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Subject: Crisi economica

2016-07-14 16:23:37
Io non sono per la precarizzazione del lavoro semplicemente vorrei farti capire che uno dei diritti fondamentali dell'uomo assume connotati completamente differenti negli ultimi 15 anni. Le ultra tutele dei lavoratori statali e di alcuni contratti collettivi in primis quello dei giornalisti sono anacronistiche per il semplice motivo che diventano un sistema di rifugio non di produttività. Alcuni carrozzoni statali che fine hanno fatto? Alitalia in tempi più recenti Air France? Se la contrattazione salariale come ti ho detto a bisogno di alcune basi da difendere in Italia, al solito, si è abusato ripetutamente della contrattazione stessa per sminuire il lavoro E portarlo a diventare uno strumento nelle mani di alcuni sindacati e di qualche politico. Ma dato che qualcuno come me analizza solo i sintomi mente altri sono qui solo per tirare dei nomi all'euro, non proponendo alcuna alternativa possibile, rimane in piedi un concetto di punto: il sistema lavorativo così come è adesso non funziona, il che dimostra di come non funziona il sistema produttivo italiano. Prima ti parlavo di economia reale e tu mi citi la finanza, l'errore però questo è stato la finanza a precludere crisi e crescita del sistema produttivo e di conseguenza anche il sistema salariale ignorando in toto i termini reali per lo sviluppo economico. E questo non c'entra una mazza con l'euro come qualcuno ti può far credere questo è il risultato della politica soprattutto italiana degli ultimi 50 anni.
2016-07-14 19:07:50
quindi più passa il tempo, più i diritti dei lavoratori devono diminuire???
perché??
2016-07-14 19:17:01
2016-07-14 19:38:40
Diciamo che l'abbassamento dei salari e l'unica variabile sulla quale operare all'interno di una situazione di (voluta) stagnazione (economica e politica) per mantenere o accrescere (di poco, veramente poco) il capitale, in un quadro economico ormai orientato o peggio fondato sulla rendita

Ma vedi che ti perdi il nesso...?
Perchè un finanziere dovrebbe volere l'abbassamento dei salari e la disoccupazione?
Perchè portano ad azzerare l'inflazione!
E l'inflazione è il male per chi ha uno stock (e non un flow) di capitale.
A questo tipo di politiche sono funzionali degli strumenti (primo su tutti la moneta unica) che impediscono gli aggiustamenti.


Che la Lega oltre a proclami e fanfaronate faccia anche una politica in difesa del lavoro ho perlomeno molti, moltissimi dubbi ...

La politica della lega non è in difesa del lavoro, cioè non ha quell'obiettivo.
MA è esattamente quello che dovrebbe pensare un partito di ispirazione marxista.
Quindi nei fatti è di gran lunga l'unico programma politico-economico di sinistra ad oggi disponibile.
(poi che sian personaggi di scarsa credibilità è un'altra cosa, non voglio far propaganda per loro, ma solo evidenziare la situazione assurda che ha creato il tradimento delle sinistre..)

Sulla domanda e l'offerta: ormai la domanda la si deve considerare a livello globale, non più confinata all'intenro dell'angusta realtà nazionale.

ma tu il pane, la tv, la macchina, il treno, i servizi della PA, la strada, il contratto per internet, le scarpe etc le compri sul mercato internazionale?
Questa leggenda del mercato che oramai è unico E PERCIO' non esiste più un mercato interno è semplicemente una delle bugie che alimentano l'ideologia dominante.

Da un lato è vero che i produttori si orientano a riferirsi a un mercato internazionale (SE POSSONO, cioè se il loro prodotto si presta a farlo, una parrucchiera, un muratore, un avvocato o uno spazzino non fanno servizi esportabili), ma dall'altro resta che la quota di consumi interni è FISIOLOGICAMENTE maggioritaria in un paese industrializzato.
2016-07-14 20:06:10
se non altro ha rimesso la dentona al suo posto, quella interrompe continuamente ad minchiam, è insopportabile
2016-07-14 22:08:50
Pupe rispondo per punti.
Salari -
a me sembra che diciamo la stessa cosa. Semplifico all'inverosimile, per forza di cose banalizzando, bassi salari, bassa inflazione, consumi ridotti, stagnazione (o peggio deflazione), ma è preferibile una crescita dello 0,x; hanno come effetto che il lavoro non vale praticamente niente, gli investimenti di capitale non producono utili apprezzabili, rimane solo la finanza, ovvero la scommessa.

Sulla Lega stendo un rotolo di carta igienica pietoso!

Domanda e offerta -
Il pane lo mangio, certo,e i servizi li utilizzo lo stesso. Però saranno sempre più scadenti, anzi a doppio binario: ottimi per chi li potrà pagare, scadenti per chi non potrà farlo. Per quanto riguarda il cibo il punto non è che moriremo di fame, non oltre unn certo numero perlomeno, ma sta nella qualità di quello che mangeremo. Non puoi pagare? Bene, mangi carne con antibiotici e ormoni e chissà cos'altro, alimenti geneticamente modificati, grano di scarsa qualità (quando sarà grano) e che costa poco, etc., etc. Anche per queste cose c'è ormai una logica internazionale: molte aree una volta coltivate sono ormai abbandonate, a volte i prodotti non si raccolgono nemmeno, perchè non conviene economicamente. Siamo sempre più lontani da una autossuficienza produttiva e alimentare. I prezzi delle derrate alimentari si decidono a ormai livello globale, nelle borse.
Il mercato interno è funzione di quanti soldi metti nelle tasche delle persone. Se non arrivo a fine mese o ce la faccio per il rotto della cuffia, comprerò prodotti scadenti o quantomeno a basso, bassissimo prezzo, oppure mi dovrò rivolgere alla carità, al banco alimentare, etc.
Se un tempo la produzione delle aziende andava smaltita e assorbita dal mercato interno, al più regionale, o all'interno del "primo mondo", e quindi bisognava fare in modo che chi producesse un bene fosse anche in grado di acquistarlo, oggi lo stesso televisore lo vendo anche a un miliardo e mezzo di cinesi e un miliardo di indiani e qualche altro centinaio di milioni di persone (dei cosiddetti BRICS, ma non solo) che possono comprarlo.
La produzione si sposta al variare delle condizioni favorevoli, per tassazzione, esenzioni e incentivi, costo del lavoro, etc. Ormai è fisiologicamente itinerante. E spesso la produzione è appaltata a soggetti terzi e/o locali (ovviamente ci sono tanti distinguo). Le corporation si sono liberate anche di questo fardello oramai.
L'italia è un paese industrializzato? Era il secondo paese manifatturiero d'Europa. Lo è ancora?
2016-07-14 22:38:46
Pinkerton, concordo con le storture di cui parli, ce ne sono molte, innumerevoli, ma questo non significa che si debba smantellare tutto invece di correggere quanto non funziona. Anche i sindacati sono ancorati alla rendita, una rendita di posizione. Anche loro devono riformarsi o si estingueranno.
Tuttavia l'abolizione delle tutele e la precarizzazione del lavoro non è la ricetta, semmai amplifica il problema.
L'introduzione della presunta flessibilità ha tolto di fatto tutele e diritti alle generazioni che si affacciavano al mondo del lavoro. Questo dalla sera alla mattina. Precarizzazione del lavoro senza alcun adeguato contrappeso. Ci hanno raccontato che questi sarebbero arrivati in un secondo tempo. Li stiamo ancora aspettando. Invece solo precarizzazione selvaggia. Ci hanno raccontato che questo avrebbe portato a nuovi posti di lavoro e nuovi, ulteriori investimenti. Qualcuno li ha visti?
Poi ci hanno raccontato che alcuni, i più vecchi, avevano troppi diritti e altri, i giovani, non ne avevano affatto. Ma glieli avevano appena tolti, spesso proprio gli stessi soggetti che imbastivano il racconto. Siamo dunque alla guera generazionale, divide et impera! Si favoleggia che le generazioni precedenti rubano e impediscono prospettive e futuro a quelle successive.
Pertanto bisognava togliere un pò di diritti e tutele a chi le aveva, e ne aveva troppe!, per darne di meno, considerevolmente di meno, ma a tutti.
Quindi ecco il miracoloso Jobs Act che rende tutti precari. Di indeterminato c'è solo il momento in cui finirà il rapporto di lavoro. Abbiamo meno diritti, ma li abbiamo tutti, ci dicono. E' vero solo a metà, la prima metà, purtroppo. Te lo dice anche il fatto che il portentoso Jobs act non ha eliminato (altra favola che ci avevano contrabbandato) le millemila forme di rapporti di lavoro flessibile e le infinite modalità di precarizzazione.
In ultimo dobbiamo tenere presente che il lavoro sarà sempre meno. L'automazione, delle macchine e del software, farà sparire (e lo sta già facendo) tantisismi posti di lavoro, intere tipologie di lavoro. Senza che queste siano o possano essere rimpiazzate da altro lavoro o altre forme di lavoro in grado di assorbire gli esuberi. Questo è il punto chiave a mio avviso, che tocca e sconvolge in profondità le fondamenta stesse della struttura sociale che ci siamo dati negli utlimi due secoli. Ma non se ne parla ...
(edited)
2016-07-14 23:38:31
anche qui, sul "ci hanno raccontato"
non son mica troppo daccordo. L'han raccontato a chi ha chiuso gli occhi sulla realtà, in particolare tutti gli elettori di quello che una volta era il PCI e una buona metà di quelli del PSI e DC.

A parte qualche trasmissione tv di basso livello ci han sempre detto a cosa serve tutto ciò.
-La precarietà non serve a migliorare la produttività nel lavoro, non centra nulla con i cosiddetti "fannulloni" etc.. (anzi è dimostrato che peggiora la produttività media!) ma serve a distruggere le dinamiche di adeguamento salariale.
-L'abbassamento del costo del lavoro non porta maggiori investimenti (anche questo dimostrato da ben prima della crisi europea), ma al contrario induce l'imprenditore a rimandarli (vedi la situazione tragica degli investimenti in germania).
-i posti di lavoro non si creano con le liberalizzazioni e il taglio di spesa, ma con le politiche (soprattutto in crisi quelle anticicliche) di spesa pubblica e con l'inflazione (che aiuta a regolare la produttività).
-i nostri padri che sarebbero i "colpevoli" del furto alla nostra generazione hanno prodotto tutto il benessere che c'è (non hanno preso a prestito nulla). Le loro pensioni son sostenibili (come attestano BCE e FMI peraltro)
-l'evasione non ha alcuna attinenza con il deficit pubblico o il debito.

A mio parere se c'è uno che ha studiato o si interessa e ancora crede a queste panzane allora tantovale che per informarsi adoperi la TV..
vuol dire cercarsi un mondo parallelo di racconti fantastici in cui rifugiarsi negando la realtà dai..
2016-07-15 01:43:07
finchè non si capirà che il problema vero è l'appartenenza all'euro, non si risolveranno le problematiche relative al mercato del lavoro.
precarietà, jobs act, e tutte le varie riforme del lavoro fatte in questi anni sono frutto dell'appartenenza a questa maledetta moneta.
a me sembra che molti in questo forum non hanno nemmeno lontanamente idea di cosa sia la legge della domanda e dell'offerta e di tutto quello che ne scaturisce...come il potere di aggiustamento del valore della propria moneta.
siccome non possiamo svalutare la nostra maledetta moneta, allora si deve svalutare il costo del lavoro...

[mini-OT :) ]
non centra nulla con i cosiddetti "fannulloni"
ecco, questo è quello che la stragrande maggioranza degli italiani non capisce...
per loro uno dei problemi sono i "fannulloni" (o tutti gli "statali"), ma non capiscono che questi "fannulloni" comunque per vivere comprano beni e servizi.
ricordo quando si parlava di tutti i forestali che ci sono in sicilia...
ma nessuno (e mi riferisco ai tanti economisti in TV ) capiva che comunque quei 60k forestali non è che mangiassero radici o che per vestirsi usassero le foglie.

finchè l'italiota non si capirà che il problema vero di tutto questo è l'euro, la situazione andrà sempre peggiorando.
2016-07-15 10:37:53
ma secondo me la maggioranza l'ha capito o lo sta capendo, ma che quelli che si credono mediamente più intelligenti fanno più fatica ad ammettere di essere stati imbrogliati ("lavoreremo un giorno di meno e guadagneremo come se avessimo lavorato un giorno di più"). sono nella fase di negazione dell'elaborazione del lutto (e chiaramente negano di esserlo). per cui si arrampicano sugli specchi per trovare una scusa alternativa e generalmente trovano solo delle supercazzole dell'ordine dei fannulloni, dei carrozzoni, dei falsi invalidi, della corruzione e peggio ancora dei costi della politica. e difenderanno queste tesi con tutte le loro forze perché non farlo sarebbe come ammettere di essere stati presi per il culo, cosa che non possono permettersi di fare perché sminuirebbe la loro intelligenza (invece il perseverare nel non voler prendere atto della realtà è da geni).

il fatto è che è chiaro che non è l'euro che attivamente ha creato la crisi, ma è lo strumento attraverso il quale la crisi non ha alternative che scaricarsi sui più deboli. senza l'euro c'è modo di fare altre politiche (e il fatto che anche senza euro si possa decidere di non farle è completamente irrilevante), con l'euro non c'è alcun modo di invertire la tendenza. è il muro di gomma. è il tappo nella fogna. è il cancro che non si vede ma che sta uccidendo tutto il resto, e va asportato (meglio tardi che mai) prima di curare i sintomi. non è attivamente politico, è lo strumento attraverso il quale ogni politica, e ogni politico, diventa inutile. quindi prendersela con i politici attuali perché guadagnano tanto e non fanno niente per risolvere è sciocco, visto che senza partire dallo smantellamento della moneta unica non ci sono politiche che si possano fare. ma d'altra parte sono dei figuranti pagati da chi ci ha messo in questa situazione per prendersi le uova in faccia, e sono contenti di recitare quella parte.

alla fine, dopo aver ingoiato il fatto che l'unica corruzione che sta veramente distruggendo questo paese è quella applicata dai "virtuosi" per comperare i nostri traditori, da araldi del popolo unico europeo (che è una cazzata anche maggiore del popolo padano) passeranno alla rabbia ed alimenteranno altro odio etnico.

e comunque smettiamola con questa cosa dell'italiota, che è solo un'altra forma di autorazzismo.
2016-07-18 13:33:38
Quoto tutto.
Nessun commento su Barroso che ottiene un lavoro da Goldman?
Notiziola così, giusto x confermare che i politici europei sono dei traditori dei popoli venduti alla finanza
2016-07-24 14:35:00
2016-07-28 09:54:44
2016-07-29 21:51:19
consiglio la lettura dell'ultimo post di bagnai, soprattutto la prima parte.
2016-07-30 15:35:27
è un link di lercio, ma non è uno scherzo:
fine della lotta di classe
2016-07-31 10:52:55
http://www.repubblica.it/politica/2016/07/31/news/intervista_renzi-145115541/?ref=HRER3-1


allora mps come la risolviamo?
niente tasse o iva o quisquiglie alla monti rimane....

IL TAGLIO DEI SERVIZI AI CITTADINI!

in pratica se poi passa il sì ai referendum ci sarà l'aumento tasse, benzina, iva, puttane et similia...

un appunto:
io non ho mai votato pd, ma un elettore pd (o simpatizzante) potrebbe spiegarmi come vede questa purga cattovaticanista dentro il partito? cioè si sa che il pd raccoglie di tutto e di più (con tutto il rispetto per chi lo vota) ma la storia della balena bianca non insegna?