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Subject: [CHAMPIONS LEAGUE]
forse qui è più chiaro:
Champions con 5 arbitri e
fair-play finanziario dal '14
Dalla prossima stagione, oltre all'Europa League, anche la Champions League (dall'ultimo turno preliminare in poi) e le eliminatorie, così come la fase finale dell'Europeo 2012 si giocheranno con cinque arbitri. Non solo. Dalla stagione 2014-2015 ci sarà l'esclusione dalle coppe europee delle società che spendono più di quanto ricavano
NYON (SVIZZERA), 27 maggio - Dalla prossima stagione, oltre all'Europa League, anche la Champions League (dall'ultimo turno preliminare in poi) e le eliminatorie, così come la fase finale dell'Europeo 2012 si giocheranno con cinque arbitri. Questo ha deciso oggi il comitato esecutivo dell'Uefa riunito a Nyon (Svizzera) che farà richiesta in tal senso alla Fifa entro luglio. L'altra decisione principale odierna riguarda l'adozione del regolamento sul fair-play finanziario. Questo prevede controlli più importanti sui conti dei club fin d'ora, con il rischio, dalla stagione 2014-2015 di esclusione dalle coppe europee delle società che spendono più di quanto ricavano.
LE DECISIONE NEL DETTAGLIO - Dalla prossima stagione, oltre all'Europa League, anche la Champions League, le eliminatorie e la fase finale dell'Europeo 2012 si giocheranno con cinque arbitri. Questo ha deciso oggi il comitato esecutivo dell'Uefa riunito a Nyon (Svizzera) che farà richiesta in tal senso alla Fifa entro luglio. L'altra decisione principale odierna riguarda l'adozione del regolamento sul fair-play finanziario. Questo prevede controlli più importanti sui conti dei club fin d'ora, con il rischio, dalla stagione 2014-2015 di esclusione dalle coppe europee delle società che spendono più di quanto ricavano. Lo scorso 18 maggio, l'International Board ha autorizzato due anni supplementari di esperimenti con cinque arbitri (o sei visto che le competenze del quarto uomo sono state aumentate equiparandole a quelle degli altri assistenti), di cui due a presidio delle aree di rigore, per chi ne facesse richiesta. L'Uefa non si è fatta scappare l'occasione. «I test che abbiamo effettuato la scorsa stagione in Europa League sono stati molto positivi. Certo, vi è ancora da lavorare sulla posizione od altri punti, ma la comunicazione fra i vari arbitri è ottima. Vogliamo fare quanto possibile per aiutare l'arbitro principale, visto che l'ausilio della tecnologia non è consentito», ha dichiarato il segretario generale dell'Uefa Gianni Infantino.
DUE ANNI DI ESPERIMENTI - L'Uefa si lancerà quindi in un esperimento di due anni nelle sue competizioni maggiori. La Supercoppa del 27 agosto fra Inter ed Atletico Madrid sarà diretta da cinque (più uno) arbitri, così come la Champions League a partire dai play-off (ultimo turno preliminare) e l'Europa League, dalla fase a gironi in poi. Tutte le gare di qualificazione, così come la fase finale dell'Euro 2012 si giocheranno pure con sei direttori di gara. A proposito di Euro 2012, l'esecutivo ha deciso che vi saranno quattro teste di serie fra le otto squadre - seconde classificate nei gironi di qualificazione - che dovranno disputare gli spareggi. Chi giocherà la prima in casa, verrà deciso da sorteggio. Le regole sul fair-play finanziario entreranno in vigore dal primo giugno 2010 in modo molto progressivo. Prima aumenteranno i controlli. In particolare, l'Uefa verificherà più di una volta l'anno (come accade attualmente) che vengano pagati regolarmente stipendi, contributi sociali e tasse.
OBIETTIVO BILANCI - L'obiettivo è che dalla stagione 2012-13 tutti i bilanci dei club siano in equlilibrio. «La base è abbastanza semplice», ha spiegato Andrea Traverso, capo del comitato delle licenze. «I club non debbono spendere più di quanto guadagnano». Dalle spese, sono escluse quelle per le infrastrutture (stadi), la cura ai vivai e le azioni di promozione del calcio a livello locale. Dalla stagione 2014-15, i club che non rispetteranno questo equilibrio non saranno autorizzati a partecipare alle Coppe europee. «Ma verranno avvertiti prima che stanno andando nella cattiva direzione», ha detto Infantino. Esistono tuttavia alcune eccezioni. «È possibile avere un disavanzo complessivo di cinque milioni di euro su un periodo di tre stagioni», ha spiegato Traverso. Così, se un anno un club perde 6 milioni, in quello successivo deve almeno guadagnarne uno e nel terzo essere a pari. Un disavanzo più importante, di 45 milioni su tre anni, è consentito a condizione che il «buco» venga ripianato tramite ricapitalizzazione. «Si può trattare di donazioni, azionariato popolare, di soldi dati dal proprietario ma in alcun caso di prestiti», ha avvertito Traverso. Dal 2015 questa «perdita autorizzata» scenderà a 30 milioni. «Attualmente, il 20 per cento dei club europei subisce grosse perdite. Quelli maggiormente a rischio sono quelli che spendono almeno il 75 per cento dei ricavi in stipendi e trasferimenti», ha ammonito Gianni Infantino. Un pannello di controllo indipendente - «dotato di grosse capacità inevstigative», ha assicurato Infantino - verificherà la realtà dei conti presentati. Il regolamento è stato approvato all'unanimità dal comitato esecutivo. «Si tratta di un sistema equilibrato che va nella buona direzione», ha commentato il presidente della Figc Giancarlo Abete. Ed ha anche ricevuto l'appoggio dei club, rappresentati da Karl-Heinz Rummenigge, presidente dell'ECA (European Clubs Association). «La grave crisi finaniziaria che colpisce il mondo da due anni ha fatto prendere coscienza che una regolamentazione è necessaria. Il fair-play finanziario non è una punizione, bensì un aiuto per i club», ha concluso Infantino.
Champions con 5 arbitri e
fair-play finanziario dal '14
Dalla prossima stagione, oltre all'Europa League, anche la Champions League (dall'ultimo turno preliminare in poi) e le eliminatorie, così come la fase finale dell'Europeo 2012 si giocheranno con cinque arbitri. Non solo. Dalla stagione 2014-2015 ci sarà l'esclusione dalle coppe europee delle società che spendono più di quanto ricavano
NYON (SVIZZERA), 27 maggio - Dalla prossima stagione, oltre all'Europa League, anche la Champions League (dall'ultimo turno preliminare in poi) e le eliminatorie, così come la fase finale dell'Europeo 2012 si giocheranno con cinque arbitri. Questo ha deciso oggi il comitato esecutivo dell'Uefa riunito a Nyon (Svizzera) che farà richiesta in tal senso alla Fifa entro luglio. L'altra decisione principale odierna riguarda l'adozione del regolamento sul fair-play finanziario. Questo prevede controlli più importanti sui conti dei club fin d'ora, con il rischio, dalla stagione 2014-2015 di esclusione dalle coppe europee delle società che spendono più di quanto ricavano.
LE DECISIONE NEL DETTAGLIO - Dalla prossima stagione, oltre all'Europa League, anche la Champions League, le eliminatorie e la fase finale dell'Europeo 2012 si giocheranno con cinque arbitri. Questo ha deciso oggi il comitato esecutivo dell'Uefa riunito a Nyon (Svizzera) che farà richiesta in tal senso alla Fifa entro luglio. L'altra decisione principale odierna riguarda l'adozione del regolamento sul fair-play finanziario. Questo prevede controlli più importanti sui conti dei club fin d'ora, con il rischio, dalla stagione 2014-2015 di esclusione dalle coppe europee delle società che spendono più di quanto ricavano. Lo scorso 18 maggio, l'International Board ha autorizzato due anni supplementari di esperimenti con cinque arbitri (o sei visto che le competenze del quarto uomo sono state aumentate equiparandole a quelle degli altri assistenti), di cui due a presidio delle aree di rigore, per chi ne facesse richiesta. L'Uefa non si è fatta scappare l'occasione. «I test che abbiamo effettuato la scorsa stagione in Europa League sono stati molto positivi. Certo, vi è ancora da lavorare sulla posizione od altri punti, ma la comunicazione fra i vari arbitri è ottima. Vogliamo fare quanto possibile per aiutare l'arbitro principale, visto che l'ausilio della tecnologia non è consentito», ha dichiarato il segretario generale dell'Uefa Gianni Infantino.
DUE ANNI DI ESPERIMENTI - L'Uefa si lancerà quindi in un esperimento di due anni nelle sue competizioni maggiori. La Supercoppa del 27 agosto fra Inter ed Atletico Madrid sarà diretta da cinque (più uno) arbitri, così come la Champions League a partire dai play-off (ultimo turno preliminare) e l'Europa League, dalla fase a gironi in poi. Tutte le gare di qualificazione, così come la fase finale dell'Euro 2012 si giocheranno pure con sei direttori di gara. A proposito di Euro 2012, l'esecutivo ha deciso che vi saranno quattro teste di serie fra le otto squadre - seconde classificate nei gironi di qualificazione - che dovranno disputare gli spareggi. Chi giocherà la prima in casa, verrà deciso da sorteggio. Le regole sul fair-play finanziario entreranno in vigore dal primo giugno 2010 in modo molto progressivo. Prima aumenteranno i controlli. In particolare, l'Uefa verificherà più di una volta l'anno (come accade attualmente) che vengano pagati regolarmente stipendi, contributi sociali e tasse.
OBIETTIVO BILANCI - L'obiettivo è che dalla stagione 2012-13 tutti i bilanci dei club siano in equlilibrio. «La base è abbastanza semplice», ha spiegato Andrea Traverso, capo del comitato delle licenze. «I club non debbono spendere più di quanto guadagnano». Dalle spese, sono escluse quelle per le infrastrutture (stadi), la cura ai vivai e le azioni di promozione del calcio a livello locale. Dalla stagione 2014-15, i club che non rispetteranno questo equilibrio non saranno autorizzati a partecipare alle Coppe europee. «Ma verranno avvertiti prima che stanno andando nella cattiva direzione», ha detto Infantino. Esistono tuttavia alcune eccezioni. «È possibile avere un disavanzo complessivo di cinque milioni di euro su un periodo di tre stagioni», ha spiegato Traverso. Così, se un anno un club perde 6 milioni, in quello successivo deve almeno guadagnarne uno e nel terzo essere a pari. Un disavanzo più importante, di 45 milioni su tre anni, è consentito a condizione che il «buco» venga ripianato tramite ricapitalizzazione. «Si può trattare di donazioni, azionariato popolare, di soldi dati dal proprietario ma in alcun caso di prestiti», ha avvertito Traverso. Dal 2015 questa «perdita autorizzata» scenderà a 30 milioni. «Attualmente, il 20 per cento dei club europei subisce grosse perdite. Quelli maggiormente a rischio sono quelli che spendono almeno il 75 per cento dei ricavi in stipendi e trasferimenti», ha ammonito Gianni Infantino. Un pannello di controllo indipendente - «dotato di grosse capacità inevstigative», ha assicurato Infantino - verificherà la realtà dei conti presentati. Il regolamento è stato approvato all'unanimità dal comitato esecutivo. «Si tratta di un sistema equilibrato che va nella buona direzione», ha commentato il presidente della Figc Giancarlo Abete. Ed ha anche ricevuto l'appoggio dei club, rappresentati da Karl-Heinz Rummenigge, presidente dell'ECA (European Clubs Association). «La grave crisi finaniziaria che colpisce il mondo da due anni ha fatto prendere coscienza che una regolamentazione è necessaria. Il fair-play finanziario non è una punizione, bensì un aiuto per i club», ha concluso Infantino.
30-45 milioni in 3 anni, nulla in pratica per un top team.
Un disavanzo più importante, di 45 milioni su tre anni, è consentito a condizione che il «buco» venga ripianato tramite ricapitalizzazione. «Si può trattare di donazioni, azionariato popolare, di soldi dati dal proprietario ma in alcun caso di prestiti», ha avvertito Traverso. Dal 2015 questa «perdita autorizzata» scenderà a 30 milioni.
Questa parte secondo me è stata introdotta perché altrimetni sarebbero falliti molti top team, dato che abbassare il valore di certi contratti (già stipulati) è quasi impossibile. Piano piano le ricapitalizzazioni permesse scenderanno sempre più verso lo 0, immagino.
Questa parte secondo me è stata introdotta perché altrimetni sarebbero falliti molti top team, dato che abbassare il valore di certi contratti (già stipulati) è quasi impossibile. Piano piano le ricapitalizzazioni permesse scenderanno sempre più verso lo 0, immagino.
ok,
mi pareva impossibile il contrario..
ho impiantoto una polemica su un'informazione sbagliata.
chiedo scusa a tutti.
:D
mi pareva impossibile il contrario..
ho impiantoto una polemica su un'informazione sbagliata.
chiedo scusa a tutti.
:D
Secondo me invece il discorso resta in piedi. Tieni conto che 30-45 milioni in 3 anni sono enormemente più di quanto per esempio non ricapitalizza Moratti ogni anno, per fare un esempio italiano.
45 milioni totali in 3 anni, sono cifrette per l'Inter eh.
bah..
il principio io lo contesto.
per me con i soldi SUOI ognuno fa quel che vuole.
però messa così cambia tutto.
Resta che un Chelsea da creare non è più così "facile",
se dopo i primi 2/3 anni di investimenti non vai in champions a prendere soldi e visibilità il giro di soldi e di valore d'immagine non crescerà mai abbastanza..
il principio io lo contesto.
per me con i soldi SUOI ognuno fa quel che vuole.
però messa così cambia tutto.
Resta che un Chelsea da creare non è più così "facile",
se dopo i primi 2/3 anni di investimenti non vai in champions a prendere soldi e visibilità il giro di soldi e di valore d'immagine non crescerà mai abbastanza..
scusa pupe ma esiste un interesse pubblicistico alla buona amministrazione delle società, questo perchè si tratta di persone giuridiche in qualche modo separate dalla persona fisica che ci mette i soldi.
la società deve avere una struttura ed un patrimonio tali da permetterle di andare avanti anche se il paperone di turno decide di punto in bianco di smettere di erogare soldi.
il mercato vuole avere la garanzia che i debiti della società e l'esposizione verso i fornitor, dipendenti,etc. possano essere garantiti anche in caso di improvviso disimpegno della proprietà.
un esempio del principio è la roma che continua a conservare un suo valore anche se la controllante e la famiglia sensi stanno andando a fondo.
la società deve avere una struttura ed un patrimonio tali da permetterle di andare avanti anche se il paperone di turno decide di punto in bianco di smettere di erogare soldi.
il mercato vuole avere la garanzia che i debiti della società e l'esposizione verso i fornitor, dipendenti,etc. possano essere garantiti anche in caso di improvviso disimpegno della proprietà.
un esempio del principio è la roma che continua a conservare un suo valore anche se la controllante e la famiglia sensi stanno andando a fondo.
aggiungo in più che nel caso della roma il suo essere in pari è una garanzia anche nei confronti dei creditori della controllante in difficoltà italpetroli che sanno che nel patrimonio della loro debitrice esiste un bene di valore da vendere e non hanno a che fare con una scatola vuota.
avevo già risposto che basta chiedere garanzie a sostegno dei debiti che si contraggono.
non serve imporre alcuna norma che limita gli investimenti.
E poi non esiste che si declini l'interesse pubblicistico alla buona amministrazione (che peraltro si riferisce perlopiù alla PA) in una limitazione del mercato o in un divieto di ricapitalizzazione.
non serve imporre alcuna norma che limita gli investimenti.
E poi non esiste che si declini l'interesse pubblicistico alla buona amministrazione (che peraltro si riferisce perlopiù alla PA) in una limitazione del mercato o in un divieto di ricapitalizzazione.
E poi non esiste che si declini l'interesse pubblicistico alla buona amministrazione (che peraltro si riferisce perlopiù alla PA) in una limitazione del mercato o in un divieto di ricapitalizzazione.
ti assicuro che l'interesse pubblicistico ad una buona amministrazione delle società esiste ancora nonostante le varie leggi sul falso in bilancio e sulla finanza creativa facciano di tutto per eliminarlo.
il fatto stesso che le società abbiano l'obbligo di rendere pubbliche tutta una serie di informazioni rientrano nell'ottica della trasparenza nell'amministrazione e nel codice civile esistono strumenti di controllo che possono essere attivati dai soci di minoranza ma che poi si muovono autonomamente rispetto alla volontà di chi li ha attivati (es. art 2409 c.c.)
detto questo la ricapitalizzazione è permessa ma vi si pongono dei limiti per evitare che si facciano buchi di dimensioni tali da provocare un dissesto definitivo della società nel caso, all'improvviso, il paperone di turno si rifiuti di mettere soldi propri per ripianare le perdite.
per quanto riguarda le fideiussioni sono messe a garanzia dei debiti della società il che vuol dire che prima di andare a chiedere i soldi al fideiussore devono rivoltare la società come un calzino e di fatto, probabilmente, farla fallire o liquidarla.
anche andassero prima dal fideiussore e questo pagasse rimarrebbe comunque creditore nei confronti della società e potrebbe essere lui ad aggredirne i beni.
ti assicuro che l'interesse pubblicistico ad una buona amministrazione delle società esiste ancora nonostante le varie leggi sul falso in bilancio e sulla finanza creativa facciano di tutto per eliminarlo.
il fatto stesso che le società abbiano l'obbligo di rendere pubbliche tutta una serie di informazioni rientrano nell'ottica della trasparenza nell'amministrazione e nel codice civile esistono strumenti di controllo che possono essere attivati dai soci di minoranza ma che poi si muovono autonomamente rispetto alla volontà di chi li ha attivati (es. art 2409 c.c.)
detto questo la ricapitalizzazione è permessa ma vi si pongono dei limiti per evitare che si facciano buchi di dimensioni tali da provocare un dissesto definitivo della società nel caso, all'improvviso, il paperone di turno si rifiuti di mettere soldi propri per ripianare le perdite.
per quanto riguarda le fideiussioni sono messe a garanzia dei debiti della società il che vuol dire che prima di andare a chiedere i soldi al fideiussore devono rivoltare la società come un calzino e di fatto, probabilmente, farla fallire o liquidarla.
anche andassero prima dal fideiussore e questo pagasse rimarrebbe comunque creditore nei confronti della società e potrebbe essere lui ad aggredirne i beni.
scusa ma allora il problema è fare si che le società non falliscano?
e perchè?
facciamoli anche nel caso delle acciaierie e dei cantieri navali queste regole, no?
per quale motivo ne dovrebbero godere solo i club di calcio di questa forma di protezionismo che impedisce ad altri di investire in quel settore?
(è una provocazione per farmi capire.. ovviamente, non una proposta!!!)
e perchè?
facciamoli anche nel caso delle acciaierie e dei cantieri navali queste regole, no?
per quale motivo ne dovrebbero godere solo i club di calcio di questa forma di protezionismo che impedisce ad altri di investire in quel settore?
(è una provocazione per farmi capire.. ovviamente, non una proposta!!!)
Io te lo ripeto, c'è un'abissale differenza tra una società fatta per generare utili (qualsiasi società sul mercato praticamente) ed una società di calcio che genera (attualmente) solo e soltanto perdite cospicue. Non penso che una società che genera solo perdite (sempre e comunque) possa essere considerata una società normale, operante nel libero mercato. Nella spiegazione della norma stessa, vi era un dato lampante che forse a qualcuno è passato inosservato:
Attualmente, il 20 per cento dei club europei subisce grosse perdite.
Penso che parli da solo quel dato. Si stava arrivando al collasso del sistema. Il grossissimo errore secondo me è stato fatto quando è stato concesso alle società di quotarsi in borsa.
(edited)
Attualmente, il 20 per cento dei club europei subisce grosse perdite.
Penso che parli da solo quel dato. Si stava arrivando al collasso del sistema. Il grossissimo errore secondo me è stato fatto quando è stato concesso alle società di quotarsi in borsa.
(edited)
le società di calcio non rispondono rigidamente alle regole dell'economia di mercato.
questo è dimostrato dal fatto che negli altri settori è difficile trovare gente disposta ad immettere 100M di euro all'anno in una società che ha un bilancio negativo da circa 10 anni :)
il tetto alla ricapitalizzazione vuole essere un freno alle situazioni come quelle delle squadre inglesi dove vengono accumulati svariati milioni in passivo a bilancio e aumentano ogni anno fino a quando non si arriverà al crack.
questo è dimostrato dal fatto che negli altri settori è difficile trovare gente disposta ad immettere 100M di euro all'anno in una società che ha un bilancio negativo da circa 10 anni :)
il tetto alla ricapitalizzazione vuole essere un freno alle situazioni come quelle delle squadre inglesi dove vengono accumulati svariati milioni in passivo a bilancio e aumentano ogni anno fino a quando non si arriverà al crack.
io credo che finalmente sia stata fatta una riforma GIUSTA!