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Subject: Io e la religione

2009-04-23 02:31:19
Ho letto da qualche parte che circa 5000 anni fa alcuni uomini che adoravano il sole e altri dei ma che conoscevano molto bene gli astri del cielo eressero imponenti costruzioni note col nome di piramidi o qualcosa del genere.

Mi pare si chiamassero egiziani. Ma sicuramente sono stati Dart Fener e i suoi scagnozzi durante le guerre stellari.
2009-04-23 03:02:15

Ho letto da qualche parte che circa 5000 anni fa alcuni uomini che adoravano il sole e altri dei ma che conoscevano molto bene gli astri del cielo eressero imponenti costruzioni note col nome di piramidi o qualcosa del genere.

Mi pare si chiamassero egiziani. Ma sicuramente sono stati Dart Fener e i suoi scagnozzi durante le guerre stellari.


:) Il problema è che fa comodo pensare che gli le popolazioni antiche fossero tecnologicamente poco avanzate, anche se da ciò che sappiamo lo erano abbastanza. Fu nel medioevo che si persero molte conoscenze. Il calcolo fattoriale era già conosciuto agli ebrei.
La Macchina di Erone (I sec d.c.) è uno dei primi esempi di macchina a vapore della storia. Ben 15-16 secoli di Papin e altri.
Le popolazioni antiche ben conoscevano l'uso di piani inclinati altrimenti le colonne non si tirano su, si spezzano. Molti non sanno che con la carrucola multipla un uomo di 50 kg può tirare su anche 500 kg a patto che la carrucola abbia la fune abbastanza resistente.
2009-04-23 08:28:14
sono più portato a credere ad una rivisitazione da scritti più antichi. Su wikipedia ho trovato:

La creazione dell'uomo [modifica]
Gli dei trovano difficoltà a procurarsi il cibo, quindi decidono di lamentarsi presso Enki, dio dell'acqua ma anche dio della saggezza. Ma egli giace profondamente addormentato sul mare e non sente le loro lamentele. Allora Nammu, madre di Enki, si fa portavoce e gli comunica il loro problema. Gli dice di creare dei "servi" che possano svolgere i lavori che gli dei non sono in grado di fare. Enki riflette, e consiglia quindi alla madre di creare delle forme con l'argilla dell'Abisso (l'Abzu), e di imprimere su di esse l'immagine degli dei: queste forme saranno chiamate "uomini".

Per festeggiare questa decisione, gli dei organizzano un banchetto, durante il quale Enki e Ninmah, dea del parto, si ubriacano e perdono lucidità. Ninmah prende quindi un po' di argilla dell'Abisso, e con essa forgia sei individui anormali. Enki finisce l'opera decretando il loro destino, e dando loro da mangiare del pane. Sulle imperfezioni dei primi quattro non si hanno notizie, mentre gli ultimi due sono una femmina incapace di procreare ed un essere asessuato. Il destino della prima è quello di dimorare nel gineceo, quello del secondo di "camminare davanti al re".

Enki comunque non vuole essere da meno della dea Ninmah, e a sua volta forgia una creatura (non sappiamo in che modo). L'essere da lui creato è in qualche modo inanimato, debole di corpo e di spirito. Gli si offre del pane, ma lui non tende la mano per riceverlo, gli si parla ma lui non risponde; non riesce a stare in piedi, né seduto, né riesce a piegare le ginocchia. Enki Chiede quindi a Ninmah di dare in qualche modo un aiuto a questa creatura, ma nemmeno la dea è in grado di fare qualcosa. Ne segue una lunga discussione tra i due dei, molto lacunosa e quindi difficilmente comprensibile, ma pare che Ninmah maledica Enki per la sua incoscienza nel creare un essere così miserevole, e sembra che il dio finisca col pensare che la maledizione sia meritata.

In questo poema risulta evidente la concezione sumera dell'uomo come servo degli dei, inoltre cerca di spiegare le imperfezioni umane, attribuendole al fatto che gli uomini furono creati dagli dei ottenebrati dall'alcol.


La frase nella bibbia che ho riportato avrebbe più senso nel contesto sumero di un consesso di dei che parlano tra loro di quanto lo avrebbe di un dio che parla a se stesso...
2009-04-23 09:15:10
La frase nella bibbia che ho riportato avrebbe più senso nel contesto sumero di un consesso di dei che parlano tra loro di quanto lo avrebbe di un dio che parla a se stesso...

Ho fatto 2 esempi differenti: l'uno di chi parla a se stesso e l'altro di chi si rivolge ad altri col plurale ma con azione al singolare (cuoco in tv per esempio)
L'esegesi tradizionale ebraica parla di dio che si rivolge alle schiere angeliche dicendo "Facciamo l'uomo a nostra immagine".
Sia ben chiaro però che non è plurale majestatis: non esiste in ebraico
(edited)
2009-04-23 09:48:01
Oppure Dio stava parlando anche al Figlio e allo Spirito Santo e si sono messi a fare robe a 3...

2009-04-23 09:59:25
effettivamente c'è stato anche chi mi ha dato questa risposta (tranne le robe, però) :D
2009-04-23 12:50:57
Molti non sanno che con la carrucola multipla un uomo di 50 kg può tirare su anche 500 kg a patto che la carrucola abbia la fune abbastanza resistente.

E con una carrucola Micra?

:-P
2009-04-23 14:35:34
mhuahahahahhahaha....

hihihihihihi......

2009-04-23 15:34:25
Cioè professi una religione che non conosci? Mi spieghi come si fa?

quel poco che conosco (grazie per avermi dato gratuitamente del non conoscente in termini assoluti della religione che cerco di professare) cerco di metterlo in pratica.

e comunque non è strettamente necessario sapere a menadito la bibbia per professare la religione cattolica, certo ti arricchisce sicuramente di più, e ti aiuta a comprenderne meglio certi aspetti (che poi anche lì ci sarebbe da parlarne, dipende uno in che chiave la interpreta, e qual'è il suo grado di cultura e di recettività, per questo la loro parte la fanno anche i preti), ma il non aver letto per intero la bibbia (i vangeli invece si, ma è stato tanto tempo fa) non è una condizione che impedisca di professare la religione cattolica.
certi messaggi, molto forti, arrivano lo stesso anche da altre direzioni...d'altra parte non è forse vero che le vie del Signore sono infinite? e allora perchè fare di un erba un fascio? perchè giudicare ancor prima di aver preso coscienza e conoscenza?
2009-04-23 15:41:41
ma la versione speciale frecce tricolore? l'hai notata? e la cornice orante?
2009-04-23 15:50:26
certo ti arricchisce sicuramente di più, e ti aiuta a comprenderne meglio certi aspetti (che poi anche lì ci sarebbe da parlarne, dipende uno in che chiave la interpreta, e qual'è il suo grado di cultura e di recettività, per questo la loro parte la fanno anche i preti), ma il non aver letto per intero la bibbia (i vangeli invece si, ma è stato tanto tempo fa) non è una condizione che impedisca di professare la religione cattolica.

Non giudico ti dico solo che:

a - il fedele non deve dare interpretazioni della bibbia: sono riservate al magistero della Chiesa
b - Non conoscere la religione non significa leggere la bibbia ma conoscere almeno le basi del Magistero che si esprime nel catechismo. Evidentemente non hai letto i miei precisi riferimenti al catechismo della chiesa cattolica fatti nei post precedenti
2009-04-23 15:57:24
apro un OT

Non conoscere la religione non significa leggere la bibbia ma conoscere almeno le basi del Magistero che si esprime nel catechismo

quindi ritieni di affermare che non conosco nemmeno le basi espresse nel catechismo.

domanda: come fai?

chiudo l'OT
2009-04-23 16:09:17
ehehe... Non le avevo notate!!!
Adesso corro subito al rivenditore più vicino per acquistare questo fantastico prodotto!!!
2009-04-23 17:33:39
quindi ritieni di affermare che non conosco nemmeno le basi espresse nel catechismo.

si


domanda: come fai?


Da questa tua affermazione che è contraria al Magistero: dipende uno in che chiave la interpreta

E' il caposaldo della Chiesa cattolica la non interpretabilità delle Scritture la cui interpretazione è riservata al Papa e ai Vescovi. Pensa che Lutero ci ha fatto una scisma per questo.

ti cito solo il più emblematico:

2050 Il Romano Pontefice e i Vescovi, quali maestri autentici, predicano al popolo di Dio la fede che deve essere creduta e applicata nei costumi. È anche di loro competenza pronunciarsi sulle questioni morali che hanno attinenza con la legge naturale e la ragione.

Notare bene il "deve essere creduta"

Qui la fonte:

http://www.vatican.va/archive/catechism_it/index_it.htm

Capitolo Terzo, Art. dal 2030 al 2051

Proprio a questo l'attuale papa si riferisce quando condanna la fede "fai da te".
2009-12-20 15:59:44
CIAO DAL TOPINO!!!
2010-07-16 23:18:16
uppo.. tanto credo che la religione non sia una cosa che si cambia da un giorno all'altro... e chi non ha votato può farlo :)