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Subject: Buddismo di Nichiren Daishonin (Soka Gakkai)
felix to
sucm [del]
il fatto che una carta, mentre si mischia il mazzo, finisca a sinistra o a destra della carta a cui sta andando incontro è governato da leggi fisiche, le quali sono precise. forza di gravità, atrito, forza con cui si abbassa il gruppo di carte dall'alto verso il basso, ecc ecc ecc.
In base a tutti i fattori la carta va da una parte e una soltanto. Solo che questi fattori non sono determinabili, sono in continua evoluzione fino a quando la carta non incide effettivamente il gruppo che sta in basso, andando da una parte o dall'altra. Quindi non solo quei fattori sono continui (e non discreti), non solo sono virtualmente infiniti, non solo sono impossibili da misurare dati i nostri strumenti, ma sono anche distribuiti in un lasso di tempo che non darebbe nessun modo di essere rilevati e poi inseriti in un modello che ne dia l'esito in tempo prima che questo si sia ormai già verificato. Inoltre, il modello sarebbe comunque una approssimazione che, come dicevo prima, dati gli innumerevoli fattori, ha una percentuale di errore tale per cui il risultato sarebbe comunque inattendibile, anche se riuscissimo ad averlo quella frazione di secondo prima dell'effettivo verificarsi dell'evento.
Una volta che il mazzo è mischiato, le carte sono ormai disposte e l'indeterminatezza risiede esclusivamente nel non conoscere quella disposizione, laddove prima risiedeva nella mancata conoscenza dei fattori che stavano concorrendo alla realizzazione della stessa. Mancata conoscenza dei fattori, e anche delle relazioni ed interazioni tra essi.
Questo è quello che io ritengo. tuttavia la limitatezza del mio intelletto rispetto alla natura della realtà è tale da rendere questo mia idea probabilmente sbagliata. Ci puossono benissimo essere infiniti fattori che non posso ponderare, e nemmeno percepirne l'esistenza. Quindi può valere tutto.
(edited)
In base a tutti i fattori la carta va da una parte e una soltanto. Solo che questi fattori non sono determinabili, sono in continua evoluzione fino a quando la carta non incide effettivamente il gruppo che sta in basso, andando da una parte o dall'altra. Quindi non solo quei fattori sono continui (e non discreti), non solo sono virtualmente infiniti, non solo sono impossibili da misurare dati i nostri strumenti, ma sono anche distribuiti in un lasso di tempo che non darebbe nessun modo di essere rilevati e poi inseriti in un modello che ne dia l'esito in tempo prima che questo si sia ormai già verificato. Inoltre, il modello sarebbe comunque una approssimazione che, come dicevo prima, dati gli innumerevoli fattori, ha una percentuale di errore tale per cui il risultato sarebbe comunque inattendibile, anche se riuscissimo ad averlo quella frazione di secondo prima dell'effettivo verificarsi dell'evento.
Una volta che il mazzo è mischiato, le carte sono ormai disposte e l'indeterminatezza risiede esclusivamente nel non conoscere quella disposizione, laddove prima risiedeva nella mancata conoscenza dei fattori che stavano concorrendo alla realizzazione della stessa. Mancata conoscenza dei fattori, e anche delle relazioni ed interazioni tra essi.
Questo è quello che io ritengo. tuttavia la limitatezza del mio intelletto rispetto alla natura della realtà è tale da rendere questo mia idea probabilmente sbagliata. Ci puossono benissimo essere infiniti fattori che non posso ponderare, e nemmeno percepirne l'esistenza. Quindi può valere tutto.
(edited)