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Subject: Privacy online
the daily beast?
a parte ciò, veramente questo era già chiaro dall'articolo che avevo postato (o ne avevo letto un altro boh..).
E' con l'ultimo modello di iphone che non possono più (o dicono di..)
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E' con l'ultimo modello di iphone che non possono più (o dicono di..)
2. Scegli un browser fidato
Il navigatore è forse il programma su cui passi la maggior parte del tempo. Deve essere solido, avere una vasta selezione di plugin di sicurezza e, soprattutto, deve essere di tipo open source.
Il mio preferito è Tor Browser, un adattamento di Mozilla Firefox che viene preconfigurato per l'uso del servizio di navigazione anonima Tor. Un’altra opzione è SRWare Iron, una versione sicura di Chrome che non invia i dati a Google. Il fatto che siano versioni portable aggiunge un ulteriore livello di sicurezza.
Ghostery individua tutti i tipi di cookie traccianti presenti su qualsiasi sito da te visitato
Per rendere più sicuro il browser, è necessario installare dei componenti aggiuntivi come Ghostery o DoNotTrack. Ricorda che la maggior parte di questi componenti aiutano a renderti anonimo, ma non codificano il traffico. Per questo è necessario utilizzare la crittografia, come si vedrà in seguito.
Merita di essere letto: articolo
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Il mio preferito è Tor Browser, un adattamento di Mozilla Firefox che viene preconfigurato per l'uso del servizio di navigazione anonima Tor. Un’altra opzione è SRWare Iron, una versione sicura di Chrome che non invia i dati a Google. Il fatto che siano versioni portable aggiunge un ulteriore livello di sicurezza.
Ghostery individua tutti i tipi di cookie traccianti presenti su qualsiasi sito da te visitato
Per rendere più sicuro il browser, è necessario installare dei componenti aggiuntivi come Ghostery o DoNotTrack. Ricorda che la maggior parte di questi componenti aiutano a renderti anonimo, ma non codificano il traffico. Per questo è necessario utilizzare la crittografia, come si vedrà in seguito.
Merita di essere letto: articolo
Via libera del Parlamento UE, la privacy europea diventa realtà
Voto finale del Parlamento UE che ha portato oggi a compimento un percorso durato più di 4 anni per l'emanazione di nuove regole sulla protezione dei dati personali. Maggiori diritti per i cittadini per creare la fiducia necessaria per l'economia digitale in Europa. Multe fino a 20 milioni di euro o al 4% del fatturato annuo per i trasgressori. Previsione della figura di un responsabile per vigilare sull'effettivo rispetto delle regole. Bernardi: "Come nel caso dei privacy officer anglosassoni, ruolo cruciale anche per implementare business senza infrangere le regole"
Strasburgo, 14 aprile 2016 - Giornata storica per l'UE con l'approvazione definitiva del nuovo Regolamento Privacy, che aiuterà i cittadini a recuperare il controllo dei propri dati personali e a creare un livello di protezione elevato ed uniforme in tutti gli Stati membri dell'Unione Europea per un pieno sviluppo dell'economia digitale.
Con il voto finale del Parlamento Europeo, avvenuto a Strasburgo durante la seduta plenaria di oggi, termina così un percorso durato più di quattro anni, in cui è stata operata una completa revisione della normativa UE sulla protezione dei dati, per sostituire una direttiva targata "CE" che risaliva al lontano 1995, quando internet era ancora agli albori.
Il nuovo Regolamento, che in Italia prenderà il posto dell'attuale Codice della Privacy (Dlgs 196/2003), è stato concepito per dare ai cittadini un maggiore controllo sulle proprie informazioni personali in un mondo ormai digitalizzato da smartphone, social media, internet banking e trasferimenti globali.
"Questo è un grande successo per il Parlamento UE e un fiero 'sì' ai diritti dei consumatori e alla libera concorrenza nell'era digitale - ha affermato Jan Philipp Albrecht nel comunicato ufficiale della UE - I cittadini saranno in grado di decidere loro stessi quali dati personali vogliono o no condividere. Il nuovo regolamento, fornirà anche chiarezza per le imprese attraverso la definizione di una singola legge in tutta l'UE, creando fiducia, certezza del diritto, e una concorrenza più equa".
Le norme emanate oggi, prevedono nuove disposizioni sul diritto all'oblio, sul consenso chiaro ed informato al trattamento dei dati personali, sul diritto di trasferire i dati ad un altro fornitore di servizi, e quello di essere informati quando i propri dati sono stati violati, ma anche sull'obbligo per le imprese di utilizzare un linguaggio chiaro e comprensibile nelle informative sulla privacy, con multe che potranno arrivare fino a 20 milioni di euro o al 4% del fatturato annuo dei trasgressori.
"Con il Regolamento approvato oggi, l'UE detta nuove e più stringenti regole che non devono essere recepite come un peso da parte delle imprese, perché in realtà è stato finalmente dato ordine per un mercato digitale finora dominato indiscriminatamente dai colossi del web americani, che ora dovranno invece rimboccarsi le maniche per allinearsi - ha commentato Nicola Bernardi, presidente di Federprivacy - Un'altra nota positiva, è la previsione della figura di un responsabile della protezione dei dati, che avrà il compito di vigilare che la propria azienda rispetti effettivamente le regole, fungendo da punto di contatto sia con gli interessati che con l'Autorità Garante. Ma questo ruolo sarà cruciale anche perché, come avviene nel caso dei privacy officer nei paesi anglosassoni, questa figura potrà fornire consulenza al management per utilizzare correttamente i dati personali per implementare le proprie attività di business senza però infrangere le regole."
Il regolamento sarà pubblicato a breve nella Gazzetta ufficiale dell'Unione Europea, ed entrerà in vigore 20 giorni dopo. Le nuove disposizioni saranno direttamente applicabili in tutti gli Stati membri due anni dopo tale data.
edit: trovato sul sito di federprivacy.it
(edited)
Voto finale del Parlamento UE che ha portato oggi a compimento un percorso durato più di 4 anni per l'emanazione di nuove regole sulla protezione dei dati personali. Maggiori diritti per i cittadini per creare la fiducia necessaria per l'economia digitale in Europa. Multe fino a 20 milioni di euro o al 4% del fatturato annuo per i trasgressori. Previsione della figura di un responsabile per vigilare sull'effettivo rispetto delle regole. Bernardi: "Come nel caso dei privacy officer anglosassoni, ruolo cruciale anche per implementare business senza infrangere le regole"
Strasburgo, 14 aprile 2016 - Giornata storica per l'UE con l'approvazione definitiva del nuovo Regolamento Privacy, che aiuterà i cittadini a recuperare il controllo dei propri dati personali e a creare un livello di protezione elevato ed uniforme in tutti gli Stati membri dell'Unione Europea per un pieno sviluppo dell'economia digitale.
Con il voto finale del Parlamento Europeo, avvenuto a Strasburgo durante la seduta plenaria di oggi, termina così un percorso durato più di quattro anni, in cui è stata operata una completa revisione della normativa UE sulla protezione dei dati, per sostituire una direttiva targata "CE" che risaliva al lontano 1995, quando internet era ancora agli albori.
Il nuovo Regolamento, che in Italia prenderà il posto dell'attuale Codice della Privacy (Dlgs 196/2003), è stato concepito per dare ai cittadini un maggiore controllo sulle proprie informazioni personali in un mondo ormai digitalizzato da smartphone, social media, internet banking e trasferimenti globali.
"Questo è un grande successo per il Parlamento UE e un fiero 'sì' ai diritti dei consumatori e alla libera concorrenza nell'era digitale - ha affermato Jan Philipp Albrecht nel comunicato ufficiale della UE - I cittadini saranno in grado di decidere loro stessi quali dati personali vogliono o no condividere. Il nuovo regolamento, fornirà anche chiarezza per le imprese attraverso la definizione di una singola legge in tutta l'UE, creando fiducia, certezza del diritto, e una concorrenza più equa".
Le norme emanate oggi, prevedono nuove disposizioni sul diritto all'oblio, sul consenso chiaro ed informato al trattamento dei dati personali, sul diritto di trasferire i dati ad un altro fornitore di servizi, e quello di essere informati quando i propri dati sono stati violati, ma anche sull'obbligo per le imprese di utilizzare un linguaggio chiaro e comprensibile nelle informative sulla privacy, con multe che potranno arrivare fino a 20 milioni di euro o al 4% del fatturato annuo dei trasgressori.
"Con il Regolamento approvato oggi, l'UE detta nuove e più stringenti regole che non devono essere recepite come un peso da parte delle imprese, perché in realtà è stato finalmente dato ordine per un mercato digitale finora dominato indiscriminatamente dai colossi del web americani, che ora dovranno invece rimboccarsi le maniche per allinearsi - ha commentato Nicola Bernardi, presidente di Federprivacy - Un'altra nota positiva, è la previsione della figura di un responsabile della protezione dei dati, che avrà il compito di vigilare che la propria azienda rispetti effettivamente le regole, fungendo da punto di contatto sia con gli interessati che con l'Autorità Garante. Ma questo ruolo sarà cruciale anche perché, come avviene nel caso dei privacy officer nei paesi anglosassoni, questa figura potrà fornire consulenza al management per utilizzare correttamente i dati personali per implementare le proprie attività di business senza però infrangere le regole."
Il regolamento sarà pubblicato a breve nella Gazzetta ufficiale dell'Unione Europea, ed entrerà in vigore 20 giorni dopo. Le nuove disposizioni saranno direttamente applicabili in tutti gli Stati membri due anni dopo tale data.
edit: trovato sul sito di federprivacy.it
(edited)
Domande:
- ci allineiamo ai privacy officer anglosassoni, e' un bene?
- regolamentiamo un mercato europeo, se il server su cui opero e' di Panama* quale regolamentazione vige?
- cosa vorra' dire il punto "sul diritto di trasferire i dati ad un altro fornitore di servizi"?
Quantomeno sembra creare posti di lavoro: i privacy officer
- ci allineiamo ai privacy officer anglosassoni, e' un bene?
- regolamentiamo un mercato europeo, se il server su cui opero e' di Panama* quale regolamentazione vige?
- cosa vorra' dire il punto "sul diritto di trasferire i dati ad un altro fornitore di servizi"?
Quantomeno sembra creare posti di lavoro: i privacy officer
tre domande difficili,
considera che ci son 2 anni di transizione.
Per conto mio c'è del buono, ma come sempre è il COME che ci darà la misura.
se il server su cui opero e' di Panama* quale regolamentazione vige?
nel testo dovresti trovare la risposta.
Attualmente (già per il ns garante italiano anche se poi l'applicazione è un'altra cosa..) vige la regola del "luogo dell'utente", quindi la posizione del server è ininfluente
considera che ci son 2 anni di transizione.
Per conto mio c'è del buono, ma come sempre è il COME che ci darà la misura.
se il server su cui opero e' di Panama* quale regolamentazione vige?
nel testo dovresti trovare la risposta.
Attualmente (già per il ns garante italiano anche se poi l'applicazione è un'altra cosa..) vige la regola del "luogo dell'utente", quindi la posizione del server è ininfluente
Da Google news
270 milioni di account email rubati e svenduti a poco prezzo
270 milioni di account email rubati e svenduti a poco prezzo
public wifi e rischi
peraltro ghostmail appare ad un livello di sicurezza e rispetto della privacy inarrivabile per i vari google/microsoft
peraltro ghostmail appare ad un livello di sicurezza e rispetto della privacy inarrivabile per i vari google/microsoft
se uno volesse davvero proteggere i suoi dati forse dovrebbe rinunciare alla rete, in ongi caso ecco a voi un'ottima fonte di info su come proteggersi e cosa (non) fare/installare/usare.
https://www.privacytools.io/
Prima di tutto: nessun OS, sw o app di provenienza USA... cioè praticamente tutte! :D
https://www.privacytools.io/
Prima di tutto: nessun OS, sw o app di provenienza USA... cioè praticamente tutte! :D
Saro' strano io ma nel momento in cui negli USA si stava rafforzando il diritto alla privacy online c'e' stato il 9/11 a buttare nel cesso ogni diritto alla privacy in onore della lotta al terrorismo.
Nel momento in cui in Europa si cerca di rettificare le leggi sulla privacy gli UK votano il Brexit.
Non ho dei dati ma penso che magari la privacy e' il piu' grande business al mondo, genera piu' entroiti del settore alimentare o del petrolifero.
Boh.
Nel momento in cui in Europa si cerca di rettificare le leggi sulla privacy gli UK votano il Brexit.
Non ho dei dati ma penso che magari la privacy e' il piu' grande business al mondo, genera piu' entroiti del settore alimentare o del petrolifero.
Boh.
Project Sauron potrebbe essere stato progettato da un gruppo criminale che, supportato da una nazione, avrebbe il compito di effettuare operazioni di cyberspionaggio.
Virus scoperto a settembre dell'anno scorso ed "in funzione" per quasi sei anni, ad oggi.
Forse verrà debellato.
Chissà quanti virus ci infettano/spiano/rubano dati ogni giorno e non lo sappiamo perché non sono catalogati.
Spettacolo (cit)
Virus scoperto a settembre dell'anno scorso ed "in funzione" per quasi sei anni, ad oggi.
Forse verrà debellato.
Chissà quanti virus ci infettano/spiano/rubano dati ogni giorno e non lo sappiamo perché non sono catalogati.
Spettacolo (cit)
Tra l'altro se avete il telefono jailbreakato imho sicuro avete dei software spia
Per me i prodotti Apple si dovrebbero chiamare tutti “iPrison”
http://espresso.repubblica.it/visioni/tecnologia/2016/08/08/news/richard-stallman-e-il-compagno-smartphone-1.279873?ref=HRBZ-1
Rich TVTB.
http://espresso.repubblica.it/visioni/tecnologia/2016/08/08/news/richard-stallman-e-il-compagno-smartphone-1.279873?ref=HRBZ-1
Rich TVTB.