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Subject: depositare risparmi

2019-10-05 09:58:23
scusa non capisco:D
se ci metto l'iva che dovrò pagare quando ricevo il pagamento dal cliente, e poi pago l'iva che caxx..di differenza rimane?
2019-10-05 10:42:40
poco ma sicuro che le furbate siano dietro l'angolo.

ma qui serviva un fondo per il tfr, quindi con la tua banca si suppone che possa rinunciare a qualche decimale per aver sicuri i dindi per i dipendenti.

sulle spese non mi pronuncio, più che altro vedere come trattano il fondo in termini di entrata/uscita
2019-10-05 14:22:27
Ho un bar/alimentari ed una gelateria, non posso mettere da parte l'iva (credo) avendo tanti piccoli pagamenti
2019-10-05 19:09:32
rimane la differenza tra l'iva a debito e quella a credito. Se fai un acquisto, l'iva che paghi la recuperi dall'iva che incassi con le vendite e poi devi ripagare allo stato.

es:
compro le bibite (nel caso del bar) la pago 1 euro + iva. 1,22 euro
vendo la bibita la vendo a 2 euro più iva 2,44.

0,44 euro dovrò pagarle allo stato, ma le 0,22 le posso scontare, quindi allo stato vanno solo 0,22 delle 0,44 che mi ha pagato il cliente.
Per cui se accantono, ogni volta che vado a depositare l'incasso in banca, il 22% dell'iva (o il 10% nel caso degli alimentari), quando pago l'f24 dell'iva a metà mese, rimarrà qualcosa che è quella differenza.
Tra l'altro, anche se compro un macchinario, l'iva la porto a credito, quindi, diciamo che in un trimestre (per chi paga l'iva a trimestri) ci saranno, tipo 3000 euro a debito e 2000 a credito, quindi pago solo 1000.
se ho accantonato le 3000 nel corso dei giorni, poi mi resterà 2000 euro.
(edited)
2019-10-05 19:13:05
Giuseppe, tra l'altro mio omonimo; lo so che è dura costringersi a rinunziare a della liquidità quando ci sono mille pagamenti cui far fronte, però è rischioso usare l'iva per fare quei pagamenti, perché poi si immagina che siano soldi a disponsizione, invece non è così e si tende ad acquistare troppo e a prezzi troppo alti, per il principio dell'elasticità della domanda all'aumentare (percepito) del reddito.
E' l'aspetto più difficoltoso della piccola imprenditoria questo, riuscire ad avere la giusta percezione del reddito di cui si dispone per poter investire e distinguere tra quello personale e quello dell'attività.
Se ti forzi ad accantonare l'iva sulle vendite, inizialmente farai fatica ma poi, una volta abituato, vedrai come ti troverai meglio.
E la differenza tra credito e debito potrai usarla, nel lungo periodo, per pagare le tredicesime e i tfr.
(edited)
2019-10-05 19:27:45
l'f24 lo paga il commercialista direttamente dal conto, il consiglio sarebbe quindi di spostare (mensilmente?) tutta l'iva dal conto principale ad uno secondario per poi pagare da li l'f24?
L'iva la posso calcolare io dai corrispettivi o chiedo al commercialista il dato?
2019-10-05 19:29:10
Se poi, rinunziando all'iva proprio non ce la fai, occorre cominciare a farsi domande sulla redditività generale dell'attività, perché l'iva non è parte del prezzo di vendita della merce, e non va a remunerare lo sforzo produttivo, ma una cifra in più che ti pagano e che poi ripaghi, quindi rinunciandovi, dovresti rientrarci comunque. Se non succede c'è un problema di equilibrio tra costi e ricavi, difficile da individuare se non si ha un controllo di gestione. E' bene avere sempre presente quanta parte di euro incassato (netto iva, appunto) è fagocitato dai costi (tra cui anche tante tasse non funzione del guadagno, come IRAP, che è funzione di un imponibile diverso da quello fiscale) e, di conseguenza, quanta parte è utile, se c'è.
E' fondamentale calcolare i costi fissi da imputare a ognuno di quegli euro che ci entrano in cassa e poi adottare uno stile di gestione che eviti come la peste, di attingere a quei soldi, senza un preciso scopo aziendale accuratamente documentato. Altrimenti i soldi evaporano come neve al sole (ricchi e poveri, cit) e ci si chiede poi dove vanno a finire tutti quegli utili che il commercialista ci dice che abbiamo fatto ma che noi proprio non ci capacitiamo sul dove abbiamo infilato.
Parlo anche, semplicemente, dei soldi da dare al figliolo per andare a comprare le figurine.
Un altro aspetto che spesso sfugge a tutti i radar è l'autoconsumo. Bisognerebbe portare una contabilità di quanto si autoconsuma degna dei peggiori maniaci, così da poter poi imputare quei costi come se fosse proprio reddito personale, almeno nella valutazione della propria getione, se non in quella del reddito fiscale (come in realtà si dovrebbe fare facendo delle autofatture).
2019-10-05 19:36:37
Ti fai mandare tutte le quietanze degli f24? E' importante tenere in conto le cose che succedono nella tua contabilità. Non è una questione di fiducia o no nel commercialista, ma di informazioni di cui tu hai bisogno per fare le scelte di gestione e strategiche sulla tua attività. Se non hai presente gli elementi del problema, non puoi prendere decisioni corrette.

Hai il pos e le somme vanno tutte direttamente in banca? comunque si, credo che dividendo il corrispettivo per 0,aliquota iva, trovi il vlore dell'iva e poi puoi ricaricare la carta di credito con l'incasso in contanti che dovrebbe essere sufficiente, il resto lo depositi in banca. Quando arriva il 15, ti fai dare la cifra dal commercialista e gliela ributti sul c/c principale.
Fatti sempre mandare uno o due giorni prima del giorno stabilito per il pagamento la bozza dell'f24, non per pagarlo tu, ma per avere contezza di quanto andrai a sborsare. E' fondamentale per sapere se hai disponibilità sufficiente, per decidere se fare quella spesa o meno, ecc.
2019-10-05 19:40:13
rettifico. Il valore dell'iva non è il lordo diviso 0,aliquota. Ma lordo diviso 1,aliquota e poi sottrarre risultato dal lordo.

quindi

LORDO - LORDO / 1,ALIQUOTA
se l'aliquota è il 22% e il lordo è 479 euro

479 - 479/1,22 = 86,37
2019-10-05 19:55:42
per chiarire meglio il concetto di separazione tra risorse personali e contabilità dell'azienda ti porto l'esempio di un mio cliente.
Lui, come tutti, si lamenta del fatto che non gli sembra di guadagnare abbastanza dall'attività, che sta sempre scannato e sempre in affanno.
Ok, facciamo l'analisi del business e il controllo di gestione.
Viene fuori che, tra una cosa e l'altra, lui spende 5000 euro al mese per le sue esigenze personali (affitto, tasse personali, impicci e imbrogli vari).
Fresca, faccio io! Magari io guadagnassi 5000 euro al mese netti. Alla strafaccia. Ovvio che poi stai sempre in affanno per quanto riguarda tutto, se non consideri questi 5000 euro come reddito personale che ricavi dall'azienda. Parliamo di una pizzeria da 300k euro all'anno, per cui 60k euro sarebbe il 20% del ricavo. Insomma un guadagno, se fosse vero, sontuoso per questi tempi.
Da qui viene fuori l'affanno e tutto il problema, perché, come è ovvio, la pizzeria non guadagna 60k euro pulite e tasse pagate. Tutta la differenza, diventa strozzatura per la liquidità e difficoltà nella gestione.

fine dello sfogo professionale...
2019-10-05 20:01:21
grazie adesso ho capito cosa intendi
2019-10-05 20:16:51
di solito che fanno evaporare i soldi sono le paghe del personale:D
2019-10-05 20:29:34
grazie per le dritte, mi piace molto capire queste cose.
Proverò a fare questo discorso dell'iva.
Per le quietanze f24 controllo dal conto solitamente.
L'incasso del pos va direttamente in banca, perché?
Solitamente non "uso" soldi della ditta per fini personali, mi verso una quota mensile sul conto personale. Il resto lo lascio sul conto ditta. Mi sono sempre trovato bene, ora però avendo del personale a tempo indeterminato ho paura di perdere di vista il tfr
2019-10-05 22:17:14
Mi sono sempre trovato bene, ora però avendo del personale a tempo indeterminato ho paura di perdere di vista il tfr

Non sono ferratissimo in contabilità però esiste un fondo di accantonamento per il tfr, perderlo di vista significherebbe non versare sullo stesso le quote o usarlo in maniera indebita. Se non ricordo male (almeno in aziende come Srl e spa - quindi a capitale - il prelievo del titolare dal conto viene tassato al 22% al momento del prelievo).
Ti chiedo però di chiedere conferma al tuo commercialista, potrei sbagliarmi
2019-10-05 23:40:04
purtroppo nelle piccole imprese, in contabilità semplificata, vuoi per l'ignoranza in materia (ignorare certi funzionamenti, non è un'offesa), vuoi per contingenze, spesso si perde di vista cosa siano l'iva e il tfr........

mia zia, ex commercialista, ora tiene la contabilità del forno del marito. questa estate mi dice che se si licenziano 3 dipendenti assieme... in pratica chiude

per quello chi ha queste attività deve avere un buon fiscalista e un buon ufficio paghe, in grado di consigliare bene e di fargli capire, ad esempio, che la parte di iva che si incassa non propria, ma è dello stato. poi uno si storna l'iva sugli acquisti. molti piccoli commercianti pensano che l'iva sia propria. ma questo è vero solo se si vende "in nero" :P
2019-10-06 07:18:28
Proprio per questo anche se nn sono "tenuto" voglio fare un fondo per accantonare il tfr, così nn mi sbaglio