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Subject: Crisi economica
Senza sfruttare gli schiavi cinesi, il progetto iphone sarebbe meno redditizio. La liquidità di eppol è in gran parte dovuta a sfruttamento della manodopera e magheggi contabili.
questo però non centra nulla.
Non ti attaccare all'esempio, guarda la sostanza, prendi come esempio progettare dighe o aerei.
O vincoli il capitale e la produzione ad uno spazio fisico e a regole condivise, o sarai destinato a "competere" con l'indigente->ricattabile->disposto a tutto.
anche qui, dici una cosa giusta, ma concludi in modo errato.
Le monete servono a quello, la china può pure fare il boom, ma gli sta costando un'inflazione assurda e un aumento costante del costo del lavoro (infatti si sta creando una nuova borghesia li..)
resta che non centra nulla col nostro discorso del "derby" tra IRAP e IRPEF.
La dinamica del mercato globale è proprio questa: libertà di movimento dei capitali vuol dire ridiscussione automatica di contratti, leggi, e parametri. Il salario x è troppo basso? La soglia di inquinamento y per te è stata superata? Bene. No problem. Se voglio, posso muovermi dove il salario è x/3 e la soglia di inquinamento è y*10. Se non voglio, posso ricattarti ricordandoti questa possibilità.
A mercato deregolamentato non esiste legge della domanda e dell'offerta. Esiste soltanto la legge del più forte.
credo onestamente che tu stia discutendo di cose che sono OT.
che diventa truffa se non si obbliga l'azienda che usufruisce del taglio dell'IRAP a mantenere in Italia il capitale.
Questa è una stupidata.
Tu abbassi la tassa sull'azienda, essa diventa più produttiva e così ci si immagina di avere un miglioramento (o un minore peggioramento) della produttività e quindi di produrre (o perdere più lentamente) posti di lavoro.
Il resto sarebbe inutile, anzi controproducente.
sintetizzo, puoi pure fare un gran mucchio dei problemi dell'economia moderna per evidenziare tutte le loro relazioni, ma così il nodo è inestricabile e senza significato.
Stando ad un modesto discorso su cosa conviene tagliare come tasse in italia la valutazione su costo del lavoro -> produttività -> creazione lavoro può funzionare (*)
(*) = ricordando sempre che è un palliativo che cura i sintomi e che il tumore (che è l'euro) non si guarisce con gli antidolorifici.
questo però non centra nulla.
Non ti attaccare all'esempio, guarda la sostanza, prendi come esempio progettare dighe o aerei.
O vincoli il capitale e la produzione ad uno spazio fisico e a regole condivise, o sarai destinato a "competere" con l'indigente->ricattabile->disposto a tutto.
anche qui, dici una cosa giusta, ma concludi in modo errato.
Le monete servono a quello, la china può pure fare il boom, ma gli sta costando un'inflazione assurda e un aumento costante del costo del lavoro (infatti si sta creando una nuova borghesia li..)
resta che non centra nulla col nostro discorso del "derby" tra IRAP e IRPEF.
La dinamica del mercato globale è proprio questa: libertà di movimento dei capitali vuol dire ridiscussione automatica di contratti, leggi, e parametri. Il salario x è troppo basso? La soglia di inquinamento y per te è stata superata? Bene. No problem. Se voglio, posso muovermi dove il salario è x/3 e la soglia di inquinamento è y*10. Se non voglio, posso ricattarti ricordandoti questa possibilità.
A mercato deregolamentato non esiste legge della domanda e dell'offerta. Esiste soltanto la legge del più forte.
credo onestamente che tu stia discutendo di cose che sono OT.
che diventa truffa se non si obbliga l'azienda che usufruisce del taglio dell'IRAP a mantenere in Italia il capitale.
Questa è una stupidata.
Tu abbassi la tassa sull'azienda, essa diventa più produttiva e così ci si immagina di avere un miglioramento (o un minore peggioramento) della produttività e quindi di produrre (o perdere più lentamente) posti di lavoro.
Il resto sarebbe inutile, anzi controproducente.
sintetizzo, puoi pure fare un gran mucchio dei problemi dell'economia moderna per evidenziare tutte le loro relazioni, ma così il nodo è inestricabile e senza significato.
Stando ad un modesto discorso su cosa conviene tagliare come tasse in italia la valutazione su costo del lavoro -> produttività -> creazione lavoro può funzionare (*)
(*) = ricordando sempre che è un palliativo che cura i sintomi e che il tumore (che è l'euro) non si guarisce con gli antidolorifici.
Sintetizzo molto rozzamente. La persona fisica è vincolata geograficamente, l'azienda medio-grande no.
In questo momento, sono MOLTO più interessato a dare liquidità a mario rossi che sta e starà in italia e spenderà quei soldi per mangiarsi la carne una volta in più a settimana, piuttosto che all'azienda "future-innovation-technology-super-beautiful" che oggi apre e domani già non c'è più.
Tanto, a mercato dei capitali imperfetto, il problema non è l'irap (presente in varie forme un po' dappertutto), ma la concentrazione della liquidità.
E a livello continentale, come ricordi giustamente, la moneta uni(vo)ca.
Aggiungo, che stiamo parlando un po' del nulla, perché se mi abbassano un po' l'irpef ma mi tagliano i servizi sanitari della stessa cifra, mi cambia poco.
E stesso discorso per l'irap. Finché io azienda posso muovere i miei capitali dove voglio, tengo a stecchetto le mie fabbriche in italia, e massimizzo i profiti in cina/romania/tunisia/vietnam, etc. etc. E la cassaforte la sposto in lussemburgo.
Stiamo a contenderci le briciole, e ci disinteressiamo completamente del filone da 10 tonnellate che ci passa sotto il naso.
(edited)
In questo momento, sono MOLTO più interessato a dare liquidità a mario rossi che sta e starà in italia e spenderà quei soldi per mangiarsi la carne una volta in più a settimana, piuttosto che all'azienda "future-innovation-technology-super-beautiful" che oggi apre e domani già non c'è più.
Tanto, a mercato dei capitali imperfetto, il problema non è l'irap (presente in varie forme un po' dappertutto), ma la concentrazione della liquidità.
E a livello continentale, come ricordi giustamente, la moneta uni(vo)ca.
Aggiungo, che stiamo parlando un po' del nulla, perché se mi abbassano un po' l'irpef ma mi tagliano i servizi sanitari della stessa cifra, mi cambia poco.
E stesso discorso per l'irap. Finché io azienda posso muovere i miei capitali dove voglio, tengo a stecchetto le mie fabbriche in italia, e massimizzo i profiti in cina/romania/tunisia/vietnam, etc. etc. E la cassaforte la sposto in lussemburgo.
Stiamo a contenderci le briciole, e ci disinteressiamo completamente del filone da 10 tonnellate che ci passa sotto il naso.
(edited)
In questo momento, sono MOLTO più interessato a dare liquidità a mario rossi che sta e starà in italia e spenderà quei soldi per mangiarsi la carne una volta in più a settimana, piuttosto che all'azienda "future-innovation-technology-super-beautiful" che oggi apre e domani già non c'è più.
si ma mario rossi spende i suoi soldi all'auchan per comprare la carne allevata in francia o al lidl per comprare braciole di suino tedesco...
l'azienda future etc darà un lavoro in più in Italia sul quale saranno pagate tasse italiane..
Aggiungo, che stiamo parlando un po' del nulla, perché se mi abbassano un po' l'irpef ma mi tagliano i servizi sanitari della stessa cifra, mi cambia poco.
sottoscrivo.
Stiamo a contenderci le briciole, e ci disinteressiamo completamente del filone da 10 tonnellate che ci passa sotto il naso.
il problema è l'euro, molto più del funzionamento del mercato dei capitali, come sembri sottointendere.
si ma mario rossi spende i suoi soldi all'auchan per comprare la carne allevata in francia o al lidl per comprare braciole di suino tedesco...
l'azienda future etc darà un lavoro in più in Italia sul quale saranno pagate tasse italiane..
Aggiungo, che stiamo parlando un po' del nulla, perché se mi abbassano un po' l'irpef ma mi tagliano i servizi sanitari della stessa cifra, mi cambia poco.
sottoscrivo.
Stiamo a contenderci le briciole, e ci disinteressiamo completamente del filone da 10 tonnellate che ci passa sotto il naso.
il problema è l'euro, molto più del funzionamento del mercato dei capitali, come sembri sottointendere.
si ma mario rossi spende i suoi soldi all'auchan per comprare la carne allevata in francia o al lidl per comprare braciole di suino tedesco...
Sì, condivido. Ed infatti si ritorna a movimento dei capitali e produzione. Ma intanto Mario Rossi una fettina di carne in più se la mangia di sicuro.
l'azienda future etc darà un lavoro in più in Italia sul quale saranno pagate tasse italiane..
No. Non è così che funziona. Non è automatico: riduzione irap->aumento investimenti->aumento occupazione.
Soprattutto in questo periodo di crollo della domanda e società indebitate.
Mettiamola così: da una parte la riduzione dell'irpef "premia" diffusamente e di sicuro chi il lavoro già ce l'ha, mentre la riduzione dell'irap dà una carta in più a un numero minore di persone di investire e di conseguenza un po' più di speranza a chi il lavoro non ce l'ha. Però, partendo dal presupposto che stiamo parlando del solletico, se vuoi sostenere la domanda interna riduci l'irpef. La riduzione dell'irap è una scommessa che a mio avviso non sposta la dinamica degli investimenti. Col mercato attuale, pure se mi abbassi l'irap di qualche punto, un dipendente in più non me lo prendo, con tutti i rischi del caso.
Aggiungo, più o meno come per l'irpef, bisogna vedere come "coprono"...
L'irap mi pare contribuisca a finanziare un terzo circa del servizio sanitario.
Insomma, pure se mi aumentano del 5% la probabilità di trovare un lavoro (precario), se farmi un'analisi del sangue mi deve costare sicuramente 50 €, mi cambia davvero poco. Anzi, paradossalmente rischio pure di rimetterci.
Insomma, sarei favorevole alla riduzione dell'irap in un contesto politico in cui lo Stato si dà 5 anni di sostegno strutturale all'economia.
Con la spada di bruxelles sulla testa, e a mercato interno sostanzialmente invariato (e depresso), non vedo come lavoratori autonomi e piccole aziende possano avventurarsi in investimenti avventati. Si tira avanti con quel che si ha, contando i giorni che mancano alla pensione. Purtroppo è così.
il problema è l'euro, molto più del funzionamento del mercato dei capitali, come sembri sottointendere.
Sì, è il mercato dei capitali il problema, l'euro in alcune dinamiche ne è l'epitome.
Comunque concentriamoci intanto sull'euro.
(edited)
Sì, condivido. Ed infatti si ritorna a movimento dei capitali e produzione. Ma intanto Mario Rossi una fettina di carne in più se la mangia di sicuro.
l'azienda future etc darà un lavoro in più in Italia sul quale saranno pagate tasse italiane..
No. Non è così che funziona. Non è automatico: riduzione irap->aumento investimenti->aumento occupazione.
Soprattutto in questo periodo di crollo della domanda e società indebitate.
Mettiamola così: da una parte la riduzione dell'irpef "premia" diffusamente e di sicuro chi il lavoro già ce l'ha, mentre la riduzione dell'irap dà una carta in più a un numero minore di persone di investire e di conseguenza un po' più di speranza a chi il lavoro non ce l'ha. Però, partendo dal presupposto che stiamo parlando del solletico, se vuoi sostenere la domanda interna riduci l'irpef. La riduzione dell'irap è una scommessa che a mio avviso non sposta la dinamica degli investimenti. Col mercato attuale, pure se mi abbassi l'irap di qualche punto, un dipendente in più non me lo prendo, con tutti i rischi del caso.
Aggiungo, più o meno come per l'irpef, bisogna vedere come "coprono"...
L'irap mi pare contribuisca a finanziare un terzo circa del servizio sanitario.
Insomma, pure se mi aumentano del 5% la probabilità di trovare un lavoro (precario), se farmi un'analisi del sangue mi deve costare sicuramente 50 €, mi cambia davvero poco. Anzi, paradossalmente rischio pure di rimetterci.
Insomma, sarei favorevole alla riduzione dell'irap in un contesto politico in cui lo Stato si dà 5 anni di sostegno strutturale all'economia.
Con la spada di bruxelles sulla testa, e a mercato interno sostanzialmente invariato (e depresso), non vedo come lavoratori autonomi e piccole aziende possano avventurarsi in investimenti avventati. Si tira avanti con quel che si ha, contando i giorni che mancano alla pensione. Purtroppo è così.
il problema è l'euro, molto più del funzionamento del mercato dei capitali, come sembri sottointendere.
Sì, è il mercato dei capitali il problema, l'euro in alcune dinamiche ne è l'epitome.
Comunque concentriamoci intanto sull'euro.
(edited)
Mettiamola così: da una parte la riduzione dell'irpef "premia" diffusamente e di sicuro chi il lavoro già ce l'ha, mentre la riduzione dell'irap dà una carta in più a un numero minore di persone di investire e di conseguenza un po' più di speranza a chi il lavoro non ce l'ha.
la riduzione dell'irpef premia chi il lavoro ce l'ha, fino a quando lo ha.
la riduzione dell'irap può permettere a qualcuno di tenersi il posto e a qualcunaltro di averne uno.
negare che la riduzione dell'irap abbia effetti occupazionali positivi non è possibile. Semmai discutiamo del quanto...
Sì, è il mercato dei capitali il problema, l'euro in alcune dinamiche ne è l'epitome
no, come dimostrano altre economie, più giovani e più aperte della nostra. Il problema è l'euro (oltre naturalmente al fatto di come è costruita l'italia)
la riduzione dell'irpef premia chi il lavoro ce l'ha, fino a quando lo ha.
la riduzione dell'irap può permettere a qualcuno di tenersi il posto e a qualcunaltro di averne uno.
negare che la riduzione dell'irap abbia effetti occupazionali positivi non è possibile. Semmai discutiamo del quanto...
Sì, è il mercato dei capitali il problema, l'euro in alcune dinamiche ne è l'epitome
no, come dimostrano altre economie, più giovani e più aperte della nostra. Il problema è l'euro (oltre naturalmente al fatto di come è costruita l'italia)
si cmq vaffanc*** Renzi:
A spingere il premier verso la rimodulazione dell'Irpef sono però i suoi più stretti consiglieri che stanno cercando di convincere Renzi a presentare il provvedimento già domani. Nei disegni di Palazzo Chigi l'aliquota per i redditi tra 28mila e 55mila scenderebbe dall'attuale 38% al 35%, mentre oltre i 120mila euro verrebbe introdotta un nuovo scaglione al 46%. Invariate, invece, le aliquote al 23% fino ai 15mila euro; al 27% tra i 15 e i 28mila euro; al 41% dai 55mila ai 75mila euro e al 43% dai 75mila ai 120mila euro.
A spingere il premier verso la rimodulazione dell'Irpef sono però i suoi più stretti consiglieri che stanno cercando di convincere Renzi a presentare il provvedimento già domani. Nei disegni di Palazzo Chigi l'aliquota per i redditi tra 28mila e 55mila scenderebbe dall'attuale 38% al 35%, mentre oltre i 120mila euro verrebbe introdotta un nuovo scaglione al 46%. Invariate, invece, le aliquote al 23% fino ai 15mila euro; al 27% tra i 15 e i 28mila euro; al 41% dai 55mila ai 75mila euro e al 43% dai 75mila ai 120mila euro.
secondo me sottovaluti il fatto che la disoccupazione non è stabile, ma in aumento
quindi un taglio all'irap può aiutare a mantenere qualche posto di lavoro in più, in teoria
quindi un taglio all'irap può aiutare a mantenere qualche posto di lavoro in più, in teoria
la riduzione dell'irpef premia chi il lavoro ce l'ha, fino a quando lo ha.
Corretto.
la riduzione dell'irap può permettere a qualcuno di tenersi il posto e a qualcunaltro di averne uno.
Corretto. Può. Da una parte c'è una sicurezza, dall'altra una possibilità. Considerando la struttura sociale italiana da una parte e la situazione economica dall'altra, preferisco dare sicuramente a chi il posto ce l'ha (che poi tanto sostiene economicamente e non solo chi il figlio/nipote che il posto non ce l'ha), piuttosto che aumentare leggermente la probabilità che qualcuno decida di investire a mercato interno depresso.
negare che la riduzione dell'irap abbia effetti occupazionali positivi non è possibile.
Guarda che la riduzione del cuneo esplicitamente vincolata agli investimenti è stata già provata, coi risultati che puoi immaginarti.
Una manovra fiscale va contestualizzata. Non affermo a priori che la riduzione dell'irap sia sbagliata.
Ma in questo momento, se ho una micro/piccola azienda, probabilmente indebitata, e gli ordinativi non aumentano, col razzo che assumo, pure se un nuovo assunto mi costa 0.
Per le grandi aziende il discorso invece è diverso. Mi vado a cercare io il mercato del lavoro che mi fa massimizzare i profitti.
no, come dimostrano altre economie, più giovani e più aperte della nostra. Il problema è l'euro (oltre naturalmente al fatto di come è costruita l'italia)
Economie più giovani che partivano dalla povertà e hanno stato sociale e diritti e tutele ambientali pari a zero.
Sono capaci tutti.
Ci siamo scannati a lungo un paio di anni fa su questi temi.
Ed ho imparato a focalizzare l'attenzione sui punti condivisi.
Ci leggiamo fra un paio di giorni.
(edited)
Corretto.
la riduzione dell'irap può permettere a qualcuno di tenersi il posto e a qualcunaltro di averne uno.
Corretto. Può. Da una parte c'è una sicurezza, dall'altra una possibilità. Considerando la struttura sociale italiana da una parte e la situazione economica dall'altra, preferisco dare sicuramente a chi il posto ce l'ha (che poi tanto sostiene economicamente e non solo chi il figlio/nipote che il posto non ce l'ha), piuttosto che aumentare leggermente la probabilità che qualcuno decida di investire a mercato interno depresso.
negare che la riduzione dell'irap abbia effetti occupazionali positivi non è possibile.
Guarda che la riduzione del cuneo esplicitamente vincolata agli investimenti è stata già provata, coi risultati che puoi immaginarti.
Una manovra fiscale va contestualizzata. Non affermo a priori che la riduzione dell'irap sia sbagliata.
Ma in questo momento, se ho una micro/piccola azienda, probabilmente indebitata, e gli ordinativi non aumentano, col razzo che assumo, pure se un nuovo assunto mi costa 0.
Per le grandi aziende il discorso invece è diverso. Mi vado a cercare io il mercato del lavoro che mi fa massimizzare i profitti.
no, come dimostrano altre economie, più giovani e più aperte della nostra. Il problema è l'euro (oltre naturalmente al fatto di come è costruita l'italia)
Economie più giovani che partivano dalla povertà e hanno stato sociale e diritti e tutele ambientali pari a zero.
Sono capaci tutti.
Ci siamo scannati a lungo un paio di anni fa su questi temi.
Ed ho imparato a focalizzare l'attenzione sui punti condivisi.
Ci leggiamo fra un paio di giorni.
(edited)
Economie più giovani che partivano dalla povertà e hanno stato sociale e diritti e tutele ambientali pari a zero.
Sono capaci tutti.
ROFTL.
Canada?
korea?
gli stessi USA..
Sono capaci tutti.
ROFTL.
Canada?
korea?
gli stessi USA..
quindi un taglio all'irap può aiutare a mantenere qualche posto di lavoro in più, in teoria
Seriamente, pensi che a domanda costante ci sia qualche imprenditore che pensi alla produttività?!
Se ho raggiunto un punto di equilibrio domanda n = dipendenti m, per quale motivo dovrei passare ad m+x dipendenti se la domanda mi rimane n?
Sta morendo la domanda. Se faccio il salumiere e mi entrano 5 vecchiette in 10 ore di lavoro, non ho bisogno di un garzone, pure se mi costa 0. Ce la faccio da me. Metti pure che mi entrino 8 vecchiette in 10 ore, faccio da me.
Se me ne entrano 15, cerco un collaboratore.
Ci sono segnali di ripresa interna strutturale? A me pare che stiamo ristagnando nella melma. +0.3? +0.7? Tirami su le ciocce.
Seriamente, pensi che a domanda costante ci sia qualche imprenditore che pensi alla produttività?!
Se ho raggiunto un punto di equilibrio domanda n = dipendenti m, per quale motivo dovrei passare ad m+x dipendenti se la domanda mi rimane n?
Sta morendo la domanda. Se faccio il salumiere e mi entrano 5 vecchiette in 10 ore di lavoro, non ho bisogno di un garzone, pure se mi costa 0. Ce la faccio da me. Metti pure che mi entrino 8 vecchiette in 10 ore, faccio da me.
Se me ne entrano 15, cerco un collaboratore.
Ci sono segnali di ripresa interna strutturale? A me pare che stiamo ristagnando nella melma. +0.3? +0.7? Tirami su le ciocce.
Seriamente, pensi che a domanda costante ci sia qualche imprenditore che pensi alla produttività?!
mi spieghi perchè questo asunto della domanda costante?
La domanda non è costante. Fuori dall'euro il mondo va avanti..
Sei tu che hai parlato di "economie, più giovani e più aperte della nostra."
Sarà che quel "più giovani" non è proprio adatto a usa, canada e korea.
Sul più aperte potremmo pure parlarne. Ma andiamo pesantemente ot.
Sarà che quel "più giovani" non è proprio adatto a usa, canada e korea.
Sul più aperte potremmo pure parlarne. Ma andiamo pesantemente ot.
La domanda non è costante. Fuori dall'euro il mondo va avanti.
guarda che ha ragione sucm, la domanda interna è in calo e solo grazie all'aumento di domanda esterna che si resta in pareggio. quindi l'assunto di domanda costante (salvo aziende fortemente orientate all'export) è corretta. se preferisci definiamola stagnante invece che costante.
resta che salvo poche eccezioni, è una grossa scommessa che riducendo l'irap crescerà l'occupazione ed è una scommessa che facilmente sarà persa.
dall'altra parte è vero che una riduzione dell'irpef, trattando di pochi spiccioli, potrebbe non avere un impatto sui consumi, venedo orientato in massima parte a risparmio.
entrambe le soluzioni hanno pro e contro, ma restano soltanto palliativi in attesa della dichiarazione del fallimento dello stato italiano
guarda che ha ragione sucm, la domanda interna è in calo e solo grazie all'aumento di domanda esterna che si resta in pareggio. quindi l'assunto di domanda costante (salvo aziende fortemente orientate all'export) è corretta. se preferisci definiamola stagnante invece che costante.
resta che salvo poche eccezioni, è una grossa scommessa che riducendo l'irap crescerà l'occupazione ed è una scommessa che facilmente sarà persa.
dall'altra parte è vero che una riduzione dell'irpef, trattando di pochi spiccioli, potrebbe non avere un impatto sui consumi, venedo orientato in massima parte a risparmio.
entrambe le soluzioni hanno pro e contro, ma restano soltanto palliativi in attesa della dichiarazione del fallimento dello stato italiano
guarda che ha ragione sucm, la domanda interna è in calo e solo grazie all'aumento di domanda esterna che si resta in pareggio. quindi l'assunto di domanda costante (salvo aziende fortemente orientate all'export) è corretta. se preferisci definiamola stagnante invece che costante.
resta che salvo poche eccezioni, è una grossa scommessa che riducendo l'irap crescerà l'occupazione ed è una scommessa che facilmente sarà persa.
assolutamente riduttivo come concetto.
la bilancia commerciale dipende da fattori di import-export che non si limitano alla sola domanda interna od esterna
l'apprezzamento del tasso di cambio, barriere all'entrata, tagliole su importazione-esportazione prodotti l'industria del semimanufatto o del manufatturiero conto terzi, delocalizzazione etcetc...
il calo della domanda interna è un fattore, l'export è un altro ma non solo, anzi...
dal mio punto di vista l'errore fondamentale è quello di tagliare irpef per offrire più soldi adesso.
non serve a nulla, l'impatto sui consumi sarà risibile in quanto utenze, mutui, tasse e cippe varie verranno prima dei consumi. si rifinanzieranno le banche, al solito.
il problema è che pretendi di seguire la politica di espansione monetaria di abe senza i presupposti. così finanzi l'inflazione.
è una manovra di brevissimo tempo che, come in tutti i casi del mondo, non porterà a nulla
gli interventi devono essere strutturali e sulla economia reale, altrimenti al massimo passiamo qualche giorno in più al mare ma a settembre, quando l'effetto sarà svanito, sarà peggio di prima.
resta che salvo poche eccezioni, è una grossa scommessa che riducendo l'irap crescerà l'occupazione ed è una scommessa che facilmente sarà persa.
assolutamente riduttivo come concetto.
la bilancia commerciale dipende da fattori di import-export che non si limitano alla sola domanda interna od esterna
l'apprezzamento del tasso di cambio, barriere all'entrata, tagliole su importazione-esportazione prodotti l'industria del semimanufatto o del manufatturiero conto terzi, delocalizzazione etcetc...
il calo della domanda interna è un fattore, l'export è un altro ma non solo, anzi...
dal mio punto di vista l'errore fondamentale è quello di tagliare irpef per offrire più soldi adesso.
non serve a nulla, l'impatto sui consumi sarà risibile in quanto utenze, mutui, tasse e cippe varie verranno prima dei consumi. si rifinanzieranno le banche, al solito.
il problema è che pretendi di seguire la politica di espansione monetaria di abe senza i presupposti. così finanzi l'inflazione.
è una manovra di brevissimo tempo che, come in tutti i casi del mondo, non porterà a nulla
gli interventi devono essere strutturali e sulla economia reale, altrimenti al massimo passiamo qualche giorno in più al mare ma a settembre, quando l'effetto sarà svanito, sarà peggio di prima.
ho scritto mantenere i posti di lavoro, non aumentarli