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Subject: Io e la religione
sempre di una religione si tratta,sempre di una religione che parla di "io devo",sempre una religione ha introdotto dunque il concetto di uguaglianza e non mi interessa molto quale,io stavo dicendo solo che quel concetto nacque da una religione,e così è
per altro non vorrei sbagliarmi ma il 10 comandamento dell'ebraismo è
Non desiderare la casa del tuo prossimo; non desiderare sua moglie, né il suo schiavo, né la sua schiava, né il suo bue, né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo.
senza considerare che gli ebrei sono stati tra i più grandi schiavisti del mondo moderno,però come ho detto prima non mi interessa il DOPO quindi non mi interessa manco ora
(edited)
per altro non vorrei sbagliarmi ma il 10 comandamento dell'ebraismo è
Non desiderare la casa del tuo prossimo; non desiderare sua moglie, né il suo schiavo, né la sua schiava, né il suo bue, né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo.
senza considerare che gli ebrei sono stati tra i più grandi schiavisti del mondo moderno,però come ho detto prima non mi interessa il DOPO quindi non mi interessa manco ora
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quindi è meglio avere un mondo pieno di pistole, che possono ammazzare a discrezione della volontà di fare bene e di fare male, e vuoto di una scelta di vita come tante altre,che influisce solo sulla propria persona(se io decido di non fare questo perché dio me lo impone faccio del male a me stesso e basta,se decido di spararti faccio del male a te) ?
è una tua idea, chi ha una sua propria religiosità svincolata dalle autorità?
Ha fondato la propria religione, nella quale il dogma è: esiste Dio ed è una certezza. Io invece dico: non si può credere ciecamente a qualcosa che non è plausibile. Il concetto di Dio non è plausibile. Se non sei convinto di questo potresti provare ad arricchire la tua cultura (a prescindere che tua sia diplomato, laureato o altro) con qualche lettura che potrebbe mancarti.
e perchè ciò che è prova per taluno per te non vale?
Chi sostiene che la bellezza della natura sia prova di Dio non ha forse ragione quanto te?
No, perché chi sostiene che Dio esiste lo fa senza prova alcuna. L'onere della prova (vedi Bertand Russel) spetta a chi afferma, non a chi nega.
quindi se un concetto porta cose buone e cose negative deve essere censurato?
Va ripulito dalle cose negative. Ma nel momento in cui lo ripulisci dalle cose negative, non è più il concetto di prima.
Pedoclastia, mortificazione del proprio corpo e dogmaticità sono da E-LI-MI-NA-RE.
La lotta alle religioni fatta per la libertà dei popoli da parte dei regimi comunisti ha portato a perseguitare i preti e i fedeli, dunque è un male?
Significa che la lotta si è estrinsecata con violenza. È la violenza da condannare, non la lotta. Si può lottare senza violenza. Invece, non si può fare religione senza:
pedoclastia
mortificazione del proprio corpo
dogma
peccato
Togli queste cose alle religioni e non avrai più religioni. Avrai qualche altra cosa, ma non sarà religione. Anche questo concetto è difficile da comprendere? Eppure mi pare così semplice...
La ricerca della ricchezza ha portato alla guerra, è da considerare sbagliata?
Idem come sopra. Si può cercare la ricchezza in altri modi non violenti. Non si può fare religione senza le sue proprietà caratterizzanti e che sono da ES-TIR-PA-RE.
(Ericina) La pedoclastia è un male.
(il pupo) e questo è un altro punto che decidi senza contraddittorio, chi l'ha detto?
Ci stiamo spingendo proprio ai limiti del tollerabile. Quello che affermi è molto vicino ad essere un abominio. Se andiamo così presto ammetterai la legittimità della tortura, della schiavitù e dell'omicidio. E ricordati che sei in un forum italiano e dunque hai responsabilità civile e penale di ciò che affermi e divulghi. Pensaci.
Pedoclastia 1
Pedoclastia 2
Pedoclastia 3
(Ericina) E, pertanto, anche la religione, che lo insegna, è un male.
(il pupo) Questa è devastante, dunque se la scuola insegna una cosa sbagliata (che ne so nell'anno 1000 che la terra è piatta) allora la scuola è un male?
Vedi sopra. Le tue obiezioni sono molto simili fra loro.
Ribadisco che il tuo volere incolpare la religione dei mali che in suo nome hanno fatto o fanno gli uomini è indegno di un ragionamento libero da pregiudizi e ideologie.
E infatti è un ragionamento conscio della non bontà della religione, un ragionamento che deriva dal prendere coscienza che, ad esempio, la schiavitù non è un bene. È evidente che per te non è così. Ma, come ripeto, non fa niente. Non è un mio problema se ti piace relativizzare ogni cosa aldilà di ogni contesto specifico.
(edited)
Ha fondato la propria religione, nella quale il dogma è: esiste Dio ed è una certezza. Io invece dico: non si può credere ciecamente a qualcosa che non è plausibile. Il concetto di Dio non è plausibile. Se non sei convinto di questo potresti provare ad arricchire la tua cultura (a prescindere che tua sia diplomato, laureato o altro) con qualche lettura che potrebbe mancarti.
e perchè ciò che è prova per taluno per te non vale?
Chi sostiene che la bellezza della natura sia prova di Dio non ha forse ragione quanto te?
No, perché chi sostiene che Dio esiste lo fa senza prova alcuna. L'onere della prova (vedi Bertand Russel) spetta a chi afferma, non a chi nega.
quindi se un concetto porta cose buone e cose negative deve essere censurato?
Va ripulito dalle cose negative. Ma nel momento in cui lo ripulisci dalle cose negative, non è più il concetto di prima.
Pedoclastia, mortificazione del proprio corpo e dogmaticità sono da E-LI-MI-NA-RE.
La lotta alle religioni fatta per la libertà dei popoli da parte dei regimi comunisti ha portato a perseguitare i preti e i fedeli, dunque è un male?
Significa che la lotta si è estrinsecata con violenza. È la violenza da condannare, non la lotta. Si può lottare senza violenza. Invece, non si può fare religione senza:
pedoclastia
mortificazione del proprio corpo
dogma
peccato
Togli queste cose alle religioni e non avrai più religioni. Avrai qualche altra cosa, ma non sarà religione. Anche questo concetto è difficile da comprendere? Eppure mi pare così semplice...
La ricerca della ricchezza ha portato alla guerra, è da considerare sbagliata?
Idem come sopra. Si può cercare la ricchezza in altri modi non violenti. Non si può fare religione senza le sue proprietà caratterizzanti e che sono da ES-TIR-PA-RE.
(Ericina) La pedoclastia è un male.
(il pupo) e questo è un altro punto che decidi senza contraddittorio, chi l'ha detto?
Ci stiamo spingendo proprio ai limiti del tollerabile. Quello che affermi è molto vicino ad essere un abominio. Se andiamo così presto ammetterai la legittimità della tortura, della schiavitù e dell'omicidio. E ricordati che sei in un forum italiano e dunque hai responsabilità civile e penale di ciò che affermi e divulghi. Pensaci.
Pedoclastia 1
Pedoclastia 2
Pedoclastia 3
(Ericina) E, pertanto, anche la religione, che lo insegna, è un male.
(il pupo) Questa è devastante, dunque se la scuola insegna una cosa sbagliata (che ne so nell'anno 1000 che la terra è piatta) allora la scuola è un male?
Vedi sopra. Le tue obiezioni sono molto simili fra loro.
Ribadisco che il tuo volere incolpare la religione dei mali che in suo nome hanno fatto o fanno gli uomini è indegno di un ragionamento libero da pregiudizi e ideologie.
E infatti è un ragionamento conscio della non bontà della religione, un ragionamento che deriva dal prendere coscienza che, ad esempio, la schiavitù non è un bene. È evidente che per te non è così. Ma, come ripeto, non fa niente. Non è un mio problema se ti piace relativizzare ogni cosa aldilà di ogni contesto specifico.
(edited)
salve nuovo messia!
Ciao figlio. Presto ti chiederò di venire a morire con me. Preparati, il 2012 è vicino.
Ah, lavati le mani prima di lavarmi i piedi. Sii degno.
Amen.
Ciao figlio. Presto ti chiederò di venire a morire con me. Preparati, il 2012 è vicino.
Ah, lavati le mani prima di lavarmi i piedi. Sii degno.
Amen.
quindi è meglio avere un mondo pieno di pistole, che possono ammazzare a discrezione della volontà di fare bene e di fare male, e vuoto di una scelta di vita come tante altre,che influisce solo sulla propria persona(se io decido di non fare questo perché dio me lo impone faccio del male a me stesso e basta,se decido di spararti faccio del male a te) ?
Il mondo è già pieno di "pistole", e va bene così. E la religione non influisce solo su di te ma anche sul mondo che ti circonda, poiché condiziona le tue interazioni con esso. Fermati un attimo a pensarci su, te lo dico con molta amicizia.
Il mondo è già pieno di "pistole", e va bene così. E la religione non influisce solo su di te ma anche sul mondo che ti circonda, poiché condiziona le tue interazioni con esso. Fermati un attimo a pensarci su, te lo dico con molta amicizia.
ma se io decido di fustigarmi per espiare un peccato,se decido di non masturbarmi perché è peccato,a te cambia qualcosa?
il bello è che non sono credente ma neanche per un po',però secondo me ogni persona è libera di fare ciò che vuole finché non va a ledere l'altrui persona
le suore che stanno in convento e danno ospitalità alle persone,i monasteri che per secoli e secoli hanno dato ospitalità ad altre persone,gli amanuensi che ci hanno tramandato grandissima parte della cultura che ora noi abbiamo (e che senza di loro non avremmo mai letto nè conosciuto) non vedo che cosa possano farmi di male,ma proprio non lo vedo
il bello è che non sono credente ma neanche per un po',però secondo me ogni persona è libera di fare ciò che vuole finché non va a ledere l'altrui persona
le suore che stanno in convento e danno ospitalità alle persone,i monasteri che per secoli e secoli hanno dato ospitalità ad altre persone,gli amanuensi che ci hanno tramandato grandissima parte della cultura che ora noi abbiamo (e che senza di loro non avremmo mai letto nè conosciuto) non vedo che cosa possano farmi di male,ma proprio non lo vedo
scusa Ericina se sono stato violento o pesante nelle espressioni usate,
spero capirai che era solo vis polemica e nessun intento di sminuire te!
Beh, non mi piace la polemica, in nessuna sua forma. Ma, se hai l'intelligenza di scusarti, non posso fare a meno di accettare le scuse e di porgerti, di riflesso, le mie per i toni di reazione che ho potuto avere e che possono averti indisposto o, in qualche modo, offeso.
spero capirai che era solo vis polemica e nessun intento di sminuire te!
Beh, non mi piace la polemica, in nessuna sua forma. Ma, se hai l'intelligenza di scusarti, non posso fare a meno di accettare le scuse e di porgerti, di riflesso, le mie per i toni di reazione che ho potuto avere e che possono averti indisposto o, in qualche modo, offeso.
per altro non vorrei sbagliarmi ma il 10 comandamento dell'ebraismo è
Non desiderare la casa del tuo prossimo; non desiderare sua moglie, né il suo schiavo, né la sua schiava, né il suo bue, né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo.
E anche del cristianesimo. Però il settimo anno lo schiavo veniva liberato.
Il concetto di uguaglianza è "ama il prossimo tuo come te stesso"
Vangelo di Matteo? No, quello viene dopo La frase è su Levitico 19,18
Quindi Cristo non si inventò nulla, come lui stesso affermò più volte
Papa Niccolò V però se nè dimenticò e scrissa la Dum Diversar che dice:
Quindi, in forza dell’autorità apostolica, col contenuto di questa lettera, noi vi concediamo la piena e libera facoltà di catturare e soggiogare Saraceni e pagani, come pure altri non credenti e nemici di Cristo, chiunque essi siano e dovunque abitino; di prendere ogni tipo di beni, mobili o immobili, che si trovino in possesso di questi stessi Saraceni, pagani, non credenti e nemici di Cristo; di invadere e conquistare regni, ducati, contee, principati; come pure altri domini, terre, luoghi, villaggi, campi, possedimenti e beni di questo genere a qualunque re o principe essi appartengano e di ridurre in schiavitù i loro abitanti
ma se io decido di fustigarmi per espiare un peccato,se decido di non masturbarmi perché è peccato,a te cambia qualcosa?
Se domani tu, preso da un istinto maniaco perché ti neghi al sesso, scoppi e mi violenti la ragazza per strada, magari anche uccidendomela, certo che mi cambia qualcosa.
Non sempre le "espiazioni" dei propri peccati fanno male agli altri, è vero. Ma è il potenziale danno che va discusso. Un danno potenziale che non è neanche necessario, tra l'altro, perché si basa su un credere a qualcosa che non si sa se c'è o se non c'è. Non è una scommessa equa: con i comportamenti innaturali che la religione propone, vengono innescati dei processi che portano un danno potenziale maggiore degli eventuali benefici.
Se le suore sono contente così e fanno del bene, buon per loro e per chi ne beneficia. Ma esse sono solo lo spigolo levigato di un iceberg ben più grosso e pericoloso. Ancora una volta: pensaci.
(edited)
Se domani tu, preso da un istinto maniaco perché ti neghi al sesso, scoppi e mi violenti la ragazza per strada, magari anche uccidendomela, certo che mi cambia qualcosa.
Non sempre le "espiazioni" dei propri peccati fanno male agli altri, è vero. Ma è il potenziale danno che va discusso. Un danno potenziale che non è neanche necessario, tra l'altro, perché si basa su un credere a qualcosa che non si sa se c'è o se non c'è. Non è una scommessa equa: con i comportamenti innaturali che la religione propone, vengono innescati dei processi che portano un danno potenziale maggiore degli eventuali benefici.
Se le suore sono contente così e fanno del bene, buon per loro e per chi ne beneficia. Ma esse sono solo lo spigolo levigato di un iceberg ben più grosso e pericoloso. Ancora una volta: pensaci.
(edited)
Tornando a quello che dicevo siamo polvere perche l universo nasce dal nulla e piano piano granello a granello si modella,senza fermarsi, si saranno incrociati granelli diversi tra di loro, che si sono respinti, attaccati,combinati, formando le masse che oggi conosciamo e che continuano a progredire , tre righi per descrivere miliardi di anni...........
l uomo ,come le altre creature vissute nella terra , come forma di vita nasce grazie all acqua , e si evolve grazie al cervello , e oggi grazie al sapere e alla diffusione di massa puo' arrivare a capire cose che altre generazioni si sognavano.Diciamo siamo in perenne evoluzione , certo sono nate menti che oggi ci farebbero comodo ma altre ne nasceranno, alla fine se mi dite il senso della vita non so spiegarvelo ma una cosa è sicura se vuoi diventare quello che noi definiamo immortale devi lasciare il tuo sapere e la tua conoscenza.
In definitiva avendo questo punto di vista credo che non ci sia spazio per credere nella religione , mi torna in mente la storia di qualche anno fa che tutti votavano dc perche leggevano democrazia cristiana e l associavano alla chiesa,avranno pensato come puo' la chiesa fare del male, ma la storia ci insegna che la chiesa ha sparso anche sangue e ignoranza.Non giudico chi crede in un qualsiasi dio , ognuno fa quello che vuole ,rispetto per gli altri e le loro idee ,ma ribadisco piu che una religione noi abbiamo bisogno di uno stile di vita che ci porti a vivere in armonia l uno con l altro e non come ora che siamo dei poveri cani avulsi dall incontro umano e abbastanza soli ,come disse rino gaetano cioè praticamente siamo abbastanza messi da parte ,un pò l'uno con l' altro...
l uomo ,come le altre creature vissute nella terra , come forma di vita nasce grazie all acqua , e si evolve grazie al cervello , e oggi grazie al sapere e alla diffusione di massa puo' arrivare a capire cose che altre generazioni si sognavano.Diciamo siamo in perenne evoluzione , certo sono nate menti che oggi ci farebbero comodo ma altre ne nasceranno, alla fine se mi dite il senso della vita non so spiegarvelo ma una cosa è sicura se vuoi diventare quello che noi definiamo immortale devi lasciare il tuo sapere e la tua conoscenza.
In definitiva avendo questo punto di vista credo che non ci sia spazio per credere nella religione , mi torna in mente la storia di qualche anno fa che tutti votavano dc perche leggevano democrazia cristiana e l associavano alla chiesa,avranno pensato come puo' la chiesa fare del male, ma la storia ci insegna che la chiesa ha sparso anche sangue e ignoranza.Non giudico chi crede in un qualsiasi dio , ognuno fa quello che vuole ,rispetto per gli altri e le loro idee ,ma ribadisco piu che una religione noi abbiamo bisogno di uno stile di vita che ci porti a vivere in armonia l uno con l altro e non come ora che siamo dei poveri cani avulsi dall incontro umano e abbastanza soli ,come disse rino gaetano cioè praticamente siamo abbastanza messi da parte ,un pò l'uno con l' altro...
se mi dite il senso della vita non so spiegarvelo
È come cercare di dare un senso agli effetti della Gravità. Se lasci andare un oggetto a pochi metri dal suolo, questo cadrà. Qualcuno potrebbe chiedersi da dove viene la Gravità, e allora potrebbe mettersi a studiarla e a sperimentarvi su fino a comprenderne appieno origine, proprietà e relazioni con il resto del tutto. Ci si può chiedere tanto sulla Gravità; ma una domanda che non ha senso è proprio quella che si chiede il senso della Gravità, il perché della sua esistenza. Semplicemente esiste e basta, si può solo prenderne atto.
L'enorme complessità della vita, rispetto alla "semplice" forza di Gravità, non dà maggior giustificazione ad una domanda simile rivolta alla vita stessa. Semplicemente, la vita potrebbe solo esistere e basta: così come quando una pallina cade verso il suolo pensiamo sia un naturale fenomeno inevitabile causato della struttura filo-gravitazionale della materia, allo stesso modo ci si potrebbe limitare a considerare la vita come un fenomeno naturale derivante dalla particolare struttura dell'universo.
Insomma, non è detto che esista un perché, un "senso della vita". La vita potrebbe semplicemente essere un fenomeno inevitabile, così come, mi ripeto, una pallina che cade verso il suolo è un fenomeno inevitabile dovuto alla Gravità terrestre. E, per quanto mi renda conto che questa visione del mondo sia antitetica rispetto ai sogni e alle speranze umane, non se ne può escludere la possibilità.
Quindi, a priori, la vita potrebbe essere stata creato da una, due o più entità superiori con un fine ben preciso a noi sconosciuto (il fatidico "Perché si vive? Qual è il senso della vita?"); oppure, potrebbe semplicemente essere un fenomeno naturale. Dunque, chiedersi il senso della sua esistenza sarebbe una domanda con un assunto implicito non necessario (la creazione con un fine), quindi, in definitiva, sbagliata.
(edited)
È come cercare di dare un senso agli effetti della Gravità. Se lasci andare un oggetto a pochi metri dal suolo, questo cadrà. Qualcuno potrebbe chiedersi da dove viene la Gravità, e allora potrebbe mettersi a studiarla e a sperimentarvi su fino a comprenderne appieno origine, proprietà e relazioni con il resto del tutto. Ci si può chiedere tanto sulla Gravità; ma una domanda che non ha senso è proprio quella che si chiede il senso della Gravità, il perché della sua esistenza. Semplicemente esiste e basta, si può solo prenderne atto.
L'enorme complessità della vita, rispetto alla "semplice" forza di Gravità, non dà maggior giustificazione ad una domanda simile rivolta alla vita stessa. Semplicemente, la vita potrebbe solo esistere e basta: così come quando una pallina cade verso il suolo pensiamo sia un naturale fenomeno inevitabile causato della struttura filo-gravitazionale della materia, allo stesso modo ci si potrebbe limitare a considerare la vita come un fenomeno naturale derivante dalla particolare struttura dell'universo.
Insomma, non è detto che esista un perché, un "senso della vita". La vita potrebbe semplicemente essere un fenomeno inevitabile, così come, mi ripeto, una pallina che cade verso il suolo è un fenomeno inevitabile dovuto alla Gravità terrestre. E, per quanto mi renda conto che questa visione del mondo sia antitetica rispetto ai sogni e alle speranze umane, non se ne può escludere la possibilità.
Quindi, a priori, la vita potrebbe essere stata creato da una, due o più entità superiori con un fine ben preciso a noi sconosciuto (il fatidico "Perché si vive? Qual è il senso della vita?"); oppure, potrebbe semplicemente essere un fenomeno naturale. Dunque, chiedersi il senso della sua esistenza sarebbe una domanda con un assunto implicito non necessario (la creazione con un fine), quindi, in definitiva, sbagliata.
(edited)
la gravità non esiste
Non esiste nulla di ciò che vediamo, sentiamo, tocchiamo o proviamo col corpo; sono solo immagini e rappresentazioni di cui cercare i significati.
Ciò che si vede non c’è, e ciò che non si vede c’è.
Dio c’è quando non si vede, e non c’è quando si vede.
Ma forse Dio c’è quando tu ci credi, e non c’è quando tu non ci credi.
Non esiste nulla di ciò che vediamo, sentiamo, tocchiamo o proviamo col corpo; sono solo immagini e rappresentazioni di cui cercare i significati.
Ciò che si vede non c’è, e ciò che non si vede c’è.
Dio c’è quando non si vede, e non c’è quando si vede.
Ma forse Dio c’è quando tu ci credi, e non c’è quando tu non ci credi.
non risponderò riga per riga dato che il concetto si perderebbe ed alla fine noto che se faccio degli esempi per contestare il metodo che usi per argomentare la tua tesi ti fermi agli esempi e non cogli (o meglio non rispondi) alla critica.
La critica è questa.
Tu dici : Religione = Male
Lo argomenti dicendo che per mezzo (o in nome) di essa vengono fatte delle cose malvagie
e che tolte queste cose malvagie non resta nulla della religione.
io rispondo che:
-tu decidi cosa è buono o cattivo a livello morale (es pedoclastia di prima o tortura o qualsiasi altra cosa), una cosa è stabilire una regola di convivenza civile , un'altra è dire cosa è bene o male.
-tu decidi che la Religione non può essere tale se depurata di ciò che tu hai deciso essere male.
-tu deduci che perciò non c'è nulla da salvare e le Religioni sono da buttare.
e dico che lo dici e lo decidi tu solo perchè non porti delle dimostrazioni, ma delle argomentazioni piuttosto discutibili:
Io invece dico: non si può credere ciecamente a qualcosa che non è plausibile. Il concetto di Dio non è plausibile. Se non sei convinto di questo potresti provare ad arricchire la tua cultura (a prescindere che tua sia diplomato, laureato o altro) con qualche lettura che potrebbe mancarti.
1 non si può credere a qualcosa che non è plausibile? perchè?
I fatti ti danno torto. gli esempi sono milioni.
e non dai dimostrazione nè del perchè non si dovrebbe potrebbe farlo, nè dell'evenutale vantaggio a non farlo..
2 Dio non è plausibile..
secondo quale modello di ricerca? quello scientifico che ti ho contestato 10 pagine fa?
Per me la deduzione è errata.
non solo, porti come tipo di prova che "la prova la fornisce chi afferma", (ancora il metodo scientifico usato fuori dal suo campo ndr), mentre è palese che affermare l'esistenza o l'inesistenza di qualcosa sono affermazioni simili di entrambe è possibile sostenere pari plausibilità. (se contesti questo sei in mala fede, non accetto si possa pensare che è più semplice il modello ateo da quello divino, e la storia dell'umanità parrebbe dare ragione a me...)
3non usiamo il principio di autorità (nemmeno mediato) se hai prove portale.
se hai fonti postale, non fare riferimenti a cose che io non so e tu sai..
se non risulta in un "io ho ragione e tu no, informati!"
ma soprattutto la cosa davvero pericolosa è che ti ergi a metro del bene e del male.
Alcune tribù di nativi americani consideravano l'omicidio degli appartenenti ad altre tribù un onore.
Tutt'oggi ai soldati che ammazzano in guerra diamo medaglie d'onore..
Quindi l'omicidio non è universalmente considerato un male.
Le pastorelle dimostrano che neppure lo stupro è sempre stato considerato un male
(faccio esempi estremi cerca di capire il senso..)
Questo per affermare che non ci sono regole che si può affermare siano sempre state accettate da tutti. Perciò nessuno può dire di sapere distinguere il bene ed il male in modo così esatto da potere dire ad un altro essere umano che lui è in errore e deve cambiare, le sue idee non devono essere diffuse, ma anzi ostacolate..
E' un errore pretendere di sapere chi è nel giusto.
Infatti, già diversi post fa ti ho proposto un'alternativa, che è che che ognuno possa dire e pensare ciò che vuole, che non si abolisca o si vieti o si dissuada nessuno da pensare nulla,
ma che si facciano le regole della convivenza come tali. Per convivere, non per convincere..
Altrimenti alla fine finisci per assumere un atteggiamento simile a quello del talebano:
siccome io ho la verità e tu sei in errore, mi prendo la libertà di decidere per te cosa devi pensare..
La critica è questa.
Tu dici : Religione = Male
Lo argomenti dicendo che per mezzo (o in nome) di essa vengono fatte delle cose malvagie
e che tolte queste cose malvagie non resta nulla della religione.
io rispondo che:
-tu decidi cosa è buono o cattivo a livello morale (es pedoclastia di prima o tortura o qualsiasi altra cosa), una cosa è stabilire una regola di convivenza civile , un'altra è dire cosa è bene o male.
-tu decidi che la Religione non può essere tale se depurata di ciò che tu hai deciso essere male.
-tu deduci che perciò non c'è nulla da salvare e le Religioni sono da buttare.
e dico che lo dici e lo decidi tu solo perchè non porti delle dimostrazioni, ma delle argomentazioni piuttosto discutibili:
Io invece dico: non si può credere ciecamente a qualcosa che non è plausibile. Il concetto di Dio non è plausibile. Se non sei convinto di questo potresti provare ad arricchire la tua cultura (a prescindere che tua sia diplomato, laureato o altro) con qualche lettura che potrebbe mancarti.
1 non si può credere a qualcosa che non è plausibile? perchè?
I fatti ti danno torto. gli esempi sono milioni.
e non dai dimostrazione nè del perchè non si dovrebbe potrebbe farlo, nè dell'evenutale vantaggio a non farlo..
2 Dio non è plausibile..
secondo quale modello di ricerca? quello scientifico che ti ho contestato 10 pagine fa?
Per me la deduzione è errata.
non solo, porti come tipo di prova che "la prova la fornisce chi afferma", (ancora il metodo scientifico usato fuori dal suo campo ndr), mentre è palese che affermare l'esistenza o l'inesistenza di qualcosa sono affermazioni simili di entrambe è possibile sostenere pari plausibilità. (se contesti questo sei in mala fede, non accetto si possa pensare che è più semplice il modello ateo da quello divino, e la storia dell'umanità parrebbe dare ragione a me...)
3non usiamo il principio di autorità (nemmeno mediato) se hai prove portale.
se hai fonti postale, non fare riferimenti a cose che io non so e tu sai..
se non risulta in un "io ho ragione e tu no, informati!"
ma soprattutto la cosa davvero pericolosa è che ti ergi a metro del bene e del male.
Alcune tribù di nativi americani consideravano l'omicidio degli appartenenti ad altre tribù un onore.
Tutt'oggi ai soldati che ammazzano in guerra diamo medaglie d'onore..
Quindi l'omicidio non è universalmente considerato un male.
Le pastorelle dimostrano che neppure lo stupro è sempre stato considerato un male
(faccio esempi estremi cerca di capire il senso..)
Questo per affermare che non ci sono regole che si può affermare siano sempre state accettate da tutti. Perciò nessuno può dire di sapere distinguere il bene ed il male in modo così esatto da potere dire ad un altro essere umano che lui è in errore e deve cambiare, le sue idee non devono essere diffuse, ma anzi ostacolate..
E' un errore pretendere di sapere chi è nel giusto.
Infatti, già diversi post fa ti ho proposto un'alternativa, che è che che ognuno possa dire e pensare ciò che vuole, che non si abolisca o si vieti o si dissuada nessuno da pensare nulla,
ma che si facciano le regole della convivenza come tali. Per convivere, non per convincere..
Altrimenti alla fine finisci per assumere un atteggiamento simile a quello del talebano:
siccome io ho la verità e tu sei in errore, mi prendo la libertà di decidere per te cosa devi pensare..
[...] se faccio degli esempi per contestare il metodo che usi per argomentare la tua tesi ti fermi agli esempi e non cogli (o meglio non rispondi) alla critica.
Gli esempi sono sbagliati e quindi non posso che trarne una critica (a mio modo di vedere) sbagliata. È proprio criticando l'esempio (che si presuppone tu creda corretto) che critico l'idea. Ma tanto tu dirai che ho deciso io che gli esempi sono sbagliati, cambiando il discorso come (ho visto) sei abbastanza solito fare ma non altrettanto abile, almeno per quanto mi riguarda.
La critica è questa.
Tu dici : Religione = Male
Lo argomenti dicendo che per mezzo (o in nome) di essa vengono fatte delle cose malvagie
e che tolte queste cose malvagie non resta nulla della religione.
No. Questo è un altro esempio di come tu leggi una cosa e trasformi in un'altra.
Ho detto che tolte le cose non buone della religione restano le cose buone, i "buoni principi".
Ma a quel punto non è più religione, esattamente come un'automobile senza motore, carrozzeria e ruote non è più un'auto, o forse si potrebbe dire meglio che non è ancora un'auto, spostando l'accento sul fatto che, in fin dei conti, mancano pochi pezzi, sebbene importanti, per completare l'auto. Nel caso della religione, non so quantificare quanto siano le componenti malefiche in percentuale rispetto a quelle non malefiche, quindi non saprei dirti se, scartando le parti non buone, rimarrebbe una "non più religione" o una "quasi religione", esattamente come nell'esempio dell'automobile.
Ma il punto di questa risposta è il seguente e lo ribadisco: non ho detto che non resta nulla della religione.
io rispondo che:
-tu decidi cosa è buono o cattivo a livello morale (es pedoclastia di prima o tortura o qualsiasi altra cosa), una cosa è stabilire una regola di convivenza civile , un'altra è dire cosa è bene o male.
Ancora un cambio di tema. Questa volta cerchi di ridurre alla filosofia un problema che io ho sollevato come pratico. Problemi come pedoclastia, tortura e via discorrendo sono piaghe per l'umanità, e questo è un fatto, non un'idea sulla quale cercare fondamento filosofico. Se ti torturo tu provi dolore, se ti trasmetto insegnamenti pedoclastici fin da piccolo è probabile che crescerai con una mente deviata; e intendo deviata nell'accezione più negativa che si possa concepire di questo termine, quindi non perdere tempo a confutarne il principio di utilizzo da me adottato.
-tu decidi che la Religione non può essere tale se depurata di ciò
Ti ho già risposto. Non è una mia decisione, è una logica conseguenza. Un'auto non è un'auto senza ruote, motore, carrozzeria, volante, pedali e fanalini.
[...] che tu hai deciso essere male.
ALT. Io esprimo un'opinione e porto i motivi a suffragio di tale opinione. Se poi i motivi sono discutibili allora è un conto e si può discutere più o meno in modo pacifico, più o meno in modo polemico o animato. Ma non parlare di decisione in senso assolutistico: io semplicemente riconosco che, secondo me, la religione è male e crea tanto male e quindi non posso fare altro che scoraggiarne l'adesione, divulgando (non imponendo) l'Ericina pensiero.
Quindi, se devi criticare l'idea, critica solo le motivazioni che supportano l'idea. Non fare insinuazioni anche sulla (secondo te) presunta natura assolutistica dell'affermazione "la religione è male" solo per farmi apparire come il cattivo della situazione e guadagnare quindi maggiori consensi fra i lettori. Questa, al mio paese, si chiama demagogia; e tu la stai applicando alla lettera.
-tu deduci che perciò non c'è nulla da salvare e le Religioni sono da buttare.
Vedete, cari lettori? el pupe insiste sempre sugli stessi concetti. Mi mette in bocca parole mai dette. Non mi inerpico ulteriormente in una risposta ripetitiva, dato che ho sufficientemente argomentato qualche riga fa.
Al resto non rispondo perché si basa su tutte le insinuazioni che fai prima ed è quindi inutile controbattere su deduzioni provenienti dal falso.
Ora: io mi aspetto che tu risponderai in modo evasivo, ancora una volta trasformando tutto quello che ho detto, cambiando discorso, mettendomi in bocca parole che non ho detto, operando una demagogia sporca e disonesta (intellettualmente parlando eh, non mi permetterei mai di darti del disonesto: il rispetto della persona prima di tutto) e tutto questo con l'unico fine di dimostrare che io ho torto nel dire che RELIGIONE = MALE.
Sei certamente il benvenuto, ma solo a patto che le tue obiezioni siano intellettualmente oneste. Diversamente, non mi presterò ancora a quella che, in tal caso, considererei una vera e propria perdita di tempo.
(edited)
Gli esempi sono sbagliati e quindi non posso che trarne una critica (a mio modo di vedere) sbagliata. È proprio criticando l'esempio (che si presuppone tu creda corretto) che critico l'idea. Ma tanto tu dirai che ho deciso io che gli esempi sono sbagliati, cambiando il discorso come (ho visto) sei abbastanza solito fare ma non altrettanto abile, almeno per quanto mi riguarda.
La critica è questa.
Tu dici : Religione = Male
Lo argomenti dicendo che per mezzo (o in nome) di essa vengono fatte delle cose malvagie
e che tolte queste cose malvagie non resta nulla della religione.
No. Questo è un altro esempio di come tu leggi una cosa e trasformi in un'altra.
Ho detto che tolte le cose non buone della religione restano le cose buone, i "buoni principi".
Ma a quel punto non è più religione, esattamente come un'automobile senza motore, carrozzeria e ruote non è più un'auto, o forse si potrebbe dire meglio che non è ancora un'auto, spostando l'accento sul fatto che, in fin dei conti, mancano pochi pezzi, sebbene importanti, per completare l'auto. Nel caso della religione, non so quantificare quanto siano le componenti malefiche in percentuale rispetto a quelle non malefiche, quindi non saprei dirti se, scartando le parti non buone, rimarrebbe una "non più religione" o una "quasi religione", esattamente come nell'esempio dell'automobile.
Ma il punto di questa risposta è il seguente e lo ribadisco: non ho detto che non resta nulla della religione.
io rispondo che:
-tu decidi cosa è buono o cattivo a livello morale (es pedoclastia di prima o tortura o qualsiasi altra cosa), una cosa è stabilire una regola di convivenza civile , un'altra è dire cosa è bene o male.
Ancora un cambio di tema. Questa volta cerchi di ridurre alla filosofia un problema che io ho sollevato come pratico. Problemi come pedoclastia, tortura e via discorrendo sono piaghe per l'umanità, e questo è un fatto, non un'idea sulla quale cercare fondamento filosofico. Se ti torturo tu provi dolore, se ti trasmetto insegnamenti pedoclastici fin da piccolo è probabile che crescerai con una mente deviata; e intendo deviata nell'accezione più negativa che si possa concepire di questo termine, quindi non perdere tempo a confutarne il principio di utilizzo da me adottato.
-tu decidi che la Religione non può essere tale se depurata di ciò
Ti ho già risposto. Non è una mia decisione, è una logica conseguenza. Un'auto non è un'auto senza ruote, motore, carrozzeria, volante, pedali e fanalini.
[...] che tu hai deciso essere male.
ALT. Io esprimo un'opinione e porto i motivi a suffragio di tale opinione. Se poi i motivi sono discutibili allora è un conto e si può discutere più o meno in modo pacifico, più o meno in modo polemico o animato. Ma non parlare di decisione in senso assolutistico: io semplicemente riconosco che, secondo me, la religione è male e crea tanto male e quindi non posso fare altro che scoraggiarne l'adesione, divulgando (non imponendo) l'Ericina pensiero.
Quindi, se devi criticare l'idea, critica solo le motivazioni che supportano l'idea. Non fare insinuazioni anche sulla (secondo te) presunta natura assolutistica dell'affermazione "la religione è male" solo per farmi apparire come il cattivo della situazione e guadagnare quindi maggiori consensi fra i lettori. Questa, al mio paese, si chiama demagogia; e tu la stai applicando alla lettera.
-tu deduci che perciò non c'è nulla da salvare e le Religioni sono da buttare.
Vedete, cari lettori? el pupe insiste sempre sugli stessi concetti. Mi mette in bocca parole mai dette. Non mi inerpico ulteriormente in una risposta ripetitiva, dato che ho sufficientemente argomentato qualche riga fa.
Al resto non rispondo perché si basa su tutte le insinuazioni che fai prima ed è quindi inutile controbattere su deduzioni provenienti dal falso.
Ora: io mi aspetto che tu risponderai in modo evasivo, ancora una volta trasformando tutto quello che ho detto, cambiando discorso, mettendomi in bocca parole che non ho detto, operando una demagogia sporca e disonesta (intellettualmente parlando eh, non mi permetterei mai di darti del disonesto: il rispetto della persona prima di tutto) e tutto questo con l'unico fine di dimostrare che io ho torto nel dire che RELIGIONE = MALE.
Sei certamente il benvenuto, ma solo a patto che le tue obiezioni siano intellettualmente oneste. Diversamente, non mi presterò ancora a quella che, in tal caso, considererei una vera e propria perdita di tempo.
(edited)