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Subject: [POLITICA]
Non capisco perché lo dovrebbe scegliere altri che non siano i donatori. Aboliamo anche la banca del seme e le coppie L che si rivolgono ad amici ed ex maschi.
con qualche minuscola verità qua e là, son ragionamenti che trovo esilaranti. Ma il clou è stato raggiunto qui.
E naturalmente verrà totalmente sdoganata la pedofilia. Lo scopo è quello.
da apoteosi, davvero notevole.
E naturalmente verrà totalmente sdoganata la pedofilia. Lo scopo è quello.
da apoteosi, davvero notevole.
Capisco che sia difficile da accettare, ma le finestre di Overton (che ormai più che finestre sono proprio delle pareti mancanti...) servono a quello.
Che poi, come spesso succede, è tutto assolutamente alla luce del sole:
https://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=18601
Documento dell'OMS di 10 anni fa, approvato e condiviso dall'UE.
"L’Oms raccomanda: “A 4 anni il gioco del ‘dottore’, a 9 il preservativo”"
Lascienza, naturalmente...
Che poi, come spesso succede, è tutto assolutamente alla luce del sole:
https://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=18601
Documento dell'OMS di 10 anni fa, approvato e condiviso dall'UE.
"L’Oms raccomanda: “A 4 anni il gioco del ‘dottore’, a 9 il preservativo”"
Lascienza, naturalmente...
nei prossimi giorni troverò tempo per leggermelo tutto, specie il punto sul gioco del dottore e del preservativo, perchè lo trovo argomento interessante
mi stupisce che un documento che parte con questi presupposti, che tra l'altro condivido pienamente,
Tradizionalmente l’educazione sessuale si è concentra-
ta sui potenziali rischi della sessualità, come le gravidan-
ze indesiderate e le infezioni sessualmente trasmesse
(IST). Un tale focus negativo suscita spesso delle paure
in bambine/i e ragazze/i e, per di più, non risponde
al loro bisogno di essere informati e di acquisire com-
petenze; ancora, fin troppo spesso il focus negativo
semplicemente non è di alcuna rilevanza per la vita di
bambini e ragazzi.
Un approccio olistico, basato sul concetto di sessualità
come un’area del potenziale umano, aiuta a far matu-
rare in bambine/i e ragazze/i quelle competenze che
li renderanno capaci di determinare autonomamente
la propria sessualità e le proprie relazioni nelle varie
fasi dello sviluppo. Un approccio olistico sostiene l’em-
powerment di bambini e ragazzi affinchè possano vive-
re la sessualità e le relazioni di coppia in modo appa-
gante e allo stesso tempo responsabile. Le competenze
che l’approccio olistico promuove sono inoltre essen-
ziali per difendersi dai possibili rischi.
finisca per nascondere un progetto per sdoganare la pedofilia.
mi stupisce che un documento che parte con questi presupposti, che tra l'altro condivido pienamente,
Tradizionalmente l’educazione sessuale si è concentra-
ta sui potenziali rischi della sessualità, come le gravidan-
ze indesiderate e le infezioni sessualmente trasmesse
(IST). Un tale focus negativo suscita spesso delle paure
in bambine/i e ragazze/i e, per di più, non risponde
al loro bisogno di essere informati e di acquisire com-
petenze; ancora, fin troppo spesso il focus negativo
semplicemente non è di alcuna rilevanza per la vita di
bambini e ragazzi.
Un approccio olistico, basato sul concetto di sessualità
come un’area del potenziale umano, aiuta a far matu-
rare in bambine/i e ragazze/i quelle competenze che
li renderanno capaci di determinare autonomamente
la propria sessualità e le proprie relazioni nelle varie
fasi dello sviluppo. Un approccio olistico sostiene l’em-
powerment di bambini e ragazzi affinchè possano vive-
re la sessualità e le relazioni di coppia in modo appa-
gante e allo stesso tempo responsabile. Le competenze
che l’approccio olistico promuove sono inoltre essen-
ziali per difendersi dai possibili rischi.
finisca per nascondere un progetto per sdoganare la pedofilia.
nel frattempo sono arrivato a pagina 23
In linea generale si può dire che durante i primi sei anni di
vita i bambini passano presto dalla completa dipendenza
a una indipendenza limitata. Acquisiscono consapevo-
lezza del proprio corpo. I bambini provano sensazioni
sessuali perfino nella prima infanzia. Tra il secondo e il
terzo anno di vita scoprono le differenze fisiche tra ma-
schi e femmine. In questo periodo cominciano a scopri-
re il proprio corpo (masturbazione della prima infanzia,
autostimolazione) e può succedere anche che cerchino
di esaminare il corpo delle loro amichette o dei loro ami-
chetti (gioco del dottore). I bambini imparano a conoscere
il loro ambiente sperimentando e da questo punto di vista
la sessualità non è diversa dalle altre aree. Ampi studi os-
servazionali hanno identificato comportamenti sessuali
comuni nei bambini, facendo sì che tali forme di compor-
tamento siano considerate normali.
qual'è la novità?
è questo il pezzo scandaloso del gioco del dottore in prima infanzia? il cuginetto di mio figlio l'hanno beccato a "scoprire" il corpo di un'amichetta a 4 anni. L'alzabandiera mio figlio ce l'ha da, boh, non me lo ricordo neanche e ha 6 anni. E gli ho spiegato cos'è, come gli abbiamo spiegato cos'è il sesso e la riproduzione già da tempo. Come detto e ridetto nelle prime 20 pagine, la sessualità infantile non è la sessualità degli adulti.
domani riprendo la lettura
In linea generale si può dire che durante i primi sei anni di
vita i bambini passano presto dalla completa dipendenza
a una indipendenza limitata. Acquisiscono consapevo-
lezza del proprio corpo. I bambini provano sensazioni
sessuali perfino nella prima infanzia. Tra il secondo e il
terzo anno di vita scoprono le differenze fisiche tra ma-
schi e femmine. In questo periodo cominciano a scopri-
re il proprio corpo (masturbazione della prima infanzia,
autostimolazione) e può succedere anche che cerchino
di esaminare il corpo delle loro amichette o dei loro ami-
chetti (gioco del dottore). I bambini imparano a conoscere
il loro ambiente sperimentando e da questo punto di vista
la sessualità non è diversa dalle altre aree. Ampi studi os-
servazionali hanno identificato comportamenti sessuali
comuni nei bambini, facendo sì che tali forme di compor-
tamento siano considerate normali.
qual'è la novità?
è questo il pezzo scandaloso del gioco del dottore in prima infanzia? il cuginetto di mio figlio l'hanno beccato a "scoprire" il corpo di un'amichetta a 4 anni. L'alzabandiera mio figlio ce l'ha da, boh, non me lo ricordo neanche e ha 6 anni. E gli ho spiegato cos'è, come gli abbiamo spiegato cos'è il sesso e la riproduzione già da tempo. Come detto e ridetto nelle prime 20 pagine, la sessualità infantile non è la sessualità degli adulti.
domani riprendo la lettura
Ti basta leggere gli ultimi 2 paragrafi, che altro non descrivono se non le finalità di tale approccio. Non sono un esperto, ma ci vedo qualcosa di sensato. Ovvero costruire una società i cui membri siano in controllo delle proprie pulsioni... ed evitare così quelle tante situazioni spiacevoli che distruggono vite, psiche e relazioni.
A 12 anni gli esperti dell’Oms e del BZgA raccomandano di fornire ai bambini tutte le informazioni possibili sui servizi di contraccezione e su come procurarsi i contraccettivi da soli e nei contesti appropriati. Devono sapere riconoscere i sintomi di una gravidanza, l’impatto della maternità e della paternità sulla vita, devono essere avvisati sui fattori che possono contribuire a rendere inefficace la contraccezione, come gli effetti collaterali o dimenticarsi di assumere gli anticoncezionali. I genitori e gli educatori devono informare i ragazzi sul piacere del sesso e dell’orgasmo, sul “come godere della sessualità nel modo appropriato”, cioè “rispettando i propri tempi”, oltre che il partner. Per l'Oms, a questa età è anche ora di incoraggiare i coming out per svelare la propria omosessualità.
E si arriva così ai 15 anni. Ormai non si parla più di bambini, ma di ragazzi. Che, secondo l'Oms, devono essere “messi in grado di prendere decisioni informate sulla contraccezione e le gravidanza indesiderate”, nonché sul “diritto di abortire”. Oltre che messi in grado di “ricercare una relazione equilibrata” e “diventare un partner supportivo e che si prende cura”, ma anche a gestire emozioni come l’innamoramento, la gelosia, il tradimento e le delusioni. E, perché no, essere aiutati a “sviluppare la consapevolezza dell’importanza di un ruolo positivo del maschio nel corso della gravidanza e del parto”.
Insomma, parlare di ricerca di equilibrio lo trovo un po' difficile se (come da ipotesi di Keevan) permetti che la stessa persona quell'equilibrio lo perda prematuramente, e per sempre.
A 12 anni gli esperti dell’Oms e del BZgA raccomandano di fornire ai bambini tutte le informazioni possibili sui servizi di contraccezione e su come procurarsi i contraccettivi da soli e nei contesti appropriati. Devono sapere riconoscere i sintomi di una gravidanza, l’impatto della maternità e della paternità sulla vita, devono essere avvisati sui fattori che possono contribuire a rendere inefficace la contraccezione, come gli effetti collaterali o dimenticarsi di assumere gli anticoncezionali. I genitori e gli educatori devono informare i ragazzi sul piacere del sesso e dell’orgasmo, sul “come godere della sessualità nel modo appropriato”, cioè “rispettando i propri tempi”, oltre che il partner. Per l'Oms, a questa età è anche ora di incoraggiare i coming out per svelare la propria omosessualità.
E si arriva così ai 15 anni. Ormai non si parla più di bambini, ma di ragazzi. Che, secondo l'Oms, devono essere “messi in grado di prendere decisioni informate sulla contraccezione e le gravidanza indesiderate”, nonché sul “diritto di abortire”. Oltre che messi in grado di “ricercare una relazione equilibrata” e “diventare un partner supportivo e che si prende cura”, ma anche a gestire emozioni come l’innamoramento, la gelosia, il tradimento e le delusioni. E, perché no, essere aiutati a “sviluppare la consapevolezza dell’importanza di un ruolo positivo del maschio nel corso della gravidanza e del parto”.
Insomma, parlare di ricerca di equilibrio lo trovo un po' difficile se (come da ipotesi di Keevan) permetti che la stessa persona quell'equilibrio lo perda prematuramente, e per sempre.
Io invece ho un dubbio, una cosa è offrire questi come servizi, un'altra è darsi l'obiettivo di condizionare le persone.
Una cosa è metterti a disposizione l'informazione, un'altra è decidere che un certo approccio e percorso sono migliori e quindi obbligatori. Che certe cose sono oggettive e quindi la devi pensare in un certo modo.
Rilevo insomma la solita tentazione di spiegare al cittadino come deve diventare sino da piccolo, magari partendo dalla solita idea di fare del bene, ma di fatto invadendo la sfera privata.
Andiamo sul pratico:
dove/quando saranno date queste "competenze" (scuola?)
chi ha deciso quali siano le competenze di natura sentimentale e sessuale da proporre per ciascuna età (solo "scienziati"? oppure politici?)
i genitori possono opporsi? (come e cosa succede?)
le opinioni differenti saranno rispettate? (es un bambino dice che i trans sono mostruosi e gli fanno schifo, viene corretto oppure ha diritto di pensarla così)
Il tema è sempre quello dello stato etico che insegna i valori ai cittadini... una settimana di parlare di anti-fascismo e poi non abbiamo ancora imparato le basi dello stato liberale.
Una cosa è metterti a disposizione l'informazione, un'altra è decidere che un certo approccio e percorso sono migliori e quindi obbligatori. Che certe cose sono oggettive e quindi la devi pensare in un certo modo.
Rilevo insomma la solita tentazione di spiegare al cittadino come deve diventare sino da piccolo, magari partendo dalla solita idea di fare del bene, ma di fatto invadendo la sfera privata.
Andiamo sul pratico:
dove/quando saranno date queste "competenze" (scuola?)
chi ha deciso quali siano le competenze di natura sentimentale e sessuale da proporre per ciascuna età (solo "scienziati"? oppure politici?)
i genitori possono opporsi? (come e cosa succede?)
le opinioni differenti saranno rispettate? (es un bambino dice che i trans sono mostruosi e gli fanno schifo, viene corretto oppure ha diritto di pensarla così)
Il tema è sempre quello dello stato etico che insegna i valori ai cittadini... una settimana di parlare di anti-fascismo e poi non abbiamo ancora imparato le basi dello stato liberale.
Leggo di un impegno che parte dalle famiglie. Chiaramente parliamo delle massime istituzioni, quindi non avrebbe senso pensare ed elaborare teorie da "improvvisati" o non specializzati nelle relative discipline.
Il senso poi tendo a riassumerlo così: come siamo organizzati adesso arriviamo troppo tardi, e questo ritardo ha tanti significati. L'effetto è poi quello di perdere il treno e lasciare che preparazione e sensibilità si creino con l'esperienza sul campo... roba da medioevo, insomma.
(edited)
Il senso poi tendo a riassumerlo così: come siamo organizzati adesso arriviamo troppo tardi, e questo ritardo ha tanti significati. L'effetto è poi quello di perdere il treno e lasciare che preparazione e sensibilità si creino con l'esperienza sul campo... roba da medioevo, insomma.
(edited)
A 12 anni gli esperti dell’Oms e del BZgA raccomandano di fornire ai bambini tutte le informazioni possibili sui servizi di contraccezione e su come procurarsi i contraccettivi da soli e nei contesti appropriati.
e 12 anni non sono 9 come aveva scritto keevan. A 13 anni la sorella di mia moglie aveva già fatto sesso, 20 anni orsono.
anche questa cosa la trovo più che sensata!
molto meglio della nostra situazione dove arrivavi a 14 anni brancolando nel buio. Io preferisco informazioni ed educazione piuttosto che l'ignoranza. Più strumenti e più conoscenza abbiamo e meglio possiamo affrontare le nostre esperienze di vita, esperienze sessuali comprese.
@pupe
Andiamo sul pratico:
dove/quando saranno date queste "competenze" (scuola?)
chi ha deciso quali siano le competenze di natura sentimentale e sessuale da proporre per ciascuna età (solo "scienziati"? oppure politici?)
i genitori possono opporsi? (come e cosa succede?)
le opinioni differenti saranno rispettate? (es un bambino dice che i trans sono mostruosi e gli fanno schifo, viene corretto oppure ha diritto di pensarla così)
sì', scuola
decidono quelli che decidono i programmi di religione, scienze, italiano, ecc ecc
che domanda è? i genitori possono opporsi ai programmi del proffe di storia e filosofia?
se durante l'ora di religione un bambino dice che Allah fa schifo il proffe di religione cosa gli deve dire?
io trovo sti dubbi molto relativi ed applicabili ad ogni altro contesto educativo. Quindi non vedo problemi di sorta, a meno che questi problemi non si presentino anche in altri campi. Anche basta vedere sesso ed educazione sessuale come dei tabù
Questo è il presente, l'adesso:
https://www.foxnews.com/politics/minnesota-advances-trans-refuge-bill-opponents-strip-custody-non-consenting-parents
https://www.foxnews.com/politics/minnesota-advances-trans-refuge-bill-opponents-strip-custody-non-consenting-parents
che domanda è? i genitori possono opporsi ai programmi del proffe di storia e filosofia?
questo è un punto interessante.
Secondo me si dovrebbe fare una distinzione tra i programmi scolastici che riguardano materie classiche e questa nuova ondata di educazione sociale.
A mio parere la scuola non deve avere l'obiettivo (come nel fascismo) di condizionare i cittadini, cioè di insegnare giudizi di valore e comportamenti attesi in materie come religione, sessualità, politica etc.
Nessuno di noi accetterebbe che un maestro o un prof insegnasse le sue idee politiche ai propri figli (ad esempio se li volessero convincere che il mercato è il miglior sistema di allocazione delle risorse penso che saremmo tutti piuttosto contrariati...)
Nessuno di noi accetterebbe che un maestro o un prof insegnasse che una certa religione è corretta e bisogna aderirvi (a meno che non hai iscritto volontariamente il figlio ad una scuola religiosa, perchè quella è la tua idea)
Nessuno di noi accetterebbe che qualcun altro (maestri e prof compresi) spieghi a proprio figlio che deve avere questo o quell'atteggiamento rispetto alla sessualità.
Facciamo un esempio: se a mio figlio la transessualità fosse presentata come "normale" io avrei da ridire.
Non perchè non credo sia "naturale", ma perchè naturale non vuol dire normale, (normale = statisticamente frequente)
Ma soprattutto non credo che il mio giudizio debba essere sempre e per forza neutro.
Ci sono un sacco di cose "naturali" che a me non piacciono e che non voglio normalizzare e presentare in modo neutro a mio figlio. Questa è una di quelle. La transessualità ti condanna ad una vita molto difficile (e no, non solo per i pregiudizi degli altri) ed è facilissimo (statistiche alla mano) che sia l'esito di percorsi che non nascono dalla sola inclinazione individuale (come dimostrano le vicende angolsassoni sulla de-transizione e quelle orientali sulle pressioni fatte agli omosessuali per diventare trans).
Per mio figlio vorrei potergli dire che è una vitaccia infame, che non sarei contento se lui fosse trans (anche se lo accetterei e gli vorrei sempre bene), perchè è un malus nella sua vita. Vorrei poter dire quindi che deve stare molto attento a considerare queste "identità" come tutte UGUALI.
Non sono uguali.
Inoltre a livello di principio (imho) rischi di non vedereche quello che viene insegnato NON E' OGGETTIVO, ma dipende largamente da preferenze soggettive. Quindi SI, i genitori dovrebbero poter dire che certe materie NON siano trattate dalla scuola e quindi andrebbero informati.
Già oggi in IV eV elementare ai miei figli hanno parlato di questi temi (fermandosi all'omosessualità e al rispetto reciproco, che ovviamente mi sta molto bene), però non hanno minimamente pensato di chiederci o dirci alcunchè. Su questo avrei da ridire (*)
(*) in realtà non l'ho fatto perchè abbiamo maestre molto caute e di cui ho fiducia, ma la mia è solo fortuna.
questo è un punto interessante.
Secondo me si dovrebbe fare una distinzione tra i programmi scolastici che riguardano materie classiche e questa nuova ondata di educazione sociale.
A mio parere la scuola non deve avere l'obiettivo (come nel fascismo) di condizionare i cittadini, cioè di insegnare giudizi di valore e comportamenti attesi in materie come religione, sessualità, politica etc.
Nessuno di noi accetterebbe che un maestro o un prof insegnasse le sue idee politiche ai propri figli (ad esempio se li volessero convincere che il mercato è il miglior sistema di allocazione delle risorse penso che saremmo tutti piuttosto contrariati...)
Nessuno di noi accetterebbe che un maestro o un prof insegnasse che una certa religione è corretta e bisogna aderirvi (a meno che non hai iscritto volontariamente il figlio ad una scuola religiosa, perchè quella è la tua idea)
Nessuno di noi accetterebbe che qualcun altro (maestri e prof compresi) spieghi a proprio figlio che deve avere questo o quell'atteggiamento rispetto alla sessualità.
Facciamo un esempio: se a mio figlio la transessualità fosse presentata come "normale" io avrei da ridire.
Non perchè non credo sia "naturale", ma perchè naturale non vuol dire normale, (normale = statisticamente frequente)
Ma soprattutto non credo che il mio giudizio debba essere sempre e per forza neutro.
Ci sono un sacco di cose "naturali" che a me non piacciono e che non voglio normalizzare e presentare in modo neutro a mio figlio. Questa è una di quelle. La transessualità ti condanna ad una vita molto difficile (e no, non solo per i pregiudizi degli altri) ed è facilissimo (statistiche alla mano) che sia l'esito di percorsi che non nascono dalla sola inclinazione individuale (come dimostrano le vicende angolsassoni sulla de-transizione e quelle orientali sulle pressioni fatte agli omosessuali per diventare trans).
Per mio figlio vorrei potergli dire che è una vitaccia infame, che non sarei contento se lui fosse trans (anche se lo accetterei e gli vorrei sempre bene), perchè è un malus nella sua vita. Vorrei poter dire quindi che deve stare molto attento a considerare queste "identità" come tutte UGUALI.
Non sono uguali.
Inoltre a livello di principio (imho) rischi di non vedereche quello che viene insegnato NON E' OGGETTIVO, ma dipende largamente da preferenze soggettive. Quindi SI, i genitori dovrebbero poter dire che certe materie NON siano trattate dalla scuola e quindi andrebbero informati.
Già oggi in IV eV elementare ai miei figli hanno parlato di questi temi (fermandosi all'omosessualità e al rispetto reciproco, che ovviamente mi sta molto bene), però non hanno minimamente pensato di chiederci o dirci alcunchè. Su questo avrei da ridire (*)
(*) in realtà non l'ho fatto perchè abbiamo maestre molto caute e di cui ho fiducia, ma la mia è solo fortuna.
io la penso diversamente e non sono assolutamente daccordo che un genitore possa interferire o decidere sui programmi scolastici. Ma assolutamente no. Iniziamo a togliere pezzi della storia che a noi genitori non ci piacciono? se c'è un geniotre terrapiattista è giusto che impedisca al proffe di scienze di spiegare il big bang o il sistema solare? sono esempi stupidi ma valgono per l'educazione sessuale così come tutte le altre materie. Su questo punto, dissento totalmente.
Poi, trovo assurdo che si esca da scuola a 18 anni diplomati, senza sapere nulla della storia recente del nostro paese. Eppure si inizia a votare! nessun accenno alla storia politica attuale e recente così i ragazzi non hanno la minima preparazione per valutare con coscienza la nostra politica. Eppure votano. Il tutto è lasciato alla famiglia (o tutti gli stimoli esterni, ovviamente di parte). Ci diplomiamo sapendo cazzi e contromazzi di preistoria romani greci ecc ecc e non abbiamo la minima idea di cosa sia il mondo degli adulti.
religione, capitolo a parte, io la eliminerei totalmente o la farei diventare, al massimo, un studio delle religioni del mondo, ma davvero, non per finta. Ma sono completamente ateo e quindi magari influenzato dalle mie idee.
L'educazione sessuale invece la trovo importante, così come ritengo sia importante dare più peso all'educazione civica, usata finora giusto per riempire le ore di buco.
Poi, trovo assurdo che si esca da scuola a 18 anni diplomati, senza sapere nulla della storia recente del nostro paese. Eppure si inizia a votare! nessun accenno alla storia politica attuale e recente così i ragazzi non hanno la minima preparazione per valutare con coscienza la nostra politica. Eppure votano. Il tutto è lasciato alla famiglia (o tutti gli stimoli esterni, ovviamente di parte). Ci diplomiamo sapendo cazzi e contromazzi di preistoria romani greci ecc ecc e non abbiamo la minima idea di cosa sia il mondo degli adulti.
religione, capitolo a parte, io la eliminerei totalmente o la farei diventare, al massimo, un studio delle religioni del mondo, ma davvero, non per finta. Ma sono completamente ateo e quindi magari influenzato dalle mie idee.
L'educazione sessuale invece la trovo importante, così come ritengo sia importante dare più peso all'educazione civica, usata finora giusto per riempire le ore di buco.
Inoltre a livello di principio (imho) rischi di non vedereche quello che viene insegnato NON E' OGGETTIVO,
idem con patate per quanto riguarda STORIA, RELIGIONE, SCIENZE, ecc ecc ecc
no, sono assolutamente contrario. Che i genitori continuino a fare il loro, a casa propria
idem con patate per quanto riguarda STORIA, RELIGIONE, SCIENZE, ecc ecc ecc
no, sono assolutamente contrario. Che i genitori continuino a fare il loro, a casa propria
io la penso diversamente e non sono assolutamente daccordo che un genitore possa interferire o decidere sui programmi scolastici. Ma assolutamente no. Iniziamo a togliere pezzi della storia che a noi genitori non ci piacciono?
però se hai capito questo lasciamo perdere.
Ho specificato abbastanza chiaramente a che materie mi riferisco e quale criterio permette di distinguere STORIA da SESSUALITA'.
però se hai capito questo lasciamo perdere.
Ho specificato abbastanza chiaramente a che materie mi riferisco e quale criterio permette di distinguere STORIA da SESSUALITA'.
però se hai capito questo lasciamo perdere.
sei un pò tranciante, come spesso ti accade, ma ti risponderò lo stesso
Per mio figlio vorrei potergli dire che è una vitaccia infame
per me questo è l'approccio sbagliato. Così si continua a vivere nella paura e nel timore. Dobbiamo invece aiutarli ad accettare o affrontare le varie sfaccettature che la vita ci potrebbe porre davanti
Nessuno di noi accetterebbe che un maestro o un prof insegnasse le sue idee politiche ai propri figli
assolutamente, io invece vorrei un maestro che insegnasse LE IDEE POLITICHE esistenti, ovviamente non le sue. (però questo discorso si riflette anche su altre materie, pari pari!)
Ho specificato abbastanza chiaramente a che materie mi riferisco e quale criterio permette di distinguere STORIA da SESSUALITA'.
dove? sarò scemo io
io leggo questo
Inoltre a livello di principio (imho) rischi di non vedereche quello che viene insegnato NON E' OGGETTIVO, ma dipende largamente da preferenze soggettive. Quindi SI, i genitori dovrebbero poter dire che certe materie NON siano trattate dalla scuola e quindi andrebbero informati.
non concordo, o almeno, se vedi un problema, lo devi vedere anche sulle altre materie. Tutto diventa soggettivo, a parte forse matematica italiano ecc ecc (che quello sono)
dici questo passaggio?
A mio parere la scuola non deve avere l'obiettivo (come nel fascismo) di condizionare i cittadini, cioè di insegnare giudizi di valore e comportamenti attesi in materie come religione, sessualità, politica etc.
non concordo neanche su questo, o meglio, trovo invece importante istruire i bambini su religione, sessualità e politica. Molto più importante che studiare la storia di roma o la preistoria.
Tu forzi il discorso mettendo insegnare giudizi di valore e comportamenti attesi.......cioè di insegnare giudizi di valore e comportamenti attesi in materie come religione, sessualità, politica etc.
io ti rispondo che preferisco avere un figlio che conosce ogni sfaccettatura intorno a se piuttosto di un figlio che arriva ai 18 anni e non sa ancora cos'è il PCI, la DC, il trans, il gay, l'ateo, l'agnostico e il credente.
Io vorrei dei bambini pronti per vivere la realtà da cui sono circondati, non degli individui spaventati e ignoranti di ciò che sta intorno a loro.
sei un pò tranciante, come spesso ti accade, ma ti risponderò lo stesso
Per mio figlio vorrei potergli dire che è una vitaccia infame
per me questo è l'approccio sbagliato. Così si continua a vivere nella paura e nel timore. Dobbiamo invece aiutarli ad accettare o affrontare le varie sfaccettature che la vita ci potrebbe porre davanti
Nessuno di noi accetterebbe che un maestro o un prof insegnasse le sue idee politiche ai propri figli
assolutamente, io invece vorrei un maestro che insegnasse LE IDEE POLITICHE esistenti, ovviamente non le sue. (però questo discorso si riflette anche su altre materie, pari pari!)
Ho specificato abbastanza chiaramente a che materie mi riferisco e quale criterio permette di distinguere STORIA da SESSUALITA'.
dove? sarò scemo io
io leggo questo
Inoltre a livello di principio (imho) rischi di non vedereche quello che viene insegnato NON E' OGGETTIVO, ma dipende largamente da preferenze soggettive. Quindi SI, i genitori dovrebbero poter dire che certe materie NON siano trattate dalla scuola e quindi andrebbero informati.
non concordo, o almeno, se vedi un problema, lo devi vedere anche sulle altre materie. Tutto diventa soggettivo, a parte forse matematica italiano ecc ecc (che quello sono)
dici questo passaggio?
A mio parere la scuola non deve avere l'obiettivo (come nel fascismo) di condizionare i cittadini, cioè di insegnare giudizi di valore e comportamenti attesi in materie come religione, sessualità, politica etc.
non concordo neanche su questo, o meglio, trovo invece importante istruire i bambini su religione, sessualità e politica. Molto più importante che studiare la storia di roma o la preistoria.
Tu forzi il discorso mettendo insegnare giudizi di valore e comportamenti attesi.......cioè di insegnare giudizi di valore e comportamenti attesi in materie come religione, sessualità, politica etc.
io ti rispondo che preferisco avere un figlio che conosce ogni sfaccettatura intorno a se piuttosto di un figlio che arriva ai 18 anni e non sa ancora cos'è il PCI, la DC, il trans, il gay, l'ateo, l'agnostico e il credente.
Io vorrei dei bambini pronti per vivere la realtà da cui sono circondati, non degli individui spaventati e ignoranti di ciò che sta intorno a loro.
mi pare che il mio discorso fosse sufficientemente strutturato:
1 differenza tra materie classiche e condizionamento comportamentale (politico religioso sessuale)
2 libertà di insegnare valori da parte della famiglia e non-intromissione dello stato nel decidere cosa si deve preferire
3 assenza di oggettività in una parte delle preferenze che si intende propagandare
Per farla breve:
dire ai bamabini/ragazzini cos'è la sessualità, come funziona, che esistono gay, trans e quello che vuoi -> OK
(è lo stesso di fare studiare la storia delle religioni, siamo tutti d'accordo)
dire ai bambini che DEVONO: considerare uguale un gay, accogliere chi è diverso, non manifestare preferenze (anche se li chiamano pregiudizi, sono giudizi e devono essere liberi) -> NO
(è lo stesso di insegnare che Cristo è morto in croce per noi)
1 differenza tra materie classiche e condizionamento comportamentale (politico religioso sessuale)
2 libertà di insegnare valori da parte della famiglia e non-intromissione dello stato nel decidere cosa si deve preferire
3 assenza di oggettività in una parte delle preferenze che si intende propagandare
Per farla breve:
dire ai bamabini/ragazzini cos'è la sessualità, come funziona, che esistono gay, trans e quello che vuoi -> OK
(è lo stesso di fare studiare la storia delle religioni, siamo tutti d'accordo)
dire ai bambini che DEVONO: considerare uguale un gay, accogliere chi è diverso, non manifestare preferenze (anche se li chiamano pregiudizi, sono giudizi e devono essere liberi) -> NO
(è lo stesso di insegnare che Cristo è morto in croce per noi)