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Subject: Crisi economica
Domanda per chi ne sa più di me di economia: chi si guadagna da vivere (spesso molto bene) solo con attività illegali rientra nella percentuale di popolazione inattiva?
Per capirci: mafiosi, camorristi, baby sicari e baby boss, trafficanti di droga, sfruttatori di prostitute, sono nel 35% di italiani inattivi?
Per capirci: mafiosi, camorristi, baby sicari e baby boss, trafficanti di droga, sfruttatori di prostitute, sono nel 35% di italiani inattivi?
No, fanno parte del sommerso. Per questo l'evasione è enorme.
Il problema sta nella totale assenza di competitività estera. Quando fai i tuoi comodi nell'orticello davanti a casa va tutto bene, quando il mercato si apre devi saper correre e, non avendo creato un background di management o imprenditoria, collassi. Pur avendo 0 rispetto per marchionne la scelta di staccarsi dall'Italia la condivido, qui si muore e non per l'euro, per le scelte di politica economica
dissento radicalmente.
ci comprano le aziende perchè hanno un valore industriale, mica per buttar soldi.
qui noi non si resiste per causa delle condizioni dettate dall'euro.
Anni fa un'azienda con valore industriale non si vendeva a nessun prezzo.
ci comprano le aziende perchè hanno un valore industriale, mica per buttar soldi.
qui noi non si resiste per causa delle condizioni dettate dall'euro.
Anni fa un'azienda con valore industriale non si vendeva a nessun prezzo.
l'euro taglieggia diversi stati che, spesso, fanno pugno chiuso sulle loro aziende.
in italia no.
questo problema parte da molto lontano, ovvero dalla cronica assenza di ricerca e sviluppo che in italia (a livelli che contano, ovvero quelli mondiali) è sparita da decenni e non dai tempi dell'euro.
senza ricerca niente sviluppo, niente nuovi managment, al prete serve quel direttore, il manager sì perchè l'è il nipote dell'assessore etc...
ansaldo breda, nuovo pignone, parmalat...sono aziende dove dopo la laurea ho avuto contatti diretti a livello dirigenziale visto il lavoro che facevo.
da mettersi le mani nei capelli.....
ti basti sapere che rimasi bloccato in una azienda per 20 ore a causa di uno sciopero improvvisato, ma il problema era che con me c'erano dei dirigenti di un gruppo italiano che puntavano all'acquisizione....gli acquirenti scapparono via...e i lavoratori?
"noi vogliamo! noi diciamo! noi occupiamo! morte ai capitalisti!" mentre i dirigenti dell'azienda (il 95% scelti da una classe politica) fuggivano in riviera.
infatti poi la comprarono i giapponesi e rasero al suolo la dirigenza e, euro o non euro, adesso funziona.
in italia no.
questo problema parte da molto lontano, ovvero dalla cronica assenza di ricerca e sviluppo che in italia (a livelli che contano, ovvero quelli mondiali) è sparita da decenni e non dai tempi dell'euro.
senza ricerca niente sviluppo, niente nuovi managment, al prete serve quel direttore, il manager sì perchè l'è il nipote dell'assessore etc...
ansaldo breda, nuovo pignone, parmalat...sono aziende dove dopo la laurea ho avuto contatti diretti a livello dirigenziale visto il lavoro che facevo.
da mettersi le mani nei capelli.....
ti basti sapere che rimasi bloccato in una azienda per 20 ore a causa di uno sciopero improvvisato, ma il problema era che con me c'erano dei dirigenti di un gruppo italiano che puntavano all'acquisizione....gli acquirenti scapparono via...e i lavoratori?
"noi vogliamo! noi diciamo! noi occupiamo! morte ai capitalisti!" mentre i dirigenti dell'azienda (il 95% scelti da una classe politica) fuggivano in riviera.
infatti poi la comprarono i giapponesi e rasero al suolo la dirigenza e, euro o non euro, adesso funziona.
francamente non ho capito nè il senso generale del tuo post, nè la rilevanza (se c'è) degli esempi.
detta in due parole: il problema dell'euro esiste in modo incontrovertibile (poi certo ci saranno esempi di imprese esportatrici che funzionano, ma questo non significa sostanzialmente nulla..), e ce ne sono sicuramente tanti altri.
Ma senza rimuovere il primo l'italia non può ripartire.
Poi francamente nel 2017 ancora dar la colpa ai lavoratori che scioperano, in italia, fa ridere.
detta in due parole: il problema dell'euro esiste in modo incontrovertibile (poi certo ci saranno esempi di imprese esportatrici che funzionano, ma questo non significa sostanzialmente nulla..), e ce ne sono sicuramente tanti altri.
Ma senza rimuovere il primo l'italia non può ripartire.
Poi francamente nel 2017 ancora dar la colpa ai lavoratori che scioperano, in italia, fa ridere.
Si parlava del 1997 infatti....l'euro non c'era ma i problemi erano gli stessi
la mediocrità dei managers pure. Oggi vendiamo? Vabbè l'euro ma cominciamo a guardare il fondo dei pantaloni per cercare i buchi...
la mediocrità dei managers pure. Oggi vendiamo? Vabbè l'euro ma cominciamo a guardare il fondo dei pantaloni per cercare i buchi...
il divertente è che avete ragione entrambi :-D
è ovvio che gli investitori esteri acquistano le aziende italiane perchè ci vedono la possibilità di fare grandi profitti. la domanda da porsi allora è: perchè una proprietà italiana non è un grado di far rendere l'azienda? è colpa dell'euro oppure di altro?
visto che la maggior parte delle aziende passate in mano straniera non sono state smantellate e i lavoratori deportati fuori dalla zona euro, è palese che i problemi sono a monte, al massim l'euro li ha enfatizzati!
i problemi si chiamano: interferenze politiche, dipendenza bancaria, gestione infantile, dirigenti ridicoli, e quanto altro a vostro piacere.
come dice pinkerton sono problemi che esistevano prima dell'euro, esistono ora, ed esisteranno dopo l'euro!
elpupe basta co sta filastrocca "prima l'euro e poi tutti gli altri problemi" e ti spiego perchè:
se va di culo, uscendo dall'euro facendo un po' di svalutazione sul marco l'economia ha un piccolo boom di qualche anno che fa dimenticare gli altri problemi, in pratica guadagni 3 anni e sei punto e a capo;
se va come è più logico che vada, la svalutazione verso il marco non è sufficiente a innescare una forte crescita e senza il QE della bce gli interessi sul debito crescono più rapidamente del pil, entro 18-24 mesi lo stato italiano dovrà ristrutturare il debito, con ovvi effetti sulle banche italiane e contropartita dei debitori esteri di "privatizzare, privatizzare, privatizzare"
è ovvio che gli investitori esteri acquistano le aziende italiane perchè ci vedono la possibilità di fare grandi profitti. la domanda da porsi allora è: perchè una proprietà italiana non è un grado di far rendere l'azienda? è colpa dell'euro oppure di altro?
visto che la maggior parte delle aziende passate in mano straniera non sono state smantellate e i lavoratori deportati fuori dalla zona euro, è palese che i problemi sono a monte, al massim l'euro li ha enfatizzati!
i problemi si chiamano: interferenze politiche, dipendenza bancaria, gestione infantile, dirigenti ridicoli, e quanto altro a vostro piacere.
come dice pinkerton sono problemi che esistevano prima dell'euro, esistono ora, ed esisteranno dopo l'euro!
elpupe basta co sta filastrocca "prima l'euro e poi tutti gli altri problemi" e ti spiego perchè:
se va di culo, uscendo dall'euro facendo un po' di svalutazione sul marco l'economia ha un piccolo boom di qualche anno che fa dimenticare gli altri problemi, in pratica guadagni 3 anni e sei punto e a capo;
se va come è più logico che vada, la svalutazione verso il marco non è sufficiente a innescare una forte crescita e senza il QE della bce gli interessi sul debito crescono più rapidamente del pil, entro 18-24 mesi lo stato italiano dovrà ristrutturare il debito, con ovvi effetti sulle banche italiane e contropartita dei debitori esteri di "privatizzare, privatizzare, privatizzare"
ma non è vero che le aziende non sono redditizie in italia.
non rendono più quelle che puntano al mercato interno perchè questo è in costante flessione (come tutta l'europa periferica peraltro, non è certo una specialità italiana)
Il fatto è che l'eurone rende aggredibili le aziende non perchè svuotate di valore, ma perchè svuotate di significato industriale.
Peraltro non è nemmeno vero che le aziende non siano state smantellate e che i lavoratori non siano stati licenziati o costretti al trasferimento.
elpupe basta co sta filastrocca "prima l'euro e poi tutti gli altri problemi" e ti spiego perchè:
se va di culo, uscendo dall'euro facendo un po' di svalutazione sul marco l'economia ha un piccolo boom di qualche anno che fa dimenticare gli altri problemi, in pratica guadagni 3 anni e sei punto e a capo;
se va come è più logico che vada, la svalutazione verso il marco non è sufficiente a innescare una forte crescita e senza il QE della bce gli interessi sul debito crescono più rapidamente del pil, entro 18-24 mesi lo stato italiano dovrà ristrutturare il debito, con ovvi effetti sulle banche italiane e contropartita dei debitori esteri di "privatizzare, privatizzare, privatizzare"
sono una serie di sciocchezze.
Correggo solo quella sugli interessi sul debito pubblico (che non è un problema per un paese in crescita peraltro):
l'uscita dall'euro ha senso da sola, ma per evitare turbolenze temporanee andrebbe accompagnata con la fine dell'indipendenza della BdI dal Tesoro.
Peraltro quest'ultima è una necessità democratica oltre che economica.
non rendono più quelle che puntano al mercato interno perchè questo è in costante flessione (come tutta l'europa periferica peraltro, non è certo una specialità italiana)
Il fatto è che l'eurone rende aggredibili le aziende non perchè svuotate di valore, ma perchè svuotate di significato industriale.
Peraltro non è nemmeno vero che le aziende non siano state smantellate e che i lavoratori non siano stati licenziati o costretti al trasferimento.
elpupe basta co sta filastrocca "prima l'euro e poi tutti gli altri problemi" e ti spiego perchè:
se va di culo, uscendo dall'euro facendo un po' di svalutazione sul marco l'economia ha un piccolo boom di qualche anno che fa dimenticare gli altri problemi, in pratica guadagni 3 anni e sei punto e a capo;
se va come è più logico che vada, la svalutazione verso il marco non è sufficiente a innescare una forte crescita e senza il QE della bce gli interessi sul debito crescono più rapidamente del pil, entro 18-24 mesi lo stato italiano dovrà ristrutturare il debito, con ovvi effetti sulle banche italiane e contropartita dei debitori esteri di "privatizzare, privatizzare, privatizzare"
sono una serie di sciocchezze.
Correggo solo quella sugli interessi sul debito pubblico (che non è un problema per un paese in crescita peraltro):
l'uscita dall'euro ha senso da sola, ma per evitare turbolenze temporanee andrebbe accompagnata con la fine dell'indipendenza della BdI dal Tesoro.
Peraltro quest'ultima è una necessità democratica oltre che economica.
Magari se leggi prima di rispondere.
Dove sta scritto che una volta usciti dall'euro ci sarà una crescita economica tale da rendere sostenibile la crescita degli interessi sul debito?
Dove sta scritto che una volta usciti dall'euro ci sarà una crescita economica tale da rendere sostenibile la crescita degli interessi sul debito?
l'unico precedente storico italiano ci dice esattamente questo e non sono neppure passati dei secoli...
Però ti ho risposto meglio di così, ma te lo riscrivo meglio, la BdI deve tornare ad essere il prestatore di ultima istanza.. a quel punto non esistono interessi che crescono, nè problemi di credibilità.
Però ti ho risposto meglio di così, ma te lo riscrivo meglio, la BdI deve tornare ad essere il prestatore di ultima istanza.. a quel punto non esistono interessi che crescono, nè problemi di credibilità.
ma secondo te il QE è una soluzione permanente?
ed in quale modo possiamo controllarlo?
ed in quale modo possiamo controllarlo?