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Subject: depositare risparmi
Proprio per questo anche se nn sono "tenuto" voglio fare un fondo per accantonare il tfr, così nn mi sbaglio
si, ma creare un "fondo TFR" è una cosa, avere effettivamente tutti i soldi da parte ..... quasi impossibile. lì un fiscalista può darti una mano a scegliere
non so quanti dipendenti hai, ma se ne hai 5 (per dire).... potresti crearti un paracadute avendo i soldi per far fronte a 2-3 dipendenti in contemporanea
nell'ipotesi si licenzino tutti in contemporanea..... compensi con un finanziamento
mia zia mi ha detto che farebbe così
edit: per dire, nemmeno lo stato ha TUTTI i soldi per dare le liquidazioni a TUTTI i dipendenti, nemmeno calcolando quelli che DEVONO andare in pensione raggiunti i limiti di età
Infatti da noi la liquidazione inizia ad arrivare (e manco tutta) dopo 2 anni............
(edited)
non so quanti dipendenti hai, ma se ne hai 5 (per dire).... potresti crearti un paracadute avendo i soldi per far fronte a 2-3 dipendenti in contemporanea
nell'ipotesi si licenzino tutti in contemporanea..... compensi con un finanziamento
mia zia mi ha detto che farebbe così
edit: per dire, nemmeno lo stato ha TUTTI i soldi per dare le liquidazioni a TUTTI i dipendenti, nemmeno calcolando quelli che DEVONO andare in pensione raggiunti i limiti di età
Infatti da noi la liquidazione inizia ad arrivare (e manco tutta) dopo 2 anni............
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Il Fondo Tfr, che compare sempre nel passivo dello Stato Patrimoniale, è un conto che ha il compito di indicare il debito dell'azienda per i tfr dei dipendenti, ci vanno a finire tutte le quote di tfr a fine anno. E', però, al pari dei fondi di ammortamento, un conto puramente figurativo con il solo scopo di tenere in bilancio quanto debito c'è come tfr.
Se si vuole, invece, avere un piano di accumulo per pagare i tfr ai dipendenti che vanno via, bisogna fare un accantonamento vero, con soldi fruscianti e il sistema di metter via l'iva di volta in volta e poi accumulare l'iva a credito che ci si sconta prima del pagamento, è un buon modo se ce lo si può permettere.
Se non ce lo si può permettere vuol dire che c'è un problema o di redditività dell'azienda (cioè i costi sono superiori ai ricavi), oppure di sovraindebitamento (le rate capitali di restituzione dei prestiti si mangiano la liquidità e non riusciamo a pagare le partite correnti, ovvero le somme che dobbiamo pagare quotidianamente).
Nel primo caso vanno razionalizzati i costi, perché o il business di suo non è remunerativo (vale a dire che il mercato paga meno della somma dei costi, almeno dei nostri costi), oppure stiamo sprecando da qualche parte. Chiudere o tagliare sono le azioni da fare.
Nel secondo caso bisogna provare a fare la manovra di Lotito e spalmare i debiti su un orizzonte temporale più lungo per abbassare la somma delle rate.
Tipo, ho due mutui a 5 anni che mi portano via 3000 euro al mese, più leasing vari per un totale di 1500.
questi 4500 euro mi mangiano quasi tutta la liquidità a breve (data dagli incassi - i pagamenti correnti). Quindi non posso muovermi in alcun modo, se non provando a prendere (magari mettendo un immobile a garanzia, o chiedendo la garanzia del mediocredito centrale) un mutuo a 10 anni che porti una rata di 2000 euro e accorpi tutti quei debiti. Libero 2500 euro di liquidità a breve e riesco a respirare.
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Se si vuole, invece, avere un piano di accumulo per pagare i tfr ai dipendenti che vanno via, bisogna fare un accantonamento vero, con soldi fruscianti e il sistema di metter via l'iva di volta in volta e poi accumulare l'iva a credito che ci si sconta prima del pagamento, è un buon modo se ce lo si può permettere.
Se non ce lo si può permettere vuol dire che c'è un problema o di redditività dell'azienda (cioè i costi sono superiori ai ricavi), oppure di sovraindebitamento (le rate capitali di restituzione dei prestiti si mangiano la liquidità e non riusciamo a pagare le partite correnti, ovvero le somme che dobbiamo pagare quotidianamente).
Nel primo caso vanno razionalizzati i costi, perché o il business di suo non è remunerativo (vale a dire che il mercato paga meno della somma dei costi, almeno dei nostri costi), oppure stiamo sprecando da qualche parte. Chiudere o tagliare sono le azioni da fare.
Nel secondo caso bisogna provare a fare la manovra di Lotito e spalmare i debiti su un orizzonte temporale più lungo per abbassare la somma delle rate.
Tipo, ho due mutui a 5 anni che mi portano via 3000 euro al mese, più leasing vari per un totale di 1500.
questi 4500 euro mi mangiano quasi tutta la liquidità a breve (data dagli incassi - i pagamenti correnti). Quindi non posso muovermi in alcun modo, se non provando a prendere (magari mettendo un immobile a garanzia, o chiedendo la garanzia del mediocredito centrale) un mutuo a 10 anni che porti una rata di 2000 euro e accorpi tutti quei debiti. Libero 2500 euro di liquidità a breve e riesco a respirare.
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Tieni presente, giuseppe, che si stanno sviluppando dei prodotti finanziari di supporto all'erogazione dei tfr (in verità soprattutto per il settore pubblico), in cui il lavoratore percepisce subito una somma, magari leggermente decurtata per il servizio, mentre il datore di lavoro pagherà a rate all'Istituto Finanziario.
Certo è meglio farvi ricorso solo in caso di necessità, infatti è sicuramente meglio accantonare soldi prima e intascare noi gli interessi, piuttosto che pagare rate poi pagandoli e, inoltre, strozzando la liquidità che è una delle risorse centrali della gestione di ogni azienda.
Eccezzione a quanto ho appena scritto: se il nostro business è molto remunerativo è meglio investire tutto perché il tasso di rientro dell'investimento è maggiore degli interessi che pagheremo alle banche.
Quindi quegli X mila euro, oggi li investiamo nell'attività e ci guadagnamo Y%, mentre poi per pagare i tfr prendiamo soldi in prestito così da pagare meno di y% di interessi, guadangandoci ora e anche dopo.
Che ne so, nel caso del bar/alimentari, magari meglio mettere un gazebo con dei tavolini, se c'è molto passaggio e si prospetta di allargare molto i ricavi con questa mossa, piuttosto che tenere i soldi fermi in attesa di pagare tfr e ricavarci 1% se va bene.
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Certo è meglio farvi ricorso solo in caso di necessità, infatti è sicuramente meglio accantonare soldi prima e intascare noi gli interessi, piuttosto che pagare rate poi pagandoli e, inoltre, strozzando la liquidità che è una delle risorse centrali della gestione di ogni azienda.
Eccezzione a quanto ho appena scritto: se il nostro business è molto remunerativo è meglio investire tutto perché il tasso di rientro dell'investimento è maggiore degli interessi che pagheremo alle banche.
Quindi quegli X mila euro, oggi li investiamo nell'attività e ci guadagnamo Y%, mentre poi per pagare i tfr prendiamo soldi in prestito così da pagare meno di y% di interessi, guadangandoci ora e anche dopo.
Che ne so, nel caso del bar/alimentari, magari meglio mettere un gazebo con dei tavolini, se c'è molto passaggio e si prospetta di allargare molto i ricavi con questa mossa, piuttosto che tenere i soldi fermi in attesa di pagare tfr e ricavarci 1% se va bene.
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Giuseppe 83 to
felix
Ok, il discorso dell'iva credo di poterlo fare se capisco come farlo materialmente , ho sempre un buon margine sul conto una volta pagati stipendi fornitori e tasse, nn riesco però a definire bene quanto quel margine sia mio e quanto sono spese che dovrò sostenere. Per questo volevo spostare un po' di fondi su un altro conto per non vedere quello che nn è mio e sapere anche quanto posso reinvestire
Giuseppe, credo che tu abbia un problema (spero nel senso buono del termine) sul cash flow della tua azienda. Se non sai esattamente la redditività del tuo lavoro esistono una serie di test da fare sul bilancio (stress test) che, anche se non perfettamente chiarificatori secondo me, possono darti un senso di dove stai andando e come ci stai andando. Non ti preoccupare, capita spesso quando da azienda familiare o singola si assumono dei dipendenti. Per la parte fiscale (tasse, contributi tfr etc) AFFIDATI A PROFESSIONISTI SERI! Costeranno qualcosa di più ma, secondo me, è un argomento troppo delicato e complesso per venirne fuori da solo.
Quotone. Gli imprenditori italiani sottovalutano tanto il valore di una consulenza aziendale fatta bene, gli sembra di spendere soldi per nulla. In realtà, conoscere il proprio business, anche senza che vi siano particolari "dritte" che il professionista può dare, già vale tutto il cucuzzaro e può fare la differenza.
I miei clienti spesso mi dicono: sì, ok, tutto bello, ma ho bisogno di dritte su questo e su quello, non di sapere i conti, quelli me li posso fare da solo.
Non è così. Una business intelligence fatta con criteri scientifici e ben calibrati è come un day hospital con tutte le analisi e la risonanza magnetica, può salvarti la vita.
Un'azienda si conduce come una nave in mare aperto, senza carte nautiche e senza conoscere bene ogni piccolo scricchiolio della bagnarola, la tempesta più piccola può farla colare a picco.
Poi ci sono anche le "dritte", ma sono una conseguenza e nemmeno necessaria, se è tutto sotto controllo.
(edited)
I miei clienti spesso mi dicono: sì, ok, tutto bello, ma ho bisogno di dritte su questo e su quello, non di sapere i conti, quelli me li posso fare da solo.
Non è così. Una business intelligence fatta con criteri scientifici e ben calibrati è come un day hospital con tutte le analisi e la risonanza magnetica, può salvarti la vita.
Un'azienda si conduce come una nave in mare aperto, senza carte nautiche e senza conoscere bene ogni piccolo scricchiolio della bagnarola, la tempesta più piccola può farla colare a picco.
Poi ci sono anche le "dritte", ma sono una conseguenza e nemmeno necessaria, se è tutto sotto controllo.
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Premetto che ora sono dipendente e in passato partita iva individuale, mai titolare d'impresa ma vado controcorrente: fatti un bel corso di gestione e amministrazione d'impresa.
Non so altrove, magari ne esistono davvero, ma "professionisti seri" e "fisco" non coesistono. Ci sono quelli specializzati nei camuffi dei conti (evasione, nascondere perdite, imboscare utili, ecc) e ci sono gli imbecilli che sanno solo dire "è giusto così, è tutto sotto controllo". Almeno questa è la mia esperienza degli ultimi anni in cui sono messo al corrente dell'andamento aziendale. :-(
Non so altrove, magari ne esistono davvero, ma "professionisti seri" e "fisco" non coesistono. Ci sono quelli specializzati nei camuffi dei conti (evasione, nascondere perdite, imboscare utili, ecc) e ci sono gli imbecilli che sanno solo dire "è giusto così, è tutto sotto controllo". Almeno questa è la mia esperienza degli ultimi anni in cui sono messo al corrente dell'andamento aziendale. :-(
Come consulente ho uno studio associato che pago circa 1500 euro a trimestre, segue la compatibilità, buste paga, tasse, pratiche varie. Solo che alcuni spu ti nn me li danno, tipo il mettere da parte il tfr. Sono molto rigorosi sui conti nn cercano escamotage per risparmiare...nella mia zona nn ci so o altri tipo di professionisti mi sa
Sono molto rigorosi sui conti nn cercano escamotage per risparmiare
è già un buon punto di partenza. la trasparenza e la chiarezza sono fondamentali, gli escamotage spesso sono dei boomerang, specie in materia fiscale. Il risparmio è quello legato alle leggi tributarie esistenti, "interpretazioni" delle stesse sono solitamente cagionevoli alle aziende.
Per farti capire
Sono amministratore e proprietario di una srl, 3 anni fa circa entro in una libreria per comprare un libro di geronimo stilton per mia figlia. Euro 9,99 (senza borsina). Nel portafogli ho il bancomat personale (di colore nero) e la carta di credito della mia azienda di colore grigio scuro. Mi distraggo e pago con il contact less quindi con la carta di credito aziendale invece che con il bancomat.
A fine mese il mio commercialista (mi segue da 20 anni) mi telefona per tirarmi una menata sul fatto che avevo usato i soldi dell'azienda per usi personali, non mi ricordavo nemmeno la questione. Mi ha tirato una rottura di palle tale che ho fatto una settimana indeciso se suicidarmi o autodenunciarmi alla finanza per aver "comprato un libro di geronimo stilton - topo odioso tra l'altro - di euro 9,99 (senza borsina) con i soldi dell'azienda"
un commercialista che rompe le palle ti sta aiutando, fidati, dalla partita doppia i miracoli fatti secondo legge non si tirano fuori, qualcuno può solo "inventarseli" con conseguenze spesso devastanti
è già un buon punto di partenza. la trasparenza e la chiarezza sono fondamentali, gli escamotage spesso sono dei boomerang, specie in materia fiscale. Il risparmio è quello legato alle leggi tributarie esistenti, "interpretazioni" delle stesse sono solitamente cagionevoli alle aziende.
Per farti capire
Sono amministratore e proprietario di una srl, 3 anni fa circa entro in una libreria per comprare un libro di geronimo stilton per mia figlia. Euro 9,99 (senza borsina). Nel portafogli ho il bancomat personale (di colore nero) e la carta di credito della mia azienda di colore grigio scuro. Mi distraggo e pago con il contact less quindi con la carta di credito aziendale invece che con il bancomat.
A fine mese il mio commercialista (mi segue da 20 anni) mi telefona per tirarmi una menata sul fatto che avevo usato i soldi dell'azienda per usi personali, non mi ricordavo nemmeno la questione. Mi ha tirato una rottura di palle tale che ho fatto una settimana indeciso se suicidarmi o autodenunciarmi alla finanza per aver "comprato un libro di geronimo stilton - topo odioso tra l'altro - di euro 9,99 (senza borsina) con i soldi dell'azienda"
un commercialista che rompe le palle ti sta aiutando, fidati, dalla partita doppia i miracoli fatti secondo legge non si tirano fuori, qualcuno può solo "inventarseli" con conseguenze spesso devastanti
questo perchè essendo srl hai usato dei soldi comuni fra i soci immagino,o ho frainteso?
no, perchè i soldi della srl appartengono alla stessa, avrei dovuto fare un prelievo titolare (da inserire poi nei libri contabili) e comprare geronimo stilton. L'acquisto diretto (carta di credito) di un libro sul topo dubito possa rientrare nelle spese aziendali.
nelle società di capitali non puoi mai utilizzare i soldi societari per spese personali
Poi dipende dall’attività. Metti che sei barbiere, può benissimo essere che il Geronimo lo metti in sala d’aspetto per i bimbi dei tuoi clienti.
Non è che bisogna trovare gli escamotage contro la legge, ma sfruttare le possibilità che la legge ti offre.
Per esempio, un mio cliente va spesso a Roma per la società a incontrare i clienti. Usa l’auto aziendale e va con la moglie che è l’amministratore. Entrambi hanno contratto di collaborazione con busta paga. Ebbene, potrebbero farsi dare un rimborso forfettario di 46,tot a testa esentasse che finisce in busta paga ma non genera reddito. Insomma quasi un centello che non viene tassato. Niente inganno, niente problemi. Non lo facevano. Siccome questi viaggi li fanno spesso (diciamo due a settimana) gli ho raggranellato 800 al mese esentasse, quasi. Se, per esempio, invece che con auto aziendale, andassero con auto propria, potrebbero fare i rimborsi chilometrici e portare a casa altri 2400 km circa per 0,4 euro circa che, tolti i reali costi, dato che poi usura e benzina sarebbero a loro carico, comunque gli rimarrebbe un’altra 5/600 esentasse.
Insomma, con un mix di queste cose, puoi abbattere legalmente limponibile e anche ridurre il reddito irpef e inps che ti fai come compenso di amministrazione
(edited)
Non è che bisogna trovare gli escamotage contro la legge, ma sfruttare le possibilità che la legge ti offre.
Per esempio, un mio cliente va spesso a Roma per la società a incontrare i clienti. Usa l’auto aziendale e va con la moglie che è l’amministratore. Entrambi hanno contratto di collaborazione con busta paga. Ebbene, potrebbero farsi dare un rimborso forfettario di 46,tot a testa esentasse che finisce in busta paga ma non genera reddito. Insomma quasi un centello che non viene tassato. Niente inganno, niente problemi. Non lo facevano. Siccome questi viaggi li fanno spesso (diciamo due a settimana) gli ho raggranellato 800 al mese esentasse, quasi. Se, per esempio, invece che con auto aziendale, andassero con auto propria, potrebbero fare i rimborsi chilometrici e portare a casa altri 2400 km circa per 0,4 euro circa che, tolti i reali costi, dato che poi usura e benzina sarebbero a loro carico, comunque gli rimarrebbe un’altra 5/600 esentasse.
Insomma, con un mix di queste cose, puoi abbattere legalmente limponibile e anche ridurre il reddito irpef e inps che ti fai come compenso di amministrazione
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