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Subject: Io e la religione
felix to
john.dumbar
ciò nondimeno, possono aver ingigantito oltre misura la portata delle sue imprese (magari operate con il supporto di molti valenti generali) proprio al fine che tu citi.
Le possiblità sono molteplici.
Al dilà delle disquisizioni storiche e per andare al nocciolo della questione, porrei l'attenzione su obiezioni più sostanziali. Ma perché un essere onnipotente non si manifesta in modo più inequivocabile?
E poi quella classica del "perché poi permette che tanti innocenti siano vittime di disastri naturali, vedi terremoti e tzunami e altro?"
Sul perché della violenza di uomo su uomo possiamo arrivarci: parliamo del demonio che alcuni credono essere anche qui una figura reale, altri (come me) pensano che sia la personificazione di un aspetto della natura umana. Ma le calamità naturali... perché? A cosa servono le preghiere, se chiediamo di essere protetti, invano, viste tutte le tragedie piccole e grandi che fanno parte della vita di tutti noi?
Queste domande hanno interessato a lungo le mie riflessioni ed ho raggiunto alcune conclusioni (sempre in evoluzione).
Chi non crede, dice che essendo tutto casuale, ci sono terremoti che sono conseguenza di determinate condizioni naturali, e se poi li ci sono uomini che ci vivono è altrettanto un caso. Che dio non c'è quindi non si manifesta e non risponde alle preghiere. Ma chi crede, invece, come si spiega la cosa? Non parlo delle spiegazioni teologiche bla bla bla, parlo della nostra pancia... cosa sentiamo davvero rispetto a questi interrogativi? La rabbia, anche, nei confrotni di Dio quando vediamo certe immagini.
(edited)
Le possiblità sono molteplici.
Al dilà delle disquisizioni storiche e per andare al nocciolo della questione, porrei l'attenzione su obiezioni più sostanziali. Ma perché un essere onnipotente non si manifesta in modo più inequivocabile?
E poi quella classica del "perché poi permette che tanti innocenti siano vittime di disastri naturali, vedi terremoti e tzunami e altro?"
Sul perché della violenza di uomo su uomo possiamo arrivarci: parliamo del demonio che alcuni credono essere anche qui una figura reale, altri (come me) pensano che sia la personificazione di un aspetto della natura umana. Ma le calamità naturali... perché? A cosa servono le preghiere, se chiediamo di essere protetti, invano, viste tutte le tragedie piccole e grandi che fanno parte della vita di tutti noi?
Queste domande hanno interessato a lungo le mie riflessioni ed ho raggiunto alcune conclusioni (sempre in evoluzione).
Chi non crede, dice che essendo tutto casuale, ci sono terremoti che sono conseguenza di determinate condizioni naturali, e se poi li ci sono uomini che ci vivono è altrettanto un caso. Che dio non c'è quindi non si manifesta e non risponde alle preghiere. Ma chi crede, invece, come si spiega la cosa? Non parlo delle spiegazioni teologiche bla bla bla, parlo della nostra pancia... cosa sentiamo davvero rispetto a questi interrogativi? La rabbia, anche, nei confrotni di Dio quando vediamo certe immagini.
(edited)
ma quando ci si arriva magari non si ha più la forza mentale per mettere in discussione certe teorie
ripeto: teorie, non fatti.
Lo vedi che è impossibile portare avanti una discusisone, se per forza pensi che chi crede sia plagiato, succube e ignorante e non sei in grado di rispettarne il pensiero.
John, non è cos'i: dimostra che uno sarebbe cattolico a prescindere dal resto.
TUTTE le religioni sono figlie della tradizione locale. La percentuale di convertiti è irrisoria: perchè?
Saresti nato cattolico in Giappone o piuttosto buddista o shintoista? Siamo seri.
Sei cattolico perchè ti è stato inculcato da bambino e stop.
I vangeli apocrifi che hai citato non negano mica l'esistenza di Cristo: solamente portano un messaggio che la Chiesa intende come espressione umana e non come Parola di Dio.
Ma questo cosa c'entra con l'esistenza storica di Cristo?
C'entra in parte: tutte le cose prima del battesimo del Giordano sono false: non a caso i vangeli più antichi omettono la nascita: che strano: nasce il figlio di dio, viene l'angelo ad annunciare, c'è l'immacolata concezione e non scrivono nulla, ma proprio nulla... Ivi compresa la fuga in Egitto, Erode e compagnia bella, magi, stella cometa, ecc ecc. Cose che guarda caso compaiono DOPO quando cè la necessita di creare un mito.
Figlio di Dio, che problema ti può dare un tizio nato circa duemila anni fa e condannato a morte come sobillatore?
Il problema è che due vangeli non dicono questo, neanche lontamente (vedi omissione della nascita divina) e sono stati accuratamente eliminati quelli che dicevano il contrario.
In compenso hanno messo una lettera di Pietro FALSA, falsa per stessa ammissione della chiesa e sta ancora li, e hanno messo un Vangelo, quello di Luca, altrettanto falso.
ripeto: teorie, non fatti.
Lo vedi che è impossibile portare avanti una discusisone, se per forza pensi che chi crede sia plagiato, succube e ignorante e non sei in grado di rispettarne il pensiero.
John, non è cos'i: dimostra che uno sarebbe cattolico a prescindere dal resto.
TUTTE le religioni sono figlie della tradizione locale. La percentuale di convertiti è irrisoria: perchè?
Saresti nato cattolico in Giappone o piuttosto buddista o shintoista? Siamo seri.
Sei cattolico perchè ti è stato inculcato da bambino e stop.
I vangeli apocrifi che hai citato non negano mica l'esistenza di Cristo: solamente portano un messaggio che la Chiesa intende come espressione umana e non come Parola di Dio.
Ma questo cosa c'entra con l'esistenza storica di Cristo?
C'entra in parte: tutte le cose prima del battesimo del Giordano sono false: non a caso i vangeli più antichi omettono la nascita: che strano: nasce il figlio di dio, viene l'angelo ad annunciare, c'è l'immacolata concezione e non scrivono nulla, ma proprio nulla... Ivi compresa la fuga in Egitto, Erode e compagnia bella, magi, stella cometa, ecc ecc. Cose che guarda caso compaiono DOPO quando cè la necessita di creare un mito.
Figlio di Dio, che problema ti può dare un tizio nato circa duemila anni fa e condannato a morte come sobillatore?
Il problema è che due vangeli non dicono questo, neanche lontamente (vedi omissione della nascita divina) e sono stati accuratamente eliminati quelli che dicevano il contrario.
In compenso hanno messo una lettera di Pietro FALSA, falsa per stessa ammissione della chiesa e sta ancora li, e hanno messo un Vangelo, quello di Luca, altrettanto falso.
john.dumbar to
felix
Premessa: tutto quello che scrivo in questo post è assolutamente personale, non pretendo che venga riconosciuto come "la" verità, ma è la "mia" verità ed è ciò in cui credo.
Dio ha creato l'universo ed ha creato l'uomo a sua immagine e somiglianza, rendendolo libero di credere o non credere, di amare o non amare, di attenersi alle leggi naturali o di infrangerle. Se Dio si manifestasse in modo inequivocabile, l'uomo perderebbe la libertà, perchè di fronte all'immensità ed alla perfezione di Dio potrebbe solo credere. Ed un amore nei confronti di Dio che non è libero, ma costretto tra la disparità dei due esseri perderebbe molto del suo valore.
Dio ha creato la natura con le sue leggi fisiche: la natura non è buona nè cattiva, ma ha - dal punto di vista dell'uomo - aspetti positivi e negativi (come possono essere le calamità naturali, le malattie ecc.). Ma nell'economia dell'universo, cioè non guardando tutto in funzione dell'uomo, tutto contribuisce all'evoluzione dell'universo e della vita (tutto sommato è proprio perchè ci sono il caldo torrido ed il gelo, i vulcani ed i terremoti ... che il pianeta Terra ha potuto sviluppare le forme di vita che conosciamo).
Per quanto riguarda la sofferenza ed il fatto che Dio tolleri tutto il male che c'è nel mondo, per prima cosa penso che sia necessario capovolgere l'ottica con cui si guardano le cose (ma ovviamente è indispensabile la fede, altrimenti è impossibile): la vita vera non è questa che stiamo vivendo, ma quella dopo la morte corporale. Certo che la vita terrena va vissuta al meglio (sia nel senso di fare del bene sia nel senso di cercare di stare bene), ma meno di un secolo di vita rispetto all'eternità è veramente un'inezia e quindi fa passare molto in secondo piano il tema del male e della sofferenza.
Poi penso un'altra cosa: spesso chi dice "se ci fosse un Dio non permetterebbe certe cose" è qualcuno che sta semplicemente cercando una scusa per negare Dio. Nel senso che se ammettesse l'esistenza di Dio, mi piacerebbe poi sapere cosa esattamente vorrebbe da Lui: che fulminasse ogni uomo che si accinge a fare del male? O nel dubbio che possa fermarsi in tempo, fulmiarlo solo dopo aver commesso il male? E senza lasciargli il tempo di redimersi? Lo stesso San Paolo perseguitava i cristiani: per fortuna che Dio non l'ha fulminato sulla via di Damasco, ma l'ha solo illuminato, altrimenti ci saremmo persi uno dei santi più grandi della storia. E lo stesso si può dire per tanti altri (S. Agostino, S. Francesco ...). Allora tanto vale aspettare la morte del cattivo: dopo, Dio ha tutto il tempo per punire i malvagi e premiare i buoni.
Un ultimo commento sulla preghiera: per quanto mi riguarda, anche nei momenti veramente difficili della mia vita (e ce ne sono stati), difficilmente ho pregato Dio perchè mi risolvesse la situazione (guarigioni da malattie, soluzioni di situazioni impossibili ...), ma solitamente ho pregato per aver la forza di affrontare la difficoltà mantenendo la fede. Tutto sommato, per questa vita terrena, non Gli chiedo molto di più.
Dio ha creato l'universo ed ha creato l'uomo a sua immagine e somiglianza, rendendolo libero di credere o non credere, di amare o non amare, di attenersi alle leggi naturali o di infrangerle. Se Dio si manifestasse in modo inequivocabile, l'uomo perderebbe la libertà, perchè di fronte all'immensità ed alla perfezione di Dio potrebbe solo credere. Ed un amore nei confronti di Dio che non è libero, ma costretto tra la disparità dei due esseri perderebbe molto del suo valore.
Dio ha creato la natura con le sue leggi fisiche: la natura non è buona nè cattiva, ma ha - dal punto di vista dell'uomo - aspetti positivi e negativi (come possono essere le calamità naturali, le malattie ecc.). Ma nell'economia dell'universo, cioè non guardando tutto in funzione dell'uomo, tutto contribuisce all'evoluzione dell'universo e della vita (tutto sommato è proprio perchè ci sono il caldo torrido ed il gelo, i vulcani ed i terremoti ... che il pianeta Terra ha potuto sviluppare le forme di vita che conosciamo).
Per quanto riguarda la sofferenza ed il fatto che Dio tolleri tutto il male che c'è nel mondo, per prima cosa penso che sia necessario capovolgere l'ottica con cui si guardano le cose (ma ovviamente è indispensabile la fede, altrimenti è impossibile): la vita vera non è questa che stiamo vivendo, ma quella dopo la morte corporale. Certo che la vita terrena va vissuta al meglio (sia nel senso di fare del bene sia nel senso di cercare di stare bene), ma meno di un secolo di vita rispetto all'eternità è veramente un'inezia e quindi fa passare molto in secondo piano il tema del male e della sofferenza.
Poi penso un'altra cosa: spesso chi dice "se ci fosse un Dio non permetterebbe certe cose" è qualcuno che sta semplicemente cercando una scusa per negare Dio. Nel senso che se ammettesse l'esistenza di Dio, mi piacerebbe poi sapere cosa esattamente vorrebbe da Lui: che fulminasse ogni uomo che si accinge a fare del male? O nel dubbio che possa fermarsi in tempo, fulmiarlo solo dopo aver commesso il male? E senza lasciargli il tempo di redimersi? Lo stesso San Paolo perseguitava i cristiani: per fortuna che Dio non l'ha fulminato sulla via di Damasco, ma l'ha solo illuminato, altrimenti ci saremmo persi uno dei santi più grandi della storia. E lo stesso si può dire per tanti altri (S. Agostino, S. Francesco ...). Allora tanto vale aspettare la morte del cattivo: dopo, Dio ha tutto il tempo per punire i malvagi e premiare i buoni.
Un ultimo commento sulla preghiera: per quanto mi riguarda, anche nei momenti veramente difficili della mia vita (e ce ne sono stati), difficilmente ho pregato Dio perchè mi risolvesse la situazione (guarigioni da malattie, soluzioni di situazioni impossibili ...), ma solitamente ho pregato per aver la forza di affrontare la difficoltà mantenendo la fede. Tutto sommato, per questa vita terrena, non Gli chiedo molto di più.
Se Dio si manifestasse in modo inequivocabile, l'uomo perderebbe la libertà, perchè di fronte all'immensità ed alla perfezione di Dio potrebbe solo credere.
Sicuro? Si, manifestandosi esisterebbe, come esisto io, mia madre, il mio vicino di casa.
Per caso tu hai sempre obbedito ai tuoi genitori?
Sei libero comunque, anche con dio davanti mnifestato: libero di disobbedire.
Poi penso un'altra cosa: spesso chi dice "se ci fosse un Dio non permetterebbe certe cose" è qualcuno che sta semplicemente cercando una scusa per negare Dio.
ROTFL: penso che tu debba innanzitutto studiare un po' di più perchè è stato uno dei problemi cardini della teologia cattolica.
Sicuro? Si, manifestandosi esisterebbe, come esisto io, mia madre, il mio vicino di casa.
Per caso tu hai sempre obbedito ai tuoi genitori?
Sei libero comunque, anche con dio davanti mnifestato: libero di disobbedire.
Poi penso un'altra cosa: spesso chi dice "se ci fosse un Dio non permetterebbe certe cose" è qualcuno che sta semplicemente cercando una scusa per negare Dio.
ROTFL: penso che tu debba innanzitutto studiare un po' di più perchè è stato uno dei problemi cardini della teologia cattolica.
@john.dumbar
Non concordo con il tuo modo di vedere le cose ma dedicherò le mie preghiere perché tu sia felice e perché la vita ti dia il meglio che tu desideri.
E ti apprezzo tanto, come anche ninco nanco, perché avete scelto di raccontarci qualcosa di profondamente vostro. GRAZIE!
Non concordo con il tuo modo di vedere le cose ma dedicherò le mie preghiere perché tu sia felice e perché la vita ti dia il meglio che tu desideri.
E ti apprezzo tanto, come anche ninco nanco, perché avete scelto di raccontarci qualcosa di profondamente vostro. GRAZIE!
il problema secondo me è che si tende a dimenticare spesso, già cicerone distingueva superstitio dalla religio, la prima inutile, la seconda utile come instrumentum regni, nel senso che, serve a controllare le persone.
non so se sia vero oppure no, ma che qualsiasi tipo di religione venga poi utilizzato per spostare pensieri è un dato di fatto, e infatti non capisco come un fedele possa accettare un'istituzione che spesso nel tempo ha perseguito obiettivi terreni (e sbagliati)
esempi sono le crociate, esempio può essere il buon torquemada (non il mod), esempio può essere la bolla papale che pronuncia l'infallibilità del papa quando si pronuncia ex cathedra, esempio può essere il papa della famiglia borgia oppure la caccia alle streghe, la caccia agli infedeli ed agli eretici (ai catari ed ai bogomili ad esempio), sono state ammazzate tante persone nel nome della fede, non solo quella cristiana, qualunque fede, e già di per sè questo non è secondo me un bel punto di partenza per l'istituzione chiesa, o l'istituzione che riguarda una qualsiasi fede
oppure l'esempio più lampante che è la donazione di costantino, secondo cui manco dovrebbe esistere lo stato del vaticano ed il potere temporale della chiesa..
non so se sia vero oppure no, ma che qualsiasi tipo di religione venga poi utilizzato per spostare pensieri è un dato di fatto, e infatti non capisco come un fedele possa accettare un'istituzione che spesso nel tempo ha perseguito obiettivi terreni (e sbagliati)
esempi sono le crociate, esempio può essere il buon torquemada (non il mod), esempio può essere la bolla papale che pronuncia l'infallibilità del papa quando si pronuncia ex cathedra, esempio può essere il papa della famiglia borgia oppure la caccia alle streghe, la caccia agli infedeli ed agli eretici (ai catari ed ai bogomili ad esempio), sono state ammazzate tante persone nel nome della fede, non solo quella cristiana, qualunque fede, e già di per sè questo non è secondo me un bel punto di partenza per l'istituzione chiesa, o l'istituzione che riguarda una qualsiasi fede
oppure l'esempio più lampante che è la donazione di costantino, secondo cui manco dovrebbe esistere lo stato del vaticano ed il potere temporale della chiesa..
felix to
john.dumbar
Dio ha creato l'universo ed ha creato l'uomo a sua immagine e somiglianza
le attitudini psicofisiche dell'uomo sono estremamente legate all'habitat. ci siamo evoluti su questo pianeta e la nostra, forma, il nostro modo di pensare e di essere non possono prescindere da esso. Il fatto che abbiamo due braccia, due occhi, che le mani siano così invece che colì, che la nostra pressione sanguigna sia tale, che i nostri pensieri e la nostra mente funzioni in un certo modo è diretta conseguenza del fatto che siamo qui, invece che altrove. Quindi anche il valore di questo immagine e somiglianza è molto difficile da giudicare. Certo non vuol dire somiglianza fisica, e nemmeno psicologica e mentale. Allora cosa vuol dire? Somiglianza spirituale probabilmente, e qui la valutazione è totalmente fuori della logica quindi posso solo guardare dentro di me ed avvertire che c'è più di quanto sembri, questo più di quanto sembri, difficile da quantificare o comprendere, penso sia l'immagine e somiglianza. Quello che i Romantici chiamavano "ansia d'infinito", la continua e perenne sensazione di inadeguatezza di quanto ci circonda a bastarci, spiritualmente. L'insoddisfazione per le cose materiali. Ed è questo il "motivo" delle religioni, secondo me.
A noi, inteso come razza, quanto ci circonda "non basta". Mentre a tutte le altre creature e forme di vita si, loro sono tutte integrate nel ciclo di vita, a noi non basta, e siamo in grado, pur non riuscendo a spiegarcelo, di avvertire che c'è qualcosa all'esterno dell'"acquario". Il solo fatto di concepire il concetto di infinito, è sorprendente. Noi lo concepiamo, anzi a ben guardare riusciamo anche ad avvertire il fatto che sarebbe ancora più incredibile se le cose fossero finite a quanto ci circonda... perché sarebbe irrisolvibile il quesito: "o oltre?". Quindi benché non possiamo spegarci come, sappiamo che l'universo è per necessità "infinito" così come il nostro "non bastarci" che ci rende ad immagine e somiglianza...
Ovviamente si tratta di mie considerazioni.
Questo ci riconduce al discorso della manifestazione inequivocabile di Dio. Come dice giustamente heieh, anche con un Dio presente nella storia "fisicamente" gli uomini sarebbero divisi tra chi è con lui, e chi è contro di lui. Anzi probabilmente la demarcazione e la contrapposizione sarebbe più forte. Noi siamo indomabili, e odiamo visceralmente qualsiasi cosa si ponga sulle nostre teste, anche se ci protegge, ci ama, e si prende cura materialmente e spiritualmente, di noi. L'esempio tra genitori e figli è chiarissimo: ad un certo punto li odiamo, anche se sono la cosa che abbiamo al mondo di più prezioso e in cui possiamo confidare. Li odiamo perché sono troppo ingeriti nella nostra vita. Con Dio sarebbe all'ennesima potenza. Dio, se c'è davvero, ci conosce bene, e quindi sa che il miglior modo per comunicare con noi è questa presenza non invedente che ci lascia modo di decidere da noi se seguirlo. Un altro motivo, anch'esso molto forte è il fatto che ci affideremmo e confideremmo "troppo" in lui, anche chi è con lui, finirebbe per indebolirsi perché sapere che qualsiasi cosa succede c'è Dio, saperlo con certezza, è un pensiero distruttivo.
Toglie tutte le precauzioni, e l'intraprendenza. Perché lavorare, perché darsi da fare? Dio provvede a tutto. Tornando al parallelismo con genitori e figli, saremmo come quei figli viziati di famiglie ricche.
Due motivi e spiegazioni piuttosto plausibili per il suo non rivelarsi apertamente.
Sul tollerare il male nel mondo la mia riflessione è un po' diversa da quella di john. Penso che questa terra sia una sorta di "palestra di consapevolezza" per comprendere il valore della vita e dell'esistenza occorre la contrapposizione con la morte e la non esistenza.
la vita vera non è questa che stiamo vivendo, ma quella dopo la morte corporale
Giusto, ma dato che il cattolicesimo (e il cristianesimo in genere) non crede nella reincarnazione, cosa hanno imparato dei bambini di 4 anni che muiono sotto uno tzunami? Cosa hanno sperimentato? Che palestra di consapevolezza hanno fatto? La cosa probabilmente è più complessa di così. Ma siamo uomini e probabilmente non attrezzati per comprendere a livello razionale.
che fulminasse ogni uomo che si accinge a fare del male?
dicevo infatti che il male perpetrato dall'uomo sull'uomo è comprensibile. il mio punto era su quello della "Natura".
Altre riflessioni sono sul modo di comunicare di Dio. La cosa fa il paio con il problema della manifestazione. Mi sono sorpreso a pensare che, forse, Dio non ha i mezzi per comunicare diversamente o manifestarsi in maniera palese ed inequivocabile. Immagino come possiamo noi esseri umani a palesare la nostra esistenza e a spiegare come siamo alle formiche, o alle pulci... ci avvertono con i loro sensi, possiamo comunicare in qualche modo, ma non abbiamo gli strumenti per farlo in modo che ci riconoscano e ci comprendano inequivocabilmente. Non siamo in grado di farlo, semplicemente; se non in modo parziale e comunque inefficiente. Ebbene, un essere di natura così superiore potrebbe, semplicemente, non avere il modo di comunicare con noi perché ha strumenti completamente diversi, è fatto di elementi completamente diversi, non compatibili. E allora ci parla attraverso l'elemento dello spirito; e qui mi ricollego all'inizio di questo lunghissimo post, di cui mi scuso, l'immagine e somiglianza. L'unico punto di contatto con Dio. Lo spirito che ha toccato i profeti, e anche l'Uomo Gesù.
A me piace pensare che né la Maria e né Gesù stesso abbiano mai avuto la certezza incontrovartibile di essere quello che erano. Ma che l'abbiano scelto consapevolmente ogni giorno, in spirito. Torniamo sempre a quel discorso del libero arbitrio e del valore della fede e delle azioni. Ma che valore ha la scelta di una donna a cui appare un arcangelo e gli dice inequivocabilmente quello che è chiamata a fare? Non è mille volte più santo e mille volte di maggior valore, una scelta fatta senza questa certezza?
Sono tutte cose che io penso e che sono inconciliabili con la dottrina della Chiesa Cattolica.
le attitudini psicofisiche dell'uomo sono estremamente legate all'habitat. ci siamo evoluti su questo pianeta e la nostra, forma, il nostro modo di pensare e di essere non possono prescindere da esso. Il fatto che abbiamo due braccia, due occhi, che le mani siano così invece che colì, che la nostra pressione sanguigna sia tale, che i nostri pensieri e la nostra mente funzioni in un certo modo è diretta conseguenza del fatto che siamo qui, invece che altrove. Quindi anche il valore di questo immagine e somiglianza è molto difficile da giudicare. Certo non vuol dire somiglianza fisica, e nemmeno psicologica e mentale. Allora cosa vuol dire? Somiglianza spirituale probabilmente, e qui la valutazione è totalmente fuori della logica quindi posso solo guardare dentro di me ed avvertire che c'è più di quanto sembri, questo più di quanto sembri, difficile da quantificare o comprendere, penso sia l'immagine e somiglianza. Quello che i Romantici chiamavano "ansia d'infinito", la continua e perenne sensazione di inadeguatezza di quanto ci circonda a bastarci, spiritualmente. L'insoddisfazione per le cose materiali. Ed è questo il "motivo" delle religioni, secondo me.
A noi, inteso come razza, quanto ci circonda "non basta". Mentre a tutte le altre creature e forme di vita si, loro sono tutte integrate nel ciclo di vita, a noi non basta, e siamo in grado, pur non riuscendo a spiegarcelo, di avvertire che c'è qualcosa all'esterno dell'"acquario". Il solo fatto di concepire il concetto di infinito, è sorprendente. Noi lo concepiamo, anzi a ben guardare riusciamo anche ad avvertire il fatto che sarebbe ancora più incredibile se le cose fossero finite a quanto ci circonda... perché sarebbe irrisolvibile il quesito: "o oltre?". Quindi benché non possiamo spegarci come, sappiamo che l'universo è per necessità "infinito" così come il nostro "non bastarci" che ci rende ad immagine e somiglianza...
Ovviamente si tratta di mie considerazioni.
Questo ci riconduce al discorso della manifestazione inequivocabile di Dio. Come dice giustamente heieh, anche con un Dio presente nella storia "fisicamente" gli uomini sarebbero divisi tra chi è con lui, e chi è contro di lui. Anzi probabilmente la demarcazione e la contrapposizione sarebbe più forte. Noi siamo indomabili, e odiamo visceralmente qualsiasi cosa si ponga sulle nostre teste, anche se ci protegge, ci ama, e si prende cura materialmente e spiritualmente, di noi. L'esempio tra genitori e figli è chiarissimo: ad un certo punto li odiamo, anche se sono la cosa che abbiamo al mondo di più prezioso e in cui possiamo confidare. Li odiamo perché sono troppo ingeriti nella nostra vita. Con Dio sarebbe all'ennesima potenza. Dio, se c'è davvero, ci conosce bene, e quindi sa che il miglior modo per comunicare con noi è questa presenza non invedente che ci lascia modo di decidere da noi se seguirlo. Un altro motivo, anch'esso molto forte è il fatto che ci affideremmo e confideremmo "troppo" in lui, anche chi è con lui, finirebbe per indebolirsi perché sapere che qualsiasi cosa succede c'è Dio, saperlo con certezza, è un pensiero distruttivo.
Toglie tutte le precauzioni, e l'intraprendenza. Perché lavorare, perché darsi da fare? Dio provvede a tutto. Tornando al parallelismo con genitori e figli, saremmo come quei figli viziati di famiglie ricche.
Due motivi e spiegazioni piuttosto plausibili per il suo non rivelarsi apertamente.
Sul tollerare il male nel mondo la mia riflessione è un po' diversa da quella di john. Penso che questa terra sia una sorta di "palestra di consapevolezza" per comprendere il valore della vita e dell'esistenza occorre la contrapposizione con la morte e la non esistenza.
la vita vera non è questa che stiamo vivendo, ma quella dopo la morte corporale
Giusto, ma dato che il cattolicesimo (e il cristianesimo in genere) non crede nella reincarnazione, cosa hanno imparato dei bambini di 4 anni che muiono sotto uno tzunami? Cosa hanno sperimentato? Che palestra di consapevolezza hanno fatto? La cosa probabilmente è più complessa di così. Ma siamo uomini e probabilmente non attrezzati per comprendere a livello razionale.
che fulminasse ogni uomo che si accinge a fare del male?
dicevo infatti che il male perpetrato dall'uomo sull'uomo è comprensibile. il mio punto era su quello della "Natura".
Altre riflessioni sono sul modo di comunicare di Dio. La cosa fa il paio con il problema della manifestazione. Mi sono sorpreso a pensare che, forse, Dio non ha i mezzi per comunicare diversamente o manifestarsi in maniera palese ed inequivocabile. Immagino come possiamo noi esseri umani a palesare la nostra esistenza e a spiegare come siamo alle formiche, o alle pulci... ci avvertono con i loro sensi, possiamo comunicare in qualche modo, ma non abbiamo gli strumenti per farlo in modo che ci riconoscano e ci comprendano inequivocabilmente. Non siamo in grado di farlo, semplicemente; se non in modo parziale e comunque inefficiente. Ebbene, un essere di natura così superiore potrebbe, semplicemente, non avere il modo di comunicare con noi perché ha strumenti completamente diversi, è fatto di elementi completamente diversi, non compatibili. E allora ci parla attraverso l'elemento dello spirito; e qui mi ricollego all'inizio di questo lunghissimo post, di cui mi scuso, l'immagine e somiglianza. L'unico punto di contatto con Dio. Lo spirito che ha toccato i profeti, e anche l'Uomo Gesù.
A me piace pensare che né la Maria e né Gesù stesso abbiano mai avuto la certezza incontrovartibile di essere quello che erano. Ma che l'abbiano scelto consapevolmente ogni giorno, in spirito. Torniamo sempre a quel discorso del libero arbitrio e del valore della fede e delle azioni. Ma che valore ha la scelta di una donna a cui appare un arcangelo e gli dice inequivocabilmente quello che è chiamata a fare? Non è mille volte più santo e mille volte di maggior valore, una scelta fatta senza questa certezza?
Sono tutte cose che io penso e che sono inconciliabili con la dottrina della Chiesa Cattolica.
A me piace pensare che né la Maria e né Gesù stesso abbiano mai avuto la certezza incontrovartibile di essere quello che erano.
un'ultima cosa su questo punto. Alla fine a me non importa manco più stabilire se lo fossero davvero, perché quello che mi interessa è il "messaggio" e l'"esempio" che migliora la mia vita e il mio modo di essere in rapporto agli altri e al mondo.
un'ultima cosa su questo punto. Alla fine a me non importa manco più stabilire se lo fossero davvero, perché quello che mi interessa è il "messaggio" e l'"esempio" che migliora la mia vita e il mio modo di essere in rapporto agli altri e al mondo.
penso che tu debba innanzitutto studiare un po' di più perchè è stato uno dei problemi cardini della teologia cattolica.
Sembra che io non abbia più bisogno di studiare, da quando ci sei tu che mi illumini!!!
Sembra che io non abbia più bisogno di studiare, da quando ci sei tu che mi illumini!!!
penso che tu debba innanzitutto studiare un po' di più perchè è stato uno dei problemi cardini della teologia cattolica.
Sembra che io non abbia più bisogno di studiare, da quando ci sei tu che mi illumini!!!
Tipica risposta di non sa che rispondere.
Ebbene si, ci sono io che ti illumino dato che non ho la laurea in teologia ma ho fatto 2 anni di filosofia incentrati sulla storia della chiesa.
Chiunque abbia nozione del problema del dio buono /dio cattivo ti direbbe che devi ripassare proprio la storia della tua chiesa, patristica e scolatica.
Hai citato tu stesso Sant'Agostino senza sapere neanche quello che ha scritto, così per moda, citandolo tra i grandi della chiesa quano propriolui scrisse pagine importanti proprio sul tema da te bollato come inutile in quanto tendente a rifiutare dio.
Ebbene sono 2 le cose:o tu hai scritto una stupidaggine sul problema deldio buono o cattivo, oppure hai scritto una stupidaggine citando Sant'Agostino dato che da un lato lo citi tra i grandi (senza sapere neanche quello che ha scritto) e dall'altra dici di lui che uno che ha perso tempo nella sua vita cercando di risolvere filosoficamente e teologicamente questo problema.
Naturalmente il discorso vale per qualsiasi filosofo scolastico o filo cattolico (ossia il 90%) fino al 1500.
Fai tu se è il caso che tu debba prendere qualche libro prima prima di citare a sproposito i filosofi oppure dire che il problema del dio buono o cattivo è solo un arzigogolo per non avere fede.
(edited)
Sembra che io non abbia più bisogno di studiare, da quando ci sei tu che mi illumini!!!
Tipica risposta di non sa che rispondere.
Ebbene si, ci sono io che ti illumino dato che non ho la laurea in teologia ma ho fatto 2 anni di filosofia incentrati sulla storia della chiesa.
Chiunque abbia nozione del problema del dio buono /dio cattivo ti direbbe che devi ripassare proprio la storia della tua chiesa, patristica e scolatica.
Hai citato tu stesso Sant'Agostino senza sapere neanche quello che ha scritto, così per moda, citandolo tra i grandi della chiesa quano propriolui scrisse pagine importanti proprio sul tema da te bollato come inutile in quanto tendente a rifiutare dio.
Ebbene sono 2 le cose:o tu hai scritto una stupidaggine sul problema deldio buono o cattivo, oppure hai scritto una stupidaggine citando Sant'Agostino dato che da un lato lo citi tra i grandi (senza sapere neanche quello che ha scritto) e dall'altra dici di lui che uno che ha perso tempo nella sua vita cercando di risolvere filosoficamente e teologicamente questo problema.
Naturalmente il discorso vale per qualsiasi filosofo scolastico o filo cattolico (ossia il 90%) fino al 1500.
Fai tu se è il caso che tu debba prendere qualche libro prima prima di citare a sproposito i filosofi oppure dire che il problema del dio buono o cattivo è solo un arzigogolo per non avere fede.
(edited)
Tipica risposta di non sa che rispondere.
Pensa quel che ti pare, tanto a me non cambia proprio nulla. E neanche per te, tanto rimarrò sempre e comunque un ignorante bigotto.
Ad ogni modo S. Agostino lo cito quante volte mi pare dato che l'ho citato come santo e non come filosofo: effettivamente ho letto solo una minima parte della sua opera, così come di quella di S. Tommaso, tanto per citare un altro dottore della Chiesa (sempre che mi sia permesso farlo, eh).
A proposito, non sapevo che citare S. Agostino andasse di moda: vedi mi hai insegnato un'altra cosa nuova.
Certo che deve essere stato un bel divertimento per te studiare per 2 anni la storia della chiesa con la stima che nutri per essa. E' per questo che sei diventato così acido?
Pensa quel che ti pare, tanto a me non cambia proprio nulla. E neanche per te, tanto rimarrò sempre e comunque un ignorante bigotto.
Ad ogni modo S. Agostino lo cito quante volte mi pare dato che l'ho citato come santo e non come filosofo: effettivamente ho letto solo una minima parte della sua opera, così come di quella di S. Tommaso, tanto per citare un altro dottore della Chiesa (sempre che mi sia permesso farlo, eh).
A proposito, non sapevo che citare S. Agostino andasse di moda: vedi mi hai insegnato un'altra cosa nuova.
Certo che deve essere stato un bel divertimento per te studiare per 2 anni la storia della chiesa con la stima che nutri per essa. E' per questo che sei diventato così acido?
Certo che deve essere stato un bel divertimento per te studiare per 2 anni la storia della chiesa con la stima che nutri per essa. E' per questo che sei diventato così acido?
Se vuoi sconfiggere il nemico devi prima conoscerlo - Sun Tzu, "L'Arte della Guerra".
Detto chiaro e tondo: la chiesa cattolica apostolica romana mi fa schifo e mi rivolta lo stomaco.
(minuscole volute)
Il Messaggio Cristico è tutt'altro.
(maiuscole volute)
Pensa quel che ti pare, tanto a me non cambia proprio nulla. E neanche per te, tanto rimarrò sempre e comunque un ignorante bigotto.
Non lo hai dimostrato con la frase precedente ma con questa risposta.
Chissà perchè quando si tratta di ingegneria, matematica, biologia, medicina o qualsiasi altra materia prima di ribattere ad una frase di una persona più esperta si controlla, invece quando si parla storia della chiesa tutti si sentono in dovere di scrivere le più assolute stupidaggini senza controllare se la persona effettivamente più esperta ha scritto giusto o no.
Hai scritto una fesseria per quanto riguarda il problema del dio buono/cattivo, la storia della filosofia ti da torto, punto e a capo.
Se vuoi sconfiggere il nemico devi prima conoscerlo - Sun Tzu, "L'Arte della Guerra".
Detto chiaro e tondo: la chiesa cattolica apostolica romana mi fa schifo e mi rivolta lo stomaco.
(minuscole volute)
Il Messaggio Cristico è tutt'altro.
(maiuscole volute)
Pensa quel che ti pare, tanto a me non cambia proprio nulla. E neanche per te, tanto rimarrò sempre e comunque un ignorante bigotto.
Non lo hai dimostrato con la frase precedente ma con questa risposta.
Chissà perchè quando si tratta di ingegneria, matematica, biologia, medicina o qualsiasi altra materia prima di ribattere ad una frase di una persona più esperta si controlla, invece quando si parla storia della chiesa tutti si sentono in dovere di scrivere le più assolute stupidaggini senza controllare se la persona effettivamente più esperta ha scritto giusto o no.
Hai scritto una fesseria per quanto riguarda il problema del dio buono/cattivo, la storia della filosofia ti da torto, punto e a capo.
Se uno ha un amico immaginario, è pazzo.
Se tanti hanno un amico immaginario, è religione.
Se tanti hanno un amico immaginario, è religione.
Hai scritto una fesseria per quanto riguarda il problema del dio buono/cattivo, la storia della filosofia ti da torto, punto e a capo.
Io ho scritto solo il mio pensiero, la "mia" verità. Solo dopo la morte sapremo chi aveva torto e chi ragione.
Tu nel frattempo studia un po' di italiano, perchè il mio messaggio sembrava abbastanza chiaro, metre tu l'hai travisato completamente.
Io scrivo
Certo che essere cristiani deriva anche dalla propria estrazione: se fossi nato in Iran o in Arabia sarebbe veramente improbabile che io potessi esserlo, ma educazione religiosa e fede sono due cose ben diverse.
e tu rispondi
Saresti nato cattolico in Giappone o piuttosto buddista o shintoista? Siamo seri.
Il fatto di rimanere cattolico e non abbandonare la fede che la mia famiglia mi ha trasmesso è una mia libera scelta.
Io scrivo
Premessa: tutto quello che scrivo in questo post è assolutamente personale,
e tu rispondi
tu hai scritto una stupidaggine sul problema deldio buono o cattivo
Avrai anche ragione, ma per fortuna ho la libertà di esprimere il mio pensiero fino a quando non offende nessuno.
Io scrivo
Lo stesso San Paolo perseguitava i cristiani: per fortuna che Dio non l'ha fulminato sulla via di Damasco, ma l'ha solo illuminato, altrimenti ci saremmo persi uno dei santi più grandi della storia. E lo stesso si può dire per tanti altri (S. Agostino, S. Francesco ...).
e tu rispondi
Hai citato tu stesso Sant'Agostino senza sapere neanche quello che ha scritto, così per moda,
Ho citato S. Agostino non per quello che ha scritto, ma perchè la sua giovinezza è stata tutt'altro che santa, ma è uno dei tanti esempi di persone che si convertono durante la loro vita (chissà che il prossimo non sia proprio tu ...).
Comunque, nonostante tutto sono contento che leggi quello che scrivo, forse un giorno riuscirai anche a capirne il significato.
Ad ogni modo questa discussione si chiama "Io e la religione": se vuoi parlare di filosofia, aprine un'altra dal titolo "Io e la filosofia", perchè si dà il caso che il Cristianesimo non sia una filosofia, ma una religione, anzi un religione rivelata.
Lo so bene che è tutto assurdo, d'altra parte "credo quia absurdum" non l'ho detto io (posso scriverlo anche se non ho studiato filosofia, vero?). Diciamo che mi sento in linea con Pascal e con la sua "scommessa" (oh, scusa un'altra citazione!), anche se un collega non credente mi prende in giro per questo: sostiene che c'è una possibilità non prevista da Pascal, cioè che abbiano ragione i musulmani, nel qual caso finirei nell'inferno degli infedeli quanto lui che non crede. Beh, vale comunque la pena rischiare ... :-)
(edited)
Io ho scritto solo il mio pensiero, la "mia" verità. Solo dopo la morte sapremo chi aveva torto e chi ragione.
Tu nel frattempo studia un po' di italiano, perchè il mio messaggio sembrava abbastanza chiaro, metre tu l'hai travisato completamente.
Io scrivo
Certo che essere cristiani deriva anche dalla propria estrazione: se fossi nato in Iran o in Arabia sarebbe veramente improbabile che io potessi esserlo, ma educazione religiosa e fede sono due cose ben diverse.
e tu rispondi
Saresti nato cattolico in Giappone o piuttosto buddista o shintoista? Siamo seri.
Il fatto di rimanere cattolico e non abbandonare la fede che la mia famiglia mi ha trasmesso è una mia libera scelta.
Io scrivo
Premessa: tutto quello che scrivo in questo post è assolutamente personale,
e tu rispondi
tu hai scritto una stupidaggine sul problema deldio buono o cattivo
Avrai anche ragione, ma per fortuna ho la libertà di esprimere il mio pensiero fino a quando non offende nessuno.
Io scrivo
Lo stesso San Paolo perseguitava i cristiani: per fortuna che Dio non l'ha fulminato sulla via di Damasco, ma l'ha solo illuminato, altrimenti ci saremmo persi uno dei santi più grandi della storia. E lo stesso si può dire per tanti altri (S. Agostino, S. Francesco ...).
e tu rispondi
Hai citato tu stesso Sant'Agostino senza sapere neanche quello che ha scritto, così per moda,
Ho citato S. Agostino non per quello che ha scritto, ma perchè la sua giovinezza è stata tutt'altro che santa, ma è uno dei tanti esempi di persone che si convertono durante la loro vita (chissà che il prossimo non sia proprio tu ...).
Comunque, nonostante tutto sono contento che leggi quello che scrivo, forse un giorno riuscirai anche a capirne il significato.
Ad ogni modo questa discussione si chiama "Io e la religione": se vuoi parlare di filosofia, aprine un'altra dal titolo "Io e la filosofia", perchè si dà il caso che il Cristianesimo non sia una filosofia, ma una religione, anzi un religione rivelata.
Lo so bene che è tutto assurdo, d'altra parte "credo quia absurdum" non l'ho detto io (posso scriverlo anche se non ho studiato filosofia, vero?). Diciamo che mi sento in linea con Pascal e con la sua "scommessa" (oh, scusa un'altra citazione!), anche se un collega non credente mi prende in giro per questo: sostiene che c'è una possibilità non prevista da Pascal, cioè che abbiano ragione i musulmani, nel qual caso finirei nell'inferno degli infedeli quanto lui che non crede. Beh, vale comunque la pena rischiare ... :-)
(edited)
Io ho scritto solo il mio pensiero, la "mia" verità. Solo dopo la morte sapremo chi aveva torto e chi ragione.
Purtroppo, ti piaccia o no, anche in questo campo esistono delle verità assodate, come per la matematica, la medicina e altre scienze ed arti, perchè ti piaccia o no esistono documenti a riprova.
Il fatto di rimanere cattolico e non abbandonare la fede che la mia famiglia mi ha trasmesso è una mia libera scelta.
Assolutamente no dato che i condizionamenti ricevuti da bambini sono i più difficili da eliminare. Leggiti qualsiasi studio psicologico a proposito.
Tu non sei affatto libero tanto che non distingui quello che è fede e che io non discuto affatto, da quello che è storia e documento che invece io discuto ampiamente e che tu, invece di andare a vedere e controllare, con la scusa della fede, dici che è il tuo parere personale.
No, non funziona così: i documenti stanno là a sipsosizioni di tutti.
Avrai anche ragione, ma per fortuna ho la libertà di esprimere il mio pensiero fino a quando non offende nessuno.
Ho detto che scrivi stupidaggini e lo ribadisco, non che sei stupido, sai distinguere le due cose?
Sto attaccando le tue idee e non la tua persona, cosa ben diversa e che invece TU hai fatto dicendo di "illuminarti".
Le idee, qualsiasi, anche quelle religiose DEVONO poter essere attaccate altrimenti non cè libertà:
a proposito leggiti Savater che credo tu non sappia neanche chi sia perchè di certo non è tenero con la religione cattolica.
Ho citato S. Agostino non per quello che ha scritto, ma perchè la sua giovinezza è stata tutt'altro che santa, ma è uno dei tanti esempi di persone che si convertono durante la loro vita (chissà che il prossimo non sia proprio tu ...)
Ed è stato fatto stanto proprio per i suoi scritti sul problema del dio buono o cattivo che tu hai ridotto a cosa peregrina. Non l'hanno fatto certo santo perchè si è convertito...
Ecco perchè ho detto che hai citato Sant'Agostino a sproposito
Inoltre sono più cristiano io di te e tu, chiuso nella tua religoone (non fede) non sai neanche il perchè.
Comunque, nonostante tutto sono contento che leggi quello che scrivo, forse un giorno riuscirai anche a capirne il significato.
Io vedo davanti a me una persona incatenata che non è capace del minimo pensiero critico.
Proprio il contrario di quello che andava predicando Cristo.
Ad ogni modo questa discussione si chiama "Io e la religione": se vuoi parlare di filosofia, aprine un'altra dal titolo "Io e la filosofia", perchè si dà il caso che il Cristianesimo non sia una filosofia, ma una religione, anzi un religione rivelata.
Fino a quando i filosofi citati sono santi li citerò a iosa perchè fino a prova contraria sono diventati santi proprio per quello che hanno scritto.
Non ho scritto io di logica e fede o di di dio buono e dio cattivo.
Se noti tutta la teologia della tua chiesa e solo e soltanto filosofia.
Diciamo che mi sento in linea con Pascal e con la sua "scommessa" (oh, scusa un'altra citazione!
Diciamo che chi fa la scommessa di Pascal è solo una persona gretta che fa le cose per pura convenienza: quanto più lontano esiste dal pensiero religioso.
E' sincera e disinteressata una persona che fa le cose per convenienza? Non credo.
Pascal di certo sta bruciando all'inferno del tuo dio.