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Subject: Io e la religione
concordo,anche se poi ho approfondito il concetto ocn baluba per quanto riguarda la parte istituzionale delle religioni
pirandello? (il primo)
(edited)
pirandello? (il primo)
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così espresso sono perfettamente d'accordo, niente da obiettare, avevo capito che ritenevi di dovere fare in modo che la religione fosse combattuta:
Ci sono idee dannose per la collettività, e idee benefiche per la collettività. La religione è radice di tanti mali. Quando qualcosa genera male, è bene scoraggiarne la diffusione, così come avviene per le campagne antifumo e per la legislazione sulle droghe pesanti. La religione offende l'umanità e la sua ragione, questo vale per me. E non è un "credo", ma un dato di fatto.
Avevo capito male?
In particolare non mi era chiaro che il tuo "combattere contro" fosse semplicemente quello che io avrei chiamato "esprimere la mia idea" senza pretendere di imporla.
Mi era sembrato di intendere che ci fosse una possibilità che, convinto della bontà della tua idea, tu potessi pensare che fosse da vietare di parlare di religione ai bambini, in famiglia o nelle scuole.
O che il professare una fede fosse una cosa da scoraggiare pubblicamente (inteso come scoraggiare da parte delle istituzioni) o da bandire proprio.
Se non è così..
..la vediamo diversamente ma di sicuro non corri i rischi di fondamentalismo di cui dicevo prima.
:)
Pupe, ci siamo quasi ad intenderci; faccio l'ultimo sforzo così la chiudiamo definitivamente.
[...] "esprimere la mia idea" senza pretendere di imporla.
Non la impongo a nessuno ma ne scoraggio la diffusione dato che per me è una cosa che fa male. Ad esempio, non insegnerei mai ai miei figli che la religione è una cosa buona, dato che non ritengo sia una cosa buona.
Riguardo al semplice "parlare di religione", non è un male in sé. Dipende da come se ne parla e dal contesto in cui se ne parla. Un esempio? Per strada, al bar, in discoteca come in pizzeria o nel corso principale del tuo paese mentre mangi il gelato, parlare di religione sia da laico che da credente non è un problema. È vero che io vorrei che la religione sparisse, ma è anche vero che non posso vietare a nessuno di dire delle cose, anche se io le giudico delle fesserie. Ma a scuola la cosa cambia. E molto anche. A scuola se ne dovrebbe parlare non in chiave credente ma in chiave laica (attenzione! non atea! laica, ovvero oltre una visione confessionalista), ovvero come un fenomeno antropologico qualsiasi. Si dovrebbe insegnare che "c'è gente che crede in Dio", non che "c'è Dio". Si dovrebbe insegnare che "secondo la chiesa Cattolica, il Gesù narrato nei vangeli è un personaggio storicamente esistito ed è stato davvero figlio di Dio", non che "Gesù è realmente esistito ed è realmente stato figlio di Dio". Insomma, non essendo una realtà comprovata, a scuola non si può insegnare né che la religione è "vera" né che è "falsa". Si può soltanto parlarne (laicamente).
Individualmente, però, ogni genitore è tenuto a dare ai figli insegnamenti in linea con il proprio credo e con la propria morale. Pertanto, se un genitore ha diritto di insegnare la religione ai figli come "verità", allora anch'io ho diritto di insegnare ai miei figli la mia visione della religione, ovvero che si tratta di una buffonata colossale.
La mia visione è dunque semplicemente quella di scoraggiare la diffusione della religione, parlando e diffondendo il più possibile idee anti-religiose. Questo non è costrizione ma libertà di pensiero e di espressione. Io diffondo una mia idea, e chi ne riconosce la ragionevolezza può scegliere di abbracciarla o meno. Per il resto, chi vuole continuare ad auto-infliggersi penitenze contro natura o a vivere nella speranza di andare in paradiso (o comunque il più lontano possibile dalle fiamme dell'Inferno), beh... che continuino pure. Io continuerò a dire la mia e a "sperare" che qualcuno mi dia ascolto.
(edited)
[...] "esprimere la mia idea" senza pretendere di imporla.
Non la impongo a nessuno ma ne scoraggio la diffusione dato che per me è una cosa che fa male. Ad esempio, non insegnerei mai ai miei figli che la religione è una cosa buona, dato che non ritengo sia una cosa buona.
Riguardo al semplice "parlare di religione", non è un male in sé. Dipende da come se ne parla e dal contesto in cui se ne parla. Un esempio? Per strada, al bar, in discoteca come in pizzeria o nel corso principale del tuo paese mentre mangi il gelato, parlare di religione sia da laico che da credente non è un problema. È vero che io vorrei che la religione sparisse, ma è anche vero che non posso vietare a nessuno di dire delle cose, anche se io le giudico delle fesserie. Ma a scuola la cosa cambia. E molto anche. A scuola se ne dovrebbe parlare non in chiave credente ma in chiave laica (attenzione! non atea! laica, ovvero oltre una visione confessionalista), ovvero come un fenomeno antropologico qualsiasi. Si dovrebbe insegnare che "c'è gente che crede in Dio", non che "c'è Dio". Si dovrebbe insegnare che "secondo la chiesa Cattolica, il Gesù narrato nei vangeli è un personaggio storicamente esistito ed è stato davvero figlio di Dio", non che "Gesù è realmente esistito ed è realmente stato figlio di Dio". Insomma, non essendo una realtà comprovata, a scuola non si può insegnare né che la religione è "vera" né che è "falsa". Si può soltanto parlarne (laicamente).
Individualmente, però, ogni genitore è tenuto a dare ai figli insegnamenti in linea con il proprio credo e con la propria morale. Pertanto, se un genitore ha diritto di insegnare la religione ai figli come "verità", allora anch'io ho diritto di insegnare ai miei figli la mia visione della religione, ovvero che si tratta di una buffonata colossale.
La mia visione è dunque semplicemente quella di scoraggiare la diffusione della religione, parlando e diffondendo il più possibile idee anti-religiose. Questo non è costrizione ma libertà di pensiero e di espressione. Io diffondo una mia idea, e chi ne riconosce la ragionevolezza può scegliere di abbracciarla o meno. Per il resto, chi vuole continuare ad auto-infliggersi penitenze contro natura o a vivere nella speranza di andare in paradiso (o comunque il più lontano possibile dalle fiamme dell'Inferno), beh... che continuino pure. Io continuerò a dire la mia e a "sperare" che qualcuno mi dia ascolto.
(edited)
come già detto messa così siamo perfettamente d'accordo.
Fraintendevo clamorosamente cosa tu intendevi fare.
A scuola se ne dovrebbe parlare non in chiave credente ma in chiave laica
Questo lo vado ripetendo da una vita io stesso.
In particolare è scandaloso che gli insegnanti di religione siano nominati dai vescovi..
Fraintendevo clamorosamente cosa tu intendevi fare.
A scuola se ne dovrebbe parlare non in chiave credente ma in chiave laica
Questo lo vado ripetendo da una vita io stesso.
In particolare è scandaloso che gli insegnanti di religione siano nominati dai vescovi..
In particolare è scandaloso che gli insegnanti di religione siano nominati dai vescovi..
E su questo, se non cambi idea, saremo d'accordo fino alla morte.
E su questo, se non cambi idea, saremo d'accordo fino alla morte.
alcuni fatti su cui riflettere
l'unico paese cattolico del mondo dove è stata istituita una commissione di inchiesta sugli abusi sessuali commessi dai preti (non UN prete, ma MOLTITUDINI di preti) sui bambini è l'Irlanda
ecco il sito della commissione
la commissione al termine della inchiesta principale ha prodotti un volume di circa 2660 pagine eccolo: link
in esso sono descritte cose IMMONDE, alcune di esse sono riprese (copia testuale) in questo articolo : link
di cui riporto la traduzione fatta dal mio amico Giovanni
7.129 In relazione a una scuola, quattro testimoni hanno dettagliato delle accuse di abusi sessuali compresi stupri in tutte le forme, da parte di due Fratelli e in un caso assieme ad una altro ospite più grande. Un testimone della seconda scuola, dalla quale vi erano molte segnalazioni, ha descritto lo stupro subito da parte di tre Fratelli: «Sono stato portato nell’infermeria… mi hanno tenuto fermo sopra al letto, sono stati degli animali… Mi hanno penetrato, sanguinavo». Un altro testimone ha riportato di essere stato violentato due volte a settimana, in giorni specifici, da parte di due Fratelli nei bagni del dormitorio: «Un Fratello guardava mentre gli altri abusavano sessualmente di me… poi si davano il cambio. Ciascuna volta finiva con violente legnate. Quando ho parlato di quello che succedeva in Confessione, il prete mi ha chiamato bugiardo. Non ne ho più parlato con nessuno».
«Io dovevo andare nella sua (di un altro frate) stanza tutte le volte che voleva. Ti malmenavano se non lo facevi, e mi faceva… mi costringeva a masturbarlo. Una notte non l’ho masturbato e c’era un altro Fratello lì che mi ha tenuto fermo mentre mi colpivano con una mazza, e mi spaccavano le dita (mostra la cicatrice).»
7.232 Testimoni hanno riportato il loro terrore, durante la notte, quando udivano le urla degli altri residenti che provenivano dai bagni, dai dormitorî, o dalle camere da letto del personale, mentre venivano violentati. I testimoni erano consapevoli che i loro colleghi che descrivevano come orfani se la passavano davvero male:
«I bambini orfani, se la vedevano brutta. Sapevo chi fossero, dalla loro dimensione, venivano dalla (stessa) istituzione. Erano lì da una giovanissima età. Si udivano le loro urla dalle stanza dove Fra X li stava violentando.»
«Ci fu una notte, non ero lì dentro e vidi uno dei Fratelli sul letto con uno dei bambini più giovani… e sentii il ragazzetto urlare e piangere, e Fra Y mi disse “se non ti fai i fatti tuoi, ti spetterà lo stesso”. .. Sentivi le urla dei bambini e sapevi che venivano violentati, e quello era l’incubo nella testa di tutti. Era ciò che tutti cercavano di evitare… non doveva succedere a me… ricordo un bambino che perdeva sangue dal sedere e mi dissi misi in mente che quella cosa lì (lo stupro anale) non doveva succedere anche a me. Questo era tutto ciò a cui penavo».
sono fatti, eh
non opinioni
e, spesso si parla di bambini di 6 o 7 anni ...
e non pensate che con l'islam le cose siano migliori
la repressione sessuale voluta dalla religione produce mostri
l'unico paese cattolico del mondo dove è stata istituita una commissione di inchiesta sugli abusi sessuali commessi dai preti (non UN prete, ma MOLTITUDINI di preti) sui bambini è l'Irlanda
ecco il sito della commissione
la commissione al termine della inchiesta principale ha prodotti un volume di circa 2660 pagine eccolo: link
in esso sono descritte cose IMMONDE, alcune di esse sono riprese (copia testuale) in questo articolo : link
di cui riporto la traduzione fatta dal mio amico Giovanni
7.129 In relazione a una scuola, quattro testimoni hanno dettagliato delle accuse di abusi sessuali compresi stupri in tutte le forme, da parte di due Fratelli e in un caso assieme ad una altro ospite più grande. Un testimone della seconda scuola, dalla quale vi erano molte segnalazioni, ha descritto lo stupro subito da parte di tre Fratelli: «Sono stato portato nell’infermeria… mi hanno tenuto fermo sopra al letto, sono stati degli animali… Mi hanno penetrato, sanguinavo». Un altro testimone ha riportato di essere stato violentato due volte a settimana, in giorni specifici, da parte di due Fratelli nei bagni del dormitorio: «Un Fratello guardava mentre gli altri abusavano sessualmente di me… poi si davano il cambio. Ciascuna volta finiva con violente legnate. Quando ho parlato di quello che succedeva in Confessione, il prete mi ha chiamato bugiardo. Non ne ho più parlato con nessuno».
«Io dovevo andare nella sua (di un altro frate) stanza tutte le volte che voleva. Ti malmenavano se non lo facevi, e mi faceva… mi costringeva a masturbarlo. Una notte non l’ho masturbato e c’era un altro Fratello lì che mi ha tenuto fermo mentre mi colpivano con una mazza, e mi spaccavano le dita (mostra la cicatrice).»
7.232 Testimoni hanno riportato il loro terrore, durante la notte, quando udivano le urla degli altri residenti che provenivano dai bagni, dai dormitorî, o dalle camere da letto del personale, mentre venivano violentati. I testimoni erano consapevoli che i loro colleghi che descrivevano come orfani se la passavano davvero male:
«I bambini orfani, se la vedevano brutta. Sapevo chi fossero, dalla loro dimensione, venivano dalla (stessa) istituzione. Erano lì da una giovanissima età. Si udivano le loro urla dalle stanza dove Fra X li stava violentando.»
«Ci fu una notte, non ero lì dentro e vidi uno dei Fratelli sul letto con uno dei bambini più giovani… e sentii il ragazzetto urlare e piangere, e Fra Y mi disse “se non ti fai i fatti tuoi, ti spetterà lo stesso”. .. Sentivi le urla dei bambini e sapevi che venivano violentati, e quello era l’incubo nella testa di tutti. Era ciò che tutti cercavano di evitare… non doveva succedere a me… ricordo un bambino che perdeva sangue dal sedere e mi dissi misi in mente che quella cosa lì (lo stupro anale) non doveva succedere anche a me. Questo era tutto ciò a cui penavo».
sono fatti, eh
non opinioni
e, spesso si parla di bambini di 6 o 7 anni ...
e non pensate che con l'islam le cose siano migliori
la repressione sessuale voluta dalla religione produce mostri
li butterei tutti in carcere e ingoierei le chiavi pur di non farli uscire.
lo farei con tutti gli stupratori, ma con i preti ancor di più, perchè sono persone di cui la gente si fida e che si dicono portatori di pace e amore
lo farei con tutti gli stupratori, ma con i preti ancor di più, perchè sono persone di cui la gente si fida e che si dicono portatori di pace e amore
Questo genere di cose è quello che io definisco come "non buone", credo fortemente che siano derivate anche dai comportamenti contro natura che la religione impone, e pertanto la religione costituisce un coadiuvante a questo genere di situazioni. Quindi, sempre secondo la mia convinzione, e tanto per ribadire il concetto espresso fin'ora (nel caso non fosse ancora chiaro a qualcuno), farò di tutto per scoraggiare la gente a "joinare" la religione e quei suoi principi considerati da me insani.
Principi come l'amore per il prossimo e la fratellanza sono nobili, ma non è necessaria la religione per portarli avanti, si può amare anche da atei. Quindi, depuriamo le religioni dai loro principi blasfemi, lasciando solo quelli degni. Dopodiché, eliminiamo la parola religione e rispolveriamo le parole "responsabilità", "ragione" e "amore".
(edited)
Principi come l'amore per il prossimo e la fratellanza sono nobili, ma non è necessaria la religione per portarli avanti, si può amare anche da atei. Quindi, depuriamo le religioni dai loro principi blasfemi, lasciando solo quelli degni. Dopodiché, eliminiamo la parola religione e rispolveriamo le parole "responsabilità", "ragione" e "amore".
(edited)
io credo che se uno fa queste cose sia già "predisposto", però certo che la castità vita natural durante non aiuta....
li butterei tutti in carcere e ingoierei le chiavi pur di non farli uscire.
lo farei con tutti gli stupratori, ma con i preti ancor di più, perchè sono persone di cui la gente si fida e che si dicono portatori di pace e amore
il problema è che le persone ormai non distinguono più la dottrina dalla fede. se tutti i cattolici si rendesser conto che la chiesa non è Dio, ma un'istituzione che ha il compito di avvicinare l'uomo a Dio sarebbe un grande passo in avanti. ma purtroppo per molti cattolici il Papa è considerato come Gesù, ovvero portatore di verità assolute, e non come Pietro, fondatore della Chiesa, che nella sua fallacità di uomo rinnegò tre volte cristo e rappresenta tutta la limitatezza umana. Ed infatti la chiesa non fu fondata da Gesù, divino ed infallibile, ma da Pietro, testimone fallace delle vicende divine. Se i fedeli e la chiesa stessa tenessero a mente la propria genesi magari le alte sfere chericali non avrebbero l'attuale prosopopea di chi è infallibile e ingiudicabile se non dal signore stesso, e gli stessi fedeli magari si renderebbero conto che anche il papa è fallace come ognuno di noi, e come ognuno di noi deve rispondere dei propri errori.
lo farei con tutti gli stupratori, ma con i preti ancor di più, perchè sono persone di cui la gente si fida e che si dicono portatori di pace e amore
il problema è che le persone ormai non distinguono più la dottrina dalla fede. se tutti i cattolici si rendesser conto che la chiesa non è Dio, ma un'istituzione che ha il compito di avvicinare l'uomo a Dio sarebbe un grande passo in avanti. ma purtroppo per molti cattolici il Papa è considerato come Gesù, ovvero portatore di verità assolute, e non come Pietro, fondatore della Chiesa, che nella sua fallacità di uomo rinnegò tre volte cristo e rappresenta tutta la limitatezza umana. Ed infatti la chiesa non fu fondata da Gesù, divino ed infallibile, ma da Pietro, testimone fallace delle vicende divine. Se i fedeli e la chiesa stessa tenessero a mente la propria genesi magari le alte sfere chericali non avrebbero l'attuale prosopopea di chi è infallibile e ingiudicabile se non dal signore stesso, e gli stessi fedeli magari si renderebbero conto che anche il papa è fallace come ognuno di noi, e come ognuno di noi deve rispondere dei propri errori.
è sempre successo questo, da quando è nata la chiesa...
non è un problema solo attuale...
non è un problema solo attuale...
il problema è che le persone ormai non distinguono più la dottrina dalla fede.
Mi permetto di correggerti: i credenti.
Mi permetto di correggerti: i credenti.