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Subject: Io e la religione
Vedi un pò tu che senso ha.
tu cerchi un senso logico nella religione, ma la religione ha senso solo nell'ottica del conforto dell'essere umano verso l'ignoto (la morte ad esempio). ha senso nel creare coesione sociale, nella diffusione dei concetti di bene e male (che, come fa notare Ehieieh sono più o meno gli stessi in ogni religione). ha senso nel riconoscimento dello spirito come parte della nostra umanità, che esso si chiami mana o anima. ma di certo non trova senso nella ragione, perchè la religione nasce proprio dall'esplorazione di quelle cose che la ragione non può spiegare.
Ps: puoi sempre essere agnostico se tutto questo non ti va.
(edited)
tu cerchi un senso logico nella religione, ma la religione ha senso solo nell'ottica del conforto dell'essere umano verso l'ignoto (la morte ad esempio). ha senso nel creare coesione sociale, nella diffusione dei concetti di bene e male (che, come fa notare Ehieieh sono più o meno gli stessi in ogni religione). ha senso nel riconoscimento dello spirito come parte della nostra umanità, che esso si chiami mana o anima. ma di certo non trova senso nella ragione, perchè la religione nasce proprio dall'esplorazione di quelle cose che la ragione non può spiegare.
Ps: puoi sempre essere agnostico se tutto questo non ti va.
(edited)
Tralaltro Eheieh è un vecchio cogironista e oramai amico con il quale mille volte abbiamo avuto idee differenti, ma sono sempre state le idee a scontrarsi e mai le persone, e da parte mia per lui c'è solo stima, per cui non credo proprio se la sia presa..
ALVF è stato il mio tutor, fai te se posso pensarne male...
^__^
Dunque: ho scritto la seconda parte per fare pensare una cosa che ha implicazioni fortissime e ALVF ha riportato solo una parte di questa "critica".
La mia domanda sarebbe: fosse appurato che cristo non fosse esistito o che non fosse stato figlio di dio padre o che non fosse risorto il cristianesimo avrebbe senso?
A rigor di dottrina alla mano dico no. Il cristianesimo (e non solo il cattolicesimo) basa la sua fede su cristo figlio di dio morto e risorto. Qui convergono proprio tutte le chiese.
Però se pensiamo e se crediamo che il messaggio evangelico sia buono a prescindere allora lo porteremo avanti e lo condivideremo. Però lontano da ogni istituzione perchè se non si crede a cristo morto e risorto quel messaggio è identico in quasi tutte le religioni.
Venendo a questioni più tecniche di cui ALVF stato anticipatore faccio presente che:
Il Vangelo di Luca è il più tardo ed è sicuramente uno scritto successivo.
Il Vangelo di Matteo è il penultimo anch'esso scritto da terze e quarte mani.
Il Vangelo di Giovanni è il secondo in ordine di tempo ed è anch'esso raffazzonato: ci sono varie contraddizioni anche in versetti successivi: insomma un copia incolla.
Il Vangelo di Marco è sicuramente il più antico e ha un'aggiunta posteriore del II secolo sicuramente falsa: la parte della resurrezione oviamente inserita nel canone nonostante sia falsa.
Da notare che: i 2 più antichi NON parlano dell'infanzia di Gesù: nessuna annunciazione, nessuna mangiatoia, niente cometa, niente erode, niente re magi, niente fuga in egitto.
Iniziano entrambi col Battesimo nel Giordano.
Questo fa capire che tutta la prima parte di Matteo e Luca è falsa e aggiunta in epoca posteriore.
La parte della resurrezione poi in origine NON compariva nel vangelo. Come è possibile che un fatto così importante non fu menzionato da Marco?
Semplice: NON è mai avvenuta, tant'è che si son presi la briga di aggiungere i versetti 2 secoli dopo.
Guarda caso il Vangelo di Tommaso, recentemente riscoperto e almeno nella struttura portante antico più di tutti i precedenti NON è stato ammesso nel canone e mai lo sarà per due sostanziali motivi:
1) rifiuto di una struttura istituzionale: "solleva un pezzo di legno e li mi troverai"
2) rifiuto della resurrezione nella carne ma solo una resurrezone spirituale: cme è simile al concetto di illumnazione orientale, vero?
Quindi ALVF dice: come possiamo essere sicuro che quello che cidicon i vangeli sia vero?
Infatti non lo è del tutto, lo è solo in parte e grazie alla filologia ora chiunque sa alcune cose.
Le parabole sono autentiche, il battesimo del giordano lo è, la resurrezione di cristo è un falso, la nascita nella mangiatoia, l'annunciazione, la cometa, la mangiatoia, i magi sono un falso.
Cristo non era figlio di dio, ant'è che viene chiamato così anche da Marco solo dopo il battesimo del giordano.
Vedi adonozionismo (ossia cristo adottato come figlio di dio solo dopo il battesimo del giordano) che fu dichirata eresia (da chi?) nel II secolo.
Quindi i dubbi di ALVF non solo sono fondati, sono certezze.
Nota bene che sulle parti false si fonda TUTTA la struttura del cristianesimo inteso come religione.
(edited)
ALVF è stato il mio tutor, fai te se posso pensarne male...
^__^
Dunque: ho scritto la seconda parte per fare pensare una cosa che ha implicazioni fortissime e ALVF ha riportato solo una parte di questa "critica".
La mia domanda sarebbe: fosse appurato che cristo non fosse esistito o che non fosse stato figlio di dio padre o che non fosse risorto il cristianesimo avrebbe senso?
A rigor di dottrina alla mano dico no. Il cristianesimo (e non solo il cattolicesimo) basa la sua fede su cristo figlio di dio morto e risorto. Qui convergono proprio tutte le chiese.
Però se pensiamo e se crediamo che il messaggio evangelico sia buono a prescindere allora lo porteremo avanti e lo condivideremo. Però lontano da ogni istituzione perchè se non si crede a cristo morto e risorto quel messaggio è identico in quasi tutte le religioni.
Venendo a questioni più tecniche di cui ALVF stato anticipatore faccio presente che:
Il Vangelo di Luca è il più tardo ed è sicuramente uno scritto successivo.
Il Vangelo di Matteo è il penultimo anch'esso scritto da terze e quarte mani.
Il Vangelo di Giovanni è il secondo in ordine di tempo ed è anch'esso raffazzonato: ci sono varie contraddizioni anche in versetti successivi: insomma un copia incolla.
Il Vangelo di Marco è sicuramente il più antico e ha un'aggiunta posteriore del II secolo sicuramente falsa: la parte della resurrezione oviamente inserita nel canone nonostante sia falsa.
Da notare che: i 2 più antichi NON parlano dell'infanzia di Gesù: nessuna annunciazione, nessuna mangiatoia, niente cometa, niente erode, niente re magi, niente fuga in egitto.
Iniziano entrambi col Battesimo nel Giordano.
Questo fa capire che tutta la prima parte di Matteo e Luca è falsa e aggiunta in epoca posteriore.
La parte della resurrezione poi in origine NON compariva nel vangelo. Come è possibile che un fatto così importante non fu menzionato da Marco?
Semplice: NON è mai avvenuta, tant'è che si son presi la briga di aggiungere i versetti 2 secoli dopo.
Guarda caso il Vangelo di Tommaso, recentemente riscoperto e almeno nella struttura portante antico più di tutti i precedenti NON è stato ammesso nel canone e mai lo sarà per due sostanziali motivi:
1) rifiuto di una struttura istituzionale: "solleva un pezzo di legno e li mi troverai"
2) rifiuto della resurrezione nella carne ma solo una resurrezone spirituale: cme è simile al concetto di illumnazione orientale, vero?
Quindi ALVF dice: come possiamo essere sicuro che quello che cidicon i vangeli sia vero?
Infatti non lo è del tutto, lo è solo in parte e grazie alla filologia ora chiunque sa alcune cose.
Le parabole sono autentiche, il battesimo del giordano lo è, la resurrezione di cristo è un falso, la nascita nella mangiatoia, l'annunciazione, la cometa, la mangiatoia, i magi sono un falso.
Cristo non era figlio di dio, ant'è che viene chiamato così anche da Marco solo dopo il battesimo del giordano.
Vedi adonozionismo (ossia cristo adottato come figlio di dio solo dopo il battesimo del giordano) che fu dichirata eresia (da chi?) nel II secolo.
Quindi i dubbi di ALVF non solo sono fondati, sono certezze.
Nota bene che sulle parti false si fonda TUTTA la struttura del cristianesimo inteso come religione.
(edited)
è un bel post, anche se io avrei lasciato le conclusioni aperte agli altri. le cose che definisci false sono tue deduzioni e come tali andavano anticipate da un "per me". questo non vuol dire che i tuoi ragionamenti sulla cronologia dei vangeli non sia esatta, ma le conclusioni a cui giungi non sono obiettivamente condivisibili in quanto non hanno prove a supporto (la natività potrebbe essere assente anche per altri motivi in alcuni vangeli ad esempio, così come la resurrezione).
a tuo supporto "solleva un pezzo di legno e li mi troverai" come onnipresenza di dio e cristo nel mondo è uno dei punti controversi della chiesa ed uno dei punti di forza di Lutero.
concludo chiedendo ancora: "a cosa importa se è vero o falso?"
a tuo supporto "solleva un pezzo di legno e li mi troverai" come onnipresenza di dio e cristo nel mondo è uno dei punti controversi della chiesa ed uno dei punti di forza di Lutero.
concludo chiedendo ancora: "a cosa importa se è vero o falso?"
è un bel post, anche se io avrei lasciato le conclusioni aperte agli altri. le cose che definisci false sono tue deduzioni e come tali andavano anticipate da un "per me".
No. Sono false oggettivamente. e di seguito il perchè.
ma le conclusioni a cui giungi non sono obiettivamente condivisibili in quanto non hanno prove a supporto (la natività potrebbe essere assente anche per altri motivi in alcuni vangeli ad esempio, così come la resurrezione).
Mi dispiace ma non è così se i primi discepoli e lo stesso Cristo avessero voluto fondare una chiesa. Come, c'è il figlio di dio e non si sgna la data e si deve inventare invece il natale.
Come risorge nella carne un uomo fattosi dio e NON viene riportato nei vangeli? Suvvia siamo seri.
Infatti a quell'epoca solo una minoranza (divenuta in seguito maggioranza) credeva nella divinità di cristo e nella sua resurrezione.
Il fatto storicamente provato e non accettato dalla chiesa e che cristo non era un dio, aveva fratelli, no era unigenito, fu concepito nel peccato (laddove dicono che sia stato concepito) tant'è che maria va a sacrificare le colombe come prescive levitico capitolo 18. Insomma era un uomo comune, un Gandhi del tempo che ha voluto dare un riscatto sociale ai poveri predicando giustizia, eticae morale.
Ah, in Marco neanche c'è lo spezzare del pane e il "fate questo in memoria di me" tanto per farti capire le cose come stanno.
Poi mi trova concorde il fatto che il messaggio di cristo sia degnissimo di essere seguito e di sicuro la chiesa non è depositaria di nulla dato che per prima e sempre ha tradito quel messaggio.
No. Sono false oggettivamente. e di seguito il perchè.
ma le conclusioni a cui giungi non sono obiettivamente condivisibili in quanto non hanno prove a supporto (la natività potrebbe essere assente anche per altri motivi in alcuni vangeli ad esempio, così come la resurrezione).
Mi dispiace ma non è così se i primi discepoli e lo stesso Cristo avessero voluto fondare una chiesa. Come, c'è il figlio di dio e non si sgna la data e si deve inventare invece il natale.
Come risorge nella carne un uomo fattosi dio e NON viene riportato nei vangeli? Suvvia siamo seri.
Infatti a quell'epoca solo una minoranza (divenuta in seguito maggioranza) credeva nella divinità di cristo e nella sua resurrezione.
Il fatto storicamente provato e non accettato dalla chiesa e che cristo non era un dio, aveva fratelli, no era unigenito, fu concepito nel peccato (laddove dicono che sia stato concepito) tant'è che maria va a sacrificare le colombe come prescive levitico capitolo 18. Insomma era un uomo comune, un Gandhi del tempo che ha voluto dare un riscatto sociale ai poveri predicando giustizia, eticae morale.
Ah, in Marco neanche c'è lo spezzare del pane e il "fate questo in memoria di me" tanto per farti capire le cose come stanno.
Poi mi trova concorde il fatto che il messaggio di cristo sia degnissimo di essere seguito e di sicuro la chiesa non è depositaria di nulla dato che per prima e sempre ha tradito quel messaggio.
sei un dispensatore di verità, tu a Cristo gli fai un baffo
Zornetta: quello che ho scritto sono fatti. Se non ti piacciono non è colpa mia: fatti rimangono.
Purtroppo in questo campo chiunque pretende di pontificare pur non avendo delle conoscenze adeguate solo per il fatto di essere credente.
Come me se ti venissi a dire come si fa una richiesta di arresti domicilari ad un magistrato, cosa che pur conoscendo le basi del diritto non saprei neanche da che parte iniziare per farla.
Quelli sono i fatti: se ad un vangelo aggiungono un pezzo 2 secoli dopo quel pezzo è un falso e stop. Tant'è che in Marco neanche c'è il famoso pezzo dello spezzare del pane che infatti ha senso solo in caso di resurrezione, infatti anch'essa assente nell'originale.
Che il vangelo di tommaso sia precedente a tutti e che non derivi dalla fonte Q non sono io che lo dico ma la filologia.
Guarda caso annunciazione e resurrezione sono composizioni successive e assenti nell'originale.
Guarda caso anche laddove siano state aggiunte (Luca e Matteo) la concezione non è immacolata, ma avviene nel peccato tant'è che maria sacrifica 2 colombe al tempio perchè impura come prescrive il Levitico, Cap. 18.
Quindi prendendo per buono anche le aggiunte successive i dogmi di Pio IX e Pio XII sono comunque falsi e non hanno riscontro alcuno nel vangelo. (Come decine di altri dogmi del resto come ben evidenziato da Lutero).
(edited)
Zornetta: quello che ho scritto sono fatti. Se non ti piacciono non è colpa mia: fatti rimangono.
Purtroppo in questo campo chiunque pretende di pontificare pur non avendo delle conoscenze adeguate solo per il fatto di essere credente.
Come me se ti venissi a dire come si fa una richiesta di arresti domicilari ad un magistrato, cosa che pur conoscendo le basi del diritto non saprei neanche da che parte iniziare per farla.
Quelli sono i fatti: se ad un vangelo aggiungono un pezzo 2 secoli dopo quel pezzo è un falso e stop. Tant'è che in Marco neanche c'è il famoso pezzo dello spezzare del pane che infatti ha senso solo in caso di resurrezione, infatti anch'essa assente nell'originale.
Che il vangelo di tommaso sia precedente a tutti e che non derivi dalla fonte Q non sono io che lo dico ma la filologia.
Guarda caso annunciazione e resurrezione sono composizioni successive e assenti nell'originale.
Guarda caso anche laddove siano state aggiunte (Luca e Matteo) la concezione non è immacolata, ma avviene nel peccato tant'è che maria sacrifica 2 colombe al tempio perchè impura come prescrive il Levitico, Cap. 18.
Quindi prendendo per buono anche le aggiunte successive i dogmi di Pio IX e Pio XII sono comunque falsi e non hanno riscontro alcuno nel vangelo. (Come decine di altri dogmi del resto come ben evidenziato da Lutero).
(edited)
ALVF [del] to
Eheieh
Come, c'è il figlio di dio e non si sgna la data e si deve inventare invece il natale.
ma stiamo parlando dello stesso personaggio che resuscitò lazzaro? E nemmeno una fonte storica (terza) che ne riporta l'avvenuto miracolo?
Se fosse accaduto davvero, immagino che qualcuno avrebbe dovuto per forza riportare una cosa del genere. Ma come tu resusciti e l'imperatore te lo fa fare tranquillamente nonostante questo gesto mini alle fondamenta l'istituzione dell'impero (che notoriamente è espressione divina in terra - guardacaso come il papa successivamente)?
Come risorge nella carne un uomo fattosi dio e NON viene riportato nei vangeli?
Piuttosto direi che il problema è che solo nei vangeli si parla di resurrezione. E direi che il fondamento della chiesa è avenuto grazie ad un'altro personaggio che neanche è stato contemporaneo di gesù ( ma quanti la sanno sta storia, qui sul forum?) e che si è "arrogato" il diritto di interpretare le parole e le azioni di uno sconosciuto.. magari era roso dai rimorsi, si beccò un colpo di sole sulla via di damasco e guarda i risultati....
Oggettivamente la stessa resurrezione è un capitolo "strano". nel senso che se oggi troviamo una tomba aperta, la prima cosa che pensiamo è "azz sti tombaroli hanno colpito ancora" oppure "alleluia, è risorto"?
sarò anche polemico, ma guardiamo in faccia la realtà.
p.s.: non ce l'ho con nessuno, pupe e aeryon, anche se magari si trascende vorrei chiarire che non c'è nulla di personale nei confronti di nessuno, mi lascio prendere la mano dall'argomento ^_^
ma stiamo parlando dello stesso personaggio che resuscitò lazzaro? E nemmeno una fonte storica (terza) che ne riporta l'avvenuto miracolo?
Se fosse accaduto davvero, immagino che qualcuno avrebbe dovuto per forza riportare una cosa del genere. Ma come tu resusciti e l'imperatore te lo fa fare tranquillamente nonostante questo gesto mini alle fondamenta l'istituzione dell'impero (che notoriamente è espressione divina in terra - guardacaso come il papa successivamente)?
Come risorge nella carne un uomo fattosi dio e NON viene riportato nei vangeli?
Piuttosto direi che il problema è che solo nei vangeli si parla di resurrezione. E direi che il fondamento della chiesa è avenuto grazie ad un'altro personaggio che neanche è stato contemporaneo di gesù ( ma quanti la sanno sta storia, qui sul forum?) e che si è "arrogato" il diritto di interpretare le parole e le azioni di uno sconosciuto.. magari era roso dai rimorsi, si beccò un colpo di sole sulla via di damasco e guarda i risultati....
Oggettivamente la stessa resurrezione è un capitolo "strano". nel senso che se oggi troviamo una tomba aperta, la prima cosa che pensiamo è "azz sti tombaroli hanno colpito ancora" oppure "alleluia, è risorto"?
sarò anche polemico, ma guardiamo in faccia la realtà.
p.s.: non ce l'ho con nessuno, pupe e aeryon, anche se magari si trascende vorrei chiarire che non c'è nulla di personale nei confronti di nessuno, mi lascio prendere la mano dall'argomento ^_^
il problema è che anche se si scoprisse che il vangelo fosse stata solo una trovata pubblicitaria di un predicatore dell'epoca questo non cambierebbe una virgola della religione cristiana. questo perchè ogni religione è un costrutto umano che partendo da un mito fondante (il vangelo nel caso del cristianesimo) sviluppa una serie di strutture volte a definire il concetto di bene\male, giustizia, superamento della morte, aggregazione sociale e varie altre.
in tutto questo la veridicità del mito fondante e assolutamente irrilevante anche se le religioni che pongono il proprio mito fondante "all'interno della storia" invece che in un mondo "altro" (tipo l'olimpo degli Dei greci) si prestano più facilmente a contraddizioni di tipo storigrafico.
l'assoluta irrilevanza dei miti fondanti è provata da diversi studi che hanno verifiato che nel mondo cristiano ci sono molte icone e santi del tutto "falsi". basti penare che i pezzi "originali" di croce di cristo sono tanti da formare un boschetto di croci, o le numerose lingue di S. Antonio o le ossa di diversi santi che dovevano godere del dono della moltiplicazione del corpo.
nonostante questo tali relquie continuano ad essere venerate come "originali" a discapito di ogni prova razionale.
questo dimostra che la religione non ha bisogno di una razionalità storiografica, ma di icone forti che permettano di rappresentare il mondo dello spirito.
ed a tal proposito entrano in gioco le istituzioni religiose.
Esse dovrebbero contribuire al rafforzamento dei simboli ed al mantenimento delle funzioni principali di distinguo tra bene\male, giustizia, superamento della morte etc. etc.
ma nel momento in cui l'istituzione religiosa, per un motivo qualunque, decide di modificare il mito fondante e di introdurre nuove categorie in competizione o contraddizione con i valori del mito allora inizia il vero declino dell'istituzione.
E' quello a cui assistiamo oggi con i vertici della chiesa cattolica che non operano più un distinguo tra bene\male in modo universale, ma lascia sottindendere scopi puramente funzionali alla sua sopravvivenza nella definizione di queste categorie.
ecco perché alla fine ti dico che è inutile provare l'inesattezza dei vangeli per "destituire" la fede cattolica, perchè la fede stessa non si basa sulla veridicità dei miti, e l'istituzione chiesa sa già le bugie che racconta.
in tutto questo la veridicità del mito fondante e assolutamente irrilevante anche se le religioni che pongono il proprio mito fondante "all'interno della storia" invece che in un mondo "altro" (tipo l'olimpo degli Dei greci) si prestano più facilmente a contraddizioni di tipo storigrafico.
l'assoluta irrilevanza dei miti fondanti è provata da diversi studi che hanno verifiato che nel mondo cristiano ci sono molte icone e santi del tutto "falsi". basti penare che i pezzi "originali" di croce di cristo sono tanti da formare un boschetto di croci, o le numerose lingue di S. Antonio o le ossa di diversi santi che dovevano godere del dono della moltiplicazione del corpo.
nonostante questo tali relquie continuano ad essere venerate come "originali" a discapito di ogni prova razionale.
questo dimostra che la religione non ha bisogno di una razionalità storiografica, ma di icone forti che permettano di rappresentare il mondo dello spirito.
ed a tal proposito entrano in gioco le istituzioni religiose.
Esse dovrebbero contribuire al rafforzamento dei simboli ed al mantenimento delle funzioni principali di distinguo tra bene\male, giustizia, superamento della morte etc. etc.
ma nel momento in cui l'istituzione religiosa, per un motivo qualunque, decide di modificare il mito fondante e di introdurre nuove categorie in competizione o contraddizione con i valori del mito allora inizia il vero declino dell'istituzione.
E' quello a cui assistiamo oggi con i vertici della chiesa cattolica che non operano più un distinguo tra bene\male in modo universale, ma lascia sottindendere scopi puramente funzionali alla sua sopravvivenza nella definizione di queste categorie.
ecco perché alla fine ti dico che è inutile provare l'inesattezza dei vangeli per "destituire" la fede cattolica, perchè la fede stessa non si basa sulla veridicità dei miti, e l'istituzione chiesa sa già le bugie che racconta.
il problema è che anche se si scoprisse che il vangelo fosse stata solo una trovata pubblicitaria di un predicatore dell'epoca questo non cambierebbe una virgola della religione cristiana. questo perchè ogni religione è un costrutto umano che partendo da un mito fondante (il vangelo nel caso del cristianesimo) sviluppa una serie di strutture volte a definire il concetto di bene\male, giustizia, superamento della morte, aggregazione sociale e varie altre.
(...)
ecco perché alla fine ti dico che è inutile provare l'inesattezza dei vangeli per "destituire" la fede cattolica, perchè la fede stessa non si basa sulla veridicità dei miti, e l'istituzione chiesa sa già le bugie che racconta.
quando scrivi queste cose sei una persona razionale che sa ragionare con la propria testa e capire le cose che si trova davanti
riconosci che la religione è pura propaganda basata su bugie spesso preparate ad hoc per turlupinare i creduloni
poi dici che vai a accendere un cero davanti a un santo ortodosso ...
Gli interveti di Alvf e Eheieh li trovo interessanti e pieni di notizie che non conoscevo.
La prospettiva storica e di ricostruzione filologica dei testi è interessante e mostra come ci sia chi ha fatto di tutto per piegare a suo uso uno strumento di potere così forte.
Però insisto nel dire che non c'è relazione con quanto ho scritto io.
Provo con un nuovo esempio a spiegarmi.
Mettiamo che io trovi molto profondo e intimamente giusto il "porgi l'altra guancia"
non capisco cosa mi deve interessare se chi l'ha detto:
-è esistito
-è chi penso che sia
-è figlio di Dio, Dio a sua volta
-l'abbia detto veramente lui
-l'abbia detto solo lui
-sia stato strumentalizzato per qualsiasi fine con qualsiasi esito
Infatti non mi interessa, per decidere se condivido e faccio mio quell'insegnamento...
Mi interessa del contenuto del messaggio, il quale come già riconosciuto anche da Eheieh è difficilmente contestabile (o almeno finora non ne abbiamo discusso, ecco!!!)
Le obiezioni che (giustamente) mi si fanno sono:
1non sei cristiano!
E' vero, ma io non l'ho ho mai sostenuto (per la precisione io mi definirei cristiano in un altro senso, ma il senso che tale parola ha preso in questo 3d, e che è più corretto nella comunicazione usare, non mi appartiene e quindi devo dirmi non cristiano..)
2non è una religione!
Il problema è di nuovo terminologico, ma dato per buono il senso che abbiamo concordato nella pagine precedenti, confermo che non è una religione, non c'è struttura ed accettazione di dogmi da parte mia.
C'è però un qualcosa che troppo facilmente viene confinato in "altro", cioè una corrispondenza tra il messaggio e ciò che uno trova di valore nella sua vita, a livello umano, morale e spirituale (sperando che spirituale non significhi qualcosa chemi sfugge!!!).
Ma attenzione non ho parlato di fede, non c'è in tutto questo discorso un solo momento in cui io affermo di credere per fede in qualcosa che non vedo.
Questo è un passaggio ulteriore che , a mio parere, risponde a logiche completamente diverse e che tali speculazioni non possono intaccare in nessun modo.
La fede (in qualsiasi cosa, eh..) a mio personale parere è una scelta volontaria.
Ciò detto, spero nessuno mi ricostringa a spiegare che della Chiesa e del cattolicesimo etc non me ne può fregare di meno.
:)
La prospettiva storica e di ricostruzione filologica dei testi è interessante e mostra come ci sia chi ha fatto di tutto per piegare a suo uso uno strumento di potere così forte.
Però insisto nel dire che non c'è relazione con quanto ho scritto io.
Provo con un nuovo esempio a spiegarmi.
Mettiamo che io trovi molto profondo e intimamente giusto il "porgi l'altra guancia"
non capisco cosa mi deve interessare se chi l'ha detto:
-è esistito
-è chi penso che sia
-è figlio di Dio, Dio a sua volta
-l'abbia detto veramente lui
-l'abbia detto solo lui
-sia stato strumentalizzato per qualsiasi fine con qualsiasi esito
Infatti non mi interessa, per decidere se condivido e faccio mio quell'insegnamento...
Mi interessa del contenuto del messaggio, il quale come già riconosciuto anche da Eheieh è difficilmente contestabile (o almeno finora non ne abbiamo discusso, ecco!!!)
Le obiezioni che (giustamente) mi si fanno sono:
1non sei cristiano!
E' vero, ma io non l'ho ho mai sostenuto (per la precisione io mi definirei cristiano in un altro senso, ma il senso che tale parola ha preso in questo 3d, e che è più corretto nella comunicazione usare, non mi appartiene e quindi devo dirmi non cristiano..)
2non è una religione!
Il problema è di nuovo terminologico, ma dato per buono il senso che abbiamo concordato nella pagine precedenti, confermo che non è una religione, non c'è struttura ed accettazione di dogmi da parte mia.
C'è però un qualcosa che troppo facilmente viene confinato in "altro", cioè una corrispondenza tra il messaggio e ciò che uno trova di valore nella sua vita, a livello umano, morale e spirituale (sperando che spirituale non significhi qualcosa chemi sfugge!!!).
Ma attenzione non ho parlato di fede, non c'è in tutto questo discorso un solo momento in cui io affermo di credere per fede in qualcosa che non vedo.
Questo è un passaggio ulteriore che , a mio parere, risponde a logiche completamente diverse e che tali speculazioni non possono intaccare in nessun modo.
La fede (in qualsiasi cosa, eh..) a mio personale parere è una scelta volontaria.
Ciò detto, spero nessuno mi ricostringa a spiegare che della Chiesa e del cattolicesimo etc non me ne può fregare di meno.
:)
Eheieh to
ALVF [del]
Piuttosto direi che il problema è che solo nei vangeli si parla di resurrezione.
Una correzione: in alcuni vangeli. In Marco no. E anche su Giovanni ci sono dubbi dato che NEANCHE in Giovanni c'è la famose formula dello spezzare del pane. Ossia è stata aggiunta in secondo tempo la resurrezione ma NON è stata aggiunta la formula eucaristica che dovrebbe essere il cardine.
Quindi se ne deduce che questa formule NON era tanto importante e quindi l'eucarestia NON è un sacramento e anche la resurrezione NON è un fatto storico.
IL problema invece è che la chiesa NON segue il vangelo, ma san paolo.
Una correzione: in alcuni vangeli. In Marco no. E anche su Giovanni ci sono dubbi dato che NEANCHE in Giovanni c'è la famose formula dello spezzare del pane. Ossia è stata aggiunta in secondo tempo la resurrezione ma NON è stata aggiunta la formula eucaristica che dovrebbe essere il cardine.
Quindi se ne deduce che questa formule NON era tanto importante e quindi l'eucarestia NON è un sacramento e anche la resurrezione NON è un fatto storico.
IL problema invece è che la chiesa NON segue il vangelo, ma san paolo.
riconosci che la religione è pura propaganda basata su bugie spesso preparate ad hoc per turlupinare i creduloni
a dir a verità ho detto che serve a dare un senso etico di ciò che è bene e ciò che è male, a dare sollievo di fronte all'impotenza nei confronti della morte etc. etc.
poi dici che vai a accendere un cero davanti a un santo ortodosso ...
perchè conoscere l'altro e le sue tradizioni equivale ad espandere il proprio mondo. più di quanto non lo si faccia leggendo 100 libri.
a dir a verità ho detto che serve a dare un senso etico di ciò che è bene e ciò che è male, a dare sollievo di fronte all'impotenza nei confronti della morte etc. etc.
poi dici che vai a accendere un cero davanti a un santo ortodosso ...
perchè conoscere l'altro e le sue tradizioni equivale ad espandere il proprio mondo. più di quanto non lo si faccia leggendo 100 libri.
IL problema invece è che la chiesa NON segue il vangelo, ma san paolo.
specificando che si tratta della chiesa cattolica e non dei cristiani in generale io aggiungerei un "magari lo facesse".
specificando che si tratta della chiesa cattolica e non dei cristiani in generale io aggiungerei un "magari lo facesse".
Gli interveti di Alvf e Eheieh li trovo interessanti e pieni di notizie che non conoscevo.
Mi preparo un serie di cose così soddisferò ulteriormente la curiosità tua e credo di altri.
La prospettiva storica e di ricostruzione filologica dei testi è interessante e mostra come ci sia chi ha fatto di tutto per piegare a suo uso uno strumento di potere così forte.
Punto centrato: la religione è e sarà sempre uno strumento di controllo delle masse ignoranti.
Napoleone che era ateo e anticlericale non metteva affatto in dubbio il ruolo della religione come controllo delle masse. Infatti nonostante non credesse in dio diceva che la religione era fondamentale: non come fede, cosa che tra l'altro ben pochi clericali hanno avuto, ma come istituzione.
Infatti una religione può esistere anche senza un dio. Il Buddismo ne è un esempio.
non capisco cosa mi deve interessare se chi l'ha detto:
-è esistito
-è chi penso che sia
-è figlio di Dio, Dio a sua volta
-l'abbia detto veramente lui
-l'abbia detto solo lui
-sia stato strumentalizzato per qualsiasi fine con qualsiasi esito
Benissimo. Sappi allora che c'è qalcun che l'ha detto prima di lui.
Il problema è proprio l'ultimo pnto. Il farti credere che sia stato il primo e il figlio di dio. L'ama il prossimo tuo come te stesso è una frase dell?Antico Testamento. Insomma cristo non si èinventato nula. Ha combattutto contro una casta sacerdotale che avevava smarrito il senso dell'AT. Esattamente come oggi.
1non sei cristiano!
E' vero, ma io non l'ho ho mai sostenuto (per la precisione io mi definirei cristiano in un altro senso, ma il senso che tale parola ha preso in questo 3d, e che è più corretto nella comunicazione usare, non mi appartiene e quindi devo dirmi non cristiano..)
Se per cristiano si intende fede in cristo morto e risorto: no non lo sei. Anche perchè quei principi di amore e fratellanza sono in tutte le relgioni: taoismo, buddismo, shintoismo, ecc ecc.
2non è una religione!
Il problema è di nuovo terminologico, ma dato per buono il senso che abbiamo concordato nella pagine precedenti, confermo che non è una religione, non c'è struttura ed accettazione di dogmi da parte mia.
Non è una religione: è una "fede" in principi basilari che sono il rispetto degli altri, la tolleranza, la fratella e l'uguaglianza. Faccio notare unacosa: la religione cattolica NON ha MAI fatto bandiera con questi valori. L'esatto contrario.
La prima istituzione al mondo ad avere come caposaldi questi valori è stata la MASSONERIA.
mediatate gente, meditate.
Il Libertè, egalitè, fraternitè era un motto massonico.
Ma attenzione non ho parlato di fede, non c'è in tutto questo discorso un solo momento in cui io affermo di credere per fede in qualcosa che non vedo.
Invece è fede. Non fede in un dio, ma qualcosa in più profondo, più difficile: fede in se stesi e nel genere umano.
Io ho fede, ma non è certo la fede cristiana. E' convinzione.
In un successivo post spiegherò perchè ad esempio la speranza teologale cattolica è proprio l'antitesi del cncetto di fede, la negazione stessa della fede.
La fede (in qualsiasi cosa, eh..) a mio personale parere è una scelta volontaria.
Come detto tu hai ede in pincipi basilari del rispetto umano che vanno al di là di qualsiasi dogma e religione. E' una fede in cui anch'io mi riconosco e che di certo è più salda. Perchè dico questo?
perchè questo tipo di fede è ragionata, pensata, fatta propria. Non è la pseudo fede di chi accetta dall'alto senza farla propria. Come scritto da numerosi teologi: se domani venisse cristo la chiesa lo metterebbe in croce.
(edited)
Mi preparo un serie di cose così soddisferò ulteriormente la curiosità tua e credo di altri.
La prospettiva storica e di ricostruzione filologica dei testi è interessante e mostra come ci sia chi ha fatto di tutto per piegare a suo uso uno strumento di potere così forte.
Punto centrato: la religione è e sarà sempre uno strumento di controllo delle masse ignoranti.
Napoleone che era ateo e anticlericale non metteva affatto in dubbio il ruolo della religione come controllo delle masse. Infatti nonostante non credesse in dio diceva che la religione era fondamentale: non come fede, cosa che tra l'altro ben pochi clericali hanno avuto, ma come istituzione.
Infatti una religione può esistere anche senza un dio. Il Buddismo ne è un esempio.
non capisco cosa mi deve interessare se chi l'ha detto:
-è esistito
-è chi penso che sia
-è figlio di Dio, Dio a sua volta
-l'abbia detto veramente lui
-l'abbia detto solo lui
-sia stato strumentalizzato per qualsiasi fine con qualsiasi esito
Benissimo. Sappi allora che c'è qalcun che l'ha detto prima di lui.
Il problema è proprio l'ultimo pnto. Il farti credere che sia stato il primo e il figlio di dio. L'ama il prossimo tuo come te stesso è una frase dell?Antico Testamento. Insomma cristo non si èinventato nula. Ha combattutto contro una casta sacerdotale che avevava smarrito il senso dell'AT. Esattamente come oggi.
1non sei cristiano!
E' vero, ma io non l'ho ho mai sostenuto (per la precisione io mi definirei cristiano in un altro senso, ma il senso che tale parola ha preso in questo 3d, e che è più corretto nella comunicazione usare, non mi appartiene e quindi devo dirmi non cristiano..)
Se per cristiano si intende fede in cristo morto e risorto: no non lo sei. Anche perchè quei principi di amore e fratellanza sono in tutte le relgioni: taoismo, buddismo, shintoismo, ecc ecc.
2non è una religione!
Il problema è di nuovo terminologico, ma dato per buono il senso che abbiamo concordato nella pagine precedenti, confermo che non è una religione, non c'è struttura ed accettazione di dogmi da parte mia.
Non è una religione: è una "fede" in principi basilari che sono il rispetto degli altri, la tolleranza, la fratella e l'uguaglianza. Faccio notare unacosa: la religione cattolica NON ha MAI fatto bandiera con questi valori. L'esatto contrario.
La prima istituzione al mondo ad avere come caposaldi questi valori è stata la MASSONERIA.
mediatate gente, meditate.
Il Libertè, egalitè, fraternitè era un motto massonico.
Ma attenzione non ho parlato di fede, non c'è in tutto questo discorso un solo momento in cui io affermo di credere per fede in qualcosa che non vedo.
Invece è fede. Non fede in un dio, ma qualcosa in più profondo, più difficile: fede in se stesi e nel genere umano.
Io ho fede, ma non è certo la fede cristiana. E' convinzione.
In un successivo post spiegherò perchè ad esempio la speranza teologale cattolica è proprio l'antitesi del cncetto di fede, la negazione stessa della fede.
La fede (in qualsiasi cosa, eh..) a mio personale parere è una scelta volontaria.
Come detto tu hai ede in pincipi basilari del rispetto umano che vanno al di là di qualsiasi dogma e religione. E' una fede in cui anch'io mi riconosco e che di certo è più salda. Perchè dico questo?
perchè questo tipo di fede è ragionata, pensata, fatta propria. Non è la pseudo fede di chi accetta dall'alto senza farla propria. Come scritto da numerosi teologi: se domani venisse cristo la chiesa lo metterebbe in croce.
(edited)
Scusa Ehiehe ma devo correggerti su alcuni punti:
Punto centrato: la religione è e sarà sempre uno strumento di controllo delle masse ignoranti.
Napoleone che era ateo e anticlericale non metteva affatto in dubbio il ruolo della religione come controllo delle masse. Infatti nonostante non credesse in dio diceva che la religione era fondamentale: non come fede, cosa che tra l'altro ben pochi clericali hanno avuto, ma come istituzione.
qui confondi la religione con l'istituzione religiosa. ad esempio il cardine del cattolicesimo come religione è "ama il prossimo tuo come te stesso" ma l'istituzione religiosa ha introdotto una serie di precetti tipo "andare in chiesa ogni domenica", "la confessione al prete dei peccati" che non hanno origine dal vangelo ma dall'esigenza della chiesa di "controllare" il proprio popolo. quindi la definizione di Marx della religione è riferita alle istituzioni religiose più che alle religioni intese come fede nel soprannaturale.
Infatti una religione può esistere anche senza un dio. Il Buddismo ne è un esempio.
il primo buddismo non è considerato una religione, e anche sulla sua evoluzione ci sono molti dibattiti se considerarla o meno una religione.
Come detto tu hai ede in pincipi basilari del rispetto umano che vanno al di là di qualsiasi dogma e religione. E' una fede in cui anch'io mi riconosco e che di certo è più salda. Perchè dico questo?
perchè questo tipo di fede è ragionata, pensata, fatta propria. Non è la pseudo fede di chi accetta dall'alto senza farla propria. Come scritto da numerosi teologi: se domani venisse cristo la chiesa lo metterebbe in croce.
d'accordo sulla consapevolezza da acquisire tramite la conoscenza. ma se alla fine uno decide di essere cattolico lo stesso? non pensi che aderire ad una religione esistente anche se fallace può essere una scelta consapevole al pari delle altre?
Punto centrato: la religione è e sarà sempre uno strumento di controllo delle masse ignoranti.
Napoleone che era ateo e anticlericale non metteva affatto in dubbio il ruolo della religione come controllo delle masse. Infatti nonostante non credesse in dio diceva che la religione era fondamentale: non come fede, cosa che tra l'altro ben pochi clericali hanno avuto, ma come istituzione.
qui confondi la religione con l'istituzione religiosa. ad esempio il cardine del cattolicesimo come religione è "ama il prossimo tuo come te stesso" ma l'istituzione religiosa ha introdotto una serie di precetti tipo "andare in chiesa ogni domenica", "la confessione al prete dei peccati" che non hanno origine dal vangelo ma dall'esigenza della chiesa di "controllare" il proprio popolo. quindi la definizione di Marx della religione è riferita alle istituzioni religiose più che alle religioni intese come fede nel soprannaturale.
Infatti una religione può esistere anche senza un dio. Il Buddismo ne è un esempio.
il primo buddismo non è considerato una religione, e anche sulla sua evoluzione ci sono molti dibattiti se considerarla o meno una religione.
Come detto tu hai ede in pincipi basilari del rispetto umano che vanno al di là di qualsiasi dogma e religione. E' una fede in cui anch'io mi riconosco e che di certo è più salda. Perchè dico questo?
perchè questo tipo di fede è ragionata, pensata, fatta propria. Non è la pseudo fede di chi accetta dall'alto senza farla propria. Come scritto da numerosi teologi: se domani venisse cristo la chiesa lo metterebbe in croce.
d'accordo sulla consapevolezza da acquisire tramite la conoscenza. ma se alla fine uno decide di essere cattolico lo stesso? non pensi che aderire ad una religione esistente anche se fallace può essere una scelta consapevole al pari delle altre?
sui vangeli (da wiki):
Vangeli canonici [modifica]
Dei numerosi vangeli scritti nell'antichità, solo quattro sono entrati a far parte del canone della Bibbia, dell'elenco, cioè, dei libri considerati "ispirati" da Dio e accettati dalle Chiese cristiane moderne: il Vangelo secondo Matteo, il Vangelo secondo Marco, il Vangelo secondo Luca e il Vangelo secondo Giovanni.
Il primo a formare un canone del Nuovo Testamento fu il teologo Marcione, attorno al 140. Marcione, che riteneva che il Dio degli ebrei non fosse lo stesso Dio dei cristiani, formò un proprio canone composto dal "Vangelo di Marcione", una rielaborazione del Vangelo secondo Luca dal quale Marcione aveva rimosso tutte le parti non compatibili con il proprio insegnamento e che riteneva fossero interpolazioni successive[2] da alcune lettere di Paolo.
Ad insistere che i vangeli dovessero essere quattro fu Ireneo di Lione, un teologo del II secolo, il quale affermò che come vi erano quattro angoli della terra e quattro venti, così non potevano esserci più di quattro o meno di quattro vangeli;[3] ancora al II secolo è fatto risalire il Canone muratoriano, il quale elenca i quattro vangeli poi inseriti nel canone cristiano. Per la precisione il Canone muratoriano è un documento ecclesiale la cui datazione è stimata intorno al 170 (ci è pervenuto tramite un manoscritto incompleto dell'VIII secolo), in cui vengono citati come canonici i vangeli di Luca e Giovanni, oltre ad altri due di cui sono illeggibili i nomi.
La formazione definitiva del canone cristiano della Bibbia fu però un processo lungo, che avvenne nel corso del IV secolo: a seguito dei risultati del concilio di Roma (382), del sinodo di Ippona (393) e dei sinodi di Cartagine (397 e 419), papa Innocenzo I riconobbe i quattro vangeli nominati dal Muratoriano come canonici.
Storicità dei vangeli canonici [modifica]
I cristiani affermano che i quattro vangeli canonici e gli altri scritti del Nuovo Testamento sono ispirati da Dio e raccontano fedelmente la vita e l'insegnamento di Gesù[4]; anche i numerosi miracoli riportati dai vangeli, ed in particolare la resurrezione di Gesù, sarebbero, sempre secondo i cristiani, realmente avvenuti. Alcuni critici, invece, interpretano gli eventi soprannaturali narrati dai vangeli come racconti mitici elaborati dai primi cristiani.
È tuttora materia di discussione fra gli storici quali siano state, tra le parole che i vangeli attribuiscono a Gesù, quelle effettivamente da lui pronunciate. Generalmente sono accettate come storiche le parole presenti in vangeli che siano stati redatti sulla base di documenti indipendenti[5], come ad esempio il Vangelo secondo Giovanni.
Dubbi sul valore storico dei racconti evangelici discendono dal fatto che essi sarebbero trascrizioni di precedenti trasmissioni orali, messe per iscritto alcuni decenni dopo la morte di Gesù. I più antichi manoscritti noti risalgano al II secolo (escludendo il frammento 7Q5, la cui attribuzione è tuttavia discussa).
Una parte della critica rifiuta in blocco il valore storico dei vangeli, affermando che essi sono documenti "di parte" e quindi non attendibili, benché alcuni vangeli presentino riferimenti storici riportati anche da fonti indipendenti (come gli Annali di Tacito, la vita di Gesù di Giuseppe Flavio, le epistole di Plinio il Giovane all'imperatore Traiano, il De Vita Caesarum di Svetonio, l'orazione contro i cristiani di Marco Cornelio Frontone e altri) e fatti coerenti con la Palestina del I secolo[5].
Vangeli canonici [modifica]
Dei numerosi vangeli scritti nell'antichità, solo quattro sono entrati a far parte del canone della Bibbia, dell'elenco, cioè, dei libri considerati "ispirati" da Dio e accettati dalle Chiese cristiane moderne: il Vangelo secondo Matteo, il Vangelo secondo Marco, il Vangelo secondo Luca e il Vangelo secondo Giovanni.
Il primo a formare un canone del Nuovo Testamento fu il teologo Marcione, attorno al 140. Marcione, che riteneva che il Dio degli ebrei non fosse lo stesso Dio dei cristiani, formò un proprio canone composto dal "Vangelo di Marcione", una rielaborazione del Vangelo secondo Luca dal quale Marcione aveva rimosso tutte le parti non compatibili con il proprio insegnamento e che riteneva fossero interpolazioni successive[2] da alcune lettere di Paolo.
Ad insistere che i vangeli dovessero essere quattro fu Ireneo di Lione, un teologo del II secolo, il quale affermò che come vi erano quattro angoli della terra e quattro venti, così non potevano esserci più di quattro o meno di quattro vangeli;[3] ancora al II secolo è fatto risalire il Canone muratoriano, il quale elenca i quattro vangeli poi inseriti nel canone cristiano. Per la precisione il Canone muratoriano è un documento ecclesiale la cui datazione è stimata intorno al 170 (ci è pervenuto tramite un manoscritto incompleto dell'VIII secolo), in cui vengono citati come canonici i vangeli di Luca e Giovanni, oltre ad altri due di cui sono illeggibili i nomi.
La formazione definitiva del canone cristiano della Bibbia fu però un processo lungo, che avvenne nel corso del IV secolo: a seguito dei risultati del concilio di Roma (382), del sinodo di Ippona (393) e dei sinodi di Cartagine (397 e 419), papa Innocenzo I riconobbe i quattro vangeli nominati dal Muratoriano come canonici.
Storicità dei vangeli canonici [modifica]
I cristiani affermano che i quattro vangeli canonici e gli altri scritti del Nuovo Testamento sono ispirati da Dio e raccontano fedelmente la vita e l'insegnamento di Gesù[4]; anche i numerosi miracoli riportati dai vangeli, ed in particolare la resurrezione di Gesù, sarebbero, sempre secondo i cristiani, realmente avvenuti. Alcuni critici, invece, interpretano gli eventi soprannaturali narrati dai vangeli come racconti mitici elaborati dai primi cristiani.
È tuttora materia di discussione fra gli storici quali siano state, tra le parole che i vangeli attribuiscono a Gesù, quelle effettivamente da lui pronunciate. Generalmente sono accettate come storiche le parole presenti in vangeli che siano stati redatti sulla base di documenti indipendenti[5], come ad esempio il Vangelo secondo Giovanni.
Dubbi sul valore storico dei racconti evangelici discendono dal fatto che essi sarebbero trascrizioni di precedenti trasmissioni orali, messe per iscritto alcuni decenni dopo la morte di Gesù. I più antichi manoscritti noti risalgano al II secolo (escludendo il frammento 7Q5, la cui attribuzione è tuttavia discussa).
Una parte della critica rifiuta in blocco il valore storico dei vangeli, affermando che essi sono documenti "di parte" e quindi non attendibili, benché alcuni vangeli presentino riferimenti storici riportati anche da fonti indipendenti (come gli Annali di Tacito, la vita di Gesù di Giuseppe Flavio, le epistole di Plinio il Giovane all'imperatore Traiano, il De Vita Caesarum di Svetonio, l'orazione contro i cristiani di Marco Cornelio Frontone e altri) e fatti coerenti con la Palestina del I secolo[5].