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Subject: Crisi economica

2015-01-27 19:42:57
per liberare le risorse impegnate e fare la redistribuzione.
L'obiettivo iniziale non era fare economia statalista, ma sanare gli effetti più devastanti dei fallimenti del mercato. Evitare che dagli "errori" di alcuni privati si producessero danni ingenti per la collettività.

ATTENZIONE: prima di addentrarci nel dibattito ideologico che già intravedo cerchiamo di notare che questa è una risposta volta a spiegare il COME, non il perchè si e perchè no.. .


E ma non se ne esce. Socializzare le perdite è un modo per non affrontare il nocciolo della questione. Il privato in certi campi non deve mettere piede (credito, energia, trasporti, giustizia, educazione, sanità).


(edited)
2015-01-27 21:15:26
scum, lo hanno fatto i paesi scandonavi nella crisi bancaria degli anni 90.

Hanno nazionalizzato d'autorità e hanno rivenduto anni dopo guadagnandoci e ridistribuendo ricchezza.
2015-01-27 21:58:00
ahah mi piace SCUM!!!
2015-01-28 11:36:51
Hanno nazionalizzato d'autorità e hanno rivenduto anni dopo guadagnandoci e ridistribuendo ricchezza.

Sì, bruciando il 4% di gdp e ritornando al punto di partenza in attesa della prossima bolla speculativa (immobiliare e non).
Su certe "scale" il privato non può reggere, a meno di non distorcere completamente il mercato e favorire monopoli di fatto.

(edited)
2015-01-28 11:50:50
Sì, bruciando il 4% di gdp e ritornando al punto di partenza in attesa della prossima bolla speculativa (immobiliare e non).

???
2015-01-28 13:39:38
ok capisco il senso del discorso, tuttavia resto fortemente scettico che tutto ciò possa essere definito come "redistributivo", a me sembra una nazionalizzazione, che se la fa il venezuela o l'argentina son dei pericolosi comunisti, se lo fanno uk e usa sono dei geni.
2015-01-28 13:44:07
si ma la questione è che a volte il "salvataggio" di una banca è una cosa salutare per i cittadini.
Quindi lo stato ha il dovere di farla (e quindi impegnare risorse, perciò toglierle ad altro(*) ).
Solo che se l'esito finale è quello di recuperare i soldini, magari pure guadagnarci e redistribuirli (come servizi o tagli di tasse) ai cittadini allora l'effetto è di redistribuzione.

Il problema è che a fronte di una perdita c'è chi deve sostenerla. Il principio che deve passare è che il pubblico si accolla le perdite solo a fronte di una completa cessione (gratuita) della proprietà.
E che chi mette a rischio l'economia non ha facoltà di scelta.
2015-01-28 14:47:43
ho letto, ma non trovo più l'articolo quindi magari ricordo male, che le banche spagnole nazionalizzate sono state di recente "rivendute" per 2 spicci, rimettendoci milioni di eurozzi (soldi pubblici ovviamente).
come sempre, un'idea giusta può essere applicata in maniera sbagliata, se a governare sono dei briganti
2015-01-28 14:49:38
eccerto!
ma in democrazia (o presunta tale) non c'è antidoto ai governanti venduti.
2015-01-28 14:56:17
???

Esattamente.
Tra il 3.8 e il 4% in Svezia.
Un po' meno in Norvegia dove non utilizzarono l'accrocchio delle "bad bank".
Di più in Finlandia.

Poi ci sono altre metriche di discostamento dal trend naturale del gdp, ma si va su cifre molto maggiori (a due cifre), e non sono così solide.

Comunque il punto non è la nazionalizzazione e i suoi "costi". Condivido che non siano necessariamente a fondo perduto se organici al sistema creditizio nazionale.

Il punto è rivenderle, specialmente in un mercato deregolamentato.
2015-01-28 18:46:13
quindi ammetti tu stesso che la redistribuzione, qualora avvenga, è solo se le cose vanno per il meglio ma non è affatto proprietà intrinseca dello strumento utilizzato. molto diverso dalla tua affermazione iniziale
2015-01-28 21:55:01
quindi ammetti tu stesso che la redistribuzione, qualora avvenga, è solo se le cose vanno per il meglio ma non è affatto proprietà intrinseca dello strumento utilizzato. molto diverso dalla tua affermazione iniziale

certo che lo ammetto! (d'altro canto siamo alla fiera dell'ovvio, con un coltello posso sbucciare una mela o accoltellare una persona.. non mi pare una novità!)

Ma no, non è una cosa diversa dalla mia affermazione iniziale.
2015-01-29 09:12:16
Ma no, non è una cosa diversa dalla mia affermazione iniziale

se ne sei convinto te.
a me pare che sia impossibile sapere, nel momento in cui inizia il salvataggio, se lo stesso avrà successo e se genererà un utile, pertanto non può essere fatto in "modo redistributivo". l'eventuale utile alla fine del processo di salvataggio è un risultato auspicato ma non essenziale, di conseguenza il processo in sè e per sè non è redistributivo, e questa differenza per me è fondamentale.
la redistribuzione ,quando c'è, è un effetto collaterale non il fine, quindi lo strumento non è redistributivo, per me!
2015-01-29 09:46:00
anche evitare degli effetti negativi a pioggia sulla popolazione è una forma di redistribuzione.
Se salvando due banche evito l'avvitamento di una spirale di recessione cosa sto facendo?
Cmq mi pare davvero una discussione di poco conto.
2015-01-29 14:12:17
hai ragione non è certo un punto fondamentale. è più che altro una mia fissazione di chiamare le cose col nome giusto, son convinto che tanti problemi attuali son dovuti all'incomprensione figlia dell'utilizzo di termini inappropriati o fuorvianti, vedi anche la mia discussione con diamanti a proposito del califfato.
se poi l'utilizzo di termini inesatti avvenga per pressapochismo, ignoranza o malafede è un'altra questione...
2015-01-29 17:44:40
Ecco perché io oggi non credo nemmeno a una parola della retorica main stream...