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Subject: TRENITALIA
ieri i miei dovevano andare in treno alla fiera dell'artigianato (2 fermate da casa mia); il treno è arrivato con 30 minuti di ritardo e non si sapeva se sarebbe arrivato o no alla stazione di rho fiera...
è un mese che il servizio clienti di trenitalia mi deve telefonare per un sondaggio ma non li ho più sentiti...avevo ed ho già pronta una lista di imprecazioni da urlare in cornetta !!!
in più di 20 anni non mi han mai intervistato... mah...
e si che ogni tanto si sente l'annuncio che nelle stazioni c'è del personale per delle interviste.
e si che ogni tanto si sente l'annuncio che nelle stazioni c'è del personale per delle interviste.
in germania trenitalia dovrà funzionare, altrimenti la cacciano fuori a pedate, là non sono molto disponibile alle gattate italiache, se fai "all'italiana" ti ritrovi a casina in 5 minuti.
3 anni fa il direttore generale della linea shinkansen tokyo-kyoto-osaka (quella ultraveloce) che esce dalla stazione di tokyocity un un sorta di tubo di plexiglass che passa attraverso i palazzi, fu licenziato in tronco perchè il treno (udite udite!) in un anno di viaggi aveva accumulato BEN 32 MINUTI di ritardo (in un anno....).
Commento di mia moglie: "giustissimo, il suo lavoro ben pagato era quello di far arrivare sempre puntuale lo shinkansen"
Come in italia..........
Comunque la cosa sconvolgente è che in giappone la casella "ritardo" non è prevista nei tabelloni elettronici
3 anni fa il direttore generale della linea shinkansen tokyo-kyoto-osaka (quella ultraveloce) che esce dalla stazione di tokyocity un un sorta di tubo di plexiglass che passa attraverso i palazzi, fu licenziato in tronco perchè il treno (udite udite!) in un anno di viaggi aveva accumulato BEN 32 MINUTI di ritardo (in un anno....).
Commento di mia moglie: "giustissimo, il suo lavoro ben pagato era quello di far arrivare sempre puntuale lo shinkansen"
Come in italia..........
Comunque la cosa sconvolgente è che in giappone la casella "ritardo" non è prevista nei tabelloni elettronici
Comunque la cosa sconvolgente è che in giappone la casella "ritardo" non è prevista nei tabelloni elettronici
O_O questa mi mancava O_O
O_O questa mi mancava O_O
Comunque la cosa sconvolgente è che in giappone la casella "ritardo" non è prevista nei tabelloni elettronici
per forza, in giappone si scrive "おそまき" !!
per forza, in giappone si scrive "おそまき" !!
Se qua una linea accumula solo mezz'ora di ritardo al giorno gli danno una medaglia al responsabile
in bocca al lupo a tutti i pendolari...
Biglietti dei treni, in due anni aumenti fino al 26%
07-04-2011
Ha messo la sordina e aumentato le tariffe dei treni nazionali. Trenitalia ha approfittato dal trambusto causato dai rincari dei treni pendolari, per far lievitare anche i biglietti di tutti gli altri treni. Niente comunicati, nessuna notizia su giornali e tv, nessun avviso sul sito. Un colpo di mano che nel portafoglio di chi viaggia si è però fatto sentire.
Gli ultimi ritocchi
Un bel 7% in più sui Frecciabianca (Escity), Intercity (IC), Intercity notte (ICN) ed Espressi. Un po’ meno (2%) su Alta velocità (AV). Sono valori che abbiamo calcolato sulla tratta campione di Milano-Bologna.
Gli aumenti in un biennio
In due soli anni, dal febbraio del 2009 a oggi, se sommiamo tutti i ritocchi all’insù, gli aumenti vanno dal 20% dei treni ad Alta velocità al 26% degli Espressi. Raggiungere Milano da Bologna, e viceversa, su un Frecciabianca costava 24 euro e 50 centesimi nel 2009, oggi il 24% in più: 28 euro e 50 centesimi. Sull’Alta velocità l’aumento in due anni è stato di 7 euro, cioè si è passati da 35 a 42 euro.
Ritardi e problema pendolari
Una situazione intollerabile, tanto più che i rincari non sono giustificati da un concreto miglioramento del servizio. Nella nostra ultima inchiesta sull’argomento, pubblicata nello scorso numero di Altroconsumo, è emerso che il 57% dei treni a lunga percorrenza arriva a destinazione in ritardo.
Altroconsumo (insieme ad Acu, Casa del Consumatore, Codici e Coordinamento dei Comitati Pendolari della regione Lombardia) si sta battendo per evitare gli aumenti sui treni pendolari, previsti per il mese prossimo. Per raggiungere questo obiettivo, continuano le iniziative della campagna Siamo uomini o pendolari? , tra cui la raccolta di firme per la petizione.
altroconsumo
e da luglio altri rincari...
Biglietti dei treni, in due anni aumenti fino al 26%
07-04-2011
Ha messo la sordina e aumentato le tariffe dei treni nazionali. Trenitalia ha approfittato dal trambusto causato dai rincari dei treni pendolari, per far lievitare anche i biglietti di tutti gli altri treni. Niente comunicati, nessuna notizia su giornali e tv, nessun avviso sul sito. Un colpo di mano che nel portafoglio di chi viaggia si è però fatto sentire.
Gli ultimi ritocchi
Un bel 7% in più sui Frecciabianca (Escity), Intercity (IC), Intercity notte (ICN) ed Espressi. Un po’ meno (2%) su Alta velocità (AV). Sono valori che abbiamo calcolato sulla tratta campione di Milano-Bologna.
Gli aumenti in un biennio
In due soli anni, dal febbraio del 2009 a oggi, se sommiamo tutti i ritocchi all’insù, gli aumenti vanno dal 20% dei treni ad Alta velocità al 26% degli Espressi. Raggiungere Milano da Bologna, e viceversa, su un Frecciabianca costava 24 euro e 50 centesimi nel 2009, oggi il 24% in più: 28 euro e 50 centesimi. Sull’Alta velocità l’aumento in due anni è stato di 7 euro, cioè si è passati da 35 a 42 euro.
Ritardi e problema pendolari
Una situazione intollerabile, tanto più che i rincari non sono giustificati da un concreto miglioramento del servizio. Nella nostra ultima inchiesta sull’argomento, pubblicata nello scorso numero di Altroconsumo, è emerso che il 57% dei treni a lunga percorrenza arriva a destinazione in ritardo.
Altroconsumo (insieme ad Acu, Casa del Consumatore, Codici e Coordinamento dei Comitati Pendolari della regione Lombardia) si sta battendo per evitare gli aumenti sui treni pendolari, previsti per il mese prossimo. Per raggiungere questo obiettivo, continuano le iniziative della campagna Siamo uomini o pendolari? , tra cui la raccolta di firme per la petizione.
altroconsumo
e da luglio altri rincari...
Io credo che non ci sia servizio sgangherato come quello di treni italia,che va dalle piattole ai ritardi quotidiani agli incidenti inspiegabili,ai trasporti pericolosi che incendiano viareggio,agli assassini eccellenti dei direttori che rompono come quello di reggio calabria,agli stipendi mega dei dirigenti,ad aver affidato a montezemolo della valle l'alta velocita'.....e via dicendo.Che in germania (dell'est)un po trascurata dalle reisenbahn tedesche,possa fare qualcosa di buono lo dubito fortemente...solo un aquisizione dove difficilmente ci sara chiarezza sugli importi effettivi e sulla convenienza di comperare qualcosa che i tedeschi ti lascino comperare se non è una sola gigantesca.
Certo che arrivare a delle conclusioni sulla bontà dell'acquisto e del servizio svolto all'utenza ancor prima di cominciare mi sembra francamente esagerato.
Trenitalia:
Alta velocità solo di nome...
Inchiesta nel periodo delle feste
Alta velocità o no, le rotaie del nostro Paese continuano a essere il trionfo della lentezza. Il 57% dei 510 treni a lunga percorrenza monitorati è arrivato in ritardo: il 14% dopo un quarto d’ora e il 7% addirittura dopo mezz’ora. Non poco, se si tiene conto che questi risultati considerano anche l’Alta velocità (AV). L’indagine si è svolta nei periodi critici delle feste natalizie (dal 22 al 24 dicembre e dal 3 al 5 gennaio), in cui era prevedibile un forte afflusso di passeggeri da Nord a Sud del Paese e viceversa.
Con lentezza verso Sud
Le corse che vanno peggio sono quelle dirette verso Sud, dove i convogli si fanno attendere più spesso (65%) e l’entità dei ritardi è più consistente. Tuttavia i treni che raggiungono il Nord non possono sorridere, perché comunque fanno registrare ritardi record (48%).
Palermo vince la gara delle lumache
Tra una stazione e l’altra ci sono differenze notevoli, anche se in generale lo scenario è sempre deludente. Palermo è il caso più critico, il 100% dei treni ha sgarrato sui tempi previsti per l’arrivo; la seguono a ruota le stazioni di Roma Termini, Bari Centrale e Reggio Calabria. A Milano Centrale abbiamo rilevato il ritardo più elevato, pari a oltre due ore. Nelle altre stazioni i ritardi massimi sono stati intorno all’ora, fatta eccezione per Bologna, dove hanno sfiorato la mezz’ora.
Frecciabianca, che delusione…
Ma quali tipi di treno sono soliti ritardare di più? Se si guarda alla percentuale dei ritardi sono gli Euronight (EN), i vecchi Espressi, a far gridare allo scandalo: nel 100% dei casi sono arrivati in ritardo. Tuttavia, analizzando i dati, si nota che l’entità dei ritardi non è così elevata. Più critica è la situazione degli Escity, i cosiddetti Frecciabianca, che, arrivati in ritardo tre volte su quattro, si sono fatti attendere in media 23 minuti. Frequenti i ritardi importanti per Intercity (IC), Intercity Notte (ICN) ed Espressi (E). Delusione anche per l’alta velocità: una volta su due arriva in ritardo.
Pendolari sulla graticola
Risultati sconfortanti anche per quanto riguarda i nostri monitoraggi sui treni pendolari nelle stazioni di sei grandi città. Il 65% dei convogli non è riuscito ad arrivare nei tempi previsti, uno su cinque ha un ritardo tra i 5 e i 15 minuti, il 5% va oltre il quarto d’ora. Nonostante ciò, hanno avuto il coraggio di aumentare le tariffe.
La stazione di Milano Centrale batte ogni record negativo: il 92% dei treni pendolari arriva in ritardo, in pratica una certezza. Bologna è la meno ritardataria.
Siamo uomini o pendolari?
Continua “Siamo uomini o pendolari?”, la nostra campagna per i diritti dei passeggeri, che ci vede impegnati in inchieste, petizioni, assistenza legale ai pendolari, guida ai rimborsi. Partono anche le cause civili davanti al Giudice di pace. Abbiamo raccolto i casi dei pendolari che hanno deciso di affidarsi all’assistenza legale (gratuita) di Altroconsumo per portare in giudizio Trenitalia. Abbiamo anche aperto una petizione per esigere l’avvio al più presto di un piano nazionale di ristrutturazione del servizio ferroviario regionale, e per chiedere che venga istituita un’Autorità indipendente di settore al posto di Rfi (società del Gruppo Ferrovie dello Stato).
Video-denuncia anche tu i disservizi di Trenitalia
Aiutaci a far valere i tuoi diritti. Documenta con il cellulare i disservizi sui treni e nelle stazioni. E carica la tua video-denuncia suwww.ultimotreno.com, il sito di condivisione di filmati di Altroconsumo.
E con questo servizio, ovviamente:
Biglietti dei treni, in due anni aumenti fino al 26%
07-04-2011
Ha messo la sordina e aumentato le tariffe dei treni nazionali. Trenitalia ha approfittato dal trambusto causato dai rincari dei treni pendolari, per far lievitare anche i biglietti di tutti gli altri treni. Niente comunicati, nessuna notizia su giornali e tv, nessun avviso sul sito. Un colpo di mano che nel portafoglio di chi viaggia si è però fatto sentire.
Gli ultimi ritocchi
Un bel 7% in più sui Frecciabianca (Escity), Intercity (IC), Intercity notte (ICN) ed Espressi. Un po’ meno (2%) su Alta velocità (AV). Sono valori che abbiamo calcolato sulla tratta campione di Milano-Bologna.
Gli aumenti in un biennio
In due soli anni, dal febbraio del 2009 a oggi, se sommiamo tutti i ritocchi all’insù, gli aumenti vanno dal 20% dei treni ad Alta velocità al 26% degli Espressi. Raggiungere Milano da Bologna, e viceversa, su un Frecciabianca costava 24 euro e 50 centesimi nel 2009, oggi il 24% in più: 28 euro e 50 centesimi. Sull’Alta velocità l’aumento in due anni è stato di 7 euro, cioè si è passati da 35 a 42 euro.
Già in parte postato... ^_^
(edited)
Trenitalia:
Alta velocità solo di nome...
Inchiesta nel periodo delle feste
Alta velocità o no, le rotaie del nostro Paese continuano a essere il trionfo della lentezza. Il 57% dei 510 treni a lunga percorrenza monitorati è arrivato in ritardo: il 14% dopo un quarto d’ora e il 7% addirittura dopo mezz’ora. Non poco, se si tiene conto che questi risultati considerano anche l’Alta velocità (AV). L’indagine si è svolta nei periodi critici delle feste natalizie (dal 22 al 24 dicembre e dal 3 al 5 gennaio), in cui era prevedibile un forte afflusso di passeggeri da Nord a Sud del Paese e viceversa.
Con lentezza verso Sud
Le corse che vanno peggio sono quelle dirette verso Sud, dove i convogli si fanno attendere più spesso (65%) e l’entità dei ritardi è più consistente. Tuttavia i treni che raggiungono il Nord non possono sorridere, perché comunque fanno registrare ritardi record (48%).
Palermo vince la gara delle lumache
Tra una stazione e l’altra ci sono differenze notevoli, anche se in generale lo scenario è sempre deludente. Palermo è il caso più critico, il 100% dei treni ha sgarrato sui tempi previsti per l’arrivo; la seguono a ruota le stazioni di Roma Termini, Bari Centrale e Reggio Calabria. A Milano Centrale abbiamo rilevato il ritardo più elevato, pari a oltre due ore. Nelle altre stazioni i ritardi massimi sono stati intorno all’ora, fatta eccezione per Bologna, dove hanno sfiorato la mezz’ora.
Frecciabianca, che delusione…
Ma quali tipi di treno sono soliti ritardare di più? Se si guarda alla percentuale dei ritardi sono gli Euronight (EN), i vecchi Espressi, a far gridare allo scandalo: nel 100% dei casi sono arrivati in ritardo. Tuttavia, analizzando i dati, si nota che l’entità dei ritardi non è così elevata. Più critica è la situazione degli Escity, i cosiddetti Frecciabianca, che, arrivati in ritardo tre volte su quattro, si sono fatti attendere in media 23 minuti. Frequenti i ritardi importanti per Intercity (IC), Intercity Notte (ICN) ed Espressi (E). Delusione anche per l’alta velocità: una volta su due arriva in ritardo.
Pendolari sulla graticola
Risultati sconfortanti anche per quanto riguarda i nostri monitoraggi sui treni pendolari nelle stazioni di sei grandi città. Il 65% dei convogli non è riuscito ad arrivare nei tempi previsti, uno su cinque ha un ritardo tra i 5 e i 15 minuti, il 5% va oltre il quarto d’ora. Nonostante ciò, hanno avuto il coraggio di aumentare le tariffe.
La stazione di Milano Centrale batte ogni record negativo: il 92% dei treni pendolari arriva in ritardo, in pratica una certezza. Bologna è la meno ritardataria.
Siamo uomini o pendolari?
Continua “Siamo uomini o pendolari?”, la nostra campagna per i diritti dei passeggeri, che ci vede impegnati in inchieste, petizioni, assistenza legale ai pendolari, guida ai rimborsi. Partono anche le cause civili davanti al Giudice di pace. Abbiamo raccolto i casi dei pendolari che hanno deciso di affidarsi all’assistenza legale (gratuita) di Altroconsumo per portare in giudizio Trenitalia. Abbiamo anche aperto una petizione per esigere l’avvio al più presto di un piano nazionale di ristrutturazione del servizio ferroviario regionale, e per chiedere che venga istituita un’Autorità indipendente di settore al posto di Rfi (società del Gruppo Ferrovie dello Stato).
Video-denuncia anche tu i disservizi di Trenitalia
Aiutaci a far valere i tuoi diritti. Documenta con il cellulare i disservizi sui treni e nelle stazioni. E carica la tua video-denuncia suwww.ultimotreno.com, il sito di condivisione di filmati di Altroconsumo.
E con questo servizio, ovviamente:
Biglietti dei treni, in due anni aumenti fino al 26%
07-04-2011
Ha messo la sordina e aumentato le tariffe dei treni nazionali. Trenitalia ha approfittato dal trambusto causato dai rincari dei treni pendolari, per far lievitare anche i biglietti di tutti gli altri treni. Niente comunicati, nessuna notizia su giornali e tv, nessun avviso sul sito. Un colpo di mano che nel portafoglio di chi viaggia si è però fatto sentire.
Gli ultimi ritocchi
Un bel 7% in più sui Frecciabianca (Escity), Intercity (IC), Intercity notte (ICN) ed Espressi. Un po’ meno (2%) su Alta velocità (AV). Sono valori che abbiamo calcolato sulla tratta campione di Milano-Bologna.
Gli aumenti in un biennio
In due soli anni, dal febbraio del 2009 a oggi, se sommiamo tutti i ritocchi all’insù, gli aumenti vanno dal 20% dei treni ad Alta velocità al 26% degli Espressi. Raggiungere Milano da Bologna, e viceversa, su un Frecciabianca costava 24 euro e 50 centesimi nel 2009, oggi il 24% in più: 28 euro e 50 centesimi. Sull’Alta velocità l’aumento in due anni è stato di 7 euro, cioè si è passati da 35 a 42 euro.
Già in parte postato... ^_^
(edited)
Un manuale fissa le frasi corrette. Bandita la parola incendio. L'azienda: non si crea panico
La capotreno punita per aver detto «guasto»
Lettera di Trenitalia: sull'Alta velocità usare altri termini
MILANO - È un po' come se un idraulico non potesse parlare di «perdite» ai suoi clienti ma solo di «verifiche della tenuta delle tubazioni dell'impianto idrico». Il manuale degli annunci a bordo delle Frecce, Rosse o Argento che siano, è chiaro: in caso di guasto ai passeggeri dell'Alta velocità si deve parlare solo di «controlli tecnici sulla linea». C'è un guasto alla trazione elettrica? Il capotreno consulta la tabella e annuncia il «controllo tecnico».
C'è un guasto ai binari, ai deviatoi? Il capotreno di una Freccia, a differenza del collega di un «treno normale», parlerà sempre di controllo tecnico. Non è andata così il 16 maggio a bordo dell'Eurostar 9455. Per un problema sulla linea, tra Firenze e Roma, il Frecciargento è stato deviato dalla Direttissima alla «linea lenta». La capotreno ha annunciato «un guasto deviatoio». E per quelle parole, veritiere ma non rispondenti a quanto previsto dalla tabella sulle criticità, è finita nei guai: «L'azienda le ha inviato una contestazione disciplinare - fa sapere la rivista dei macchinisti ancora In Marcia ! -, poi le ha notificato una sanzione di 20 euro». La motivazione è scritta in una lettera del 31 maggio firmata dal responsabile della Divisione Frecciargento: l'aver comunicato la presenza di «un guasto deviatoio quando il manuale degli annunci (Mab) per i treni Av non prevede il termine "guasto" e ha utilizzato il termine tecnico "deviatoio" probabilmente sconosciuto ai viaggiatori. Avrebbe dovuto dire invece per "un controllo tecnico sulla linea"».
Di manuali per gli annunci ne esistono tre. C'èUn manuale fissa le frasi corrette. Bandita la parola incendio. L'azienda: non si crea panico
La capotreno punita
per aver detto «guasto»
Lettera di Trenitalia: sull'Alta velocità usare altri termini
MILANO - È un po' come se un idraulico non potesse parlare di «perdite» ai suoi clienti ma solo di «verifiche della tenuta delle tubazioni dell'impianto idrico». Il manuale degli annunci a bordo delle Frecce, Rosse o Argento che siano, è chiaro: in caso di guasto ai passeggeri dell'Alta velocità si deve parlare solo di «controlli tecnici sulla linea». C'è un guasto alla trazione elettrica? Il capotreno consulta la tabella e annuncia il «controllo tecnico».
C'è un guasto ai binari, ai deviatoi? Il capotreno di una Freccia, a differenza del collega di un «treno normale», parlerà sempre di controllo tecnico. Non è andata così il 16 maggio a bordo dell'Eurostar 9455. Per un problema sulla linea, tra Firenze e Roma, il Frecciargento è stato deviato dalla Direttissima alla «linea lenta». La capotreno ha annunciato «un guasto deviatoio». E per quelle parole, veritiere ma non rispondenti a quanto previsto dalla tabella sulle criticità, è finita nei guai: «L'azienda le ha inviato una contestazione disciplinare - fa sapere la rivista dei macchinisti ancora In Marcia ! -, poi le ha notificato una sanzione di 20 euro». La motivazione è scritta in una lettera del 31 maggio firmata dal responsabile della Divisione Frecciargento: l'aver comunicato la presenza di «un guasto deviatoio quando il manuale degli annunci (Mab) per i treni Av non prevede il termine "guasto" e ha utilizzato il termine tecnico "deviatoio" probabilmente sconosciuto ai viaggiatori. Avrebbe dovuto dire invece per "un controllo tecnico sulla linea"».
Di manuali per gli annunci ne esistono tre. C'è il manuale di Rfi per gli annunci nelle stazioni (Mas) redatto con il Dipartimento di studi filologici, linguistici e letterari della Sapienza di Roma. C'è quello per gli annunci a bordo (Mab) usato su tutti i treni. E ce n'è uno ad hoc per Frecciarossa e Frecciargento. Nei primi due la parola «guasto» è prevista. «Anche se poi come successo due domeniche fa a Napoli - dicono da ancora In Marcia ! -, per ore è stato annunciato un problema elettrico omettendo che era deragliato un treno». In quello per l'Av la parola è sostituita con il noto «controllo tecnico». Nei primi due l'«ostacolo in linea» è annunciato come tale («Anche se si tratta di un albero di trasmissione perso da un Pendolino»), in quello per l'Av diventa un generico «ingombro». E in caso di incendio? Tutti e tre prevedono che si parli di «intervento dei vigili del fuoco». «Così come è accaduto per il rogo a Tiburtina: su Viaggiatreno per due giorni i ritardi sono stati motivati con l'intervento dei pompieri».
Trenitalia minimizza: «C'è un manuale, per informare al meglio. Il capotreno non l'ha rispettato e la mancanza di giustificazioni è un'ammissione di colpa. Non esiste però una regola assoluta che differenzia le Frecce. Guasti sono stati annunciati anche sull'Av». Quanto al bando della parola incendio: «È una scelta per non creare ansie e panico difficili da gestire anche su uno dei mezzi più sicuri». Scelte contestate da chi lavora in carrozza: «Perché proprio il non dire alimenta nel passeggero (sempre informato grazie a smartphone e computer) quel senso di insofferenza che sfocia ormai in vere aggressioni nei nostri confronti», racconta un capotreno. Il linguista Federico Roncoroni la scelta invece la legge così: «In questo modo si vuole passare dal problema alla soluzione, dal guasto all'intervento. Tranquillizzare va bene, attenzione però: le parole non devono essere un Tavor che annebbia la mente ma uno strumento per aiutare a capire. L'informazione è un diritto e la censura delle parole è meglio relegarla al passato».
il manuale di Rfi per gli annunci nelle stazioni (Mas) redatto con il Dipartimento di studi filologici, linguistici e letterari della Sapienza di Roma. C'è quello per gli annunci a bordo (Mab) usato su tutti i treni. E ce n'è uno ad hoc per Frecciarossa e Frecciargento. Nei primi due la parola «guasto» è prevista. «Anche se poi come successo due domeniche fa a Napoli - dicono da ancora In Marcia ! -, per ore è stato annunciato un problema elettrico omettendo che era deragliato un treno». In quello per l'Av la parola è sostituita con il noto «controllo tecnico». Nei primi due l'«ostacolo in linea» è annunciato come tale («Anche se si tratta di un albero di trasmissione perso da un Pendolino»), in quello per l'Av diventa un generico «ingombro». E in caso di incendio? Tutti e tre prevedono che si parli di «intervento dei vigili del fuoco». «Così come è accaduto per il rogo a Tiburtina: su Viaggiatreno per due giorni i ritardi sono stati motivati con l'intervento dei pompieri».
Trenitalia minimizza: «C'è un manuale, per informare al meglio. Il capotreno non l'ha rispettato e la mancanza di giustificazioni è un'ammissione di colpa. Non esiste però una regola assoluta che differenzia le Frecce. Guasti sono stati annunciati anche sull'Av». Quanto al bando della parola incendio: «È una scelta per non creare ansie e panico difficili da gestire anche su uno dei mezzi più sicuri». Scelte contestate da chi lavora in carrozza: «Perché proprio il non dire alimenta nel passeggero (sempre informato grazie a smartphone e computer) quel senso di insofferenza che sfocia ormai in vere aggressioni nei nostri confronti», racconta un capotreno. Il linguista Federico Roncoroni la scelta invece la legge così: «In questo modo si vuole passare dal problema alla soluzione, dal guasto all'intervento. Tranquillizzare va bene, attenzione però: le parole non devono essere un Tavor che annebbia la mente ma uno strumento per aiutare a capire. L'informazione è un diritto e la censura delle parole è meglio relegarla al passato».
corriere
La capotreno punita per aver detto «guasto»
Lettera di Trenitalia: sull'Alta velocità usare altri termini
MILANO - È un po' come se un idraulico non potesse parlare di «perdite» ai suoi clienti ma solo di «verifiche della tenuta delle tubazioni dell'impianto idrico». Il manuale degli annunci a bordo delle Frecce, Rosse o Argento che siano, è chiaro: in caso di guasto ai passeggeri dell'Alta velocità si deve parlare solo di «controlli tecnici sulla linea». C'è un guasto alla trazione elettrica? Il capotreno consulta la tabella e annuncia il «controllo tecnico».
C'è un guasto ai binari, ai deviatoi? Il capotreno di una Freccia, a differenza del collega di un «treno normale», parlerà sempre di controllo tecnico. Non è andata così il 16 maggio a bordo dell'Eurostar 9455. Per un problema sulla linea, tra Firenze e Roma, il Frecciargento è stato deviato dalla Direttissima alla «linea lenta». La capotreno ha annunciato «un guasto deviatoio». E per quelle parole, veritiere ma non rispondenti a quanto previsto dalla tabella sulle criticità, è finita nei guai: «L'azienda le ha inviato una contestazione disciplinare - fa sapere la rivista dei macchinisti ancora In Marcia ! -, poi le ha notificato una sanzione di 20 euro». La motivazione è scritta in una lettera del 31 maggio firmata dal responsabile della Divisione Frecciargento: l'aver comunicato la presenza di «un guasto deviatoio quando il manuale degli annunci (Mab) per i treni Av non prevede il termine "guasto" e ha utilizzato il termine tecnico "deviatoio" probabilmente sconosciuto ai viaggiatori. Avrebbe dovuto dire invece per "un controllo tecnico sulla linea"».
Di manuali per gli annunci ne esistono tre. C'èUn manuale fissa le frasi corrette. Bandita la parola incendio. L'azienda: non si crea panico
La capotreno punita
per aver detto «guasto»
Lettera di Trenitalia: sull'Alta velocità usare altri termini
MILANO - È un po' come se un idraulico non potesse parlare di «perdite» ai suoi clienti ma solo di «verifiche della tenuta delle tubazioni dell'impianto idrico». Il manuale degli annunci a bordo delle Frecce, Rosse o Argento che siano, è chiaro: in caso di guasto ai passeggeri dell'Alta velocità si deve parlare solo di «controlli tecnici sulla linea». C'è un guasto alla trazione elettrica? Il capotreno consulta la tabella e annuncia il «controllo tecnico».
C'è un guasto ai binari, ai deviatoi? Il capotreno di una Freccia, a differenza del collega di un «treno normale», parlerà sempre di controllo tecnico. Non è andata così il 16 maggio a bordo dell'Eurostar 9455. Per un problema sulla linea, tra Firenze e Roma, il Frecciargento è stato deviato dalla Direttissima alla «linea lenta». La capotreno ha annunciato «un guasto deviatoio». E per quelle parole, veritiere ma non rispondenti a quanto previsto dalla tabella sulle criticità, è finita nei guai: «L'azienda le ha inviato una contestazione disciplinare - fa sapere la rivista dei macchinisti ancora In Marcia ! -, poi le ha notificato una sanzione di 20 euro». La motivazione è scritta in una lettera del 31 maggio firmata dal responsabile della Divisione Frecciargento: l'aver comunicato la presenza di «un guasto deviatoio quando il manuale degli annunci (Mab) per i treni Av non prevede il termine "guasto" e ha utilizzato il termine tecnico "deviatoio" probabilmente sconosciuto ai viaggiatori. Avrebbe dovuto dire invece per "un controllo tecnico sulla linea"».
Di manuali per gli annunci ne esistono tre. C'è il manuale di Rfi per gli annunci nelle stazioni (Mas) redatto con il Dipartimento di studi filologici, linguistici e letterari della Sapienza di Roma. C'è quello per gli annunci a bordo (Mab) usato su tutti i treni. E ce n'è uno ad hoc per Frecciarossa e Frecciargento. Nei primi due la parola «guasto» è prevista. «Anche se poi come successo due domeniche fa a Napoli - dicono da ancora In Marcia ! -, per ore è stato annunciato un problema elettrico omettendo che era deragliato un treno». In quello per l'Av la parola è sostituita con il noto «controllo tecnico». Nei primi due l'«ostacolo in linea» è annunciato come tale («Anche se si tratta di un albero di trasmissione perso da un Pendolino»), in quello per l'Av diventa un generico «ingombro». E in caso di incendio? Tutti e tre prevedono che si parli di «intervento dei vigili del fuoco». «Così come è accaduto per il rogo a Tiburtina: su Viaggiatreno per due giorni i ritardi sono stati motivati con l'intervento dei pompieri».
Trenitalia minimizza: «C'è un manuale, per informare al meglio. Il capotreno non l'ha rispettato e la mancanza di giustificazioni è un'ammissione di colpa. Non esiste però una regola assoluta che differenzia le Frecce. Guasti sono stati annunciati anche sull'Av». Quanto al bando della parola incendio: «È una scelta per non creare ansie e panico difficili da gestire anche su uno dei mezzi più sicuri». Scelte contestate da chi lavora in carrozza: «Perché proprio il non dire alimenta nel passeggero (sempre informato grazie a smartphone e computer) quel senso di insofferenza che sfocia ormai in vere aggressioni nei nostri confronti», racconta un capotreno. Il linguista Federico Roncoroni la scelta invece la legge così: «In questo modo si vuole passare dal problema alla soluzione, dal guasto all'intervento. Tranquillizzare va bene, attenzione però: le parole non devono essere un Tavor che annebbia la mente ma uno strumento per aiutare a capire. L'informazione è un diritto e la censura delle parole è meglio relegarla al passato».
il manuale di Rfi per gli annunci nelle stazioni (Mas) redatto con il Dipartimento di studi filologici, linguistici e letterari della Sapienza di Roma. C'è quello per gli annunci a bordo (Mab) usato su tutti i treni. E ce n'è uno ad hoc per Frecciarossa e Frecciargento. Nei primi due la parola «guasto» è prevista. «Anche se poi come successo due domeniche fa a Napoli - dicono da ancora In Marcia ! -, per ore è stato annunciato un problema elettrico omettendo che era deragliato un treno». In quello per l'Av la parola è sostituita con il noto «controllo tecnico». Nei primi due l'«ostacolo in linea» è annunciato come tale («Anche se si tratta di un albero di trasmissione perso da un Pendolino»), in quello per l'Av diventa un generico «ingombro». E in caso di incendio? Tutti e tre prevedono che si parli di «intervento dei vigili del fuoco». «Così come è accaduto per il rogo a Tiburtina: su Viaggiatreno per due giorni i ritardi sono stati motivati con l'intervento dei pompieri».
Trenitalia minimizza: «C'è un manuale, per informare al meglio. Il capotreno non l'ha rispettato e la mancanza di giustificazioni è un'ammissione di colpa. Non esiste però una regola assoluta che differenzia le Frecce. Guasti sono stati annunciati anche sull'Av». Quanto al bando della parola incendio: «È una scelta per non creare ansie e panico difficili da gestire anche su uno dei mezzi più sicuri». Scelte contestate da chi lavora in carrozza: «Perché proprio il non dire alimenta nel passeggero (sempre informato grazie a smartphone e computer) quel senso di insofferenza che sfocia ormai in vere aggressioni nei nostri confronti», racconta un capotreno. Il linguista Federico Roncoroni la scelta invece la legge così: «In questo modo si vuole passare dal problema alla soluzione, dal guasto all'intervento. Tranquillizzare va bene, attenzione però: le parole non devono essere un Tavor che annebbia la mente ma uno strumento per aiutare a capire. L'informazione è un diritto e la censura delle parole è meglio relegarla al passato».
corriere
pagliacci...figli di pu**ana...maledetti...li odio...
Intanto da qualche mese ho ripreso a prendere il treno, e devo dire che sono sempre dei ... quelli di trenitalia/trenord.
Riducono i vagoni invece di aumentarli, tanto c'è crisi...
E moretti continua a sparare le sue ca...te. E sicuramente qualcuno che non prende i mezzi ci crede.
Riducono i vagoni invece di aumentarli, tanto c'è crisi...
E moretti continua a sparare le sue ca...te. E sicuramente qualcuno che non prende i mezzi ci crede.
Manca poco meno di un mese al grande debutto di Italo, il treno più moderno d’Europa. Con la liberalizzazione del trasporto ferroviario, per la prima volta al mondo sulle linee dell’Alta Velocità un operatore privato, NTV, con un investimento interamente privato di un miliardo di euro, porta la concorrenza in Italia. E offre ai viaggiatori la possibilità di scegliere con chi viaggiare.
Si parte il 28 aprile, con la prima tratta: Napoli - Roma- Firenze - Bologna - Milano, per poi gradualmente incrementare i collegamenti, fino a completare entro fine anno l’offerta sulle due linee, Salerno -Torino e Roma – Venezia, quando l’intera flotta dei 25 treni sarà a disposizione.
A meno di un mese dal grande debutto. Tante speranze e tanti progetti. Italo cambierà il modo di viaggiare in treno? E Trenitalia come risponderà?
come risponderà ? causerà ritardi anche all'Italo :P oppure lo farà scontrare con un Freccia Rossa :PPP
Si parte il 28 aprile, con la prima tratta: Napoli - Roma- Firenze - Bologna - Milano, per poi gradualmente incrementare i collegamenti, fino a completare entro fine anno l’offerta sulle due linee, Salerno -Torino e Roma – Venezia, quando l’intera flotta dei 25 treni sarà a disposizione.
A meno di un mese dal grande debutto. Tante speranze e tanti progetti. Italo cambierà il modo di viaggiare in treno? E Trenitalia come risponderà?
come risponderà ? causerà ritardi anche all'Italo :P oppure lo farà scontrare con un Freccia Rossa :PPP