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Subject: Blackfriday

2016-11-25 19:53:22
confermo, oggi c'è accesso alle informazioni e, di conseguenza, controllo.
Un tempo fondamentalmente dovevi fidarti (il famoso negoziante di fiducia... che inqlava la gente facendo prezzi ad hoc), oggi sai valutare subito e senza dubbi se stai spendendo di più, di meno, se conviene aspettare, se il servizio è affidabile ecc ecc

Poi gli storditi ci saranno sempre, e magari abbiamo più cose inutili. Ma quando a me o a un mio familiare serve un elettrodomestico, ho la quasi certezza di prendere il meglio per qualità/prezzo, sempre. Risparmiando un buon 40% che non andando a caso in negozio/centro commerciale.
2016-11-25 20:05:13
sicuramente abbiamo più cose inutili.
ed il senso di colpa di essere partecipe alla fine del commercio "al dettaglio" mi accompagna sempre.
2016-11-25 20:13:57
già

l'ultimo preventivo che mi hanno chiesto, è per un online magazine connesso all'attività di una libreria di roma. Per quelle, aggiungendo il fenomeno dei formato kindle e il fatto che "la gente non legge più", il risultato finale è il disastro. Tocca inventarsene di ogni, intuendo il cambiamento e anticipando la concorrenza.
(edited)
2016-11-25 20:25:16
da quando c'è Mattia hai queste manie di grandezza :D


Barros ha le manie di grandezza quando deve provare il goniometro
2016-11-25 20:30:26
aspetta un attimo, pò piu' in giu'....ecco, ora sì, brava! sei a 90! :D
2016-11-25 20:34:42
io online ci compro solo le cose che non trovo in città.... ma io son particolare, non vado neanche nei centri commerciali e la spesa la faccio dagli alimentari

se ci fosse un pò piu' di gente così forse si tornerebbe a respirare......anche perchè non dovete dimenticare che sono i negozi che tengono le città vive e accese...chiusi quelli poi avrete davvero solo l'online (mi rivoglo ai compulsivi, non a tutti ovviamente)

che brutto mondo :(
2016-11-25 20:37:09
sarà perchè faccio parte di un mondo che sta scomparendo, sarà perchè ho sempre più tempo libero a disposizione, ma personalmente preferisco di gran lunga fare acquisti nei negozi o sulle bancarelle. Vuoi mettere entrare nella cartoleria di Barros per acquistare una risma A4? Respirare l'odore classico di cartoleria e poter toccare gli oggetti con mano? Oppure entrare in un colorificio e riempirsi le narici dell'afrore di colle e vernici? O entrare in un salumeria e farsi venire l'acquolina alla bocca annusando il perfido profumo del prosciutto che cade sottilmente affettato sotto la musica della lama dell'affettatrice? E passare un'oretta nei negozzi d'abbigliamento indovinando l'età del gentil sesso dal loro deretano toccando capi di cachemire o lingeria di seta? Impagabili poi le emozioni che si vivono nel silenzio delle librerie scorrendo seriche pagine fitte di caratteri che dispensano cultura.
A me, stare davanti ad un monitor a scorrere impersonali oggetti nella solitudine ammantata dal fumo di decine di sigarette mette tristezza. Meglio farsi una chiacchierata con un commesso o, meglio, con un'avvenente commessa che cerca di convincerti che l'articolo che hai in mano è il massimo per portarsi a casa lo stipendio.
Popolo del web PENTITEVI per quello che state distruggendo! :D
2016-11-25 20:42:46
Riassumendo la tua giornata tipo:
- vai da barros a comprare il goniometro
- vai in colorificio a comprare del lubrificante
- vai in salumeria a prendere il salame (volessi mai)
- vai a comprare della lingerie
- vai in libreria nel reparto erotico
- e aspetti l'avvenente commessa
- ci lasci lo stipendio

Ce ne vorrebbero di piu' di blackfriday :)
(edited)
2016-11-25 20:43:12
LOL
2016-11-25 21:42:06
(il famoso negoziante di fiducia... che inqlava la gente facendo prezzi ad hoc

beh dai... ad hoc era mica possibile, se non con quello che vendeva le collanine in spiaggia...
per il resto c'è il suo prezzo esposto...

e cmq dato che tutto di tutto non si può sapere... e che le recensioni su internet non sono sempre obiettive, anzi: quanto spesso ormai si trovano quelle dei recensori "professionisti" che mettono il disclaimer "ho ricevuto l'oggetto in regalo o con un forte sconto in cambio di una recensione imparziale"... oppure altre recensioni di alberghi in cui c'è gente che mette 1 stella perché "era finita la marmellata all'albicocca"... o che mette 5 stelle al ristorante che chiudono i NAS il giorno dopo (quello di Torino di qualche mese fa)

insomma, io i miei riferimenti di fiducia li ho ancora, soprattutto in ambito informatico: magari da lui un prodotto non costa 100, ma 120, ma magari invece di prendere quel prodotto parlando con lui scopro che ne andrebbe meglio un altro e quindi alla fine pago un po' di più, ma ci guadagno poi nell'utilizzo...
2016-11-25 22:32:08
Ma al mio negozio non ci passi?
ho un campionario di clienti donne da farti visionare
2016-11-26 00:40:19
"Ruins" di Peter Kuper era 6€ in meno 2 gg fa.
è_é
2016-11-26 01:57:22
che dirti, sei fortunato... non è tutto nero, ma è estenuante la ricerca dei meritevoli di fiducia. Furbetti che ti maggiorano il prezzo (non tutti mettono prezzi esposti, anzi) o che non fanno mezzo scontrino neanche per sbaglio (soprattutto i piccoli esercizi, col titolare che magari è sfondato di grano) ti fan passare la voglia e a quel punto vai online e ti togli il dubbio. Poi come dice grucho, senza i piccoli negozi la città perderebbe vitalità, ma io sono per la teoria che "tutto si trasforma" e il vuoto verrebbe riempito in qualche modo (ora so già che qualcuno farà la battuta dei centri massaggi :P). Semplicemente va dato un senso al piccolo esercizio, che può essere quello della consulenza che un sito non può dare anche se fatto a regola d'arte: comunque vedo parecchie iniziative per dare nuovo slancio a queste attività, una su tutte la fidelizzazione con i punti da spendere anche in altri negozi (dello stesso paese, o del distretto a seconda degli accordi stipulati con le agenzie che si occupano di creare la piattaforma).

Le fiere e le bancarelle sono altro e non moriranno mai, imho. Le adoro anch'io... così come le commesse, tutte, indistintamente :D


(edited)
2016-11-26 08:51:28
Campo dell'abbigliamento che notoriamente vede clienti comprare vestiti per la sopravvivenza spiccia e non per un superficiale senso di appagamento nell'ammirare il proprio armadio pieno e nel poter perdere 40/50 minuti al sabato sera per decidere cosa mettersi.

Eh certo.
La gente prende SOLO quello che gli serve.
Ma dove vivi? In un libro di Ibsen?
2016-11-26 10:55:30
Oh my god... XD
2016-11-26 11:04:00
Fast fashion e' sempre piu' un problema di inquinamento globale oltre che psicologico
Cosi come immagino si iniziera' sempre piu' a parlare di rifiuti tecnologici