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Subject: "Giornalismo", il meglio di...
L'ultima frase è paradossale. Comunque, lungi da me pensare di censurare nessuno, nè su internet, nè qui.
io rilevo che:
1 se una persona crede A TUTTE (o alla maggior parte del) le teorie del complotto è probabile che ci sia una questione di fonti informative di cui si fida (o che cerca) e forse anche una di esigenze che cerca di soddisfare
2 questi "comunicatori del complotto" vivono di un pubblico che a loro chiede questo (perchè il resto lo trova altrove) e quindi sono spinti in modo forte ad offrire quello che i loro clienti chiedono, a prescindere da ciò che pensano veramente. Oltre al guadagno economico, ci sono anche altre motivazioni che possono spingere qualcuno a scegliere di dire cose che lui stesso non crede vere pur di fare visualizzazioni (es. visibilità)
3 l'incontro di domanda (1) con offerta (2) produce un match quasi perfetto e soprattutto impermeabile, per volontà del cliente, alle argomentazioni contrarie.
L'unica cosa che può rompere il giochino è un'azione critica più forte da parte dell'utente.
QUI VIENE LA PARTE IMPORTANTE:
Non credo bisogna rifiutare TUTTE le teorie del complotto, ma bisogna scegliere con attenzione le fonti a cui attribuire credibilità, come?
-valutando se cavalcano tutti i complotti
-valutando se postano seguendo ciò che serve a mantenere un'audience (regolarità post/video, seguendo l'attualità, sempre con lo stesso schema "noncielodicono",..)
-valutando quanto siano allineati con forme di propaganda simili in altri paesi (es. mondo antiwoke USA, propaganda paesi esteri, ..)
Fatto questo uno può anche credere a una cosa che sente dire a Mazzucco, magari perchè si convince delle sue argomentazioni.
.. ma credi a quella, non a Mazzucco..
io rilevo che:
1 se una persona crede A TUTTE (o alla maggior parte del) le teorie del complotto è probabile che ci sia una questione di fonti informative di cui si fida (o che cerca) e forse anche una di esigenze che cerca di soddisfare
2 questi "comunicatori del complotto" vivono di un pubblico che a loro chiede questo (perchè il resto lo trova altrove) e quindi sono spinti in modo forte ad offrire quello che i loro clienti chiedono, a prescindere da ciò che pensano veramente. Oltre al guadagno economico, ci sono anche altre motivazioni che possono spingere qualcuno a scegliere di dire cose che lui stesso non crede vere pur di fare visualizzazioni (es. visibilità)
3 l'incontro di domanda (1) con offerta (2) produce un match quasi perfetto e soprattutto impermeabile, per volontà del cliente, alle argomentazioni contrarie.
L'unica cosa che può rompere il giochino è un'azione critica più forte da parte dell'utente.
QUI VIENE LA PARTE IMPORTANTE:
Non credo bisogna rifiutare TUTTE le teorie del complotto, ma bisogna scegliere con attenzione le fonti a cui attribuire credibilità, come?
-valutando se cavalcano tutti i complotti
-valutando se postano seguendo ciò che serve a mantenere un'audience (regolarità post/video, seguendo l'attualità, sempre con lo stesso schema "noncielodicono",..)
-valutando quanto siano allineati con forme di propaganda simili in altri paesi (es. mondo antiwoke USA, propaganda paesi esteri, ..)
Fatto questo uno può anche credere a una cosa che sente dire a Mazzucco, magari perchè si convince delle sue argomentazioni.
.. ma credi a quella, non a Mazzucco..
A te piace rimanere in superficie. E va benissimo... ma se rimani in superficie di sicuro non hai le carte in regola per smentire chicchessia, cosa che richiede un lavoro purtroppo preciso e passo-passo.
Mazzucco non chiede a nessuno di credergli: il suo è un approccio scientifico, fa i compiti a casa, e il tutto finisce con un personalissimo "change my mind".
Ti mette sul tavolo le carte, ti offre quelle che sono considerazioni logiche e aspetta che qualcuno ne trovi di migliori o smentisca ciò che riporta. Ma per farlo non basta guardare distrattamente un video, per dare un contributo serve impegno e tempo.
Non saprei come definirlo, diciamo che è uno "scazzotrolling autoaccreditante" che fai a ogni discussione nella quale rimbalzi la fatica e pretendi comunque di poter arrivare a una conclusione. Che è sempre, manco a dirlo, basata sulla percezione/sentito dire/simpatia o la non quotata tentazione di andare sempre contro la posizione di chi invece la fatica la mette.
Mazzucco non chiede a nessuno di credergli: il suo è un approccio scientifico, fa i compiti a casa, e il tutto finisce con un personalissimo "change my mind".
Ti mette sul tavolo le carte, ti offre quelle che sono considerazioni logiche e aspetta che qualcuno ne trovi di migliori o smentisca ciò che riporta. Ma per farlo non basta guardare distrattamente un video, per dare un contributo serve impegno e tempo.
Non saprei come definirlo, diciamo che è uno "scazzotrolling autoaccreditante" che fai a ogni discussione nella quale rimbalzi la fatica e pretendi comunque di poter arrivare a una conclusione. Che è sempre, manco a dirlo, basata sulla percezione/sentito dire/simpatia o la non quotata tentazione di andare sempre contro la posizione di chi invece la fatica la mette.
valutando se cavalcano tutti i complotti
E qui potremo mettere un link al "Grande Disegno" su cui convergono tutti i complotti; tranne gli sfortunatissimi paria dei complotti (tipo il Terrapiattismo).
E qui potremo mettere un link al "Grande Disegno" su cui convergono tutti i complotti; tranne gli sfortunatissimi paria dei complotti (tipo il Terrapiattismo).
Guarda ti sorprenderò: io sono un lettore di Bagnai da anni e ho stima di lui personalmente e credo che moltissime delle cose che ha scritto siano vere.
Eppure CONTEMPORANEAMENTE penso che sia affiliato ad uno stream di comunicatori che hanno una centrale di committenza interna e soprattutto estera.
Bagnai non può essere definito complottista, ma sicuramente è avverso al mainstream, sicuramente ha fatto uso di social e del suo blog in modo importante, arrivando a fare soldini (vendite del libro), accumulare fama e persino a farsi votare (2 volte) in parlamento. Io penso che lui non faccia le cose per "la verità", le fa per il proprio tornaconto.
Questa consapevolezza non mi impedisce di vedere valore nel suo lavoro e di prenderlo.
PERO' NON MI FIDO DI LUI.
Questo è il punto.
PS: Io trovo il video sull'isola di Maui di Mazzucco IMBARAZZANTE. Prove ZERO. Allusioni e dichiarazioni un sacco.
Non capisco come si fa a chiamare "metodo scientifico" una ricerchina online con le musichette dal livello Iene o anche meno.
Eppure CONTEMPORANEAMENTE penso che sia affiliato ad uno stream di comunicatori che hanno una centrale di committenza interna e soprattutto estera.
Bagnai non può essere definito complottista, ma sicuramente è avverso al mainstream, sicuramente ha fatto uso di social e del suo blog in modo importante, arrivando a fare soldini (vendite del libro), accumulare fama e persino a farsi votare (2 volte) in parlamento. Io penso che lui non faccia le cose per "la verità", le fa per il proprio tornaconto.
Questa consapevolezza non mi impedisce di vedere valore nel suo lavoro e di prenderlo.
PERO' NON MI FIDO DI LUI.
Questo è il punto.
PS: Io trovo il video sull'isola di Maui di Mazzucco IMBARAZZANTE. Prove ZERO. Allusioni e dichiarazioni un sacco.
Non capisco come si fa a chiamare "metodo scientifico" una ricerchina online con le musichette dal livello Iene o anche meno.
non lo sai perché non sei X per cui non leggi i post dei californiani
questa me la appendo in cameretta, è troppo bella.
questa me la appendo in cameretta, è troppo bella.
Capisco l'ironia, ma Twitter è nato proprio con questo scopo: rendere contributori gli utenti, farli diventare i veri testimoni della notizia.
Il cambio di politica di Meta altro non è che il riconoscimento della validità di un metodo, quello delle Note, che serve ad appurare scientificamente la fondatezza di una informazione. Il singolo troll o pennivendolo che ti racconta la cazzata viene immediatamente messo a nudo, l'informazione confermata da un alto numero di fonti non correlate una all'altra è inevitabilmente valida. O comunque meritevole di attenzione.
Il cambio di politica di Meta altro non è che il riconoscimento della validità di un metodo, quello delle Note, che serve ad appurare scientificamente la fondatezza di una informazione. Il singolo troll o pennivendolo che ti racconta la cazzata viene immediatamente messo a nudo, l'informazione confermata da un alto numero di fonti non correlate una all'altra è inevitabilmente valida. O comunque meritevole di attenzione.
PS: Io trovo il video sull'isola di Maui di Mazzucco IMBARAZZANTE. Prove ZERO. Allusioni e dichiarazioni un sacco.
Non capisco come si fa a chiamare "metodo scientifico" una ricerchina online con le musichette dal livello Iene o anche meno.
Vabè, è un discorso direi arrivato al solito punto morto: non capisci o non vuoi capire non solo il merito, ma anche le successive considerazioni. Amen
Non capisco come si fa a chiamare "metodo scientifico" una ricerchina online con le musichette dal livello Iene o anche meno.
Vabè, è un discorso direi arrivato al solito punto morto: non capisci o non vuoi capire non solo il merito, ma anche le successive considerazioni. Amen
Beh, sulla scientificità del metodo ho molti dubbi ma, del resto, non è scientifico in sé nemmeno il sistema di fact checking centralizzato.
Ma il fatto è che sulla sua efficacia i pareri sono prevalentemente negativi, a parte quelli autoreferenziali che X usa per valutare se stessa.
Esempio
Il punto che ritorna sempre è che proprio dove la correzione sarebbe importante (la politica per esempio) il sistema non riesce a produrla (consentire la visualizzazione).
Ed è l'ovvio risultato di temi in cui il dibattito si è non solo polarizzato su Bianco/Nero ma che, per la loro significanza sono assorbiti da insiemi Bianco/Nero... mi riferisco, per intenderci, alla convergenza di temi eterogenei (Gaza, luna, vaccini) in Insiemi che li collegano e che generano poi l'impossibilità di reperire il numero sufficiente di punti di vista diversi che convergono per consentire la visualizzazione.
I punti di vista diversi oggi si polarizzano e divergono e basta.
Ed ecco perché il post sui "mangiatori di cani e gatti" è rimasto lì nonostante sia un'emerita sciocchezza
(edited)
Ma il fatto è che sulla sua efficacia i pareri sono prevalentemente negativi, a parte quelli autoreferenziali che X usa per valutare se stessa.
Esempio
Il punto che ritorna sempre è che proprio dove la correzione sarebbe importante (la politica per esempio) il sistema non riesce a produrla (consentire la visualizzazione).
Ed è l'ovvio risultato di temi in cui il dibattito si è non solo polarizzato su Bianco/Nero ma che, per la loro significanza sono assorbiti da insiemi Bianco/Nero... mi riferisco, per intenderci, alla convergenza di temi eterogenei (Gaza, luna, vaccini) in Insiemi che li collegano e che generano poi l'impossibilità di reperire il numero sufficiente di punti di vista diversi che convergono per consentire la visualizzazione.
I punti di vista diversi oggi si polarizzano e divergono e basta.
Ed ecco perché il post sui "mangiatori di cani e gatti" è rimasto lì nonostante sia un'emerita sciocchezza
(edited)
rendere contributori gli utenti,
Il problema è che trovi tutto e il contrario di tutto con grande fatica a distinguere.
Il problema è che trovi tutto e il contrario di tutto con grande fatica a distinguere.
quello di non produrre correzioni su un tema dibattuto lo trovo un pregio.
Si parla di notizie false ma che il sistema di autocorrezione fondato sugli utenti stessi non è però in grado di correggere.
Questo implica che il tema dibattuto è inquinato (nei fatti, nei dati e nelle parole) da contenuti falsi che influiscono fortemente sulle scelte politiche dei singoli.
Che il singolo decida sulla base di elementi veri dovrebbe essere desiderabile.
Il sistema è un po' come quello di Wikipedia: se una data, o il titolo di un libro, o un fatto raccontato sono falsi sarà un bene che siano corretti o no?
Vista la quantità di utenti che non si prende la briga di procedere a verifiche di quanto trova su Wiki (o su X, o sulla sua fonte unica di nutrimento) è meglio se quelle fonti hanno dei sistemi di controllo (decentralizzati, centralizzati o entrambi)
(edited)
Questo implica che il tema dibattuto è inquinato (nei fatti, nei dati e nelle parole) da contenuti falsi che influiscono fortemente sulle scelte politiche dei singoli.
Che il singolo decida sulla base di elementi veri dovrebbe essere desiderabile.
Il sistema è un po' come quello di Wikipedia: se una data, o il titolo di un libro, o un fatto raccontato sono falsi sarà un bene che siano corretti o no?
Vista la quantità di utenti che non si prende la briga di procedere a verifiche di quanto trova su Wiki (o su X, o sulla sua fonte unica di nutrimento) è meglio se quelle fonti hanno dei sistemi di controllo (decentralizzati, centralizzati o entrambi)
(edited)
Supercazzole a parte, il sistema delle Note è come la Democrazia: è il migliore che sia possibile trovare fino a qui.
Tutto è pesato: i contributi non sono tutti uguali, il giudizio sui contributi che poi porta alla loro pubblicazione non pesa allo stesso modo. Tanto per fare un esempio, chi si è sbilanciato su una cagata come quella che hai riportato avrà inevitabilmente perso tale peso per i giudizi futuri (vedi il parallelismo con l'addestramento delle AI: serve lo storico, nella fase iniziale gli sfondoni saranno tanti e spettacolari). La qualità del contributo è poi misurata in base al suo valore oggettivo, non è mica una gara a sparare boiate raccogliendo i like.
Insomma: i social non sono tutti uguali, le cose bisogna conoscerle. E si vede quando qualcuno ne parla per sentito dire.
Tutto è pesato: i contributi non sono tutti uguali, il giudizio sui contributi che poi porta alla loro pubblicazione non pesa allo stesso modo. Tanto per fare un esempio, chi si è sbilanciato su una cagata come quella che hai riportato avrà inevitabilmente perso tale peso per i giudizi futuri (vedi il parallelismo con l'addestramento delle AI: serve lo storico, nella fase iniziale gli sfondoni saranno tanti e spettacolari). La qualità del contributo è poi misurata in base al suo valore oggettivo, non è mica una gara a sparare boiate raccogliendo i like.
Insomma: i social non sono tutti uguali, le cose bisogna conoscerle. E si vede quando qualcuno ne parla per sentito dire.
Tornando IT, una questione che non conoscevo (lungo ma interessante)
Insomma: i social non sono tutti uguali, le cose bisogna conoscerle. E si vede quando qualcuno ne parla per sentito dire.
Certo, e si torna all'autoreferenza con cui X si definisce "migliore" e "democratica"
Certo, e si torna all'autoreferenza con cui X si definisce "migliore" e "democratica"
Ma non c’è il minimo dubbio che lo sia.
Tu confondi migliore con ideale
Tu confondi migliore con ideale
Ti ripeto che non è migliore ma si autodefinisce tale; e ci sono tanti dubbi, portati da chi ha "punti di vista diversi", che in effetti lo sia.