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Subject: Io e la religione

2010-07-23 12:59:37
a me sembra che sfugga il punto.

Mettiamo che credo nella befana (prendo a prestito l'esempio di ericina)
e allora?

L'obiettivo è forse una verità oggettiva, non credo dato che non si può sostenere che un'ipotesi (esistenza) sia più o meno vera dell'altra (non esistenza)

Quindi l'obiettivo è un obiettivo umano e personale,esempio essere più felici.
Crederò o meno alla befana a seconda del fatto se ciò mi fa più o meno contento,
la cosa in effetti sembra coerente quando credere alla befana smette di essere interessante perchè mi da più soddisfazione essere "grande" e affidarmi alla ragione smetto.
Solo che con la religione uno può non sentire mai il bisogno di affidarsi alla ragione oppure sentirlo per un periodo e poi cambiare idea e essere più felice affidandosi ad altro..

insomma questa oggettività nel giudizio di vero falso che manca pone il problema su un altro piano, quello delle scelte individuali!
2010-07-23 13:01:25
quoto tutto tranne:

Solo che con la religione uno può non sentire mai il bisogno di affidarsi alla ragione oppure sentirlo per un periodo e poi cambiare idea e essere più felice affidandosi ad altro..


ci sono le conversioni.

ed inoltre le scelte personali devono essere consapevoli. ad esempio se mi insegnano a credere nella befana ed a scuola il mio compagno mi dice che la befana sono i miei genitori che appendono la calza al caminetto in quel momento mi trovo davanti ad una scelta se dubitare o meno della mia conoscenza. qui bisognerebbe fare il salto qualitativo che porta il soggetto a mettersi in discussione, stdiere il fenoeno befana e discernere il piano simbolico da quello reale. i rapporti fra religione e fedeli sono dello stesso tipo, ci sono fedeli che "restano bambini" e credono nella befana e altri che fanno il salto qualitativo mettendosi in discussione.
(edited)
2010-07-23 13:03:49
ecco, ho capito che la pensiamo in modo completamente diverso ;)
noi un ruolo ce l'abbiamo, anche se sappiamo che non siamo eterni: ovvero rendere la terra un posto migliore per i nostri discendenti.

se devo essere sincero, a me l'immortalità spaventerebbe non poco. cioè, se non c'è una fine, tutto diventa più scontato.

ho bisogno di dare un senso all'universo che comprenda un ruolo per l'uomo

io penso che il ruolo che l'uomo ha è quello di arrivare a conoscere quante più cose si possano conoscere, per poterci migliorare sempre più
2010-07-23 13:07:53
tutte le religioni e le tradizioni sono favole

Appunto.

di fronte all'inspiegabile il genitore non può lasciare il bambino senza risposte altrimenti rischia che "devii" verso risposte personali pericolose

Ci sono due soluzioni: la risposta e la non risposta.

Con la non risposta si dice al bambino che nessun uomo ha una risposta certa alla domanda. Così facendo si insegna al bambino alla responsabilità verso l'onestà intellettuale (se una cosa non la so non mi invento la risposta). Ovviamente si deve proprio far capire al bambino che quando non si sa una cosa non è bene inventarsi la risposta, sia essa "piacevole" quanto la si vuole.

Con la risposta invece ci si forza a dare una risposta al bambino per far fronte all'eventuale problema di cui tu parli. Ma non sta scritto da nessuna parte che occorra dare una delle risposte proposte dalle religioni. Così, anziché raccontargli di Dio e della vita eterna, gli racconterai di altro, più in linea col pensiero ateo. Sia ben inteso che con questo non mi sto ergendo a giudice di ciò che è vero e ciò che non lo è. Sto solo dicendo ciò che è vero per me. Essendo libero di insegnare ai miei figli ciò che credo, insegnerei questo, perché la vedo una valida alternativa alla "non risposta" o, molto peggio (secondo me), alla risposta religiosa ordinaria.
(edited)
2010-07-23 13:11:43
noi un ruolo ce l'abbiamo, anche se sappiamo che non siamo eterni: ovvero rendere la terra un posto migliore per i nostri discendenti.

questa è la tua risposta alla paura inconscia del relativismo. che è frutto di un tuo percorso personale dovuto alla tua storia d vita. quindi non è che la pensiamo in modo diverso, ma siamo giunti a conclusioni diverse di fronte alla paura di non avere un senso in questo universo. anzi non siamo neanche tanto in disaccordo in quanto anch'io condivido il tuo pensiero. e quando dici:

io penso che il ruolo che l'uomo ha è quello di arrivare a conoscere quante più cose si possano conoscere, per poterci migliorare sempre più

ti condivido in pieno.





2010-07-23 13:14:27
Con la non risposta si dice al bambino che nessun uomo ha una risposta certa alla domanda. Così facendo si insegna al bambino alla responsabilità verso l'onestà intellettuale (se una cosa non la so non mi invento la risposta). Ovviamente si deve proprio far capire al bambino che quando non si sa una cosa non è bene inventarsi la risposta, sia essa "piacevole" quanto la si vuole.

qui sei in contraddizione. con la non riposta non dai risposte e basta e lasci libero il bambino di crearsele da se. insegnare la responsabilità dell'onestà intellettuale è una risposta a sua volta che fornisci al bambino. la non risposta è dare libertà assoluta al bambino di credere anche a babbo natale.

ps: ti quoto sulla seconda parte.

(edited)
(edited)
2010-07-23 13:17:51
Digger: io penso che il ruolo che l'uomo ha è quello di arrivare a conoscere quante più cose si possano conoscere, per poterci migliorare sempre più

aeryon: ti condivido in pieno.


Io invece non penso che l'uomo abbia un ruolo, perché il semplice concetto di ruolo indica una collocazione da parte di un "assegnatore di ruoli", quindi implica un "fine ultimo" dell'uomo. Se sostituiamo la parola "ruolo" con un sinonimo che non prevede l'esistenza di un "assegnatore" e di un "fine", ma che rende comunque l'idea del "già che siamo qui, almeno facciamo qualcosa!", mi lascia più contento :-)
2010-07-23 13:19:25
cmq per quanto riguarda la religione, non ho niente contro la religione in sè, ma non sopporto quando la gente prova a "convertirmi" e quando ci sono scandali come la pedofilia all'interno della chiesa e questa prova a coprire quegli schifosi che abusano dei bambini.

ecco, queste cose sì che mi fanno schifo. anche perchè un'istituzione che si fa portatrice di bellissimi valori quali carità, rispetto degli altri ecc ecc, deve assolutamente metterli in pratica e non può permettere che al suo interno ci siano tali personaggi.

per il resto, essendo io a favore della libertà di pensiero, coloro che credono possono farlo liberatamente basta, che la chiesa (nel nostro caso quella cattolica) non entri in questioni che non la riguardano (aborto, fecondazione assistita, politica ecc ecc)..
2010-07-23 13:22:06
vabbè, mi sarò espresso male ;)

mettiamola così: il nostro dovere di uomini è quello di arrivare a conoscere quante più cose si possono conoscere, per poterci migliorare e far sì che i nostri discendenti vivano meglio di noi.
ma questo non perchè c'è un fine ultimo, ma solo perchè ognuno di noi deve badare alla salvaguardia del nostro pianeta e del genere umano (nel suo piccolo, ovviamente)
2010-07-23 13:22:54
Se sostituiamo la parola "ruolo" con un sinonimo che non prevede l'esistenza di un "assegnatore" e di un "fine", ma che rende comunque l'idea del "già che siamo qui, almeno facciamo qualcosa!", mi lascia più contento :-)

la parole ruolo è intesa alla stregua che anche l'ossigeno ha un ruolo nella composizione dell'acqua. poi anche qui possiamo dibattere su chi ha deciso che l'acqua sia formata da due parti di idrogeno ed una di ossigeno. ma poi rientreremmo nel dibattito filosofico.
2010-07-23 13:24:04
qui sei in contraddizione

Per "non risposta" intendo che non rispondo alla domanda specifica, quindi il suo raggio d'azione è circoscritto alla mancanza di una risposta alla domanda che mi viene posta. L'insegnamento sull'onestà intellettuale che deriva dal "non lo so" è fisiologico di essersi mostrati con trasparenza di fronte alla domanda, cioè non a conoscenza della risposta. Pur essendo questa una "risposta" non è in contraddizione con la mia scelta di non rispondere, in quanto la "non risposta" a cui alludo io non è di carattere assoluto, ma, come ho già detto in apertura, circoscritto alla domanda iniziale. Quindi la "non risposta" (iniziale) e la "risposta indotta" sono "eventi" diversi che non si contraddicono poiché uno non preclude l'altro.
2010-07-23 13:25:03
cmq per quanto riguarda la religione, non ho niente contro la religione in sè, ma non sopporto quando la gente prova a "convertirmi" e quando ci sono scandali come la pedofilia all'interno della chiesa e questa prova a coprire quegli schifosi che abusano dei bambini.

ti quoto tutto il post. compresa la parte "politica" che condivido appieno.
2010-07-23 13:26:33
la pensiamo uguale xD
con l'unica differenza che tu credi in dio, io no
2010-07-23 13:27:30
Per "non risposta" intendo che non rispondo alla domanda specifica, quindi il suo raggio d'azione è circoscritto alla mancanza di una risposta alla domanda che mi viene posta.

ma qui il bambino userà la propria immaginazione per crearsela da solo. quindi o fai un'azione psicologicamente coercitiva per inibire la curiosità del bambino con la possibilità di creare traumi psicologici o il bambino andrà avanti da sè.
2010-07-23 13:28:00
mettiamola così: il nostro dovere di uomini è quello di

Azz... preferivo ruolo :-D

Comunque non preoccuparti, sono capace di superare queste "difficoltà lessicali" senza alcun problema ed interpretarti nella sostanza di ciò che vuoi dire. Volevo solo far presente che anch'io sono capace di obiettare sull'improprietà di certi termini usati, mostrando che con questo tipo di atteggiamento si rischia di non portare a termine mai nessuna discussione, e di essere sempre potenzialmente in disaccordo su tutto.

Tranquillo quindi: avevo capito tutto perfettamente ;-)
2010-07-23 13:28:25
con l'unica differenza che tu credi in dio, io no

nessuno è perfetto (rivolto a me, ovviamente) :P