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Subject: [Calcio estero]

2011-05-18 07:35:50
LOOOOOOOOOL
2011-05-18 13:02:18
commenti neutri sono eventualmente ammessi?

tipo "è un normalissimo stronzo"
(edited)
2011-05-22 00:09:48
deportivo la coruna retrocesso in seconda divisione!è un pò come la samp da noi!
2011-05-22 00:21:48
olanda partite v p s reti f/s punti

willem II 34 3 6 25 37/98 15

qualcuno ha fatto peggio?98 gol subiti,praticamente 3 a partita!quasi quasi facevo la mia figura anche io!
(edited)
(edited)
2011-05-22 09:17:59
io l'ho trovato :P
campionato moldavo: Dinamo Bendery gol fatti 25 gol subiti 116 in 38 partite
poi c'è anche CE benfica (andorra) con 97 gol subit in 20 partite (media di 4,85)
2011-05-22 14:40:37
allora è proprio vero che esiste sempre il peggio...
2011-05-22 21:32:03
Inghilterra
Il Chelsea cambia
Ancelotti esonerato
Finisce dopo due anni l'avventura del tecnico emiliano sulla panchina dei Blues. Nella prima stagione ha vinto Premier e FA Cup, quest'anno ha chiuso al secondo posto a nove punti dal Manchester United


Carletto.... go home!.....
2011-05-22 21:48:37
destinazione roma :)
2011-05-22 21:50:20
va all'atletico?
2011-05-22 21:53:26
destinazione roma :)

.. boia,se fosse vero.... dall'ultima esperienza allora non hanno imparato proprio nulla.......
2011-05-22 21:54:34
cosa doveva imparare?
2011-05-22 21:55:48
sarà un altro... uomo di merda?... che dici?
2011-05-22 21:57:15
non scherziamo ;)
2011-05-22 21:59:20
e che ne so..... gl'allenatori che van via da voi e poi vanno in altre squadre italiane.... così sono apostrofati...chiedevo.
(edited)
2011-05-22 21:59:47
ancelotti non verrà mai fischiato a san siro dai tifosi del milan
2011-05-24 00:04:52
Forse al mondo c’è qualcosa più
immarcabile di Messi: si chiama Twitter.
Alex Ferguson lo ha scoperto con un certo
disgusto in questi giorni. «Non capisco
come i giocatori non si stufino di questa
roba, dove lo trovano il tempo?— si è
lamentato il tecnico del Manchester United
che fra sei giorni giocherà la finale di
Champions con il Barcellona — Ci sono un
milione di cose che si possono fare nella
vita, per esempio andare in una biblioteca
e leggere un libro. Twitter è una perdita di
tempo». Chiariamo: Fergie non pensa
all’acculturamento dei suoi giocatori, così
come a 69 anni non è un vecchio babbione
contro la tecnologia a priori. A
preoccuparlo sono i recenti casi che—
complice il social network impostato su
messaggi di massimo 140 caratteri—
hanno coinvolto alcuni suoi tesserati.
L’ultimo è Wayne Rooney che, insultato da
uno dei suoi 500 mila contatti, gli ha
risposto «vieni al campo che ti mando k.o.
in 10 secondi» salvo poi parlare di uno
scherzo. In precedenza Twitter aveva
creato guai a Darron Gibson (profilo aperto
e chiuso in 2 ore: troppi insulti dei tifosi) e
a un «giocatore misterioso», parrebbe Ryan
Giggs, la cui liaison extraconiugale con una
starlette del Grande Fratello inglese è stata
svelata proprio con un sms. Fino a quel
momento il giocatore era riuscito a evitare
che il suo nome uscisse sulla stampa grazie
a un’ingiunzione dell’Alta Corte. Ma il web
vola sulle (e con le) accuse della gente e
ora il giocatore ha fatto causa a Twitter. Un
disastro, insomma, senza contare l’altro
lato oscuro del sistema, cioè la rivelazione
dei sacri segreti di spogliatoio. «I giocatori
sono responsabili delle loro azioni e di ciò
che scrivono —ringhia sir Alex —. Noi
non vogliamo problemi». Secondo Rio
Ferdinand (1 milione di adepti) Twitter è
un buon modo per ridurre le distanze tra i
campioni e la gente. È la filosofia che
spinge tantissime celebrities su Twitter,
ma Fergie non abbocca: «Sarebbe meglio
se l’avvicinamento avvenisse sul campo».
Una posizione che anche chi Twitter non
l’ha conosciuto condivide: «In uno sport
singolo, dove si è responsabili solo verso
se stessi, è un conto. Ma in uno di squadra
è diverso: c’è una privacy da tutelare —
dice Aldo Serena —. Ricordo quando ci
diedero i primi telefonini a Italia ’90:
scattarono subito delle regole interne per il
loro uso». A parte che i segreti uscivano
anche in passato, la questione è comunque
delicata: come esercitare il controllo e con
quali metodi? Al ManU stanno pensando di
vietare Twitter, ma la battaglia pare persa
in partenza. In Premier League (dove ormai
è uno status symbol obbligatorio come la
Baby Bentley o l’orologio Franck Muller) si
fa prima a dire chi è senza profilo, e nel
mondo la storia non cambia: da Kakà a
Ronaldo a Felipe Melo tutti twittano a ogni
ora. La Federcalcio inglese— che ha già
multato Babel, Cole e Gabbidon per
indiscrezioni pubbliche —ha avvertito
Rooney di non rifarlo più. Ma il controllo,
sempre che abbia senso, è difficile. I tempi
in cui 20 anni fa sir Alex, come un vecchio
padre, impediva le interviste ai suoi
giovani talenti per proteggerli dalle insidie
dei giornalisti sono finiti. Pensava che ne
uccidesse più la penna che la spada, ma
non avevano ancora inventato il web.

Alessandro Pasini