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Subject: Io e la religione
Perché estremizzi ? Estremizzare é una necessitá di chi deve invocare le guerre sante.
A me piace la complessitá delle cose e non ho mai parlato di schiavismo.
mi era sembrto il contrario... scusa.
Ció non toglie che la latenza sia solo un nome sofisticato per tutto quel che si puo´piú genericamente descrivere dicendo "propaganda conservatrice".
no, è molto di più. è quello che ci viene fatto credere essere il bene ed il male. infatti oltre la religione c'era la famiglia nella sfera della latenza di Parsons. interessantissima l'analisi di Luhmann nel suo saggio "funzione della religione".
A me piace la complessitá delle cose e non ho mai parlato di schiavismo.
mi era sembrto il contrario... scusa.
Ció non toglie che la latenza sia solo un nome sofisticato per tutto quel che si puo´piú genericamente descrivere dicendo "propaganda conservatrice".
no, è molto di più. è quello che ci viene fatto credere essere il bene ed il male. infatti oltre la religione c'era la famiglia nella sfera della latenza di Parsons. interessantissima l'analisi di Luhmann nel suo saggio "funzione della religione".
cito da saggio:
“Luhmann guarda la società come un sistema globale, la religione, il
diritto, la scienza, l’economia, l’educazione, l’amore, la famiglia, ecc.,
come sistemi parziali. Ognuna di queste dimensioni, dove l’uomo si
esprime come entità sistemica, si sviluppa mediante caratteristiche
sistemico-funzionali originali. Ognuno di questi segmenti, eccetto la
società, è parcellizzato, sezionato ed analizzato come un sistema, o
meglio, un subsistema o sistema parziale che, in coordinazione con
l’intero arco sistemico, offre un panorama di equilibrio funzionalista. Il
singolo sistema emerge dall’atto cognitivo che costituisce l’osservatore
che osserva se stesso e attualizza una differenziazione che emerge
secondo una procedura sistemica”14.
“Luhmann guarda la società come un sistema globale, la religione, il
diritto, la scienza, l’economia, l’educazione, l’amore, la famiglia, ecc.,
come sistemi parziali. Ognuna di queste dimensioni, dove l’uomo si
esprime come entità sistemica, si sviluppa mediante caratteristiche
sistemico-funzionali originali. Ognuno di questi segmenti, eccetto la
società, è parcellizzato, sezionato ed analizzato come un sistema, o
meglio, un subsistema o sistema parziale che, in coordinazione con
l’intero arco sistemico, offre un panorama di equilibrio funzionalista. Il
singolo sistema emerge dall’atto cognitivo che costituisce l’osservatore
che osserva se stesso e attualizza una differenziazione che emerge
secondo una procedura sistemica”14.
interessante sig,re lapalisse...come dire che l'individuo contiene tutto nella definizione stessa di individuo da cui individuale o se vuoi unico e solo...poi in mezzo amiliardi di cellule trovate un po voi una simile a lui.
o meglio, l'uomo che si crede unico perchè ciò che coglie è sempre diverso da quello che colgono gli altri.
difatti la comunicazione era l'altro pallino di Luhmann.
difatti la comunicazione era l'altro pallino di Luhmann.
“Luhmann guarda la società come un sistema globale, la religione, il
diritto, la scienza, l’economia, l’educazione, l’amore, la famiglia, ecc.,
come sistemi parziali
Sai perchè la sociologia non è scienza? Perchè 4 sociologi dicono inequivocabilmente 4 cose differenti sulla società e tutti e 4 hanno ragione quindi se ne deduce:
- potrebbero avere tutti torto
- potrebbero avere tutti una visione parziale: quindi tutti e 4 potrebbero avere torto e ragione allo stesso tempo
- sicuramente NON c'è un metodo scientifico in quanto nessuno esclude la sua parte di errori perchè non c'è nessuna prova provabile che sia in errore.
L'ultima parte del terzo punto è contro il metodo scientifico come un lettore attento avrà notato.
Mi spieghi perchè si studiano le teorie di X sapendo che sono state smentite da Y. Per caso quando vado a studiare fisica perdo tempo a preparare un esame sui cicli e gli emicicli del sistema tolemaico?
Purtroppo TUTTE le toerie sociologiche soffrono di 2 problemi:
1) problema temporale: quasi tutte le teorie sono frutto delle convenzioni che permeano lo studioso rispetto all'epoca di nascita
2) problema sociale: quasi tutte le teorie sono frutto delle convenzioni derivanti dal tipo di società in cui è vissuto.
Parson, e il citato da me Piattelli ne sono i classici esempi.
Il solo fatto che esista un polemica e sia irrisolvibile tra Levy-Strauss e Sartre ci dice come la Sociologia dia solo delle risposte parziali e non scientifiche sull'argomento.
Quando la sociologia saprà dare una risposta certa e provabile a quella (e altre polemiche) polemiche allora sarà scienza: per il momento è nulla più che empirismo.
potrebbero avere tutti torto
- potrebbero avere tutti una visione parziale: quindi tutti e 4 potrebbero avere torto e ragione allo stesso tempo
- sicuramente NON c'è un metodo scientifico in quanto nessuno esclude la sua parte di errori perchè non c'è nessuna prova provabile che sia in errore.
questa frase è applicabile a tutte le scienze per il principio di indeterminazione e per il fatto che la stessa geometria euclidea sia una convenzione su cui abbiamo costruito le scienze matematiche. infatti le scienze matematiche sono dette "scienze esatte" perchè hanno convenzionato dei postulati e da quelli si traggono le conclusioni. sulle vicende umane invece non esiste equazione che dia risultati certi perchè le convenzioni mutano costantemente e ciò rende impossibile fissare costanti.
Il solo fatto che esista un polemica e sia irrisolvibile tra Levy-Strauss e Sartre ci dice come la Sociologia dia solo delle risposte parziali e non scientifiche sull'argomento.
Levy Strauss era un antropologo, Sartre un filosofo, la sociologia con questi due non c'entra una cippa (almeno la sociologia moderna basata sulla raccolta dati e non sulla filosofia).
Quando la sociologia saprà dare una risposta certa e provabile a quella (e altre polemiche) polemiche allora sarà scienza: per il momento è nulla più che empirismo.
la sociologia, come l'antropologia, come la fisica e la matematica non possono dare risposte che abbiano la pretesa di rimanere eterne. l'importante è accettare il grado di verosimiglianza nel presente.
(edited)
- potrebbero avere tutti una visione parziale: quindi tutti e 4 potrebbero avere torto e ragione allo stesso tempo
- sicuramente NON c'è un metodo scientifico in quanto nessuno esclude la sua parte di errori perchè non c'è nessuna prova provabile che sia in errore.
questa frase è applicabile a tutte le scienze per il principio di indeterminazione e per il fatto che la stessa geometria euclidea sia una convenzione su cui abbiamo costruito le scienze matematiche. infatti le scienze matematiche sono dette "scienze esatte" perchè hanno convenzionato dei postulati e da quelli si traggono le conclusioni. sulle vicende umane invece non esiste equazione che dia risultati certi perchè le convenzioni mutano costantemente e ciò rende impossibile fissare costanti.
Il solo fatto che esista un polemica e sia irrisolvibile tra Levy-Strauss e Sartre ci dice come la Sociologia dia solo delle risposte parziali e non scientifiche sull'argomento.
Levy Strauss era un antropologo, Sartre un filosofo, la sociologia con questi due non c'entra una cippa (almeno la sociologia moderna basata sulla raccolta dati e non sulla filosofia).
Quando la sociologia saprà dare una risposta certa e provabile a quella (e altre polemiche) polemiche allora sarà scienza: per il momento è nulla più che empirismo.
la sociologia, come l'antropologia, come la fisica e la matematica non possono dare risposte che abbiano la pretesa di rimanere eterne. l'importante è accettare il grado di verosimiglianza nel presente.
(edited)
questa frase è applicabile a tutte le scienze per il principio di indeterminazione e per il fatto che la stessa geometria euclidea sia una convenzione su cui abbiamo costruito le scienze matematiche. infatti le scienze matematiche sono dette "scienze esatte" perchè hanno convenzionato dei postulati e da quelli si traggono le conclusioni. sulle vicende umane invece non esiste equazione che dia risultati certi perchè le convenzioni mutano costantemente e ciò rende impossibile fissare costanti.
Non girare la pizza con la falsa comprensione del principio di indeterminazione.
Con la teoria della relatività tu puoi calcolare al millimetro le orbite di qualsiasi pianeta. Significa fare una previsione. ha mandato al macero nientedimeno che Newton.
Quindi la scienza da delle ragionevoli certezze finchè non sono state smentite dai fatti. Ma le teorie smentite le CANCELLA.
Invece la sociologia ha ancora in se delle evidenti inesattezze in ogni "scuola"
Levy Strauss era un antropologo, Sartre un filosofo, la sociologia con questi due non c'entra una cippa (almeno la sociologia moderna basata sulla raccolta dati e non sulla filosofia).
Dunque coma antropologo e quindi studioso sul campo perchè Levy.Strauss lo ha fatto saprà (o meglio i suoi allievi sapranno) certo dirmi perchè la libertà dell'uomo è limitata. Ma non devono sollo dirlo: devono dimostralo.
Quando la sociologia saprà dare una risposta certa e provabile a quella (e altre polemiche) polemiche allora sarà scienza: per il momento è nulla più che empirismo.
la sociologia, come l'antropologia, come la fisica e la matematica non possono dare risposte che abbiano la pretesa di rimanere eterne. l'importante è accettare il grado di verosimiglianza nel presente.
Per lo meno però devono escludere cose che evidentemente sono errate dal corso di studio: il concetto di libertà penso che sia importante in sociologia perchè è il caposaldo della società moderna.
L'uomo è davvero libero?
Si? No? la sociologia è in grado di sare una risposta verificabile?
No, non lo è in quanto se vai a studiare la sociologia ti sorbirai: "A diceva si, B diceva NO"
Chi ha ragione? A? B? Entrambi parzialmente? Nessuno?
Il problema di fondo che non hai capito e ora ti dico sta proprio nella radice del pensiero logico alla base dei ragionamenti di ognuno di questi studiosi: sono figli della logica aristotelica.
Adesso penserai: che c'entra mai la logica aristotelica"
C'entra, c'entra. Perchè tu sei abitutao al concetto di tertium non datur, ossia se A è differente B sono diversi e non c'è nessun'altra opzione possibile.
la polemica tra Sartre e Levy-Strauss e proprio figlia di questa logica dato che nessuna delle due scuole si è messa a dubitare che qualcosa dell'altra fosse corretto oppure che ENTRAMBE le teorie avessero una falla INDIPENDENTEMENTE dalla teoria propugnata.
Ora se chiedi a una persona che tipo di religione sia l'induismo viene detto dai più: politeista: è errato.
Gli studiosi moderni lo definiscono enoteico ossia quando c'è una divinità principale rispetto a molte altre.
questa definizione è frutto di un preguidizio a meno di definire enoteico anche il cristianesimo.
Brahman è considerato il dio supremo. TUTTI i deva sono aspetti di Brahman. Quindi adorando Kali, Vishu, shiva adoro un aspetto particolare di Brahman.
Ogni induista è perfettamente consapevole di questo
Se questo significa avere divinità secondarie allora perchè il cattolicesimo non è mai stato definito enoteico? cristo è pure persona differente ed è PREVALENTE a dio nella liturgia della messa: si, hai mai fatto caso che nell'antico testamento NON ti alzi in piedi mentre lo fai alla lettura del nuovo?
Chi è più enoteico dunque?
Ecco come vedi tutti questi problemi nascono dal pregiudizio e dalla logica aristotelica del tertium non datur.
Osservando i fatti si vede come il cattolicesimo sia MOLTO più enoteico dell'induismo dato che l'induista sa di adorare un aspetto di qualcosa di principale mentre il cattolico adora comunque un dio principale cristo (e si alza in piedi alla lettura del vangelo) mentre la parola di dio viene ascoltata da seduti. Non ci avevi mai fatto caso vero a questo particolare...
Ecco che per rendere la sociologia una scienza bisognerebbe buttare tutte le scuole dato che non rappresentano la realtà ed estrapolare solo che effettivamente di queste scuole ha un riscontro e NON quello che noi auspichiamo che sia la società, la religione, la famiglia e la loro evoluzione.
Non girare la pizza con la falsa comprensione del principio di indeterminazione.
Con la teoria della relatività tu puoi calcolare al millimetro le orbite di qualsiasi pianeta. Significa fare una previsione. ha mandato al macero nientedimeno che Newton.
Quindi la scienza da delle ragionevoli certezze finchè non sono state smentite dai fatti. Ma le teorie smentite le CANCELLA.
Invece la sociologia ha ancora in se delle evidenti inesattezze in ogni "scuola"
Levy Strauss era un antropologo, Sartre un filosofo, la sociologia con questi due non c'entra una cippa (almeno la sociologia moderna basata sulla raccolta dati e non sulla filosofia).
Dunque coma antropologo e quindi studioso sul campo perchè Levy.Strauss lo ha fatto saprà (o meglio i suoi allievi sapranno) certo dirmi perchè la libertà dell'uomo è limitata. Ma non devono sollo dirlo: devono dimostralo.
Quando la sociologia saprà dare una risposta certa e provabile a quella (e altre polemiche) polemiche allora sarà scienza: per il momento è nulla più che empirismo.
la sociologia, come l'antropologia, come la fisica e la matematica non possono dare risposte che abbiano la pretesa di rimanere eterne. l'importante è accettare il grado di verosimiglianza nel presente.
Per lo meno però devono escludere cose che evidentemente sono errate dal corso di studio: il concetto di libertà penso che sia importante in sociologia perchè è il caposaldo della società moderna.
L'uomo è davvero libero?
Si? No? la sociologia è in grado di sare una risposta verificabile?
No, non lo è in quanto se vai a studiare la sociologia ti sorbirai: "A diceva si, B diceva NO"
Chi ha ragione? A? B? Entrambi parzialmente? Nessuno?
Il problema di fondo che non hai capito e ora ti dico sta proprio nella radice del pensiero logico alla base dei ragionamenti di ognuno di questi studiosi: sono figli della logica aristotelica.
Adesso penserai: che c'entra mai la logica aristotelica"
C'entra, c'entra. Perchè tu sei abitutao al concetto di tertium non datur, ossia se A è differente B sono diversi e non c'è nessun'altra opzione possibile.
la polemica tra Sartre e Levy-Strauss e proprio figlia di questa logica dato che nessuna delle due scuole si è messa a dubitare che qualcosa dell'altra fosse corretto oppure che ENTRAMBE le teorie avessero una falla INDIPENDENTEMENTE dalla teoria propugnata.
Ora se chiedi a una persona che tipo di religione sia l'induismo viene detto dai più: politeista: è errato.
Gli studiosi moderni lo definiscono enoteico ossia quando c'è una divinità principale rispetto a molte altre.
questa definizione è frutto di un preguidizio a meno di definire enoteico anche il cristianesimo.
Brahman è considerato il dio supremo. TUTTI i deva sono aspetti di Brahman. Quindi adorando Kali, Vishu, shiva adoro un aspetto particolare di Brahman.
Ogni induista è perfettamente consapevole di questo
Se questo significa avere divinità secondarie allora perchè il cattolicesimo non è mai stato definito enoteico? cristo è pure persona differente ed è PREVALENTE a dio nella liturgia della messa: si, hai mai fatto caso che nell'antico testamento NON ti alzi in piedi mentre lo fai alla lettura del nuovo?
Chi è più enoteico dunque?
Ecco come vedi tutti questi problemi nascono dal pregiudizio e dalla logica aristotelica del tertium non datur.
Osservando i fatti si vede come il cattolicesimo sia MOLTO più enoteico dell'induismo dato che l'induista sa di adorare un aspetto di qualcosa di principale mentre il cattolico adora comunque un dio principale cristo (e si alza in piedi alla lettura del vangelo) mentre la parola di dio viene ascoltata da seduti. Non ci avevi mai fatto caso vero a questo particolare...
Ecco che per rendere la sociologia una scienza bisognerebbe buttare tutte le scuole dato che non rappresentano la realtà ed estrapolare solo che effettivamente di queste scuole ha un riscontro e NON quello che noi auspichiamo che sia la società, la religione, la famiglia e la loro evoluzione.
Con la teoria della relatività tu puoi calcolare al millimetro le orbite di qualsiasi pianeta. Significa fare una previsione. ha mandato al macero nientedimeno che Newton.
Quindi la scienza da delle ragionevoli certezze finchè non sono state smentite dai fatti. Ma le teorie smentite le CANCELLA.
devo forse ricordarti che nel passato si credeva che il sole girasse attorno la terra? e che magari un domani scopriranno nuove teorie che ci faranno sembrare ingenui come i contemporanei per-galineani?
Invece la sociologia ha ancora in se delle evidenti inesattezze in ogni "scuola"
non puoi paragonare lo studio delle vicende umane allo studio delle traiettorie dei pianeti, anche perchè, come ho scritto prima, in matematiche sono state fissate le costanti, mentre le scienze umane in modo più onesto ammettono che ogni costante è puramente contestuale. quindi non puoi asserire che chi si è dato un riferimento è più preciso rispetto a chi ammette che il riferimento non è stabile anche perchè quando cade il riferimento della fisica (tipo con la fisica quantistica e lo studio degli elettroni) si rischia di far cadere millenni di impalcatura matematica.
Ecco che per rendere la sociologia una scienza bisognerebbe buttare tutte le scuole dato che non rappresentano la realtà ed estrapolare solo che effettivamente di queste scuole ha un riscontro e NON quello che noi auspichiamo che sia la società, la religione, la famiglia e la loro evoluzione.
1) la sociologia, come l'antropologia è una scienza in quanto segue dei metodi (saprai sicuramente che una scienza si definice dal riconoscimento dellametodologia applicata, non da quanto tu scrivi sulla logica aristotelica che è frutto della tua mente individuale)
2) la sociologia non ha scuole che non rappresentano la realtà, casomai metodi di approccio diversi verso la realtà
Quindi la scienza da delle ragionevoli certezze finchè non sono state smentite dai fatti. Ma le teorie smentite le CANCELLA.
devo forse ricordarti che nel passato si credeva che il sole girasse attorno la terra? e che magari un domani scopriranno nuove teorie che ci faranno sembrare ingenui come i contemporanei per-galineani?
Invece la sociologia ha ancora in se delle evidenti inesattezze in ogni "scuola"
non puoi paragonare lo studio delle vicende umane allo studio delle traiettorie dei pianeti, anche perchè, come ho scritto prima, in matematiche sono state fissate le costanti, mentre le scienze umane in modo più onesto ammettono che ogni costante è puramente contestuale. quindi non puoi asserire che chi si è dato un riferimento è più preciso rispetto a chi ammette che il riferimento non è stabile anche perchè quando cade il riferimento della fisica (tipo con la fisica quantistica e lo studio degli elettroni) si rischia di far cadere millenni di impalcatura matematica.
Ecco che per rendere la sociologia una scienza bisognerebbe buttare tutte le scuole dato che non rappresentano la realtà ed estrapolare solo che effettivamente di queste scuole ha un riscontro e NON quello che noi auspichiamo che sia la società, la religione, la famiglia e la loro evoluzione.
1) la sociologia, come l'antropologia è una scienza in quanto segue dei metodi (saprai sicuramente che una scienza si definice dal riconoscimento dellametodologia applicata, non da quanto tu scrivi sulla logica aristotelica che è frutto della tua mente individuale)
2) la sociologia non ha scuole che non rappresentano la realtà, casomai metodi di approccio diversi verso la realtà
devo forse ricordarti che nel passato si credeva che il sole girasse attorno la terra? e che magari un domani scopriranno nuove teorie che ci faranno sembrare ingenui come i contemporanei per-galineani?
probabilissimo, peccato che però gli scienziati quando la trovano una vecchia teoria non più rispondente alla realtà la gettino alle ortiche. Le scienze sociali non lo fanno e non solo:
Parlando di Levy -Strauss e dello strutturalismo: lo strutturalismo dice che il significato è prodotto e riprodotto attraverso varie pratiche.
Quindi usare questo metodo per analizzare la società mi pare molto antiscientifico a meno di ammettere che i tisultati ottenuti non siano parziali e potenzialmente errati.
Infatti lo strutturalismo in linguistica fu letteralmente demolito da Chomsky che dice una cosa che noi oggi consideriamo lapalissiana ma che l'altro ieri non era: che per comprendere una lingua non è sufficiente comprenderne la struttura.
In realtà era sotto gli occhi di tutti: un bambino parla senza conoscere minimamente la struttura logica di una lingua. Un uomo può parlare correttamente una lingua senza dover studiare una grammatica per farlo.
Infatti la lingua viene creata nel tempo, nuovi vocaboli nascono, soprattutto gergali, che però vengono cpmpresi istintivamente. Parole come "figo", "tosto" nascono perchè create e vengono capite anche se è la prima volta che le ascoltiamo. Lo strutturalismo non è capace di spiegare perchpè come dice Chomsky.
Perchè non è in grado di farlo? Semplice Perchè la lingua puoi analizzarla come una struttura: analisi logica, grammaticale, del periodo, ma NON è una struttura in quanto non è imparando l'analisi grammaticale, logica o del periodo che imi fa imparare la lingua: infatti noi osserviamo ora che in tutti i paesi dove viene insegnata una lingua in maniera strutturale le conoscenze delle lingue straniere sono scarse, viceversa dove venga utilizzato il metodo inverso, ossia nessuna grammatica e ascolto e conversazione senza nessun insegnamento della grammatica, le lingue sono imparate meglio e più in fretta e la popolazione ha una padronanza delle lingue straniere molto migliore.
Questi sono fatti che sono sotto gli occhi di tutti: lo strutturalismo in linguistica vale 0. E' stato provato l'esatto contrario.
Eppure stiamo ancora a studiarlo come se a fisica si studiassero i cicli e gli emicicli tolemaici.
2) la sociologia non ha scuole che non rappresentano la realtà, casomai metodi di approccio diversi verso la realtà
No, pensano che la società serva a XXX e ne derivano teorie: falso,... dove sta scritto che la società debba avere un senso? Dove sta scritto che l'esistenza stessa dell'uomo debba avere un senso?
Infatti tutte questi metodi sono troppo parziali.
Ancora devo trovare due sociologi che mi diano la stessa definizione di religione.
Se chiedo a 100 fisici la definizione di "metro", di "chilo" e la legge di Coloumbe mi risponderanno TUTTI alla stessa maniera.
Sulla logica aristotelica in genere: ti conviene leggere Russell, che in questo caso ha ragione, studiare la logica Fuzzy, e il sistema Lupasco e in generale tutte le logiche non aristoteliche.
Ci sono tante sfumature di grigio che tutte queste "scuole sociologiche" non vedono perchè tendono a escludersi l'una con l'altra come nel principio del tertium non datur di aristotele: ebbe la realtà non è così: il principio principe della logica aristotelica è FALSO.
probabilissimo, peccato che però gli scienziati quando la trovano una vecchia teoria non più rispondente alla realtà la gettino alle ortiche. Le scienze sociali non lo fanno e non solo:
Parlando di Levy -Strauss e dello strutturalismo: lo strutturalismo dice che il significato è prodotto e riprodotto attraverso varie pratiche.
Quindi usare questo metodo per analizzare la società mi pare molto antiscientifico a meno di ammettere che i tisultati ottenuti non siano parziali e potenzialmente errati.
Infatti lo strutturalismo in linguistica fu letteralmente demolito da Chomsky che dice una cosa che noi oggi consideriamo lapalissiana ma che l'altro ieri non era: che per comprendere una lingua non è sufficiente comprenderne la struttura.
In realtà era sotto gli occhi di tutti: un bambino parla senza conoscere minimamente la struttura logica di una lingua. Un uomo può parlare correttamente una lingua senza dover studiare una grammatica per farlo.
Infatti la lingua viene creata nel tempo, nuovi vocaboli nascono, soprattutto gergali, che però vengono cpmpresi istintivamente. Parole come "figo", "tosto" nascono perchè create e vengono capite anche se è la prima volta che le ascoltiamo. Lo strutturalismo non è capace di spiegare perchpè come dice Chomsky.
Perchè non è in grado di farlo? Semplice Perchè la lingua puoi analizzarla come una struttura: analisi logica, grammaticale, del periodo, ma NON è una struttura in quanto non è imparando l'analisi grammaticale, logica o del periodo che imi fa imparare la lingua: infatti noi osserviamo ora che in tutti i paesi dove viene insegnata una lingua in maniera strutturale le conoscenze delle lingue straniere sono scarse, viceversa dove venga utilizzato il metodo inverso, ossia nessuna grammatica e ascolto e conversazione senza nessun insegnamento della grammatica, le lingue sono imparate meglio e più in fretta e la popolazione ha una padronanza delle lingue straniere molto migliore.
Questi sono fatti che sono sotto gli occhi di tutti: lo strutturalismo in linguistica vale 0. E' stato provato l'esatto contrario.
Eppure stiamo ancora a studiarlo come se a fisica si studiassero i cicli e gli emicicli tolemaici.
2) la sociologia non ha scuole che non rappresentano la realtà, casomai metodi di approccio diversi verso la realtà
No, pensano che la società serva a XXX e ne derivano teorie: falso,... dove sta scritto che la società debba avere un senso? Dove sta scritto che l'esistenza stessa dell'uomo debba avere un senso?
Infatti tutte questi metodi sono troppo parziali.
Ancora devo trovare due sociologi che mi diano la stessa definizione di religione.
Se chiedo a 100 fisici la definizione di "metro", di "chilo" e la legge di Coloumbe mi risponderanno TUTTI alla stessa maniera.
Sulla logica aristotelica in genere: ti conviene leggere Russell, che in questo caso ha ragione, studiare la logica Fuzzy, e il sistema Lupasco e in generale tutte le logiche non aristoteliche.
Ci sono tante sfumature di grigio che tutte queste "scuole sociologiche" non vedono perchè tendono a escludersi l'una con l'altra come nel principio del tertium non datur di aristotele: ebbe la realtà non è così: il principio principe della logica aristotelica è FALSO.
Questo sembra un libro (e un concetto, e una visione) spaventosamente interessante, che manderebbe a pallino tutta la retorica "mariana" della chiesa cattolica...
La Madonna? Una sovversiva
di Chiara Valentini
Michela Murgia rilegge la figura di Maria: una ragazza che accetta una gravidanza misteriosa e per certi versi inaccettabile è esattamente il contrario dell'immagine stereotipata della donna ubbidiente che ha tramandato la Chiesa
(09 agosto 2011)
In un'estate dove curiosamente scarseggiano i libri cult, compresi quelli da spiaggia, c'è un passaparola che corre fra le lettrici, in particolare quelle che hanno trovato (o ritrovato) il gusto di analizzare la condizione femminile, cioè la loro, e i suoi numerosi disastri. E forse per catturare l'attenzione ci voleva un'autrice insolita come Michela Murgia, entrata nell'olimpo letterario con la super premiata"Accabadora", ma che si tiene alla larga da ogni star system e se apre bocca in qualche talk show riesce anche a dire qualcosa di intelligente.
E intelligente, oltre che coraggiosa da parte di una "credente organica e non marginale" come lei stessa si definisce, è la scelta di "Ave Mary", (Einaudi Stile Libero, pp. 166, e 16), rilettura dell'icona cattolica per eccellenza, la Madonna. Mitizzata fino a farne scomparire l'umanità, è la tesi di Michela Murgia, Maria è stata usata dalla Chiesa attraverso i secoli per giustificare il dominio maschile, anche se non erano stati i preti ad inventarlo.
Nella narrazione ecclesiastica la ragazza di Nazareth che accetta l'annuncio dell'Angelo diventa lo stereotipo della "donna che dice sì", creatura docile e ubbidiente a quel che le viene chiesto: come moltitudini di sue simili dovranno fare nei confronti della famiglia e della religione. Ma di Maria e della sua vita ricca di sorprese c'è un'altra narrazione possibile. Proprio con quel sì a una gravidanza misteriosa, inaccettabile secondo l'ordine sociale dei tempi, la ragazza compiva una scelta sovversiva, proprio come sarà il messaggio del Cristo.
Non è una Madonna in chiave femminista quella della Murgia, quanto una figura storica riletta attraverso i Vangeli e altri testi dimenticati da una chiesa che nel '900 aveva poi trasformato Maria "in una statuina da nicchia".
La Madonna? Una sovversiva
di Chiara Valentini
Michela Murgia rilegge la figura di Maria: una ragazza che accetta una gravidanza misteriosa e per certi versi inaccettabile è esattamente il contrario dell'immagine stereotipata della donna ubbidiente che ha tramandato la Chiesa
(09 agosto 2011)
In un'estate dove curiosamente scarseggiano i libri cult, compresi quelli da spiaggia, c'è un passaparola che corre fra le lettrici, in particolare quelle che hanno trovato (o ritrovato) il gusto di analizzare la condizione femminile, cioè la loro, e i suoi numerosi disastri. E forse per catturare l'attenzione ci voleva un'autrice insolita come Michela Murgia, entrata nell'olimpo letterario con la super premiata"Accabadora", ma che si tiene alla larga da ogni star system e se apre bocca in qualche talk show riesce anche a dire qualcosa di intelligente.
E intelligente, oltre che coraggiosa da parte di una "credente organica e non marginale" come lei stessa si definisce, è la scelta di "Ave Mary", (Einaudi Stile Libero, pp. 166, e 16), rilettura dell'icona cattolica per eccellenza, la Madonna. Mitizzata fino a farne scomparire l'umanità, è la tesi di Michela Murgia, Maria è stata usata dalla Chiesa attraverso i secoli per giustificare il dominio maschile, anche se non erano stati i preti ad inventarlo.
Nella narrazione ecclesiastica la ragazza di Nazareth che accetta l'annuncio dell'Angelo diventa lo stereotipo della "donna che dice sì", creatura docile e ubbidiente a quel che le viene chiesto: come moltitudini di sue simili dovranno fare nei confronti della famiglia e della religione. Ma di Maria e della sua vita ricca di sorprese c'è un'altra narrazione possibile. Proprio con quel sì a una gravidanza misteriosa, inaccettabile secondo l'ordine sociale dei tempi, la ragazza compiva una scelta sovversiva, proprio come sarà il messaggio del Cristo.
Non è una Madonna in chiave femminista quella della Murgia, quanto una figura storica riletta attraverso i Vangeli e altri testi dimenticati da una chiesa che nel '900 aveva poi trasformato Maria "in una statuina da nicchia".
probabilissimo, peccato che però gli scienziati quando la trovano una vecchia teoria non più rispondente alla realtà la gettino alle ortiche. Le scienze sociali non lo fanno
si vede che non le conosci. da comte a oggi ne è passata di acqua sotto i ponti
Parlando di Levy -Strauss e dello strutturalismo: lo strutturalismo dice che il significato è prodotto e riprodotto attraverso varie pratiche.
Quindi usare questo metodo per analizzare la società mi pare molto antiscientifico a meno di ammettere che i tisultati ottenuti non siano parziali e potenzialmente errati.
quindi cevo dedurre che non hai letto levy-strauss o se lo hai letto non hai capito una cippa. del resto anch'io posso decidere autonomamente di ripudiare la geometria euclidea, ma ce ne passa dal convincere tutti gli altri che sei l'unico ad aver ragione.
Infatti lo strutturalismo in linguistica fu letteralmente demolito da Chomsky
al contrario. si integrano alla perfezione proprio per l'esempio che proponi. non lo dico io, ma i testi universitari. tu confondi lo strutturalismo col funzionalismo, ovvero che ogni cosa viene creata per generarne un'altra. lo strutturalismo invece pone l'accento sulle strutture esistenti a prescindere dalla logica umana.
No, pensano che la società serva a XXX e ne derivano teorie: falso,... dove sta scritto che la società debba avere un senso? Dove sta scritto che l'esistenza stessa dell'uomo debba avere un senso?
la sociologia non dice che la società deve avere un senso. ne evidenzia le dinamiche e le ricorrenze ma il fine è impossibile da determinare se non in filosofia.
Sulla logica aristotelica in genere: ti conviene leggere Russell, che in questo caso ha ragione, studiare la logica Fuzzy, e il sistema Lupasco e in generale tutte le logiche non aristoteliche.
che sono tutte teorie che si sposano perfettamente con lo strutturalismo e il relativismo culturale. ovvero esistono logiche al di fuori della logica in quanto non siamo ancora arrivate a comprenderle e quindi le osserviamo fin quando non le capiremo.
Ps: ricorda che lo strutturalismo non prevede un fine, ma ricerca l'esistenza di strutture esistenti al di là della coscienza umana.
(edited)
si vede che non le conosci. da comte a oggi ne è passata di acqua sotto i ponti
Parlando di Levy -Strauss e dello strutturalismo: lo strutturalismo dice che il significato è prodotto e riprodotto attraverso varie pratiche.
Quindi usare questo metodo per analizzare la società mi pare molto antiscientifico a meno di ammettere che i tisultati ottenuti non siano parziali e potenzialmente errati.
quindi cevo dedurre che non hai letto levy-strauss o se lo hai letto non hai capito una cippa. del resto anch'io posso decidere autonomamente di ripudiare la geometria euclidea, ma ce ne passa dal convincere tutti gli altri che sei l'unico ad aver ragione.
Infatti lo strutturalismo in linguistica fu letteralmente demolito da Chomsky
al contrario. si integrano alla perfezione proprio per l'esempio che proponi. non lo dico io, ma i testi universitari. tu confondi lo strutturalismo col funzionalismo, ovvero che ogni cosa viene creata per generarne un'altra. lo strutturalismo invece pone l'accento sulle strutture esistenti a prescindere dalla logica umana.
No, pensano che la società serva a XXX e ne derivano teorie: falso,... dove sta scritto che la società debba avere un senso? Dove sta scritto che l'esistenza stessa dell'uomo debba avere un senso?
la sociologia non dice che la società deve avere un senso. ne evidenzia le dinamiche e le ricorrenze ma il fine è impossibile da determinare se non in filosofia.
Sulla logica aristotelica in genere: ti conviene leggere Russell, che in questo caso ha ragione, studiare la logica Fuzzy, e il sistema Lupasco e in generale tutte le logiche non aristoteliche.
che sono tutte teorie che si sposano perfettamente con lo strutturalismo e il relativismo culturale. ovvero esistono logiche al di fuori della logica in quanto non siamo ancora arrivate a comprenderle e quindi le osserviamo fin quando non le capiremo.
Ps: ricorda che lo strutturalismo non prevede un fine, ma ricerca l'esistenza di strutture esistenti al di là della coscienza umana.
(edited)
un magnifico esempio di perversione del cattolicesimo (e lo sottolineo da cattolico):
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/12/13/morte-delloperaio-jovanotti-segno-della-giustizia-divina-contro-libertinaggio/177256/#.TuiH7DT6f1M.facebook
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questa gente è malata
il giorno che il vaticano sprofonderà sarà un grande giorno.
il giorno che il vaticano sprofonderà sarà un grande giorno.
il giorno che il vaticano sprofonderà sarà un grande giorno.
preferirei sprofondassero solo chi fa il religioso per fanatismo o per interessi personali. fortunatamente ne ho incontrati anche di quelli che lo fanno per autentico spirito di carità.
preferirei sprofondassero solo chi fa il religioso per fanatismo o per interessi personali. fortunatamente ne ho incontrati anche di quelli che lo fanno per autentico spirito di carità.
di sicuro non stanno in vaticano...al massimo ci sono passati per sbaglio.