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Subject: Crisi economica

2012-09-07 13:29:46
però c'è da dire che davvero i ragazzi sono viziati
le università dovrebbero essere tutte a numero chiuso, bisogna entrare col merito
c'è gente che fa l'università per sport, non studia, non fa niente, che lavori, se no non ha senso, poi esce dopo 5 anni anzichè 3 con un voto infimo e pretende pure un lavoro coi controcaxxi perchè "sono laureato"
2012-09-07 13:38:52
magari 5 su 3, a volte sono pure 7/8 o peggio. Invece che il numero chiuso basterebbe tollerare solo un x% di tempo fuori corso, oltre il quale si viene espulsi.
(edited)
2012-09-07 13:39:19
l'educazione alla responsabilità deve essere il compito della famiaglia soprattutto, non dell'università. se c'è chi fa questo gioco è perchè qualcuno glielo fa fare. il compito dell'università è quello di mettere a disposizione gli strumenti per conseguire un certo percorso.
nell'est europeo tutte le università e tutte le specializzazioni sono a numero chiuso e con vincoli sui tempi di conseguimento di prove di merito. t'assicuro che i laureati ignoranti non sono di meno.
2012-09-07 13:43:29
l'educazione alla responsabilità deve essere il compito della famiaglia soprattutto, non dell'università. se c'è chi fa questo gioco è perchè qualcuno glielo fa fare. il compito dell'università è quello di mettere a disposizione gli strumenti per conseguire un certo percorso.

quoto questa parte.
Secondo me il modello ideale è uno che permette lo studio gratis a chi è nei tempi (poi però sarebbe da capire anche come sono organizzate le facoltà ed i corsi di studio), e poi penalizza in modo fortissimo chi è fuori corso dal punto di vista di tassazione.
Perdere tempo è un lusso che ti devi pagare, non fare ricadere sulla collettività.

Per il resto io contesto che sia questo il punto della discoccupazione in Italia, ma sicuramente di giovani (ma pure adulti) che vivono fuori dal mondo siamo pieni.
2012-09-07 14:03:45
Secondo me il modello ideale è uno che permette lo studio gratis a chi è nei tempi (poi però sarebbe da capire anche come sono organizzate le facoltà ed i corsi di studio)

a mio tempo ho fatto due anni di università in bielo e ti posso dire come funziona lì ed in russia (lo stesso sistema è in vigore in molti altri paesi dell'est europeo).
a gennaio tutte le università, facoltà e specializzazioni emanano il loro piano per l'anno accademico successivo che dice sostanzialmente quanti posti disponibili ci sono. una parte di tali posti è finanziata dallo stato (X), la seconda parte è per chi deve pagarsi gli studi per conto proprio. a luglio-agosto si fanno gli esami d'ingresso, tipicamente tre prove (1 lingua statale a scelta tra il russo e il bielorusso + 2 esami di specializzazione). si stila il punteggio, i primi X arrivati si beccano i posti finanziati dallo stato, gli altri possono scegliere se pagare o rinunciare e provare con qualche altra università o l'anno dopo. il finanziamente prevede un tot di soldi al mese di borsa (spiccioli ma sono d'aiuto se stai fuori casa) e per i fuori sede l'alloggio nella casa dello studente.
ogni semestre ci sono una decina di esami di profitto.se non ne passi 3 e non li recuperi in giro di 6 mesi stai fuori, sei escluso dalla facoltà, ti rilasciano solo un certificato con gli esami sostenuti e addio laurea.
sarebbe un sistema apparentemente meritocratico e in principio permette di pareggiare i tempi di laurea con la durata legale dei corsi, in realtà dà comunque la possibiità ai furbi-pigri-nullafacenti di beccarsi la laurea con il minimo sforzo. il trucco è quello di studiare per gli esami di ammissione e per i primi due anni di università. è vero che sono i più duri ma passati quelli puoi anche non fare NULLA, e per nulla intendo un'emerita ceppa, perchè dopo che lo stato ha investito su di te un tot per mantenerti i primi due anni in qualche modo i soldi li pur deve recuperare, gli conviene tenere fino alla laurea uno così che rimanere con uno specialista nel settore in meno rispetto al previsto.
(edited)
2012-09-07 14:09:00
Io comunque rivendico il mio percorso, anche se mi sono laureato in 9 anni invece di 5.
Questo perché ho sempre dedicato la maggior parte delle mie energie al lavoro, e ho preso l'uni come un hobby che alla fine mi potesse dare un importante pezzo di carta.
E comunque sono costato molto poco alla collettività. Anzi, non avendo quasi mai frequentato i corsi, direi che ho pagato caro questo mio hobby.
E comunque potessi tornare indietro Lo rifarei, dal momento che la laurea (ingegneria gestionale) fin'ora mi ha dato più problemi che possibilità, a cominciare dal responsabile risorse umane del posto in cui lavoro, che 2 settimane dopo la mia laurea mi disse che a lui stanno sulle palle i laureati che fanno cariera prima di lui che sono 20 anni che si fa un mazzo tanto.

Guardavo con i miei ex compagni delle superiori (finite 10 anni fa): su 23, io ed altri 2 avbiamo il contratto a tempo indeterminato. Un ingegnere elettronico uscito in tempo con 110 e l'unico di noi che non ha finito l'uni. Poi c'è una tipa che lavora nella ditta di famiglia, e poi tutti gli altri sono disoccupati, stagisti, praticantanti, assunti a td, magari con l'interinale...
Chi me Lo faceva fare di impegnarmi con gli studi?
2012-09-07 14:13:51
Non è andata così a mia moglie, che studiava da mattina a sera per passare certi esami con certi professori che ti davano come unica possibilità quella di pagare la mazzetta...
2012-09-07 14:19:23
E comunque sono costato molto poco alla collettività. Anzi, non avendo quasi mai frequentato i corsi, direi che ho pagato caro questo mio hobby.

questo sinceramente è da vedere bene.
per il resto io non voglio certo vietare a nessuno di fare delle scelte particolari, ma insisto sul punto che la formazione deve essere gratis per chi è nei tempi corretti, mentre deve essere più costosa per gli altri.
2012-09-07 14:35:33
Sai, vedendo anche il sistema scolastico russo (checché ne dica Varlam, Lo reputo molto meglio del nostro), ti do ragione senza riserve: vuoi studiare? Studia. Altrimenti vai a lavorare.
Però. Imho, il problema sta in generale nella diffusissima ignoranza della mentalità italiana.
Magari si può iniziare a combattere come dici tu, bastonando i fuori corso. Male non dovrebbe fare...
2012-09-07 14:53:07
(checché ne dica Varlam, Lo reputo molto meglio del nostro)

non mi sbilancio sul quale dei due sistemi reputo migliore, .

in bielorussia ho studiato duro per i primi due anni di università anche sapendo che dopo me ne sarei andata, dunque non era affatto mia intenzione usare i "bug" per facilitarmi la vita. ciò non toglie che con questo sistema non avrei potuto lavorare per pagarmi gli studi, come ho fatto in italia, dato che sei costretto di stare ai corsi dalle 8-9 fino a sera tardi. in questo modo ho dovuto gravare inevitabilmente sui miei, dato che con tutti gli aiuti derivanti dal finanziamento statale è matematicamente impossibile mangiare per tutte e 4 settimane del mese.
2012-09-07 17:32:23
basta che paghino di più? son giovani che non sanno fare un ca..o! e devono essere pagati di più? si vede che io arrivo da un mondo diverso dal vostro, comunque si parte dai 1000 euro circa come livello minimo(sempre dove lavora mia moglie),e io fossi un ragazzo senza lavoro,non ci sputerei sopra!
detto questo,non ho detto che no esiste un problema occupazione nel nostro paese e in europa,ma sicuramente se dove lavoro io siamo pieni di marocchini e albanesi(ed è così in tutte le fabbriche) perchè operai italiani non se ne trovano,se qualche giovane accettasse quei lavori,la disoccupazione giovanile sarebbe molto inferiore all'attuale! e su questo non c'è proprio discussione
(edited)
(edited)
2012-09-07 21:42:16
io ho iniziato con 600 mila lire e 10 ore al giorno! non mi lamentavo anzi troppo viziati non lo so, ma di lavori prima di diventare un capo area nel settore in qui lavoro ne ho passati, se capita di perdere il lavoro faccio il mungitore il lavapiatti tutto ciò che serve per mantenere la mia famiglia!

2012-09-12 23:23:48
vabbè, qui vedo che si continua a dire che è meglio lavorare 10 ore al giorno per pochi spicci, poi lamentiamoci che non c'è lavoro per gli altri... con l'età pensionabile che prende sempre più il largo.
Viziati lo saranno pure, ma il lavoro non deve diventare l'unico scopo nella vita, per lo meno, per molti non lo è.
2012-09-12 23:40:39
in altri paesi alle 17 se ne vanno a "casa" (in realtà poi si vivono la vita, andando al mare o facendo altro) senza manco pensarci 2 volte
2012-09-12 23:43:56
infatti non e il mio scopo, io lavoro 8 ore l giorno! il mio era per dire come ho iniziato basta! poi non per pochi spicci ma per quello che mi davano, tanto o me o un altro! io non potevo dire non accetto tanto di lavoro c'è ne a bizzeffe!

dai siamo seri! non e essere viziati o no! se non trovi il lavoro per qui studi, cosa fai ! se per fare il commesso ti danno 750 cosa dici no lanche se so che non e giusto, poi se fosse per me! dove lavoro adesso siamo in 5 per turno! ma per essere giusti si deve essere in 7! ma non assumono! al massimo nei mesi estivi prendono ragazzi o gente in cassa per 3 mesi! ma solo per sostituire gente che va in ferie! ma cosa fai dici no io non lavoro perchè non si può lavorare in 2 sulla linea abbiamo 2 linee! ti devi rimboccare le maniche e lavorare! anche perchè il periodo non ti permette di fare il fighetto ! fuori il lavoro scarseggia!

che dire bisogna solo abbassare la testa per iniziare! tanto poi cerchi il lavoro che più ti piace o che vuoi fare.

2012-09-13 07:21:03
in fondo che problema c'è? non accettano certi lavori per pochi soldi? continueranno a fare i disoccupati,così avranno tutto il tempo di godersi la vita! per fortuna esistono marocchini,albanesi e rumeni che si accontentano di quello che trovano ed hanno voglia di imparare un mestiere,amche se non è quello dei loro sogni(perchè nessuno come sogno ha mai avuto quello di lavorare in fabbrica,o in cantiere edile)