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Subject: Brexit - il referendum

2016-11-03 14:57:09
L’Alta corte di giustizia di Inghilterra e Galles ha accolto il ricorso di un gruppo di attivisti pro Ue che chiedono un voto del Parlamento di Westminster per avviare l’iter della Brexit. Il giudice ha dato così torto al governo di Theresa May: “Il segretario di Stato (alla Brexit, David Davis, ndr) non ha il potere sotto la Crown Prerogative di invocare l’articolo 50 del Trattato di Lisbona per l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea”. Il governo si è detto deluso: un portavoce di Downing street ha spiegato che l’esecutivo “non ha intenzione di far sì che questo faccia deragliare l’articolo 50 e il calendario che abbiamo previsto. Siamo determinati ad andare avanti con il nostro piano”. Ovvero, avviare il processo di uscita entro il marzo 2017.

“Il principio fondamentale della costituzione del Regno Unito è che il Parlamento è sovrano“, ha detto il giudice dell’Alta corte, Lord Thomas of Cwmgiedd, nel leggere il verdetto. Come sottolineano i media britannici, non solo si tratta di una forte umiliazione per il governo, ma questo di sicuro avrà ripercussioni sui tempi della Brexit, rallentandola. Secondo il Guardian, non è comunque la fine di questo storico caso legale, che vedrà la sua conclusione molto probabilmente di fronte alla Corte suprema.

“Il Paese ha votato per lasciare l’Ue in un referendum consentito da leggi del Parlamento – ha commentato il ministro del Commercio, Liam Fox – il governo è determinato a rispettare il risultato del referendum. Questa sentenza solleva un’importante e complessa questione di diritto ed è giusto che la consideriamo con prudenza prima di decidere come procedere”. L’esecutivo sostiene di non aver bisogno del parere del Parlamento per invocare l’articolo 50: la May ha più volte sottolineato le “prerogative storiche” del governo e la volontà popolare espressa nel referendum del 23 giugno, con cui il 52% degli elettori si è pronunciato per l’uscita dall’Unione.

Il verdetto “scatenerà la rabbia” della gente, ha scritto Nigel Farage, leader dell’Ukip, sul suo profilo Twitter, aggiungendo di temere “che ora sarà fatto ogni tentativo per bloccare o ritardare l’attivazione dell’articolo 50″. Il Labour, da parte sua, chiede di conoscere le modalità attraverso le quali il governo è intenzionato a condurre le trattative con Bruxelles: “I laburisti rispettano la decisione del popolo britannico di lasciare l’Unione europea – ha dichiarato il segretario del partito laburista britannico Jeremy Corbyn – ma ci devono essere trasparenza e responsabilità del Parlamento sui termini della Brexit. I Labour faranno pressioni affinché il processo di uscita funzioni per il Regno Unito, mettendo al primo posto la creazione di posti di lavoro, standard di vita e l’economia”.

Il ricorso è stato presentato da un nutrito gruppo di anti-Brexit dai profili più diversi. Tra loro anche l’imprenditrice britannica Gina Miller, che più volte aveva espresso il desiderio di porre fine “con mezzi legali” al fatto che il governo “potesse passare sopra il Parlamento”

Tre gli studi legali che hanno accettato di sostenere le ragioni dei ricorrenti: Edwin Coe, Bindmans e Mishcon de Reya, che ne ha incaricato l’avvocato David Pannick, una delle star del firmamento legale britannico. La loro principale argomentazione: se è vero che un governo, in forza della Royal Prerogative, può firmare un trattato internazionale, è anche vero che il Parlamento deve poi ratificarlo perché diventi legge nazionale. Secondo i ricorrenti, uscire dall’Ue senza consultare il Parlamento sarebbe una violazione dei diritti garantiti dall’Atto delle comunità europee del 1972 che ha incorporato la legislazione europea in quella del Regno Unito.




2016-11-03 16:36:57
tradotto

la brexit non la vogliono nemmeno loro.
2016-11-03 16:55:42
?
tradotto hanno la corte costituzionale che applica regole vecchie.
2016-11-03 17:12:44
più che altro anche se in italia praticamente nessuno lo ha rimarcato era un referendum consultivo!!!
è il parlamento che decide non il popolo
2016-11-03 17:28:28
Il principio fondamentale della costituzione del Regno Unito è che il Parlamento è sovrano

inquietante...
2016-11-03 17:32:44
il concetto di referendum consultivo è divertente (ma corretto eh)
dato che la sovranità appartiene al popolo (in teoria)
un referendum consultivo è un po' come dire che il direttore di un'azienda chiede un "consiglio" al padrone, ma poi è libero di fare diversamente.
che è vero, ma con le conseguenze che son facili da immaginare..
2016-11-03 18:01:37
a me sembra una grossa cazzata aver fatto il referendum prima della votazione del parlamento, se effettivamente verrà appurato che l'ultima parola è appunto del parlamento
2016-11-03 18:48:48
vero.

peccato che se lo volessero il governo poteva agire senza fallo.
a me sembra prendere tempo per cercare di incasinare le cose
2016-11-03 21:17:58
ma se era consultivo, perchè bruxelles ha minacciato catastrofi?
2016-11-03 22:08:29
( e la sterlina crollata )
2016-11-04 09:32:32
perchè la pensano come el pupe,ma vediamo il parlamento come la pensa:D
2016-11-04 11:47:33
Ipotizzo che se la manifestazione del volere del popolo tramite un referendum non fosse rispettata dal parlamento, farebbero poi cadere giù il governo
2016-11-04 12:21:35
con Londra completamente a favore di rimanere?
2016-11-04 12:34:22
La tua considerazione però nasce dal post referendum e dalla conseguente spaccatura.
La svalutazione della Sterlina ha fatto cambiare idea a molti ma sicuramente alla maggioranza di essere parte dell'Europa non frega un cazzo. A Calais per dire hanno chiuso le frontiere e piuttosto li affogano in mare o lasciano i problemi alla Francia.

Poi ti butto lì delle riflessione:
Ma su 9 milioni di abitanti che fa Londra quanti Britannici (o votanti) ci sono in realtà?

Quanti di questi sono Indiani, Pakistani, Bangla ed "Europei", che fanno come gli immigrati a Milano che danno poi dei terroni ai loro ex compaesani rimasti giù?
Alias voterebbero per chiudere le frontiere perché hanno paura di perdere il benessere acquisito per ritagliarsi uno spazio nella società, società che li ha magari anche trattati sempre come persone di minor valore.
2016-11-30 22:53:43
Non solo notizie brutte per gli UK


Sterlina in calo grazie alla Brexit: è boom di turisti a Londra

E anche

La città di Londra ha approvato la costruzione di un nuovo grattacielo che una volta completato sarà alto circa 290 metri, il secondo edificio più alto dell’Europa occidentale dopo The Shard, altro grattacielo londinese che con la sua antenna raggiunge i 310 metri di altezza. Il nuovo grattacielo per ora si chiama 1 Undershaft, come il nome della via nel distretto finanziario dove sarà costruito, ed è stato progettato dall’architetto Eric Parry per conto della società Aroland Holdings, con sede a Singapore. Il progetto prevede la realizzazione di una terrazza accessibile al pubblico e di un ristorante sulla sommità del grattacielo, che sarà il più alto di tutta Londra.

Magari hanno attirato nuovi capitali esteri
(edited)
2016-12-01 00:18:37
Sterlina in calo grazie alla Brexit: è boom di turisti a Londra

e poi ti domandi come ha fatto a vincere la guerra
un popolo che ragiona con la sua testa vs un popolo che ragiona secondo i dettami della TV...

continuiamo a tenerci questo "bell'eurino" del cazzo...