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Subject: "Giornalismo", il meglio di...
Repubblica.it
Una montagna di dollari già spesi per le guerre: Israele quanto potrà ancora andare avanti? di Enrico Franceschini
sottotitolo:
Il conflitto a Gaza è già costato 67 miliardi di dollari, in quello con l’Iran ne spende 735 milioni al giorno: è il periodo più costoso della sua storia dal punto di vista militare. E le previsioni di crescita del Pil si abbassano
Ci deve essere un requisito per fare i giornalisti di non capire nulla di economia..
Come fa a calare il PIL se aumenta la spesa pubblica? Manco le basi..
Una montagna di dollari già spesi per le guerre: Israele quanto potrà ancora andare avanti? di Enrico Franceschini
sottotitolo:
Il conflitto a Gaza è già costato 67 miliardi di dollari, in quello con l’Iran ne spende 735 milioni al giorno: è il periodo più costoso della sua storia dal punto di vista militare. E le previsioni di crescita del Pil si abbassano
Ci deve essere un requisito per fare i giornalisti di non capire nulla di economia..
Come fa a calare il PIL se aumenta la spesa pubblica? Manco le basi..
4 Luglio 2025
La serva serve
Di Marco Travaglio
Se la padrona si giudica dai servi che si sceglie, la Meloni è messa maluccio. Bocchino, con grave sprezzo del cognome, l’ha appena candidata al Nobel per l’Economia. E chissà come l’ha presa Brunetta, che anni fa all’ambìto riconoscimento si era autocandidato, come i gatti che si leccano il culo da soli. O come B., che passava il tempo a congratularsi con se stesso: “Sono il miglior presidente del Consiglio degli ultimi 150 anni”, “sono l’unto del Signore”, “sono alto un metro e 71”, anticipando la vasta servitù che teneva a libro paga in FI, aziende, giornali, tv, case editrici. E che comunque non risparmiava la saliva: “È un ragazzo della via Paal: troppo buono” (Sgarbi), “Ha un aspetto fanciullesco che mi ricorda Mozart”, “è come Gengis Khan”, “un’opera pop” (Ferrara), “Ci parla proprio come un padre” (Fede), “Sono unilateralmente innamorato di lui” (Alfano). Letta era romanista e Fede juventino, ma per Lui passarono al Milan. Più o meno le stesse lingue umettarono poi, in sequenza, le terga di Napolitano (“va al cinema e paga il biglietto”, Corriere), Monti (ah, quel loden così sobrio!), Renzi (“il fidanzato d’Italia, quello strano fluido della Leopolda”, Rep), Mattarella (“È di filigrana sottile, il Cristo col sorriso dolce e amaro di una vita investita dalla tragedia”, Merlo, Rep), Draghi (“atterra con la sua astronave a Montecitorio già di mattina per studiare il terreno e gli abitanti del nuovo pianeta… Nella Sala dei Busti persino De Nicola e De Gasperi si guardano e sembrano sorridere”, Bei, Rep).
Ora da tre anni, tolte quelle defunte o avvizzite e aggiunte le novizie, si dedicano h 24 alla Meloni: “Madonna Giorgia” (Ferrara), “una fuoriclasse, avercene” (Concita De Gregorio), “può essere la nuova Merkel” (Bisignani), “una pop star internazionale”, “l’Uomo dell’Anno”, “la mamma di ferro” (Sechi), “Tam tam tra i migranti: ‘Ora c’è la Meloni, non partiamo più’” (Sallusti), “ha realizzato una specie di veni, vidi, vici in chiave moderna” (Folli), “I Meloneskin” (Foglio), “Regina Giorgia”, “Instancabile, lavora pure il dì di festa” (Corriere), “ex brutto anatroccolo trasformatosi in cigno” (Polito el Drito), “la più brava tra gli europei” (Tronchetti Provera), “la Papessa, tutti vogliono incontrarla” (Riformista), “premier senza ombre”, “Kingmaker d’Europa”, “Regina d’Europa” (Vespa). Ma anche, volendo, Madre purissima, Madre ammirabile, Sede della Sapienza, Causa della nostra letizia, Porta del cielo, Stella del mattino, Salute degli infermi, Rifugio dei peccatori, Consolatrice degli afflitti, Aiuto dei cristiani, Regina della famiglia, Regina della pace. E naturalmente Nobel per l’Economia. Diceva Benito Mussolini: “Come si fa a non diventare padroni di un Paese di servitori?”.
La serva serve
Di Marco Travaglio
Se la padrona si giudica dai servi che si sceglie, la Meloni è messa maluccio. Bocchino, con grave sprezzo del cognome, l’ha appena candidata al Nobel per l’Economia. E chissà come l’ha presa Brunetta, che anni fa all’ambìto riconoscimento si era autocandidato, come i gatti che si leccano il culo da soli. O come B., che passava il tempo a congratularsi con se stesso: “Sono il miglior presidente del Consiglio degli ultimi 150 anni”, “sono l’unto del Signore”, “sono alto un metro e 71”, anticipando la vasta servitù che teneva a libro paga in FI, aziende, giornali, tv, case editrici. E che comunque non risparmiava la saliva: “È un ragazzo della via Paal: troppo buono” (Sgarbi), “Ha un aspetto fanciullesco che mi ricorda Mozart”, “è come Gengis Khan”, “un’opera pop” (Ferrara), “Ci parla proprio come un padre” (Fede), “Sono unilateralmente innamorato di lui” (Alfano). Letta era romanista e Fede juventino, ma per Lui passarono al Milan. Più o meno le stesse lingue umettarono poi, in sequenza, le terga di Napolitano (“va al cinema e paga il biglietto”, Corriere), Monti (ah, quel loden così sobrio!), Renzi (“il fidanzato d’Italia, quello strano fluido della Leopolda”, Rep), Mattarella (“È di filigrana sottile, il Cristo col sorriso dolce e amaro di una vita investita dalla tragedia”, Merlo, Rep), Draghi (“atterra con la sua astronave a Montecitorio già di mattina per studiare il terreno e gli abitanti del nuovo pianeta… Nella Sala dei Busti persino De Nicola e De Gasperi si guardano e sembrano sorridere”, Bei, Rep).
Ora da tre anni, tolte quelle defunte o avvizzite e aggiunte le novizie, si dedicano h 24 alla Meloni: “Madonna Giorgia” (Ferrara), “una fuoriclasse, avercene” (Concita De Gregorio), “può essere la nuova Merkel” (Bisignani), “una pop star internazionale”, “l’Uomo dell’Anno”, “la mamma di ferro” (Sechi), “Tam tam tra i migranti: ‘Ora c’è la Meloni, non partiamo più’” (Sallusti), “ha realizzato una specie di veni, vidi, vici in chiave moderna” (Folli), “I Meloneskin” (Foglio), “Regina Giorgia”, “Instancabile, lavora pure il dì di festa” (Corriere), “ex brutto anatroccolo trasformatosi in cigno” (Polito el Drito), “la più brava tra gli europei” (Tronchetti Provera), “la Papessa, tutti vogliono incontrarla” (Riformista), “premier senza ombre”, “Kingmaker d’Europa”, “Regina d’Europa” (Vespa). Ma anche, volendo, Madre purissima, Madre ammirabile, Sede della Sapienza, Causa della nostra letizia, Porta del cielo, Stella del mattino, Salute degli infermi, Rifugio dei peccatori, Consolatrice degli afflitti, Aiuto dei cristiani, Regina della famiglia, Regina della pace. E naturalmente Nobel per l’Economia. Diceva Benito Mussolini: “Come si fa a non diventare padroni di un Paese di servitori?”.
Pupe la Cazzetta è universalmente nota, oltre che per il fatto di essere partner dell'Inter, per avere in redazione velinari del topo Furlani. Anche un bambino potrebbe smentire queste immani fesserie, peraltro una situazione che conosciamo e conoscete tutti.
Non so quanti giocatori venduti, iniziando proprio da quelli con ingaggio "pesante" e qualche pedina a parte (Nkunku e Rabiot) prendendo gente che guadagna poco.
Monte ingaggi abbassato non so di quanto, per i conti ti rimando a Martinelli (canale Milan Hello, è l'editorialista di punta e nella vita fa il dirigente finanziario di azienda: lo intervistarono anche Le Iene e non so quanti altri programmi per altre vicende). Come monte ingaggi siamo calati di una posizione, questa stagione siamo dietro anche alla Roma. E consideriamo quello pesantissimo di Origi, i reietti Bennacer e Adli, Vos che sta a prendere polvere ecc...
Lo stesso Silvestrin è un ottimo "analista" per quanto riguarda strategie e piani: si vede chiaramente come questo mercato sia stato all'insegna della eventuale exit strategy in caso San Siro non sia percorribile (lo sapremo tra una settimana).
Ve lo volete mettere in testa, tu e i pennivendoli che lo sanno già a meno di non essere completamente cretini, che questi non spendono per gli obbiettivi sportivi? Hanno un fatturato altissimo e segano senza pietà il costo rosa, fanno sparire ricavi in fantomatiche voci "Servizi" il cui ammontare doppia le big europee, fanno mercato a cazzo, non prendono giocatori con acquisto definitivo nemmeno in un anno in cui hanno un budget spaventoso e un fallimento da farsi perdonare, si inventano situazioni, non cacciano a calci in culo Origi per avere un argomento da usare su social e carte da culo per colpevolizzare la gestione Maldini e crearsi alibi... vendono tutti, tutti, tutti senza programmare sostituzioni per tempo tanto che DeCuyper se lo prende il Brighton e noi ci dobbiamo puppare EstupidNiang a 20 mln perché sul mercato non c'è più nulla e Theo era impacchettato per l'Arabia (con lui che voleva l'Atletico, ripeto per i noti distratti), ecc ecc.
Non so quanti giocatori venduti, iniziando proprio da quelli con ingaggio "pesante" e qualche pedina a parte (Nkunku e Rabiot) prendendo gente che guadagna poco.
Monte ingaggi abbassato non so di quanto, per i conti ti rimando a Martinelli (canale Milan Hello, è l'editorialista di punta e nella vita fa il dirigente finanziario di azienda: lo intervistarono anche Le Iene e non so quanti altri programmi per altre vicende). Come monte ingaggi siamo calati di una posizione, questa stagione siamo dietro anche alla Roma. E consideriamo quello pesantissimo di Origi, i reietti Bennacer e Adli, Vos che sta a prendere polvere ecc...
Lo stesso Silvestrin è un ottimo "analista" per quanto riguarda strategie e piani: si vede chiaramente come questo mercato sia stato all'insegna della eventuale exit strategy in caso San Siro non sia percorribile (lo sapremo tra una settimana).
Ve lo volete mettere in testa, tu e i pennivendoli che lo sanno già a meno di non essere completamente cretini, che questi non spendono per gli obbiettivi sportivi? Hanno un fatturato altissimo e segano senza pietà il costo rosa, fanno sparire ricavi in fantomatiche voci "Servizi" il cui ammontare doppia le big europee, fanno mercato a cazzo, non prendono giocatori con acquisto definitivo nemmeno in un anno in cui hanno un budget spaventoso e un fallimento da farsi perdonare, si inventano situazioni, non cacciano a calci in culo Origi per avere un argomento da usare su social e carte da culo per colpevolizzare la gestione Maldini e crearsi alibi... vendono tutti, tutti, tutti senza programmare sostituzioni per tempo tanto che DeCuyper se lo prende il Brighton e noi ci dobbiamo puppare EstupidNiang a 20 mln perché sul mercato non c'è più nulla e Theo era impacchettato per l'Arabia (con lui che voleva l'Atletico, ripeto per i noti distratti), ecc ecc.
fai caso, l'ho messo nel 3d sul giornalismo.. quindi forse dovresti cogliere che l'avevo segnalato proprio come pezzo di giornalismo "al soldo di.."
Sul resto del post ti segnalo che, a parte la stupidata sull'inter, sono sostanzialmente d'accordo.
Sul resto del post ti segnalo che, a parte la stupidata sull'inter, sono sostanzialmente d'accordo.
Ah ecco, mi sembrava strano.
Stupidata quale, la Cazzetta partner dell'Inter? A me sembrava fosse cosa nota
Comunque l'articolo di tale carta da culo ha fatto un rapidissimo giro e Silvestrin ne ha già fatto un video.
Stupidata quale, la Cazzetta partner dell'Inter? A me sembrava fosse cosa nota
Comunque l'articolo di tale carta da culo ha fatto un rapidissimo giro e Silvestrin ne ha già fatto un video.
Caso Collegno, un anno di squalifica al portiere picchiato da un papà: aveva innescato la rissa
Il giudice sportivo del Comitato provinciale piemontese ha punito Thomas Sarritzu, numero uno del Volpiano Pianese, suo padre (dirigente dello stesso club) e un calciatore avversario
Ecco il meglio del meglio dei giornalisti maiali. Da qualche giorno avevano costruito la storia del papà killer, del papà violento. Gigione Donnarumma (che per me dovrebbe fare il lavapiatti a prescindere) che invita la povera vittima a Coverciano
Taaaac
Il bamboccio aveva iniziato a menare un avversario e il padre di questo l'ha difeso
Taaaac
Giornalisti che resettano tutto e iniziano a riscrivere la storia
Spero arrivi il giorno in cui li riformeranno
Il giudice sportivo del Comitato provinciale piemontese ha punito Thomas Sarritzu, numero uno del Volpiano Pianese, suo padre (dirigente dello stesso club) e un calciatore avversario
Ecco il meglio del meglio dei giornalisti maiali. Da qualche giorno avevano costruito la storia del papà killer, del papà violento. Gigione Donnarumma (che per me dovrebbe fare il lavapiatti a prescindere) che invita la povera vittima a Coverciano
Taaaac
Il bamboccio aveva iniziato a menare un avversario e il padre di questo l'ha difeso
Taaaac
Giornalisti che resettano tutto e iniziano a riscrivere la storia
Spero arrivi il giorno in cui li riformeranno