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Subject: Crisi economica

2013-08-24 17:25:38
l'estate si avvicina alla fine, la recessione no.

http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2013-08-23/lagarde-abbiate-fretta-ritirare-210333.shtml?uuid=Ab34srPI

ma sta gente quando parla si ascolta? penso di no, tra le righe ha dichiarato che l'attuale sistema capitalistico-finanziario ultraliberista non può funzionare senza il costante intervento pubblico di stimolo all'economia. in pratica il sistema si regge sulle fondamenta che nega: cioè l'intervento pubblico nell'economia. se non fosse un preciso disegno criminale di arricchimento privato a spese pubbliche sarebbe un bel paradosso da far impazzire aristotele
2013-08-26 13:49:39
oddio, forse uno spiraglio di uscita dalla crisi si sta trovando e somiglia tremendamente all'uscita dalla Grande Depressione: una Guerra Mondiale!
personalmente non sarei stupito di vedere la crsis isiriana come miccia della terza guerra mondiale: ci sono similitudini con la situazione prima di entrambe le guerre mondiali: sistema di alleanze contrapposte (Nato vs. Siria-Iran-Russia-Cina), potenze emergenti che mirano a cambiare gli equilibri mondiali, casus belli, necessità di rilancio della produzione industriale, ecc
mi chiedo solo alcune cose: la germania starà con gli USA o la Russia?
e l'Arabia Saudità si schiererà contro l'Iran a fianco di Israele?
2013-08-26 13:55:11
In crisi ci siamo noi, mica tutto il mondo.
Quelli con il PIL in positivo a tutto pensano meno che alla guerra...

2013-08-26 19:30:50
spiacente ma fai il confronto tra previsioni e dati reali (soprattutto negli ultimi anni) vedrai che le previsioni son sempre molto sovrastimate.
credo che chi siede ai piani alti ne sia consapevole, anzi dia previsioni volutamente esagerate nella speranza che facciano da traino, una sorta di "profezia autoavverante"

inoltre come dicevo c'è chi proprio in virtù di un'economia in crescita ha motivi x ridisegnare gli equilibri del pianeta

2013-08-26 20:51:31
Nell'elenco non c'è l'Argentina, potrebbe anche essere veritiero
2013-08-29 09:14:27
Consumate di più!!!

a parte qualche stupidaggine disseminata qui e li direi che è molto istruttivo.
2013-08-29 10:18:25
Sempre di più sempre di più, la nostra società si basa su un'immensa catena di sant'Antonio dei consumi :)
Peccato che queste siano state bandite solo dalla posta...
2013-09-06 16:38:52
link
segnalo questo articolo, non perchè dica cosa nuove, ma perchè è significativo che sia sul sole24ore.
Oramai anche confindustria ha capito a cosa serve l'euro e di chi fa gli interessi, più o meno esplicitamente suggerisce la soluzione.
(edited)
2013-09-06 16:57:44
Mi sfugge una cosa... (sara' сhe mi sono appena svegliato e sono un po' rincoglionito...)
Come fa a dire che il marco si e' svalutato del 30/40%?
Come fa a dire che la Germania sta svalutando e Italia, Francia e Spagna stanno rivalutando???
2013-09-06 17:38:18
perchè devi partire da un discorso ipotetico
se oggi ogni paese uscisse dall'euro, quali monete sarebbero rivalutate rispetto all'euro e quali svalutate?
la germania sarebbe l'unica ad avere una rivalutazione della propria moneta rispetto all'euro, ed è determinato da numerosi fattori, come ad esempio il tasso di inflazione, tendenzialmente un alto tasso di inflazione si accompagna ad un deprezzamento della moneta e viceversa, la germania ha un tasso di inflazione più basso rispetto alle aree circostanti nell'eurozona, quindi vedrebbe apprezzare il marco
già solo con questo apprezzamento il mercato nell'area, anzi ipotetica ex area euro, si ridurrebbe sensibilmente deteriorando le partite correnti
questo è uno dei tanti motivi per cui si può dire che il marco sta svalutando grazie all'euro, perchè il marco varrebbe di più se fosse omneta unica
2013-09-06 17:52:01
ok grazie!
2013-09-07 15:15:15
per capire il valore di una moneta nazionea più dell'inflazione si guarda alla bilancia commerciale.
cmq il discorso di ciccio è giusto, si calcola come si muoverebbe un'eventuale marco.

NB: la svalutazione del marco la germania cmq la ha già avuta dall'entrata nell'euro, in quanto l'euro è una moneta che si prezza sulla bilancia commerciale dell'intera area euro. Per questo motivo l'economia tedesca gode di una moneta sottovalutata rispetto al loro livello naturale, che è tenuta in questo stato dalla presenza di "partner" (ma si dovrebbe dire colonie..) che hanno una situazione (insostenibile) di cambio sfavorevole ed innaturale che le svantaggia e le mette in crisi.
2013-09-23 21:16:57
Governo, Pdl all'attacco Saccomanni.
Il ministro: "Italiani meritano di sapere la verità"
I big del partito berlusconiano contro il ministro dell'Economia dopo la minaccia di dimissioni se l'Italia non rispetta gli impegni con l'Europa. L'ex capo di Bankitalia: "Serve dibattito sereno sui conti dello Stato". Fassina: "Saccomanni molto preoccupato da conti e demagogia del centrodestra". La "fiducia" di Epifani, che però chiede equità


ROMA - Pdl scatenato contro Fabrizio Saccomanni. Le parole che il ministro dell'Economia ha detto al Corriere della Sera, "l'Italia mantenga gli impegni sui conti pubblici o mi dimetto", hanno fatto partire un fuoco di fila contro l'ex direttore generale della Banca d'Italia. "Le sue parole non fanno paura - ha detto Maurizio Gasparri -. Letta prenda la responsabilità dell'Economia". E Fabrizio Cicchitto aggiunge: "Se vuole fare il premier diventa un problema". Renato Schifani contrattacca: "Abbia più coraggio in politica economica". Ma da Palazzo Chigi arriva un secco stop. Il presidente del Consiglio, Enrico Letta, fanno sapere dalla sede del governo, esprime a Saccomanni "vicinanza e piena sintonia. I margini per soluzioni di politica economica ci sono. Devono finire gli "aut aut al governo".

"Il ministro fa il suo dovere, ma credo sia arrivato il momento per fare un dibattito sereno e pacato sui conti dello Stato", ha risposto Saccomanni ai giornalisti che gli chiedevano chiarimenti sull'ipotesi delle sue dimissioni. "Gli italiani credo meritino di sapere esattamente come stanno le cose e non soltanto slogan di carattere propagandistico", ha detto, aggiungendo al termine del 19mo raduno dell'Anfi (Associazione nazionale finanzieri d'Italia) che "i valori della Guardia di Finanza confortano e rafforzano la mia determinazione di continuare nella mia missione".

Pd in difesa del ministro. In difesa del titolare di Via XX Settembre scende il suo vice Stefano Fassina. "Saccomanni - dice nell'Intervista di Maria Latella su Sky Tg24 - è molto preoccupato rispetto alla situazione della finanza pubblica e alla demagogia che segna una parte della maggioranza che sostiene il Governo Letta". E avverte: "Se si andasse a votare a marzo rischiamo molto molto seriamente di tornare al clima drammatico di novembre 2011, bruciamo i sacrifici fatti in questi anni e rischiamo il commissariamento della troika". Poi Fassina indica una strada per affrontare le emergenze contabili. "L'invito che rivolgo - dice - è quello di confermare l'eliminazione dell'Imu per il 90% delle famiglie e lasciarla sul 10% delle abitazioni di maggior valore, quelle sulle quali si paga mille euro o più. Così recuperiamo un miliardo". Quanto all'Iva: "Noi non vogliamo l'aumento, abbiamo spinto perché l'aumento venisse rinviato e siamo convinti che vada evitato. Bisogna fare delle scelte. Da qui a fine anno abbiamo impegni che valgono quasi 6 mld di euro". In serata arriva anche la presa di posizione del segretario Guglielmo Epifani: "Saccomanni ha la nostra fiducia, l'unica cosa che gli chiediamo è che quando si tratterà di fare scelte di rigore si ricordi sempre che in una crisi come questa le scelte di rigore hanno bisogno di grande equità e grande giustizia sociale".

La replica di Brunetta. Non si è fatta attendere la replica di Renato Brunetta, presidente dei deputati del Pdl, a Fassina: "Al viceministro comunista del Pd, Stefano Fassina, rispondiamo con le proposte di coperture, per un totale di 10,5 miliardi, che abbiamo già consegnato, in forma ufficiale, al suo presidente del Consiglio, Enrico Letta, nella giornata di mercoledì 18 settembre, e che sono state pubblicate, a scanso di equivoci, il giorno successivo, giovedì 19 settembre", ha dichiarato. "Forse il viceministro comunista Fassina, tutto intento a partecipare a inutili assemblee del suo partito, non le ha lette e non le ha studiate", ha proseguito Brunetta, "ce ne dispiace". poi, riferendosi a saccomanni, l'esponente del pdl che negli ultimi mesi aveva più volte criticato il ministro, appare questa volta più conciliante: "Perchè mai dovrebbe dimettersi?", ha detto rispondendo a una domanda durante la trasmissione In mezz'ora. Poi ha spiegato: quello fatto da Saccomanni "mi sembra un artificio retorico che non aiuta la chiarezza: siamo tutti con Letta, con il governo e con Saccomanni per far sì che l'Iva non aumenti e per cancellare anche la seconda rata Imu. Penso che Saccomanni non si dimetterà. Non mi è piaciuto però che dica 'se ci saranno le elezioni la prossima primavera nemmeno mi metto a trovare i soldi'. E no, un ministro tecnico non si comporta così, mi sembra una scivolata negativa". Detto questo, Brunetta ribadisce: "Non credo che Saccomanni si dimetterà e non le vorrei le sue dimissioni".
2013-09-23 21:41:42
"Il modello imperfetto" di Roland Kirbach, Die Zeit (pdf 330K)
Internazionale n. 1017
2013-10-08 13:47:47
visto che la discussione su lampedusa stava deragliando sui temi economici provo a dare il buon esempio e tornare in tema.
anche se in realtà tutto è economia, così come tutto è politica (intese nella loro accezzione più ampia)

rispondendo a elpupe sui tagli alla spesa pubblica, volevo sollevare alcune obiezioni.
son d'accordo che la spesa pubblica NEL SUO TOTALE ha un moltiplicatore maggiore di 1 (cioè speso 1 euro ne ritornano 1,1 ad esempio). ma questa è una valutazione che affronta la GLOBALITA' della spesa pubblica. se si fanno tagli lineari (tipo quelli di monti) l'effetto è di conseguenza recessivo.
tuttavia la spesa pubblica è composta da migliaia di voci e se andiamo a analizzarle non tutte hanno lo stesso moltiplicatore.
ad esempio la variazione degli stipendi pubblici ha effetti via via minori al crescere dello stipendio di base (ebbene sì anche il denaro è affetto da sindrome di utilità decrescente).
alzare lo stipendio di 1000 persone da 1000 a 1100 euro (+10%, spesa totale 100mila euro) ha effetto ben maggiore che alzare lo stipendio a 100 persone da da 10.000 a 11.000 euro (+10%, spesa totale 100mila euro.
gli investimenti nella scuola hanno, nell'immediato, moltiplicatore 1, ma in prospettiva di 20 anni hanno sicuramente un moltiplicatore più alto (ma difficile da determinare)
gli investimenti nella sanità invece hanno un moltiplicatore immediatamente alto, magari anche pari a 2. ma questo non è un buon motivo per tollerare che le stesse siringhe vengano pagate 1 euro dall'asl1 e 5 euro dall'asl2.
insomma prima di mettere mano alla spesa pubblica IN TERMINI ASSOLUTI, si dovrebbe parlare di riallocare la spesa pubblica x destinarla alle vocidi spesa di maggior riscontro.
ad esempio si sarebbe dovut mettere un tetto alle pensioni (es 10000 euro al mese) e i soldi risparmiati usarli per innalzare le pensioni da 512 euro al mese.ma la corte costituzionale (formata da persone che prenderanno pensioni sopra il limite) ha detto che incostituzionale farlo!
domanda spontanea: giuliano amato cosa se ne fa delle sue 3 (o 5 o quante che siano) per un totale di più di 36000 euro al mese????
2013-10-08 14:22:15
io quoto interamente il tuo intervento.

Faccio solo una puntualizzazione molto marginale:
ma la corte costituzionale (formata da persone che prenderanno pensioni sopra il limite) ha detto che incostituzionale farlo!

purtroppo le motivazioni giuridiche che basano la sentenza sono molto solide. Non si tratta solo di persone che han difeso il loro status. Occorrerebbe una volontà politica più forte, che superasse con nuove norme l'impasse. Ma anche qui si tratta di volontà politica più che di problemi di legalità costituzionale..


NB: non vorrei che la mia puntualizzazione però distraesse dalla bontà delle tesi esposte da Bonwilly, che invito tutti a fare proprie.