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Subject: Eutanasia, scelte vicini alla morte
Per fortuna sono convinto che la vita vera inizi dopo la morte
Per sfortuna quelli che la pensano al tuo stesso modo hanno la brutta abitudine di imporre agli altri le proprie idee. Sei liberissimo di non farti autopraticare l'eutanasia se dovessi averne bisogno, ma cerca di capire che non tutti la pensano al tuo stesso modo e non tutti adorerebbero stare attaccati ad un sondino per 40 anni e più.
Mi dispiace ma io tra eutanasia e suicidio (o omicidio, a seconda dei casi) non vedo proprio nessuna differenza. Solo che per l'aspirante sucida si cerca uno psicologo, mentre per chi vuole l'eutanasia no.
Uno che ha bisogno solamente dell'eutanasia, non può aver bisogno dello psicologo: non capisce, non è in sé, che se ne farebbe dello psicologo?
(edited)
Per sfortuna quelli che la pensano al tuo stesso modo hanno la brutta abitudine di imporre agli altri le proprie idee. Sei liberissimo di non farti autopraticare l'eutanasia se dovessi averne bisogno, ma cerca di capire che non tutti la pensano al tuo stesso modo e non tutti adorerebbero stare attaccati ad un sondino per 40 anni e più.
Mi dispiace ma io tra eutanasia e suicidio (o omicidio, a seconda dei casi) non vedo proprio nessuna differenza. Solo che per l'aspirante sucida si cerca uno psicologo, mentre per chi vuole l'eutanasia no.
Uno che ha bisogno solamente dell'eutanasia, non può aver bisogno dello psicologo: non capisce, non è in sé, che se ne farebbe dello psicologo?
(edited)
Per sfortuna quelli che la pensano al tuo stesso modo hanno la brutta abitudine di imporre agli altri le proprie idee. Sei liberissimo di non farti autopraticare l'eutanasia se dovessi averne bisogno, ma cerca di capire che non tutti la pensano al tuo stesso modo e non tutti adorerebbero stare attaccati ad un sondino per 40 anni e più.
straquoto.
Questo è il punto fondamentale: è abbastanza chiaro che la stragrande maggioranza delle persone vuole poter avere la libertà di scegliere secondo le proprie opinioni e convinzioni su un argomento così delicato, ma una classe politica ipocrita, fuori dal tempo e dal mondo che la circonda e sempre succube di una vecchia chiesa ancorata a dogmi di migliaia di anni fa, non vuole concedere il diritto di scegliere della propria vita.
Insomma non si vuole IMPORRE per legge l'eutanasia per tutti i malati terminali e quelli che "vivono" in stato vegetativo, si chiede solo LIBERTA' DI SCELTA. Mi sembra una cosa talmente semplice da capire che è davvero incomprensibile come qualcuno voglia impedire una cosa di questo genere utilizzando poi espressioni aberranti come "pro morte" per etichettare un pensiero che è invece tutt'altro.
senza contare che in realtà l'eutanasia è cosa che avviene in continuazione
ma, come per l'aborto, le persone "per bene" vogliono che tali accadimenti avvengano di nascosto, "senza che nessuno sappia"
io ho una cara amica infermiera professionale che si occupa di assistenza domiciliare a anziani in stato comatoso e infermi senza speranza
i medici che l'accompagnano spesso ai parenti disperati dopo che hanno saputo che non c'è alcuna speranza di miglioramento con terapie, spiegano come cambiare le flebo e fanno discorsi del tipo:
"ecco, qui ci sono flebo con acqua e soluzioni nutrienti, si ricordi di cambiare le flebo quando terminate, se non le cambia e inavvertitamente le versa nel lavandino la nonna morirà senza sentire dolore "
dopo qualche giorno la nonna muore
tutti contenti, nessuno sa niente, anche se tutti sanno tutto ...
ma, come per l'aborto, le persone "per bene" vogliono che tali accadimenti avvengano di nascosto, "senza che nessuno sappia"
io ho una cara amica infermiera professionale che si occupa di assistenza domiciliare a anziani in stato comatoso e infermi senza speranza
i medici che l'accompagnano spesso ai parenti disperati dopo che hanno saputo che non c'è alcuna speranza di miglioramento con terapie, spiegano come cambiare le flebo e fanno discorsi del tipo:
"ecco, qui ci sono flebo con acqua e soluzioni nutrienti, si ricordi di cambiare le flebo quando terminate, se non le cambia e inavvertitamente le versa nel lavandino la nonna morirà senza sentire dolore "
dopo qualche giorno la nonna muore
tutti contenti, nessuno sa niente, anche se tutti sanno tutto ...
Comunque ancora nessuno di quelli "pro morte" mi ha spiegato perchè se tento il suicidio e non muoio, anzichè finirmi mi venite a salvare. Quello non è un fattaccio mio?
per tutto il resto quoto baluba e gli altri.
per questo punto credo che sia interessante approfondire:
io penso che lo stato dovrebbe garantire il diritto al suicidio fornendo i mezzi per farlo in assenza di sofferenza e in condizioni umane.
(controllato e monitorato, naturalmente:
prima verifico che tu non sia depresso e che sia una scelta consapevole e serena, non dettata da condizioni materiali o morali transitorie, poi però padrone della tua vita resti sempre tu..)
per tutto il resto quoto baluba e gli altri.
per questo punto credo che sia interessante approfondire:
io penso che lo stato dovrebbe garantire il diritto al suicidio fornendo i mezzi per farlo in assenza di sofferenza e in condizioni umane.
(controllato e monitorato, naturalmente:
prima verifico che tu non sia depresso e che sia una scelta consapevole e serena, non dettata da condizioni materiali o morali transitorie, poi però padrone della tua vita resti sempre tu..)
Mi rendo conto di essere in assoluta minoranza: voi rispondere a tutti ma mi sa che qualche punto me lo dimenticherò. Ma non capisco come mai abbiate tanto astio, dal momento che sto solo cercando di esporre le mie idee senza il minimo scopo di convincere nè convertire qualcuno.
Mi sembra che uno dei punti più importanti sia quello di attribuire un valore alla vita. Sicuri che sia legato solo all'aspettativa di vita in termini di tempo? Allora: anzichè curare il nonnetto novantenne, sfamiamo il bambino in Africa. Ok. Ma se il bambino in Africa è ammalato che si fa? Vale un po' meno o sempre uguale? E tra un trentenne disoccupato ed un coetaneo in carriera, a quale vita diamo più valore? Mi sembra sia assolutamente impossibile attribuire scale di valori, quindi per me valgono tutte allo stesso modo (e visto che si è anche parlato di aborto, sì, per me valgono allo stesso modo fino a partire dal concepimento).
Sull'accanimento terapeutico voglio invece chiarire che io sono assolutamente contrario: quello con cui non concordo è "uccidere" con l'iniezione o privando il malato del nutrimento.
Ovviamente l'aiuto psicologico non lo intendevo al malato, ma ai familiari quando vogliono "porre fine alle sue sofferenze" (o al sano quando parla di testamento biologico :-) ...).
Oh, comunque, se a qualcuno da fastidio che esprima il mio pensiero, posso anche stare zitto, che vivo bene lo stesso.
(edited)
Mi sembra che uno dei punti più importanti sia quello di attribuire un valore alla vita. Sicuri che sia legato solo all'aspettativa di vita in termini di tempo? Allora: anzichè curare il nonnetto novantenne, sfamiamo il bambino in Africa. Ok. Ma se il bambino in Africa è ammalato che si fa? Vale un po' meno o sempre uguale? E tra un trentenne disoccupato ed un coetaneo in carriera, a quale vita diamo più valore? Mi sembra sia assolutamente impossibile attribuire scale di valori, quindi per me valgono tutte allo stesso modo (e visto che si è anche parlato di aborto, sì, per me valgono allo stesso modo fino a partire dal concepimento).
Sull'accanimento terapeutico voglio invece chiarire che io sono assolutamente contrario: quello con cui non concordo è "uccidere" con l'iniezione o privando il malato del nutrimento.
Ovviamente l'aiuto psicologico non lo intendevo al malato, ma ai familiari quando vogliono "porre fine alle sue sofferenze" (o al sano quando parla di testamento biologico :-) ...).
Oh, comunque, se a qualcuno da fastidio che esprima il mio pensiero, posso anche stare zitto, che vivo bene lo stesso.
(edited)
Sull'accanimento terapeutico voglio invece chiarire che io sono assolutamente contrario: quello con cui non concordo è "uccidere" con l'iniezione o privando il malato del nutrimento.
Il nutrimento per flebo è considerato TERAPIA. Proprio perchè NON è un mezzo NATURALE ma ARTIFICIALE.
Quindi è ACCANIMENTO TERAPEUTICO il somministrare sostanze nutritive per flebo in TUTTE le democrazie occidentali, finanche in Italia.
Sull'accanimento terapeutico voglio invece chiarire che io sono assolutamente contrario: quello con cui non concordo è "uccidere"
Ma saranno fati miei se ho un tumore in fase terminale e non voglio soffrire come una bestia o no?
Fate sempre i ricchioni col culo degli altri?
Ed è proprio perchè è accanimento terapeutico che i giudici sono arrivati a quella sentenza nel caso Eluana.
Infatti in quel caso si muore SENZA sofferenza come evidenziato anche dal post di Baluba. NOn muori di fame e sete, muori molto PRIMA.
(edited)
Il nutrimento per flebo è considerato TERAPIA. Proprio perchè NON è un mezzo NATURALE ma ARTIFICIALE.
Quindi è ACCANIMENTO TERAPEUTICO il somministrare sostanze nutritive per flebo in TUTTE le democrazie occidentali, finanche in Italia.
Sull'accanimento terapeutico voglio invece chiarire che io sono assolutamente contrario: quello con cui non concordo è "uccidere"
Ma saranno fati miei se ho un tumore in fase terminale e non voglio soffrire come una bestia o no?
Fate sempre i ricchioni col culo degli altri?
Ed è proprio perchè è accanimento terapeutico che i giudici sono arrivati a quella sentenza nel caso Eluana.
Infatti in quel caso si muore SENZA sofferenza come evidenziato anche dal post di Baluba. NOn muori di fame e sete, muori molto PRIMA.
(edited)
Siete sempre tutti d'accordo per l'eutanasia anche per il caso appena successo in Olanda?
Sorvolando un attimo sul fatto che hai recuperato un 3d dell'antichità.
Personalmente il caso della ragazza olandese lo considero suicidio assistito e non eutanasia. Per me fa differenza, il primo non mi convince molto sono abbastanza contrario, mentre la seconda sono nettamente a favore.
(Poi penso alle decine di ore passate su treni fermi per colpa di qualcuno che decide di suicidarsi sotto il treno, e forse anche il suicidio assistito ha la sua ragione)
Personalmente il caso della ragazza olandese lo considero suicidio assistito e non eutanasia. Per me fa differenza, il primo non mi convince molto sono abbastanza contrario, mentre la seconda sono nettamente a favore.
(Poi penso alle decine di ore passate su treni fermi per colpa di qualcuno che decide di suicidarsi sotto il treno, e forse anche il suicidio assistito ha la sua ragione)
Ma a quanto pare non c'è stata nè eutanasia nè suicidio assistito. Vedi.
Naturalmente andranno accertati i fatti.
Comunque rispetto per quanto ha sofferto.
"Dopo anni di continue lotte, sono svuotata. Ho smesso di mangiare e bere per un pò di tempo, e dopo molte discussioni e valutazioni, ho deciso di lasciarmi andare perché la mia sofferenza è insopportabile". Noa ha aggiunto che non si è mai sentita "viva", ma piuttosto una sopravvissuta: "Respiro, ma non vivo più".
Naturalmente andranno accertati i fatti.
Comunque rispetto per quanto ha sofferto.
"Dopo anni di continue lotte, sono svuotata. Ho smesso di mangiare e bere per un pò di tempo, e dopo molte discussioni e valutazioni, ho deciso di lasciarmi andare perché la mia sofferenza è insopportabile". Noa ha aggiunto che non si è mai sentita "viva", ma piuttosto una sopravvissuta: "Respiro, ma non vivo più".
Per darti una risposta sintetica io sono fermo nel sostenere che un percorso aiutato è sempre meglio di un improvviso dramma domestico
Io ho molte perplessità: se si stabilisce il principio che chi vuole porre finie alla propria vita deve essere aiutato a farlo e non invece essere assistito (intendo psicologicamente) a tutti i costi, cosa succede a quello che si butta sotto il treno e anzichè morire rimane gravemente ferito? Anzichè curarlo gli diamo il colpo di grazia finchè è tramortito? Perchè se uno si butta sotto il treno, direi che la volontà di farla finita è molto chiara ...
chi vuole porre finie alla propria vita deve essere aiutato a farlo e non invece essere assistito (intendo psicologicamente) a tutti i costi
nella tua frase non concordo con "a tutti i costi".
Per me va dato aiuto, ma non darei per scontato che la scelta di smettere di vivere sia sempre "patologica".
Anzi, l'idea che ci siano percorsi legali e controllati, secondo me, permette di individuare ed intervenire nei casi in cui l'aiuto può risultare utile.
Poi diciamocelo, il diritto alla propria vita è un diritto disponibile, a prescindere da cosa dicono le leggi..
nella tua frase non concordo con "a tutti i costi".
Per me va dato aiuto, ma non darei per scontato che la scelta di smettere di vivere sia sempre "patologica".
Anzi, l'idea che ci siano percorsi legali e controllati, secondo me, permette di individuare ed intervenire nei casi in cui l'aiuto può risultare utile.
Poi diciamocelo, il diritto alla propria vita è un diritto disponibile, a prescindere da cosa dicono le leggi..
Se devo essere sincero, credo che la nostra civiltà soffra di una grave sindrome totalizzante e totalitaria: qualsiasi aspetto della nostra vita deve avvenire secondo una legge.
Ho letto in questi giorni del processo ai genitori che hanno "curato" l'otite del figlio con l'omeopatia e quello è morto: davvero serve fagli un processo e dargli una pena? Sapere di essere responsabile della morte di proprio figlio non è già il massimo della pena?
Credo che in certi aspetti e dolori della vita delle persone le leggi dello stato non debbano entrare, non per ipocrito disinteresse ma per rispetto di situazioni troppo estreme per essere decise da persone estranee
Ho letto in questi giorni del processo ai genitori che hanno "curato" l'otite del figlio con l'omeopatia e quello è morto: davvero serve fagli un processo e dargli una pena? Sapere di essere responsabile della morte di proprio figlio non è già il massimo della pena?
Credo che in certi aspetti e dolori della vita delle persone le leggi dello stato non debbano entrare, non per ipocrito disinteresse ma per rispetto di situazioni troppo estreme per essere decise da persone estranee
i figli non sono proprietà dei genitori, è un omicidio quello di cui parli.
Anche ammesso che sottoporre il figlio a cure inefficaci sia omicidio (punto su cui sono in disaccordo), ripeto la domanda: quale utilità sociale si ottiene mettendo quei genitori in carcere per n anni?
discuti la funzione della pena o questa regola specifica?
questa regola specifica serve ad evitare che altri pensino di poter causare la morte dei figli con condotte omissive o colpevoli
questa regola specifica serve ad evitare che altri pensino di poter causare la morte dei figli con condotte omissive o colpevoli