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Subject: Blackfriday
scusatemi io a ragionare così non ci vedo l'utilità-
Uno mi critica il consumismo per l'impatto ambientale (LOL, come se il modello di consumo fosse funzione della quantità dei consumi e non delle regole che ci siamo dati nella produzione e trasporto), un altro la mimetizzazione del conflitto distributivo nelle regole del commercio internazionale (ma benvenuto, è da Marx che si sanno ste cose), un altro ancora mi critica la ricerca della felicità nelle cose (che fa tanto essere o avere di Hesse, ma poi non si ha idea di come altro mandar avanti il mondo senza ammazzare metà della sua popolazione), l'ultimo arriva e mi dice guarda che dove non ci son regole non rispettano le regole (machedavero?..).
edit:
aaaargh. un altro va senza apostrofo! :|
(edited)
Uno mi critica il consumismo per l'impatto ambientale (LOL, come se il modello di consumo fosse funzione della quantità dei consumi e non delle regole che ci siamo dati nella produzione e trasporto), un altro la mimetizzazione del conflitto distributivo nelle regole del commercio internazionale (ma benvenuto, è da Marx che si sanno ste cose), un altro ancora mi critica la ricerca della felicità nelle cose (che fa tanto essere o avere di Hesse, ma poi non si ha idea di come altro mandar avanti il mondo senza ammazzare metà della sua popolazione), l'ultimo arriva e mi dice guarda che dove non ci son regole non rispettano le regole (machedavero?..).
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aaaargh. un altro va senza apostrofo! :|
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vabè, allora è buono tutto.
ho scritto che fa schifo, è un po' diverso "schifo" da "buono"...
(edited)
ho scritto che fa schifo, è un po' diverso "schifo" da "buono"...
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Io non vedo invece il senso nel provare a ridicolizzare gli interventi di chi solleva problematiche.
ho scritto che fa schifo, è un po' diverso "schifo" da "buono"...
No, andrea, non svicolare.
Il punto centrale è: "anche se fa schifo, è meglio di niente? Sì/No".
No, andrea, non svicolare.
Il punto centrale è: "anche se fa schifo, è meglio di niente? Sì/No".
Io non vedo invece il senso nel provare a ridicolizzare gli interventi di chi solleva problematiche.
si, mi scuso.
però a mia discolpa vorrei segnalare che è faticoso argomentare ad ogni post una questione differente e che le questioni devono essere "di questa terra"..
mi spiego, io faccio parte di questa società per mille cose: consumi, lavoro, regole, rapporti sociali e familiari etc.
non mi puoi chiedere di fare eccezione per una sola di queste cose. non ha senso.
oppure la diatriba su "piuttosto di niente è meglio piuttosto", ma che vuoi sentirti dire?
è meglio 1 $/gg o niente? meglio 1 $... mi pare un fatto incontestabile.
Solo che te lo vuoi sentir dire per saltar fuori con la polemica sul fatto che non va accettato questo ricatto..
epperò nel mentre che vi organizzate per la rivoluzione, che facciamo, li facciamo sopravvivere sti poracci?
si, mi scuso.
però a mia discolpa vorrei segnalare che è faticoso argomentare ad ogni post una questione differente e che le questioni devono essere "di questa terra"..
mi spiego, io faccio parte di questa società per mille cose: consumi, lavoro, regole, rapporti sociali e familiari etc.
non mi puoi chiedere di fare eccezione per una sola di queste cose. non ha senso.
oppure la diatriba su "piuttosto di niente è meglio piuttosto", ma che vuoi sentirti dire?
è meglio 1 $/gg o niente? meglio 1 $... mi pare un fatto incontestabile.
Solo che te lo vuoi sentir dire per saltar fuori con la polemica sul fatto che non va accettato questo ricatto..
epperò nel mentre che vi organizzate per la rivoluzione, che facciamo, li facciamo sopravvivere sti poracci?
però a mia discolpa vorrei segnalare che è faticoso argomentare ad ogni post una questione differente e che le questioni devono essere "di questa terra"..
Sono d'accordo. Però il primo passo per farle diventare di questa terra è non fare spallucce, dando di gomito all'amico per riderne insieme.
È un discorso generale, non te ne sto facendo una colpa personale.
mi spiego, io faccio parte di questa società per mille cose: consumi, lavoro, regole, rapporti sociali e familiari etc.
Anche io. E non mi sento "colpevole" del fatto che ho scarpe fabbricate in vietnam o prodotti tecnologici prodotti in cina, tutto con manodopera sfruttata e lavoratori abusati fisicamente e psicologicamente. Mi giro dall'altra parte nel letto e ci dormo su.
Sono lontano migliaia di chilometri e sono problemi che possono risolvere solo "loro" come i nostri avi li hanno risolti 2 secoli fa. Con la lotta strutturata. Decenni di proteste e manganellate, rivolte e repressioni, rivoluzioni e dittature, e tanti morti finché il principe e la corte di padroni non si stanca e concede qualche diritto.
Loro non ci sono arrivati e sono sfruttati.
Però mi sento un grandissimo stronzo se non sollevo lo stesso problema non appena mi si ripresenta nel "mio" mondo. Perché a "mio fratello" neolaureato propongono contratti a zero salario "perché almeno, invece di startene a casa, ti fai esperienza", o a "mia cugina" propongono 600€ "che non sono molti, però è sempre meglio di niente".
E mi sento un grandissimo stronzo se non faccio "pressioni" al mio vicinato relazionale appena si parla di politica, per farlo diventare IL nodo politico, LA domanda da porsi quando si va a votare: "sì, ma il salario mi aumenterà? Il potere d'acquisto aumenterà?".
E se non mi aumenta devo fare pressione, finché o vengono riconosciuti i miei diritti o esplode la pentola.
oppure la diatriba su "piuttosto di niente è meglio piuttosto", ma che vuoi sentirti dire?
Non vorrei leggere "fa schifo, però meglio di niente":
Però un cazzo.
Perché è una rinuncia a priori ad un limite inferiore oltre il quale non si va.
E tu mi chiederai: "sì, va bene, e cosa fai in pratica?".
Ed io ti rispondo: "se ad un colloquio di lavoro mi propongono 600€, io mi sento offeso e dico di smetterla di insultarmi perché esiste la legittima difesa."
(edited)
è meglio 1 $/gg o niente? meglio 1 $... mi pare un fatto incontestabile.
Contestabilissimo e di corto respiro se non accettando 1$/die posso spuntarne 5$/die tra un mese.
Solo che te lo vuoi sentir dire per saltar fuori con la polemica sul fatto che non va accettato questo ricatto..
Certo. Se ti do del pedofilo in pubblico, tu reagisci.
Ad azione c'è reazione.
Con la contrattazione è uguale. Ad azione, reazione. "meglio di nulla" = "fai di me quel che vuoi".
]epperò nel mentre che vi organizzate per la rivoluzione, che facciamo, li facciamo sopravvivere sti poracci?
Certo.
Basta avere la consapevolezza che dire "meglio di nulla" vuol dire stare dalla parte del problema e non della soluzione.
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Contestabilissimo e di corto respiro se non accettando 1$/die posso spuntarne 5$/die tra un mese.
Solo che te lo vuoi sentir dire per saltar fuori con la polemica sul fatto che non va accettato questo ricatto..
Certo. Se ti do del pedofilo in pubblico, tu reagisci.
Ad azione c'è reazione.
Con la contrattazione è uguale. Ad azione, reazione. "meglio di nulla" = "fai di me quel che vuoi".
]epperò nel mentre che vi organizzate per la rivoluzione, che facciamo, li facciamo sopravvivere sti poracci?
Certo.
Basta avere la consapevolezza che dire "meglio di nulla" vuol dire stare dalla parte del problema e non della soluzione.
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Basta avere la consapevolezza che dire "meglio di nulla" vuol dire stare dalla parte del problema e non della soluzione.
ma anche no.
poi la divisione del mondo in buoni e cattivi ..
detta in pratica,
sei un lavoratore in bangladesh, ti danno 1$/gg, accetti o muori?
se accetti sei parte del problema, sallo..
ma su dai.. che vai cianciando...
e io, sul forum di sokker, che affermo che 1 $ è meglio di niente, implicitamente, siccome non faccio la rivoluzione per i diritti di un altro ALLORA SONO COMPLICE.. perchè ad un'azione non oppongo una reazione..
scusami se non vado oltre, mi sembra una cosa che, una volta portata nel prativo, dimostra un tale livello di scemenza che non serve discuterla davvero.
ma anche no.
poi la divisione del mondo in buoni e cattivi ..
detta in pratica,
sei un lavoratore in bangladesh, ti danno 1$/gg, accetti o muori?
se accetti sei parte del problema, sallo..
ma su dai.. che vai cianciando...
e io, sul forum di sokker, che affermo che 1 $ è meglio di niente, implicitamente, siccome non faccio la rivoluzione per i diritti di un altro ALLORA SONO COMPLICE.. perchè ad un'azione non oppongo una reazione..
scusami se non vado oltre, mi sembra una cosa che, una volta portata nel prativo, dimostra un tale livello di scemenza che non serve discuterla davvero.
poi la divisione del mondo in buoni e cattivi ..
Nessuna divisione in buoni o cattivi.
Divisione in posizioni ed approcci che garantiscono il mantenimento/risoluzione del problema.
detta in pratica,
sei un lavoratore in bangladesh, ti danno 1$/gg, accetti o muori?
se accetti sei parte del problema, sallo..
ma su dai.. che vai cianciando...
No. Non è detta in pratica. È detta in maniera superficiale per ridicolizzare una posizione.
Ho scritto che se c'è un problema salario, è condizione necessaria (ma non sufficiente) riconoscerne l'esistenza. Poi è condizione necessaria (ma non sufficiente), non accettarla. Ovvio che il lavoratore del bangladesh accetterà il dollaro per sopravvivere. Il punto è se nel mentre che accetta, si organizza per rimuovere questa condizione oppure no. E se si sta organizzando, cosa vuole e cosa è disposto a fare per ottenerla. Se si accetta la situazione come ineluttabile si è condannati soltanto a revisioni in peggio. È solo questione di tempo.
e io, sul forum di sokker, che affermo che 1 $ è meglio di niente, implicitamente, siccome non faccio la rivoluzione per i diritti di un altro ALLORA SONO COMPLICE.. perchè ad un'azione non oppongo una reazione..
No. Tu sul forum di sokker tenti di ridicolizzare una posizione. Lo si nota facilmente dal ricorso dialettico alla parola "rivoluzione" che è un tentativo a mio parere molto povero di derisione, di parodia, non diverso dalla social guerrilla di chi usa termini come "liretta" o "gomblotto" appena si sollevano dubbi sullo status quo.
A: c'è un problema salario?
B: meglio di niente.
A: c'è un problema salario? c'è un limite al "meglio di niente"?
B: hahaha, che scemenza, vuole fare la rivoluzione!
(edited)
Nessuna divisione in buoni o cattivi.
Divisione in posizioni ed approcci che garantiscono il mantenimento/risoluzione del problema.
detta in pratica,
sei un lavoratore in bangladesh, ti danno 1$/gg, accetti o muori?
se accetti sei parte del problema, sallo..
ma su dai.. che vai cianciando...
No. Non è detta in pratica. È detta in maniera superficiale per ridicolizzare una posizione.
Ho scritto che se c'è un problema salario, è condizione necessaria (ma non sufficiente) riconoscerne l'esistenza. Poi è condizione necessaria (ma non sufficiente), non accettarla. Ovvio che il lavoratore del bangladesh accetterà il dollaro per sopravvivere. Il punto è se nel mentre che accetta, si organizza per rimuovere questa condizione oppure no. E se si sta organizzando, cosa vuole e cosa è disposto a fare per ottenerla. Se si accetta la situazione come ineluttabile si è condannati soltanto a revisioni in peggio. È solo questione di tempo.
e io, sul forum di sokker, che affermo che 1 $ è meglio di niente, implicitamente, siccome non faccio la rivoluzione per i diritti di un altro ALLORA SONO COMPLICE.. perchè ad un'azione non oppongo una reazione..
No. Tu sul forum di sokker tenti di ridicolizzare una posizione. Lo si nota facilmente dal ricorso dialettico alla parola "rivoluzione" che è un tentativo a mio parere molto povero di derisione, di parodia, non diverso dalla social guerrilla di chi usa termini come "liretta" o "gomblotto" appena si sollevano dubbi sullo status quo.
A: c'è un problema salario?
B: meglio di niente.
A: c'è un problema salario? c'è un limite al "meglio di niente"?
B: hahaha, che scemenza, vuole fare la rivoluzione!
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A: c'è un problema salario?
B: meglio di niente.
A: c'è un problema salario? c'è un limite al "meglio di niente"?
B: hahaha, che scemenza, vuole fare la rivoluzione!
non è andata così, è andata diversamente:
A: consumismo brutto
B: occhio eh.. il "consumismo" è uno dei fattori che permette ad alcuni di mangiare
C: allora tu giustifichi che non ci sia il limite inferiore ai salari
B: mi state coglionando.
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B: meglio di niente.
A: c'è un problema salario? c'è un limite al "meglio di niente"?
B: hahaha, che scemenza, vuole fare la rivoluzione!
non è andata così, è andata diversamente:
A: consumismo brutto
B: occhio eh.. il "consumismo" è uno dei fattori che permette ad alcuni di mangiare
C: allora tu giustifichi che non ci sia il limite inferiore ai salari
B: mi state coglionando.
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Il punto è se nel mentre che accetta, si organizza per rimuovere questa condizione oppure no. E se si sta organizzando, cosa vuole e cosa è disposto a fare per ottenerla. Se si accetta la situazione come ineluttabile si è condannati soltanto a revisioni in peggio. È solo questione di tempo.
tolgo di mezzo il lavoratore del Balgladesh perchè non è necessario visto che la condizione è anche quella italiana e quoto.
Su cosa fare praticamente in mancanza di una struttura politica cui appoggiarti è piuttosto ovvio:
1) accetti, mugugnando, di lavorare sottopagato... pesantemente sottopagato, e con un futuro status da schiavo. L'accettazione puramente passiva credo sia rara: normalmente chi accetta per mancanza di alternative esprime comunque il suo scontento in una qualche forma di opposizione.
2) accetti ma anche crei da te o partecipi alla creazione di quella struttura politica che oggi manca
3) rifiuti e cerchi altro ma accetti la possibilità di non sopravvivere al momento se non grazie all'assistenza familiare o pubblica
4) rifiuti ma anche crei da te o partecipi alla creazione di quella struttura politica che oggi manca
Le scelte 2 e 4 dovrebbero implicare la consapevolezza dell'inaccettabilità che la situazione perduri com'è e che l'accettazione passiva implica un inevitabile peggioramento delle condizioni di partenza.
Ciò significa che non dovrebbe esistere alcun limite al tipo di azioni che si ritiene di dover legittimamente compiere per riportare Lavoro e Salario in un rapporto almeno accettabile.
p.s. Non capisco perchè la parola Rivoluzione (pure di classe toh...) dovrebbe suonare ridicola quando, in una situazione come quella attuale, non esistono strutture politiche serie di riferimento alle quali appoggiarsi.
Rivoluzione sarebbe una parola ridicola se l'attuale stato di cose fosse sostenibile ora e per il futuro. Ma per esserlo è necessario che la trasformazione dei lavoratori in accettatori del sottopagato proceda più velocemente della percezione dell'ingiustizia del sottopagato (di quanto grave e senza ritorno essa sia, intendo, in assenza di un'azione politica... che ci sia ingiustizia è percepito da chiunque). Può accadere, ma spero che accada prima la rivoluzione (nell'ipotesi di una impossibile soluzione politica sia chiaro) perchè il mondo prospettato dall'altra ipotesi è molto peggiore.
(edited)
tolgo di mezzo il lavoratore del Balgladesh perchè non è necessario visto che la condizione è anche quella italiana e quoto.
Su cosa fare praticamente in mancanza di una struttura politica cui appoggiarti è piuttosto ovvio:
1) accetti, mugugnando, di lavorare sottopagato... pesantemente sottopagato, e con un futuro status da schiavo. L'accettazione puramente passiva credo sia rara: normalmente chi accetta per mancanza di alternative esprime comunque il suo scontento in una qualche forma di opposizione.
2) accetti ma anche crei da te o partecipi alla creazione di quella struttura politica che oggi manca
3) rifiuti e cerchi altro ma accetti la possibilità di non sopravvivere al momento se non grazie all'assistenza familiare o pubblica
4) rifiuti ma anche crei da te o partecipi alla creazione di quella struttura politica che oggi manca
Le scelte 2 e 4 dovrebbero implicare la consapevolezza dell'inaccettabilità che la situazione perduri com'è e che l'accettazione passiva implica un inevitabile peggioramento delle condizioni di partenza.
Ciò significa che non dovrebbe esistere alcun limite al tipo di azioni che si ritiene di dover legittimamente compiere per riportare Lavoro e Salario in un rapporto almeno accettabile.
p.s. Non capisco perchè la parola Rivoluzione (pure di classe toh...) dovrebbe suonare ridicola quando, in una situazione come quella attuale, non esistono strutture politiche serie di riferimento alle quali appoggiarsi.
Rivoluzione sarebbe una parola ridicola se l'attuale stato di cose fosse sostenibile ora e per il futuro. Ma per esserlo è necessario che la trasformazione dei lavoratori in accettatori del sottopagato proceda più velocemente della percezione dell'ingiustizia del sottopagato (di quanto grave e senza ritorno essa sia, intendo, in assenza di un'azione politica... che ci sia ingiustizia è percepito da chiunque). Può accadere, ma spero che accada prima la rivoluzione (nell'ipotesi di una impossibile soluzione politica sia chiaro) perchè il mondo prospettato dall'altra ipotesi è molto peggiore.
(edited)
A: consumismo brutto
B: occhio eh.. il "consumismo" è uno dei fattori che permette ad alcuni di mangiare
C: allora tu giustifichi che non ci sia il limite inferiore ai salari
B: mi state coglionando.
Ovvio che se fai un mischione e ci metti dentro tutto e tutti poi pensi di essere coglionato.
Ti suggerisco di replicare ai singoli.
B: occhio eh.. il "consumismo" è uno dei fattori che permette ad alcuni di mangiare
C: allora tu giustifichi che non ci sia il limite inferiore ai salari
B: mi state coglionando.
Ovvio che se fai un mischione e ci metti dentro tutto e tutti poi pensi di essere coglionato.
Ti suggerisco di replicare ai singoli.
Non capisco perchè la parola Rivoluzione (pure di classe toh...) dovrebbe suonare ridicola quando, in una situazione come quella attuale, non esistono strutture politiche serie di riferimento alle quali appoggiarsi.
perchè la pronunciano (pronunciamo) persone con la pancia piena e nessun vero vantaggio da cogliere.
perchè la pronunciano (pronunciamo) persone con la pancia piena e nessun vero vantaggio da cogliere.
Ciò significa che non dovrebbe esistere alcun limite al tipo di azioni che si ritiene di dover legittimamente compiere per riportare Lavoro e Salario in un rapporto almeno accettabile.
"Wirft man einen Stein, so ist das eine strafbare Handlung. Werden tausend Steine geworfen, ist das eine politische Aktion. "
p.s. Non capisco perchè la parola Rivoluzione (pure di classe toh...) dovrebbe suonare ridicola quando, in una situazione come quella attuale, non esistono strutture politiche serie di riferimento alle quali appoggiarsi.
No, no. Non è la parola a suonare ridicola. Figurati. È l'accostamento iperbolico ad un semplice e modesto ragionamento su un forum. È un modo di castrare la discussione.
La parola "olimpiade" non è ridicola. Però:
A: voglio iscrivermi ad un corso di nuoto
B: hahaha, si prepara all'olimpiade.
Ovvio che accostare ad un ragionamento su un forum il concetto di rivoluzione serve a ridurre a velleitario l'interlocutore.
Sulla rivoluzione, riparliamone quando in tanti troveranno offensivo pensare che poco e schifoso sia meglio di niente.
"Wirft man einen Stein, so ist das eine strafbare Handlung. Werden tausend Steine geworfen, ist das eine politische Aktion. "
p.s. Non capisco perchè la parola Rivoluzione (pure di classe toh...) dovrebbe suonare ridicola quando, in una situazione come quella attuale, non esistono strutture politiche serie di riferimento alle quali appoggiarsi.
No, no. Non è la parola a suonare ridicola. Figurati. È l'accostamento iperbolico ad un semplice e modesto ragionamento su un forum. È un modo di castrare la discussione.
La parola "olimpiade" non è ridicola. Però:
A: voglio iscrivermi ad un corso di nuoto
B: hahaha, si prepara all'olimpiade.
Ovvio che accostare ad un ragionamento su un forum il concetto di rivoluzione serve a ridurre a velleitario l'interlocutore.
Sulla rivoluzione, riparliamone quando in tanti troveranno offensivo pensare che poco e schifoso sia meglio di niente.
salto un pò di post e dico.....tornate a comprare nei piccoli negozi ed evitate di alimentare la grande distribuzione dove contratti e stipendi sono nella maggiorparte dei casi delle prese per i fondelli
io do da lavorare a tre persone, buono stipendio (che poi ovviamente con tasse e contributi mi costano piu' del doppio ogni anno ma questo è un altro discorso) e contratto a tempo indeterminato....nel mio piccolo non penso di poter fare di piu'
io do da lavorare a tre persone, buono stipendio (che poi ovviamente con tasse e contributi mi costano piu' del doppio ogni anno ma questo è un altro discorso) e contratto a tempo indeterminato....nel mio piccolo non penso di poter fare di piu'