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Subject: »»Pulcini soppressi crudelmente

2018-02-03 13:46:22
brutali è un giudizio morale e quindi ognuno ha il suo, va rispettato quello di tutti, imho.

non saprei come altro definire lo stipare animali in spazi piccolissimi senza nessuna possibilità di muoversi, costretti a stare perennemente sulle zampe, in condizioni ingeniche spaventose, in mezzo alla sporicizia, topi. Non so come definire le scariche elettriche sul muso per farli muovere o il caricarli di peso sulle forche di un muletto o ucciderli in mezzo al sangue o davanti ad altri animali..Intanto bisognerebbe far rispettare le leggi che chi sono e in più forse, ma solo ovviamente per chi ne sente il bisogno, migliorare anche la condizione in cui si allevano, producono ammazzano gli animali.

Questo significa che vaste porzioni della popolazione mondiale possono consumare carne SOLO GRAZIE alla produzione industriale ed ai suoi costi.

possono o devono?

Poi segnalo che c'è un non-detto nei discorsi di chi ha intrapreso una scelta vegetariana. Nelle loro menti sono i primi di un PROGRESSO (cioè un avanzamento della civiltà) che l'umanità deve intraprendere.

Su questo ti do ragione anche se non mi appartiene.Molto spesso capita di sentire questo non detto. Alle volte è un pò fastidioso.
(edited)
2018-02-03 15:01:50
Troy mi stai dicendo che sei d’accordo e sostieni che sia giusto tritare i pulcini da vivi?

io te lo riscrivo, però i miei post li devi leggere o la discussione non evolve.

se quello che vuoi fare è sensibilizzare verso un più cosciente consumo della carne, tieni presente che ognuno deve fare il proprio percorso. Inutile fare terrorismo, anche perché poi si mischiano temi distinti (quello del dolore non si risolve per forza convertendo la popolazione mondiale al vegan, che è semplicemente impossibile).

E' già in corso la sperimentazione della costruzione di cibi artificiali che sostituiscano le proteine animali; sintetizzare bistecche di carne in laboratorio è al momento costosissimo ma immagino che nel giro di qualche anno sarà possibile. Se pensiamo alle stampanti 3d di cibo nei ristoranti, che solo 5 anni fa sarebbero sembrate fantascienza...
2018-02-03 15:04:16
Non credo il problema siano i santoni improvvisati o i cannibali inconsapevoli, il fatto è che ad oggi ci sono pratiche industriali adottate sugli animali davvero brutali e dannose. Su quello sicuramente si potrebbe fare molto di più per tutelare sia l'aspetto della sofferenza che l'aspetto della sicurezza alimentare. Cercare di ottenere una maggiore sensisibilizzazione delle persone verso gli animali e alla tecniche di "produzione odierne" credo che sia un atto di civiltà, ricordando sempre che la civiltà dovremmo in primo luogo rivolgerlo alle persone.

Iniziare una battaglia contro chi consuma carne è di per se sbagliato, non è in questo modo che si possono cambiare le abitudini alimentari vecchie di millenni. Questo sencondo me è un processo che avverà ma sarà molto lungo...


non penso nulla di diverso... anzi, a dir la verità è esattamente ciò che ho scritto. Quindi diciamo che inizi dandomi velatamente torto, ma poi ripetendo il concetto che ho scritto. Chi vi capisce è bravo. ;)
2018-02-03 15:08:15
Un’errore culturale dettato dal marketing che il latte e la carne siano necessari.

... in grande quantità. Perché poi non capisco come il nostro catastrofico stile di vita abbia portato l'aspettativa di vita a salire. Si stava meglio due secoli fa a mangiare l'erba cipollina e a vedere bambini morire a frotte?

Inquadriamo il problema con un minimo di equilibrio.
2018-02-03 15:40:00
Dai nessuno dice che si debba mangiare erba cipollina e fiori, ma basta sentir parlare coloro che si occupano di alimentazione per capire che non sono certo i vegani, vegetariani a dire che lo stile di vita attuale sia poco sano o forse non troppo sano. Purtroppo nonostante siano passati secoli i bambini muoiono a frotte ugualmente...

Alla fine ciascuno deciderà per se cosa è meglio fare, però forse se sarebbe meglio concentrare gli sforzi per rendere "più salutare e sostenibile" il cibo, qualsiasi esso sia.
2018-02-03 15:53:31
Che è quello che sto dicendo io sulla questione topic (sofferenza animali)

Purtroppo nonostante siano passati secoli i bambini muoiono a frotte ugualmente...

sì? Leggi bene.

Le statistiche più antiche indicano l’età mediana dei morti per ciascun anno. La sua quantificazione “pura”, cioè non depurata della mortalità infantile, è impressionante: nel 1863, primo dato disponibile, l’età mediana di morte era di 5,55 anni e cresce molto lentamente, arrivando a 14 anni solo nel 1892, per poi salire sempre più rapidamente.
A pesare enormemente era dunque la mortalità infantile: nel 1863 morirono nel primo anno di vita 223.813 tra bambine e bambini, quasi l’1% della popolazione italiana di allora. Questo “tributo” cala negli anni molto lentamente, con improvvise impennate legate a epidemie o altro. Con il ‘900 si scende sotto i 200mila neonati morti ogni anno, ma solo negli anni ’40, quando la popolazione complessiva è ormai più che raddoppiata, il dato arriva intorno agli 80mila decessi annui.
Proprio per questo, tornando alla popolazione generale, le statistiche più antiche offrono anche tabelle che valutano la speranza di vita escludendo dal calcolo i morti con meno di 5 anni. Così, osservando l’età mediana di morte di allora, possiamo valutare quanti siano gli anni di vita “guadagnati” oggi. Nel 1863 l’età mediana di morte non arrivava ai 50 anni, fermandosi a 49,29. Negli anni a seguire ci sono aumenti e flessioni, ma con un complessivo trend in crescita che fa registrare come età media di morte 54 anni nel 1881, quasi 60 nel 1891, 62,46 nel 1901, fino ai 71,11 del 1951. Oggi, la speranza di vita per un bambino che nasce in Italia è di 78,67 anni, mentre una bambina può sperare in 84,04 anni da vivere (dati Istat 2007).
2018-02-03 17:16:29
Alla fine ciascuno deciderà per se cosa è meglio fare, però forse se sarebbe meglio concentrare gli sforzi per rendere "più salutare e sostenibile" il cibo, qualsiasi esso sia.

basta non spacciare la dieta vegetariana come il bene assoluto e la risoluzione di ogni male

si può essere onnivori e sensibili agli animali e all'ambiente allo stesso tempo

se io mi tengo le galline in un bel pollaio, le difendo dai predatori e gli do del buon cibo, nel frattempo mi prendo le uova e poi le faccio morire di vecchiaia...mi spieghi cosa sto facendo di male?idem per le api e altri N mila tipi di allevamento... per questo e tanti altri motivi posso capire le motivazioni che muovono un vegetariano ma mai e poi mai quelle di un vegano

tra l'altro rinunciate anche a saponi, profumi e tutto ciò che deriva dall'industria cosmetica\farmacologica?

no perchè in 3 farmaci su 4 sono presenti ingredienti di origine animale, lo sapete vero?


io nel mio piccolo, senza fare battaglie animaliste vegane e del belin che t'annega, mi impegno a fare il possibile per rispettare animali ed ambiente

uso solo saponi completamente biologici, lavo con aceto e bicarbonato, mangio carne, frutta e verdura a km 0, ecc ecc ecc

sta a noi cambiare il mondo ma non la nostra natura
2018-02-03 17:36:47
.
io nel mio piccolo, senza fare battaglie animaliste vegane e del belin che t'annega, mi impegno a fare il possibile per rispettare animali ed ambiente


Infatti la parola chiave é "rispetto".
2018-02-03 21:00:12
Dio benedica gli antibiotici, quelli si che hanno aumentato l’aspettativa di vita
2018-02-03 22:58:45
La parola ingannevole è rispetto, se per voi sfruttamento e uccisione sono rispetto allora alzo le mani
(edited)
2018-02-04 00:22:23
Val la pena quindi comprendere le radici etiche del veganismo. Buona parte dei vegani tende a condividere una filosofia in qualche modo antispecista. Antispecista, attenzione, non significa considerare eticamente tutte le specie viventi allo stesso livello a priori. Un batterio è diverso da una mosca che è diverso da un cavallo, e tutti questi sono diversi da un essere umano: ma per gli antispecisti contano le loro differenze fisiologiche nella capacità di soffrire e di averne consapevolezza, non il fatto di appartenere o meno alla arbitraria categoria Homo sapiens. Per cui un animale con un sistema nervoso sviluppato, come un maiale o una mucca, capace di sofferenza e probabilmente di una basilare forma di autocoscienza, avrebbe diritto come noi di non soffrire per il nostro piacere.

I vegan (o almeno i vegan ragionevoli: ma di irragionevoli ce ne sono in ogni categoria umana) non millantano che il loro cibo sia etico in assoluto. Semmai, essendo quasi sempre antispecisti ritengono una scelta etica il non nutrirsi di carne di animali, all’incirca per lo stesso motivo per noi cui non-vegani non ci nutriamo di carne di bambini o di impiegati del catasto: li riteniamo soggetti etici che non è ammissibile sventrare e divorare, a prescindere dal resto.


https://www.wired.it/scienza/medicina/2017/09/20/difesa-scelta-etica-vegano/
Per lo meno lo ha scritto uno che si definisce "onnivoro"

Mi auguro che abbiate il buon senso di cercarvi la differenza tra carnismo, vegetarianismo e veganismo perche' nelle discussioni lette fino ad oggi mancano un po' le basi

Leggere poi che la mortalita' infantile e' scesa per la carne mi ha fatto ridere per 5 minuti ma magari qualcuno legge e ci crede davvero
(edited)
2018-02-04 01:02:32
Leggere poi che la mortalita' infantile e' scesa per la carne mi ha fatto ridere per 5 minuti

puoi anche ridere per 20 minuti ma non ho mai parlato di carne. Ho parlato di "stile di vita"

poi per me quello che confonde rispetto degli animali e alimentazione sei tu, ma devo dire che non è la sola distinzione che faccio fatica a farti capire quindi lascio perdere del tutto. Buonanotte ;)
2018-02-04 02:05:13
Non sto confondendo rispetto animale e alimentazione, io dico che se l'alimentazione prevede mangiare animali allora non e' rispetto.
2018-02-04 02:07:51
Inoltre scrivi:

Nell'era di internet l'accesso all'informazione è incredibilmente facile, non c'è nulla che la gente non possa conoscere e quindi è semplicemente una questione di percorso da fare per cambiare il possibile e (mi auguro) accettare il resto.

Il problema non e' accedere ma e' non voler accedere. In questa discussione ho letto varie cose eppure son stato l'unico a citare le fonti.
2018-02-04 02:19:12
ci sono pratiche industriali adottate sugli animali davvero brutali e dannose.

brutali è un giudizio morale e quindi ognuno ha il suo, va rispettato quello di tutti, imho.
dannose è un'affermazione che contiene alcune verità, ma rischia di vedere solo una parte del fenomeno.
Secondo me non si calcola mai il fatto che l'industrializzazione della produzione di carne ha delle ricadute notevoli sulla disponibilità ad basso costo di alimenti. Questo significa che vaste porzioni della popolazione mondiale possono consumare carne SOLO GRAZIE alla produzione industriale ed ai suoi costi.
E sono porzioni di popolazione per le quali le alternative proteiche da vegetariani non sono un'opzione realistica.

Poi segnalo che c'è un non-detto nei discorsi di chi ha intrapreso una scelta vegetariana. Nelle loro menti sono i primi di un PROGRESSO (cioè un avanzamento della civiltà) che l'umanità deve intraprendere.
Invece a me pare che sia una scelta come un'altra ed abbia lo stesso spessore morale di arruolarsi nell'esercito per "il proprio paese" come fa un marines degli USA o fare esperimenti sulle scimmie come fa uno scienziato.
imann to imann
Un’errore culturale dettato dal marketing che il latte e la carne siano necessari.

2018-02-03 12:36:59
el pupe to imann
Un’errore culturale dettato dal marketing che il latte e la carne siano necessari.

non so se rispondi a me. in caso sia così segnalo che dovresti rileggere quello che ho scritto, perchè non ci azzecca molto..



Mi riferisco a questa parte:
Secondo me non si calcola mai il fatto che l'industrializzazione della produzione di carne ha delle ricadute notevoli sulla disponibilità ad basso costo di alimenti. Questo significa che vaste porzioni della popolazione mondiale possono consumare carne SOLO GRAZIE alla produzione industriale ed ai suoi costi.

E' Un’errore culturale dettato dal marketing che il latte e la carne siano necessari. E lo dico perche' altrimenti chi non mangia latticini, pesce e carne sarebbe morto.

Inoltre il prezzo di un cheeseburger nel 1985 era $0.70 mentre oggi $1.70, negli USA, quindi direi che devi contestualizzare
https://www.eater.com/2015/9/8/9232795/consumer-price-index-cpi-hamburger
2018-02-04 02:25:39
puoi anche ridere per 20 minuti ma non ho mai parlato di carne. Ho parlato di "stile di vita"


Precisamente hai scritto
Un’errore culturale dettato dal marketing che il latte e la carne siano necessari.

... in grande quantità. Perché poi non capisco come il nostro catastrofico stile di vita abbia portato l'aspettativa di vita a salire. Si stava meglio due secoli fa a mangiare l'erba cipollina e a vedere bambini morire a frotte?

Inquadriamo il problema con un minimo di equilibrio.



"Si stava meglio due secoli fa a mangiare l'erba cipollina e a vedere bambini morti a frotte" subito dopo un "Un’errore culturale dettato dal marketing che il latte e la carne siano necessari.... in grande quantità"

E' associare mortalita' con consumo di latte e carne da un lato (carnismo = sviluppo) oppure erba cipollina dall'altro (veganesimo = recessione).

E poi dici
poi per me quello che confonde rispetto degli animali e alimentazione sei tu

Buonanotte ;)