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Subject: Io e la religione

2010-07-20 17:32:15
se è vero che non è ancora stato dimostrato il legame, come puoi tu affermare che non esiste tale legame? Affermare che non esiste il legame equivale a dire che è stato dimostrato che non esiste un legame, non che non è ancora dimostrato che esiste legame.

una cosa non dimostrata non può essere spacciata per vera. ecco tutto. che poi esistano cose che nessuno ha dimostrato ancora è un altro discorso. mi sembra normale.

Da questo momento in poi, e credo che i nostri lettori lo abbiano ormai ampiamente capito (e forse se so' pure 'n po' scocciati), penso proprio (ma è la mia opinione) che ogni cosa che dirai, per confutarmi ulteriormente, sarà interpretato da TUTTI come "1=0".

per me sei tu che stai confondendo le acque. i miei post presi singolarmante sono coerenti alle domande poste in quel momento. mi spiace se per te non è così. poi lascia che gli altri giudichino da soli se sono io o te o altri a scrivere fesserie.

Non so effettivamente se varrà per tutti, ma sicuramente varrà per me. Siccome io non ho intenzione di dimostrare ciò che è evidenza,

il problema è che ci sono molte cose evidenti che in realtà sono false, specialemente quando si parla di religione. ed il dialogo serve ad arrivare ad una sorta di verità. se non vuoi dialogare con me pazienza, ma una domanda sola: di cosa stiamo parlando e qua'è la tua tesi? perchè alla fine mi si accusa di incoerenza, ma più che attaccarmi su quello che scrivo ad altri sarebbe bene che spiegassi meglio quello che sostieni tu.


2010-07-20 17:35:09
nessuno dice che la chiesa vieti di "accoppiarsi" con la persona che si ama (anzi, sì, lo vieta, prima del matrimonio) ma vieta tutto il resto che ha a che fare con la sessualità

nessuno rgira la frittata, prima ho scritto che c'è distanza tra la dottrina e la pratica su questo punto. specie sul sesso prematrimoniale.
2010-07-20 17:44:14
ah e così sarei io a portare in giù il discorso eh?

non leggere sempre quello che vuoi tu, ho detto:

e che state portando (tutti non solo Baluba) la discussione nel baratro della mediocrità



peccato che hai opportunamente tagliato a cosa rispondevo in entrambi i casi

che cosa, che uno ti "accusava" (come dici tu) di demagogia e l'altro che scriveva una frase contraddittoria?

e tu prima rispondi di non rompere i cosiddetti e poi etichetti l'altro intervento come "cazzata"? e vuoi pure avere ragione?

a proposito, non è che sia servito sto gran setaccio, eh?
2010-07-20 17:46:31
ma uno per esser definito un buon cristiano non dovrebbe mettere in pratica la dottrina? ;)
2010-07-20 17:49:00
ma uno per esser definito un buon cristiano non dovrebbe mettere in pratica la dottrina? ;)

quella di oggi, non quella del 1500!!!
prendiamo il sesso matrimoniale. un tempo ci si sposava a 16 anni, quindi immagini anche tu cosa voleva dire sesso prematrimoniale. oggi ci si sposa a 30-35 anni, quindi anche i preti sono moooolto più permissivi di allora.
2010-07-20 17:58:41
però il sesso prematrimoniale è ugualmente non permesso, anche ora.
2010-07-20 18:06:37
però il sesso prematrimoniale è ugualmente non permesso, anche ora.

già, ma parliamo di dottrina religiosa, non del codice della strada ch ad ogni infrazione corrisponde una multa. parla col tuo parroco e vedrai che il buon senso ha sempre la meglio sulla dottrina stessa, altrimenti:

1) nessuno potrebbe farsi la comunione la domenica o finirebbero tutti all'inferno in quanto bisogna presentarsi al corpo di cristo puri. qundi o ti sei confessato o qualche peccatuccio in una settimana ti sarà scappato, no?

2) sulla masturbazione equiparata alle stragi di bambini siamo già tutti all'inferno (grazie cardinal bertone)

e così tanti altri quante sono le cazzate sparate dalla chiesa nei secoli. ma ti ricordo che diversi santi prima di essere santi sono stati scomunicati. allora chi è un buon cristiano? per me chi segue il vangelo e i consigli (ripeto consigli) della chiesa. anzi diffida dei preti troppo severi.
2010-07-20 18:20:19
una cosa non dimostrata non può essere spacciata per vera.

Giusto.

ecco tutto. che poi esistano cose che nessuno ha dimostrato ancora è un altro discorso. mi sembra normale.

Un altro discorso rispetto a cosa?

i miei post presi singolarmante sono coerenti alle domande poste in quel momento

Nessuno dice che le tue risposte sono incoerenti (seppur vaghe) con le domande; sono incoerenti fra loro. Il fatto che tu abbia risposto compatibilmente con le mie domande è irrilevante rispetto a quello che affermo io, ovvero che sei incoerente con quello che dici.

Se io prima ti chiedo: "Ti piacciono i fiori?" e tu mi rispondi sì, e successivamente alla stessa identica domanda mi rispondi no, entrambe le risposte sono compatibili con le domande (infatti non mi hai risposto cose tipo: "2 metri" oppure "sì, ho fatto le pulizie"). Ma è ovvio che c'è qualcosa che non va, ed è questo che contesto.

poi lascia che gli altri giudichino da soli se sono io o te o altri a scrivere fesserie.

Certo che lo lascio giudicare, ci mancherebbe che non lasciassi gli altri liberi di giudicare.

il problema è che ci sono molte cose evidenti che in realtà sono false

Questa argomentazione non si applica al caso specifico, dato che abbiamo (ho) appena finito di rilevare tutti i tuoi errori di argomentazione e tutte le tue contraddizioni di cui mi sono accorto; dunque dire che è evidente che sei caduto in errori e contraddizioni è sinonimo, in questo caso, di "vero che sei caduto in errori e contraddizioni".

D'altra parte, tu stesso ammetti che questi "problemucci" siano presenti quantomeno sottoforma di "vizi di forma". Ti cito: "1) ...è così difficile capire che post diversi scritti a distanza di ore o giorni possono avere vizi di forma?". Quindi la tua obiezione, basata sull'assunto generale "molte cose evidenti sono false", è usata qui con il chiaro intento di sviare la discussione, dato che la usi per mostrare che "potrebbe non esser vero" quello che tu, in realtà, già sai essere vero (e cioè che hai "sbagliato forma", per tua stessa ammissione).

più che attaccarmi su quello che scrivo ad altri sarebbe bene che spiegassi meglio quello che sostieni tu.

Ciò che sostengo è irrilevante. Ti ho bacchettato per tutto questo tempo perché mi sta a cuore che, se proprio devono essere divulgate delle cose, venga fatto in modo (1) serio e (2) onesto. Per serietà, intendo un sinonimo di "non speculazione", ovvero il fatto che i propri argomenti siano consistenti, cioè privi di vizi logici (dei vizi di forma me ne fotto), privi di contraddizioni, e con fondamento. Per onestà intendo l'assenza di sofismi e di artifici linguistici, sia in termini retorici che dialettici, atti ad aggirare le obiezioni ritenute "pericolose" e a deviare il discorso verso argomenti sottostanti, paralleli ma, in definitiva, diversi da quelli verso cui le obiezioni sono rivolte.

Insomma: è un mio interesse forte garantire che il gioco si svolga regolarmente. Ogni speculazione e/o atteggiamento campanilista sarà da me pesantemente criticato e messo in luce, al fine di evidenziare l'onestà e la serietà di chi prende parte al dibattito.

Detto questo, io non sostengo (perché non sono uno specialista) ma credo fortemente che da traumi infantili possano, molto più spesso di quanto si pensi, provenire grandi, grandissimi danni alla salute psicologica dei traumatizzati. Il mio credo non è assoluto: sono disposto a metterlo in discussione e ad accettare altre evidenze che siano anche verità.

D'altronde, se è vero quello che hai detto tu, ovvero che non è ancora stato dimostrato, allora ogni posizione, sia essa a favore che negazionista, nei confronti della relazione in oggetto, è da ritenersi ugualmente dignitosa; pertanto, ogni dibattito per la dimostrazione delle due tesi rimane pura speculazione fino a quando non si hanno in mano dei dati effettivi che dimostrino l'una o l'altra tesi. Ma in quel caso, consiglerei fortemente di non limitarsi a pubblicare i propri messaggi su un forum di un gioco di calcio virtuale, ma di andare oltre e presentare i risultati agli organi preposti alla loro validazione: non si sa mai che ci scappi qualche nobel, o quantomeno una laurea honoris causa in psico-sociologia (chissà, magari con 110 e lode).
(edited)
2010-07-20 18:41:12
D'altra parte, tu stesso ammetti che questi "problemucci" siano presenti quantomeno sottoforma di "vizi di forma". Ti cito: "1) ...è così difficile capire che post diversi scritti a distanza di ore o giorni possono avere vizi di forma?". Quindi la tua obiezione, basata sull'assunto generale "molte cose evidenti sono false", è usata qui con il chiaro intento di sviare la discussione, dato che la usi per mostrare che "potrebbe non esser vero" quello che tu, in realtà, già sai essere vero (e cioè che hai "sbagliato forma", per tua stessa ammissione).

assolutamente no. se mi chiedi i fiori sul davanzale potrebbero essere verdi io ed io ti rispondo "potrebbero esserlo" ed il giorno dopo mi chiedi i fiori del davanzale potrebbero essere gialli ed io ti rispondo "potrebbero esserlo" dopo non mi puoi rinfacciare che ieri ho detto che i fiori potrebbero essere verdi, anche perchè nel frattempo mi sono dimenticato di quello che mi hai chiesto ieri. ti giuro che non c'è malizia.

Insomma: è un mio interesse forte garantire che il gioco si svolga regolarmente.

siamo in due

Detto questo, io non sostengo (perché non sono uno specialista) ma credo fortemente che da traumi infantili possano, molto più spesso di quanto si pensi, provenire grandi, grandissimi danni alla salute psicologica dei traumatizzati. Il mio credo non è assoluto: sono disposto a metterlo in discussione e ad accettare altre evidenze che siano anche verità.

sul nesso trauma infantile uguale conseguenza sulla psiche è sempre vero in quanto le conseguenze ci sono sempre. ma se per conseguenza intendi i disturbi psichici qui entrano in gioco altri fattori individuali legati alla capacità dell'inconscio di assorbire il trauma. una domanda: cosa a che fare questo con la religione?

D'altronde, se è vero quello che hai detto tu, ovvero che non è ancora stato dimostrato, allora ogni posizione, sia essa a favore che negazionista, nei confronti della relazione in oggetto, è da ritenersi ugualmente dignitosa;

non è stato dimostrato ciò che sosteneva baluba, ovvero un nesso fra un'educazione religiosa sessualmente repressiva e turbe psichiche in particolare la pedofilia. invece è dimostrato che traumi forti possono causare turbe psichiche ma non è stato dimostrato che un turba psichica sia correlata ad un particolare tipo di trauma, tipo uno diventa assassino se è stato violentato da piccolo (l'esempio del fulmine che facevo). cmq non è accettabile in un dibattito serio che si consideri dignitosa una qualunque posizione non supportata da prove scientifiche. ecco perchè non posso dare ragione a te Baluba su cose non dimostrate scientificamente.
spero sia stato chiaro.


(edited)
2010-07-20 19:01:29
non è stato dimostrato ciò che sosteneva baluba, ovvero un nesso fra un'educazione religiosa sessualmente repressiva e turbe psichiche in particolare la pedofilia. invece è dimostrato che traumi forti possono causare turbe psichiche ma non è stato dimostrato che un turba psichica sia correlata ad un particolare tipo di trauma, tipo uno diventa assassino se è stato violentato da piccolo (l'esempio del fulmine che facevo). cmq non è accettabile in un dibattito serio che si consideri dignitosa una qualunque posizione non supportata da prove scientifiche. ecco perchè non posso dare ragione a te Baluba su cose non dimostrate scientificamente.
spero sia stato chiaro.


corriere della sera

da cui:
(...)
È stato osservato che i bambini che erano stati oggetto di attenzioni pedofiliche mostrano da adulti un comportamento analogo con maggior frequenza rispetto alla popolazione generale.
(...)
2010-07-20 19:13:09
scusa ma se posti:

"È stato osservato che i bambini che erano stati oggetto di attenzioni pedofiliche mostrano da adulti un comportamento analogo con maggior frequenza rispetto alla popolazione generale."

cosa ha a che fare con l'educazione religiosa sessualmente repressiva?
o forse intendi che la frase "è stato osservato che..." proponga una regola secondo cui un bambino vittima di pedofilo ha più probabilità di diventare pedofilo? perchè in questo caso tra osservazione e dimostrazione ce ne passa parecchio. la dicitura "si è osservato ..." infatti si usa per i casi in cui non si è sicuri se si tratta di un fatto occasionale del campione osservato o di una regola fissa.

casomai una regola è suggerita dal passaggio seguente:

Alcuni studi elettroencefalografici hanno suggerito che la deviazione sessuale nel paziente pedofilico sia da mettere in relazione a un’alterata dominanza emisferica, caratterizzata da modificazioni delle relazioni interemisferiche a livello frontale.

(edited)
(edited)
2010-07-20 19:23:58
scusa ma se posti:

"È stato osservato che i bambini che erano stati oggetto di attenzioni pedofiliche mostrano da adulti un comportamento analogo con maggior frequenza rispetto alla popolazione generale."

cosa ha a che fare con l'educazione religiosa sessualmente repressiva?
o forse intendi che la frase "è stato osservato che..." proponga una regola secondo cui un bambino vittima di pedofilo ha più probabilità di diventare pedofilo?


infatti non c'entra niente

rispondevo al post che ho quotato, dove affermi che non c'è relazione causa-effetto tra le cose e fai come esempio pedofilia e assassinio

tra pedofilia e assassinio no, ma tra pedofilo e pedofilo invece si

quindi un prete pedofilo lascerà dietro di se una scia di futuri preti pedofili violentandoli nel seminario

come avevo postato dal documento della commissione di inchiesta irlandese
2010-07-20 19:30:59
se mi chiedi i fiori sul davanzale potrebbero essere verdi io ed io ti rispondo "potrebbero esserlo" ed il giorno dopo mi chiedi i fiori del davanzale potrebbero essere gialli ed io ti rispondo "potrebbero esserlo" dopo non mi puoi rinfacciare che ieri ho detto che i fiori potrebbero essere verdi

E infatti non te lo rinfaccio. Per definizione stessa di "potrebbe essere", il fatto che tu dica che qualcosa "potrebbe essere" verde non significa che tu escludi che "potrebbe essere" giallo. Il "potrebbe" preclude una possibilità. Quindi non ti taccerei mai di incoerenza, in questo caso. Le risposte che hai dato tu in precedenza non sono di questo tipo, e te le ho citate tutte.

Sono possibili allora due casi: (1) se non le hai lette, significa che non sei in malafede ma che però sei poco serio perché rispondi senza documentarti. (2) se le hai lette, allora questo esempio che fai è disonesto intellettualmente perché, essendo a conoscenza delle frasi che ti ho sottolineato, ti ostini comunque a contrabbandarle per frasi "di probabilità" come quella dell'esempio del "potrebbe essere", e non come frasi che si contraddicono in modo netto, come invece ti ho mostrato essere.

In realtà, ci sarebbe anche una terza possibilità, e cioè che tu creda realmente che le tue frasi siano del tipo che illustri. È una possibilità; ma, se dici che è così, ciò corrisponde ad autocalpestare la propria intelligenza.

[...] anche perchè nel frattempo mi sono dimenticato di quello che mi hai chiesto ieri. ti giuro che non c'è malizia.

Un buon bugiardo deve avere un'ottima memoria, ricordatelo. Tuttavia, che tu sia un bugiardo o meno, questo non è rilevante. Infatti, la coerenza non è che vale se uno si ricorda quello che ha detto il giorno prima. Essere coerenti significa non contraddire un pensiero che si è espresso precedentemente, a prescindere da quanto sia lontano nel passato o da che ricordo se ne abbia. Con questo non voglio dire che non si possa cambiare idea, attenzione. Sto solo dicendo che se prima dici A e poi dici NON A, sia che tu ti ricordi di aver detto prima A, sia che no, la tua incoerenza rimane. Se poi questa incoerenza è dettata da un cambio di idea, buon per te: significa che sei una persona malleabile. Però, se cambi idea, devi anche avere il coraggio di dire: "ho cambiato idea", non devi (1) sostenere che non hai mai detto il contrario, (2) sostenere che ciò che hai detto prima non è in contraddizione con quello che dici ora, (3) non ti ricordi di averlo detto e quindi non sei in contraddizione e così via.

sul nesso trauma infantile uguale conseguenza sulla psiche è sempre vero.

Suddividiamo allora ulteriormente.

TRAUMA INFANTILE -> CONSEGUENZE PSICOLOGICHE -> DEVIAZIONE SESSUALE

Tu hai appena affermato che la prima parte di questa catena di causalità sussiste sempre. È ok, fin qui siamo in accordo.

ma se per conseguenza intendi i disturbi psichici qui entrano in gioco altri fattori individuali legati alla capacità dell'inconscio di assorbire il trauma.

Qui parli della seconda parte della catena, dicendo sostanzialmente che quella freccia non sempre di verifica. Guarda un po' cosa ho detto io "qualche" (si fa per dire) post fa:

EricinaFC Ora: sono certo (Baluba me lo confermerà) che Baluba, con la frase "è PROVATO provochino aberrazioni", non volesse dire sempre, in quanto giurerei sul fatto che Baluba sa bene che ci sono psicologie che reagiscono in modo positivo e che non si ammalano divenendo vittima di deviazione.

Ci siamo quindi? Si capisce che penso la stessa cosa tua?

una domanda: cosa a che fare questo con la religione?

La tesi iniziale era questa. La religione è portatrice di principi buoni ma anche di modelli di vita contro natura che, se seguiti, possono essere fonte di danno a sé e agli altri. Pertanto, la religione, a causa di ciò che insegna e impone ai bambini fin dalla più tenera età, è un vettore di disagio psicologico per tutti i suoi adepti.

Sia ben inteso che "la religione fa questo e la religione fa quello" è una figura retorica che prende il nome di metonimia. Una metonimia è una figura retorica che consiste nel sostituire un termine proprio con un altro appartenente allo stesso campo semantico, che abbia col primo una relazione di contiguità logica o materiale. Pertanto, se dico "la religione provoca danni" sto in realtà dicendo "i religiosi provocano danni". Con questo, non intendo certo dire che sono tutti i religiosi a provocare danni. Intendo dire che la religione, nell'intento di suggerire (imporre, per chi si ritiene religioso) come vivere, propone dei modelli di vita che, a mio dire, se seguiti, favoriscono fortemente situazioni di disagio psicologico. Quindi, la religione, quando seguita letteralmente in tutto ciò che impone, è portatrice di potenziale danno. E, quindi, per me è male.

invece è dimostrato che traumi forti possono causare turbe psichiche

benissimo. Ti riporto quello che ho scritto io poco fa:

credo fortemente che da traumi infantili possano [...] provenire grandi, grandissimi danni alla salute psicologica dei traumatizzati.

Se non sbaglio sono, a meno di differenze formali legate alle scelte lessicali, esattamente la stessa affermazione.

ma non è stato dimostrato che un turba psichica sia correlata ad un particolare tipo di trauma

A pagina 49, dico: "La mia frase significa: "alcune deviazioni derivano da traumi"". Non specifico esattamente che si possa stabilire da che trauma derivi una certa deviazione, e infatti non lo sostengo. Sono perfettamente d'accordo che una stessa deviazione possa avere sorgenti traumatiche totalmente differenti; l'importante è che tali sorgenti siano effettive, ovvero che in quei casi c'è un reale legame di causa-effetto fra trauma e deviazione. Tutto qui.

cmq non è accettabile in un dibattito (scientifico, n.d.E.) serio che si consideri dignitosa una qualunque posizione non supportata da prove scientifiche.

Guarda che c'è differenza fra qualcosa che è vero e qualcosa che è dignitoso. In questo caso, forse non sono stato chiaro, dignitoso va interpretato nell'accezione di "non escludibile a priori". Ovvero, due teorie create per spiegare un fatto non sono l'una migliore dell'altra fino a quando non si fornisca una falsificazione di almeno una delle due. Siccome il dibattito, limitatamente ai legami trauma-turba, è scientifico, bisogna seguire un approccio scientifico nella valutazione delle teorie, non aprioristico basato sulle convinzioni personali.

Un teoria è una teoria; e, fin quando non è falsificata, bisogna sospendere ogni giudizio di verità o falsità. Questo corrisponde a dire che tutte le teorie hanno uguale dignità fino a prova contraria.

Se poi uno vuole introdurre un nuovo termine e parlare di "inverosimiglianza", si può fare. Ma una teoria "non verosimile" non è "non dignitosa". Questo sia chiaro.
(edited)
2010-07-20 19:31:43
quindi un prete pedofilo lascerà dietro di se una scia di futuri preti pedofili violentandoli nel seminario

come avevo postato dal documento della commissione di inchiesta irlandese


come ho già scritto quello che hai postato non dice questo. la relazione sulla commissione di inchiesta irlandese, come ho scritto in precedenza, ha a che fare con la pedofilia come scelta sessuale, non come sintomo psichiatrico, in quanto è altamente improbabile (per non dire impossibile) che ci sia una tale concentrazione di patologie uguali, oltre alfatto che non è dimostrato che la pedofilia si trasmetta attraverso il trauma (cita i miei post per intero altrimenti non si capisce). la concentrazione di tale devianza è piu probabile sia dovuta alla creazione di una aggregazione di pedofili che hanno iniziato col coprirsi l'uno con l'altro e cooptare i membri predisposti a condividere il loro segreto.
2010-07-20 19:45:03
sulla prima parte del tuo post pensala come vuoi ma più di dirti che sono in buona fede non posso fare. una nota sul metodo logico che usi: non sempre porta alla verità anzi spesso si finisce in loop. passando al nocciolo della questione:

La tesi iniziale era questa. La religione è portatrice di principi buoni ma anche di modelli di vita contro natura che, se seguiti, possono essere fonte di danno a sé e agli altri. Pertanto, la religione, a causa di ciò che insegna e impone ai bambini fin dalla più tenera età, è un vettore di disagio psicologico per tutti i suoi adepti.

ma qui devi sapere che non solo la religione ma tutti i modelli culturali, compresi quelli descritti dal Pupe, sono contro la natura umana e impongono coerizioni che noi chiamiamo educazione, cultura, tradizioni. quindi anche quando scrivi:

Intendo dire che la religione, nell'intento di suggerire (imporre, per chi si ritiene religioso) come vivere, propone dei modelli di vita che, a mio dire, se seguiti, favoriscono fortemente situazioni di disagio psicologico. Quindi, la religione, quando seguita letteralmente in tutto ciò che impone, è portatrice di potenziale danno. E, quindi, per me è male.

non puoi riferirti solo alla religione, ma a tutte le regole, compresa ad esempio mangiare con la forchetta e bere dal bicchiere. la materia che cerchi è l'antropologia culturale più che la psicologia qui. sul resto sono d'accordo con te, ma per me l'errore è indicare la religione come unica matrice di riferimento. poi:

Un teoria è una teoria; e, fin quando non è falsificata, bisogna sospendere ogni giudizio di verità o falsità. Questo corrisponde a dire che tutte le teorie hanno uguale dignità fino a prova contraria

leggi Karl Popper (anche su wikpedia a riguardo) e ne riparliamo con maggiore cognizione di causa. se già lo hai fatto aspetto il tuo prossimo post.





2010-07-20 20:06:19
una nota sul metodo logico che usi: non sempre porta alla verità anzi spesso si finisce in loop.

Sempre meglio altri metodi che portano sempre alla falsità.

non puoi riferirti solo alla religione, ma a tutte le regole, compresa ad esempio mangiare con la forchetta e bere dal bicchiere

Un cambio di comportamento non sempre è un peggioramento; ma, soprattutto, non sempre costituisce una repressione di un sfogo naturale umano. L'esempio più calzante è impedire ad un essere umano di espletare i suoi bisogni fisiologici. Che tu cachi sotto un pino o che lo faccia sul water di casa tua, non stai reprimendo il tuo istinto fisiologico, stai solo cambiandone le "modalità di fruizione". Per questo, siccome impedire all'uomo di fare sesso o di masturbarsi è un impedimento anti-fisiologico, tale impedimento è da abolire. E, se tale impedimento risiede nella religione, allora c'è qualcosa che non va nella religione.

Se poi, da un'analisi accurata, emerge che non c'è solo qualcosa che non va, ma bensì tante cose che non vanno, allora i dubbi sulla ragionevolezza della religione aumentano.

Se poi, addirittura, queste "cose che non vanno" riguardano perfino i pilastri fondamentali della religione, allora direi che la religione è un fallimento totale. Da questo fatto, il mio parere è che sarebbe meglio che non ci fosse.

leggi Karl Popper

aeryon, aeryon, aeryon; ma perché ti fai del male?
Il signor Popper sostiene proprio quello che dico io.

Il criterio popperiano di falsificabilità
Brano tratto da Wikipedia

Karl Popper ha quindi elaborato una definizione di metodo scientifico deduttivo basata sul criterio di falsificabilità, anziché su quello induttivo di verificabilità. Gli esperimenti empirici non possono mai, per Popper, "verificare" una teoria, possono al massimo smentirla. Il fatto che una previsione formulata da un'ipotesi si sia realmente verificata, non vuol dire che essa si verificherà sempre. Perché l'induzione sia valida occorrerebbero cioè infiniti casi empirici che la confermino; poiché questo è oggettivamente impossibile, ogni teoria scientifica non può che restare nello status di congettura.

Questo è in effetti il criterio moderno attualmente utilizzato. Se una teoria fa una previsione e tale previsione non si verifica allora la teoria è falsa. Se però la previsione si verifica allora non è detto che sia vera, viene solo spostato più in là il "momento in cui" la teoria sarà falsificata, se mai avverrà.

Quindi, per il criterio di falsificabilità scientifica (popperiana), tutte le teorie sono potenzialmente valide fin quando non vengono smentite.
(edited)