Subpage under development, new version coming soon!
Topic closed!!!
Subject: »SERIE A
Il presidente del Lione scatenato e pronto a fare di tutto per riprendere la ligue 1.
Tornando al nostro campionato, volano i tamponi profumati per i ricconi e Ci sono giocatori della Samp positivi.
Riflessione :
La salute prima di tutto, ma se il calcio è considerato un "lavoro" allora perché a tutti noi comuni mortali quando siamo ritornati in azienda non ci hanno sottoposto al tampone?
Noi ci possiamo contagiare, Loro no.
Noi possiamo morire per 600 euro, loro no.
Noi non saremo seguiti da nessun medico, loro un ospedale intero.
Questo virus è stato la ciliegina sulla torta. Senza calcio ho avuto tante conferme.
Tornando al nostro campionato, volano i tamponi profumati per i ricconi e Ci sono giocatori della Samp positivi.
Riflessione :
La salute prima di tutto, ma se il calcio è considerato un "lavoro" allora perché a tutti noi comuni mortali quando siamo ritornati in azienda non ci hanno sottoposto al tampone?
Noi ci possiamo contagiare, Loro no.
Noi possiamo morire per 600 euro, loro no.
Noi non saremo seguiti da nessun medico, loro un ospedale intero.
Questo virus è stato la ciliegina sulla torta. Senza calcio ho avuto tante conferme.
intanto vari positivi nella sampdoria e nella fiorentina, dopo il torino
evvai, si si, fateli rigiocare..... coglionazzi..........
evvai, si si, fateli rigiocare..... coglionazzi..........
qua nel biellese due grosse aziende, di tasca loro, hanno fatto i tamponi a tutti.
risultato: parecchi positivi, senza sintomi alcuni
in loop dico che non ce sta a capi na mazza nessuno
risultato: parecchi positivi, senza sintomi alcuni
in loop dico che non ce sta a capi na mazza nessuno
Beh, che avessimo milioni di positivi s'è detto spesso, e anche che questo spiegasse la percentuale di morti in Italia come risultante di un numero di positivi gravemente sottostimato a causa del numero insufficiente di tamponi.
Come hanno detto a sportitalia si doveva andare in ritiro dopo tutti i tamponi negativi. Tutti insieme, tutti chiusi in un posto e nessuno può uscire.
In poche parole come quando si va al mondiale.
In poche parole come quando si va al mondiale.
Serafini la tocca piano
Avidi, impreparati e pressapochisti: il calcio è una vergogna
08.05.2020 00:00 di Luca Serafini Twitter: @lucaserafini4
Sono sceso tra voi, non come Cristo ma come un povero pirla. Ho difeso il calcio (intendo il pallone, il campo, i dribbling, i tiri, le parate, i gol) come un'azienda, un settore, una filiera, un'industria. Una cosa di cui abbiamo bisogno per amore e per passione. Alla soglia dei 60 anni mi accorgo che non c'è più speranza: il grande circo è in mano a gente senza idee, senza senno, senza percezione della realtà della vita del mondo. Loro stanno nella loro sfera di vetro, contando i loro soldi e le plusvalenze, ignari dei problemi esistenziali del pianeta. Sono passati di fatto 3 mesi dall'inizio dell'apocalisse e non c'è sul tavolo una proposta, una linea guida, un protocollo, un percorso logico, un'idea concreta, un accordo comune che possa fra ripartire la macchina. Una macchina che lì ferma in corsia di emergenza con il motore fuso, il pilota contagiato, la carrozzeria scassata, la benzina finita, ma loro non hanno alcuna alternativa a quella di finire una corsa. Una corsa che è già finita. Che è già persa.
Doveva pensarci la Fifa, anzitutto. Doveva mettere intorno a un tavolo in videochat rappresentanti dell'Uefa, delle Federazioni, delle Leghe, dei governi, e stabilire un tragitto. Per esempio: 1) non importa quando, ma i campionati vanno conclusi (perché altrimenti si perde una montagna di soldi e si ha che fare con montagne di ricorsi); 2) nel tentativo di pareggiare i calendari tra le varia nazioni, libertà di allestire playoff e playout. Campionati irregolari? Vero. Ma è rimasto qualcosa di regolare su questo mondo, dopo il lockdown planetario? 2) Nessuna data: si riparte con allenamenti prima e partite poi, quando sarà stabilito il modo per lavorare in sicurezza, anche se fosse nel 2021; 3) Le coppe sono congelate, nel frattempo - mano a mano che l'attività riprende - si organizzano trofei internazionali estemporanei (come d'estate) tra i Paesi che giocano già, con ricchi premi e cotillons, con 2/4/6/12/20 squadre, chissenefrega, a stadi chiusi o aperti, ma si coprono dei buchi con le dirette tv; 4) Il rineallineamento avverrà quando sarà possibile, a prescindere dall'anno solare: se sarà necessario, il futuro sarà da gennaio a settembre, da febbraio a ottobre... Non parliamo di condizioni climatiche, per favore: già oggi facciamo tornei estivi al Sud con partite di pomeriggio e i posticipi invernali, al nord, alle 20.45... Quindi, di che cacchio parliamo? 5) Ogni serie A non dovrà essere composta da più di 16/18 squadre e le serie B divise in due gironi, in modo che si possano compilare i calendari futuri con raziocinio e logica; 6) tagli degli ingaggi per fascia di reddito: fino a 10.000 euro al mese nessuna decurtazione, da 10.001 a 100.000 il 5%, da 100.000 a 500.000 il 15%, da 500.000 al mese in su il 30% che ci state dentro bene lo stesso, oltre il milione al mese il 35%.
Butto lì delle idee, delle proposte, delle ipotesi. Diverse da quelle inesistenti o demenziali formulate fino ad oggi e bocciate da medici, economisti, AIC, Coni, eccetera. Togliete la parola ai Cellino e ai Cairo, agli araldi di Lotito e a quelli di De Laurentiis, alla Uefa: sono dei tromboni che pensano solo agli affaracci loro e del calcio se ne fregano, non contano niente, ma non per i gloriosi club che rappresentano, bensì perché sono avidi, impreparati e pressapochisti. Come buona parte del troglodita mondo del calcio che li circonda. Meglio il silenzio inquietante dei grandi club.
La Uefa, in 3 mesi di devastazione terrestre, ha saputo dire soltanto: "Dateci le squadre entro il 2 agosto". Perché il 2 agosto? E non l'11, o il 19, o il 20 settembre? Perché? Ieri sono saltati fuori giocatori positivi al Covid19 alla Samp, alla Fiorentina, in Bundesliga... Ce ne saranno di sicuro altri e in altre squadre. Come si fa a ripartire?
Lasciate perdere per favore CR7, Ibrahimovic e Lukaku: il calcio non è questo. Il calcio parte dalla 7a squadra della serie A e scende giù fino alla B, alla Lega Pro... Fino ai dilettanti. Comprende giardinieri e fisioterapisti, staff e magazzinieri, cuochi e autisti di pullman, giornalisti e tifosi. Loro sono il calcio, noi siamo il calcio. E di voi che state al comando ne abbiamo piene le palle. Proviamo disgusto e vergogna. Se aveste ancora un briciolo di pudore, la sera al momento di spegnere la luce un brivido vi passerebbe per quella schiena piegata a 90 gradi dalla vostra meschinità.
Avidi, impreparati e pressapochisti: il calcio è una vergogna
08.05.2020 00:00 di Luca Serafini Twitter: @lucaserafini4
Sono sceso tra voi, non come Cristo ma come un povero pirla. Ho difeso il calcio (intendo il pallone, il campo, i dribbling, i tiri, le parate, i gol) come un'azienda, un settore, una filiera, un'industria. Una cosa di cui abbiamo bisogno per amore e per passione. Alla soglia dei 60 anni mi accorgo che non c'è più speranza: il grande circo è in mano a gente senza idee, senza senno, senza percezione della realtà della vita del mondo. Loro stanno nella loro sfera di vetro, contando i loro soldi e le plusvalenze, ignari dei problemi esistenziali del pianeta. Sono passati di fatto 3 mesi dall'inizio dell'apocalisse e non c'è sul tavolo una proposta, una linea guida, un protocollo, un percorso logico, un'idea concreta, un accordo comune che possa fra ripartire la macchina. Una macchina che lì ferma in corsia di emergenza con il motore fuso, il pilota contagiato, la carrozzeria scassata, la benzina finita, ma loro non hanno alcuna alternativa a quella di finire una corsa. Una corsa che è già finita. Che è già persa.
Doveva pensarci la Fifa, anzitutto. Doveva mettere intorno a un tavolo in videochat rappresentanti dell'Uefa, delle Federazioni, delle Leghe, dei governi, e stabilire un tragitto. Per esempio: 1) non importa quando, ma i campionati vanno conclusi (perché altrimenti si perde una montagna di soldi e si ha che fare con montagne di ricorsi); 2) nel tentativo di pareggiare i calendari tra le varia nazioni, libertà di allestire playoff e playout. Campionati irregolari? Vero. Ma è rimasto qualcosa di regolare su questo mondo, dopo il lockdown planetario? 2) Nessuna data: si riparte con allenamenti prima e partite poi, quando sarà stabilito il modo per lavorare in sicurezza, anche se fosse nel 2021; 3) Le coppe sono congelate, nel frattempo - mano a mano che l'attività riprende - si organizzano trofei internazionali estemporanei (come d'estate) tra i Paesi che giocano già, con ricchi premi e cotillons, con 2/4/6/12/20 squadre, chissenefrega, a stadi chiusi o aperti, ma si coprono dei buchi con le dirette tv; 4) Il rineallineamento avverrà quando sarà possibile, a prescindere dall'anno solare: se sarà necessario, il futuro sarà da gennaio a settembre, da febbraio a ottobre... Non parliamo di condizioni climatiche, per favore: già oggi facciamo tornei estivi al Sud con partite di pomeriggio e i posticipi invernali, al nord, alle 20.45... Quindi, di che cacchio parliamo? 5) Ogni serie A non dovrà essere composta da più di 16/18 squadre e le serie B divise in due gironi, in modo che si possano compilare i calendari futuri con raziocinio e logica; 6) tagli degli ingaggi per fascia di reddito: fino a 10.000 euro al mese nessuna decurtazione, da 10.001 a 100.000 il 5%, da 100.000 a 500.000 il 15%, da 500.000 al mese in su il 30% che ci state dentro bene lo stesso, oltre il milione al mese il 35%.
Butto lì delle idee, delle proposte, delle ipotesi. Diverse da quelle inesistenti o demenziali formulate fino ad oggi e bocciate da medici, economisti, AIC, Coni, eccetera. Togliete la parola ai Cellino e ai Cairo, agli araldi di Lotito e a quelli di De Laurentiis, alla Uefa: sono dei tromboni che pensano solo agli affaracci loro e del calcio se ne fregano, non contano niente, ma non per i gloriosi club che rappresentano, bensì perché sono avidi, impreparati e pressapochisti. Come buona parte del troglodita mondo del calcio che li circonda. Meglio il silenzio inquietante dei grandi club.
La Uefa, in 3 mesi di devastazione terrestre, ha saputo dire soltanto: "Dateci le squadre entro il 2 agosto". Perché il 2 agosto? E non l'11, o il 19, o il 20 settembre? Perché? Ieri sono saltati fuori giocatori positivi al Covid19 alla Samp, alla Fiorentina, in Bundesliga... Ce ne saranno di sicuro altri e in altre squadre. Come si fa a ripartire?
Lasciate perdere per favore CR7, Ibrahimovic e Lukaku: il calcio non è questo. Il calcio parte dalla 7a squadra della serie A e scende giù fino alla B, alla Lega Pro... Fino ai dilettanti. Comprende giardinieri e fisioterapisti, staff e magazzinieri, cuochi e autisti di pullman, giornalisti e tifosi. Loro sono il calcio, noi siamo il calcio. E di voi che state al comando ne abbiamo piene le palle. Proviamo disgusto e vergogna. Se aveste ancora un briciolo di pudore, la sera al momento di spegnere la luce un brivido vi passerebbe per quella schiena piegata a 90 gradi dalla vostra meschinità.
Io sono del parere che Serafini la faccia troppo facile per un ambiente dove girano miliardi di euro
Oggi compiono gli anni Baresi, Barzagli e Tonali... giorno proficuo
Lettera di Sky alla Lega A: non pagherà l'ultima rata dei diritti tv. Lo scontro con i club è vicino
E poi cosa succederà, faremo altre finte gare d'appalto?
E poi cosa succederà, faremo altre finte gare d'appalto?
Maldini tanto per cambiare dimostra di essere inadeguato al ruolo. Anni per corrergli dietro, e poi quando deve parlare sta zitto e quando deve tacere si mette a fare dichiarazioni inutili, completamente a sproposito... ehhh che pena gli ex. Tutti, o quasi.
Mi pare che il Milan ormai abbia problemi di comunicazione a più livelli. Le parole di Maldini fanno pensare che Rangnick abbia detto altro, oltre a questo che riporto:
"Non sono interessato agli aspetti finanziari. Per me si tratta di aver una certa influenza, che non c'entra col potere, anche se in certe situazioni ne hai bisogno per portare avanti certe cose".
"Non sono interessato agli aspetti finanziari. Per me si tratta di aver una certa influenza, che non c'entra col potere, anche se in certe situazioni ne hai bisogno per portare avanti certe cose".
Maldini con l'uscita di oggi mette in chiaro che lui sto Rangnick non lo vuole, come non lo voleva Boban.
Ciao Paolo.
Questi non hanno capito che del Milan inteso come fenomeno sportivo ai proprietari non frega una cippa, pensano al calcio non come lo pensiamo noi, come strumento di passione, ma solo come fenomeno per realizzare soldi.
E in tutte le loro aziende se non hanno risultati tagliano i vertici senza nessun problema, non guardano in faccia a nessuno. Noi ci illudiamo che col calcio sia diverso ma forse siamo troppo sentimentali, vedremo.
Quel che è certo è che siamo di fronte all'ennesima ricostruzione in casa Milan.
Speriamo di non fare la fine di Nottingham Forest e Sundeland ...
Ciao Paolo.
Questi non hanno capito che del Milan inteso come fenomeno sportivo ai proprietari non frega una cippa, pensano al calcio non come lo pensiamo noi, come strumento di passione, ma solo come fenomeno per realizzare soldi.
E in tutte le loro aziende se non hanno risultati tagliano i vertici senza nessun problema, non guardano in faccia a nessuno. Noi ci illudiamo che col calcio sia diverso ma forse siamo troppo sentimentali, vedremo.
Quel che è certo è che siamo di fronte all'ennesima ricostruzione in casa Milan.
Speriamo di non fare la fine di Nottingham Forest e Sundeland ...
Ma poi dico, gli arbitri ci stanno usando come toy boy da anni. Caxi in faccia ogni domenica e lui zitto... boban che sembrava dovesse fare la rivoluzione un altro che non ha fiatato.
L'unica cosa che però sono stati capacissimi di fare è la scenata dal balcone, uno alla GAZZETTA (!!!) e l'altro in mondovisione perché arriva uno più bravo di loro. E Rangnick non ha mai detto nulla su un eventuale accordo, figuriamoci voler comandare e togliere il posto a loro... degli accordi con lui hanno parlato solo i nostri.
Un circo.
L'unica cosa che però sono stati capacissimi di fare è la scenata dal balcone, uno alla GAZZETTA (!!!) e l'altro in mondovisione perché arriva uno più bravo di loro. E Rangnick non ha mai detto nulla su un eventuale accordo, figuriamoci voler comandare e togliere il posto a loro... degli accordi con lui hanno parlato solo i nostri.
Un circo.
Penso che entrambi siano approdati al Milan con l'intento di spaccare il mondo, convinti che Elliott li mettesse in condizioni di andare alla grande.
Non è stato così.
Del resto chi non avrebbe pensato che era la volta buona? Venivamo dai disastri di un decennio gallianesco e dal subentro di quello per cui garantiva Berlusconi (ho messo il Milan in ottime mani ipse dixit), il cinese senza soldi.
Maldini ha puntato forte su Giampaolo ma poi non gli hanno preso il trequartista indispensabile per il suo gioco, e da lì è stato un susseguirsi di perle. Ha pensato che Giampaolo potesse far bene lo stesso ma prima si è rotto Theo, Bennacer era fuori forma e il bomber si è inceppato, game over.
Poi chiaro che hanno avuto i segnali che campioni fatti non sarebbero mai arrivati e da lì si sono incrinati i rapporti con Gazidis e proprietà. Chi non ricorda le plurime interviste di Boban e Maldini a dire che con solo giovani non si vince nulla e che il Milan necessitava anche di campioni fatti e formati ? Erano fin quasi noiosi, come un disco fisso.
Ricordo che in assemblea dei soci non si parlava d'altro ma Gazidis era rassicurante, bisognava partire da un gruppo di giovani FORTI, serviva gettare le basi ecc ecc.
Un'altra stagione se ne è andata, siamo di nuovo all'anno zero. Che dire? Quello che sempre Boban e Maldini ripetevano: passano i giocatori, passano gli allenatori, passano tutti, resta sempre il Milan.
Noi anche se va in C lo seguiremo sempre, mette tristezza ma è così.
Non è stato così.
Del resto chi non avrebbe pensato che era la volta buona? Venivamo dai disastri di un decennio gallianesco e dal subentro di quello per cui garantiva Berlusconi (ho messo il Milan in ottime mani ipse dixit), il cinese senza soldi.
Maldini ha puntato forte su Giampaolo ma poi non gli hanno preso il trequartista indispensabile per il suo gioco, e da lì è stato un susseguirsi di perle. Ha pensato che Giampaolo potesse far bene lo stesso ma prima si è rotto Theo, Bennacer era fuori forma e il bomber si è inceppato, game over.
Poi chiaro che hanno avuto i segnali che campioni fatti non sarebbero mai arrivati e da lì si sono incrinati i rapporti con Gazidis e proprietà. Chi non ricorda le plurime interviste di Boban e Maldini a dire che con solo giovani non si vince nulla e che il Milan necessitava anche di campioni fatti e formati ? Erano fin quasi noiosi, come un disco fisso.
Ricordo che in assemblea dei soci non si parlava d'altro ma Gazidis era rassicurante, bisognava partire da un gruppo di giovani FORTI, serviva gettare le basi ecc ecc.
Un'altra stagione se ne è andata, siamo di nuovo all'anno zero. Che dire? Quello che sempre Boban e Maldini ripetevano: passano i giocatori, passano gli allenatori, passano tutti, resta sempre il Milan.
Noi anche se va in C lo seguiremo sempre, mette tristezza ma è così.