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Subject: [POLITICA]
Aggiungo altri dettagli sulla chiacchierata con il mio giovane anziano amico
Non esistono esempi positivi di fascismo nel mondo. Il fascismo è una dottrina politica che ha portato a disastri e tragedie in molti paesi, tra cui l'Italia di Mussolini, la Germania di Hitler e la Spagna di Franco. Le ideologie totalitarie, come il fascismo, hanno portato a violazioni dei diritti umani, persecuzioni, guerre e genocidi. Non c'è nulla di positivo in queste atrocità. È importante imparare dalla storia e cercare di evitare di ripetere gli stessi errori in futuro.
Non esistono esempi positivi di fascismo nel mondo. Il fascismo è una dottrina politica che ha portato a disastri e tragedie in molti paesi, tra cui l'Italia di Mussolini, la Germania di Hitler e la Spagna di Franco. Le ideologie totalitarie, come il fascismo, hanno portato a violazioni dei diritti umani, persecuzioni, guerre e genocidi. Non c'è nulla di positivo in queste atrocità. È importante imparare dalla storia e cercare di evitare di ripetere gli stessi errori in futuro.
Karlacci solleva un punto secondo me interessante perché, mi crea confusione distinguere le due cose.
Hanno nomi differenti ma…
Ci sono alcune similitudini tra il fascismo e il regime stalinista, entrambi caratterizzati da un forte controllo governativo e da una repressione delle libertà civili. Tuttavia, ci sono anche importanti differenze ideologiche tra i due regimi.
Il fascismo era un movimento politico di destra che si basava sull'idea di un forte stato autoritario, la supremazia della nazione e la preservazione delle tradizioni culturali. Lo stalinismo, invece, era un'ideologia comunista che sosteneva la creazione di uno stato socialista, la lotta di classe e l'abolizione della proprietà privata.
Entrambi i regimi erano caratterizzati da un forte culto della personalità intorno ai loro leader (Mussolini e Stalin) e da una repressione della libertà di stampa, di associazione e di pensiero. Entrambi i regimi hanno utilizzato la violenza e l'oppressione per mantenere il loro potere e hanno commesso gravi violazioni dei diritti umani.
Poi magari Scopigno che è nato nel 1858 potrà chiarirci un po’ con il suo vissuto da giovane ragazzo
Hanno nomi differenti ma…
Ci sono alcune similitudini tra il fascismo e il regime stalinista, entrambi caratterizzati da un forte controllo governativo e da una repressione delle libertà civili. Tuttavia, ci sono anche importanti differenze ideologiche tra i due regimi.
Il fascismo era un movimento politico di destra che si basava sull'idea di un forte stato autoritario, la supremazia della nazione e la preservazione delle tradizioni culturali. Lo stalinismo, invece, era un'ideologia comunista che sosteneva la creazione di uno stato socialista, la lotta di classe e l'abolizione della proprietà privata.
Entrambi i regimi erano caratterizzati da un forte culto della personalità intorno ai loro leader (Mussolini e Stalin) e da una repressione della libertà di stampa, di associazione e di pensiero. Entrambi i regimi hanno utilizzato la violenza e l'oppressione per mantenere il loro potere e hanno commesso gravi violazioni dei diritti umani.
Poi magari Scopigno che è nato nel 1858 potrà chiarirci un po’ con il suo vissuto da giovane ragazzo
Io invece ho perso ogni speranza che questa parola "fascismo" possa essere utilizzata bene, secondo ma oramai fa solo male.
Dovremmo prima passare da un percorso di pacificazione per trarne frutto, riuscire a dare un significato condiviso e trarre qualche insegnamento, invece 70 anni di antifascimo (ma anche di contrapposte frange di resistenza fascista più o meno dissimulata) ci condannano a restare impantanati su queste trincee oramai svuotate di senso.
Perchè il fatto grave è in questo dibattito, in questa parol, non ce più alcun valore! Non serve a nulla.
Lo si vede dal fatto che gli stessi che si dichiarano anti-fascisti votano per le regole contro il diritto di parola in svariati contesti (e lo fanno senza notare la cosa). Non abbiamo imparato nulla dall'antifascismo. Non abbiamo neppure una definizione che di metta d'accordo tutti (e infatti lo si usa ovunque, vale per Putin, per Orban, per Zelensky, per La Russa a seconda di chi lo vuole usare)
Dovremmo prima passare da un percorso di pacificazione per trarne frutto, riuscire a dare un significato condiviso e trarre qualche insegnamento, invece 70 anni di antifascimo (ma anche di contrapposte frange di resistenza fascista più o meno dissimulata) ci condannano a restare impantanati su queste trincee oramai svuotate di senso.
Perchè il fatto grave è in questo dibattito, in questa parol, non ce più alcun valore! Non serve a nulla.
Lo si vede dal fatto che gli stessi che si dichiarano anti-fascisti votano per le regole contro il diritto di parola in svariati contesti (e lo fanno senza notare la cosa). Non abbiamo imparato nulla dall'antifascismo. Non abbiamo neppure una definizione che di metta d'accordo tutti (e infatti lo si usa ovunque, vale per Putin, per Orban, per Zelensky, per La Russa a seconda di chi lo vuole usare)
Il termine fascismo deriva dalla parola latina "fasces", un simbolo di autorità e potere che consiste in un fascio di verghe legate attorno ad un'ascia.
Il fascio originariamente era un simbolo di unità, cioè simboleggiava il fatto che l'unione di tanti ramoscelli è molto più resistente di ciascuno di essi preso singolarmente. Il fascio è un simbolo romano ovviamente.
Il fascio originariamente era un simbolo di unità, cioè simboleggiava il fatto che l'unione di tanti ramoscelli è molto più resistente di ciascuno di essi preso singolarmente. Il fascio è un simbolo romano ovviamente.
Poi magari Scopigno che è nato nel 1858 potrà chiarirci un po’ con il suo vissuto da giovane ragazzo
Falsità... ti dico solo che la definizione di fascismo data dal tuo amico mi riportava alla mente il ricordo di quando giravo per i saloni di Versaglia... pardon, Versailles... durante il regime, fascista a quanto pare, di Luigi XIV
Falsità... ti dico solo che la definizione di fascismo data dal tuo amico mi riportava alla mente il ricordo di quando giravo per i saloni di Versaglia... pardon, Versailles... durante il regime, fascista a quanto pare, di Luigi XIV
a me invece questo discorso "interessa poco", nel senso, mi "interessa" (virgolettato perchè non è che mene freghi più di tanto, si fa per parlare) più, che nonostante l'utilizzo sfrenato e smodato del termine, si continui a riflettere su tutto ciò di male che ha portato una determinata ideologia politica
non è che se oggi ci si mette in bocca la parola fascista ogni tre per due, il fascimo deve "prender punti"
l'ho già segnalato in altre discussioni, è una cosa che mal digerisco, che si replica in tanti altri ambiti (razzismo, omo e lgbt, ecc ecc) e grazie a cui tanta gente continua a comportarsi beceramente sentendosi pure giustificata nel farlo.
perchè tanto fascista oramai lo dicono per tutto, perchè oramai gli omo ci ruberanno i diritti, perchè oramai i neri blablabla
non è che se oggi ci si mette in bocca la parola fascista ogni tre per due, il fascimo deve "prender punti"
l'ho già segnalato in altre discussioni, è una cosa che mal digerisco, che si replica in tanti altri ambiti (razzismo, omo e lgbt, ecc ecc) e grazie a cui tanta gente continua a comportarsi beceramente sentendosi pure giustificata nel farlo.
perchè tanto fascista oramai lo dicono per tutto, perchè oramai gli omo ci ruberanno i diritti, perchè oramai i neri blablabla
Sono d'accordo con te. Ormai è un termine, come anche nazismo e comunismo, che stoppa ogni tentativo di riflettere sulle cose.
Mi sembra manchi un'informazione fondamentale: perché è nato il fascismo?
ovviamente non mi ritrovo nella parte omicido/repressiva di ogni cosa. E non è più auspicabile/praticabile al giorno d'oggi, per fortuna
Ma su alcuna idee come la salvaguardia della nazione, delle proprie produzioni, la promozione dell'unità nazionale a scapito delle scelte imposte da altre nazioni e popoli completamente diversi come cukltura, tradizioni e interessi SI.
quote latte, quote arance, ecc ecc sono un abominio. Poi sei costretto a importare grano e latte da chernobyl, per dire
Purtroppo ormai siamo entrati in un circolo vizioso irreversibile, in tal senso
Ma su alcuna idee come la salvaguardia della nazione, delle proprie produzioni, la promozione dell'unità nazionale a scapito delle scelte imposte da altre nazioni e popoli completamente diversi come cukltura, tradizioni e interessi SI.
quote latte, quote arance, ecc ecc sono un abominio. Poi sei costretto a importare grano e latte da chernobyl, per dire
Purtroppo ormai siamo entrati in un circolo vizioso irreversibile, in tal senso
Ma su alcuna idee come la salvaguardia della nazione, delle proprie produzioni, la promozione dell'unità nazionale a scapito delle scelte imposte da altre nazioni e popoli completamente diversi come cukltura, tradizioni e interessi SI.
Il punto secondo me è che questo lo si può ottenere anche con forme di governo non repressive.
"Il fascismo ha fatto anche cose buone" mi è sempre sembrata una minkiata propagandista. (non dico che tu sostenga questo punto, parlo in generale)
Il punto secondo me è che questo lo si può ottenere anche con forme di governo non repressive.
"Il fascismo ha fatto anche cose buone" mi è sempre sembrata una minkiata propagandista. (non dico che tu sostenga questo punto, parlo in generale)
"Il fascismo ha fatto anche cose buone" mi è sempre sembrata una minkiata propagandista.
Ci sta che in 20 di dittatura si siano fatte anche cose buone, ma il prezzo è stato altissimo. Molti non si ricordano le cose negative...
Ci sta che in 20 di dittatura si siano fatte anche cose buone, ma il prezzo è stato altissimo. Molti non si ricordano le cose negative...
per questo io dico che se potessimo evitare di parlare di fascismo ad ogni passo, poi riusciremmo a fare dei passi avanti.
Se io dico: dobbiamo proteggere le produzioni nazionali
E mi si risponde: come il fascismo -> male assoluto
Abbiamo solo impedito un dibattito
Una risposta che non usi quella parola invece produce un dibattito vero, es: però questo ci causerebbe questo e quest'altro problema!
La cosa è delicata quando si parla di riduzione dei diritti civili (es. compressione del diritto di lavoro con il green pass, oppure violenza della polizia sui manifestanti, oppure controllo del governo su giudici o giornalisti).
Però anche lì è meglio evitare la parola "fascismo", perchè non ci aiuta a capire se questa compressione dei diritti è reale o meno. Il discorso va rapidamente a farsi benedire, con posizioni preconcette e scontri verbali senza utilità.
Per me l'unico modo fruttuoso di parlare di fascismo è la memoria storica, una fedele (e non ideologica) ricostruzione di come sono andati i fatti. Magari anche dei liberi tentativi di interpretazione, ma SENZA paralleli col presente.
Se io dico: dobbiamo proteggere le produzioni nazionali
E mi si risponde: come il fascismo -> male assoluto
Abbiamo solo impedito un dibattito
Una risposta che non usi quella parola invece produce un dibattito vero, es: però questo ci causerebbe questo e quest'altro problema!
La cosa è delicata quando si parla di riduzione dei diritti civili (es. compressione del diritto di lavoro con il green pass, oppure violenza della polizia sui manifestanti, oppure controllo del governo su giudici o giornalisti).
Però anche lì è meglio evitare la parola "fascismo", perchè non ci aiuta a capire se questa compressione dei diritti è reale o meno. Il discorso va rapidamente a farsi benedire, con posizioni preconcette e scontri verbali senza utilità.
Per me l'unico modo fruttuoso di parlare di fascismo è la memoria storica, una fedele (e non ideologica) ricostruzione di come sono andati i fatti. Magari anche dei liberi tentativi di interpretazione, ma SENZA paralleli col presente.
La parola "fascismo" è uno strumento al pari di "terrapiattista" "complottista" "negazionista" eccetera, che viene utilizzato per inquinare, polarizzare ed in ultima analisi impedire il dibattito.
faccio un esempio preso a caso (rep.it):
Infine, secondo Pagliarulo "la destra di governo e la premier Giorgia Meloni usano un linguaggio pericoloso fatto di singole parole che da sole sembrano innocue ma che se lette complessivamente descrivono una visione inquietante che richiama appunto ai valori sbagliati del fascismo: nazione, italiani, destino, patria. Parole che sono pronunciate contro qualcosa e qualcuno e non certo per unire".
L'obiettivo di Pagliarulo (presidente ANPI) qual è?
lottare contro questo governo! Non gli frega nulla di altro...
Allora inquina delle parole che potremmo usare (nazione, italiani, destino, patria), le associa alla parola maledetta (fascismo) e le rende inutilizzabili.
L'obiettivo è squalificare dal dibattito i concetti dell'avversario politico, così poi quando questo li usa... si può dire che è: FASCISTA!
Il giorno dopo io al bar dico la parola "patria" e uno che si è fatto influenzare da tutta questa fuffa capisce cosa?
Che io sono fascista.
Abbiamo avvelenato i pozzi, senza alcun vantaggio.
Bel risultato...
Infine, secondo Pagliarulo "la destra di governo e la premier Giorgia Meloni usano un linguaggio pericoloso fatto di singole parole che da sole sembrano innocue ma che se lette complessivamente descrivono una visione inquietante che richiama appunto ai valori sbagliati del fascismo: nazione, italiani, destino, patria. Parole che sono pronunciate contro qualcosa e qualcuno e non certo per unire".
L'obiettivo di Pagliarulo (presidente ANPI) qual è?
lottare contro questo governo! Non gli frega nulla di altro...
Allora inquina delle parole che potremmo usare (nazione, italiani, destino, patria), le associa alla parola maledetta (fascismo) e le rende inutilizzabili.
L'obiettivo è squalificare dal dibattito i concetti dell'avversario politico, così poi quando questo li usa... si può dire che è: FASCISTA!
Il giorno dopo io al bar dico la parola "patria" e uno che si è fatto influenzare da tutta questa fuffa capisce cosa?
Che io sono fascista.
Abbiamo avvelenato i pozzi, senza alcun vantaggio.
Bel risultato...
Sarebbe corretto l'uso col prefisso neo; quindi, neofascismo, neonazismo ecc.
Perché, di fatto, a distanza storica e di contesto dai fenomeni originali ci possono essere oggi solo nuove forme che si richiamano ad aspetti del passato senza poterne incarnare la totalità.
Ma, anche qui, il peso della parte fascismo nella parola fa scomparire il prefisso... anche perché, per motivi vari compresi quelli ideologico-propagandistici, si taglia direttamente il neo e si resta con fascismo tout court.
Perché, di fatto, a distanza storica e di contesto dai fenomeni originali ci possono essere oggi solo nuove forme che si richiamano ad aspetti del passato senza poterne incarnare la totalità.
Ma, anche qui, il peso della parte fascismo nella parola fa scomparire il prefisso... anche perché, per motivi vari compresi quelli ideologico-propagandistici, si taglia direttamente il neo e si resta con fascismo tout court.