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Subject: Privacy online
Niente AI per Siri in EU
La cosa che spaventa di questo mostro normativo unionista è che non sanno fare le regole.
Il GDPR è una mostruosa palla al piede con scarsissimi risultati reali
Il DMA si presenta come l'ennesima pietra al collo.
Le materie da disciplinare sono complesse, ma un legislatore scaltro imposterebbe dei principi furbi, non un elenco di prescrizioni di dettaglio.
Purtroppo l'uso della normazione europea in questi ambiti vorrebbe essere di natura protezionistica, ma non ne ha nè la forza nè la capacità.
Il risultato è che per le aziende EU fare qualsiasi cosa è più costoso e più complesso di chiunque altro.
Questo combinato al principio fondante della EU (mercato aperto e ultra-liberismo) di fatto è un suicidio economico e una zavorra per l'innovazione.
La cosa che spaventa di questo mostro normativo unionista è che non sanno fare le regole.
Il GDPR è una mostruosa palla al piede con scarsissimi risultati reali
Il DMA si presenta come l'ennesima pietra al collo.
Le materie da disciplinare sono complesse, ma un legislatore scaltro imposterebbe dei principi furbi, non un elenco di prescrizioni di dettaglio.
Purtroppo l'uso della normazione europea in questi ambiti vorrebbe essere di natura protezionistica, ma non ne ha nè la forza nè la capacità.
Il risultato è che per le aziende EU fare qualsiasi cosa è più costoso e più complesso di chiunque altro.
Questo combinato al principio fondante della EU (mercato aperto e ultra-liberismo) di fatto è un suicidio economico e una zavorra per l'innovazione.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/06/26/telefonate-moleste-multa-di-6-mln-a-eni-plenitude/7601843/
Squilla il telefono, il numero è anonimo o quello di un cellulare non registrato: “Pronto?”. E parte la voce registrata o, nel migliore dei casi, c’è un operatore che propone la qualsiasi. Il tutto senza consenso dell’interessato o con chiamate rivolte a numeri iscritti al Registro delle opposizioni e, inoltre, in assenza di controlli sui contratti acquisiti tramite contatti illeciti. Per questo motivo e con queste motivazioni, il Garante per la privacy ha sanzionato Eni Plenitude per quasi 6 milioni e mezzo di euro. Il provvedimento è arrivato dopo 108 segnalazioni e 7 reclami che lamentavano la ricezione di telefonate indesiderate. Nella istruttoria è emerso che in una settimana campione su 747 contratti stipulati, 657 sono arrivati da un contatto illegittimo. Numeri che, proiettati su un anno, porterebbero a 32.850 forniture attivate in modo illecito. Nel corso dell’istruttoria – spiega la Newsletter dell’Autorità – il Garante ha anche chiesto a Eni Plenitude i dati delle proposte di acquisto effettuate dalla rete di vendita e concluse con l’attivazione di servizi energetici, relativi a una “settimana campione”: su 747 contratti stipulati nel periodo di tempo individuato, 657 sono arrivati da un contatto illegittimo. Numeri che, se fossero ipoteticamente proiettati su un anno, porterebbero a 32.850 forniture attivate in modo illecito.
Lo Stato che si multa da solo
Squilla il telefono, il numero è anonimo o quello di un cellulare non registrato: “Pronto?”. E parte la voce registrata o, nel migliore dei casi, c’è un operatore che propone la qualsiasi. Il tutto senza consenso dell’interessato o con chiamate rivolte a numeri iscritti al Registro delle opposizioni e, inoltre, in assenza di controlli sui contratti acquisiti tramite contatti illeciti. Per questo motivo e con queste motivazioni, il Garante per la privacy ha sanzionato Eni Plenitude per quasi 6 milioni e mezzo di euro. Il provvedimento è arrivato dopo 108 segnalazioni e 7 reclami che lamentavano la ricezione di telefonate indesiderate. Nella istruttoria è emerso che in una settimana campione su 747 contratti stipulati, 657 sono arrivati da un contatto illegittimo. Numeri che, proiettati su un anno, porterebbero a 32.850 forniture attivate in modo illecito. Nel corso dell’istruttoria – spiega la Newsletter dell’Autorità – il Garante ha anche chiesto a Eni Plenitude i dati delle proposte di acquisto effettuate dalla rete di vendita e concluse con l’attivazione di servizi energetici, relativi a una “settimana campione”: su 747 contratti stipulati nel periodo di tempo individuato, 657 sono arrivati da un contatto illegittimo. Numeri che, se fossero ipoteticamente proiettati su un anno, porterebbero a 32.850 forniture attivate in modo illecito.
Lo Stato che si multa da solo
https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/10/i-cellulari-ci-ascoltano-linchiesta-di-404-media-sullazienda-che-offre-il-servizio-active-listening-a-chi-vuole-fare-pubblicita-mirata/7687008/
I cellulari ci ascoltano: l’inchiesta di 404 Media sull’azienda che offre il servizio “active listening” a chi vuole fare pubblicità mirata
di Thomas Brambilla | 10 Settembre 2024
La maggior parte delle persone la riteneva un’ipotesi al limite del fantascientifico. Ma oggi la possibilità che le conversazioni degli utenti che utilizzano gli smartphone possano essere registrate e in seguito rielaborate non appare più irrealistica. Anzi, trova sempre maggiori riscontri. D’altronde sono ormai pochi i possessori di smartphone che possono ancora affermare di non aver mai ricevuto la pubblicità di prodotti o merci di cui avevano parlato qualche ora prima in una conversazione con qualcuno.
L’ultima prova arriva un’inchiesta giornalistica svolta da 404 Media, una testata online statunitense fondata nel 2023 e gestita da professionisti esperti di tecnologia e giornalismo web. Da tempo il giornale sta approfondendo il ruolo e l’attività di un’azienda statunitense chiamata Cox Media Group che, oltre a mantenere il proprio business principale nel settore giornalistico, si occupa anche di offrire al mercato servizi di marketing. In quell’ambito è nata una tecnologia denominata “Active Listening” che, in buona sostanza, permette alle applicazioni che usiamo di trasformare aspetti chiave delle nostre conversazioni in dati che poi, una volta rielaborati, permettono alle aziende di offrire un servizio di pubblicità mirato a clienti specifici che vivono in determinate zone.
L’inchiesta ha accertato il funzionamento del dispositivo grazie all’accesso a diapositive presentate dalla stessa CMG durante una conferenza con alcuni investitori. In quei documenti viene spiegato nel dettaglio come e a quale scopo sia possibile ascoltare una conversazione intrattenuta dagli utenti. Alla base del funzionamento di questa tecnologia c’è la richiesta specifica del cliente, tendenzialmente un’azienda interessata a fare pubblicità più funzionale ed espandere i propri profitti. Chi si rivolge a CMG può indicare un raggio spaziale entro il quale intende effettuare l’ascolto attivo.
In seconda battuta subentrano i microfoni di dispositivi come smartphone o smart TV connessi alla rete. Questi raccolgono una serie di informazioni provenienti dalle conversazioni quotidiane degli utenti che torneranno utili in un secondo momento quando l’intelligenza artificiale si occuperà invece di isolare oggetti o concetti utili a delineare l’esigenza momentanea del consumatore. Parole come “auto”, “condizionatore”, “scarpe” o nomi di città che si desidera visitare.
Una volta che CMG ha terminato la fase di profilazione del pubblico che è a sua insaputa obiettivo di questa operazione in incognito, si entra nell’ultima fase: quella della pubblicità mirata. Durante la navigazione in rete, all’utente interessato potranno apparire offerte o prodotti che corrispondono esattamente alle proprie esigenze o ai propri desideri. Gli spot si appoggiano sui siti di terze parti come Google, YouTube o alcuni social network.
Ma chi sono i principali clienti di CMG? Secondo quanto emerge dai documenti di cui 404 Media è entrata in possesso al primo posto figurano grandi colossi del Big Tech come Facebook, Google e Amazon. Mentre Amazon ha smentito tutto attraverso un portavoce affermando di non aver mai lavorato con CMG e Meta, la società madre di Facebook e Instagram, ha ammesso di aver esaminato il funzionamento per verificare se ci fossero violazioni dei termini di servizio, Google è corsa ai ripari rimuovendo CMG dalla propria sezione “Partners Program” e affermando che saranno adottate “misure appropriate” qualora verranno identificati annunci o inserzionisti che violano le norme di Google Ads.
I cellulari ci ascoltano: l’inchiesta di 404 Media sull’azienda che offre il servizio “active listening” a chi vuole fare pubblicità mirata
di Thomas Brambilla | 10 Settembre 2024
La maggior parte delle persone la riteneva un’ipotesi al limite del fantascientifico. Ma oggi la possibilità che le conversazioni degli utenti che utilizzano gli smartphone possano essere registrate e in seguito rielaborate non appare più irrealistica. Anzi, trova sempre maggiori riscontri. D’altronde sono ormai pochi i possessori di smartphone che possono ancora affermare di non aver mai ricevuto la pubblicità di prodotti o merci di cui avevano parlato qualche ora prima in una conversazione con qualcuno.
L’ultima prova arriva un’inchiesta giornalistica svolta da 404 Media, una testata online statunitense fondata nel 2023 e gestita da professionisti esperti di tecnologia e giornalismo web. Da tempo il giornale sta approfondendo il ruolo e l’attività di un’azienda statunitense chiamata Cox Media Group che, oltre a mantenere il proprio business principale nel settore giornalistico, si occupa anche di offrire al mercato servizi di marketing. In quell’ambito è nata una tecnologia denominata “Active Listening” che, in buona sostanza, permette alle applicazioni che usiamo di trasformare aspetti chiave delle nostre conversazioni in dati che poi, una volta rielaborati, permettono alle aziende di offrire un servizio di pubblicità mirato a clienti specifici che vivono in determinate zone.
L’inchiesta ha accertato il funzionamento del dispositivo grazie all’accesso a diapositive presentate dalla stessa CMG durante una conferenza con alcuni investitori. In quei documenti viene spiegato nel dettaglio come e a quale scopo sia possibile ascoltare una conversazione intrattenuta dagli utenti. Alla base del funzionamento di questa tecnologia c’è la richiesta specifica del cliente, tendenzialmente un’azienda interessata a fare pubblicità più funzionale ed espandere i propri profitti. Chi si rivolge a CMG può indicare un raggio spaziale entro il quale intende effettuare l’ascolto attivo.
In seconda battuta subentrano i microfoni di dispositivi come smartphone o smart TV connessi alla rete. Questi raccolgono una serie di informazioni provenienti dalle conversazioni quotidiane degli utenti che torneranno utili in un secondo momento quando l’intelligenza artificiale si occuperà invece di isolare oggetti o concetti utili a delineare l’esigenza momentanea del consumatore. Parole come “auto”, “condizionatore”, “scarpe” o nomi di città che si desidera visitare.
Una volta che CMG ha terminato la fase di profilazione del pubblico che è a sua insaputa obiettivo di questa operazione in incognito, si entra nell’ultima fase: quella della pubblicità mirata. Durante la navigazione in rete, all’utente interessato potranno apparire offerte o prodotti che corrispondono esattamente alle proprie esigenze o ai propri desideri. Gli spot si appoggiano sui siti di terze parti come Google, YouTube o alcuni social network.
Ma chi sono i principali clienti di CMG? Secondo quanto emerge dai documenti di cui 404 Media è entrata in possesso al primo posto figurano grandi colossi del Big Tech come Facebook, Google e Amazon. Mentre Amazon ha smentito tutto attraverso un portavoce affermando di non aver mai lavorato con CMG e Meta, la società madre di Facebook e Instagram, ha ammesso di aver esaminato il funzionamento per verificare se ci fossero violazioni dei termini di servizio, Google è corsa ai ripari rimuovendo CMG dalla propria sezione “Partners Program” e affermando che saranno adottate “misure appropriate” qualora verranno identificati annunci o inserzionisti che violano le norme di Google Ads.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/23/chat-control-piattaforme-varco-sicurezza-governi-invasivi-criminali-informatici/7704389/
Molti lo davano per morto, dopo le elezioni di giugno, invece il regolamento europeo per sorvegliare ogni comunicazione in chat è vivo e vegeto. I difensori della privacy lo hanno ribattezzato “Chat control”: oggi ne ha discusso un gruppo di lavoro del Consiglio europeo, in vista della riunione del 10 ottobre, quando i governi nazionali potrebbero già esprimere una posizione ufficiale. Il presidente di turno Viktor Orbàn ne caldeggia l’approvazione con un testo di compromesso. Intanto, le piattaforme digitali – come Meta, Signal, Proton mail, Threema – restano alla finestra, abbottonatissime. Ma lasciano trapelare profonda preoccupazione. Se Bruxelles approvasse le nuove norme, sottolineano, sarebbe la morte della crittografia end-end: cioè il baluardo a tutela della riservatezza dei cittadini, contro le intrusioni dei governi e dei malintenzionati a caccia di dati sensibili.
Il Regolamento si chiama Csar, Child sexual abuse regulation. La proposta della Commissione risale al maggio 2022, firmata dalla socialdemocratica svedeve Ylva Johansson, al tempo commissaria agli Affari interni. La ragione d’essere risiede nella lotta agli abusi sui minori e alla diffusione di contenuti pedopornografici. Nella prassi, legalizzerebbe la sorveglianza di massa dei colossi digitali sulle comunicazioni on line, per stanare i pedofili. Giovanni Maria Riccio, docente di diritto comparato all’Università di Salerno, usa una metafora: “È come se le autorità irrompessero in ogni abitazione per cercare quelli che hanno la cocaina”.
Molti lo davano per morto, dopo le elezioni di giugno, invece il regolamento europeo per sorvegliare ogni comunicazione in chat è vivo e vegeto. I difensori della privacy lo hanno ribattezzato “Chat control”: oggi ne ha discusso un gruppo di lavoro del Consiglio europeo, in vista della riunione del 10 ottobre, quando i governi nazionali potrebbero già esprimere una posizione ufficiale. Il presidente di turno Viktor Orbàn ne caldeggia l’approvazione con un testo di compromesso. Intanto, le piattaforme digitali – come Meta, Signal, Proton mail, Threema – restano alla finestra, abbottonatissime. Ma lasciano trapelare profonda preoccupazione. Se Bruxelles approvasse le nuove norme, sottolineano, sarebbe la morte della crittografia end-end: cioè il baluardo a tutela della riservatezza dei cittadini, contro le intrusioni dei governi e dei malintenzionati a caccia di dati sensibili.
Il Regolamento si chiama Csar, Child sexual abuse regulation. La proposta della Commissione risale al maggio 2022, firmata dalla socialdemocratica svedeve Ylva Johansson, al tempo commissaria agli Affari interni. La ragione d’essere risiede nella lotta agli abusi sui minori e alla diffusione di contenuti pedopornografici. Nella prassi, legalizzerebbe la sorveglianza di massa dei colossi digitali sulle comunicazioni on line, per stanare i pedofili. Giovanni Maria Riccio, docente di diritto comparato all’Università di Salerno, usa una metafora: “È come se le autorità irrompessero in ogni abitazione per cercare quelli che hanno la cocaina”.
vedi cosa fa un mesetto di galera? La democratica europa dopo queste due notizie sembra proprio somigliare alla cina.
A me pare evidente che il regime si stia preparando per quando saremo direttamente coinvolti nella guerra e non ci dovrà essere spazio per opposizioni significative. Tra poco quelli che non sono d'accordo li chiameremo collaborazionisti o traditori.
A me pare evidente che il regime si stia preparando per quando saremo direttamente coinvolti nella guerra e non ci dovrà essere spazio per opposizioni significative. Tra poco quelli che non sono d'accordo li chiameremo collaborazionisti o traditori.
Esatto, ma perderà di specificità e mancherà a una promessa.
(ANSA) - Zhu Hengpeng, economista di spicco di uno dei principali think tank della Cina, è finito sotto inchiesta ed è stato arrestato e rimosso da tutti gli incarichi per aver criticato in una chat privata la gestione dell'economia del Paese da parte del presidente Xi Jinping.
Lo riporta il Wall Street Journal, secondo cui l'indagine su Zhu, che negli ultimi dieci anni è stato il numero due (e vicesegretario del Partito comunista) dell'Istituto di economia presso l'Accademia cinese delle scienze sociali (Cass, a controllo statale), arriva mentre il Partito comunista intensifica gli sforzi per eliminare i commenti negativi sulla salute economica cinese.
Zhu, che compirà 55 anni questo mese, è stato arrestato in primavera dopo aver fatto alcune osservazioni molto critiche in una chat privata sull'app mandarina di messaggistica mobile WeChat, secondo persone a conoscenza della questione. I suoi rilievi includevano commenti sull'economia cinese in forte affanno, avendo come bersaglio Xi.
Il nome di Zhu, nel frattempo, è scomparso dall'elenco del personale di un think tank della prestigiosa Università Tsinghua di Pechino. L'ultima apparizione pubblica nota dell'economista è di fine aprile, in occasione di una conferenza del settore dell'assistenza agli anziani organizzata dalla rivista finanziaria Caixin.
Nell'occasione, suggerì che la Cina potrebbe colmare le lacune di finanziamento nel suo sistema pensionistico facendo in modo che i giovani cinesi paghino le pensioni dei genitori ed emettendo più obbligazioni governative, a patto che le persone mantengano fiducia nell'economia, secondo il resoconto dato da Caixin.
Lo riporta il Wall Street Journal, secondo cui l'indagine su Zhu, che negli ultimi dieci anni è stato il numero due (e vicesegretario del Partito comunista) dell'Istituto di economia presso l'Accademia cinese delle scienze sociali (Cass, a controllo statale), arriva mentre il Partito comunista intensifica gli sforzi per eliminare i commenti negativi sulla salute economica cinese.
Zhu, che compirà 55 anni questo mese, è stato arrestato in primavera dopo aver fatto alcune osservazioni molto critiche in una chat privata sull'app mandarina di messaggistica mobile WeChat, secondo persone a conoscenza della questione. I suoi rilievi includevano commenti sull'economia cinese in forte affanno, avendo come bersaglio Xi.
Il nome di Zhu, nel frattempo, è scomparso dall'elenco del personale di un think tank della prestigiosa Università Tsinghua di Pechino. L'ultima apparizione pubblica nota dell'economista è di fine aprile, in occasione di una conferenza del settore dell'assistenza agli anziani organizzata dalla rivista finanziaria Caixin.
Nell'occasione, suggerì che la Cina potrebbe colmare le lacune di finanziamento nel suo sistema pensionistico facendo in modo che i giovani cinesi paghino le pensioni dei genitori ed emettendo più obbligazioni governative, a patto che le persone mantengano fiducia nell'economia, secondo il resoconto dato da Caixin.
prima della sorveglianza di massa, per questo caso, io guarderei a quelli che hanno ricevuto i messaggi incriminati.
Cmq, oggi come oggi se partecipassi a una chat penserei che l'aggettivo "privata" ha un valore molto relativo (ragionamento prudenziale) e se vivessi in un paese in cui il potere politico non ha nessun contrappeso valutarei più prudente denunciare personalmente che X ha scritto questo e quello... per non dover scoprire dopo che, avendo taciuto, son diventato sospettabile di complicità
(edited)
(edited)
pensa che i nostri costituzionalisti, reduci da un regime, avevano scritto:
Art. 15. La libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili.
Art. 15. La libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili.