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Subject: Crisi economica

2014-09-24 09:05:27
E' a nota posizione sua che ha ribadito anche ieri.
Parte col dire che l'euro è stato un enorme errore. Poi ti fa il paragone con gli USA e ti dice perché li il dollaro funziona per i 50 stati. Perciò lui dal suo punto di vista (molto istituzionale) ti dice che l'euro per funzionare dovrebbe essere come il dollaro e l'Europa come gli USA.
Il сhe è oggettivamente vero, parlando in linea teorica dal punto di vista economico.
Manca tutta la considerazione politica che lui non fa, perché resta nel suo ruolo.
E' dal punto di vista politico che l'Europa non si può fare. Gli USA da quando sono nati parlavano tutti la stessa lingua, avevano le stesse origini (gli autoctoni gli hanno sterminati...), eppure hanno fatto al loro interno una delle guerre più sanguinose della storia, forse la più sanguinosa se si escludono le 2 guerre mondiali.
2014-09-24 09:14:28
da stamani ho un nuovo mito:
http://danielebellasio.blog.ilsole24ore.com/chi-sono/

questo Bellasio, mai sentito prima, è di una disonestà intellettuale spettacolare (l'ho appena sentito a La7)
un piccolo criminale, un piccolo uomo
2014-09-24 09:24:50
che ha detto?
2014-09-24 11:44:41
c'è una definizione latina (che non mi sovviene) per descrivere il suo comportamento
in pratica:
ti chiedono A, ma tu non avendo risposte, fai finta che ti abbiamo chiesto B e rispondi su B

nello specifico, un rappresentante di rifondazione comunista (il nome non lo ricordo, un tipo sulla sessantina, capelli bianchi) faceva notare che secondo lui bisognerebbe tornare ad avere una propria banca nazionale che stampa moneta.
Interpellato sull'argomento, Bellasio ha iniziato a dire che non si può aumentare il debito pubblico e che paesi con un grosso debito come GIAPPONE (??) Italia e Grecia sono in grande crisi per colpa del loro debito, ignorando volutamente il politico di Rifondazione che lo interrompeva per fargli notare come la questione da lui sollevata non fosse assolutamente quella.
Al che Bellasio si è finto scandalizzato per le continue interruzioni ed ha buttato il discorso in vacca... che cahata d'òmo! (si dice dalle mie parti, finemente)
2014-09-26 10:03:43
Disuguaglianze

Secondo l’organizzazione non governativa Oxfam, le 67 persone più ricche del pianeta possiedono la stessa ricchezza della metà più povera della popolazione mondiale. I calcoli di Oxfam si basano sulla lista dei miliardari stilata dalla rivista Forbes.

La globalizzazione neoliberista degli ultimi venticinque anni ha creato forti concentrazioni di capitale e ha fatto aumentare solo i salari più alti. Il risultato è che le disuguaglianze di patrimonio e di reddito non sono mai state così accentuate.

La geografia della disuguaglianza è cambiata, e nasce da meccanismi diversi da quelli che nella seconda metà del novecento dividevano il nord e il sud del mondo, i paesi industrializzati da quelli in via di sviluppo. Il divario tra l’occidente industrializzato e il resto del mondo è ancora molto ampio, ma aumentano anche le disuguaglianze all’interno dei paesi occidentali: sempre più persone vivono in condizioni di povertà, mentre il decile più ricco della popolazione continua ad arricchirsi. Per la prima volta questo fenomeno riguarda anche i paesi emergenti, dove si concentrano alcuni tra i più grandi patrimoni individuali.

Mappe di Dario Ingiusto



Istruzione, genere e acqua: disparità globali


Il baratro della ricchezza


Ricchi come nazioni


Squilibri italiani
2014-09-26 10:14:46
è quel che succede votando politici neoliberisti
2014-09-26 11:11:27
...Tipo PD e SEL........
2014-09-26 12:27:32
è più in generale l'effetto combinato della vittoria delle politiche economiche thatcheriane-reaganiane con la caduta dei regimi socialisti del secolo scorso.

La cosiddetta crisi delle ideologie, che significa che c'è un'ideologia dominante, ma non pare.
La lotta di classe marxista paradossalmente è il faro dei nostri padroni. Loro l'hanno studiata e se la ricordano. E poi la fanno dal loro lato. Siamo noi che non la facciamo dal nostro e quindi la perdiamo.
2014-09-26 12:27:58
ah, vorrei segnalare che cmq la cosa centra davvero poco con la "crisi economica"-
2014-09-26 13:00:59
ah, vorrei segnalare che cmq la cosa centra davvero poco con la "crisi economica"-


in che senso, scusa?
2014-09-26 13:18:35
la crisi economica dell'eurozona dipende dall'euro,
i problemi di redistribuzione sono un'altra questione.
2014-09-26 14:36:20
per me allargare la forbice tra ricchi e poveri è un obiettivo, la crisi è un mezzo per raggiungere quell'obiettivo, quindi sono collegate.
Ovviamente sono tesi "complottistiche", come si ama dire da un po' di tempo.
2014-09-26 23:50:26
la crisi economica dell'eurozona dipende dall'euro,
i problemi di redistribuzione sono un'altra questione.


Guardando l'ultimo grafico relativo all'Italia, crisi o non crisi, Euro o non Euro, l'andamento è abbastanza lineare.
2014-09-27 19:23:19
tanto per dare un elemento di comprensione, il divorzio tra il tesoro e la banca d'italia è del 1981.
Da quel momento siamo passati per SME, euro etc..

Cmq ribadisco che l'euro è causa della crisi economica nell'eurozona, crisi economica significa che la torta totale da dividerci diminuisce dimensione totale.
Il problema di come questa torta viene divisa, pure decisivo, non centra con la crisi.
Gli USA (in attesa dello scoppio della prossima inevitabile bolla), sono il perfetto esempio, il PIL pare superera il 4% di crescita, ma in fatto di redistribuzione stanno messi peggio di noi..
2014-09-28 16:00:00
Vi racconto una storiella.
Nell'anno millecinquecento e quarantratrè giungeva presso un allegro paesotto della provenza un gran calesse trainato da un forte cavallo che sembrava uscito da un romanzo di cappa e spada.
Due audaci figuri guidavano il mezzo, e andarono a fermarlo proprio al centro della piazza del paese, quando tutti i curiosi si erano ormai adunati lì per vedere chi fossero questi sconosciuti.
I due allora scesero dal carro e vi si presentarono come due artisti, parlarono loro di una mirabolante opera d'arte che recavano appresso, e presero una enorme cornice coperta da un ancor più grande telo.
Il quadro, dissero, era di una bellezza mai vista, vi si specchiava il futuro ed il passato d'ogne gente, qualunque bellezza, reale o immaginabile, era lì descritta con tutti i colori del creato, essa cangiava con il pensiero e con la libertà dell'acqua che scivola nel fiume o della rugiada che sceglie le sue vie sulla pelle d'una foglia viva.
Incantati tutti furono a tali parole, e poco importò loro che per veder tale magnificenza i due signori chiedessero un soldo.
Pur tuttavia esisteva una regola celeste per tutto ciò, poiché lo spettacolo era sì bello da esser sacro e degno del cielo... solo chi avesse avuto dei natali puri, cioè da genitori entrambi consenzienti e non prestatisi per l'occasione al gesto, avrebbe potuto ammirare il dipinto.
Poiché voi ben sapete di qual vergogna si macchi chi per sua sventura ricadesse in tale colpa.
E quando tutti ebbero versato il loro obolo finalmente i galantuomini disvelsero l'opera.
E la cornice parlò a tutti nella sua lingua, tutti ne furono affascinati e incantati, chiunque ne riportava meraviglie diverse, e suoni, e colori, e melodie d'ogni forma e spirito.
Sorridevano i due, quanta fantasia per una cornice vuota.
E tutto per non gridar "Al complotto!".
2014-09-28 18:36:18
Internazionale l'ha messa un'infografica sugli effetti della liberalizzazione del mercato dei capitali, a.k.a., il sogno del più europa?!