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Subject: [SERIE B]

2013-06-17 16:31:15
è figo perché è colpa delle piccole piazze (a sentire tifosi/giornalisti/giornalai e addetti ai lavori)

posso riportare quello che sento e leggo? grazie
(edited)
2013-06-17 16:34:37
posso dire anche la mia sulla questione? grazie mille
2013-06-17 16:35:03
aggiungo che il regolamento dei p.off e p.out deve essere revisionato.
emblematico il girone del lecce.
il carpi che è arrivato a 10 punti dal lecce fa i p.off , mentre trovo agghiacciante ( alla conte :) )
il fatto che il tritium arrivato penultimo con 20 punti abbia spareggiato con il Portogruaro che di punti ne aveva fatti quasi il doppio, 37 . Alla fine il Tritium salvo grazie ai p.out O_0


(edited)
2013-06-17 16:37:30
quoto, bisogna metter dei paletti più precisi
anche quest'anno poteva andare in A il Brescia che aveva venti punti dal Livorno...allora tanto vale giocare la stagione

il Palermo farà una squadra ammazza campionato, bisognerà vedere le altre come si comporteranno
2013-06-17 16:39:05
gianni, il Tritium è veramente un caso a se... ci ripensavo stamani leggendo la gazza !!
37 punti contro 20 .... ti salvi perchè magari hai avuto culo in 2 match !!!
agghiacciantiiiieeee ..
2013-06-17 16:39:44
certo che puoi ma dato che rispondi a me dicendo

"non è che è colpa delle piccole squadre, è che è un dato di fatto"

ho dovuto chiedere il permesso
2013-06-17 16:42:29
beh sì... ma anche Livorno 80 punti e Brescia 62, sono 18 punti di differenza da giocarsi in 4 partite... dovrebbero mettere un paletto oltre che sulla 4° anche sulla 6°!
2013-06-17 16:44:22
secondo me semplicemente i playout sono una cagata per uno sport come il calcio

se questa è l'unica cosa che anno fare contro il calcio scommesse sulle partite di fine stagione tanto vale fare un campionato a 8, come sokker, con 4 squadre che salgono dirette e 4 che retrocedono però, cosi nessuno si vende...
2013-06-17 16:48:44
credo sia fatta più che altro per vendere ancora altre partite, credo
anche secondo me sono una cagata, c'è una classifica e te le devi guadagnare le cose durante l'anno, non in due partite o quattro

il problema delle scommesse anche con i play off e play out non lo hanno risolto, quindi se la finalità è quella dovrebbero proprio abolirli :/
2013-06-17 17:00:30
beh sì... ma anche Livorno 80 punti e Brescia 62, sono 18 punti di differenza da giocarsi in 4 partite... dovrebbero mettere un paletto oltre che sulla 4° anche sulla 6°!

lo dici a me :)) ( la serie A ce la siamo sudata veramente ) .

ma un conto è essere promosso altra cosa retrocedere , se c'è una giustizia il Portogruaro deve essere ripescato perchè quella è stta veramente una porcata, immaginati i giocatori del Portogruaro con che difficoltà hanno dovuto affrontare i p.out !!
2013-06-17 19:29:53
in inghilterra il brighton fa 30 mila spettatori a partita e gioca in B, l'anno prossimo in serie A avremo chievo sassuolo che conterà 5000 spettatori se va bene, in B avremo carpi latina che la raccomando agli appassionati, farà 3000 spettatori se va bene, e questo sarà il calcio che esportiamo, non per colpa delle piccole realtà, semplicemente è così

Avellino in lega pro portava in trasferta 15000 persone (non tutte dotate di biglietto) su una città/paese di 54151 anime.
E' anche vero che lo fanno quasi sempre quando sentono aria di B, però con le dovute proporzioni portano in trasferta più tifosi del Napoli, che a Bologna ne porta 40 mila.

Il problema è che la piccole realtà (come anche diverse grandi), stadi da 30mila posti nemmeno li hanno, non hanno nemmeno 30mila persone ( a Sassuolo non arrivano a 40mila).

Le piccole realtà hanno alle spalle società da promozione e fuga. Parlo ancora di Avellino perchè la realtà a me più vicina, ma ogni tot anni la società fallisce, il presidente di turno prende i soldi della promozione e via, si riparte dalla D, promozione e fallimento. Cicli continui. Anche quest'anno, promozione e uno dei due soci va via, l'altro si è reso disponibile ad acquistare l'altro 50% delle "azioni" ma ha già annunciato che da solo non ce la fa, cerca nuovi soci e se non arrivano l'iscrizione è a rischio.

Perciò mancano i soldi, le strutture e società con veri interessi per la squadra. Servirebbero più De Laurentiis, che prendono squadre e le seguono costantemente.
2013-06-17 19:38:13
Su questo sono d'accordissimo con te, ma c'è da dire anche che poi da noi mancano le strutture, e quando ci sono sono fatiscenti
Non so in quanti campionati del mondo civilizzato dei tifosi prendono a pugni uno steward che fa il suo lavoro, non so in quanti campionati civilizzati un presidente va in galera e la sua squadra gioca per due anni di fila a Trieste (oppure chissà dove, a Parma, a volte a Cagliari, a volte a porte chiuse)
Il Sassuolo giocherà a Reggio Emilia, il Carpi probabilmente giocherà a Modena, se il Catania fosse andato in Europa avrebbe giocato a Napoli, e così via
Siamo più vicini alla Grecia che alla Germania, il calcio è lo specchio della società
2013-06-17 19:56:40
Ultimo passaggio del mio post :)

Mancano le strutture ma soprattutto la mentalità sportiva. Non è minimamente accettabile che per una sconfitta parti una caccia all'uomo, non trovo concepibile correre dietro a quella persona che i 90minuti prima hai sostenuto, distruggendo e colpendo chi ti capita a tiro.

E' la cultura sportiva che deve cambiare, e non solo quella.
Credo che nel basket, nella pallavolo, nel rugby queste cose non accadono.
Chissà che gira nella mente degli ultras...
2013-06-17 20:43:26
più che altro io trovo ben più grave che un tesserato che quasi quasi comprende chi stava affrontando quel povero steward in 6-7 con cintole alla mano !!!
2013-06-17 21:14:31

C'era una volta in Serie A, circa una decina di anni fa, una giovane seconda punta, che incantava Lecce e tutta la Serie A con grandi giocate e con delle punizioni che facevano invidia ai più grandi tiratori scelti dell' epoca. Stiamo parlando di Ernesto Chevanton, calciatore Uruguayano che approdò al Lecce e nella Serie A all' età di 21 anni, in 3 stagioni mise a segno 45 gol con la maglia giallorossa e nel 2004 il club Pugliese lo cede al Monaco, in due stagioni mette a segno 20 reti in campionato e 2 in Champions League, ma non riesce a raggiungere i livelli abituali che manteneva in Italia a causa di numerosi infortuni. Quindi nel 2006 sbarca a Siviglia, con gli Spagnoli vince una Coppa UEFA, una Supercoppa Europea e una coppa del Re, ma sempre attraversando stagioni drammatiche a causa degli infortuni. Dopo una parentesi nell' Atalanta e nel Colon, nel 2012 decide di tornare a Lecce, ma dopo 8 anni, le cose in Puglia sono cambiate, il Lecce di Zeman, quello che faceva male alle big e faceva sognare l' Europa ai suoi tifosi non c'é più, la squadra é stata coinvolta nel calcioscommesse e deve ripartire dalla Lega Pro prima divisione. Il giocatore Uruguayano allora firma un contratto a tempo indeterminato a 900€ al mese, e promette di riportare il suo Lecce, quella squadra che lo aveva lanciato nel grande calcio in Serie A, il mondo del calcio lo applaude, quasi si commuove a vedere un giocator di 32 anni in un periodo in cui il denaro tira e come se tira scendere addirittura in C per amore della propria squadra.
Allora Chevanton si cimenta in questa impresa, il Lecce é una corazzata, la qualificazione in Serie B dovrebbe essere una formalità, ma dopo un inizio promettente il Lecce comincia a soffrire i giocatori non fanno il loro dovere e il Lecce clamorosamente é costretta allo spareggio con il Carpi per approdare in B. Nell' andata della finale i giallorossi perdono 1-0 a Carpi é Chevanton riporta una lussazione alla spalla, una settimana dopo però non vuole mancare, decide di andare comunque in panchina, i giallorossi partono bene e dopo 2 minuti Bogliacino porta in vantaggio il Lecce, se finisse così il Lecce sarebbe in Serie B, tutto sembra fatto, Chevanton non dovrà neanche entrare, ma al 33' una punizione calciata dal Carpi finisce in rete, al Via del Mare cala il silenzio, un altro anno di C sarebbe un incubo, non sarebbe concepibile, allora Chevanton si alza in piedi, chiede, anzi ordina, all' allenatore di farlo entrare e gioca 15 minuti con una spalla bloccata, lotta come un leone, mette palloni in mezzo come ai vecchi tempi, calcia tute le punizioni, i calci d' angolo, viene anche ammonito, ma non ce la fa, il Lecce pareggia 1-1 e rimane in C. A fine partita in lacrime il centravanti Pugliese dichiara: "Ho fatto di tutto per portare il Lecce in B, ma qui sono tutti venduti"
2013-06-17 21:20:33
l'ho letto anche io poco fa, cmq lui ha smentito l'ultima frase, per il resto però è vero