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Subject: Buddismo di Nichiren Daishonin (Soka Gakkai)
Nostalgiadibaggio [del] to
All
qualcuno lo ha abbracciato e lo pratica al momento o anche in passato?
Io l'ho praticato per un pochino.
Bell'ambiente, bei rituali.
Unico neo la tendenza a voler vedere il buddismo come una religione, cosa che molte dottrine buddiste fanno.
Bell'ambiente, bei rituali.
Unico neo la tendenza a voler vedere il buddismo come una religione, cosa che molte dottrine buddiste fanno.
Conosco un gruppo molto nutrito qui dalle mie parti, se ti occorrono info puoi contattarmi.
Io non pratico però.
Io non pratico però.
"Quoto" Ain. Brava gente, tutto molto bello...un po' eccessivi in certe convinzioni.
Io tutte le volte che su google cerco "sokker"...
"Quoto" Ain. Brava gente, tutto molto bello...un po' eccessivi in certe convinzioni.
idem secondo mia moglie (giapponese)
là è diventato qualcosa in più che la religione
in modo non sempre coerente
idem secondo mia moglie (giapponese)
là è diventato qualcosa in più che la religione
in modo non sempre coerente
È un partito politico ma questo è la parte meno spirituale e più concreta: sono tutte persone che mettono l'umanesimo al centro dell'esistenza.
La volontà di rendersi partecipi nel cambiare la società volendo lottare contro corruzione e sopprusi non può astenersi dal passare dal politico.
Poi siamo tutti persone e l'errore ci sta e quindi non è che possiamo dire che se un politico sbaglia tutto il partito è sbagliato.
Una cosa che ho sentito dire o ho letto è che la formazione politica è formata da gente benestante però non tiene in considerazione che la SGI nasce dalla gente povera, che non aveva niente, e che grazie alla forza ritrovata in questa filosofia/religione è riuscita ad esprimere se stessa e aiutare il prossimo.
Se hai maggiori informazioni dal Giappone comunque rendici partecipi.
La volontà di rendersi partecipi nel cambiare la società volendo lottare contro corruzione e sopprusi non può astenersi dal passare dal politico.
Poi siamo tutti persone e l'errore ci sta e quindi non è che possiamo dire che se un politico sbaglia tutto il partito è sbagliato.
Una cosa che ho sentito dire o ho letto è che la formazione politica è formata da gente benestante però non tiene in considerazione che la SGI nasce dalla gente povera, che non aveva niente, e che grazie alla forza ritrovata in questa filosofia/religione è riuscita ad esprimere se stessa e aiutare il prossimo.
Se hai maggiori informazioni dal Giappone comunque rendici partecipi.
Non vorrei andare giù duro, anche perchè ho molti amici che praticano, però noto che le riunioni che spesso coinvolgono anche oltre 30 persone (io vivo in una piccola cittadina di 50k di abitanti e so di almeno 200 persone che praticano) mettono al centro, oltre che discussioni "religiose" i problemi dell'individuo, quindi esce fuori che circa il 90% delle donne presenti (sono quasi tutte donne) sono state abbandonate dal marito, hanno problemi economici, hanno sofferto parecchio in passato, ecc..
Diventa così una sorta di psicoterapia casereccia, dove ogni presente parla del proprio passato, dei problemi affrontati, che poi magicamente vengono risolti attraverso la pratica quotidiana.
La mia sensazione è che se non sei divorziato, spiantato, malato non sei all'altezza dei partecipanti.
Però la cosa che mi crea più stupore vedendo da vicino questo mondo è che i praticanti sono lungi dall'essere uomini sereni, meditativi, realizzati, calmi, ma sono solo predicatori che non dimostrano con i fatti ed i comportamenti il loro equilibrio psicologico.
Altra cosa che reputo divertente è il cercare continuamente di coinvolgere gli altri, invitandoli a partecipare a qualche incontro ed il fatto che speso mi è stato chiesto, inizio a pensare che molti mi vedano come un potenziale piscopatico!
Diventa così una sorta di psicoterapia casereccia, dove ogni presente parla del proprio passato, dei problemi affrontati, che poi magicamente vengono risolti attraverso la pratica quotidiana.
La mia sensazione è che se non sei divorziato, spiantato, malato non sei all'altezza dei partecipanti.
Però la cosa che mi crea più stupore vedendo da vicino questo mondo è che i praticanti sono lungi dall'essere uomini sereni, meditativi, realizzati, calmi, ma sono solo predicatori che non dimostrano con i fatti ed i comportamenti il loro equilibrio psicologico.
Altra cosa che reputo divertente è il cercare continuamente di coinvolgere gli altri, invitandoli a partecipare a qualche incontro ed il fatto che speso mi è stato chiesto, inizio a pensare che molti mi vedano come un potenziale piscopatico!
entrando piu nello specifico mi chiedevo:
se è solo la recitazione del daimoku (nam myoho renge kyo) a "stimolare" la nostra budditha perchè recitare anche i passi del "sutra del Loto" ?
è sufficiente recitare il daimoku (nam myoho renge kyo) solo a mente, in silenzio?
mi è stato spiegato che occorre porsi un obiettivo concreto mentre si recita con il fine si risovere problemi concreti di vita reale, ma mi suona un po' opportunistico...
se è solo la recitazione del daimoku (nam myoho renge kyo) a "stimolare" la nostra budditha perchè recitare anche i passi del "sutra del Loto" ?
è sufficiente recitare il daimoku (nam myoho renge kyo) solo a mente, in silenzio?
mi è stato spiegato che occorre porsi un obiettivo concreto mentre si recita con il fine si risovere problemi concreti di vita reale, ma mi suona un po' opportunistico...
il buddismo come ogni altra religione è secondo me un METODO per approfondire la vita e stare bene con se stessi e gli altri.
Torquemada cita uno dei grossi temi: la Soka Gakkai è formata da persone ognuna con il suo bagaglio di caratteristiche e di cultura, c'è chi sfrutta la SGI per sentirsi qualcuno, chi si sente un buon sammaritano, chi si illude di cambiare e non cambia e chi si fa i suoi affari. Così come ogni altro ambito, non fa distinzione, una comunità è una comunità.
Nichiren a riguardo scrive una cosa semplice: segui la Legge e non le persone.
Qualsiasi sia la religione dev'essere una relazione privata tra te e la religione, ogni altro agente non dovrebbe rientrare in questo rapporto.
Quando hai una situazione che non ti piace lamentarsi è facile e arrivare a capire che cosa è di quella situazione che non ti piace è un pò meno facile.
Avere il coraggio di cambiare per risolvere la situazione è difficile.
Quando sei povero e sfigato spesso tendi a cercare un aiuto, magari un metodo sistematico, che la filosofia buddista fornisce: riesce a darti una mano in modo rapido persino se non ci credi, perchè il punto focale è che nella vita è benevola (altrimenti la terra non darebbe cibo per fare un esempio banale) e il random non esiste ma tutto dipende da te, dalle tue scelte passate e presenti.
Perciò devi abbandonare la lamentela, immaginare il futuro che vuoi e fare oggi le azioni per creare quel futuro. Più ti lamenti, più perdi tempo perchè non fai niente di concreto per migliorare la tua condizione.
se è solo la recitazione del daimoku (nam myoho renge kyo) a "stimolare" la nostra budditha perchè recitare anche i passi del "sutra del Loto" ? è sufficiente recitare il daimoku (nam myoho renge kyo) solo a mente, in silenzio?
A livello di fisica recitare Daimoku o fare i canti gregoriani serve. Mi hanno detto di leggere "La fisica del Tao" che non ho letto. Le vibrazioni della voce (dicono) fanno bene all'organismo.
mi è stato spiegato che occorre porsi un obiettivo concreto mentre si recita con il fine si risovere problemi concreti di vita reale, ma mi suona un po' opportunistico...
Quello che ho sperimentato io è che cerchi di darti una mossa quando:
- capitano eventi particolari che ti toccano (cause esterne)
- ti dai un obiettivo importante (cause interne)
Non è importante l'obiettivo in sè ma quanto questo obiettivo ti mette la voglia di migliorare la tua vita.
E' da un'ora che cerco di spiegare quello che io ho assimilato. Spero di riuscire a darvi delle indicazioni e vi chiedo di prenderle con le molle perchè io non ho competenze particolari se non la mia esperienza da membro della SGI.
Torquemada cita uno dei grossi temi: la Soka Gakkai è formata da persone ognuna con il suo bagaglio di caratteristiche e di cultura, c'è chi sfrutta la SGI per sentirsi qualcuno, chi si sente un buon sammaritano, chi si illude di cambiare e non cambia e chi si fa i suoi affari. Così come ogni altro ambito, non fa distinzione, una comunità è una comunità.
Nichiren a riguardo scrive una cosa semplice: segui la Legge e non le persone.
Qualsiasi sia la religione dev'essere una relazione privata tra te e la religione, ogni altro agente non dovrebbe rientrare in questo rapporto.
Quando hai una situazione che non ti piace lamentarsi è facile e arrivare a capire che cosa è di quella situazione che non ti piace è un pò meno facile.
Avere il coraggio di cambiare per risolvere la situazione è difficile.
Quando sei povero e sfigato spesso tendi a cercare un aiuto, magari un metodo sistematico, che la filosofia buddista fornisce: riesce a darti una mano in modo rapido persino se non ci credi, perchè il punto focale è che nella vita è benevola (altrimenti la terra non darebbe cibo per fare un esempio banale) e il random non esiste ma tutto dipende da te, dalle tue scelte passate e presenti.
Perciò devi abbandonare la lamentela, immaginare il futuro che vuoi e fare oggi le azioni per creare quel futuro. Più ti lamenti, più perdi tempo perchè non fai niente di concreto per migliorare la tua condizione.
se è solo la recitazione del daimoku (nam myoho renge kyo) a "stimolare" la nostra budditha perchè recitare anche i passi del "sutra del Loto" ? è sufficiente recitare il daimoku (nam myoho renge kyo) solo a mente, in silenzio?
A livello di fisica recitare Daimoku o fare i canti gregoriani serve. Mi hanno detto di leggere "La fisica del Tao" che non ho letto. Le vibrazioni della voce (dicono) fanno bene all'organismo.
mi è stato spiegato che occorre porsi un obiettivo concreto mentre si recita con il fine si risovere problemi concreti di vita reale, ma mi suona un po' opportunistico...
Quello che ho sperimentato io è che cerchi di darti una mossa quando:
- capitano eventi particolari che ti toccano (cause esterne)
- ti dai un obiettivo importante (cause interne)
Non è importante l'obiettivo in sè ma quanto questo obiettivo ti mette la voglia di migliorare la tua vita.
E' da un'ora che cerco di spiegare quello che io ho assimilato. Spero di riuscire a darvi delle indicazioni e vi chiedo di prenderle con le molle perchè io non ho competenze particolari se non la mia esperienza da membro della SGI.
il buddismo come ogni altra religione è secondo me un METODO per approfondire la vita e stare bene con se stessi e gli altri.
ma proprio no.
sul buddismo non discuto, ma per le altre religioni questo non è sempre vero.
Qualsiasi sia la religione dev'essere una relazione privata tra te e la religione, ogni altro agente non dovrebbe rientrare in questo rapporto.
questo..
a parte che è praticamente impossibile, dato che entriamo in contatto con le cose per tramite delle altre persone..
ma oltretutto è abbastanza discutibile a mio parere.
Quando sei povero e sfigato spesso tendi a cercare un aiuto, magari un metodo sistematico, che la filosofia buddista fornisce: riesce a darti una mano in modo rapido persino se non ci credi, perchè il punto focale è che nella vita è benevola (altrimenti la terra non darebbe cibo per fare un esempio banale) e il random non esiste ma tutto dipende da te, dalle tue scelte passate e presenti.
quindi non sarò mai buddista.
Purtroppo contro la mia mentalità scientifica non posso andare.
:pPpP
ma proprio no.
sul buddismo non discuto, ma per le altre religioni questo non è sempre vero.
Qualsiasi sia la religione dev'essere una relazione privata tra te e la religione, ogni altro agente non dovrebbe rientrare in questo rapporto.
questo..
a parte che è praticamente impossibile, dato che entriamo in contatto con le cose per tramite delle altre persone..
ma oltretutto è abbastanza discutibile a mio parere.
Quando sei povero e sfigato spesso tendi a cercare un aiuto, magari un metodo sistematico, che la filosofia buddista fornisce: riesce a darti una mano in modo rapido persino se non ci credi, perchè il punto focale è che nella vita è benevola (altrimenti la terra non darebbe cibo per fare un esempio banale) e il random non esiste ma tutto dipende da te, dalle tue scelte passate e presenti.
quindi non sarò mai buddista.
Purtroppo contro la mia mentalità scientifica non posso andare.
:pPpP
Senza fare un discorsone infinito su religione/scienza o religione/spiritualità o religione /psiche etc...
io comincerei a pretendere un po' di precisione nell'uso dei termini.
Per esempio: definizione RELIGIONE
interessantissima secondo me l'etimologia, re-ligo (ri lego qualcosa che evidentemente è stato unito in passato e contemporaneamente esprime la costrizione, il fatto di essere legato, che il culto comporta nella vita della persona)
quindi io comincerei a dire che sicuramente la religione non è un "metodo".
se tu la vuoi usare così sei naturalmente libero, ma non puoi nè generalizzare, nè tantomeno pretendere che sia così per le altre religioni (penso al cristianesimo, che tutto gli si può dire tranne che sia un metodo)
Poi faccio una considerazione esistenziale.
secondo me oggi l'atmosfera un po' new-age e la mania del "fare esperienze" che pervadono la nostra cultura ci impediscono di vedere i pericoli di certe cose. Invece la vita è oggi, non la preparazione per un eterno domani..
Inoltre quello che fai diventa quello che sei (o meglio ciò che fai definisce cosa diventi e sei). Quindi le religioni non si possono provare come vestiti da dismettere senza pagare pegno in termini di identità e di vita vissuta. Occhio perciò a consentire con troppa facilità alla moda del "provo e se mi piace resto, tanto che vuoi che sia"..
io comincerei a pretendere un po' di precisione nell'uso dei termini.
Per esempio: definizione RELIGIONE
interessantissima secondo me l'etimologia, re-ligo (ri lego qualcosa che evidentemente è stato unito in passato e contemporaneamente esprime la costrizione, il fatto di essere legato, che il culto comporta nella vita della persona)
quindi io comincerei a dire che sicuramente la religione non è un "metodo".
se tu la vuoi usare così sei naturalmente libero, ma non puoi nè generalizzare, nè tantomeno pretendere che sia così per le altre religioni (penso al cristianesimo, che tutto gli si può dire tranne che sia un metodo)
Poi faccio una considerazione esistenziale.
secondo me oggi l'atmosfera un po' new-age e la mania del "fare esperienze" che pervadono la nostra cultura ci impediscono di vedere i pericoli di certe cose. Invece la vita è oggi, non la preparazione per un eterno domani..
Inoltre quello che fai diventa quello che sei (o meglio ciò che fai definisce cosa diventi e sei). Quindi le religioni non si possono provare come vestiti da dismettere senza pagare pegno in termini di identità e di vita vissuta. Occhio perciò a consentire con troppa facilità alla moda del "provo e se mi piace resto, tanto che vuoi che sia"..
e il random non esiste...
quindi non sarò mai buddista.
Purtroppo contro la mia mentalità scientifica non posso andare.
:pPpP
In realtà credo proprio che per la Scienza il random non esista veramente, tutto può/potrà esser spiegato. Tutto ha un legame ben preciso con leggi della fisica, chimica,... che può spiegare comportamento ed esito di certi eventi.
Esiste solo su sokker :PP
quindi non sarò mai buddista.
Purtroppo contro la mia mentalità scientifica non posso andare.
:pPpP
In realtà credo proprio che per la Scienza il random non esista veramente, tutto può/potrà esser spiegato. Tutto ha un legame ben preciso con leggi della fisica, chimica,... che può spiegare comportamento ed esito di certi eventi.
Esiste solo su sokker :PP
In realtà credo proprio che per la Scienza il random non esista veramente
prima di affermare una cosa del genere ci vorrebbe un minimo di dimostrazione.
io sapevo che era stato dimostrato il contrario, ma non sono ferratissimo.
cmq immagino che tu stia cercando di dimostrare che quando tiriamo i dadi il risultato sia già scritto e ciò è un po'in contrasto con l'esistenza di una scienza chiamata statistica.