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Subject: »SERIE A

2017-01-20 21:38:51
non faccio paragoni fra giocatori di epoche diverse, altro calcio, altri ritmi, altri palloni (pesantissimi nel passato), preparazione atletica, alimentazione, tutto troppo diverso,

Hai provato a guardare una partita di "quelli dell'epoca di Tardelli" ?
Si menavano...ma si menavano che era un piacere...
Oggi finirebbero in 7 entrambe le squadre :D
2017-01-20 22:42:39
Le ho viste di persona :)
2017-01-21 00:05:51
il quale ogni volta (o quasi) che scrive di Juventus o di suoi giocatori del presente ma soprattutto del passato palesa una conoscenza anche maggiore di tanti juventini proclamati.

è che la Juve mi ha rovinato la bacheca di Cagliari e Roma sottraendomi almeno 3 festeggiamenti. Mi è toccato interessarmi a lei per forza :D
2017-01-21 00:27:41
È veramente tutto troppo diverso per fare confronti , però le caratteristiche di un calciatore sono comunque confrontabili.

Il fatto è che Marchisio è cambiato e ri-cambiato nel tempo, somigliava a Tardelli per un breve tratto della sua carriera (probabilmente il migliore) ma la sua corsa non l'ha mai avuta
2017-01-21 11:50:42
E poi hanno anche il numero sulla maglia in comune ;)
2017-01-21 11:53:12
E' già terminata la Coppa d'Africa per Mario Lemina (23), centrocampista della Juventus infortunatosi sabato scorso all'esordio in occasione della sfida contro la Guinea-Bissau accusando un problema alla schiena. Tuttosport fa sapere che i medici della selezione del Gabon e quelli della Juve hanno deciso per il rientro anticipato in Italia del calciatore. Oggi il ragazzo ex Marsiglia sarà a Torino.

Allegri vattene
2017-01-21 12:00:45
eppure la preparazione della juve non ne causa di infortuni
2017-01-21 12:42:29
stasera invece di vedere jorginho annullato da kucka perchè non mette Diawara? Speriamo
2017-01-21 13:11:51
:D
Ormai lo sappiamo che gli esperimenti di Allegri sono deleteri ma magari invecchiando fa come Ancelotti e migliora
2017-01-21 15:16:27
Marchisio out per problemi muscolari
2017-01-21 15:18:20
stranoooo


2017-01-21 15:22:11
Ancelotti è sempre stato meglio di Allegri. Sempre sempre. Cavolo quanto mi manca...
2017-01-21 16:01:19
eppure la preparazione della juve non ne causa di infortuni

amen
2017-01-21 16:11:12
A meno di sorprese dell’ultimo momento, le autorità cinesi non autorizzeranno la cordata asiatica a comprare il Milan entro il 3 marzo, data prevista per il closing. In questo modo vengono smentite tutte le speculazioni sul ruolo del governo di Pechino nella cordata asiatica che ancora fatica a prendere forma. L’iter per l’acquisizione della squadra è iniziato lo scorso agosto: sono state avviate le procedure per il trasferimento dei capitali, ma dopo quasi 170 giorni non è arrivata ancora nessuna risposta. E credere che il governo cinese abbia dato il suo benestare – anche indiretto – all’operazione è sempre più difficile. Nel frattempo, però, Sino Europe ha versato nelle casse di Fininvest 200 milioni di euro che – in ogni caso – non verranno restituiti.

I tempi tecnici per ottenere le autorizzazioni a completare gli investimenti all’estero sono di circa 50 giorni, 80/90 nei casi più complicati: nessuno degli esperti contattati da Business Insider ricorda di aver assistito a iter così lunghi. Secondo l’Ice, l’Istituto per il commercio estero, l’interscambio tra Cina e Italia resta costante. Di più: tra il 2006 e il 2015 lo stock di denaro investito dalla Cina all’estero è arrivato a 1.097 miliardi di dollari (145 miliardi solo nel 2015) e il governo ha annunciato di voler aumentare la quota di altri mille miliardi tra il 2016 e il 2020. Se Pechino ha davvero intenzione di investire 200 miliardi di dollari l’anno all’estero, perché fatica ad autorizzare una spesa da 520 milioni, pari allo 0,25% dell’importo annuo?

La domanda resta senza risposta, ma Sino Europe, il veicolo con cui Yonghong Li ha intenzione di concludere l’operazione, lascia trapelare – senza smentire – la volontà di utilizzare fondi off shore parcheggiati alle Isole Vergini Britanniche per chiudere l’acquisizione del Milan. Esattamente come successo con la seconda caparra da 100 milioni di euro versata a dicembre dell’anno scorso.

Una scelta non certo all’insegna della trasparenza e che non scioglie i dubbi sulla solidità degli acquirenti. Intanto, ma questa è solo una coincidenza, le Isole Vergini Britanniche sono un paradiso fiscale utilizzato in passato anche da Silvio Berlusconi, poi c’è il grande dubbio del perché i fondi dei cinesi parcheggiati all’estero si trovino ai Caraibi e non a Hong Kong. L’ex colonia britannica, infatti, mantiene uno status particolare e pur essendo a tutti gli effetti in territorio cinese non soffre della stretta sul controllo dei capitali.

Insomma con qualche mossa più avveduta Sino Europe avrebbe potuto parcheggiare in anticipo i suoi capitali a Hong Kong e agire in tutta trasparenza. Invece la triangolazione con le Isole Vergini Britanniche complica tutto, soprattutto se – ancora una volta – i fondi transiteranno dall’Asia prima di arrivare in Europa (come successo nel caso della seconda caparra). La giustificazione ufficiale è che gli imprenditori dell’ex impero celeste non vogliano indispettire le autorità cinesi rilevando il Milan senza aver un via libera formale. Eppure, secondo quanto emerge, Sino Europe ha intenzione di chiudere comunque l’operazione. Anche senza il via libera di Pechino.

Ecco quindi l’ennesima contraddizione della storia: da un lato i cinesi rispettosi delle decisioni dell’esecutivo, dall’altro quelli sprezzanti del potere pronti a usare fondi off shore arrivati chissà come nei paradisi fiscali dei Caraibi. Insomma se davvero gli imprenditori vogliono a tutti i costi il via libera del governo, e sono disposti ad attendere l’ultimo istante utile, perché non si sono mai fatti problemi a parcheggiare all’estero centinaia di milioni di euro?

La vendita del Milan, sul mercato ormai da anni, sembra sempre più una soap opera che appassiona i tifosi e lascia interdetti gli addetti ai lavori. Se i cinesi hanno tutta questa liquidità e sono pronti a utilizzarla, perché per chiudere la partita non hanno chiesto l’intervento di una banca d’affari disposta a finanziarli in attesa delle autorizzazioni? Con i tassi a zero e dopo aver versato 200 milioni di euro in contanti ci sarebbe stata la fila di società pronte ad accostare il proprio nome a quello della squadra più titolata del mondo. Invece no, i cinesi non hanno chiesto l’intervento di nessuno: preferiscono sprecare i loro soldi inutilmente. Gli accordi con Fininvest, infatti, prevedono che tutte le spese sostenute per il Milan a partire dal primo luglio 2016 fino alla data del closing siano rimborsate da Sino-Europe alla famiglia Berlusconi.

Chiudere l’operazione in anticipo, con un finanziamento, avrebbe invece permesso di ridurre al minimo queste spese, ma soprattutto avrebbe consentito alla squadra di rafforzarsi durante la campagna acquisti di gennaio per poter puntare alla Champions. Con un ritorno che in termini economici e di immagine sarebbe stato più che sufficiente a pagare gli interessi sul debito con le banche.
Fonte: Business Insider Italia
2017-01-21 16:19:05
Le cayman per Suning erano meglio? O Exor con gli agnelli che spostano direttamente baracca e burattini all'estero, dopo le promesse sulla Fiat sempre più italiana?

Fammi sapere perché la cosa ti indigna...
2017-01-21 16:24:00
Sei uno spasso, veramente :D
Il tipico milanista macchietta. Molto divertente :)