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Subject: [POLITICA]
il rdc come è stato concepito era un'accozzaglia fatta in fretta e furia per acchiappare i voti, senza controlli preventivi (unico caso credo nel mondo e nella storia)
Il RdC è una misura già presente in Europa, e in una forma infinitamente rinforzata rispetto alla nostra: a parte questo, continui a non vedere la luna ma ti fermi al dito.
Il lavoro non c'è, c'è lo sfruttamento. Togliere il RdC non significa mettere "laggende sul divanoh", perché con quei soldi non ci vivi. Significa avere almeno una possibilità di sopravvivenza nel periodo durante il quale cerchi una sistemazione che ti faccia vivere "davvero".
Sulla questione controlli, beh, mica scopriamo ora che tutto il welfare si basa su un iniziale fattore fiducia. Il vero danno lo portano manovre tipo Jobs Act e tutto quello che non si fa per combattere l'evasione, mica che qualche furbo si intasca il RdC o qualche altro bonus per qualche mese.
Anche qui c'è però una questione di mancanza di alfabetizzazione, come in passato avevo già provato a farti capire: mettere in prigione un non colpevole è più grave che lasciare libero un colpevole. Togliere il sostentamento minimo alla gente che non ha prospettive è più grave (figuriamoci in tempo di covid e lockdown) rispetto al dare il RdC a chi non ne ha diritto. Cosa che peraltro (dato) è successa in una % risibile (1%). Ma anche questo lo abbiamo già detto, lo ripetiamo questa volta e lo ripeteremo domani.
E fammi dire un'ultima cosa. Il RdC non lo tolgono perché credono nel lavoro Karlacci, in quel caso avrebbero appoggiato il salario minimo (è logica, no? O no? O c'è una favoletta da raccontare anche qui?). Lo tolgono perché solo così possono continuare a recitare in questa farsa del "governo antagonista"... che poi si cala le braghe davanti a ogni singolo potere forte che si trovano davanti: infatti il taglio (che poveretti, che merde) che hanno fatto alle mensilità dell'ultimo anno serviva paro paro per coprire l'ennesimo condono.
Il RdC è una misura già presente in Europa, e in una forma infinitamente rinforzata rispetto alla nostra: a parte questo, continui a non vedere la luna ma ti fermi al dito.
Il lavoro non c'è, c'è lo sfruttamento. Togliere il RdC non significa mettere "laggende sul divanoh", perché con quei soldi non ci vivi. Significa avere almeno una possibilità di sopravvivenza nel periodo durante il quale cerchi una sistemazione che ti faccia vivere "davvero".
Sulla questione controlli, beh, mica scopriamo ora che tutto il welfare si basa su un iniziale fattore fiducia. Il vero danno lo portano manovre tipo Jobs Act e tutto quello che non si fa per combattere l'evasione, mica che qualche furbo si intasca il RdC o qualche altro bonus per qualche mese.
Anche qui c'è però una questione di mancanza di alfabetizzazione, come in passato avevo già provato a farti capire: mettere in prigione un non colpevole è più grave che lasciare libero un colpevole. Togliere il sostentamento minimo alla gente che non ha prospettive è più grave (figuriamoci in tempo di covid e lockdown) rispetto al dare il RdC a chi non ne ha diritto. Cosa che peraltro (dato) è successa in una % risibile (1%). Ma anche questo lo abbiamo già detto, lo ripetiamo questa volta e lo ripeteremo domani.
E fammi dire un'ultima cosa. Il RdC non lo tolgono perché credono nel lavoro Karlacci, in quel caso avrebbero appoggiato il salario minimo (è logica, no? O no? O c'è una favoletta da raccontare anche qui?). Lo tolgono perché solo così possono continuare a recitare in questa farsa del "governo antagonista"... che poi si cala le braghe davanti a ogni singolo potere forte che si trovano davanti: infatti il taglio (che poveretti, che merde) che hanno fatto alle mensilità dell'ultimo anno serviva paro paro per coprire l'ennesimo condono.
Sulla questione controlli, beh, mica scopriamo ora che tutto il welfare si basa su un iniziale fattore fiducia.
E' qui che ti sbagli, per ignoranza (nel senso che ignori come funziona)
qualsiasi indennità, dall'invalidità, alla disoccupazione, presuppone il fornire adeguata documentazione. Addirittura per invalidità, cecità, ecc ecc presuppone il passaggio da una commissione medica. solo alla fine dell'iter percepisci le indennità e gli arretrati.
Per il RDC (che non doveva partire senza prima aver davveri implementato i famosi navigator, altro abominio per come è stato concepito e realizzato) bastava un'autocertificazione a un CAF. Stop. finito.
maddai
(edited)
E' qui che ti sbagli, per ignoranza (nel senso che ignori come funziona)
qualsiasi indennità, dall'invalidità, alla disoccupazione, presuppone il fornire adeguata documentazione. Addirittura per invalidità, cecità, ecc ecc presuppone il passaggio da una commissione medica. solo alla fine dell'iter percepisci le indennità e gli arretrati.
Per il RDC (che non doveva partire senza prima aver davveri implementato i famosi navigator, altro abominio per come è stato concepito e realizzato) bastava un'autocertificazione a un CAF. Stop. finito.
maddai
(edited)
qualsiasi indennità, dall'invalidità, alla disoccupazione, presuppone il fornire adeguata documentazione
E io cosa ho detto? C'è sempre una iniziale questione fiducia, e poi controlli. 1% Karlacci, ma tieni duro e continua a rispondere con gli stessi concetti smentiti 4 volte che alla fine quell'1 diventa il 99.
Perché non è questione di argomenti, di fatti, di ragionamenti, di paragoni e di buonsenso: dipende solo da quanto intensamente ci credi e combatti sul freestyle.
E io cosa ho detto? C'è sempre una iniziale questione fiducia, e poi controlli. 1% Karlacci, ma tieni duro e continua a rispondere con gli stessi concetti smentiti 4 volte che alla fine quell'1 diventa il 99.
Perché non è questione di argomenti, di fatti, di ragionamenti, di paragoni e di buonsenso: dipende solo da quanto intensamente ci credi e combatti sul freestyle.
ma mi prendi per il culo?
Tu paragoni il rdc, con autocertificazione e nessun controllo, ad esempio a una trafila in cui viene vagliata una documentazione (con iter che può durare mesi) PRIMA di concedere un sussidio?
Ma veramente? poi anche quella documentazione può essere falsa/ottenuta in modo ambiguo, ma è tutta altra solfa.
Ok, hai vinto. Passo e chiudo
Tu paragoni il rdc, con autocertificazione e nessun controllo, ad esempio a una trafila in cui viene vagliata una documentazione (con iter che può durare mesi) PRIMA di concedere un sussidio?
Ma veramente? poi anche quella documentazione può essere falsa/ottenuta in modo ambiguo, ma è tutta altra solfa.
Ok, hai vinto. Passo e chiudo
poi anche quella documentazione può essere falsa/ottenuta in modo ambiguo
Vedi che piano piano ci arriviamo.
Tra un mese vedrai che avremo fatto nostri anche gli altri concetti ripetuti 7 volte, insisti.
Vedi che piano piano ci arriviamo.
Tra un mese vedrai che avremo fatto nostri anche gli altri concetti ripetuti 7 volte, insisti.
Idee inaspettate. Abuso d’ufficio? Se i reati sono fastidiosi, aboliamoli
Di Alessandro Robecchi
17 Gennaio 2024
La cosiddetta riforma dell’abuso d’ufficio, insieme all’astuto ridisegno delle norme sul traffico di influenze, apre nuovi entusiasmanti scenari nella giustizia italiana: finalmente ras dell’amministrazione, primari ospedalieri, baroni universitari e altri italiani in posti di potere, potranno indossare senza problemi la felpa con scritto: “Faccio il cazzo che voglio”. Votata in commissione dalla destra moderata (Forza Italia), dalla destra radicale (Fratelli d’Italia, Lega) e dalla destra saudita (Italia Viva), la riforma veleggia ora verso il Senato, dove forse incontrerà alla buvette le norme che vietano la pubblicazione delle ordinanze cautelari. Due provvedimenti che si sposano alla perfezione: se uno viene arrestato non si potrà scrivere perché e percome, ma d’altra parte possiamo stare tranquilli che per traffico d’influenze o abuso d’ufficio nessuno sarà arrestato: non fa una piega.
Lascerei le questioni giuridiche ai giuristi, comunque, non mi addentrerò nei tecnicismi. Quel che preme sottolineare qui è una rivoluzionaria visione del mondo, per cui essendo il reato scomodo e fastidioso a chi comanda, basta abolirlo. E se resta scomodo, basta non poterne parlare. E in ogni caso i reati, sia chiaro, restano patrimonio dei poveracci.
Ecco, non lascerei questa rivoluzione a metà, ma l’amplierei e la preciserei per altri reati. Il furto, per dirne una, va contestualizzato. Un conto è un povero che ruba per invidia sociale, un altro conto è il ricco che ruba per far rendere meglio la refurtiva, investirla, creare posti di lavoro, come è noto facciano i ricchi, munifici e generosi, per aiutare i poveri, dandogli addirittura un salario. Prossima riforma, dunque, presentare l’Isee al momento dell’arresto. Ottimi sviluppi sul divieto di sosta: se in divieto è parcheggiata una Panda marcia, multa sicura. In caso di parcheggio illegale di una fuoriserie, invece, è chiaro che abbellisce la città e dona un certo tono all’intera strada, urge sanatoria.
In generale, se ne ricava che la miglior battuta satirica è ancora “La legge è uguale per tutti”, con la sua variante “Tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge”, che in effetti fa sbellicare.
Divertente notazione in margine: la “riforma” dell’abuso d’ufficio viene presentata come norma “liberale”, e si sa che ormai la parola “liberale” si usa in modo piuttosto liberale per intendere di limitare i poteri dello Stato e altre seccature. Quelle cose che impediscono colpevolmente – per intenderci – di attribuire i lavori pubblici alla ditta di tuo cugino o di promuovere viceprimario chi manda molti clienti alla clinica privata del primario. Peccato che il concetto di abuso (d’ufficio e di potere) sia entrato negli ordinamenti europei dopo la rivoluzione francese, ispirato proprio da una filosofia liberale del diritto. La possibilità di essere cittadini e non sudditi, era in effetti una cosa piuttosto liberale, che chi si dice “liberale” oggi tende a contestare. In poche parole, la libertà insindacabile di un amministratore, di un pubblico ufficiale, di un qualsiasi detentore di potere decisionale, ci riporta dalle parti di Carlo Magno, o almeno del Marchese del Grillo. E quindi ecco che (trucco molto in voga) si traveste da liberale ciò che invece è profondamente autoritario e si compone, alla fine, un divertente disegnino per cui chi occupa posti di potere può vantare un codice penale diverso dagli altri. Gli si garantisce, insomma, che il suo potere può contenere anche un abuso, e gli abusati, peggio per loro.
Di Alessandro Robecchi
17 Gennaio 2024
La cosiddetta riforma dell’abuso d’ufficio, insieme all’astuto ridisegno delle norme sul traffico di influenze, apre nuovi entusiasmanti scenari nella giustizia italiana: finalmente ras dell’amministrazione, primari ospedalieri, baroni universitari e altri italiani in posti di potere, potranno indossare senza problemi la felpa con scritto: “Faccio il cazzo che voglio”. Votata in commissione dalla destra moderata (Forza Italia), dalla destra radicale (Fratelli d’Italia, Lega) e dalla destra saudita (Italia Viva), la riforma veleggia ora verso il Senato, dove forse incontrerà alla buvette le norme che vietano la pubblicazione delle ordinanze cautelari. Due provvedimenti che si sposano alla perfezione: se uno viene arrestato non si potrà scrivere perché e percome, ma d’altra parte possiamo stare tranquilli che per traffico d’influenze o abuso d’ufficio nessuno sarà arrestato: non fa una piega.
Lascerei le questioni giuridiche ai giuristi, comunque, non mi addentrerò nei tecnicismi. Quel che preme sottolineare qui è una rivoluzionaria visione del mondo, per cui essendo il reato scomodo e fastidioso a chi comanda, basta abolirlo. E se resta scomodo, basta non poterne parlare. E in ogni caso i reati, sia chiaro, restano patrimonio dei poveracci.
Ecco, non lascerei questa rivoluzione a metà, ma l’amplierei e la preciserei per altri reati. Il furto, per dirne una, va contestualizzato. Un conto è un povero che ruba per invidia sociale, un altro conto è il ricco che ruba per far rendere meglio la refurtiva, investirla, creare posti di lavoro, come è noto facciano i ricchi, munifici e generosi, per aiutare i poveri, dandogli addirittura un salario. Prossima riforma, dunque, presentare l’Isee al momento dell’arresto. Ottimi sviluppi sul divieto di sosta: se in divieto è parcheggiata una Panda marcia, multa sicura. In caso di parcheggio illegale di una fuoriserie, invece, è chiaro che abbellisce la città e dona un certo tono all’intera strada, urge sanatoria.
In generale, se ne ricava che la miglior battuta satirica è ancora “La legge è uguale per tutti”, con la sua variante “Tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge”, che in effetti fa sbellicare.
Divertente notazione in margine: la “riforma” dell’abuso d’ufficio viene presentata come norma “liberale”, e si sa che ormai la parola “liberale” si usa in modo piuttosto liberale per intendere di limitare i poteri dello Stato e altre seccature. Quelle cose che impediscono colpevolmente – per intenderci – di attribuire i lavori pubblici alla ditta di tuo cugino o di promuovere viceprimario chi manda molti clienti alla clinica privata del primario. Peccato che il concetto di abuso (d’ufficio e di potere) sia entrato negli ordinamenti europei dopo la rivoluzione francese, ispirato proprio da una filosofia liberale del diritto. La possibilità di essere cittadini e non sudditi, era in effetti una cosa piuttosto liberale, che chi si dice “liberale” oggi tende a contestare. In poche parole, la libertà insindacabile di un amministratore, di un pubblico ufficiale, di un qualsiasi detentore di potere decisionale, ci riporta dalle parti di Carlo Magno, o almeno del Marchese del Grillo. E quindi ecco che (trucco molto in voga) si traveste da liberale ciò che invece è profondamente autoritario e si compone, alla fine, un divertente disegnino per cui chi occupa posti di potere può vantare un codice penale diverso dagli altri. Gli si garantisce, insomma, che il suo potere può contenere anche un abuso, e gli abusati, peggio per loro.
Il Liberismo ha portato alla Prima e Seconda Guerra Mondiale
Con Biden scoppiano guerre in ogni angolo del mondo, ma il problema è se vince Trump...
anti-antisemiti contro
Una richiesta che farebbe ridere se non avessi il sospetto che qualcuno la prenda seriamente.
Una richiesta che farebbe ridere se non avessi il sospetto che qualcuno la prenda seriamente.
Il problema è che nella testa di certi dementi si devono creare due fazioni opposte, anche se non dovessero esserlo: se va male ci scappa il morto, se va bene i neutrali o gli anti-Netanyahu inizieranno ad avere sul (_._) i movimenti pro-palestinesi e a restituire odio.
Non ci vedo davvero alcun vantaggio se non quello di dividere e complicare il dialogo, peraltro non cambiando assolutamente nulla nell'evoluzione della situazione. Dovrebbero semmai manifestare davanti a Palazzo Chigi, ma ormai è fuori moda.
Non ci vedo davvero alcun vantaggio se non quello di dividere e complicare il dialogo, peraltro non cambiando assolutamente nulla nell'evoluzione della situazione. Dovrebbero semmai manifestare davanti a Palazzo Chigi, ma ormai è fuori moda.
Matteo Brandi
@MattBrandiReal
Il progressista è quel cretino che pensa che ogni cambiamento sia intrinsecamente positivo e ogni ripensamento debba essere visto come un sacrilego passo indietro. A furia di seguire questi dementi sempre più invasati l'Occidente è diventato la cloaca che è ora.
@MattBrandiReal
Il progressista è quel cretino che pensa che ogni cambiamento sia intrinsecamente positivo e ogni ripensamento debba essere visto come un sacrilego passo indietro. A furia di seguire questi dementi sempre più invasati l'Occidente è diventato la cloaca che è ora.