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Subject: Terroni

2010-11-30 15:35:32
visto che sono a lavoro vorrei prima di andarmene chiarire una cosa.
non difendo nessuno (sabaudi), ma cerco solamente di dare una logica agli avvenimenti.... xke' si sa ke movimenti di massa come lo e' stato il flusso migratorio segue logiche alquanto complesse ed una singola spiegazione (sabaudi=invasori bruti e feroci) nn e' la verità assoluta. su questo per me nn ci piove. avranno avuto le loro colpe (e' semrpe stata una guerra di conquista) ma dire che ha provocato la "distruzione" dell economia del sud mi pare alquanto esagerata e ridicola.
2010-11-30 15:37:21
forse non sono stato chiaro
mettiti nei panni di un duosiciliano nel 1859
hai una famiglia con 5 figli maschi e un pezzo di terra da coltivare
dopo un anno ti dicono che tutti i tuoi figli devono partire per la leva di 7 anni
il risultato? i tuoi figli si danno alla macchia e diventano "briganti" e tu non potrai mangiare che la tua terra incolta, ergo emigri mentre i tuoi figli saranno ammazzati dalle truppe "italiane"

(edited)
2010-11-30 15:41:44
dire che ha provocato la "distruzione" dell economia del sud mi pare alquanto esagerata e ridicola.

la tua è una reazione umana, ma sbagliata
perchè se possiamo parlare di problemi per le masse anche per il periodo prima del 1860 non possiamo farlo per l'economia visto il netto divario tra le casse dello stato duosiciliano e tutte le casse di tutti gli stati "italiani" messi insieme.
Però io stavo parlando dell'economia agricola di stampo familiare distrutta dalla leva obbligatoria, avevo zoomato un particolare
2010-11-30 15:55:24
forse non sono stato chiaro
mettiti nei panni di un duosiciliano nel 1859
hai una famiglia con 5 figli maschi e un pezzo di terra da coltivare
dopo un anno ti dicono che tutti i tuoi figli devono partire per la leva di 7 anni
il risultato?
i tuoi figli si danno alla macchia e diventano "briganti" e tu non potrai mangiare che la tua terra incolta, ergo emigri mentre i tuoi figli saranno ammazzati dalle truppe "italiane"


abbi pazienza ma anche questa è una motivazione palesemente inventata

l'esercito Borbonico era di circa 50.000 uomini, idem per l'esercito del Regno di Sardegna, con nessuna modifica pratica nel numero dei coscritti suddivisi per luogo dopo il 1861

anche la durata della leva era paragonabile, nel regno delle due sicilie la leva era di durata minima di 5 anni per i fanti, e saliva a 8 per gli artiglieri, 10 per i marinai, ecc

2010-11-30 16:02:50
la tua è una reazione umana, ma sbagliata
perchè se possiamo parlare di problemi per le masse anche per il periodo prima del 1860 non possiamo farlo per l'economia visto il netto divario tra le casse dello stato duosiciliano e tutte le casse di tutti gli stati "italiani" messi insieme.



le "casse" dello stato non avevano alcuna relazione con la condizione della gente, quelle non era le casse dello stato, erano le casse del Re e basta

la cosa era normale, avveniva del resto in tutti i regni ottocenteschi, le pochissime libertà concesse con le costituzioni, che di pochissimo attenuavano lo stato feudale, erano in pratica concesse solo alla ricca borghesia, gli altri non avevano niente

2010-11-30 16:03:34
dal web:

Chi era il "brigante"? Per i piemontesi era senza dubbio il ribelle al nuovo ordine, e come tale andava trattato. Per molti cittadini meridionali, delusi dalle promesse non mantenute (in particolare la mancata riforma agraria, conseguenza dell'alleanza fra i nuovi "padroni" del Nord e i vecchi latifondisti del Sud) era l'"eroe sociale". Ad alimentare le file dei briganti andarono moltissimi giovani renitenti alla leva obbligatoria. Ma qui conviene eliminare un equivoco. Nel Regno delle Due Sicilie la leva esisteva: era però "riscattabile" col versamento alle casse statali di una modesta somma, ed era limitata ai territori continentali. La leva obbligatoria per tutti fu indubbiamente un provvedimento miope del governo piemontese, tanto più che venne ordinata con l'esplicito fine di "integrare" le diverse popolazioni del nuovo Stato Unitario.

Ma chiedere ad un contadino dell'Abruzzo o della Puglia, o della Basilicata, di abbandonare terra e affetti per trasferirsi al nord per un paio d'anni era assolutamente irrealistico. Così, anzichè di integrazione, il provvedimento fu causa di divisione e ribellione. I nomi di Crocco, La Gala, Romano, Giordano, Alonzi, divennero leggendari, anche perchè diversi briganti, ex ufficiali dell'esercito borbonico, seppero impegnare duramente le truppe piemontesi. Si calcola che tra il 1861 e il 65 persero la vita in combattimento, o fucilati, 5212 briganti, mentre ne furono arrestati 5044 (Ortoleva-Revelli - Storia dell'Età Contemporanea).
(edited)
2010-11-30 16:06:07
gli altri non avevano niente

su questo sono quasi daccordo
però la differenza tra quasi niente e niente è davvero sottile
2010-11-30 18:28:49
dal web:

Nel Regno delle Due Sicilie la leva esisteva: era però "riscattabile" col versamento alle casse statali di una modesta somma, ed era limitata ai territori continentali. La leva obbligatoria per tutti fu indubbiamente un provvedimento miope del governo piemontese,




è ridicolo che dai fatti palesi vengano tratte conclusioni completamente false

la "leva riscattabile con una modesta (LOL!!!) somma" era sempre esistita NEI REGNI FEUDALI, perchè consentiva ai ricchi di evitare la leva, mentre i poveri dovevano per forza andare sotto le armi

da sempre

anche e soprattutto nel regno dei borboni, che, RIPETO, aveva anche in tempo di pace un esercito numericamente pari a quello del regno di sardegna



(edited)
2010-11-30 18:56:59
mi avete incuriosito e "terroni" sarà il prossimo libro che comprerò

altri consigli di libri che trattano la materia sono ben accetti :D


preso su amazon.it.....finisco sto soldatino e poi me lo leggo
2010-11-30 19:04:32
anche e soprattutto nel regno dei borboni, che, RIPETO, aveva anche in tempo di pace un esercito numericamente pari a quello del regno di sardegna

balù, non spararle.
Era un regno che non combatteva da una vita, mentre quello sabaudo veniva dalle varie guerre d'indipendenza, quindi aveva un esercito formato da veterani e con ufficiali già "rodati".
Quello borbonico aveva solo una buona marina....il resto era inetto e male addestrato, salvo poche eccezioni.

In questo tuo sfrenato tentativo di avere ragione...come purtroppo fai spesso quando discuti....perdi, come anche altri, di vista il punto centrale.
Lo stato borbonico era socialmente arretrato, l'unione al sabaudo per fare l'Italia era ben vista dai giovani e dall'intellighenzia proprio per questo. Il vero problema è che i piemontesi calarono non come liberatori, ma come conquistatori.
Infatti lo stato sabaudo era quasi alla bancarotta e si salvò coi fondi depredati al banco di napoli, oltre al sistematico smantellamento delle strutture industriali prelevate al sud e spostate pari pari al nord.
Il resto, purtroppo, discende in buona parte da questa visione intesa in senso coloniale invece che da pari a pari.

(edited)
2010-11-30 19:29:41
anche e soprattutto nel regno dei borboni, che, RIPETO, aveva anche in tempo di pace un esercito numericamente pari a quello del regno di sardegna

balù, non spararle.
Era un regno che non combatteva da una vita, mentre quello sabaudo veniva dalle varie guerre d'indipendenza, quindi aveva un esercito formato da veterani e con ufficiali già "rodati".
Quello borbonico aveva solo una buona marina....il resto era inetto e male addestrato, salvo poche eccezioni.

In questo tuo sfrenato tentativo di avere ragione...come purtroppo fai spesso quando discuti....perdi, come anche altri, di vista il punto centrale.
Lo stato borbonico era socialmente arretrato, l'unione al sabaudo per fare l'Italia era ben vista dai giovani e dall'intellighenzia proprio per questo. Il vero problema è che i piemontesi calarono non come liberatori, ma come conquistatori.
Infatti lo stato sabaudo era quasi alla bancarotta e si salvò coi fondi depredati al banco di napoli, oltre al sistematico smantellamento delle strutture industriali prelevate al sud e spostate pari pari al nord.
Il resto, purtroppo, discende in buona parte da questa visione intesa in senso coloniale invece che da pari a pari.


ricostruzione agghiacciante...il form del forum in effetti non aiuta il dibattito perchè ci si arrovella e si quota malissimo.
l'ultimo paragrafo è un coacervo di follie...e comunque, assumendolo vero (cosa che non è)
dopo 140 anni, ancora a piangere state?volete ancora altro Stato?il sud è lo stato e non avete l'onestà intellettuale minima di ammetterlo neppure di fronte all'evidenza fattuale dei numeri.
meritereste secessione (che ho sempre auspicato ) e le frontiere chiuse, poi una volta eretto un muro, godetevela pure tra di voi...così finalmente il nord finirà di rubarvi soldi terra donne lavoro futuro e quant'altro vi piaccia pensare.

roba da ricovero coatto.

2010-11-30 19:39:36
balù, non spararle.
Era un regno che non combatteva da una vita, mentre quello sabaudo veniva dalle varie guerre d'indipendenza, quindi aveva un esercito formato da veterani e con ufficiali già "rodati".


non sparo nulla

l'argomento non era il confronto dalla bravura degli eserciti ma tra il numero dei coscritti della leva e la durata della stessa

erano equivalenti


Infatti lo stato sabaudo era quasi alla bancarotta e si salvò coi fondi depredati al banco di napoli

non era per niente alla bancarotta, anche se i soldi fan sempre piacere

oltre al sistematico smantellamento delle strutture industriali prelevate al sud e spostate pari pari al nord.

questo banalmente non è vero, i casi si contano sulla punta delle dita
2010-11-30 19:57:24
roba da ricovero coatto.

il ricovero coatto lo meritano quelli che non accettano l'Italia unita, nel bene e nel male, e che continuano a parlare di zone ricche o povere, spazzatura di Napoli o Treviso come se si parlasse di nazioni diverse. L'Italia è una, e i problemi di una parte di Italia sono i problemi di tutti. La questione meridionale non è un problema del sud, ma un problema dell'italia tutta e i cittadini di tutta italia dovrebbero protestare con la politica della non risoluzione di questo problema invece di tirare in ballo le cosiddette differenze culturali (manco stessimo parlando di un territorio tanto esteso da comprendere davvero culture molto disomogenee). la vergogna è che ognuno ormai si difende l'orticello di casa, ignorando che se si finisce nel baratro si finisce tutti assieme con i rispettivi orticelli.
2010-11-30 20:15:22
roba da ricovero coatto.

il ricovero coatto lo meritano quelli che non accettano l'Italia unita, nel bene e nel male, e che continuano a parlare di zone ricche o povere, spazzatura di Napoli o Treviso come se si parlasse di nazioni diverse. L'Italia è una, e i problemi di una parte di Italia sono i problemi di tutti. La questione meridionale non è un problema del sud, ma un problema dell'italia tutta e i cittadini di tutta italia dovrebbero protestare con la politica della non risoluzione di questo problema invece di tirare in ballo le cosiddette differenze culturali (manco stessimo parlando di un territorio tanto esteso da comprendere davvero culture molto disomogenee). la vergogna è che ognuno ormai si difende l'orticello di casa, ignorando che se si finisce nel baratro si finisce tutti assieme con i rispettivi orticelli.


again, la vergogna sono questi dati.
http://www.cgiamestre.com/portal/VOGLIA_DI_SECESSIONE___SOLO_4_REGIONI_VERSANO_PIU__DI_QUANTO_RICEVONO_DALLO_STATO-22899-20379
e vergognosa è la vostra pervicacia nel difendere la loro inesistenza senza portare supporto alcuno per avvalorare levs tesi.
decenni a ricevere trasferimenti dal nord e ancora il fiato di prendere in giro.
i problemi del nord sono del nord, quelli del sud DEVONO essere del sud, perchè non esiste alcuna omogeneità culturale tra le due società. le due o tre cose condivise sono ridicole...
lo stato è il sud.
tenetevelo tutto.
ma smettete di rubare i soldi del nord.

2010-11-30 20:30:51
i problemi del nord sono del nord, quelli del sud DEVONO essere del sud, perchè non esiste alcuna omogeneità culturale tra le due società. le due o tre cose condivise sono ridicole...


guarda che non esiste nessun nord e sud, ma un'unica nazione. quindi smettiamola con questi assurdi razzismi (geograficamente ricordo che esiste anche un'est ed ovest) e rivolgiamo le nostre proteste a chi ha creato le diseguaglianze, perchè in nocciolo di tutta questa storia è che ognuno si lamenta perchè crede di dare più di quello che riceve. quindi o siamo tutti piagnoni che ci rifugiamo in inutili regionalismi, o c'è qualcuno che mentre i cittadini si accapigliano, si riempiono le tasche dei nostri soldi.
2010-11-30 20:46:45
perchè crede di dare più di quello che riceve.

mi pigli per il culo?
i numeri li sai leggere?
o li confuti oppure ti ritiri in buon ordine...