe, si gira, corre verso l’area piccola mentre il portiere è in uscita e il suo tiro, non bloccato dall’estremo difensore in tuffo, rotola in porta. Nei minuti successivi Pino, incitato dalla folla ai bordi del campo, si gasa e vince un paio di bei contrasti in mezzo al campo. Grazie Aeropino, sei il nostro Montella.
DIF Vatinno 7
Sempre pronto negli interventi, spesso eccede in prudenza e ha troppa fretta di buttar via il pallone. Non ha giocato meglio del suo compagno di reparto, ma l’errore colossale di Maggioni sul lancio innocuo da cui si è sviluppato il primo gol pesa tanto.
I PEGGIORI:
CEN Appollonio 5
Impalpabile nella fase difensiva, stavolta non pare avere la testa giusta per distribuire palloni interessanti ai compagni.
POR Usai 5
Nel primo gol ci mette lo zampino pure lui, che non riesce a strappare la palla dai piedi dell’attaccante avversario; nel secondo è un po’ fuori posizione, ma il tiro comunque è impeccabile; sul terzo niente da dire.
ALA Pavanel 4½
Bruttissima partita con pochi controlli di palla azzeccati e parecchi contrasti persi. Una costante spina nel fianco dell’Aliumana.
E domenica prossima tutti al Culaudacia Giuvan a tifare Aliumana!!!
Alienomo Produzioni
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L’Alieno che ha sfidato Sokker (6ª puntata)
Due nuovi ragazzi dalle belle speranze sono arrivati anche questo giovedì. A lasciargli il posto, due degli undici pionieri che lottarono con le unghie e con i denti nella partita inaugurale dell’Aliumana Fenikso contro la terribile Sudden Death.
Settimio “Sette” Messina, 19 anni
Insoddisfacente Res – Tragica Vel – Tremenda Tec – Scarso Pas
Tragico Par – Scarso Dif – Tragico Reg – Tragico Att
7 presenze, 0 gol, 0 assist, 0 scatti
Tragicomìx glielo disse la prima volta che lo vide: “Settimio... Che strano nome. E allora in verità in verità ti dico: tu giocherai sette partite. Ho detto.” Subito Messina si toccò le parti intime mormorando simpaticamente una litania scaccia-malocchio, ma purtroppo per lui non servì a molto. Difensore di razza come se ne trovano pochi, spesso se l’è sbrigata di mestiere non avendo a disposizione né velocità né piedi buoni. Anche quando durante gli allenamenti gli si faceva notare qualche grosso errore fatto in partita, di mestiere sviava il discorso e si finiva col parlare d’altro. A volte del tempo, a volte del traffico.
Giovannantonio “Calvo” Calvelli, 17 anni
Debole Res – Scarsa Vel – Scarsa Tec – Tremendo Pas
Tragico Par – Tremendo Dif – Scarso Reg – Tragico Att
6 presenze, 0 gol, 0 assist, 2 scatti
Soprannominato “Calvo” per il suo capello debole (ne aveva uno solo, che cadeva e ricresceva in continuazione), alternava prestazioni decenti a partite da dimenticare: nell’esordio contro la Sudden Death, insieme a Borlotto diede buoni segnali per il futuro; contro l’F.C. Noia si fece espellere sullo 0-0 lasciando l’Aliumana in dieci per 60 minuti. L’unica volta in cui Calvo fu spostato da terzino a centrocampista di fascia, si riuscì a non subire gol. Ma forse fu solo un caso...
Purtroppo questa domenica non è andata bene dal punto di vista del risultato. Ho scelto di giocare con il 4-3-3, la tattica che mi piace meno, perché pensavo che contro l’U.S. Alessandria Appollonio avesse le carte in regola per riuscire a reggere il centrocampo da solo. Non essendo però un giocatore completo, non ha reso al meglio e i suoi precisi passaggi sono venuti un po’ a mancare. La difesa, invece, è stata quasi impeccabile, l’attacco è decisamente migliorato anche se rimane il problema della concretezza e la scelta di inserire un fantasista dietro le punte ha dato qualche piccola soddisfazione solo per un tempo. Dopo questa sconfitta, non posso davvero più chiedere niente ai miei ragazzi, se non di divertirsi come hanno sempre fatto.
I MIGLIORI:
ATT Dalmazzi 8
Nel primo tempo è devastante e col compagno di reparto Belluzzi crea qualche problemino alla retroguardia avversaria, ma il portiere dell’Alessandria si fa sempre trovare pronto. Nel secondo tempo regala meno emozioni anche perché non gli arrivano più molti rifornimenti.
ALA Suella 7
Il nuovo arrivato si fa subito apprezzare per le proprie qualità in fase costruttiva. Promette bene.
TER Balestra 7
Una garanzia e una base da cui partire per iniziare a costruire il futuro dell’Aliumana.
I PEGGIORI:
ALA Carcassi 5½
Come sempre alterna suggerimenti geniali per gli attaccanti a palloni persi banalmente. Il giorno in cui arriverà un vero centrocampista di fascia, Tarquinio potrà finalmente trovare altre sistemazioni in cui forse sarà in grado di dare il massimo ed essere più costante.
POR Usai 5½
In occasione del gol, il primo tiro nello specchio della porta aliumana, si fa trovare impreparato e successivamente gli avversari non gli offrono alcuna possibilità di riscattarsi.
FAN Contrada 4½
Nel primo tempo fa il suo compitino senza eccellere; troppo poco per un fantasista. Nel secondo tempo sbaglia praticamente tutto e l’attacco ne risente.
E domenica prossima voglio sentire tutto il vostro incitamento al Passion Fruit Arena!!!
Alienomo Produzioni
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L’Alieno che ha sfidato Sokker (7ª puntata)
Erravo lungo un tortuoso sentiero di montagna. Nell'oscurità arrancavo innanzi, corto il fiato come il passo.
Un bagliore alle spalle mi colse e tosto mi voltai: erano le luci dei fuochi di festa, artifici dell'umana gente, che esplodevano a festeggiare della Fenikso la vittoria.
"Il Maestro ce l'ha fatta!" tra me pensai ancora incredulo. Ma le luci e le urla non temevano smentita. Vidi folle riversarsi nelle strade. Vidi alieni, rotanti bagliori nel cielo. "Non v'è dubbio, ce l'ha fatta!"
Vorrei che fosse qui di presso, per porre ancora le umane questioni.
E mentre così cogitavo ecco una verde voce risonare nella testa:
Domanda pure, fratello Gacs: il mio tempo non è denaro, ma Amore.
Allora di nuovo m'ardii...
Come accadde, o Maestro?
Come piegasti l'umane forze e gli arcani algoritmi (del Passion Fruit) all'aliena volontà?
Prima o poi sarebbe dovuto succedere, in un modo o nell’altro, ed è un bene che sia avvenuto durante la prima stagione. Ciò non può che dare nuova fiducia ad una squadra e a dei giocatori circondati dallo scetticismo generale del mondo sokkeriano. Una prima solida mattonella per costruire con la giusta pazienza il futuro dell’Aliumana. Ma non vorrei essere troppo celebrativo: parlerò della partita. Ho scelto il 3-5-2 per provare Carcassi nella posizione di centrocampista centrale difensivo e per dare finalmente la possibilità ad Appollonio di concentrarsi solo sulla costruzione dell’azione. Esperimento riuscito: il centrocampo ha retto molto bene ed i giocatori parevano trovarsi quasi tutti a proprio agio con questo modulo. Belle sorprese il centrocampista centrale difensivo Accollo (la sua miglior partita), il difensore centrale Vatinno (bravo come sempre, ma meno frettoloso e impreciso nei disimpegni) e il portiere Usai (apparso abbastanza sicuro le poche volte in cui è stato chiamato in causa).
L'impresa sembra essere di iperuranica provenienza... È forse intervenuto il Sommo Ra'Ndom o altro è il vostro segreto?
“Random audax iuvat”, come dicevano i Romani: il caso è determinato soprattutto dall’atteggiamento mentale, che incide in maniera forte sul nostro comportamento e sulle nostre scelte. Per esempio le tattiche di gioco utilizzate dall’Alienomo rispecchiano tutte la sua mentalità, non vengono create su misura per l’avversario di turno. Vorrei anche cercare di far capire che il Dio Ra’Ndom non è altro che un osservatore distante, un Dio che si limita a rendere possibile l’armonia delle cose per farle funzionare. Il Dio Ra’Ndom è quello che molti volgarmente chiamano il Motore. Egli non ha volto, né dimensione, non pensa, non agisce e non prova sentimenti: semplicemente è. Più precisamente: è in tutto ciò che esiste e gli dà un senso.
Come trasporre, per le umane menti, l'azione ed il pensiero dei singoli eroi? Esiste forse un modo per rendere l'operato di questi umili servitori comprensibile ai vostri fedeli?
Inizierei col descrivere il gol della vittoria. Il portiere avversario Dilillo batte la puntata verso il terzino destro Scremato che, messo sotto pressione dall’attaccante Belluzzi, sbaglia il controllo. Maran cerca di spazzare via il pallone, ma il sorprendente Belluzzi di istinto s’immola come una guardia del corpo che compie il suo dovere e stoppa il proiettile con la pancia. Vede subito la porta vuota e da venti metri tenta un preciso tiro che però si stampa sul primo palo e il pallone rotola verso il centro dell’area, dove nel frattempo si è piazzato Dalmazzi. Quest’ultimo, dopo aver guardato Dilillo negli occhi, urla “Fermi tutti, questa è una rapina!” Il portiere alza le mani, si tuffa dalla parte giusta, ma la bomba esplode sotto l’incrocio dei pali! GOOOOOLLL!!!
I MIGLIORI:
MED Balestra 8
Quasi perfetto. In un’occasione salva il risultato spazzando il pallone lontano dall’area dopo una grande respinta di Usai, ma soprattutto recupera moltissimi palloni in difesa e ne propone altrettanti a centrocampo. Prova anche un tiro dalla lunetta, ma quello decisamente non è un suo compito.
ATT Dalmazzi 7½
È difficile ricevere delusioni da questo ragazzo. Come al solito lotta e prova qualche conclusione, ma stavolta arriva anche l’emozione più grande. Nel secondo tempo perde un po’ di lucidità e sparisce in maniera indolore.
CEN Accollo 7
Non ha mai giocato così bene. Insieme a Carcassi difende a centrocampo e rilancia le azioni dell’Aliumana ma, mentre l’altro alla lunga si spegne, lui resiste e crea buone occasioni fino alla fine.
I PEGGIORI:
ATT Pino 6
Sostituisce Belluzzi per gli ultimi trentacinque minuti, ma di giocabile gli arriva poco o niente. Potrebbe comunque fare di più.
ALA Risi 5½
Suo malgrado Suella gli lascia il posto al 30° e Risi cerca di far dimenticare a tutti l’infortunio del compagno di squadra. Un’impresa non da poco compiuta solo in parte: bene in fase difensiva, meno in quella offensiva.
ATT Belluzzi 5
Una notizia buona ed una cattiva. Quella buona: un palo-assist, una traversa e un tiro alto di un soffio. La cattiva: ha colpito la traversa a distanza di un metro dalla porta vuota, il palo-assist avrebbe potuto anche entrare e ha perso troppe volte palla cercando di fare il lupo solitario.
Quali sacrifici necessita l'aliumano cosmo per definire se stesso illuminato? Quali sono le sacrificali vittime dell'irrinunciabile cammino?
Anche questa settimana un giocatore ha seguito il proprio destino e ci ha dovuto lasciare.
Mario “Pavone” Pavanel, 18 anni
Tremenda Res – Scarsa Vel – Insoddisfacente Tec – Scarso Pas
Tragico Par – Tragico Dif – Scarso Reg – Insoddisfacente Att
2 presenze, 0 gol, 0 assist, 0 scatti
Appena uscito dalle giovanili, sostituisce l’ala destra Risi nel secondo tempo. Fa una buona impressione e nella partita successiva l’allenatore gli dà fiducia facendolo giocare per novanta minuti. Una settimana dopo finisce in tribuna. Infine viene licenziato. Questo il breve ma intenso percorso a parabola di Pavone, chiamato così da Tragicomìx perché “Ha tutti i tasselli nel posto giusto per fare l’ala e far morire di invidia i compagni; peccato che è scarso...”
L'aliena voce or si smorza, come candela nel vento s'affioca...
Il verbo è proferito.
Inutile ed offensivo sarebbe pormi a divagare.
Con profondo inchino ringrazio il Sommo della grazia e con passo lento di nuovo nel buio m'avvio...
Aspetto ora, da speranza sospinto, che al suo umile servo di nuovo appaia...
Gacswanderer Production
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L’Alieno che ha sfidato Sokker (8ª puntata)
Risi sale per battere il fallo laterale. Passa il pallone a Belluzzi, libero in posizione defilata nell’area avversaria. L’attaccante si gira e vede Contrada tutto solo all’altezza del dischetto. Il suo passaggio verso il compagno di squadra viene sporcato da una leggera deviazione del difensore Sierny che non impedisce al pallone di arrivare preciso sui piedi dell’ala destra aliumana. Il tiro di Contrada non è irresistibile ma le mani insaponate del portiere Bindocci, rinomato maniaco del pulito, non bloccano e il pallone entra! GOOOOOLLL!!!
Al 39° minuto l’Aliumana Fenikso si porta in vantaggio, ma il Tapaz68 raggiungerà il definitivo pareggio già all’inizio del secondo tempo. Risultato comunque importante per i nostri, che contro la capolista non hanno per niente sfigurato accendendo anzi delle belle speranze già per il prossimo futuro.
La partita è stata equilibrata: nel primo tempo si è vista un po’ di più l’Aliumana, grazie anche a una difesa perfetta e ad un irresistibile Carcassi in mezzo al campo; nel secondo, il lieve predominio del Tapaz68 coincide col leggero calo di concentrazione dei difensori e fisico dei centrocampisti.
I MIGLIORI:
CEN Carcassi 8
Il più completo dei centrocampisti centrali aliumani. Prima dell’intervallo sembra un eroe della mitologia greca: vince contrasti e distribuisce palloni in profondità con una facilità che ha dell’incredibile. Dopo l’intervallo si calma senza però sbiadire.
ALA Contrada 7½
È un giocatore strano, molto imprevedibile: il classico genio sregolato. Perde palloni e sparisce per gran parte della partita, ma quando appare... che meraviglia! Regala un pallone d’oro al ben posizionato Belluzzi, il cui tiro però si stampa violentemente contro il palo; poi l’attaccante gli restituisce il favore permettendogli di segnare il gol del momentaneo vantaggio; infine a sorpresa tira dalla tre quarti e trova la traversa.
DIF Vatinno 7½
Se nel primo tempo sembra una muraglia inespugnabile, successivamente mostra in un paio di occasioni da brivido tutti i suoi limiti fisici e di esperienza, fortunatamente senza conseguenze. Sul gol avversario, invece, nessuno ha colpe; ma chissà, se solo fosse stato un po’ più veloce...
I PEGGIORI:
ALA Accollo 5½
Chi l’ha visto? Sostituisce il disastroso e infortunato Risi sulla fascia sinistra e si trova a giocare in un ruolo non suo. Ogni tanto viene l’istinto di chiedersi se il giocatore sostituito non sia stato in realtà espulso. Se non altro, non combina disastri.
TER Regazzi 5
In genere si limita a fare il proprio compitino e non lo fa male. In questa sua giornata storta gli rimbalzano addosso i palloni e li perde in giro. Non tutti, grazie al cielo.
ALA Risi 5
Decisamente irritante per come perde palloni a raffica nella fase iniziale della partita. Poi un pelo si riprende, raggiungendo l’apice nel momento in cui ha la splendida idea di infortunarsi per lasciare il posto a qualcun altro.
Appuntamento domenica al Culaudacia Giuvan per ribaltare ancora le sorti del campionato!!!
Alienomo Produzioni
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L’Alieno che ha sfidato Sokker (9ª puntata)
Aliumana Fenikso - S.P.A.L. 1907 1 - 0
“Mòri!” Maggioni lancia un pallone apparentemente innocuo nella trequarti avversaria ma il difensore Armanni, pressato dai due attaccanti aliumani, sbaglia il controllo e regala al “Prescelto” Fanfani una ghiotta occasione. L’attaccante fa due passi in avanti e, vedendo il portiere fuori posizione, lascia partire un tiro che finisce dritto in porta. “Azzone!” si sente urlare dalla panchina spallina. Non è un insulto: è il cognome del portiere, che non ha fatto assolutamente niente per evitare la tragedia.
Sansone Fanfani, soprannominato Prescelto perché entrato in rosa nel giorno di Natale, ha tutte le ragioni per strapparsi la maglietta ed esultare: alla prima partita della carriera, dopo soli 4 minuti ha già segnato il suo primo gol e portato l’Aliumana in vantaggio contro la prima in classifica. Il ragazzo potrebbe essere una pedina molto importante per una squadra che ha sempre avuto grandi difficoltà in attacco.
Dichiarazioni post-partita e post-stagione
Alienomo (presidente): “Incredibile! Se dicessi che sono senza parole starei mentendo, perché alla luce dei fatti senza ombra di dubbio sto parlando. Questa bella quanto simbolicamente prestigiosa vittoria corona una stagione certo al di sopra di qualsiasi iniziale aspettativa: la maggior parte dei sokkeriani era già pronta a sputarci addosso, molti hanno gridato allo scandalo, al pericoloso estremista trascinatore di folle, al suicidio on-line, al pazzo fallito. Eppure, per una squadra appena partita da zero e con l’unico obiettivo stagionale di segnare almeno un gol, 14 punti di cui 7 nelle ultime tre partite non sono tanto male... Voglio quindi ringraziare tutti i miei supporters sokkeriani per avermi sostenuto sempre, nonostante le apparentemente insormontabili asperità che attraversano di continuo il cammino della nostra piccola grande squadra.”
Bolognese (allenatore): “Sono soddisfatto del risultato. Vatinno in particolare è stato un gigante. Non so se sarò io ad allenare i ragazzi nella prossima stagione ma, se posso fare una previsione, secondo me riusciranno ad essere promossi in Eccellenza.”
Fanfani (attaccante): “Dopo che ho segnato mi sono strappato la maglietta perché ogni volta che esulto i muscoli del petto mi si gonfiano a dismisura e, se trovano qualche impedimento, rischiano di esplodere. Mi scuso anticipatamente con la comunità per le spese che per colpa mia sarà costretta ad affrontare. Il gol è dedicato al presidente, che ha creduto in me, e alla sua squadra. L’Aliumana mi ha salvato dalle grinfie della Terra. Morirei in croce per lei.”
Vatinno (difensore): “Ho giocato la mia migliore partita, me l’han detto tutti. Che dire, sono contento! L’importante è non montarsi la testa: la strada dell’Aliumana è ancora molto lunga ed aspra, distrarsi sarebbe un grosso errore.”
Dalmazzi (attaccante): “Ultimamente mi accade sempre più spesso un fatto irritante. Molti mi fermano per strada dicendomi che sono il loro beniamino. Capisco che non sono ancora così famoso, ma almeno i tifosi potrebbero ricordarsi il mio nome...”
Appollonio (centrocampista): “So di poter dare di più. Personalmente credo che il 4-5-1 sia un modulo perfetto per le mie caratteristiche. Spero di poterlo dimostrare al più presto in campionato.”
Giocatori licenziati
Evaristo “Ozio” Margheritoni, 18 anni
Accettabile Res – Tragica Vel – Insoddisfacente Tec – Tragico Pas
Tragico Par – Scarso Dif – Medio Reg – Debole Att
6 presenze, 0 gol, 0 assist, 1 scatto
Quando entrò a far parte dell’Aliumana Fenikso fu salutato come l’eroe che avrebbe salvato le sorti della squadra. Era un attaccante e di gol in campionato ancora non se ne erano segnati. All’esordio fece ben sei tiri verso la porta dell’U.S. Alessandria, di cui almeno la metà molto pericolosi. Secondo molti critici terrestri aveva “tutte le carte in regola per inserirsi nelle narici dell’Aliumana e tirarne fuori qualche gol dorato”. E invece già la partita successiva fu un fiasco, e quella dopo ancora, e poi un’altra mezza partita a vedere il morto che camminava in campo. Era diventato lo zimbello dei giornalisti. Fu scritto su tutte le riviste gossip della Terra che Evaristo tornava sempre tardi a casa, che gli piaceva andare a letto con tante donne insieme e che si presentava agli allenamenti ubriaco. Il giorno di Natale, dopo ben quattro domeniche tra panchina e tribuna, l’allenatore gli si avvicina e fa: “Ozio, qual è il tuo problema? Io e i tuoi compagni sappiamo benissimo che i giornali straparlano e non dicono niente di vero sul tuo conto. È per questo che non stai rendendo al massimo? Sembra che non ti stia divertendo, qui con noi... Prima eri una persona allegra, ora sei diventato molto taciturno. Sei depresso?”; Evaristo, con l’alito pesante di chi non apre bocca da settimane, sconsolato risponde: “Ma a me piace il tennis... Mi è sempre piaciuto il tennis. Nessuno di voi vuole giocare a tennis con me?”
Alienomo Produzioni
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L’Alieno che ha sfidato Sokker (10ª puntata)
Restina - Aliumana Fenikso 0 - 5
1710 spettatori sono seduti da un paio d’ore sugli spalti e le gradinate del Restina Arena per assistere al grande evento sokkeriano della domenica. Il sole e il gran caldo rendono l’attesa più piacevole ed abbronzante.
Dagli altoparlanti arriva la voce dello speaker di casa: “Per l’Aliumana Fenikso scendono in campo: Usai; Regazzi, Maggioni, Vatinno, Balestra; Dalmazzi, Carcassi, Appollonio, Suella; Fanfani, Porfiglio. Per il Restina... Oh-oh... Non capisco... Ma com’è possibile?!”
Una gigantesca palla informe composta da sedici giocatori esce a fatica dal corridoio che collega gli spogliatoi al campo di calcio. Rotola producendo un terrificante rumore di ossa rotte e corpi che si appiccicano e separano in continuazione tra loro. L’enorme pallone si avvicina al disco di centrocampo. Si ferma. Nella massa senza forma si distingue a fatica la faccia gonfia di Bonciarelli incastrata fra una scapola di Fanerdi e le chiappe di Orrù; il pubblico di casa riconosce anche il ginocchio fasciato di Di Natale ed improvvisa una hola.
L’arbitro va ad esaminare la Cosa e si guarda intorno. Sembra cercare una persona. Si gira verso la faccia di Bonciarelli: “Scusa, sai dirmi dov’è il vostro allenatore?”
Il giocatore fa spallucce con la scapola di Fanerdi e risponde: “Non lo so, è da parecchio che non ne abbiamo uno. Abbiamo una tale confusione in testa, non sappiamo proprio come disporci in campo.”
L’arbitro annuisce, pare capire la situazione. “Mi spiace, ragazzi, ma così non posso farvi giocare. È il regolamento. Mi spiace davvero.”
La faccia sconsolata di Bonciarelli risponde che ormai ci sono abituati, succede sempre così da un paio di stagioni, quando il loro allenatore si dileguò. “Fa semplicemente il suo lavoro, signor arbitro, non si preoccupi per noi... Andiamo, ragazzi.”
Il gigantesco pallone si muove lentamente verso gli spogliatoi tra i saluti delusi dei giocatori aliumani e la commozione degli spettatori fedeli che da due anni continuano a pagare i biglietti e gli abbonamenti per assistere sempre alla stessa triste scena. Lentamente lo stadio si svuota.
Dichiarazioni post-partita
Alienomo (presidente): “È sempre un peccato non giocare una partita, specialmente la prima della stagione.”
Bolognese (allenatore): “Questa vittoria fa morale. Siamo primi in classifica, il sogno si avvicina!”
Porfiglio (attaccante): “Ho letto i titoli sui vostri giornali. Pongono l’accento sul fatto che Sansone-Maciste sarà la coppia d’attacco della nuova Aliumana. Certo, sembra uno scherzo del destino, ma non me ne importa granché: ciò che conta è che faremo un sacco di gol. È una promessa.”
Dalmazzi (ala): “Sarebbe stata l’occasione buona per provarmi in un ruolo diverso. Non so se sia il mio ruolo ideale, ma in qualunque posizione darò sempre il massimo.”
Regazzi (terzino): “Preferisco giocare dietro. Come ala non mi sento del tutto a mio agio.”
Giocatori licenziati
Vittorio “Belloccio” Belluzzi, 19 anni
Media Res – Insoddisfacente Vel – Media Tec – Medio Pas
Tragico Par – Tremendo Dif – Tragico Reg – Scarso Att
4 presenze, 0 gol, 1 assist, 0 scatti
Belloccio. Così lo chiamò Tragicomìx. Stava sempre a sistemarsi i capelli, mentre giocava. Non faceva scivolate, cercava di non sudare e si esibiva solo in numeri che non comportassero uno sforzo eccessivo, in modo da non imbruttire la faccia con espressioni sgradevoli. Era un vizio e ne era consapevole, ma non riusciva a disfarsene. Giusto per intendersi: era un po’ come quando per istinto si controlla se si è chiusa la porta di casa. Quasi un tic, più che vanità pura. Di conseguenza durante le partite era decisamente distratto. Lo salvava il fatto di avere un soddisfacente controllo di palla subconscio, perciò a volte mentre era distratto arpionava il pallone all’interno dell’area di rigore avversaria e tirava in stato di semi-coscienza, quando ancora iniziava a realizzare di avere la palla tra i piedi. Dalle tribune gli spettatori si misero le mani nei capelli quando videro un paio di siluri schiantarsi contro il palo e la traversa a distanze molto ravvicinate. In realtà poi si scoprì per caso in doccia che Belloccio li cercava, i legni, perché “se una palla colpisce la traversa ci si avvicina a un’idea di perfezione, mentre un pallone che entra in porta è solo volgare”.
Alienomo Produzioni
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L’Alieno che ha sfidato Sokker (11ª puntata)
Aliumana Fenikso - Tauhorse 2 - 0
C’è qualche nuvola ma fa caldo, al Culaudacia Giuvan. Gli spettatori sono in trepida attesa sulle favolose gradinate naturali che circondano il campo di calcio.
Sono già usciti dagli spogliatoi, i giocatori aliumani. I loro volti sono segnati da lunghe notti insonni. Hanno paura, non sanno più cosa aspettarsi. Giocheranno? Oppure assisteranno ancora una volta alla raccapricciante scena della settimana precedente e torneranno a casa coi sudori freddi, in preda ad una crisi d’astinenza dal calcio?
Quando la formazione del Tauhorse fa finalmente il suo ingresso nella base del vulcano spento, pare quasi solido il sospiro di sollievo che esce dalla moltitudine di bocche presenti.
Ciò che accade successivamente è riassumibile in tre episodi.
Al 12° Dalmazzi si procura il primo rigore in due anni di storia dell’Aliumana: fino a quel momento non ne erano stati fischiati né a favore né contro. Il rigorista è Porfiglio, l’esordiente. Prende la rincorsa, tira... ma la palla sfiora il palo ed esce. Dalla panchina si sente urlare “Porc...! Figlio di...!” e il risultato rimane fermo sullo 0-0.
Al 41° Appollonio batte una punizione all’altezza del cerchio di centrocampo e Fanfani, sfruttando un errore difensivo, si libera nell’area e segna con facilità. 1-0 per l’Aliumana.
Al 48° Regazzi prolunga di testa sulla fascia il rinvio del portiere Usai. Fanfani anticipa il difensore avversario e si libera dalla sua marcatura dopo una straordinaria sponda per l’accorrente Dalmazzi. Tommola insegue disperatamente l’ala, ma riesce solo ad allungargli il pallone. La sfera entra in area, Fanfani se ne impossessa, dopodiché lascia partire un tiro che si infila tra il palo e un imbambolato Osicki. Doppietta del Prescelto e 2-0 per l’Aliumana!
Dichiarazioni post-partita
Alienomo (presidente): “Sono soddisfatto, stiamo visibilmente migliorando. Il Tauhorse era una squadra tecnicamente più forte della nostra, lo si è visto dal maggior possesso palla, ma noi siamo capaci di coprire meglio delle altre squadre ogni zona del campo sfruttando al massimo le potenzialità di ciascun giocatore. Se non abbiamo corso alcun pericolo lo dobbiamo a questo, oltre che a un eccezionale spirito di sacrificio dei ragazzi.”
Bolognese (allenatore): “È la prima volta che segniamo due gol in una partita ed è la prima partita che vinciamo con più di un gol di scarto. Mea culpa per la scelta del rigorista: non avrei dovuto caricare di responsabilità un nuovo arrivato, ma in quel momento credevo potesse aiutarlo a inserirsi subito nel gruppo. Il fatto è che eravamo ancora sullo 0-0 e ci voleva un giocatore di esperienza. La sua prestazione rimane comunque positiva. Bravi Vatinno e Maggioni, sempre concentrati, e Fanfani che ha segnato la prima doppietta.”
Fanfani (attaccante): “Dedico i gol ad Alienomo. Per me è come un padre.”
Maggioni (difensore): “Gli schemi aliumani sembrano fatti su misura per me. È come se me li avesse cuciti addosso un sarto. Vatinno? Lui è il cattivo ed io il buono: strano che l’arbitro abbia ammonito me...”
Porfiglio (attaccante): “Giocare con Sansone è stata una grande emozione. L’errore dal dischetto mi pesa un po’, ma l’importante è il risultato ottenuto dalla squadra.”
Dalmazzi (ala): “Se devo essere sincero non mi sono trovato benissimo, a fare l’ala, però mi sono procurato un rigore ed ho partecipato in maniera decisiva all’azione del secondo gol. Tutto sommato sono soddisfatto.”
Balestra (terzino): “Credo che nessuno si possa lamentare di come gioco, ma preferirei giocare nel ruolo di mediano. In ogni caso è l’allenatore che decide.”
Giocatori licenziati
Nessuno.
Alienomo Produzioni
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L’Alieno che ha sfidato Sokker (12ª puntata)
Celtic Sanremo - Aliumana Fenikso 1 - 1
Caldo aliumano. Dovunque giochi la squadra, i suoi tifosi vestono leggero e si abbronzano. Tragicomìx è in piedi, spalle al campo, a dirigere i cori pro-Aliumana, ai quali si aggregano allegramente anche i tifosi locali. “Che cce frega der Cileno, noi c'avemo l'Omo Alieno...” urlano a squarciagola da una parte; “Perché Sanremo è Sanremo...” cantano intonati dall’altra.
Ma ecco che entrano in campo gli ospiti: solite facce, a parte due nuovi giocatori appena entrati nella rosa aliumana. Benci è ala destra, mentre il più atteso Aragona si mette in posizione di centrocampista centrale. Stranamente in attacco c’è solo Fanfani e tutti se ne domandano il perché, ma la questione non preoccupa più di tanto i tifosi: sono certi che l’Aliumana vincerà ancora. Fiducia piena nelle scelte del presidente, che stila sempre le formazioni insieme all’allenatore Bolognese.
Esce dagli spogliatoi anche la formazione avversaria. Dieci giocatori, come sempre. Nessuno sa se per sbruffoneria o per pura distrazione, fatto sta che il Celtic Sanremo giocherà senza il terzino destro e Suella già se la ride.
L’arbitro fischia l’inizio e la fine del primo tempo. In mezzo, quasi il nulla. Da segnalare giusto un pericoloso tiro di Fanfani deviato in angolo dal portiere Cosenza. Per il resto emerge soprattutto la mollezza generale dei centrocampisti aliumani e il fatto che Benci sia un corpo estraneo.
Secondo tempo. Fuori Benci, dentro Dalmazzi.
Al 58° Rivella scappa a Maggioni e Carcassi, scrupolosissimi nel cercare di non far fallo, ed entra in area aliumana. Poi arriva Regazzi, che lo falcia da dietro senza pietà. Rigore. Nessuna protesta, solo un lungo ululato di dolore dagli spalti e tante mani nei capelli. Ballerini prende la rincorsa e infila la palla sotto l’incrocio sinistro con nonchalance. 1-0 per il Celtic.
Al 61° Aragona, molto più attivo che nel primo tempo, ruba palla a Ponzo e la passa a Fanfani. Sansone tira. Cosenza ci arriva per miracolo, ma non trattiene il pallone. Dalmazzi corre verso la porta vuota e ad un metro dalla linea trova il coraggio di mandare la palla in fallo laterale. Silenzio in tribuna. A sua discolpa la posizione leggermente defilata rispetto alla porta e l’incalzante portiere paratutto. Certo: se si fosse limitato ad appoggiare, invece di tirare una mina...
All’81° Suella, appena fuori dall’area, passa al centro per l’ormai irrinunciabile Aragona. Il centrocampista la passa di prima a Fanfani che, nel bel mezzo dell’area sanremese, si gira e lascia partire un bolide che passa da parte a parte il portiere Cosenza e termina la propria corsa nella rete. 1-1.
Dichiarazioni post-partita
Alienomo (presidente): “Ho fatto un errore di valutazione: non avrei dovuto sciogliere il duo Sansone-Maciste. E tutti noi abbiamo peccato nel prendere l’impegno alla leggera e nel dare per scontata la vittoria. A parte questo, in generale non abbiamo giocato male. Sì, Regazzi è stato un po’ ingenuo in occasione del rigore, ma non lo metterei in croce per questo: è giovane, ha ancora tanto da imparare.”
Bolognese (allenatore): “Il centrocampo oggi era troppo approssimativo, non mi è piaciuto tanto: è lì che abbiamo perso due punti. Aragona? Dopo aver superato l’iniziale problema dell’invisibilità è stato grande; darà sicuramente un importante contributo alla squadra. Benci è ancora da valutare, non mi ha convinto. Dell’errore di Dalmazzi preferirei non parlare, non spargete sale sulla ferita aperta.”
Fanfani (attaccante): “Sono contento per il gol, meno per il risultato. Mi è mancato Maciste, là davanti mi sentivo tanto solo...”
Aragona (centrocampista): “Durante l’intervallo è passato negli spogliatoi l’allenatore delle giovanili per incoraggiarmi. È riuscito a scrollarmi di dosso tutte le paure.”
Regazzi (terzino): “Mi sentivo responsabile perché avevo perso palla all’inizio dell’azione e volevo farmi perdonare sventando un possibile gol, ma ci ho messo troppa foga.”
Dalmazzi (ala): “Dio mio, cos’ho sbagliato... Mi scuso con tutti. Benci? Credo abbia solo bisogno di ambientarsi, dategli tempo.”
Appollonio (centrocampista): “Non so che dire. Cercherò di riprendermi, è un periodo no.”
Giocatori licenziati
Aniello “Moscio” Mochi, 17 anni
Scarsa Res – Tragica Vel – Scarsa Tec – Accettabile Pas
Tragico Par – Tragico Dif – Medio Reg – Scarso Att
0 presenze, 0 gol, 0 assist, 0 scatti
Non era male, il ragazzo. Forse. Aveva un bel passaggio. Forse. Prendeva abbastanza in fretta le decisioni. Forse. Però era leeento, mamma quant’era leeento! Non giocò mai. Avrebbe dovuto fare il fantasista, ma Alienomo e Bolognese non ebbero mai il coraggio di metterlo in campo. E a Moscio in fondo non dispiaceva la cosa, dato che amava la tranquillità.
Christian “Incontrada” Contrada, 18 anni
Media Res – Insoddisfacente Vel – Debole Tec – Debole Pas
Tragico Par – Insoddisfacente Dif – Insoddisfacente Reg – Scarso Att
6 presenze, 1 gol, 0 assist, 0 scatti
Un ragazzo semplice. Entrò in squadra sognando di diventare un campione famoso e di portare l’Aliumana in Serie A. Se la cavava col pallone, ma tatticamente era una frana. “Mister, che ruolo è il fantasista? Come si fa?” chiese una volta a Bolognese. “È molto semplice, Christian: hai libertà di movimento dietro le punte, ogni tanto fai qualche colpo di tacco e lasci che la fantasia faccia il resto. Abbandonati alle tue fantasie e vedrai che andrai alla grande!” Contrada sorrise e annuì. In campo fu un disastro: passaggi fuori misura, passi di danza... una volta andò addirittura a sbattere contro il palo di una porta. “Christian” lo riprese Bolognese “Ma sei sicuro di aver capito come si gioca dietro le punte?”; “Certo, certo!” fece Christian con incredibile entusiasmo. L’allenatore, perplesso, lo lasciò andare. Il giocatore fece altre due partite assurde, da fantasista, dopodiché fu convocato nell’ufficio di Alienomo. “Christian, ultimamente in campo sembri distratto. Sei sicuro che ti piaccia giocare a pallone e non... per esempio... a tennis?”; “Certo, certo!” fece Contrada; “Non so...” disse Alienomo rigirandosi la penna tra le mani “Mentre giochi pare quasi che pensi ad altro... Sembri assente, ecco: ci sei, eppure non ci sei.” Il giocatore rise. Ma era un risolino strano, e gli occhi somigliavano tanto a quelli di un innamorato. Infine sospirò: “A lei piacciono le lentiggini, presidente?” Il sospetto di Alienomo si trasformò immediatamente in certezza. “Certo, mi fanno impazzire. Ma questo cosa c’entra con ciò che stavamo dicendo?” Presto si scoprì che Christian non aveva capito un accidente delle spiegazioni di Bolognese sul ruolo del fantasista. In campo la fantasia non mancava, certo, ma non aveva niente a che fare col calcio. Pensava a Vanessa Incontrada, lo sciocchino... Sognava di baciarla, di stringerla, di toccarla... “Santo cielo, Christian, ma ci sei o ci fai?” fece Bolognese “Forse è meglio che giochi ala, va’: è un ruolo più terra-terra...” Da quel giorno Contrada fece la sua porca figura, segnando un gol e prendendo un paio di legni.
Sebastiano “Rèspons” Accollo, 19 anni
Media Res – Tremenda Vel – Tremenda Tec – Medio Pas
Tragico Par – Scarso Dif – Scarso Reg – Scarso Att
14 presenze, 0 gol, 0 assist, 2 scatti
È il primo veterano a lasciare l’Aliumana. Nell’esordio contro la Sudden Death, pur essendo un centrocampista centrale, si adattò a giocare al centro della difesa per esigenze tattiche. Fece un autogol che si perse tra gli altri diciotto schiaffi, ma da vero capitano alzò le braccia e disse: “Colpa mia, mi accollo tutte le responsabilità.” La frase rimase nella testa di tutti, soprattutto quella di Tragicomìx che gli appioppò il soprannome “Rèspons”, senza “abilità” perché scherzando diceva che non ne aveva. Un applauso al primo veterano aliumano.
Alienomo Produzioni
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L’Alieno che ha sfidato Sokker (13ª puntata)
Aliumana Fenikso - Pablito Escobar 1 - 1
Stavolta Maciste c’è. Appena l’ha visto entrare, dopo l’inattesa panchina della partita precedente, il pubblico l’ha salutato con un allegro coretto: “Sansone senza Maciste è come un naufrago senza provviste; Maciste... Sansone... chi li ferma va messo in prigione!”
Maciste Porfiglio si volta, sorride e saluta con la mano. Comincia la partita. Batte il calcio d’inizio Sansone, che passa la palla a Maciste. Contrasto perso, avversari in avanti sulla fascia con Bellante. Cross al centro e Regazzi segna. 0-1 già al secondo minuto. Disperazione tra il pubblico.
Porfiglio è visibilmente scosso: Fanfani batte e lui non controlla bene. Se il buon giorno si vede dal mattino, Maciste è fregato.
Al 13°, dopo un’azione ben costruita dai compagni di squadra, Fanfani riesce ad effettuare un tiro potentissimo che il portiere avversario non è in grado di bloccare; sulla respinta Porfiglio è troppo lento e si fa anticipare da un difensore.
Al 37° punizione-bomba del fantasista Benci che rimbalza sul portiere; Porfiglio si ritrova il pallone tra i piedi a pochissimi metri dalla porta e con incredibile sicurezza spara fuori.
Al 65° Fanfani va a battere il fallo laterale e lancia il pallone sul primo palo; Benci, ben posizionato ma defilato, opta per un passaggio verso l’accorrente Aragona, il cui tiro deviato sfiora il palo.
Al 76° Maciste viene portato fuori dal campo in barella per una visita d’urgenza dall’oculista.
All’81° Balestra passa al centro per Faraone, il quale serve di prima intenzione Fanfani in mezzo all’area; Sansone si gira, tira e segna il gol del pareggio.
Dichiarazioni post-partita
Alienomo (presidente): “Un altro pareggio. Ma la strada è ancora lunga...”
Bolognese (allenatore): “Male Porfiglio; prova nervosa per Maggioni, Aragona e Carcassi. Appollonio l’ho visto migliorato, ma è ancora lontano dalle sue migliori performance. Davvero ottimi i soliti Vatinno e Fanfani: da loro non si può pretendere di più.”
Fanfani (attaccante): “L’azione del gol è stata bellissima. Ancora un po’ e riusciremo a far spettacolo, oltre che a galleggiare.”
Usai (portiere): “Finalmente qualche tiro. Non pensavo che sarebbe stato così noioso giocare nell’Aliumana... Le mie uscite sono troppo spericolate? Cercate di capirmi, se sto fermo un altro po’ mi viene la trombosi!”
Porfiglio (attaccante): “Dopo l’errore iniziale non ne sono più uscito. Chiedo perdono a tutti, perché avevo fatto una promessa e non l’ho mantenuta. Scusate, vado a piangere in camerino.”
Vatinno (difensore): “Non vi preoccupate per l’infortunio, è solo un graffio. Domenica ci sarò.”
Faraone (mediano): “Mi sono divertito e ho fatto un assist. Buon esordio, peccato non aver vinto.”
Giocatori licenziati
Brando “Cinema” Risi, 19 anni
Debole Res – Insoddisfacente Vel – Media Tec – Tremendo Pas
Tragico Par – Debole Dif – Insoddisfacente Reg – Scarso Att
5 presenze, 0 gol, 0 assist, 1 scatto
Era un’ala e a dir ciò viene quasi da ridere. Però qualcosa di buono faceva: sapeva imitare la voce del padrino Marlon Brando e la usava per mettere in guardia l’avversario. “Lasciame passaaare...” minacciava sempre con un filo di voce. Spesso però l’avversario non era abbastanza vicino da poter sentire la vocina e “Cinema” si lanciava in un sorpasso arduo destinato quasi sempre a fallire, proprio come Vittorio Gassman nel mitico film di Dino Risi.
Cristiano “Aeropino” Pino, 20 anni
Media Res – Tragica Vel – Accettabile Tec – Tremendo Pas
Tragico Par – Tremendo Dif – Medio Reg – Medio Att
15 presenze, 1 gol, 0 assist, 3 scatti
Centrocampista per esigenze tattiche nell’esordio aliumano contro la Sudden Death, ha passato un’infanzia difficile da attaccante sterile ed ha avuto il suo apice segnando il primo gol della storia aliumana nella sua prima partita da panchinaro. Quel giorno Tragicomìx lo battezzò “Aeropino” bagnandogli il capo con i vini di Giordano usati per i festeggiamenti. Onore a un grande veterano.
Alienomo Produzioni
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(edited)
In esclusiva assoluta si rivelerà per la prima volta in ogni dettaglio, in tutto il suo folle splendore, la storia ed il fine ultimo di una compagine e di un presidente che non ha eguali in tutto l'universo sokkeriano.
Onorato di essere colui attraverso il quale si mostrerà agli utenti italiani, non dileguerò la straordinaria sostanza di quanto accade oggi sotto i nostri occhi tra file di minuscole parole.
Domanderemo a Lui, al Folle, all'Illuminato, quali siano i come ed i perché di un'impresa che ha poco di umano e nulla di razionale.
L'impresa sarà scalare le classifiche di Sokker.
Comune a tutti, mi si risponderà.
Affatto. E per il Dio Random, oltre ogni immaginazione.
Chi mai imboccherebbe la via della vittoria più definitiva a partire da condizioni del tutto inumane?
Chi ripudierebbe il mercato, gli sponsor, i migliori allenatori, i migliori giocatori e perfino i suoi stessi tifosi, incurante di qualsivoglia economia, sperando di sopravvivere e al fin di prosperare e vincere?
Lasciate che ve lo presenti.
Lui è Alienomo.
La sua squadra è l'Aliumana Fenikso.
Ed è qui oggi per illuminare con la sua lucida follia scettici, increduli e futuri seguaci.
Maestro, innanzitutto, perché questo nome?
Dunque. Prima di iniziare, c’è bisogno di precisare un paio di cose. Il fatto che io sia un alieno è una diceria priva di fondamento che circola da tempo su Sokker per spaventare le masse e screditarmi, cavalcando l’opinione comune che gli alieni sono cattivi in quanto diversi da noi. In realtà sono un terrestre che ha scelto pacificamente di andare a vivere su Giove: per questo un vecchio sciamano randomante mio amico mi ha dato il nome di Alienomo, prima di spedirmi con la forza del pensiero all’altro mondo. I motivi di tale scelta? Ho capito che dall’interno è praticamente impossibile fermare la distruzione provocata dalla società umana anche ai danni degli altri esseri con-viventi. L’unica soluzione è creare una comunità su un pianeta disabitato come Giove, fondata su valori come il rispetto per gli altri e la solidarietà. Ragione per cui l’unico nome da dare alla mia squadra non poteva che essere Aliumana Fenikso (in sanscrito Fenice Aliumana), volatile mitologico che simboleggia la rinascita e l’immortalità dei sani principi di cui voglio che si cibi quotidianamente la Comunità Giovanile.
Quali sono le folli regole della Vittoria per Assurdo?
1) Io sono il Ra’Ndom Dio tuo, sempre imparziale, e non bestemmierai mai contro di me.
2) Distruggerai lo stadio, tempio del calcio pagano: l’ingresso sarà gratuito per tutti, e tutti potranno entrare perché su Giove c’è posto abbastanza.
3) Mai avrai più di 18 giocatori in rosa.
4) Non venderai né acquisterai giocatori: agire sul mercato è peccato.
5) La tua unica risorsa saranno i 30 posti delle giovanili, trattabili in caso di difficoltà finanziarie.
6) Acquisterai un allenatore, con ricerca senza parametri, al sorgere di ogni stagione e subito dopo potrai licenziarne al massimo uno.
7) Allenerai solo Resistenza e accetterai ogni scatto mandato dal Dio Ra’Ndom come un dono.
8) Non disputerai partite non ufficiali, perché è peccato di golosità.
9) Non cambierai mai le 7 tattiche di base esistenti dalla creazione della Comunità Giovanile.
10) Rispetterai sempre le regole di Sokker.
Quando è iniziato tutto ciò e perché?
Fin da bambino mi è sempre piaciuto mettermi degli ostacoli per rendere la vittoria più divertente, interessante e gloriosa. Ero un pupetto, quando sulla mia monoposto mi facevo doppiare da tutti gli avversari e cercavo di recuperarli con la quinta marcia inserita da inizio a fine gara, con chiare difficoltà sulle ripartenze; e quando cercavo di vincere campionati di calcio con giocatori decisamente scarsi, pur se risoluti. Bei tempi, quelli. E anche questi lo saranno: certo, ora non scendo più in campo e sono solo un dirigente, ma ho sempre voglia di lottare nel fango perché so che è lì che ci si diverte.
Siamo alla sesta di campionato ed il tabellone per adesso sembra essere impietoso nei suoi riguardi, visto che l'Aliumana ha collezionato cinque sconfitte ed un solo pareggio.
È soddisfatto dell'andamento di questo campionato?
E cosa spera di ottenere da questa stagione se la sua squadra non riesce a segnare nemmeno un goal?
Ad essere sinceri, un punto in sei giornate è più di quanto mi aspettassi di raccogliere. Sono sempre stato perfettamente conscio delle difficoltà che avremmo incontrato soprattutto all'inizio del nostro percorso sportirituale: nel discorso pre-campionato avevo infatti chiesto ai ragazzi l'unico favore di gonfiare la rete avversaria almeno una volta in tutta la stagione. Ebbene: il gol per ora non è arrivato, ma abbiamo ottenuto un pareggio che vale molto di più e sconfitte pesanti non ne abbiamo subite. Ciò non significa che potremo permetterci di dormire sugli allori. Intendo lavorare molto sulla personalità dei miei due attaccanti Pino e Margheritoni, apparsi ancora troppo fragili emotivamente soprattutto nella partita in cui l'Aliumana è riuscita a dare il meglio di sé: quella persa 1-0 contro l'U.S. Alessandria. Sono fiducioso, il girone di ritorno riserverà sicuramente qualche sorpresa.
La Sua "dottrina" ha il sapore di un'assurda sfida al mondo.
Come tuffarsi nel cupo oceano e prendere lo slancio dal più profondo degli abissi per raggiungere la vetta più alta.
C'è un qualche significato nascosto, simbolico, in un’impresa di tal fatta?
Le rispondo così: nel 1845 Thoreau, per sperimentare una vita semplice e per protesta contro il governo, si stabilì in una piccola capanna da lui stesso costruita presso il lago di Walden. Fu una prova di sopravvivenza ed insieme una testimonianza all'umanità: l'uomo riesce a vivere anche in condizioni di povertà materiale e anzi da queste può trarre una maggior felicità nel saper apprezzare maggiormente le piccole cose.
Cosa significherebbe fallire o riuscire?
Il mio esperimento è già riuscito: io e i miei ragazzi abbiamo fatto il salto ed ora siamo nel pieno dell’avventura. Come diceva il saggio Osho, è inutile crearsi delle aspettative: sarebbe un po’ come costruire castelli di sabbia, che prima o poi crollerebbero e ci procurerebbero solo amare delusioni.
Ecco. Ora potrete dire, io so chi è costui.
Potrete ammirarlo o dileggiarlo.
Potrete dargli del pazzo o dell'eroe.
Potrete seguirlo da vicino, o rimanergli lontano.
Potrete anche sconfiggerlo, se avrete la fortuna di incontrarlo.
Ma una cosa non potrete fare...
Fermarlo.
Gacswanderer Production
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L’Alieno che ha sfidato Sokker (2ª puntata)
Buonasera, Maestro.
Innanzitutto la ringrazio per aver nuovamente permesso udienza ad un servo indegno qual io sono.
Solamente pochi giorni orsono avete concesso al mondo l'onore della Vostra epifania e già si moltiplica il numero di coloro che ambiscono a diventare vostri umili seguaci.
Lasciate che io sia ancora una volta l'inadeguato tramite tra voi, l'Illuminato, ed il mondo sokkeriano.
Non sia timido. Lei ormai è parte del mio progetto: non può che essere immensamente bravo.
Infinite grazie, o Sommo. Ardisco domandare, dunque.
Molte voci già si levano riguardo a quanto accaduto domenica, il giorno dedicato al Dio Ra'Ndom, quando l'Aliumana Fenikso ha vinto per 5 a 0 per la mancata discesa in campo del Restina.
Si odono seguaci giurare che lo stesso Dio Ra'Ndom abbia mischiato i ruoli della squadra avversaria, come fece il Dio d'Israele con le lingue dei costruttori della Torre di Babele, facendo schierare a Restina 10 difensori.
Altri parlano di una folgore che ha trasformato il proprietario della squadra in un bot incapace di settare una tattica.
Illuminateci con la Verità.
I miei seguaci sanno benissimo che il Dio Ra’Ndom non ha un popolo eletto e che le sue scelte sono assolutamente casuali e non mirate. Evidentemente è una specie di regola non scritta che tra i discepoli di un Messia ci debba essere per forza un traditore. Comunque la spiegazione del 5-0 a tavolino è in realtà molto più semplice di quanto si sia ipotizzato: l'avversario, dopo aver appreso la biografia e il sokkerpensiero del sottoscritto, ha spontaneamente deciso di farsi da parte in segno di rispetto e di stima. Mi permetta di affermare che mai una vittoria a tavolino ha avuto una tale risonanza nella storia di Sokker.
Questo evento ha un significato particolare per il vostro illuminatissimo intendimento?
È chiaro che lo abbia. Il massimo risultato col minimo sforzo: il nostro lavoro di squadra è stato finalmente premiato. Oserei dire che potrebbe essere l’inizio di una fase ascendente per l’Aliumana. Prevedo un girone di ritorno strepitoso.
Proseguo timoroso nel mio questionare, Maestro.
Cosa è successo giovedì scorso? Il Dio Ra'Ndom vi ha concesso i suoi favori o sta mettendo alla prova il suo più nobile devoto?
Effettivamente qualcosa di nuovo è accaduto: dopo tanta attesa, la rosa dell’Aliumana ha raggiunto il tanto sospirato numero di 18 elementi. Ciò significa, però, che settimanalmente dovranno essere fatte dure scelte su chi potrà rimanere in squadra e chi no. Vorrei tuttavia tranquillizzare i lettori più impressionabili: quelli dell’Aliumana Fenikso non sono giocatori professionisti. Sono tutti perfettamente inseriti nella Comunità Giovanile ed hanno tutti un ruolo più o meno specifico all’interno di essa. Per loro il calcio è solo un divertimento, come è giusto che sia. Per il resto, sul fronte degli arrivi posso segnalare Livio Balestra, un diciannovenne molto promettente che almeno inizialmente andrà a ricoprire l’importantissimo e delicato ruolo di mediano.
In molti si pongono l'impura domanda. Il vile denaro li attira e li incuriosisce. Guardatemi con occhio benevolo mentre vi riporto l'indegna questione. Il vostro bilancio, o Sommo, soffre delle stesse dinamiche che affliggono gli umani giocatori oppure è lo stesso Dio Ra'Ndom ad intervenire in vostro aiuto con una benedizione come la manna che a suo tempo cadde dal cielo nel deserto?
Sì, lo so, pure io sono a conoscenza dell’effetto che fanno i soldi su gran parte di voi umani rimasti sulla Terra. Vi fanno perdere la testa così tanto da farvi dimenticare spesso i sani principi di buona convivenza con gli altri. Per questo non abbiamo problemi su Giove: quassù tutto è di tutti, non esiste la proprietà privata. Ciò non significa che nessuno possegga oggetti, ma alle cose materiali non si dà così tanta importanza come sulla Terra. Per quanto riguarda la domanda che mi ha appena posto, come detto più volte il Dio Ra’Ndom non guarda in faccia nessuno. Tratta tutti allo stesso modo e non mi stancherò mai di ripeterlo. Il vile denaro rappresenta una seria minaccia per l’esistenza dell’Aliumana come per tutte le altre squadre sokkeriane. A fine stagione quasi sicuramente andremo in rosso e solo a quel punto si deciderà se bloccare l’afflusso di nuovi giocatori nella squadra giovanile, ovviamente senza licenziare alcun giovane allenando.
Grazie, o grande Illuminato, in nome mio ed in nome di tutti coloro che hanno compreso ed apprezzato la qualità dell'impresa e di colui che con ferrea volontà senza tema la persegue.
Gacswanderer Production
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L’Alieno che ha sfidato Sokker (3ª puntata)
Cari lettori, per questa settimana dovrò sbrigarmela da solo: la leggiadra penna alata del nostro Gacswanderer è uscita dalla gabbia ed è volata via per chissà quali mete sconosciute. Un imprevisto prevedibile che prima o poi sarebbe successo, perciò colgo l’occasione per lanciare una proposta a chiunque voglia raccoglierla. Ogni settimana, chi vorrà, potrà chiedermi che gli sia concessa un’intervista e, a seconda che Gacswanderer sia disponibile o meno, deciderò cosa fare. Naturalmente la precedenza andrà sempre al mio intervistatore di fiducia, quello ufficiale.
Ma raccontiamo un po’ la settimana sokkeriana appena trascorsa.
Giovedì scorso sono usciti due giovani che hanno subito trovato spazio nella squadra titolare che avrebbe giocato contro il Restina, se non fosse che la squadra avversaria ha gentilmente dato forfait. La quantità ha dunque superato il numero di 18 elementi e per la prima volta ho dovuto licenziare due giocatori dell’Aliumana.
Crescenzo “Tragicomìx” Modeo, 19 anni
Tremenda Res – Tragica Vel – Tragica Tec – Tragico Pas
Tragico Par – Tragico Dif – Tragico Reg – Tragico Att
1 presenza, 0 gol, 0 assist, 0 scatti
Unica punta nella gloriosa partita d’esordio di un’Aliumana Fenikso completamente priva di panchinari persa 19-0 contro la Sudden Death pluricampione nel primo turno di Coppa Italia. In quell’epico match Crescenzo osò addirittura avvicinarsi una volta all’area avversaria per inseguire un pallone. Il giovedì successivo il difensore Moreno Maggioni gli spazzò il posto e Modeo finì col fare il portiere di riserva e vedere le partite solo col binocolo.
“Tragicomìx” è un simbolo: lo stesso del piccolo villaggio gallico debole ma unito nella lotta contro l’invadente potenza imperialista di Roma. Sempre con la battuta pronta, il primo a prendersi in giro per le scarse qualità calcistiche, è un po’ la mascotte dell’Aliumana e il suo tifoso numero uno. Se il gruppo di giocatori è così unito e sereno lo si deve anche a lui. Non appena entra un giocatore nuovo in prima squadra, Crescenzo gli appioppa un soprannome sempre azzeccato che lo accompagnerà per tutta la vita. Ora che è fuori dalla rosa, può supportare la squadra come spettatore: “Che cce frega der Cileno, noi c'avemo l'Omo Alieno...”
Aldo Maria “A’tardo!” Attardo, 19 anni
Insoddisfacente Res – Tremenda Vel – Tragica Tec – Tremendo Pas
Tragico Par – Tragico Dif – Tremendo Reg – Tragico Att
5 presenze, 0 gol, 0 assist, 1 scatto
Uno degli undici mitici giocatori che hanno avuto il coraggio di affrontare la Sudden Death a viso aperto. A parte questo, c’è poco da dire su di lui: ha sempre giocato come centrocampista laterale senza mai impressionare, se non negativamente. Nonostante ciò la squadra gli è sempre stata vicina e gli ha dimostrato più volte il suo affetto, conscia che ognuno cerca di dare il meglio che può e che le possibilità di “A’tardo!”, come veniva simpaticamente soprannominato per la sua lentezza nel correre e nel pensare, non erano certo eccelse.
Per quanto riguarda invece il rapporto dei tifosi terrestri con l’Alienomo, dopo la prima vittoria hanno iniziato a minacciare di sfregiargli la macchina (non una gran minaccia, considerando che la macchina è ormai priva di carrozzeria a furia di sfregiarla) ed alla seconda vittoria sono tornati in casa un po’ giù di morale (forse anche perché hanno capito che probabilmente l’Alienomo, della macchina, non se ne fa nulla su Giove visto che l’ha lasciata da tempo immemorabile sulla Terra).
Per finire, una curiosità: perché ho chiamato il luogo dove gioca l’Aliumana Fenikso (che non è uno stadio vero e proprio) “Culaudacia Giuvan”?
1- In linguaggio giovane “La fortuna aiuta gli audaci”, principio in cui credo fermamente;
2- Collaudo di giovani, punto fermo della squadra;
3- Giuvan Culaudacia, il nome dello sciamano randomante che mi ha mandato su Giove.
Alienomo Produzioni
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L’Alieno che ha sfidato Sokker (4ª puntata)
Cari amici, anche questa settimana mi dà spunti interessanti per raccontare qualcosa. Prima di tutto sono lieto di comunicare l’arrivo di altri tre giovani, due dei quali hanno già trovato spazio nella squadra titolare. Questi i profili dei giocatori licenziati per far posto ai nuovi:
Athos “Gasp!” Gaspa, 17 anni
Insoddisfacente Res – Tremenda Vel – Tremenda Tec – Tragico Pas
Tragico Par – Tragico Dif – Tremendo Reg – Tremendo Att
5 presenze, 0 gol, 0 assist, 0 scatti
Attaccante sterile, ma anche centrocampista laterale come nella gara d’esordio contro la Sudden Death, si distingue per il coraggio con cui cerca di farsi valere nonostante le bassissime qualità tecniche. Da ciò il soprannome, che indica la reazione spontanea degli spettatori quando lo vedevano proteggere miracolosamente la palla e inventare un paio di normalissimi tiri. Nella giornata in cui Gaspa ha esordito in panchina, l’Aliumana ha festeggiato il primo punto in classifica.
Reginaldo “Borlotto” Bortolotto, 17 anni
Scarsa Res – Tremenda Vel – Insoddisfacente Tec – Tremendo Pas
Tragico Par – Insoddisfacente Dif – Tragico Reg – Tragico Att
6 presenze, 0 gol, 0 assist, 1 scatto
Centrocampista centrale per esigenze tattiche, non ha sfigurato contro la Sudden Death. Dalla seconda partita invece “Borlotto” è stato spostato nel suo ruolo naturale, quello di terzino capace di improvvise accelerazioni a tutto gas (a dirla tutta, più gas che accelerazioni), e sono cominciati a volare i cartellini gialli: tre in sei partite. La squalifica è stata un duro colpo per lui. È stato difficile fargli capire che avrebbe dovuto assistere alla partita successiva dalla tribuna, a lui che ha sempre giocato con un paio di grosse scarpe da agricoltore. Da lì ha deciso che il calcio non lo diverte poi così tanto: “Sono solo degli scemi che rincorrono uno stupido pallone.” Questo ha detto prima di scoppiare in lacrime; ma io l’ho visto già questa domenica, mentre travestito da ballerina brasiliana faceva un gran tifo per la piccola grande Aliumana.
Folco “Bifolco” Caliò, 17 anni
Insoddisfacente Res – Insoddisfacente Vel – Tremenda Tec – Insoddisfacente Pas
Tragico Par – Tragico Dif – Tragico Reg – Scarso Att
0 presenze, 0 gol, 0 assist, 0 scatti
Arrivato il giovedì prima dell’ultima gara del girone di andata, avrebbe dovuto entrare negli ultimi quindici minuti di entrambe le partite vinte a tavolino contro il Restina, sempre in attacco al posto di Margheritoni. È uscito dalla squadra appena in tempo per non rovinare il suo splendido record di due vittorie in due partite non giocate: se nei libri di storia troverete scritto “Bifolco Caliò” non preoccupatevi, non è un errore di battitura.
Questa domenica, contro la Salentomania, l’Aliumana Fenikso ha giocato meglio che all’andata. Difetti su cui lavorare: troppe palle perse, uomini di fascia poco sfruttati e attacco sterile.
I MIGLIORI:
CEN Appollonio 8
Finalmente una partita all’altezza delle aspettative. Forse anche perché gli arrivano tanti palloni, che sa sempre smistare con sapienza.
MED Balestra 6½
Non male, il ragazzo. Non si è visto moltissimo, ma ha corso parecchio, tappando qualche buco in difesa e fornendo qualche spunto sulla tre quarti avversaria.
ALA Carcassi 6½
Purtroppo le fasce non sono state cercate abbastanza e non sempre è riuscito a controllare i palloni che gli sono arrivati, ma se gli viene un’idea può anche darsi che si segni.
I PEGGIORI:
DIF Vatinno 5
Molti aspettavano di vederlo all’opera quando è arrivato questo giovedì, e di sicuro è bravo, ma troppi sono stati i palloni persi all’altezza di centrocampo: il primo gol è colpa sua, anche se il portiere Usai avrebbe certamente potuto fare di più sul tiro non irresistibile di Nesti.
ATT Pino 4½
Ha paura di tirare e quindi non tira. Se la cava leggermente meglio nella costruzione del gioco.
ATT Margheritoni 4½
Sostituisce Pino e riesce a tirare una volta, ma quando si mette a pensare lo fregano sempre.
Mi raccomando, domenica prossima tutti al Real Rigigliott Arena a tifare Aliumana!!!
Alienomo Produzioni
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L’Alieno che ha sfidato Sokker (5ª puntata)
Missione compiuta!!!
Per la precisione, il miracolo è avvenuto all’87° minuto della terza partita di ritorno di questa fantastica prima stagione aliuman-sokkeriana. Il difensore centrale Vatinno passa il pallone al vicino Risi, che taglia il campo con un preciso passaggio orizzontale per Balestra, il quale subito effettua un bellissimo lancio rasoterra per il libero Dalmazzi che con un bolide stampa la figura del pallone sulla faccia del difensore avversario Cerbone. La palla schizza in mezzo all’area, Pino e Buccino ingaggiano una gara di lentezza che vince il secondo. Pino si gira e liberandosi dalla marcatura asfissiante dell’avversario si avvicina all’area piccola. Esce il portiere. Pino tira! Il portiere si tuffa, ma le sue mani osteoporotiche si spezzano e non riescono a fermare la corsa del pallone, che oltrepassa la linea. GOOOOOLLL!!!
Partita persa 3-1, ma poco importa. L’obiettivo stagionale è stato raggiunto.
In questi giorni ho parlato coi giocatori e gli ho detto che tutto ciò che arriverà adesso sarà un di più: lo sfizio che dovremo toglierci sarà la prima vittoria sul campo, possibilmente domenica prossima contro l’U.S. Alessandria.
Ma parliamo della settimana appena passata. Giovedì sono arrivati due giovani e, per la prima volta nella storia dell’Aliumana, ne ho dovuto rimbalzare uno. Non ci è rimasto male: sapeva di non essere una cima, ma almeno ha tentato e non rimpiangerà mai di non averlo fatto. Bisogna sempre provarci, nella vita. Il giusto premio per tanto coraggio è l’ingresso nella Comunità Giovanile, dove si integrerà e non verrà mai lasciato solo.
Artemio “Tribuna” Antonucci, 16 anni
Insoddisfacente Res – Scarsa Vel – Tremenda Tec – Tremendo Pas
Tragico Par – Insoddisfacente Dif – Tremendo Reg – Insoddisfacente Att
0 presenze, 0 gol, 0 assist, 0 scatti
Tipo abbastanza riservato, è entrato in squadra in punta di piedi e ne è uscito la settimana dopo senza lamentarsi. Tragicomìx ha seguito di fianco a lui la partita persa al ritorno contro la Salentomania e ne è rimasto sorpreso: lo ha descritto come un “animale da tribuna”, che quando tifa perde il senso della misura e si trasforma in un pazzo furioso. Da lì il soprannome.
Tornando alla partita sono molto soddisfatto del reparto difensivo, un po’ meno del centrocampo, mentre ho notato un netto miglioramento in attacco e questo mi fa ben sperare per il futuro. Partita meritatamente vinta dal Real Rigigliott, peccato solo per la distrazione generale sul primo gol.
I MIGLIORI:
ATT Dalmazzi 7½
Riesce più volte ad evitare la marcatura stretta del difensore e a liberarsi per il tiro come in occasione del gol di Pino, quando spara sulla faccia del suo marcatore la palla che poco dopo varcherà la linea della porta avversaria.
ATT Pino 7
Entra in campo al 55°, studia l’avversario, prende le misure e dopo trenta minuti compie il miracolo: supera in velocità il suo marcatore, si impossessa del pallone, spiazza il difensore con un colpo di tacco che gli passa sotto le gambe, si gira, corre verso l’area piccola mentre il portiere è in uscita e il suo tiro, non bloccato dall’estremo difensore in tuffo, rotola in porta. Nei minuti successivi Pino, incitato dalla folla ai bordi del campo, si gasa e vince un paio di bei contrasti in mezzo al campo. Grazie Aeropino, sei il nostro Montella.
DIF Vatinno 7
Sempre pronto negli interventi, spesso eccede in prudenza e ha troppa fretta di buttar via il pallone. Non ha giocato meglio del suo compagno di reparto, ma l’errore colossale di Maggioni sul lancio innocuo da cui si è sviluppato il primo gol pesa tanto.
I PEGGIORI:
CEN Appollonio 5
Impalpabile nella fase difensiva, stavolta non pare avere la testa giusta per distribuire palloni interessanti ai compagni.
POR Usai 5
Nel primo gol ci mette lo zampino pure lui, che non riesce a strappare la palla dai piedi dell’attaccante avversario; nel secondo è un po’ fuori posizione, ma il tiro comunque è impeccabile; sul terzo niente da dire.
ALA Pavanel 4½
Bruttissima partita con pochi controlli di palla azzeccati e parecchi contrasti persi. Una costante spina nel fianco dell’Aliumana.
E domenica prossima tutti al Culaudacia Giuvan a tifare Aliumana!!!
Alienomo Produzioni
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L’Alieno che ha sfidato Sokker (6ª puntata)
Due nuovi ragazzi dalle belle speranze sono arrivati anche questo giovedì. A lasciargli il posto, due degli undici pionieri che lottarono con le unghie e con i denti nella partita inaugurale dell’Aliumana Fenikso contro la terribile Sudden Death.
Settimio “Sette” Messina, 19 anni
Insoddisfacente Res – Tragica Vel – Tremenda Tec – Scarso Pas
Tragico Par – Scarso Dif – Tragico Reg – Tragico Att
7 presenze, 0 gol, 0 assist, 0 scatti
Tragicomìx glielo disse la prima volta che lo vide: “Settimio... Che strano nome. E allora in verità in verità ti dico: tu giocherai sette partite. Ho detto.” Subito Messina si toccò le parti intime mormorando simpaticamente una litania scaccia-malocchio, ma purtroppo per lui non servì a molto. Difensore di razza come se ne trovano pochi, spesso se l’è sbrigata di mestiere non avendo a disposizione né velocità né piedi buoni. Anche quando durante gli allenamenti gli si faceva notare qualche grosso errore fatto in partita, di mestiere sviava il discorso e si finiva col parlare d’altro. A volte del tempo, a volte del traffico.
Giovannantonio “Calvo” Calvelli, 17 anni
Debole Res – Scarsa Vel – Scarsa Tec – Tremendo Pas
Tragico Par – Tremendo Dif – Scarso Reg – Tragico Att
6 presenze, 0 gol, 0 assist, 2 scatti
Soprannominato “Calvo” per il suo capello debole (ne aveva uno solo, che cadeva e ricresceva in continuazione), alternava prestazioni decenti a partite da dimenticare: nell’esordio contro la Sudden Death, insieme a Borlotto diede buoni segnali per il futuro; contro l’F.C. Noia si fece espellere sullo 0-0 lasciando l’Aliumana in dieci per 60 minuti. L’unica volta in cui Calvo fu spostato da terzino a centrocampista di fascia, si riuscì a non subire gol. Ma forse fu solo un caso...
Purtroppo questa domenica non è andata bene dal punto di vista del risultato. Ho scelto di giocare con il 4-3-3, la tattica che mi piace meno, perché pensavo che contro l’U.S. Alessandria Appollonio avesse le carte in regola per riuscire a reggere il centrocampo da solo. Non essendo però un giocatore completo, non ha reso al meglio e i suoi precisi passaggi sono venuti un po’ a mancare. La difesa, invece, è stata quasi impeccabile, l’attacco è decisamente migliorato anche se rimane il problema della concretezza e la scelta di inserire un fantasista dietro le punte ha dato qualche piccola soddisfazione solo per un tempo. Dopo questa sconfitta, non posso davvero più chiedere niente ai miei ragazzi, se non di divertirsi come hanno sempre fatto.
I MIGLIORI:
ATT Dalmazzi 8
Nel primo tempo è devastante e col compagno di reparto Belluzzi crea qualche problemino alla retroguardia avversaria, ma il portiere dell’Alessandria si fa sempre trovare pronto. Nel secondo tempo regala meno emozioni anche perché non gli arrivano più molti rifornimenti.
ALA Suella 7
Il nuovo arrivato si fa subito apprezzare per le proprie qualità in fase costruttiva. Promette bene.
TER Balestra 7
Una garanzia e una base da cui partire per iniziare a costruire il futuro dell’Aliumana.
I PEGGIORI:
ALA Carcassi 5½
Come sempre alterna suggerimenti geniali per gli attaccanti a palloni persi banalmente. Il giorno in cui arriverà un vero centrocampista di fascia, Tarquinio potrà finalmente trovare altre sistemazioni in cui forse sarà in grado di dare il massimo ed essere più costante.
POR Usai 5½
In occasione del gol, il primo tiro nello specchio della porta aliumana, si fa trovare impreparato e successivamente gli avversari non gli offrono alcuna possibilità di riscattarsi.
FAN Contrada 4½
Nel primo tempo fa il suo compitino senza eccellere; troppo poco per un fantasista. Nel secondo tempo sbaglia praticamente tutto e l’attacco ne risente.
E domenica prossima voglio sentire tutto il vostro incitamento al Passion Fruit Arena!!!
Alienomo Produzioni
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L’Alieno che ha sfidato Sokker (7ª puntata)
Erravo lungo un tortuoso sentiero di montagna. Nell'oscurità arrancavo innanzi, corto il fiato come il passo.
Un bagliore alle spalle mi colse e tosto mi voltai: erano le luci dei fuochi di festa, artifici dell'umana gente, che esplodevano a festeggiare della Fenikso la vittoria.
"Il Maestro ce l'ha fatta!" tra me pensai ancora incredulo. Ma le luci e le urla non temevano smentita. Vidi folle riversarsi nelle strade. Vidi alieni, rotanti bagliori nel cielo. "Non v'è dubbio, ce l'ha fatta!"
Vorrei che fosse qui di presso, per porre ancora le umane questioni.
E mentre così cogitavo ecco una verde voce risonare nella testa:
Domanda pure, fratello Gacs: il mio tempo non è denaro, ma Amore.
Allora di nuovo m'ardii...
Come accadde, o Maestro?
Come piegasti l'umane forze e gli arcani algoritmi (del Passion Fruit) all'aliena volontà?
Prima o poi sarebbe dovuto succedere, in un modo o nell’altro, ed è un bene che sia avvenuto durante la prima stagione. Ciò non può che dare nuova fiducia ad una squadra e a dei giocatori circondati dallo scetticismo generale del mondo sokkeriano. Una prima solida mattonella per costruire con la giusta pazienza il futuro dell’Aliumana. Ma non vorrei essere troppo celebrativo: parlerò della partita. Ho scelto il 3-5-2 per provare Carcassi nella posizione di centrocampista centrale difensivo e per dare finalmente la possibilità ad Appollonio di concentrarsi solo sulla costruzione dell’azione. Esperimento riuscito: il centrocampo ha retto molto bene ed i giocatori parevano trovarsi quasi tutti a proprio agio con questo modulo. Belle sorprese il centrocampista centrale difensivo Accollo (la sua miglior partita), il difensore centrale Vatinno (bravo come sempre, ma meno frettoloso e impreciso nei disimpegni) e il portiere Usai (apparso abbastanza sicuro le poche volte in cui è stato chiamato in causa).
L'impresa sembra essere di iperuranica provenienza... È forse intervenuto il Sommo Ra'Ndom o altro è il vostro segreto?
“Random audax iuvat”, come dicevano i Romani: il caso è determinato soprattutto dall’atteggiamento mentale, che incide in maniera forte sul nostro comportamento e sulle nostre scelte. Per esempio le tattiche di gioco utilizzate dall’Alienomo rispecchiano tutte la sua mentalità, non vengono create su misura per l’avversario di turno. Vorrei anche cercare di far capire che il Dio Ra’Ndom non è altro che un osservatore distante, un Dio che si limita a rendere possibile l’armonia delle cose per farle funzionare. Il Dio Ra’Ndom è quello che molti volgarmente chiamano il Motore. Egli non ha volto, né dimensione, non pensa, non agisce e non prova sentimenti: semplicemente è. Più precisamente: è in tutto ciò che esiste e gli dà un senso.
Come trasporre, per le umane menti, l'azione ed il pensiero dei singoli eroi? Esiste forse un modo per rendere l'operato di questi umili servitori comprensibile ai vostri fedeli?
Inizierei col descrivere il gol della vittoria. Il portiere avversario Dilillo batte la puntata verso il terzino destro Scremato che, messo sotto pressione dall’attaccante Belluzzi, sbaglia il controllo. Maran cerca di spazzare via il pallone, ma il sorprendente Belluzzi di istinto s’immola come una guardia del corpo che compie il suo dovere e stoppa il proiettile con la pancia. Vede subito la porta vuota e da venti metri tenta un preciso tiro che però si stampa sul primo palo e il pallone rotola verso il centro dell’area, dove nel frattempo si è piazzato Dalmazzi. Quest’ultimo, dopo aver guardato Dilillo negli occhi, urla “Fermi tutti, questa è una rapina!” Il portiere alza le mani, si tuffa dalla parte giusta, ma la bomba esplode sotto l’incrocio dei pali! GOOOOOLLL!!!
I MIGLIORI:
MED Balestra 8
Quasi perfetto. In un’occasione salva il risultato spazzando il pallone lontano dall’area dopo una grande respinta di Usai, ma soprattutto recupera moltissimi palloni in difesa e ne propone altrettanti a centrocampo. Prova anche un tiro dalla lunetta, ma quello decisamente non è un suo compito.
ATT Dalmazzi 7½
È difficile ricevere delusioni da questo ragazzo. Come al solito lotta e prova qualche conclusione, ma stavolta arriva anche l’emozione più grande. Nel secondo tempo perde un po’ di lucidità e sparisce in maniera indolore.
CEN Accollo 7
Non ha mai giocato così bene. Insieme a Carcassi difende a centrocampo e rilancia le azioni dell’Aliumana ma, mentre l’altro alla lunga si spegne, lui resiste e crea buone occasioni fino alla fine.
I PEGGIORI:
ATT Pino 6
Sostituisce Belluzzi per gli ultimi trentacinque minuti, ma di giocabile gli arriva poco o niente. Potrebbe comunque fare di più.
ALA Risi 5½
Suo malgrado Suella gli lascia il posto al 30° e Risi cerca di far dimenticare a tutti l’infortunio del compagno di squadra. Un’impresa non da poco compiuta solo in parte: bene in fase difensiva, meno in quella offensiva.
ATT Belluzzi 5
Una notizia buona ed una cattiva. Quella buona: un palo-assist, una traversa e un tiro alto di un soffio. La cattiva: ha colpito la traversa a distanza di un metro dalla porta vuota, il palo-assist avrebbe potuto anche entrare e ha perso troppe volte palla cercando di fare il lupo solitario.
Quali sacrifici necessita l'aliumano cosmo per definire se stesso illuminato? Quali sono le sacrificali vittime dell'irrinunciabile cammino?
Anche questa settimana un giocatore ha seguito il proprio destino e ci ha dovuto lasciare.
Mario “Pavone” Pavanel, 18 anni
Tremenda Res – Scarsa Vel – Insoddisfacente Tec – Scarso Pas
Tragico Par – Tragico Dif – Scarso Reg – Insoddisfacente Att
2 presenze, 0 gol, 0 assist, 0 scatti
Appena uscito dalle giovanili, sostituisce l’ala destra Risi nel secondo tempo. Fa una buona impressione e nella partita successiva l’allenatore gli dà fiducia facendolo giocare per novanta minuti. Una settimana dopo finisce in tribuna. Infine viene licenziato. Questo il breve ma intenso percorso a parabola di Pavone, chiamato così da Tragicomìx perché “Ha tutti i tasselli nel posto giusto per fare l’ala e far morire di invidia i compagni; peccato che è scarso...”
L'aliena voce or si smorza, come candela nel vento s'affioca...
Il verbo è proferito.
Inutile ed offensivo sarebbe pormi a divagare.
Con profondo inchino ringrazio il Sommo della grazia e con passo lento di nuovo nel buio m'avvio...
Aspetto ora, da speranza sospinto, che al suo umile servo di nuovo appaia...
Gacswanderer Production
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L’Alieno che ha sfidato Sokker (8ª puntata)
Risi sale per battere il fallo laterale. Passa il pallone a Belluzzi, libero in posizione defilata nell’area avversaria. L’attaccante si gira e vede Contrada tutto solo all’altezza del dischetto. Il suo passaggio verso il compagno di squadra viene sporcato da una leggera deviazione del difensore Sierny che non impedisce al pallone di arrivare preciso sui piedi dell’ala destra aliumana. Il tiro di Contrada non è irresistibile ma le mani insaponate del portiere Bindocci, rinomato maniaco del pulito, non bloccano e il pallone entra! GOOOOOLLL!!!
Al 39° minuto l’Aliumana Fenikso si porta in vantaggio, ma il Tapaz68 raggiungerà il definitivo pareggio già all’inizio del secondo tempo. Risultato comunque importante per i nostri, che contro la capolista non hanno per niente sfigurato accendendo anzi delle belle speranze già per il prossimo futuro.
La partita è stata equilibrata: nel primo tempo si è vista un po’ di più l’Aliumana, grazie anche a una difesa perfetta e ad un irresistibile Carcassi in mezzo al campo; nel secondo, il lieve predominio del Tapaz68 coincide col leggero calo di concentrazione dei difensori e fisico dei centrocampisti.
I MIGLIORI:
CEN Carcassi 8
Il più completo dei centrocampisti centrali aliumani. Prima dell’intervallo sembra un eroe della mitologia greca: vince contrasti e distribuisce palloni in profondità con una facilità che ha dell’incredibile. Dopo l’intervallo si calma senza però sbiadire.
ALA Contrada 7½
È un giocatore strano, molto imprevedibile: il classico genio sregolato. Perde palloni e sparisce per gran parte della partita, ma quando appare... che meraviglia! Regala un pallone d’oro al ben posizionato Belluzzi, il cui tiro però si stampa violentemente contro il palo; poi l’attaccante gli restituisce il favore permettendogli di segnare il gol del momentaneo vantaggio; infine a sorpresa tira dalla tre quarti e trova la traversa.
DIF Vatinno 7½
Se nel primo tempo sembra una muraglia inespugnabile, successivamente mostra in un paio di occasioni da brivido tutti i suoi limiti fisici e di esperienza, fortunatamente senza conseguenze. Sul gol avversario, invece, nessuno ha colpe; ma chissà, se solo fosse stato un po’ più veloce...
I PEGGIORI:
ALA Accollo 5½
Chi l’ha visto? Sostituisce il disastroso e infortunato Risi sulla fascia sinistra e si trova a giocare in un ruolo non suo. Ogni tanto viene l’istinto di chiedersi se il giocatore sostituito non sia stato in realtà espulso. Se non altro, non combina disastri.
TER Regazzi 5
In genere si limita a fare il proprio compitino e non lo fa male. In questa sua giornata storta gli rimbalzano addosso i palloni e li perde in giro. Non tutti, grazie al cielo.
ALA Risi 5
Decisamente irritante per come perde palloni a raffica nella fase iniziale della partita. Poi un pelo si riprende, raggiungendo l’apice nel momento in cui ha la splendida idea di infortunarsi per lasciare il posto a qualcun altro.
Appuntamento domenica al Culaudacia Giuvan per ribaltare ancora le sorti del campionato!!!
Alienomo Produzioni
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L’Alieno che ha sfidato Sokker (9ª puntata)
Aliumana Fenikso - S.P.A.L. 1907 1 - 0
“Mòri!” Maggioni lancia un pallone apparentemente innocuo nella trequarti avversaria ma il difensore Armanni, pressato dai due attaccanti aliumani, sbaglia il controllo e regala al “Prescelto” Fanfani una ghiotta occasione. L’attaccante fa due passi in avanti e, vedendo il portiere fuori posizione, lascia partire un tiro che finisce dritto in porta. “Azzone!” si sente urlare dalla panchina spallina. Non è un insulto: è il cognome del portiere, che non ha fatto assolutamente niente per evitare la tragedia.
Sansone Fanfani, soprannominato Prescelto perché entrato in rosa nel giorno di Natale, ha tutte le ragioni per strapparsi la maglietta ed esultare: alla prima partita della carriera, dopo soli 4 minuti ha già segnato il suo primo gol e portato l’Aliumana in vantaggio contro la prima in classifica. Il ragazzo potrebbe essere una pedina molto importante per una squadra che ha sempre avuto grandi difficoltà in attacco.
Dichiarazioni post-partita e post-stagione
Alienomo (presidente): “Incredibile! Se dicessi che sono senza parole starei mentendo, perché alla luce dei fatti senza ombra di dubbio sto parlando. Questa bella quanto simbolicamente prestigiosa vittoria corona una stagione certo al di sopra di qualsiasi iniziale aspettativa: la maggior parte dei sokkeriani era già pronta a sputarci addosso, molti hanno gridato allo scandalo, al pericoloso estremista trascinatore di folle, al suicidio on-line, al pazzo fallito. Eppure, per una squadra appena partita da zero e con l’unico obiettivo stagionale di segnare almeno un gol, 14 punti di cui 7 nelle ultime tre partite non sono tanto male... Voglio quindi ringraziare tutti i miei supporters sokkeriani per avermi sostenuto sempre, nonostante le apparentemente insormontabili asperità che attraversano di continuo il cammino della nostra piccola grande squadra.”
Bolognese (allenatore): “Sono soddisfatto del risultato. Vatinno in particolare è stato un gigante. Non so se sarò io ad allenare i ragazzi nella prossima stagione ma, se posso fare una previsione, secondo me riusciranno ad essere promossi in Eccellenza.”
Fanfani (attaccante): “Dopo che ho segnato mi sono strappato la maglietta perché ogni volta che esulto i muscoli del petto mi si gonfiano a dismisura e, se trovano qualche impedimento, rischiano di esplodere. Mi scuso anticipatamente con la comunità per le spese che per colpa mia sarà costretta ad affrontare. Il gol è dedicato al presidente, che ha creduto in me, e alla sua squadra. L’Aliumana mi ha salvato dalle grinfie della Terra. Morirei in croce per lei.”
Vatinno (difensore): “Ho giocato la mia migliore partita, me l’han detto tutti. Che dire, sono contento! L’importante è non montarsi la testa: la strada dell’Aliumana è ancora molto lunga ed aspra, distrarsi sarebbe un grosso errore.”
Dalmazzi (attaccante): “Ultimamente mi accade sempre più spesso un fatto irritante. Molti mi fermano per strada dicendomi che sono il loro beniamino. Capisco che non sono ancora così famoso, ma almeno i tifosi potrebbero ricordarsi il mio nome...”
Appollonio (centrocampista): “So di poter dare di più. Personalmente credo che il 4-5-1 sia un modulo perfetto per le mie caratteristiche. Spero di poterlo dimostrare al più presto in campionato.”
Giocatori licenziati
Evaristo “Ozio” Margheritoni, 18 anni
Accettabile Res – Tragica Vel – Insoddisfacente Tec – Tragico Pas
Tragico Par – Scarso Dif – Medio Reg – Debole Att
6 presenze, 0 gol, 0 assist, 1 scatto
Quando entrò a far parte dell’Aliumana Fenikso fu salutato come l’eroe che avrebbe salvato le sorti della squadra. Era un attaccante e di gol in campionato ancora non se ne erano segnati. All’esordio fece ben sei tiri verso la porta dell’U.S. Alessandria, di cui almeno la metà molto pericolosi. Secondo molti critici terrestri aveva “tutte le carte in regola per inserirsi nelle narici dell’Aliumana e tirarne fuori qualche gol dorato”. E invece già la partita successiva fu un fiasco, e quella dopo ancora, e poi un’altra mezza partita a vedere il morto che camminava in campo. Era diventato lo zimbello dei giornalisti. Fu scritto su tutte le riviste gossip della Terra che Evaristo tornava sempre tardi a casa, che gli piaceva andare a letto con tante donne insieme e che si presentava agli allenamenti ubriaco. Il giorno di Natale, dopo ben quattro domeniche tra panchina e tribuna, l’allenatore gli si avvicina e fa: “Ozio, qual è il tuo problema? Io e i tuoi compagni sappiamo benissimo che i giornali straparlano e non dicono niente di vero sul tuo conto. È per questo che non stai rendendo al massimo? Sembra che non ti stia divertendo, qui con noi... Prima eri una persona allegra, ora sei diventato molto taciturno. Sei depresso?”; Evaristo, con l’alito pesante di chi non apre bocca da settimane, sconsolato risponde: “Ma a me piace il tennis... Mi è sempre piaciuto il tennis. Nessuno di voi vuole giocare a tennis con me?”
Alienomo Produzioni
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L’Alieno che ha sfidato Sokker (10ª puntata)
Restina - Aliumana Fenikso 0 - 5
1710 spettatori sono seduti da un paio d’ore sugli spalti e le gradinate del Restina Arena per assistere al grande evento sokkeriano della domenica. Il sole e il gran caldo rendono l’attesa più piacevole ed abbronzante.
Dagli altoparlanti arriva la voce dello speaker di casa: “Per l’Aliumana Fenikso scendono in campo: Usai; Regazzi, Maggioni, Vatinno, Balestra; Dalmazzi, Carcassi, Appollonio, Suella; Fanfani, Porfiglio. Per il Restina... Oh-oh... Non capisco... Ma com’è possibile?!”
Una gigantesca palla informe composta da sedici giocatori esce a fatica dal corridoio che collega gli spogliatoi al campo di calcio. Rotola producendo un terrificante rumore di ossa rotte e corpi che si appiccicano e separano in continuazione tra loro. L’enorme pallone si avvicina al disco di centrocampo. Si ferma. Nella massa senza forma si distingue a fatica la faccia gonfia di Bonciarelli incastrata fra una scapola di Fanerdi e le chiappe di Orrù; il pubblico di casa riconosce anche il ginocchio fasciato di Di Natale ed improvvisa una hola.
L’arbitro va ad esaminare la Cosa e si guarda intorno. Sembra cercare una persona. Si gira verso la faccia di Bonciarelli: “Scusa, sai dirmi dov’è il vostro allenatore?”
Il giocatore fa spallucce con la scapola di Fanerdi e risponde: “Non lo so, è da parecchio che non ne abbiamo uno. Abbiamo una tale confusione in testa, non sappiamo proprio come disporci in campo.”
L’arbitro annuisce, pare capire la situazione. “Mi spiace, ragazzi, ma così non posso farvi giocare. È il regolamento. Mi spiace davvero.”
La faccia sconsolata di Bonciarelli risponde che ormai ci sono abituati, succede sempre così da un paio di stagioni, quando il loro allenatore si dileguò. “Fa semplicemente il suo lavoro, signor arbitro, non si preoccupi per noi... Andiamo, ragazzi.”
Il gigantesco pallone si muove lentamente verso gli spogliatoi tra i saluti delusi dei giocatori aliumani e la commozione degli spettatori fedeli che da due anni continuano a pagare i biglietti e gli abbonamenti per assistere sempre alla stessa triste scena. Lentamente lo stadio si svuota.
Dichiarazioni post-partita
Alienomo (presidente): “È sempre un peccato non giocare una partita, specialmente la prima della stagione.”
Bolognese (allenatore): “Questa vittoria fa morale. Siamo primi in classifica, il sogno si avvicina!”
Porfiglio (attaccante): “Ho letto i titoli sui vostri giornali. Pongono l’accento sul fatto che Sansone-Maciste sarà la coppia d’attacco della nuova Aliumana. Certo, sembra uno scherzo del destino, ma non me ne importa granché: ciò che conta è che faremo un sacco di gol. È una promessa.”
Dalmazzi (ala): “Sarebbe stata l’occasione buona per provarmi in un ruolo diverso. Non so se sia il mio ruolo ideale, ma in qualunque posizione darò sempre il massimo.”
Regazzi (terzino): “Preferisco giocare dietro. Come ala non mi sento del tutto a mio agio.”
Giocatori licenziati
Vittorio “Belloccio” Belluzzi, 19 anni
Media Res – Insoddisfacente Vel – Media Tec – Medio Pas
Tragico Par – Tremendo Dif – Tragico Reg – Scarso Att
4 presenze, 0 gol, 1 assist, 0 scatti
Belloccio. Così lo chiamò Tragicomìx. Stava sempre a sistemarsi i capelli, mentre giocava. Non faceva scivolate, cercava di non sudare e si esibiva solo in numeri che non comportassero uno sforzo eccessivo, in modo da non imbruttire la faccia con espressioni sgradevoli. Era un vizio e ne era consapevole, ma non riusciva a disfarsene. Giusto per intendersi: era un po’ come quando per istinto si controlla se si è chiusa la porta di casa. Quasi un tic, più che vanità pura. Di conseguenza durante le partite era decisamente distratto. Lo salvava il fatto di avere un soddisfacente controllo di palla subconscio, perciò a volte mentre era distratto arpionava il pallone all’interno dell’area di rigore avversaria e tirava in stato di semi-coscienza, quando ancora iniziava a realizzare di avere la palla tra i piedi. Dalle tribune gli spettatori si misero le mani nei capelli quando videro un paio di siluri schiantarsi contro il palo e la traversa a distanze molto ravvicinate. In realtà poi si scoprì per caso in doccia che Belloccio li cercava, i legni, perché “se una palla colpisce la traversa ci si avvicina a un’idea di perfezione, mentre un pallone che entra in porta è solo volgare”.
Alienomo Produzioni
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L’Alieno che ha sfidato Sokker (11ª puntata)
Aliumana Fenikso - Tauhorse 2 - 0
C’è qualche nuvola ma fa caldo, al Culaudacia Giuvan. Gli spettatori sono in trepida attesa sulle favolose gradinate naturali che circondano il campo di calcio.
Sono già usciti dagli spogliatoi, i giocatori aliumani. I loro volti sono segnati da lunghe notti insonni. Hanno paura, non sanno più cosa aspettarsi. Giocheranno? Oppure assisteranno ancora una volta alla raccapricciante scena della settimana precedente e torneranno a casa coi sudori freddi, in preda ad una crisi d’astinenza dal calcio?
Quando la formazione del Tauhorse fa finalmente il suo ingresso nella base del vulcano spento, pare quasi solido il sospiro di sollievo che esce dalla moltitudine di bocche presenti.
Ciò che accade successivamente è riassumibile in tre episodi.
Al 12° Dalmazzi si procura il primo rigore in due anni di storia dell’Aliumana: fino a quel momento non ne erano stati fischiati né a favore né contro. Il rigorista è Porfiglio, l’esordiente. Prende la rincorsa, tira... ma la palla sfiora il palo ed esce. Dalla panchina si sente urlare “Porc...! Figlio di...!” e il risultato rimane fermo sullo 0-0.
Al 41° Appollonio batte una punizione all’altezza del cerchio di centrocampo e Fanfani, sfruttando un errore difensivo, si libera nell’area e segna con facilità. 1-0 per l’Aliumana.
Al 48° Regazzi prolunga di testa sulla fascia il rinvio del portiere Usai. Fanfani anticipa il difensore avversario e si libera dalla sua marcatura dopo una straordinaria sponda per l’accorrente Dalmazzi. Tommola insegue disperatamente l’ala, ma riesce solo ad allungargli il pallone. La sfera entra in area, Fanfani se ne impossessa, dopodiché lascia partire un tiro che si infila tra il palo e un imbambolato Osicki. Doppietta del Prescelto e 2-0 per l’Aliumana!
Dichiarazioni post-partita
Alienomo (presidente): “Sono soddisfatto, stiamo visibilmente migliorando. Il Tauhorse era una squadra tecnicamente più forte della nostra, lo si è visto dal maggior possesso palla, ma noi siamo capaci di coprire meglio delle altre squadre ogni zona del campo sfruttando al massimo le potenzialità di ciascun giocatore. Se non abbiamo corso alcun pericolo lo dobbiamo a questo, oltre che a un eccezionale spirito di sacrificio dei ragazzi.”
Bolognese (allenatore): “È la prima volta che segniamo due gol in una partita ed è la prima partita che vinciamo con più di un gol di scarto. Mea culpa per la scelta del rigorista: non avrei dovuto caricare di responsabilità un nuovo arrivato, ma in quel momento credevo potesse aiutarlo a inserirsi subito nel gruppo. Il fatto è che eravamo ancora sullo 0-0 e ci voleva un giocatore di esperienza. La sua prestazione rimane comunque positiva. Bravi Vatinno e Maggioni, sempre concentrati, e Fanfani che ha segnato la prima doppietta.”
Fanfani (attaccante): “Dedico i gol ad Alienomo. Per me è come un padre.”
Maggioni (difensore): “Gli schemi aliumani sembrano fatti su misura per me. È come se me li avesse cuciti addosso un sarto. Vatinno? Lui è il cattivo ed io il buono: strano che l’arbitro abbia ammonito me...”
Porfiglio (attaccante): “Giocare con Sansone è stata una grande emozione. L’errore dal dischetto mi pesa un po’, ma l’importante è il risultato ottenuto dalla squadra.”
Dalmazzi (ala): “Se devo essere sincero non mi sono trovato benissimo, a fare l’ala, però mi sono procurato un rigore ed ho partecipato in maniera decisiva all’azione del secondo gol. Tutto sommato sono soddisfatto.”
Balestra (terzino): “Credo che nessuno si possa lamentare di come gioco, ma preferirei giocare nel ruolo di mediano. In ogni caso è l’allenatore che decide.”
Giocatori licenziati
Nessuno.
Alienomo Produzioni
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L’Alieno che ha sfidato Sokker (12ª puntata)
Celtic Sanremo - Aliumana Fenikso 1 - 1
Caldo aliumano. Dovunque giochi la squadra, i suoi tifosi vestono leggero e si abbronzano. Tragicomìx è in piedi, spalle al campo, a dirigere i cori pro-Aliumana, ai quali si aggregano allegramente anche i tifosi locali. “Che cce frega der Cileno, noi c'avemo l'Omo Alieno...” urlano a squarciagola da una parte; “Perché Sanremo è Sanremo...” cantano intonati dall’altra.
Ma ecco che entrano in campo gli ospiti: solite facce, a parte due nuovi giocatori appena entrati nella rosa aliumana. Benci è ala destra, mentre il più atteso Aragona si mette in posizione di centrocampista centrale. Stranamente in attacco c’è solo Fanfani e tutti se ne domandano il perché, ma la questione non preoccupa più di tanto i tifosi: sono certi che l’Aliumana vincerà ancora. Fiducia piena nelle scelte del presidente, che stila sempre le formazioni insieme all’allenatore Bolognese.
Esce dagli spogliatoi anche la formazione avversaria. Dieci giocatori, come sempre. Nessuno sa se per sbruffoneria o per pura distrazione, fatto sta che il Celtic Sanremo giocherà senza il terzino destro e Suella già se la ride.
L’arbitro fischia l’inizio e la fine del primo tempo. In mezzo, quasi il nulla. Da segnalare giusto un pericoloso tiro di Fanfani deviato in angolo dal portiere Cosenza. Per il resto emerge soprattutto la mollezza generale dei centrocampisti aliumani e il fatto che Benci sia un corpo estraneo.
Secondo tempo. Fuori Benci, dentro Dalmazzi.
Al 58° Rivella scappa a Maggioni e Carcassi, scrupolosissimi nel cercare di non far fallo, ed entra in area aliumana. Poi arriva Regazzi, che lo falcia da dietro senza pietà. Rigore. Nessuna protesta, solo un lungo ululato di dolore dagli spalti e tante mani nei capelli. Ballerini prende la rincorsa e infila la palla sotto l’incrocio sinistro con nonchalance. 1-0 per il Celtic.
Al 61° Aragona, molto più attivo che nel primo tempo, ruba palla a Ponzo e la passa a Fanfani. Sansone tira. Cosenza ci arriva per miracolo, ma non trattiene il pallone. Dalmazzi corre verso la porta vuota e ad un metro dalla linea trova il coraggio di mandare la palla in fallo laterale. Silenzio in tribuna. A sua discolpa la posizione leggermente defilata rispetto alla porta e l’incalzante portiere paratutto. Certo: se si fosse limitato ad appoggiare, invece di tirare una mina...
All’81° Suella, appena fuori dall’area, passa al centro per l’ormai irrinunciabile Aragona. Il centrocampista la passa di prima a Fanfani che, nel bel mezzo dell’area sanremese, si gira e lascia partire un bolide che passa da parte a parte il portiere Cosenza e termina la propria corsa nella rete. 1-1.
Dichiarazioni post-partita
Alienomo (presidente): “Ho fatto un errore di valutazione: non avrei dovuto sciogliere il duo Sansone-Maciste. E tutti noi abbiamo peccato nel prendere l’impegno alla leggera e nel dare per scontata la vittoria. A parte questo, in generale non abbiamo giocato male. Sì, Regazzi è stato un po’ ingenuo in occasione del rigore, ma non lo metterei in croce per questo: è giovane, ha ancora tanto da imparare.”
Bolognese (allenatore): “Il centrocampo oggi era troppo approssimativo, non mi è piaciuto tanto: è lì che abbiamo perso due punti. Aragona? Dopo aver superato l’iniziale problema dell’invisibilità è stato grande; darà sicuramente un importante contributo alla squadra. Benci è ancora da valutare, non mi ha convinto. Dell’errore di Dalmazzi preferirei non parlare, non spargete sale sulla ferita aperta.”
Fanfani (attaccante): “Sono contento per il gol, meno per il risultato. Mi è mancato Maciste, là davanti mi sentivo tanto solo...”
Aragona (centrocampista): “Durante l’intervallo è passato negli spogliatoi l’allenatore delle giovanili per incoraggiarmi. È riuscito a scrollarmi di dosso tutte le paure.”
Regazzi (terzino): “Mi sentivo responsabile perché avevo perso palla all’inizio dell’azione e volevo farmi perdonare sventando un possibile gol, ma ci ho messo troppa foga.”
Dalmazzi (ala): “Dio mio, cos’ho sbagliato... Mi scuso con tutti. Benci? Credo abbia solo bisogno di ambientarsi, dategli tempo.”
Appollonio (centrocampista): “Non so che dire. Cercherò di riprendermi, è un periodo no.”
Giocatori licenziati
Aniello “Moscio” Mochi, 17 anni
Scarsa Res – Tragica Vel – Scarsa Tec – Accettabile Pas
Tragico Par – Tragico Dif – Medio Reg – Scarso Att
0 presenze, 0 gol, 0 assist, 0 scatti
Non era male, il ragazzo. Forse. Aveva un bel passaggio. Forse. Prendeva abbastanza in fretta le decisioni. Forse. Però era leeento, mamma quant’era leeento! Non giocò mai. Avrebbe dovuto fare il fantasista, ma Alienomo e Bolognese non ebbero mai il coraggio di metterlo in campo. E a Moscio in fondo non dispiaceva la cosa, dato che amava la tranquillità.
Christian “Incontrada” Contrada, 18 anni
Media Res – Insoddisfacente Vel – Debole Tec – Debole Pas
Tragico Par – Insoddisfacente Dif – Insoddisfacente Reg – Scarso Att
6 presenze, 1 gol, 0 assist, 0 scatti
Un ragazzo semplice. Entrò in squadra sognando di diventare un campione famoso e di portare l’Aliumana in Serie A. Se la cavava col pallone, ma tatticamente era una frana. “Mister, che ruolo è il fantasista? Come si fa?” chiese una volta a Bolognese. “È molto semplice, Christian: hai libertà di movimento dietro le punte, ogni tanto fai qualche colpo di tacco e lasci che la fantasia faccia il resto. Abbandonati alle tue fantasie e vedrai che andrai alla grande!” Contrada sorrise e annuì. In campo fu un disastro: passaggi fuori misura, passi di danza... una volta andò addirittura a sbattere contro il palo di una porta. “Christian” lo riprese Bolognese “Ma sei sicuro di aver capito come si gioca dietro le punte?”; “Certo, certo!” fece Christian con incredibile entusiasmo. L’allenatore, perplesso, lo lasciò andare. Il giocatore fece altre due partite assurde, da fantasista, dopodiché fu convocato nell’ufficio di Alienomo. “Christian, ultimamente in campo sembri distratto. Sei sicuro che ti piaccia giocare a pallone e non... per esempio... a tennis?”; “Certo, certo!” fece Contrada; “Non so...” disse Alienomo rigirandosi la penna tra le mani “Mentre giochi pare quasi che pensi ad altro... Sembri assente, ecco: ci sei, eppure non ci sei.” Il giocatore rise. Ma era un risolino strano, e gli occhi somigliavano tanto a quelli di un innamorato. Infine sospirò: “A lei piacciono le lentiggini, presidente?” Il sospetto di Alienomo si trasformò immediatamente in certezza. “Certo, mi fanno impazzire. Ma questo cosa c’entra con ciò che stavamo dicendo?” Presto si scoprì che Christian non aveva capito un accidente delle spiegazioni di Bolognese sul ruolo del fantasista. In campo la fantasia non mancava, certo, ma non aveva niente a che fare col calcio. Pensava a Vanessa Incontrada, lo sciocchino... Sognava di baciarla, di stringerla, di toccarla... “Santo cielo, Christian, ma ci sei o ci fai?” fece Bolognese “Forse è meglio che giochi ala, va’: è un ruolo più terra-terra...” Da quel giorno Contrada fece la sua porca figura, segnando un gol e prendendo un paio di legni.
Sebastiano “Rèspons” Accollo, 19 anni
Media Res – Tremenda Vel – Tremenda Tec – Medio Pas
Tragico Par – Scarso Dif – Scarso Reg – Scarso Att
14 presenze, 0 gol, 0 assist, 2 scatti
È il primo veterano a lasciare l’Aliumana. Nell’esordio contro la Sudden Death, pur essendo un centrocampista centrale, si adattò a giocare al centro della difesa per esigenze tattiche. Fece un autogol che si perse tra gli altri diciotto schiaffi, ma da vero capitano alzò le braccia e disse: “Colpa mia, mi accollo tutte le responsabilità.” La frase rimase nella testa di tutti, soprattutto quella di Tragicomìx che gli appioppò il soprannome “Rèspons”, senza “abilità” perché scherzando diceva che non ne aveva. Un applauso al primo veterano aliumano.
Alienomo Produzioni
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L’Alieno che ha sfidato Sokker (13ª puntata)
Aliumana Fenikso - Pablito Escobar 1 - 1
Stavolta Maciste c’è. Appena l’ha visto entrare, dopo l’inattesa panchina della partita precedente, il pubblico l’ha salutato con un allegro coretto: “Sansone senza Maciste è come un naufrago senza provviste; Maciste... Sansone... chi li ferma va messo in prigione!”
Maciste Porfiglio si volta, sorride e saluta con la mano. Comincia la partita. Batte il calcio d’inizio Sansone, che passa la palla a Maciste. Contrasto perso, avversari in avanti sulla fascia con Bellante. Cross al centro e Regazzi segna. 0-1 già al secondo minuto. Disperazione tra il pubblico.
Porfiglio è visibilmente scosso: Fanfani batte e lui non controlla bene. Se il buon giorno si vede dal mattino, Maciste è fregato.
Al 13°, dopo un’azione ben costruita dai compagni di squadra, Fanfani riesce ad effettuare un tiro potentissimo che il portiere avversario non è in grado di bloccare; sulla respinta Porfiglio è troppo lento e si fa anticipare da un difensore.
Al 37° punizione-bomba del fantasista Benci che rimbalza sul portiere; Porfiglio si ritrova il pallone tra i piedi a pochissimi metri dalla porta e con incredibile sicurezza spara fuori.
Al 65° Fanfani va a battere il fallo laterale e lancia il pallone sul primo palo; Benci, ben posizionato ma defilato, opta per un passaggio verso l’accorrente Aragona, il cui tiro deviato sfiora il palo.
Al 76° Maciste viene portato fuori dal campo in barella per una visita d’urgenza dall’oculista.
All’81° Balestra passa al centro per Faraone, il quale serve di prima intenzione Fanfani in mezzo all’area; Sansone si gira, tira e segna il gol del pareggio.
Dichiarazioni post-partita
Alienomo (presidente): “Un altro pareggio. Ma la strada è ancora lunga...”
Bolognese (allenatore): “Male Porfiglio; prova nervosa per Maggioni, Aragona e Carcassi. Appollonio l’ho visto migliorato, ma è ancora lontano dalle sue migliori performance. Davvero ottimi i soliti Vatinno e Fanfani: da loro non si può pretendere di più.”
Fanfani (attaccante): “L’azione del gol è stata bellissima. Ancora un po’ e riusciremo a far spettacolo, oltre che a galleggiare.”
Usai (portiere): “Finalmente qualche tiro. Non pensavo che sarebbe stato così noioso giocare nell’Aliumana... Le mie uscite sono troppo spericolate? Cercate di capirmi, se sto fermo un altro po’ mi viene la trombosi!”
Porfiglio (attaccante): “Dopo l’errore iniziale non ne sono più uscito. Chiedo perdono a tutti, perché avevo fatto una promessa e non l’ho mantenuta. Scusate, vado a piangere in camerino.”
Vatinno (difensore): “Non vi preoccupate per l’infortunio, è solo un graffio. Domenica ci sarò.”
Faraone (mediano): “Mi sono divertito e ho fatto un assist. Buon esordio, peccato non aver vinto.”
Giocatori licenziati
Brando “Cinema” Risi, 19 anni
Debole Res – Insoddisfacente Vel – Media Tec – Tremendo Pas
Tragico Par – Debole Dif – Insoddisfacente Reg – Scarso Att
5 presenze, 0 gol, 0 assist, 1 scatto
Era un’ala e a dir ciò viene quasi da ridere. Però qualcosa di buono faceva: sapeva imitare la voce del padrino Marlon Brando e la usava per mettere in guardia l’avversario. “Lasciame passaaare...” minacciava sempre con un filo di voce. Spesso però l’avversario non era abbastanza vicino da poter sentire la vocina e “Cinema” si lanciava in un sorpasso arduo destinato quasi sempre a fallire, proprio come Vittorio Gassman nel mitico film di Dino Risi.
Cristiano “Aeropino” Pino, 20 anni
Media Res – Tragica Vel – Accettabile Tec – Tremendo Pas
Tragico Par – Tremendo Dif – Medio Reg – Medio Att
15 presenze, 1 gol, 0 assist, 3 scatti
Centrocampista per esigenze tattiche nell’esordio aliumano contro la Sudden Death, ha passato un’infanzia difficile da attaccante sterile ed ha avuto il suo apice segnando il primo gol della storia aliumana nella sua prima partita da panchinaro. Quel giorno Tragicomìx lo battezzò “Aeropino” bagnandogli il capo con i vini di Giordano usati per i festeggiamenti. Onore a un grande veterano.
Alienomo Produzioni
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(edited)
thay [del] to
Nevio
ma non è già la decima volta che si parla della storia stramba di alienomo?
In realtà sono un terrestre che ha scelto pacificamente di andare a vivere su Giove
notiziona: anche su Giove c'é Internet!
(edited)
notiziona: anche su Giove c'é Internet!
(edited)
@ MODS:
Considerando che l'argomento riguarda un modo di affrontare il gioco ho ritenuto plausibile e corretto postarlo nel forum che riguarda il gioco, ovvero Sokker Italia.
Qualora debba essere spostato in Freestyle Italia, perchè considerato, al contrario, fuori dal tema del gioco, chiedo venia per l'errore e mi prostro anticipatamente ed umilmente di fronte a coloro che detengono il potere e la più alta ed irreprensibile ratio.
[Testa china - sguardo basso - atteggiamento umile ]
Considerando che l'argomento riguarda un modo di affrontare il gioco ho ritenuto plausibile e corretto postarlo nel forum che riguarda il gioco, ovvero Sokker Italia.
Qualora debba essere spostato in Freestyle Italia, perchè considerato, al contrario, fuori dal tema del gioco, chiedo venia per l'errore e mi prostro anticipatamente ed umilmente di fronte a coloro che detengono il potere e la più alta ed irreprensibile ratio.
[Testa china - sguardo basso - atteggiamento umile ]
ho avuto una visione....un virus entrerà nei server polacchi e licenzierà tutti i giocatori polacchi con almeno una skill in formidabile
tu centri qualcosa?
tu centri qualcosa?
Ooohhh... Tu mi confondi...
... con qualcun altro.
;-)
... con qualcun altro.
;-)
è qualcosa che trascende questo mondo sokkeriano... comunque è un fenomeno inverosimile [lol]
fantastico , del resto sei un alieno .............
Mi hai riconosciuto anche se la mia squadra ha cambiato nome! Miracolo!
;-)
;-)