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Subject: [POLITICA]

2019-10-06 18:37:10
Si spera l'uomo con il passare dei secoli possa progredire..
2019-10-07 07:48:59
Si spera l'uomo con il passare dei secoli possa progredire..


visti i risultati anche dei soli ultimi 80 anni non direi, quindi diventa necessario adattarsi e svegliarsi
2019-10-07 10:49:58
bisogna prima mettersi d'accordo su cosa vuol dire progredire.


cmq io oggi vi posto questa fantastica accozzaglia di minchiate galattiche (fonte certa: Cottarelli)

Il debito calerà solo se l’inflazione sale


“Si ricorderà”, chiosa Ref ricerche, “come l’anno scorso un obiettivo di deficit al 2.4 avesse sollecitato l’attenzione della Commissione (e dei mercati) tanto da portare alla richiesta di rivedere il target al 2 per cento. L’accettazione quest’anno di un obiettivo al 2.2 per cento da parte della Commissione è naturalmente pienamente giustificata dalle diverse condizioni rispetto all’anno scorso: contano non solo l’andamento della congiuntura europea, ma anche il quadro generale dei conti pubblici, visto che le misure adottate lo scorso anno portavano a un peggioramento dei saldi, mentre la manovra del Governo questa volta è migliorativa una volta nettata dell’Iva”




Ovviamente nessuno dei parametri riportati dall'articolo ha nulla di oggettivo, nè di scientifico.
E' proprio tutta e solo fuffa.
2019-10-07 14:55:12
cmq io oggi vi posto questa fantastica accozzaglia di minchiate galattiche (fonte certa: Cottarelli)

non dire così pupe che quando diventerà presidente del consiglio la Cremonese finirà in serie A!!!!!!

muahahahaha sarà l'unico modo possibile per venire promossi
2019-10-07 14:59:37
Buon pomeriggio a tutti, non so se tra le persone attive di questo forum vi siano umbri, chiedo se siano presenti perchè essendo l'Umbria abbastanza piccola si conosce meglio ciò che è avvenuto e inoltre chi vi vive sa più da vicino quello che è successo e quello che sta per succedere. Ovvero, dopo qualche settimana di trattativa tra Pd-5S, alla fine si è giunti all'accordo Pd-Mv5 più altre liste.
Personalmente è una scelta discutibile da entrambe le forze politiche, poichè, noi Umbri, andremo al voto anticipato per causa dello scandalo ''Sanitopoli'' e quindi credo che sia irrazionale ripresentare dei nomi che hanno causato direttamente o anche solo indirettamente tale scandalo.
Ora, io sono un simpatizzante 5S per i tanti temi innovativi (ambiente, legalità, ecc) e per la freschezza di rinnovamento morale che esso portava, ma allearsi con chi ha gestito male, anzi diciamolo pure: ha rubato nella sanità, dove va il grosso del budget della Regione, e raccomandato amici di amici e parenti a scapito di chi ha studiato con sudore e sacrifici, è normale?
2019-10-07 15:10:42
Buongiorno sig. Marchesi (se è lei)

http://www.gazzettadifoligno.it/2019/02/08/verso-il-voto-amministrativo-ancora-confusione-su-tutti-i-fronti/

A prescindere dal credo politico che posso non condividere ma che rispetto, trovo fuori luogo che un utente attivo in una fazione politica si rivolga agli utenti in questo modo.
Avrei preferito da lei o da chiunque una maggiore correttezza e aprire una discussione sulle problematiche umbre - importanti senza ombra di dubbio - senza esprimere concetti con quei termini.
Sono lombardo quindi "esente" dalle problematiche umbre da lei aperte.
Saluti
2019-10-07 15:24:34
Salve, ''Pinkerton'', metto tra le virgolette perchè non conosco il suo reale nome.
Conosco molto bene la Gazzetta di Foligno, dato che il direttore, Enrico Presilla, è un mio carissimo amico e persona straordinaria. Detto questo, non sapevo se potevo o meno condividere quanto sopra detto, se volete lo cancello.
2019-10-07 16:24:05
non ci vedo questo problema ad avere qualcuno sul forum che ha avuto un ruolo attivo in una vicenda.
sarebbe utile essere trasparente e rappresentarlo agli altri utenti, per dare a ciascuno la possibilità di farsi un'idea.
però non è obbligatorio (IMHO) svelare la propria identità in sokker per discutere ed io sono un accanito sostenitore dell'anonimato in rete
2019-10-07 17:08:51
Egregio Marchesi le riporto

Ora, io sono un simpatizzante 5S per i tanti temi innovativi (ambiente, legalità, ecc) e per la freschezza di rinnovamento morale che esso portava, ma allearsi con chi ha gestito male, anzi diciamolo pure: ha rubato nella sanità, dove va il grosso del budget della Regione,


Lei fa una accusa poco circostanziata...a questo punto le dovrei dire “vada alla procura della repubblica e non su sokker”. Come le ripeto nulla togliendo alle questioni che sono di certo importanti le consiglierei di modificare il modo con cui le propone
2019-10-07 18:49:46
fossi umbro voterei lei
https://appelloalpopolo.it/?p=53296

speriamo riescano a presentarsi anche in Toscana
2019-10-07 21:56:48
2019-10-08 07:31:59
però il mio sogno è avere la sua capigliatura!
2019-10-08 09:49:49
Be', un mio collega ha la sua stessa capigliatura: dopo trent'anni ho scoperto che era un parrucchino...
2019-10-08 19:04:02
2019-10-08 19:39:39
taglio dei parlamentari = lammerda

2019-10-08 22:44:31
TAGLIO DEI PARLAMENTARI: ECCO QUANDO RENZI STACCHERÀ LA SPINA AL GOVERNO

Matteo Renzi ha dato vita al suo nuovo partito, ItaliaViva, composto al momento da non meno di venticinque deputati e quindici senatori.

Occorre almeno riportarli tutti in Parlamento, altrimenti gli aderenti non vedrebbero alcuna convenienza a lasciare un partito più grande come il Pd per approdare ad un soggetto più piccolo come quello renziano. Ridurre il numero dei parlamentari di quasi il 40% (400 deputati e 200 senatori rispetto agli attuali 630 e 315), come previsto dalla riforma, rende davvero difficile che oltre 40 parlamentari vengano rieletti con ItaliaViva.

Renzi non ha quindi alcun interesse che la riforma sulla riduzione del numero dei parlamentari diventi operativa. La voterà, ma ne bloccherà l’applicazione, quantomeno per la prossima Legislatura.

La riforma di revisione costituzionale dovrà essere sottoposta a referendum confermativo, ai sensi del secondo comma dell’art. 138 della Costituzione, qualora ne facessero richiesta 500mila elettori oppure 5 Consigli regionali o 1/5 dei componenti di una Camera. Ma non è detto che ciò avvenga, visto che Lega e Fratelli d’Italia l’hanno già votata al Senato (la Lega anche in tutti i precedenti passaggi parlamentari). In altre parole, è probabile che il referendum non venga richiesto. E trovare 500.000 elettori non è una impresa facile.

Il punto fermo è uno: affinché la riforma entri in vigore devono trascorrere almeno tre mesi dalla sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale per dare la possibilità – ai soggetti di cui sopra – di presentare richiesta referendaria.

Ma non solo.

L’art. 4 della medesima legge di revisione costituzionale prevede che le nuove norme oggetto della riforma “si applicano a decorrere dalla data del primo scioglimento o della prima cessazione delle Camere successiva alla data di entrata in vigore della presente legge costituzionale e comunque non prima che siano decorsi sessanta giorni dalla predetta data di entrata in vigore”.

Pertanto la riduzione del numero dei parlamentari diventerà operativa dopo che saranno trascorsi sessanta giorni dalla sua entrata in vigore. La questione da chiarire è anzitutto quando entrano in vigore le leggi di revisione costituzionale.

Il combinato disposto degli articoli 3 e 25 della Legge n. 352/1970 prevede che la loro entrata in vigore – qualora si tenga il referendum confermativo – avvenga dopo la promulgazione del Capo dello Stato, quindi (ovviamente) in data successiva a quella del referendum.

Nel caso invece il referendum non si tenesse (perché nessuno lo richiede), una volta trascorsi i tre mesi per consentire la richiesta referendaria, l’entrata in vigore avviene sempre dopo la promulga da parte del Capo dello Stato.

Ciò vuol dire che, se le Camere fossero sciolte prima dei sessanta giorni successivi alla data di entrata in vigore della legge di revisione costituzionale, la riduzione del numero dei parlamentari non si applicherebbe nella prossima Legislatura bensì in quella successiva.

Due sono le ipotesi possibili.

Se si tenesse il referendum, la data della consultazione popolare sarebbe compresa tra aprile e giugno 2020, quindi Renzi avrebbe poco meno di due mesi di tempo dal voto referendario per staccare la spina al governo, in modo tale che le elezioni anticipate possano tenersi a Costituzione vigente, cioè con 618 deputati e 309 senatori elettivi in territorio nazionale.

Se invece non si tenesse il referendum, la promulga da parte del Capo dello Stato avverrà presumibilmente tra la metà e la fine di gennaio 2020, e a quel punto Renzi – per non rischiare – avrebbe tempo fino a fine febbraio per far cadere l’esecutivo.

Fatto sta che nelle prossime settimane risentiremo parlare di legge elettorale perché le intenzioni di Renzi sarebbero quelle di ingabbiare Salvini con il sistema proporzionale.

Come che sia, l’unica cosa certa è che il senatore di Firenze non morirà grillino, anzi, divorerà il consenso dei pentastellati, come del resto ha già iniziato a fare. Renzi voterà la riduzione del numero dei parlamentari, ma ne impedirà l’applicazione, quantomeno per la prossima Legislatura.

Se nessuno chiedesse il referendum, il senatore potrebbe profittare della eventuale sconfitta di Pd e 5Stelle alle regionali in Emilia-Romagna del 26 gennaio per mandare a casa Conte e tornare al voto già in primavera, forse in concomitanza con tutte le altre elezioni regionali.
Se invece si tenesse il referendum costituzionale (tra aprile e giugno 2020), la scusa per staccare la corrente potrebbe essere la sconfitta delle forze politiche dell’attuale governo alle elezioni regionali di maggio.

L’aspetto paradossale a cui assisteremo è vedere che Pd, LeU e ItaliaViva voteranno una riforma che fino ad ora hanno sempre osteggiato, mentre Lega e Fratelli d’Italia – da sempre favorevoli – tenteranno in qualche modo di boicottare il risultato.

Converrebbe a Lega e Fratelli d’Italia uscire dall’aula di Montecitorio al momento del voto, in modo tale da mettere Pd, ItaliaViva e LeU nelle condizioni di votare (loro) la riforma, in modo da evidenziarne l’ipocrisia politica visto che, in tutti i precedenti passaggi parlamentari, non l’hanno votata in quanto ritenuta una riforma pericolosa per la democrazia rappresentativa.

Le forze di maggioranza dicono che questo faccia parte della politica. Ma da questo punto di vista bisogna riconoscere che “Renzie” è un genio, del male ma pur sempre un genio. Fa un governo sfruttando l’idiozia di Grillo e poi “lo fa girar come fosse una bambola”.

E noi ora vi abbiamo detto quando lo butterà giù.

(Giuseppe Palma)