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Subject: [POLITICA]

2010-04-01 09:22:57
Invece trovo quei dati molto interessanti.

e che c'entra?
i dati sono interessanti, non c'è dubbio
ma io tiro conclusioni esattamente contrarie a quelle dell'autore

ovvero un maggiore radicamente nel territorio da parte della sinistra nelle grandi città, e viceversa in quelle piccole, ma questo lo sapevo già
2010-04-01 09:26:18
La lega è un partito ideologico.

concordo
2010-04-01 09:46:03
chi l'ha votato sarà contento

penso proprio di si e visto anche l'appello dei vescovi, mi sembra la giusta risposta, probabilmente stà cominciando a "sdebitarsi".


gia' come sempre la Chiesa perde sempre l'occasione di farsi i cavolacci propri, soprattutto in piena campagna elettorale.........complimenti!
2010-04-01 09:47:29
ROMA - Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano non ha firmato il ddl del governo sul lavoro e ha rimandato il testo alle Camere. Ponendo forti dubbi sulla norma che prevede l'estensione dell'arbitrato nei rapporti di lavoro. Le perplessità riguardano, inoltre, il modo con cui il Parlamento ha legiferato su una materia complessa quale quella del lavoro. "Già altre volte - aggiunge il capo dello Stato - ho sottolineato gli effetti negativi di questo modo di legiferare sulla conoscibilità e sulla comprensibilità delle disposizioni e quindi sulla certezza del diritto, sullo svolgimento del procedimento legislativo per l'impossibilità di coinvolgere tutte le commissioni competenti". Serie perplessità sono state sollevate anche "per una così ampia delegificazione".

azz che fa questo non firma piu'?


e meno male..............
2010-04-01 10:15:53
La lega è un partito ideologico.

concordo


anche io concordo.
Non sono sicuro dell'analisi fatta dal blogger, con l'espressione "radicamento nel territorio" vengono intese cose parzialmente diverse.
Il fatto che si prendano più voti alle comunali che alle regionali o viceversa non è da solo decisivo per un'analisi del genere. Si dovrebbero valutare le preferenze (chi vota il candidato consigliere in particolare si può dire voti per "conoscenza", altrimenti è impossibile distinguere la motivazione) e forse l'analisi sarebbe ancora superficiale.

Di sicuro però è che la storia che il candidato della lega è il più vicino alla gente ha del vero, ma anche del falso.. dalle mie parti ad esempio (e sto in zone pure troppo "verdi") è normale trovare più leghisti e pdellini, che gente del PD.. per forza sono 5 volte maggiori numericamente..
mi pare scontato.

e poi chi vuole fare carriera politica da queste parti ha capito quali sono i cavalli che corrono, perciò, in buona o cattiva fede sale sempre sullo stesso carro (o carroccio?)

L'esito è che si ha l'impressione di conoscere solo questi candidati.. ma è questo il radicamento sul territorio?
Oppure si dovrebbe intendere altro? mi spiego è questo il fattore determinante o è solo un effetto della forza ideologica di Lega/pdl, che produce un effetto sul territorio?
Qual'è il vero rapporto causa effetto?
Per me è dura rispondere, direi che sono entrambe faccie della stessa medaglia.
2010-04-01 10:18:35
Carburanti, maxi-stangata di Pasqua
Governo pronto alla riforma

Le associazioni dei consumatori contro l'Unione petrolifera:«Speculano». Per un pieno 10,25 euro in più


(Ansa)
MILANO - I prezzi dei carburanti continuano a salire. Proprio in prossimità del fine settimana di Pasqua, la verde è arrivata a 1,422 euro al litro, mentre il gasolio è ormai a 1,25 euro. Livelli su cui si scatena la polemica tra consumatori e petrolieri e che spingono anche il governo ad intervenire, rassicurando sul pieno impegno del ministero dello Sviluppo economico, ormai pronto a varare l'attesa riforma del settore. Lo scorso anno, in occasione delle vacanze di Pasqua, la benzina costava mediamente 1,214 euro/litro e il diesel 1,074 euro/litro. Un pieno costa quindi circa 10,25 euro in più.

SAGLIA - «Il confronto con tutte le categorie interessate alla riforma dei carburanti sta giungendo a proposte condivise», sottolinea il sottosegretario allo Sviluppo, Stefano Saglia, spiegando che l'obiettivo dell'esecutivo è quello di «azzerare entro la fine della legislatura lo stacco speculativo sul prezzo industriale della benzina esistente tra l'Italia e la media dei paesi dell'Unione europea». La riforma, precisa il sottosegretario, intende armonizzare gli interessi delle imprese e dei consumatori rilanciando le liberalizzazioni e puntando in particolare su self e iperself. Per far scendere i prezzi alla pompa Saglia ne suggerisce un incremento fino all'80%.

I CONSUMATORI - Le categorie del settore, come ha ricordato il ministro dei rapporti con il Parlamento, Elio Vito, sono impegnate da quasi due anni al tavolo sul mercato petrolifero istituito presso il ministero «per trovare, attraverso il confronto, soluzioni in grado di incidere sulla struttura organizzativa del settore». Tra due degli attori si è però scatenata mercoledì un'accesa polemica che ha visto contrapposti Adusbef e Federconsumatori da una parte e Unione petrolifera dall'altra. Di fronte agli ennesimi rincari (praticati in dettaglio dalla Shell) le due associazioni dei consumatori hanno denunciato per l'ennesima volta «la speculazione» che grava sul settore carburanti e che costa, in base ai loro calcoli, 210 euro l'anno. «La doppia velocità non si smentisce mai», affermano, giudicando del tutto «inspiegabile» come oggi «il prezzo dei carburanti sia superiore di circa 10 centesimi al prezzo di gennaio 2010 (attestato dal Ministero dello Sviluppo Economico), periodo in cui il costo del petrolio era allo stesso livello di quello odierno». Immediata la replica dell'Up: «le ripetitive accuse di Adusbef e Federconsumatori su presunte speculazioni sui prezzi dei carburanti - sottolineano i petrolieri - sono palesemente infondate e finalizzate esclusivamente ad un facile consenso della pubblica opinione soprattutto nell'imminenza di periodi festivi». Con i consumatori si schiera però la Lega Nord: «L'Up ha perso l'occasione per starsene in silenzio. Sappiamo benissimo - afferma il presidente della Commissione straordinaria per il controllo dei prezzi e delle tariffe del Senato, Sergio Divina - che la benzina e il gasolio, in Italia, sono tra i più cari d'Europa». (Fonte: Ansa)

anche su questo scandalo scommetto che non si farà nulla come sempre....
2010-04-01 15:12:01
l'analisi non mi trova PER NULLA d'accordo

per ammissione stessa dell'autore:
"....L’analisi non e’ certo facile poiche’ inficiata dalle mille liste civiche presenti soprattutto nei comuni piccoli, tuttavia per quelli sopra i 15mila abitanti diventa piu’ agevole poiche’ quasi ovunque si presentano i partiti nazionali. L’analisi a mio parere risulta particolarmente valida per la Lombardia, che ha portato al voto un discreto numero di grossi centri, di cui ben 3 capoluoghi di provincia, e ben distribuiti geograficamente. ...."

peccato che la vittoria della Lega Nord si sia concretizzata PROPRIO nei comuni sotto i 15.000 abitanti

un'analisi statistica che si basa su un dato campione parziale e assolutamente non significativo vale davvero poco, anzi niente


sono vere entrambe le cose, che il voto alla lega è prevalentemente ideologico e che il radicamento è superiore nei piccoli centri.

Quindi cosa fa la differenza? La grandezza della città o paese. La profonda provincia vota lega, è più facile che i grossi centri abitati preferiscano differenziare, il motivo non lo conosco.

Se invece prendiamo in esame solo il voto regionale, di certo anche lì la lega in città perde rispetto alla provincia, questo da sempre, la vita sociale più disgregata premia sia l'imbonimento televisivo sia la presenza diffusa della lega
2010-04-01 15:22:31
franco rivera

l’analisi non mi trova PER NULLA d’accordo


sgamato!!
2010-04-01 15:30:21
sono vere entrambe le cose, che il voto alla lega è prevalentemente ideologico e che il radicamento è superiore nei piccoli centri.

sono d'accordo
è l'autore del blog che inspiegabilmente collega le due cose


Se invece prendiamo in esame solo il voto regionale, di certo anche lì la lega in città perde rispetto alla provincia, questo da sempre, la vita sociale più disgregata premia sia l'imbonimento televisivo sia la presenza diffusa della lega

sai che non sono d'accordo?
non sono per niente convinto che la vita sociale nei piccoli centri sia disgregata

io vivo in un piccolo centro agricolo che da poco è cresciuto a dismisura ma sempre restando sotto i 10000 abitanti risultati san maurizio

a san maurizio ci sono ben 49 associazioni di cittadini legalmente riconosciute, tutte molto attive, i contatti sociali sono innumerevoli, ogni cittadino conosce personalmente centinaia e centinaia di altri cittadini
2010-04-01 15:30:56
franco rivera

l’analisi non mi trova PER NULLA d’accordo

sgamato!!


beh, si
mica mi vergogno di scriverglielo :)
2010-04-01 16:20:10
io vivo in un piccolo centro agricolo che da poco è cresciuto a dismisura ma sempre restando sotto i 10000 abitanti risultati san maurizio

a san maurizio ci sono ben 49 associazioni di cittadini legalmente riconosciute, tutte molto attive, i contatti sociali sono innumerevoli, ogni cittadino conosce personalmente centinaia e centinaia di altri cittadini


anch'io vivo in un paese di poco più di 2000 abitanti con buona vita sociale (e orgogliosamente citato nella rubrica Goodnews di report) ma pensi di poterlo generalizzare a tutta la provincia italiana? per esempio nel mio paese la lega era minoritaria prima di queste ultime elezioni
2010-04-01 16:28:28
anch'io vivo in un paese di poco più di 2000 abitanti con buona vita sociale (e orgogliosamente citato nella rubrica Goodnews di report) ma pensi di poterlo generalizzare a tutta la provincia italiana?

secondo me, si, in generale in provincia c'è più vita sociale che nella grande città soprattutto le persone non giovanissime che non vanno più a ascuola nelle grandi città in massa non escono pià di casa


per esempio nel mio paese la lega era minoritaria prima di queste ultime elezioni

anche nel mio era minoritaria PRIMA di queste elezioni, non è cambiato nulla in apparenza, però... quasi il 20% ha votato lega nord,

quindi qualcosa è successo e, a quanto pare, anche da te
2010-04-01 16:31:35
secondo me, si, in generale in provincia c'è più vita sociale che nella grande città soprattutto le persone non giovanissime che non vanno più a ascuola nelle grandi città in massa non escono pià di casa

secondo me invece la vita sociale nella provincia profonda è asfittica e priva di un orizzonte culturale stimolante, in una parola... provinciale.
2010-04-01 16:33:05
però mi permetto un'osservazione:
50 associazioni di (media ipotetica) 50 persone= 2500 persone

alla fine quanto contano in termini numerici?
2010-04-01 16:45:05
2500 persone

alla fine quanto contano in termini numerici?



in termini numerici contano .... 2500 persone :)

a me sembrano davvero tanti per un comune di meno di 10.000 abitanti compresi vecchi e bambini

chiaro che nella grande città il giovane ha più possibilità, ma sono, appunto, possibilità, spesso si fermano li a quello stadio

io nella grande città ci sono nato, ma non ci vivrei più, non mi piace per niente, purtroppo ci devo lavorare, ama appena posso scappo
2010-04-01 16:51:27
si voglio dire che conti 2500 persone su 10000 (facciamo ad occhio)

sono sempre 1/4..