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Subject: [POLITICA]

2010-04-21 11:25:12
corriere


Il presidente della Camera: «Il cavaliere accetti il dissenso»
Pdl, Fini lancia la sua corrente
Berlusconi: «Si faccia il suo partito»

Premier deluso e irritato studia la risposta. Lega cauta: «No a rotture»

ROMA - Da un lato tira un sospiro di sollievo, visto che, almeno per ora, la scissione di Gianfranco Fini sembra scongiurata; dall'altro l'atteggiamento del cofondatore del Pdl e l'idea che crei una corrente nel partito non gli piace per niente. Silvio Berlusconi reagisce con un misto di delusione, irritazione e cautela alle istanze del presidente della Camera: da un lato non accetta ulteriori logoramenti da parte del presidente di Montecitorio anche perché non intende farsi trascinare in quello che ama definire il «teatrino della politica»; dall'altra non intende forzare la mano, con strappi dalle imprevedibili conseguenze, e dunque attende di capire con esattezza cosa vuole veramente l'ex leader di An. Per capire cosa abbia davvero in testa Fini, Berlusconi ha riunito a palazzo Grazioli, sia i vertici della Lega (Umberto Bossi non c'era), che quelli del Pdl (Italo Bocchino non era presente perchè non invitato e ciò la dice lunga sul clima verso i «finiani»).

BERLUSCONI - Berlusconi, riferiscono le stesse fonti, non intende più trattare con il cofondatore del Pdl e soprattutto non vuole riconoscere che all'interno del partito si possa dar vita ad una opposizione interna. «Altrimenti - avrebbe ragionato - meglio che si faccia un partito e si vada al voto, non possiamo andare avanti con questo continuo stillicidio. Il Pdl è nato per restare unito e non per dividersi», è la linea del presidente del Consiglio. A sconsigliare di rompere però è Umberto Bossi che non vuole mettere in gioco la legislatura. Ora la partita si sposta a giovedì: se i finiani presentassero il documento firmato martedì, la maggioranza del partito potrebbe votare contro.

FINI - «Non voglio farmi da parte nè stare zitto, Berlusconi accetti che ci sia dissenso», ha spiegato Fini martedì mattina agli ex parlamentari di An riuniti nella sala Tatarella della Camera. Il documento a sostegno di Fini è stato firmato da 55 deputati, ma potrebbero essere molti di più - e soprattutto dalle fila degli ex azzurri - a convergere sulle posizioni del presidente della Camera. Dall'altra parte, gli ex An che hanno voltato le spalle a Fini. Ad aver sottoscritto il documento promosso da Gianni Alemanno, Maurizio Gasparri, Ignazio La Russa e Altero Matteoli (tutti ex colonnelli di Fini) sono stati 75 parlamentari, che chiedono di non mettere in crisi il progetto del Pdl.

LEGA - Sul fronte della Lega, intanto, si registra grande cautela. Tant'è che nessun esponente del Carroccio ha commentato la situazione all'interno del Pdl. Del resto Umberto Bossi, in una recente intervista a «El Pais» aveva sottolineato la necessità di trovare un'intesa con Fini. L'obiettivo primario dei lumbard è di portare a casa le riforme. E una guerra intestina nel Pdl non aiuterebbe. Ecco perché, Roberto Calderoli, ha cercato di minimizzare: «Ho sentito dai telegiornali notizie fantasiose, oggi non c'è nessun vertice della Pdl a cui abbia preso parte la Lega ma semplicemente un incontro, già programmato, che abbiamo avuto con Berlusconi e Verdini, mio omologo nel Pdl».
2010-04-21 11:46:50
Fini ha fatto il minimo passo, visto che ormai doveva muoversi per forza, ma deve fare attenzione perchè rischia di suicidarsi, soprattutto visto che è stato abbandonato da molti dei suoi (ormai) ex fedelissimi.
2010-04-21 12:07:14
2010-04-21 12:35:20
mah... non escluderei che fini possa trovarsi fuori dal pdl, in un modo o in un altro
certo, adesso che ha contato i soldati fedeli (pochi) non penso sia molto sicuro del fatto suo
secondo me un partito finiano si assesterebbe sul 5-6%, non di più
ma vado a naso
2010-04-21 12:39:38
non escluderei che fini possa trovarsi fuori dal pdl, in un modo o in un altro
certo, adesso che ha contato i soldati fedeli (pochi) non penso sia molto sicuro del fatto suo


A meno che Fini non si sia completamente rimbambito, dubito che abbia dovuto aspettare la giornata di ieri per sapere chi degli ex an stesse dalla sua parte. Difficile capire con esattezza quale sia il fine ultimo delle sue scelte, ma il primo passo è di certo creare un opposizione interna al partito (cosa assolutamente normale in democrazia) per mettere in difficoltà Berlusconi
2010-04-21 14:38:04
Antipolitica qualunquista o reazione alla nulla politico in cui viviamo?

2010-04-21 14:38:33
questo il paese in cui viviamo, ognuno può formarsi il proprio giudizio (tenendo presente che la fonte è repubblica.it):

Ora non è che il fatto che Berlusconi abbia o meno il permesso di fare la comunione sia decisivo per le sorti del paese. Però le parole con cui mons. Fisichella spiega il sì della Chiesa all’ostia per il Cavaliere sono divertenti assai.

L’alto prelato, già esultante per la vittoria pidielle-leghista alle elezioni regionali, spiega che “la Chiesa sui divorziati non ha affatto cambiato idea”, ma segnala che “con la separazione dalla seconda moglie Veronica il Cavaliere non vive più nel peccato”.

Vale a dire – è sempre Fisichella a parlare – che il premier “è tornato ad una situazione, diciamo così, ex ante, perché è il secondo matrimonio civile a creare problemi, visto che è solo al fedele separato e risposato che è vietato comunicarsi perché sussiste uno stato di permanenza nel peccato”.

Per il diritto canonico sarà anche corretto, ma di certo è esilarante.

Tanto da surclassare perfino l’inarrivabile arringa dell’avvocato Ghedini sull’”utilizzatore finale” ai tempi dello scandalo escort.
2010-04-21 15:04:09
L'ex dittatore condannato a 25 anni



leggo:
L'ex generale, 82 anni

hahahaha
2010-04-21 15:23:48
volevo postarlo io...
come dicevano i miei nonni...
'tutti a vulta' d'la tera'

TUTTI IN MINIERA...
e invece no, tutti in parlamento/giunta

roba da scoraggiare un eroe, figuriamoci un cittadino comune

BLEAH
2010-04-22 08:52:15
sbagli, ma cmq sono un simpatizzante di molte delle idee d iDi Pietro.

il federalismo fiscale bisogna capirlo bene.
che vuol dire?

Ti racconto una storiella:
stavo a Vigo di Cadore (BL) in gita tra i monti,
sento da un negoziante che è felice perchè ha vinto la Lega e finalmente si farà il federalismo.
Allora gli chiedo: "e perchè? che ci guadagni?"
Lui "Finalmente i soldi delle nostre tasche resteranno da noi"
Io "E quindi?"
Lui"E quindi ne abbiamo di più!!! Ci teniamo i NOSTRI soldi."
Io "Quindi se devono riparare le strade di Vigo, i soldi devono essere quelli delle tasse degli abitanti di Vigo, giusto? e l'ospedale lo stesso?"

..sto ancora aspettando la risposta..

Certo mi dirai tu, mica il paesino di montagna può essere indipendente, ma il principio è lo stesso.
Se passa l'idea che la solidarietà è solo un costo.. poi finiamo per pagare tutti!!!
Imho.

poi però c'è da dire che così com'è ora .. gli sprechi e le mangerie (oggettivamente più gravi al sud per quel che capisco io..) non sono sostenibili.
Ma il problema da risolvere non è la distribuzione tra gli enti delle risorse,
ma sempre il solito gravissimo nodo della LEGALITA'!!!

Una volta risolto quello un federalismo solidale o uno stato centrale funzionante fan poca differenza.

Ecco ciò che ne penso..


ma magari ci sarebbe da sapere anche quanto costerebbe il federalismo.
Perché nemmeno Tremonti ha saputo dirlo.
In genere se non so se posso pagare una cosa non mi metto a farla, io. Poi vedete un po' anche voi.
2010-04-22 12:51:04
alla direzione del PDL preparano la gogna per Fini, ci verrà mandato in tempo per i TG della sera
2010-04-22 13:22:00
Non dimenticare però che l'amore vince sempre sull'invidia e sull'odio
2010-04-22 14:47:40
13:45 Fini a Berlusconi: "Ricordi la litigata sul processo breve?"
"Legalità significa andar fieri degli arresti ma anche non dare l'idea che la riforma della giustizia non serve a creare sacche di privilegio" dice Fini. La platea fischia, Berlusconi è sempre più insofferente. £Ricordi la nostra litigata sul processo breve? continua Fini


su questo intervento (fonte Repubblica.it) Fini si è chiamato fuori dal Pdl. poi vedrete...

2010-04-22 15:16:27
visti i video... non si nota alcuna differenza tra come si rivolge a Fini e chessò come si rivolge a Di Pietro. O con lui o contro di lui, a rotta di collo verso la Corea del Nord.
2010-04-22 16:16:27
chissà se è Fini che se ne vuole andare o berlusconi che regola l'opposizione interna una volta per tutte..

2010-04-22 16:54:53
visti i video... non si nota alcuna differenza tra come si rivolge a Fini e chessò come si rivolge a Di Pietro. O con lui o contro di lui, a rotta di collo verso la Corea del Nord.

e la cosa bella è che ci sono molte persone che credono davvero che Berlusconi rappresenti la democrazia.