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Subject: Attacchi terroristici

2015-01-15 13:05:29
Capre e cavoli:(:(:(
va beh...
2015-01-15 13:16:05
I civili morti contano tutti alla stessa maniera, o dipende da chi li ammazza?

2015-01-15 13:55:19
Scusate...
non voglio urtare la sensibilità di nessuno, ma mi ha fatto troppo ridere... :D



2015-01-15 15:01:22
LOOOOOL!!!
2015-01-15 15:13:03
i morti sono morti, nè capre nè cavoli, ma proprio morti e basta


fra l'altro intervento in Iraq con l'appoggio della nato

a parte che della NATO m'importa una sega (non è che se una città viene spazzata via da un bombardamento NATO va tutto bene), ma comunque la NATO (che non è l'ONU, che non appoggiò l'invasione) è un'organizzazione che servirebbe per difendersi, non per invadere altri stati sovrani.
2015-01-15 16:46:12
akiro
Charlie Hebdo faceva satira e prendeva in giro tutti, il tipo incriminato è palesemente antisemita e sinceramente non vedo cosa ci sia di satira nella sua frase.

el pupe
il diritto di parola include quello di dire cose che disturbano gli altri, non c'è solo la satira, c'è anche il diritto di dire QUALSIASI COSA.


credo che il problema sia questo: a chi compete decidere di cosa si può parlare e di cosa no?
Che sia uno Stato/Governo/Istituzione/Religione a farlo non mi pare una buona soluzione; a parte il rischio di abusi c'è anche da considerare che avremmo sempre a che fare con limitazioni stabilite per motivi di opportunità contingenti, sostanzialmente infondate e facilmente riducibili all'assurdo.

Io credo non competa ad altri che a me.

Limitare il diritto di espressione sulla base del principio che qualcuno può offendersi significa di fatto abolire la libertà di espressione.
Mi dispiace che si offenda, capisco che possa offendersi ma non posso accettare che ci siano cose che non si possano dire.
Mi piacerebbe non sentire o leggere più espressioni antisemite, razziste o sessiste;
Mi piacerebbe non sentire o leggere più negazioni della realtà dello sterminio;
Ma finchè si tratta di parlare o scrivere un antisemita (o un negazionista) dovrebbe essere libero di esaltare la sua idea dove, come e quando vuole.
Non capisco che pericolo possa rappresentare... anzi, se le mie idee vacillassero a causa delle sue parole bè, buono a sapersi imho; forse è il momento di cambiarle, o di rafforzarle.

p.s. Papa Francesco: Sulla libertà di espressione ognuno ha non solo la libertà e il diritto ma anche l’obbligo di dire ciò che pensa per aiutare il bene comune. [...] Avere dunque questa libertà, ma senza offendere, perché è vero che non si può reagire violentemente, ma se il dottor Gasbarri (l’organizzatore dei viaggi papali, che si trovava a fianco del Pontefice, ndr), che è un amico, dice una parolaccia contro mia mamma, gli aspetta un pugno. Non si può provocare, non si può insultare la fede degli altri.
Ecco; capisco ma non sono d'accordo... dovrei anche chiedermi che ne sia stato dell'altra guancia ma lascio stare perchè Francesco in genere dice cose condivisibili e mi è pure simpatico :)



2015-01-15 16:59:33
ahahah.. un papa argentino per davvero.
:D

Nel merito ovviamente dissento. L'esempio sembra giustificare i terroristi.. vedete voi..
2015-01-15 17:12:27
Questa mattina mi hanno fatto vedere un video di non so in quale parte del mondo, un gruppo armato ha preso una donna perche' aveva il volto scoperto, per 5 minuti le hanno urlato qualcosa, fatta inginocchiare e le hanno sparato.

E poi urlavano come se avessero fatto un gol allo stadio.

A me e' invece venuto il sangue freddo.
Una vita tolta cosi', senza senso, e l'impotenza di non poter fermare queste idiozie.
E a pensare alla gente che riprendeva con i Samsung S5 per poi postare su Facebook.

E noi qui a disquisire sulle parole, o comunque, su un cazzo di giochino online :(
2015-01-15 17:35:16
è imann guerra è guerra cosa vuoi che ti dica:(
2015-01-15 17:59:47
2015-01-15 18:31:37
ma allo stato dei fatti cosa cambia se hanno agito per motivo politico economico o per motivo raziale

se si vuole combattere (con le armi e con le idee) un avversario è fondamentale capirne le ragioni e gli obiettivi. quindi se agiscono per motivi economici, razziali, religiosi fa differenza.

qui ci sono dei pazzi armati che uccide gente inerme

vero e tutto ciò ha nomi precisi: genocidio e sterminio. tu vedi un gruppo armato che compie azioni terroristiche, lo etichetti come gruppo terroristico e ignori tutto il resto. io vedo un esercito impegnato in una guerra che fa utilizzo anche di azioni terroristiche.

sul fatto poi che l'esercito nigeriano eviti lo scontro diretto non significa che non sia in corso una guerra.
2015-01-15 19:31:19
Ma finchè si tratta di parlare o scrivere un antisemita (o un negazionista) dovrebbe essere libero di esaltare la sua idea dove, come e quando vuole.

Una cosa è essere contro (antisemita e negazionista) un'altra è dire: prego ammazzatene altri che son d'accordo.
Quello traspare dal eufemisticamente "infelice" frase di dieudonné.
2015-01-15 20:09:42
No quella non è guerra è PAZZIA !!!
Non riuscirò mai a capire perchè l'essere umano è così cattivo,pieno di odio !!
Forse sarò io che ho nella mia testa il rispetto per le persone,o forse non lo so proprio e mai lo saprò !!
2015-01-15 20:50:48
Forse sarò io che ho nella mia testa il rispetto per le persone
secondo me questo è quello che serve, in tutti. E, se ci fosse, frasi così:
il diritto di parola include quello di dire cose che disturbano gli altri, non c'è solo la satira, c'è anche il diritto di dire QUALSIASI COSA.
non avrebbero senso, o meglio, avrebbe senso dire che disturbano (come in effetti è nella frase che ho riportato) ma non che offendano (come ho letto in post successivi) perché se rispetti l'altro puoi dire quello che vuoi, anche che dispiaccia l'altro ma non che lo offenda... un conto è dire QUALSIASI COSA, un conto è dirla IN QUALSIASI MODO, anche offensiva sapendo di offendere... il che significa, per come la vedo io, mancanza di rispetto! Se invece nutri rispetto puoi dire quello che vuoi trovando però il modo giusto e cercando di non offendere nessuno anche esprimendo convinzioni/idee contrarie. Io ho un mio personale principio che è quello che ognuno è libero di fare e dire ciò che vuole fino a dove però arriva la libertà dell'altro. Se si valico quel limite sto invadendo la libettà altrui e a me questo non piace, come non piace che qualcuno invada la mia di libertà. Sinceramente io, dall'inizio, non ho mai pensato di dire Je suis Charlie, pur condannando l'attentato.
2015-01-15 21:29:34
Questa mattina mi hanno fatto vedere un video di non so in quale parte del mondo, un gruppo armato ha preso una donna perche' aveva il volto scoperto, per 5 minuti le hanno urlato qualcosa, fatta inginocchiare e le hanno sparato.

E poi urlavano come se avessero fatto un gol allo stadio.

A me e' invece venuto il sangue freddo.


Sì, ma così non se ne esce.
L'evoluzione delle società avviene in tempi differenti e su temi disparati.

Per dire, la maggioranza delle violenze sessuali, spesso sui minori, in Italia avviene dentro le mura di casa per opera dei familiari.
So what?

2015-01-15 21:33:40
Arrestato il comico Dieudonné.
La polizia francese ha arrestato il comico francese Dieudonné, indagato nei giorni scorsi per apologia di terrorismo, per aver pubblicato su Facebook la frase "Je me sens Charlie Coulibaly" ("Mi sento Charlie Coulibaly"), fondendo il nome del giornale con quello di Amedy Coulibaly, l'autore della strage nel supermarket kosher


L'ho saputo solo oggi.
Sono realmente sconcertato.