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Subject: [POLITICA]

2019-12-22 14:53:00
certo appellarsi alla coscienza di quel tizio lì è abbastanza inutile :(
2019-12-23 14:40:24
2019-12-27 16:53:40
Facebook ha presentato un reclamo contro l’ordinanza del Tribunale di Roma che il 12 dicembre aveva ordinato al social di riattivare gli account di CasaPound

qui si gioca una piccola (ma significativa) parte di quello che chiameremo libertà di parola nel prossimo decennio.

Nel mio piccolo dico che:
-se è una piattaforma privata deve essere smembrata dall'antitrust (concentrazione del mercato e poteri relativi)
-se è un servizio rilevante per l'intera società va regolamentato meglio.
2019-12-27 18:38:24
Message deleted

2019-12-27 18:38:35
https://youtu.be/U9yrbe2WD30

Ecco il vero discorso di fine anno
(edited)
2019-12-27 18:58:53
negli ultimi 2 mesi (evidentemente dalle polemiche sul caso Segre) FB ha dato un giro di vite - per non dire 8 - sulla promozione di contenuti (a loro dire) a tema politico e sociale. Stanno chiedendo identità e dati per avere il via libera per fare qualsiasi cosa che vada oltre la semplice pubblicazione di contenuti. E nota bene: un tempo avere una pagina pubblica significava arrivare almeno al proprio pubblico, da un anno e più se non si paga praticamente non si viene letti (infatti moltissimi scrittori / artisti hanno abbandonato).

E non c'è niente da fare, in Italia abbiamo la fissa dell'albo. Massoni nel DNA.
2019-12-27 19:06:43
E non c'è niente da fare, in Italia abbiamo la fissa dell'albo. Massoni nel DNA.

?? non ho capito
2019-12-27 19:15:11
Beh, il motore di ricerca ha di fatto cancellato la figura del decisore, del giornalista o meglio del direttore/caporedattore di testata che decide cosa raccontare e come. Di fatto siamo nella direzione di ricreare quel sistema, un vincolo alla volta. Per FB abbiamo detto (e ti posso dire che chi ragiona con la mentalità del giornalismo old-style ne è felicissimo), poi mi aspetto che Google News si normalizzi se non lo sta già facendo con valorizzazione di fonti "registrate" (...) a scapito di altre.
2019-12-27 21:48:24
Facebook è una truffa. Il resto non conta. Nell’esatto istante in cui si invoca la privacy su ogni cosa e poi metti le tue foto nel cesso vuol dire che stai usando strumenti che non conosci e che non ti vogliono far conoscere. Sui contenuti pubblicabili staranno dando un giro di vite perché - molto semplicemente - non riescono a lucrarci sopra. In pratica l’uomo più ricco del mondo vuole comunque guadagnare su qualsiasi cosa, tanto paghiamo noi
2019-12-27 21:54:26
Sto ridendo da morire, grazie per la condivisione :)
2019-12-27 22:11:26
Io parlo di pagine pubbliche, associate quindi ad aziende e professionisti. In realtà ho avuto la chiara impressione che dal pdv del fatturato abbiano rinunciato a qualcosa. Lacci e lacciuoli per evitare che la gente li associ a contenuti "pubblicitari" a tema politico. Al punto, ti ripeto, che per avere il via libera bisogna registrare documenti di identità e inserire disclaimer... come se i soldi proprio non li volessero. Già 6 mesi fa potevi muoverti "sciolto", i soldi se li prendevano volentieri (a meno di non pubblicare immagini di sculture imbattendosi nella censura per nudo e idiozie simili... ma d'altra parte siamo la patria di certi politicanti disposti a coprire le proprie opere se queste offendono la "morale" di culture medievali ma portatrici di soldini).

Facebook è una truffa

Sui dati personali ormai siamo in mano ai colossi. Ma è un'altra faccenda, altri interessi.

https://www.corriere.it/sette/esteri/19_novembre_15/ex-ragazza-cambridge-analytica-manipolavamo-tutto-voti-comportamenti-coscienze-b754fc80-055d-11ea-a1df-d75c93ec44da.shtml
2019-12-27 22:48:14
sul fatto che si manipolino le persone onestamente non vedo la novità.
mi pare che scordiamo sempre che la storia si ripete, io in Cambridge Analytica rivedo l'apologo di Menenio Agrippa.

Certo i mezzi sono più potenti e sofisticati, si usa tecnologia e psicologia, ma anche il "consumatore" non è più lo stesso.

Inoltre ho da sempre il dubbio che l'opinione non manipolata non esista.
che differenza fa se le idee politiche te le ha passate la mamma, il nonno, l'amico, il prof, la tv o twitter?
Sempre da fuori vengono...
..e sempre da te dipende il fatto di rielaborarle con le capacità e conoscenze che hai.
2020-01-07 21:21:11
2020-01-08 11:50:16
globale. E i diritti

QUINDI METTONO LA MADRE DI TUTTE LE CONGIUNZIONI DOPO UN PUNTO.
PUNTO.
PUNTO.

Gia questo li classifica come dei cialtroni.
PUNTO.
2020-01-09 07:29:39
POLITICA PER CONSUMATORI

Nel mondo del consumismo e del mercato libero, i partiti e le ideologie sono messe al bando, demonizzate come male assoluto. Tutto ciò che è per natura di parte, viene visto come gretto e foriero di conflitti! Non si capisce però come sia possibile comporre gli interessi del disoccupato con quelli della grande impresa, dell'artigiano con la produzione di massa, o del lavoro con la speculazione finanziaria! Ebbene ciò è diventato possibile con l'inganno del marketing basato sul consumo. Attenzione, non il consumo di beni o servizi ma il consumo di diritti! È una cosa tanto semplice quanto diabolica. Invece di costruire un'entità politica fondata su elementi filosofici ed etici che contengano una serie di istanze sociali, economiche e giuridiche, si fa in modo di focalizzare l'attenzione su un bisogno. E sia chiaro, un bisogno molto particolare che non sconfini in questioni che possano intaccare il sistema. Mi viene in mente come esempio la questione dell'aeroporto di Reggio Calabria. Si soffia sul fuoco, alimentando l'indignazione per i prezzi esorbitanti dei voli e dunque su un bisogno da consumatore, lasciando volutamente in ombra il vero problema sociale: lavoro ed emigrazione! Una volta creato il centro di attenzione e di aggregazione proiettato sul consumo, arriva un personaggio, un politico, un "homo novus" che si carica sulle spalle l'arduo compito di prodigarsi per soddisfare quel bisogno diventato ormai compulsivo ed il gioco è fatto! Si è riusciti a spostare l'opinione pubblica su un fatto irrilevante da un punto di vista sociale e di sistema, e al contempo si è reso inutile l'intervento di una forza politica organica e strutturata capace di cambiarlo. Poco importa se poi il personaggio che verrà eletto fallirà. Per difendersi basterà puntare il dito verso una serie di problemi sistemici o verso l'avversario politico oppure semplicemente si sacrificherà l'uomo mettendolo alla gogna pubblica, tanto lo si potrà presto sostituire con un altro!
Quello che ogni giorno vedete recitare sui social o in TV non è politica ma una serie di spot pubblicitari che creano bisogni fittizi e poi li soddisfano, ingabbiandoci in una spirale che ha come fine ultimo il mantenimento di un ordine che ha ridotto la politica a bene di consumo.

FSI Editoriale quotidiano del giorno 09/01/2020

Saverio Squillaci

FSI- Riconquistare l'Italia
2020-01-11 19:12:21