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Subject: »SERIE A
Un modo come un altro per festeggiare la presa della Bastiglia
da romanista devo dire che quest'Ajax non è nemmeno un lontano parente di quello
l'Ajax mi affascina da sempre (evidentemente certe sfide lasciano il segno, per non parlare di quanto produssero negli anni '90 a livello di giovani... clarenzio su tutti) e non posso che quotare. Qualche buona pedina c'è, ma è il loro solito ripartire da zero. Tra 3 anni faranno ancora sfracelli e per allora vedremo chi ne uscirà indenne (se nel frattempo non avranno rivenduto tutti un'altra volta) ;)
l'Ajax mi affascina da sempre (evidentemente certe sfide lasciano il segno, per non parlare di quanto produssero negli anni '90 a livello di giovani... clarenzio su tutti) e non posso che quotare. Qualche buona pedina c'è, ma è il loro solito ripartire da zero. Tra 3 anni faranno ancora sfracelli e per allora vedremo chi ne uscirà indenne (se nel frattempo non avranno rivenduto tutti un'altra volta) ;)
C'è chi si ostina a vedere i pochi lati negativi, senza sottolinare da dove siamo partiti e gli innegabili lati e fattori positivi.
Lukaku, anche l’Inter aveva dubbi. GdS: “Conte arrivò a minacciare le dimissioni”
Il tecnico nerazzurro è stato decisivo nell'arrivo e nella valorizzazione del bomber belga, nuovo simbolo del club
Fabio Alampi 9 aprile
Attaccante implacabile, fulcro del gioco della squadra, leader in campo e nello spogliatoio, idolo dei tifosi: Romelu Lukaku è diventato in pochissimo tempo il vero simbolo dell'Inter di Antonio Conte. Il suo rendimento e il suo atteggiamento hanno contribuito a spazzare via tutti i dubbi legati al suo arrivo nell'estate del 2019, quando in molti storsero il naso per la cifra sbrosata dal club per strapparlo al Manchester United. Un acquisto che porta la firma indelebile di Antonio Conte che, come scrive La Gazzetta dello Sport, si mostrò disposto a tutto pur di farlo arrivare a Milano:
Commenta per primo
"Su Lukaku c'è l'autografo di Conte: quando la società aveva dubbi, se spendere 75 milioni di euro bonus compresi nell'estate 2019, quasi chiudendo in alternativa l'acquisto di Leao, il tecnico arrivò a minacciare le dimissioni".
Lukaku, anche l’Inter aveva dubbi. GdS: “Conte arrivò a minacciare le dimissioni”
Il tecnico nerazzurro è stato decisivo nell'arrivo e nella valorizzazione del bomber belga, nuovo simbolo del club
Fabio Alampi 9 aprile
Attaccante implacabile, fulcro del gioco della squadra, leader in campo e nello spogliatoio, idolo dei tifosi: Romelu Lukaku è diventato in pochissimo tempo il vero simbolo dell'Inter di Antonio Conte. Il suo rendimento e il suo atteggiamento hanno contribuito a spazzare via tutti i dubbi legati al suo arrivo nell'estate del 2019, quando in molti storsero il naso per la cifra sbrosata dal club per strapparlo al Manchester United. Un acquisto che porta la firma indelebile di Antonio Conte che, come scrive La Gazzetta dello Sport, si mostrò disposto a tutto pur di farlo arrivare a Milano:
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"Su Lukaku c'è l'autografo di Conte: quando la società aveva dubbi, se spendere 75 milioni di euro bonus compresi nell'estate 2019, quasi chiudendo in alternativa l'acquisto di Leao, il tecnico arrivò a minacciare le dimissioni".
Inter, Conte ha cambiato Lautaro: gol e spirito di sacrificio come Tevez e Eto’o
L'attaccante argentino è uno dei protagonisti della cavalcata nerazzurra: decisivo il lavoro fatto su di lui dal tecnico
Fabio Alampi 9 aprile
Non solo per i gol: Lautaro Martinez è uno dei protagonisti assoluti della stagione dell'Inter, e il suo apporto alla causa va ben oltre le sue qualità in fase offensiva. L'attaccante argentino ha compiuto un ulteriore salto di qualità, mostrando un grande spirito di sacrificio in copertura, tanto da ricevere gli elogi pubblici di Antonio Conte, che su di lui ha fatto un gran lavoro iniziato fin dal suo arrivo a Milano.
La Gazzetta dello Sport sottolinea i meriti del tecnico nerazzurro sulla crescita del Toro: "Un buon modo per valutare quanto un allenatore sia "dentro" ai suoi giocatori è l'attenta osservazione degli attaccanti nella fase di non possesso. Ormai, con rarissime eccezioni, non esiste più chi si disinteressa degli avversari quando la propria squadra si sta difendendo, ma è facilmente percepibile la differenza tra chi si sbatte perché "deve" e chi lo fa perché è convinto che sia giusto e utile. La contizzazione di Lautaro Martinez è uno dei segreti della cavalcata nerazzurra".
Primo difensore
"La fatica è dovuta all'idea di difesa di squadra che i nerazzurri hanno perfettamente metabolizzato e di cui Lautaro è un perfetto esecutore. [...] L'Inter di Conte, come la Juve di Allegri, preferisce dominare nella propria metà campo e per farlo ha la necessità di ricompattarsi in fretta negli ultimi trenta metri rallentando l'avanzata degli avversari grazie al lavoro delle punte. Lukaku e soprattutto Lautaro svolgono questo compito in maniera strepitosa. Al belga viene chiesto di utilizzare la maggiore predisposizione al contrasto fisico, mentre l'argentino deve coprire le linee di passaggio e sfruttare una facilità di corsa davvero notevole per andare in pressione sul primo portatore avversario. L'attitudine di Lautaro in fase difensiva esalta una figura decisiva dal punto di vista tattico, ossia la punta che non si limita a fare la differenza in zona gol ma costituisce un valore aggiunto quando il pallone è tra i piedi dell'altra squadra".
Da Tevez a Eto'o, quanti esempi in passato
"Conte chiedeva un lavoro simile a Tevez ai tempi della Juve e quando invece Antonio correva a centrocampo, era Ravanelli a sobbarcarsi un lavoro mostruoso nella prima Juve di Lippi (1994-95) costruita sul tridente composto anche da Vialli e uno tra Baggio e Del Piero. Nell'Inter del triplete Mourinho riuscì a far convivere tutte le stelle dalla trequarti in su soprattutto grazie al sacrificio di Eto'o, encomiabile nelle rincorse sulla fascia. Nella Roma dello scudetto Capello teneva Montella inizialmente in panchina pur di non rinunciare all'equilibrio garantito da Delvecchio. E Allegri riuscì a portare la Juve in finale di Champions nel 2016-17 grazie al preziosissimo apporto di Mandzukic in fase di non possesso".
(edited)
L'attaccante argentino è uno dei protagonisti della cavalcata nerazzurra: decisivo il lavoro fatto su di lui dal tecnico
Fabio Alampi 9 aprile
Non solo per i gol: Lautaro Martinez è uno dei protagonisti assoluti della stagione dell'Inter, e il suo apporto alla causa va ben oltre le sue qualità in fase offensiva. L'attaccante argentino ha compiuto un ulteriore salto di qualità, mostrando un grande spirito di sacrificio in copertura, tanto da ricevere gli elogi pubblici di Antonio Conte, che su di lui ha fatto un gran lavoro iniziato fin dal suo arrivo a Milano.
La Gazzetta dello Sport sottolinea i meriti del tecnico nerazzurro sulla crescita del Toro: "Un buon modo per valutare quanto un allenatore sia "dentro" ai suoi giocatori è l'attenta osservazione degli attaccanti nella fase di non possesso. Ormai, con rarissime eccezioni, non esiste più chi si disinteressa degli avversari quando la propria squadra si sta difendendo, ma è facilmente percepibile la differenza tra chi si sbatte perché "deve" e chi lo fa perché è convinto che sia giusto e utile. La contizzazione di Lautaro Martinez è uno dei segreti della cavalcata nerazzurra".
Primo difensore
"La fatica è dovuta all'idea di difesa di squadra che i nerazzurri hanno perfettamente metabolizzato e di cui Lautaro è un perfetto esecutore. [...] L'Inter di Conte, come la Juve di Allegri, preferisce dominare nella propria metà campo e per farlo ha la necessità di ricompattarsi in fretta negli ultimi trenta metri rallentando l'avanzata degli avversari grazie al lavoro delle punte. Lukaku e soprattutto Lautaro svolgono questo compito in maniera strepitosa. Al belga viene chiesto di utilizzare la maggiore predisposizione al contrasto fisico, mentre l'argentino deve coprire le linee di passaggio e sfruttare una facilità di corsa davvero notevole per andare in pressione sul primo portatore avversario. L'attitudine di Lautaro in fase difensiva esalta una figura decisiva dal punto di vista tattico, ossia la punta che non si limita a fare la differenza in zona gol ma costituisce un valore aggiunto quando il pallone è tra i piedi dell'altra squadra".
Da Tevez a Eto'o, quanti esempi in passato
"Conte chiedeva un lavoro simile a Tevez ai tempi della Juve e quando invece Antonio correva a centrocampo, era Ravanelli a sobbarcarsi un lavoro mostruoso nella prima Juve di Lippi (1994-95) costruita sul tridente composto anche da Vialli e uno tra Baggio e Del Piero. Nell'Inter del triplete Mourinho riuscì a far convivere tutte le stelle dalla trequarti in su soprattutto grazie al sacrificio di Eto'o, encomiabile nelle rincorse sulla fascia. Nella Roma dello scudetto Capello teneva Montella inizialmente in panchina pur di non rinunciare all'equilibrio garantito da Delvecchio. E Allegri riuscì a portare la Juve in finale di Champions nel 2016-17 grazie al preziosissimo apporto di Mandzukic in fase di non possesso".
(edited)
Quando vinci e' facile scrivere
Pensa al Milan che quando davano 1/2 rigori a partita sembravano tutti super valorizzati, adesso che non sta andando bene son tutti brocchi.
Sta fluttuando tutto al ritmo di un pugno di click
Pensa al Milan che quando davano 1/2 rigori a partita sembravano tutti super valorizzati, adesso che non sta andando bene son tutti brocchi.
Sta fluttuando tutto al ritmo di un pugno di click
Se arriva ai quarti di champions, vince un altro scudetto più un trofeo tra coppa Italia /supercoppa....allora ritiro quanto detto in tutte e due le stagioni.
Ma anche....
Borussia Dortmund in confusione: Hummels lasciato a Colonia dopo la partita
Nessuno sul pullman dei gialloneri si sarebbe accorto dell'assenza del vicecapitano
ROTFL!
Quando si dice l'importanza del gruppo...
LOL!
(edited)
Borussia Dortmund in confusione: Hummels lasciato a Colonia dopo la partita
Nessuno sul pullman dei gialloneri si sarebbe accorto dell'assenza del vicecapitano
ROTFL!
Quando si dice l'importanza del gruppo...
LOL!
(edited)
Se Conte avesse mostrato dall'inizio quanto si è visto negli ultimi 3 mesi probabilmente nessuno lo avrebbe criticato.
Ribadisco che l'Inter si è sistemata da quando ha iniziato a giocare bassa e contropiede e da quando ha smesso di fare quei pressing insensati con la squadra lunga 60 metri (me lo ricordo solo io De Vrij che si abbassava e le mezzali che si alzavano sui terzini avversari?)
Ora si è trovata la quadra, si gioca in contropiede (cosa che io ADORO) e si difende bassi e poco aggressivi.
Segnalo che per 12 milioni si prendono una decina di IACHINI che sanno fare lo stesso... e che non hanno mai avuto Luakau Eriksen e co..
Ribadisco che l'Inter si è sistemata da quando ha iniziato a giocare bassa e contropiede e da quando ha smesso di fare quei pressing insensati con la squadra lunga 60 metri (me lo ricordo solo io De Vrij che si abbassava e le mezzali che si alzavano sui terzini avversari?)
Ora si è trovata la quadra, si gioca in contropiede (cosa che io ADORO) e si difende bassi e poco aggressivi.
Segnalo che per 12 milioni si prendono una decina di IACHINI che sanno fare lo stesso... e che non hanno mai avuto Luakau Eriksen e co..
Segnalo che per 12 milioni si prendono una decina di IACHINI che sanno fare lo stesso... e che non hanno mai avuto Luakau Eriksen e co..
Anche mazzarri gioca in contropiede, e non costa 12ml all'anno. E ovvio che hai questa rosa è più semplice vincere il campionato! Il limite del contropiede è quando trovi le squadre che non scendono dal pullman e lo parcheggiano in campo. Ma avendo uno sfonda folla come lukaku è più semplice.
Anche mazzarri gioca in contropiede, e non costa 12ml all'anno. E ovvio che hai questa rosa è più semplice vincere il campionato! Il limite del contropiede è quando trovi le squadre che non scendono dal pullman e lo parcheggiano in campo. Ma avendo uno sfonda folla come lukaku è più semplice.
Ci possiamo accontentare del gioco se porta i risultati, io vedo cose normali e tanti fallimenti. Manco una finale di coppa italia abbiamo visto eh.
La cosa che non capisco è perchè eriksen era il miglior assist man della premier e qui sembra un brocco, per lo più faceva goal.
Barella non segna e non si inserisce, oltre alla marea di palloni sbagliati in fase offensiva. Brozo è quello, limitato e punto debole del centrocampo dove in quella posizione puoi sbagliare poco.
Hakimi è migliorato in fase difensiva ma in fase offensiva sbaglia i goal a porta libera e non riesce più a saltare l'uomo o forse manco al borussia dribblava.
Contro il sassuolo sono entrati vecino e sensi, ho visto un altro gioco che a me piace , con barella più libero (spostato a sinistra) dove non per forza doveva servire hakimi, quindi più libero di giocare
Perchè dico questo? Lo sanno tutti che giochiamo sempre sulla fascia destra, dove handa la manda lunga a lukaku , la stoppa e da il pallone a barella che fa il lancio su hakimi.
Sacchi ha detto a conte :" TOGLITI QUESTO TATTICISMO".
Bisogna analizzare le partite o facciamo i bambini che guardiamo il risultato del cavolo.
Sono scontentissimo di come abbiamo giocato le ultime partite, siamo ridicoli.
Questione gestione della rosa in "questa stagione" : Lukaku, Barella, De vrij, Skriniar, Bastoni, Brozo non hanno mai rifiatato, manco contro un crotone o addirittura quando vincevamo per 3-4 a 0 dove in panchina c'era genta molto valida.
Questo è il motivo per cui conte non riesce a gestire la rosa e appunto il non riuscire a giocare le coppe.
La cosa che non capisco è perchè eriksen era il miglior assist man della premier e qui sembra un brocco, per lo più faceva goal.
Barella non segna e non si inserisce, oltre alla marea di palloni sbagliati in fase offensiva. Brozo è quello, limitato e punto debole del centrocampo dove in quella posizione puoi sbagliare poco.
Hakimi è migliorato in fase difensiva ma in fase offensiva sbaglia i goal a porta libera e non riesce più a saltare l'uomo o forse manco al borussia dribblava.
Contro il sassuolo sono entrati vecino e sensi, ho visto un altro gioco che a me piace , con barella più libero (spostato a sinistra) dove non per forza doveva servire hakimi, quindi più libero di giocare
Perchè dico questo? Lo sanno tutti che giochiamo sempre sulla fascia destra, dove handa la manda lunga a lukaku , la stoppa e da il pallone a barella che fa il lancio su hakimi.
Sacchi ha detto a conte :" TOGLITI QUESTO TATTICISMO".
Bisogna analizzare le partite o facciamo i bambini che guardiamo il risultato del cavolo.
Sono scontentissimo di come abbiamo giocato le ultime partite, siamo ridicoli.
Questione gestione della rosa in "questa stagione" : Lukaku, Barella, De vrij, Skriniar, Bastoni, Brozo non hanno mai rifiatato, manco contro un crotone o addirittura quando vincevamo per 3-4 a 0 dove in panchina c'era genta molto valida.
Questo è il motivo per cui conte non riesce a gestire la rosa e appunto il non riuscire a giocare le coppe.
mi sembra di averlo già scritto, ma conte parte dalla definizione antica di gioco all'italiana modernizzata ad oggi: innanzitutto non prendere goal, quindi compattezza tra i reparti, fisicità contatto continuo con l'avversario e pressing dalla metà campo in giù. Il tutto reso maggiormente solido aggiungendo il 3 terzo difensore e allargando un pò i terzini. Ove il terzo def non fa il libero o il mediano metodista, ma è un vero e proprio difensore. Con i due Att avanti, conte garantisce una maggiore offensiva facendo coesisterei due, che però prima di pensare di buttare la palla dentro, devono inseguire come cani il proprio giocatore designato.
Capitolo Hakimi, è normale che c'è stata un'involuzione in fase offensiva, se deve correre per tutta la fascia per 90', per altro concentrando le sue energie psicofisiche principalmente in difesa, quando arriva sul fondo del campo o sulla metà campo avversaria la lucidità va a ..... e quindi ne esce un hakimi senza idee e senza reti.
Barella, fa i km cosi come Eriksen, prova tu a correre per 90' dietro ad ogni avversario, ti sfianchi e quindi finisci con il perdere la lucidità e la brillantezza che ti permette di fare grandi giocate.
Inoltre, c'è il tipo gioco che aggrava le doti tecniche di questi ultimi due, visto che il gioco e 11 giocatori sempre dietro la linea della palla e poi lancione per il contropiede, barella a cagliari era il num 10. adesso gioca 50m più indietro cosi come eriksen.
Credo che è proprio questo il tallone di achille di Conte, il fatto di non saper imporre gioco ma subire quello avversario. Il che in italia può anche andar bene, visto che le difese sono medio scarse e quindi basta il lancione su lula per segnare, e gli attacchi sono scadenti. Ma in europa se ti chiudi contro squadre tipo bayern o psg(tanto per citarne 2) ne prendi a valanga e non ne fai
Capitolo Hakimi, è normale che c'è stata un'involuzione in fase offensiva, se deve correre per tutta la fascia per 90', per altro concentrando le sue energie psicofisiche principalmente in difesa, quando arriva sul fondo del campo o sulla metà campo avversaria la lucidità va a ..... e quindi ne esce un hakimi senza idee e senza reti.
Barella, fa i km cosi come Eriksen, prova tu a correre per 90' dietro ad ogni avversario, ti sfianchi e quindi finisci con il perdere la lucidità e la brillantezza che ti permette di fare grandi giocate.
Inoltre, c'è il tipo gioco che aggrava le doti tecniche di questi ultimi due, visto che il gioco e 11 giocatori sempre dietro la linea della palla e poi lancione per il contropiede, barella a cagliari era il num 10. adesso gioca 50m più indietro cosi come eriksen.
Credo che è proprio questo il tallone di achille di Conte, il fatto di non saper imporre gioco ma subire quello avversario. Il che in italia può anche andar bene, visto che le difese sono medio scarse e quindi basta il lancione su lula per segnare, e gli attacchi sono scadenti. Ma in europa se ti chiudi contro squadre tipo bayern o psg(tanto per citarne 2) ne prendi a valanga e non ne fai
Ma in europa se ti chiudi contro squadre tipo Galatasasay ne prendi a valanga e non ne fai
a me non pare proprio che da gennaio ad oggi l'inter corra molto, anzi, mi pare che abbia smesso di farlo e da quando ha smesso ha cominciato a vincere.
Ci sono due o tre giocatori molto sollecitati: hakimi, barella e lautaro. Gli altri corrono mediamente meno delle concorrenti e degli avversari imho.
La stagione dell'inter va proprio separata in due parti: quando si faceva pressing e quando si è smesso.
Prima correvano molto di più, spesso all'indietro e prendevano gol e occasioni.
Ora no. Offensivamente si è perso qualcosa, ma ne vale la pena.
Ci sono due o tre giocatori molto sollecitati: hakimi, barella e lautaro. Gli altri corrono mediamente meno delle concorrenti e degli avversari imho.
La stagione dell'inter va proprio separata in due parti: quando si faceva pressing e quando si è smesso.
Prima correvano molto di più, spesso all'indietro e prendevano gol e occasioni.
Ora no. Offensivamente si è perso qualcosa, ma ne vale la pena.
D'accordo su tutto ma parli del campionato e abbiamo detto che tutto sommato va bene, anzi meglio non guardare le partite perché gli infarti e anche le vertigini sono pericolose eh.
Quindi cosa si fa? Restiamo sempre in Italia e amen. 3 club e 3 flop all'estero. Gli altri perché riescono?
(edited)
Quindi cosa si fa? Restiamo sempre in Italia e amen. 3 club e 3 flop all'estero. Gli altri perché riescono?
(edited)
A me Conte come persona non piace, non tollero le sue uscite contro società e giocatori e credo che dovrebbe essere molto più aziendalista nelle dichiarazioni visto che gli hanno acquistato tutti i giocatori che voleva, però penso che attaccarlo per una mancanza di bel gioco/dominio degli avversari quando sei primo in classifica con più di 10 punti di vantaggio sia davvero fuori luogo.
Che poi, onestamente, il bel gioco è anche una cosa soggettiva: a me per esempio il tiki-taka che va tanto di moda non piace affatto, preferisco di gran lunga il gioco in verticale e veloce, contropiede incluso.
Gli si può dire che è uscito in maniera negativa in un girone di Champions dove poteva dire la sua andando avanti, ma è anche vero che probabilmente a seguito di questo è avvenuta la svolta nella squadra. E probabilmente questo può essere anche positivo in ottica futura per la prossima stagione, perchè se non sbaglio chi vince il campionato è testa di serie in Champions, con tutto ciò che ne consegue come avversari ai gironi e possibilità di aumentare ulteriormente la fiducia in sé stessi con le vittorie.
Se vinci lo scudetto dopo tanto tempo, un turno in meno in Champions non può essere una discriminante tanto negativa sulla stagione fatta..
Ovviamente tutto IMHO..
Che poi, onestamente, il bel gioco è anche una cosa soggettiva: a me per esempio il tiki-taka che va tanto di moda non piace affatto, preferisco di gran lunga il gioco in verticale e veloce, contropiede incluso.
Gli si può dire che è uscito in maniera negativa in un girone di Champions dove poteva dire la sua andando avanti, ma è anche vero che probabilmente a seguito di questo è avvenuta la svolta nella squadra. E probabilmente questo può essere anche positivo in ottica futura per la prossima stagione, perchè se non sbaglio chi vince il campionato è testa di serie in Champions, con tutto ciò che ne consegue come avversari ai gironi e possibilità di aumentare ulteriormente la fiducia in sé stessi con le vittorie.
Se vinci lo scudetto dopo tanto tempo, un turno in meno in Champions non può essere una discriminante tanto negativa sulla stagione fatta..
Ovviamente tutto IMHO..